STUDIO CLINICO
INTRODUZIONE E SCOPO DELLO STUDIO
L’ecografia fornisce diversi importanti vantaggi rispetto alle altre metodiche di imaging: assenza di radiazioni ionizzanti, ampia disponibilità, semplicità di utilizzo, minimo disagio per il paziente e bassi costi.
La capacità di questa metodica di rilevare le alterazioni morfologiche e funzionali del compartimento pelvico posteriore la rende uno strumento interessante nell’inquadramento dei disordini funzionali della defecazione.
Obiettivo primario del presente studio è stato quello di valutare, mediante DTPUS la funzionalità del muscolo puborettale (espressa dalle variazioni della distanza tra il margine posteriore del pube e il limite posteriore della giunzione anorettale) e l’ARA durante le manovre di squeezing e di push straining in un gruppo di pazienti affetti da SC funzionale di sesso femminile confrontate con un gruppo di soggetti sani ugualmente di sesso femminile.
Obiettivi secondari sono stati:
valutare se la posizione (laterale sinistra, supina e seduta) potesse influenzare tali valutazioni in condizioni basali, durante lo squeezing e il push straining valutare nei pazienti con SC funzionale la eventuale correlazione tra
contrazione paradossa/mancato rilasciamento evidenziati con la manometria anorettale e l’accorciamento e/o il mancato allungamento del muscolo puborettale valutato con DTPUS
valutare nei pazienti con SC funzionale la eventuale correlazione tra la mancata espulsione del palloncino durante la manometria anorettale e la mancata espulsione del gel ecografico durante la DTPUS
MATERIALI E METODI
Da Gennaio 2015 a Giugno 2015 sono stati arruolati 28 pazienti di sesso femminile (età media di 50.5 ± 16 anni) seguiti presso l’Ambulatorio dei Disturbi Funzionali dell’Unità Operativa di Gastroenterologia Universitaria di Pisa per stipsi cronica funzionale. Criteri di inclusione Età > 18 anni; Presenza di SC funzionale secondo i criteri di Roma III. Criteri di esclusione: Pregresso intervento chirurgico anorettale e/o di chirurgia maggiore addominale; Presenza di neoplasia del tratto gastrointestinale, diabete mellito, ipotiroidismo, malattie neurologiche e/o miogeniche, malattie psichiatriche
Presenza di lesioni anorettali quali ragade anale, stenosi anale, emorroidi >II grado e proctiti,
Assunzione di farmaci stiptizzanti. Stato di gravidanza accertato o presunto
In base ai risultati della manometria anorettale, del test di espulsione del palloncino e della defecografia, eseguita qualora i risultati dei due test precedenti fossero stati conflittuali, le pazienti sono state suddivise in base ai criteri di Roma III in due gruppi,:
FDD (Disturbo funzionale della defecazione): 14 pazienti con diagnosi di disturbi funzionali della defecazione secondo i Criteri di Roma III 4 (età media 47.8 ± 17.2 anni)
FC (Stipsi funzionale): 14 pazienti con stipsi cronica funzionale in assenza di disturbi funzionali della defecazione (età media 53.2 ± 16.9 anni)
Dodici soggetti asintomatici, di sesso femminile, sono stati arruolati come volontari sani (età media di 49.7 ± 15.9 anni).
Non sono emerse differenze di età statisticamente significative fra i tre gruppi. I soggetti sani hanno eseguito esclusivamente la DTPUS.
Lo studio è stato disegnato e condotto in accordo con la Dichiarazione di Helsinki (sesta revisione, Seoul 2008).
Al momento dell’arruolamento, un investigatore ha effettuato un’intervista strutturata, includendo anamnesi patologica prossima e remota, terapia domiciliare in corso ed esame obiettivo. Tutti i pazienti hanno firmato un consenso informato per la partecipazione allo studio.
La DTPUS è stata eseguita dallo stesso operatore “in cieco” rispetto all’esito della manometria anorettale, del test di espulsione del palloncino e della eventuale defecografia.
Per l’acquisizione dell’immagine è stato utilizzato il sistema ad ultrasuoni ACUSON S2000TM (Siemens) ed una sonda addominale convex con una frequenza compresa fra 3 e 4.5 MHz.
I partecipanti allo studio, due ore prima dell’inizio dell’esame, hanno eseguito un clisma di pulizia con 150 cc di acqua del rubinetto e successivamente è stato chiesto loro di trattenere l’urina fino all’inizio dell’esame.
La sonda è stata collocata sul perineo, fra vagina ed orifizio anale, orientata in posizione longitudinale dopo essere stata appositamente coperta da un profilattico.
L’immagine ecografica è stata orientata come suggerito da Kohorn 44 e Grischke 45 per ottenere una panoramica completa delle strutture pelviche (sinfisi pubica, giunzione rettoanale e muscolo elevatore dell’ano, uretra e collo vescicale).
Le immagini sono state acquisite in tre differenti posizioni: decubito laterale sinistro (LL)
posizione supina (SUP) posizione seduta (SIT)
Per la valutazione nelle prime due posizioni il soggetto è stato fatto sdraiare su un lettino.
Per la valutazione nella posizione seduta il paziente è stato fatto sistemare su una comoda posizionata sopra ad una piattaforma in legno per consentire all’ ecografista di appoggiare correttamente la sonda sul perineo (Figura 8).
In ogni posizione sono stati valutati:
ARA, misurato, come precedentemente descritto, alla confluenza fra l’asse longitudinale del canale anale con il margine posteriore della parete rettale 51 (espresso in °)
PRL, misurata come la distanza fra sinfisi pubica e parete posteriore della giunzione rettoanale (espressa in mm)
La dinamica del muscolo puborettale è stata dunque valutata misurando entrambi i parametri a riposo, durante lo straining e durante lo squeezing.
Figura 8: Immagine della comoda e della piattaforma utilizzati nella valutazione ecografica del pavimento pelvico in posizione seduta ( U.O. Gastroenterologia Universitaria, Dr. A. Ricchiuti, AOUP)
Successivamente sono stati introdotti 120 cc di gel ecografico nel retto e, per ogni posizione, è stata valutata la capacità di espellere il gel entro 30 secondi ( Kim AJ. Neurogastroenterol Motil. 201136).
Una scala visuoanalogica (VAS) numerata da 0 a 10 è stata data al paziente per valutare il grado di comodità nell’ eseguire i movimenti richiesti in ognuna delle tre posizoni. La valutazione 0 è stata definita come assenza di comodità mentre 10 rappresentava una comodità paragonabile a quella domestica.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a manometria anorettale convenzionale. Hanno eseguito. L'indagine è stata effettuata con il paziente in decubito laterale sinistro. Sono stati utilizzati uno strumento a perfusione (Dyno Compact 3000, Medica, Mirandola – Italia) ed un catetere ad 8 canali con 4 aperture radiali disposte sullo stesso livello e distanziate tra loro di 90° e 4 aperture longitudinali orientate sempre
secondo angoli di 90° ma a configurazione elicoidale. La pressione di riposo è stata misurata tramite estrazione continua (Rapid Pull Throgh) a velocità costante. Successivamente sono state registrate le pressioni durante la contrazione volontaria massimale (squeezing) e il ponzamento (push straining), e sono state valutate la presenza del RAIR e le sensibilità rettali. Tutti i pazienti hanno completato la valutazione con il BET seduti su comoda e con palloncino riempito con 50 ml di acqua tiepida. Il test è stato considerato positivo in caso di mancata espulsione dopo un periodo di 180 secondi.
Analisi dei dati
Per ogni soggetto i risultati della DTPUS sono stati analizzati come segue:
sono stati valutati i due parametri principali, ARA e PRL (precedentemente descritti), a riposo, durante lo squeezing e lo straining, nelle tre posizioni è stata calcolata in percentuale la variazione (positiva o negativa) dei due
parametri principali durante lo straining e lo squeezing rispetto al valore basale nelle tre posizioni: intendendo come rilasciamento del puborettale una variazione positiva di PRL ed ARA
è stata valutata la capacità ad espellere 120 cc di gel ecografico entro 30 secondi nelle tre posizioni (GET)
è stata valutata la concordanza fra contrazione paradossa (CP) rilevata alla manometria anorettale e contrazione del puborettale (CPR) determinata mediante DTPUS in ogni posizione; ; è stata indicata come CPR sia la chiusura di ARA e l’accorciamento di PRL che l’assenza di variazione fra valori basali e valori in straining di ARA e PRL
I parametri di ogni gruppo sono stati esaminati come segue:
sono state calcolate le medie ± DS dei valori di ARA e PRL a riposo, durante lo straining e lo squeezing nelle tre posizioni
sono state calcolate le medie ± DS delle variazioni percentuali di ARA e PRL durante lo straining e lo squeezing nelle tre posizioni
Metodo statistico
Il test di Student per dati appaiati e non è stato utilizzato per l’analisi comparativa delle medie dei valori basali, di straining e di squeezing di ARA e PRL per ogni posizione (LL, SUP, SIT) e per ogni gruppo (FC, FDD, HV). Ề stato definito un valore di significatività statistica in caso di p< 0.05.
La concordanza fra BET e GET e fra CP e CPR è stata considerata scarsa per valori compresi fra 0 e 0.20, discreta per valori fra 0.21 e 0.40, moderata per valori fra 0.41 e 0.60, buona per valori fra 0.61 e 0.80 ed eccellente per valori ≥ 0.81.
RISULTATI Analisi dei valori medi ± DS della VAS per posizione e gruppo Tabella 1: confronto fra le medie dei valori di VAS LL SUP SIT FC (14) 5.57 ± 1.01§ 4.28 ± 1.06 7.85 ± 0.66* FDD (14) 5.28 ± 1.06§ 3.85 ± 1.16 7.64 ± 0.63* HV (12) 5.5 ± 1.09§ 4 ± 1.41 7.85 ± 0.66* *p<0.05 vs LL e SUP; §p<0.05 vs SUP
Analisi dei valori medi di ARA e PRL a riposo, durante nello straining e nello squeezing
Nelle tabelle 2, 3 e 4 sono riportate le medie dei valori a riposo ARA e PRL nei tre gruppi suddivisi in base alla posizione assunta dal soggetto durante l’acquisizione delle immagini (LL, SUP o SIT).
Da questa prima analisi emergono, come poteva essere atteso, valori di angolo rettoanale e di lunghezza del puborettale significativamente inferiori negli FDD rispetto agli FC ed agli HV espressione dell’ipertono del puborettale presente nei soggetti con defecazione dissinergica.
Si apprezzano inoltre, nel gruppo HV ed in quello FC, valori medi di lunghezza del puborettale significativamente inferiori in decubito laterale ed in posizione supina rispetto alla posizione seduta.
Tabella 2: Medie dei valori a riposo di ARA e PRL. Posizioni a confronto. HV ed FC a confronto HV (12) FC(14) p LL ARA (°) (ds) 104.2±4.6 108±5.5 0.878 SUP ARA (°) (ds) 105±5.1 107,7±7.1 0.282 SIT ARA (°) (ds) 108.3±8.0 102.3±14.6 0.213 LL PRL (mm) (ds) 62.7±4.4* 66.7±8.4* 0.147 SUP PRL (mm) (ds) 62.2±5.8* 67.3±6.0* 0.038 SIT PRL (mm) (ds) 71±4.5 74,3±4.4 0.073 Legenda: *p<0.05 vs SIT Tabella 3: Medie dei valori a riposo di ARA e PRL. Posizioni a confronto. HV ed FDD a confronto HV (12) FDD (14) p LL ARA (°) (ds) 104.2±4.6 91±5.1 0.0001 SUP ARA (°) (ds) 105±5.1 95.7±12.7 0.026 SIT ARA (°) (ds) 108.3±8.0 95.1±11 0.002 LL PRL (mm) (ds) 62.7±4.4* 59.8±5.4 0.163 SUP PRL (mm) (ds) 62.2±5.8* 57.8±6.8 0.098 SIT PRL (mm) (ds) 71±4.5 61±4.1 0.001 Legenda: *p<0.05 vs SIT, non si osservano p<0.05 fra le tre posizioni negli FDD Tabella 4: Medie dei valori a riposo di ARA e PRL.Posizioni a confronto. FC ed FDD a confronto FC (14) FDD (14) p LL ARA (°) (ds) 108±5.5 91±5.1 0.0001 SUP ARA (°) (ds) 107,7±7.1 95.7±12.7 0.005 SIT ARA (°) (ds) 102.3±14.6 95.1±11 0.155 LL PRL (mm) (ds) 66.7±8.4* 59.8±5.4 0.016 SUP PRL (mm) (ds) 67.3±6.0* 57.8±6.8 0.0006 SIT PRL (mm) (ds) 74,3±4.4 61±4.1 0.0001 Legenda: *p<0.05 vs SIT, non si osservano p<0.05 fra le tre posizioni negli FDD
Nelle tabelle 5, 6 e 7 sono riportate le medie dei valori durante lo straining di ARA e PRL nei tre gruppi suddivisi in base alla posizione assunta dal soggetto durante l’acquisizione delle immagini (LL, SUP o SIT). I valori medi dell’angolo rettoanale e della lunghezza del puborettale sono significativamente più bassi negli FDD rispetto agli FC ed agli HV in ogni posizione presa in esame a dimostrazione del mancato rilasciamento del puborettale con conseguente assenza di rettilinizzazione dell’angolo rettoanale che si verifica nei soggetti affetti da dissinergia defecatoria. Le medie di lunghezza del puborettale in posizione seduta risultano inoltre significativamente più alte rispetto alle altre due posizioni dei volontari sani e rispetto alla posIzione supina del gruppo FC. Tabella 5: Medie in straining di ARA e PRL. Posizioni a confronto. HV ed FC a confronto HV (12) FC(14) p LL ARA (°) (ds) 113.8±4.8* 119.9±6.5 0.014 SUP ARA (°) (ds) 112±7.9* 115±13.8 0.499 SIT ARA (°) (ds) 122±8.5 114.3±17.3 0.160 LL PRL (mm) (ds) 68.5±6.3* 77±12.5 0.034 SUP PRL (mm) (ds) 66.8±7.9* 71±7.3* 0.167 SIT PRL (mm) (ds) 80.8±5.6 84.1±6.5 0.169 Legenda: *p<0.05 vs SIT
Tabella 6: Medie in straining di ARA e PRL. Posizioni a confronto. HV ed FDD a confronto HV (12) FDD (14) p LL ARA (°) (ds) 113.8±4.8 * 80.3±15.5 0.0001 SUP ARA (°) (ds) 112±7.9* 84,1±19.8 0.0001 SIT ARA (°) (ds) 122±8.5 82,7±12.7 0.0001 LL PRL (mm) (ds) 68.5±6.3* 56.1±6.3 0.0001 SUP PRL (mm) (ds) 66.8±7.9* 55,3±7.7 0.0009 SIT PRL (mm) (ds) 80.8±5.6 60.3±5.0 0.0001 Legenda: *p<0.05 vs SIT, non si osservano p<0.05 fra le tre posizioni negli FDD Tabella 7: Medie in straining di ARA e PRL. Posizioni a confronto. FC ed FDD a confronto FC(14) FDD (14) p LL ARA (°) (ds) 119.9±6.5 80.3±15.5 0.0001 SUP ARA (°) (ds) 115±13.8 84,1±19.8 0.0001 SIT ARA (°) (ds) 114.3±17.3 82,7±12.7 0.0001 LL PRL (mm) (ds) 77±12.5 56.1±6.3 0.0001 SUP PRL (mm) (ds) 71±7.3* 55,3±7.7 0.0001 SIT PRL (mm) (ds) 84.1±6.5 60.3±5.0 0.0001 Legenda: *p<0.05 vs SIT, non si osservano p<0.05 fra le tre posizioni negli FDD
Nelle tabelle 8, 9 e 10 sono riportati i valori medi, espressi come percentuale,delle variazioni di ARA e PRL nello straining rispetto ai valori basali. Una variazione positiva indica l’apertura dell’angolo e l’allungamento della lunghezza del puborettale.
Non si apprezzano, in tutte e tre le posizioni, differenze significative fra HV ed FC a conferma che il gruppo FC è composto da pazienti non dissinergici equiparabili ai volontari sani. Si apprezzano invece differenze significative, in entrambi i gruppi, fra i
valori registrati a paziente supino e quelli con paziente in decubito laterale sinistro o seduto.
Le differenze descritte sopra non si osservano invece negli FDD che comunque mostrano una tendenza a ridurre la contrazione del puborettale in posizione seduta (vedi tabelle 9 e 10). Tabella 8: Valori medi percentuali di variazione di ARA e PRL in straining. Posizioni a confronto. HV ed FC a confronto HV (12) FC(14) p LL ARA (°) (ds) 12.6±3.7* 15.3±3.9* 0.092 SUP ARA (°) (ds) 8±4.7 5.6±11.7 0.508 SIT ARA (°) (ds) 12.5±2.3* 12±3.1* 0.649 LL PRL (mm) (ds) 10.6±3.6*§ 15.1±7.3* 0.065 SUP PRL (mm) (ds) 7,2±3.3 5.7±7.8 0.556 SIT PRL (mm) (ds) 13,5±4.6* 13.7±6.5* 0.867 Legenda: *p<0.05 vs SUP §p<0.05 vs SIT Tabella 9:Valori medi percentuali di variazione di ARA e PRL in straining. Posizioni a confronto. HV ed FDD a confronto HV (12) FDD (14) p LL ARA (°) (ds) 12.6±3.7* 12.4±14.1 0.0001 SUP ARA (°) (ds) 8±4.7 12.8±14.2 0.0001 SIT ARA (°) (ds) 12.5±2.3* 12.6±11.7 0.0001 LL PRL (mm) (ds) 10.6±3.6*§ 6.3±9.7 0.0001 SUP PRL (mm)(ds) 7,2±3.3 4.6±4.9 0.0001 SIT PRL (mm) (ds) 13,5±4.6* 1.1±7.5 0.0001 Legenda: *p<0.05 vs SUP §p<0.05 vs SIT
Tabella 10: Valori medi percentuali di variazione di ARA e PRL in straining. Posizioni a confronto. FC ed FDD a confronto FC(14) FDD (14) p LL ARA (°) (ds) 15.3±3.9* 12.4±14.1 0.0001 SUP ARA (°) (ds) 5.6±11.7 12.8±14.2 0.0009 SIT ARA (°) (ds) 12±3.1* 12.6±11.7 0.0001 LL PRL (mm) (ds) 15.1±7.3* 6.3±9.7 0.0001 SUP PRL (mm) (ds) 5.7±7.8 4.6±4.9 0.0003 SIT PRL (mm) (ds) 13.7±6.5* 1.1±7.5 0.0001 Legenda: *p<0.05 vs SUP
Nelle tabelle 11, 12 e 13 sono riportati i valori medi percentuali delle variazioni dei valori durante lo squeezing dell’angolo rettoanale (ARA) e della lunghezza del muscolo puborettale (PRL) nei tre gruppi suddivisi in base alla posizione assunta dal soggetto durante l’acquisizione delle immagini (LL, SUP o SIT). I valori sono tutti espressi con segno negativo perchè rappresentano la chiusura dell’angolo e l’accorciamento del puborettale.
Nei tre gruppi si nota una contrazione meno efficace in posizione supina rispetto alla seduta ed alla laterale. Inoltre in posizione seduta l’accorciamento del puborettale risulta inferiore negli FDD rispetto agli HV ed agli FC. Questo è spiegabile dal valore basale degli FDD che è più basso a causa dell’ipertono del puborettale
Tabella 11: Valori medi percentuali di variazione di ARA e PRL in squeezing. Posizioni a confronto. HV ed FC a confronto HV (12) FC(14) p LL ARA (°) (ds) 10.6±4.2* 17.4±7.5 0.011 SUP ARA (°) (ds) 10,5±5.0* 17.8±12.4 0.067 SIT ARA (°) (ds) 16.5±5.9 15.3±6.0 0.609 LL PRL (mm) (ds) 16.6±4.7§ 15.4±6.1 0.572 SUP PRL (mm) (ds) 11.2±5.5* 12.7±4.5* 0.436 SIT PRL (mm) (ds) 18.8±3.9 16.3±5.4 0.186 Legenda:*p<0.05 vs SIT; §p<0.05 vs SUP Tabella 12:Valori medi percentuali di variazione di ARA e PRL in squeezing. Posizioni a confronto. HV ed FDD a confronto HV (12) FDD (14) p LL ARA (°) (ds) 10.6±4.2* 13.7±8.2§ 0.257 SUP ARA (°) (ds) 10,5±5.0* 8.1±4.0 0.193 SIT ARA (°) (ds) 16.5±5.9 13.7±7.5§ 0.312 LL PRL (mm) (ds) 16.6±4.7§ 14.5±3.9§ 0.228 SUP PRL (mm) (ds) 11.2±5.5* 10.6±5.4 0.783 SIT PRL (mm) (ds) 18.8±3.9§ 11.6±6. 0.001 Legenda: *p<0.05 vs SIT; §p<0.05 vs SUP Tabella 13: Valori medi percentuali di variazione di ARA e PRL in squeezing. Posizioni a confronto. FC ed FDD a confronto FC(14) FDD (14) p LL ARA (°) (ds) 17.4±7.5 13.7±8.2§ 0.222 SUP ARA (°) (ds) 17.8±12.4 8.1±4.0 0.01 SIT ARA (°) (ds) 15.3±6.0 13.7±7.5§ 0.054 LL PRL (mm) (ds) 15.4±6.1 14.5±3.9§ 0.029 SUP PRL (mm) (ds) 12.7±4.5* 10.6±5.4 0.261 SIT PRL (mm) (ds) 16.3±5.4 11.6±6. 0.039
Analisi concordanza fra test di espulsione del palloncino e espulsione di gel ecografico
È stata valutata la concordanza fra test di espulsione del palloncino (indicando con “BET no” i casi di mancata espulsione) e capacità di espellere 120 cc di gel ecografico nelle tre posizioni (indicando con “GET no” l’incapacità del paziente di espellere il gel ecografico).
Le tabelle 14 e 15 mostrano i dati relativi rispettivamente ai pazienti FDD ed FC: una buona concordanza emerge fra BET e GET nella posizione seduta. Tabella 14: Analisi della concordanza fra BET e GET nelle tre posizioni. Pazienti FDD BET No (N=6) Sì (N=8) GET_LL No (%) 4 (66.7) 8 (72.1) Sì (%) 2 (33.3) GET_SUP No (%) 5 (83.3) 7 (87.5) Sì (%) 1 (16.7) 1 (12.5) GET_SIT No (%) 4 (66.7) 2 (25.0) Sì (%) 2 (33.3) 6 (75.0) Overall agreement GET_LL 0.29 GET_SUP 0.43 GET_SIT 0.71
Tabella 15: Analisi della concordanza fra BET e GET nelle tre posizioni. Pazienti FC BET No (N=0) Sì (N=14) GET_LL No (%) 0 10 (71.4) Sì (%) 0 4 (28.6) GET_SUP No (%) 0 14 (100.0) Sì (%) 0 0 GET_SIT No (%) 0 4 (28.6) Sì (%) 0 10 (71.4) Overall agreement GET_LL 0.29 GET_SUP 0.00 GET_SIT 0.71 Analisi della concordanza fra CPR e CP
In questa analisi è stata considerata la CPR, sulla base delle misurazioni di ARA e PRL, come segue:
con “CPR sì” è stata indicata la presenza di contrazione del puborettale con “CPR no” è stata indicata l’assenza di contrazione del puborettale
I pazienti che presentavano contrazione paradossa alla manometria anorettale sono stati indicati con l’abbreviazione “CP sì”.
Questa analisi dei dati mostra valori buoni di concordanza negli FDD (Tabella 16),
Tabella 16:Analisi della concordanza fra CP e CPR. Pazienti FDD CP No (N=2) Sì (N=12) CPR_LL_ARA No (%) 2 (100) 4 (33.3) Sì (%) 0 8 (66.7) CPR_LL_PRL No (%) 0 8 (66.7) Sì (%) 2 (100) 4 (33.3) CPR_SUP_ARA No (%) 0 2 (16.7) Sì (%) 2 (100) 10 (83.3) CPR_SUP_PRL No (%) 0 6 (50.0) Sì (%) 2 (100) 6 (50.0) CPR_SIT_ARA No (%) 0 0 Sì (%) 2 (100) 12 (100.0) CPR_SIT_PRL No (%) 2 (100) 6 (50.0) Sì (%) 0 6 (50.0) Overall agreement CPR_LL_ARA 0.71 CPR_LL_PRL 0.40 CPR_SUP_ARA 0.71 CPR_SUP_PRL 0.43 CPR_SIT_ARA 0.86 CPR_SIT_PRL 0.57
Tabella 17: Analisi della concordanza fra CP e CPR. Pazienti FC CP No (N=6) Sì (N=8) CPR_LL_ARA No (%) 6 (100.0) 8 (100.0) Sì (%) 0 0 CPR_LL_PRL No (%) 6 (100.0) 8 (100.0) Sì (%) 0 0 CPR_SUP_ARA No (%) 4 (66.7) 8 (100.0) Sì (%) 2 (33.3) 0 CPR_SUP_PRL No (%) 6 (100.0) 4 (50.0) Sì (%) 0 4 (50.0) CPR_SIT_ARA No (%) 6 (100.0) 8 (100.0) Sì (%) 0 0 CPR_SIT_PRL No (%) 6 (100.0) 8 (100.0) Sì (%) 0 0 Overall agreement CPR_LL_ARA 0.43 CPR_LL_PRL 0.43 CPR_SUP_ARA 0.29 CPR_SUP_PRL 0.71 CPR_SIT_ARA 0.43 CPR_SIT_PRL 0.43
DISCUSSIONE
La non invasività, la diffusione sul territorio, la praticamente immediata ripetibilità nonché la mancata esposizione a radiazioni ionizzanti rendono l’ecografia una metodica estremante richiesta nei pazienti con stipsi funzionale sebbene non presente nelle linee guida internazionali (The “CHRO.CO.DI.T.E.” study poster UEGW 201553).
L’utilizzo della DTPUS potrebbe poi rivelarsi interessante per l’inquadramento di un particolare gruppo di pazienti con stipsi funzionale quali quelli con disturbo funzionale della defecazione.
Il presente studio ha valutato l’ipotesi secondo cui la posizione seduta, essendo la più fisiologica, dovrebbe consentire una migliore valutazione ecografica delle modificazioni del muscolo puborettale.
Sulla base dei dati ottenuti è emerso un incremento maggiore (espresso come percentuale della variazione positiva rispetto al valore a riposo), statisticamente significativo, di ARA e PRL nello straining in posizione seduta ed in decubito laterale sinistro rispetto alla posizione supina negli HV e negli FC. Non sono emerse invece differenze significative fra le tre posizioni negli FDD i quali hanno comunque mostrato una tendenza a ridurre l’entità della contrazione del puborettale in posizione seduta rispetto alle altre due posizioni.
Va comunque segnalato che all’analisi della scala VAS è emersa una maggiore comodità da parte di tutti i pazienti ad eseguire l’esame in SIT ripetto ad LL e SUP (vedi Tabella 1).
I valori medi di PRL a riposo nei gruppo HV ed FC sono risultati significativamente più bassi in decubito laterale ed in posizione supina rispetto alla posizione seduta.
Questi valori sono inoltre risultati significativamente inferiori (p<0.02) negli FDD rispetto agli altri due gruppi in decubito laterale sinistro ed in posizione seduta a conferma dell’ipertono del puborettale presente in questi pazienti (vedi Tabella 3 e Tabella 4)
L’analisi dello squeezing ha mostrato, nei gruppi HV ed FC, una contrazione meno efficace in posizione supina rispetto alla seduta ed alla laterale.
Per quanto riguarda poi la concordanza fra BET e GET, dobbiamo sottolineare la buona concordanza in SIT e la scarsa concordanza nelle altre due posizioni. Resta comunque da approfondire se un’alterata sensazione rettale valutata durante la manometria debba indirizzare verso un incremento del volume di gel introdotto poiché alcuni pazienti riferivano di non aver percepito completamente lo stimolo alla defecazione durante la DTPUS. In quest’ultimo caso la valutazione delle sensibilità rettali attraverso la manometria potrebbe aiutare a definire una quantità “soglia” di gel da inserire nel retto in base alla caratteristiche manometriche del paziente.
L’analisi della concordanza fra CPR e CP ha evidenziato una buona concordanza nelle tre posizioni negli FDD. Questo tipo di analisi è stata condotta considerando le variazioni negative rispetto al basale o l’assenza di variazione come CPR ed è stata paragonata ai tipi 1 e 2 di Rao 20 indifferentemente. Tale studio risulta quindi parziale e merita una valutazione più accurata che analizzi la concordanza fra CPR, intesa come variazione negativa rispetto al basale, e CP, intesa come tipo 1, 2 di Rao 20, e separatamente la mancanza di modificazione del puborettale (intesa come mancato allungamento del PRL e mancata apertura di ARA, ponendo come valori limite di valida variazione quelli ottenuti dal gruppo di volontari sani) ed il tipo 3 di Rao 20 in
cui non è presenta contrazione paradossa bensì assente o insufficiente rilasciamento della pressione basale del canale anale.
Questo studio presenta alcune limitazioni. Innanzitutto la non elevata numerosità del campione di pazienti e di volontari sani. Secondariamente le difficoltà nella misurazione dell’angolorettoanale che risulta limitata dalla costituzione del pavimento pelvico del paziente stesso.
In conclusione da questo lavoro è emerso che:
l’ecografia transperineale rappresenta una valida metodica, in aggiunta a quelle già in uso, nell’inquadramento della stipsi funzionale, utilizzabile ambulatorialmente dal gastroenterologo
non sono emerse differenze significative di variazione di ARA e PRL in straining fra SIT, LL e SUP nel paziente con disturbi funzionali della defecazione, anche se è stata osservata una tendenza a ridurre l’entità della contrazione del puborettale in posizione seduta poichè questa è la miglior posizione per eseguire il test
SUP è risultata la posizione meno idonea in HV ed FC per valutare lo straining e lo squeezing rispetto ad LL e SIT
SIT è risultata la posizione più confortevole
SIT è la migliore posizione per eseguire il test di espulsione
L’ampliamento della casistica, che consenta di valutare meglio il grado di variabilità inter ed intraosservatore (necessario soprattutto per il parametro ARA che si è dimostrato il più difficile da valutare), l’adeguamento della quantità di gel infuso sulla base delle sensazioni rettali e la correlazione della contrazione del muscolo puborettale col pattern manometrico, saranno senz’altro tra gli elementi che ci
consentiranno di trasformarte un esame attualmente eseguibili solo in centri di elvata specializzazione in un test facilmente eseguibile presso qualsiasi ambulatori ecografico..