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Meccanica 9

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(1)

Meccanica 9

1 aprile 2011

Corpo rigido

Traslazione e rotazione di un corpo rigido

Momento angolare, componente parallela e normale all’asse di rotazione Momento d’inerzia

Energia cinetica di rotazione. Lavoro

Rotazione attorno ad un asse fisso con L parallelo a  Teorema di Huygens-Steiner

Pendolo fisico

Misura di g, pendolo di Kater

(2)

Corpo rigido

• È un caso particolare dei sistemi di punti materiali

• È di grande importanza per le applicazioni pratiche

• Un corpo è detto rigido se le distanze

tra tutte le possibili coppie di punti del

corpo non cambiano

(3)

Corpo rigido

• Questa è un’astrazione che si applica tanto meglio quanto più i corpi sono indeformabili

• Un corpo perfettamente rigido non esiste

• Dal punto di vista microscopico la rigidità dei solidi è dovuta a forze di

natura elettrica tra gli atomi costituenti

(4)

Moto del corpo rigido

• Lo studio del moto di un corpo rigido viene fatto normalmente

– in un SR inerziale, oppure

– nel SCM (sistema non inerziale ma con gli assi sempre paralleli a quelli di un SR

inerziale), oppure

– in un sistema con gli assi solidali al corpo rigido (sistema non inerziale, con assi che possono anche ruotare rispetto a quelli di un SR inerziale)

(5)

Moto del corpo rigido

• È determinato da una o più forze esterne, generalmente applicate in punti diversi del corpo

• Le forze sono quindi caratterizzati da una

forza risultante F e da un momento risultante

• Ricordiamo che il lavoro delle forze interne in un corpo rigido è nullo quindi la variazione

dell’energia cinetica è uguale al lavoro delle forze esterne

(6)

Moto del corpo rigido

• Le leggi fondamentali sono le equazioni cardinali della meccanica

• Si puo` anche usare la conservazione dell’energia meccanica nel caso in cui le

forze in gioco siano conservative o si abbia attrito statico





F   M a

CM

dt L d

 

 0

E

(7)

Equilibrio statico del corpo rigido

• Un corpo rigido è in equilibrio statico se e solo se valgono le due condizioni:

– è inizialmente in quiete:

– P e L non variano nel tempo

• Dalla prima eq. segue che la forza risultante è nulla , dalla seconda che il momento di forza risultante è nullo

• Inoltre implica che è indipendente dal polo scelto e quindi il polo puo` essere un

punto qualunque





F  0

 0

 0 P

 0 L

0 dt

P d

0 dt

L d

7





F  0

(8)

Traslazione di un corpo rigido

• Tutti i punti descrivono traiettorie uguali, in genere curvilinee, con la stessa velocita`, in genere varia

• Ogni punto ha lo stesso moto del CM: la conoscenza del moto del CM basta per conoscere il moto di tutti i punti del corpo

• Gli assi del sistema solidale col corpo

rimangono sempre paralleli a quelli del SCM

(9)

Traslazione di un corpo rigido

• La dinamica e` quella di un punto materiale e non c’e` movimento rispetto al CM

• Momento angolare ed energia cinetica nel SCM sono nulle

• QdM ed energia cinetica del corpo sono

• L’equazione del moto del CM e`

vCM

M P

2

2 1

MvCM

K

aCM

M F

0

*

L

0

*

K

(10)

Traslazione di un corpo rigido

• Il momento angolare non e` indipendente dalla QM

• e quindi il teorema del momento angolare non aggiunge alcuna informazione, infatti

• Cioe`  e` esprimibile in funzione di F

P r

v M r

L L

L

L CM  CMCMCMCM

*

 

r F

dt P r d

v dt M

r v d

M dt r

d dt

L d

CM CM

CM CM

CM CM

(11)

Rotazione di un corpo rigido

• Ogni punto descrive un moto circolare, la traiettoria e` un arco di circonferenza, di raggio diverso per ogni punto considerato,

ma con centro su una stessa retta, detta asse di rotazione

• La rigidita` del corpo implica che tutti i punti abbiano la stessa velocita` angolare in un dato istante, parallela all’asse di rotazione

(12)

Rotazione di un corpo rigido

• Se l’asse e` fisso nel tempo  puo` cambiare solo in modulo e verso

• Nel caso piu` generale  puo` cambiare

anche in direzione: asse di rotazione variabile

(13)

Moto di un corpo rigido

• Traslazione e rotazione sono i moti piu`

importanti, in quanto vale il teorema, di cui non diamo la dimostrazione:

• Il moto rigido piu` generale e` una

rototraslazione: ogni spostamento infinitesimo puo` sempre essere considerato come

somma di una traslazione e di una rotazione infinitesime con velocita` v e  variabili nel tempo

(14)

• Per descrivere una rototraslazione si utilizzano le equazioni cardinali:

– il teorema del moto del CM

– il teorema del momento angolare

• In una rototraslazione le velocita` v e sono, in generale, indipendenti

• In situazioni in cui e` presente un vincolo le due velocita` possono essere legate da una relazione che elimina tale indipendenza (rotolamento puro)

Moto di un corpo rigido

(15)

Momento angolare

• Calcoliamo il momento angolare di un corpo esteso in rotazione attorno ad un asse, supposto inizialmente fisso, con velocita` angolare , rispetto al polo O scelto sull’asse

• Esprimiamo rl(t) in termini del componente 1-D lungo l’asse (diciamolo z) e del

componente 2-D perpendicolare

ri

zi

i

vi

 

O

l

l l

l l

l l

l m v m r r

r

L

 

t z

 

t

rl l l l

 

t xl

 

t i yl

 

t j

(16)

Momento angolare

• Abbiamo messo in evidenza la dipendenza dal tempo delle grandezze

• Fintanto che l’asse di rotazione rimane lo stesso

– la coordinata z e` indipendente da t – La coordinata (t) ruota, con modulo

indipendente da t

(17)

Momento angolare

• L diviene

• Nella parentesi quadra il termine si annulla

• Il vettore ha la direzione di  e modulo :

• Il vettore ha direzione opposta a le modulo :

     

l

l l

l l

l z z

m

L

    

l

l l

l l

l l

l m z

m

L

 

l

l

l

2

l

l

l l l2

l l

(18)

Momento angolare

• Cioe` L e` la somma di un termine longitudinale e di un termine trasversale

• L’esistenza di quest’ultimo significa che, in

generale, il momento angolare non e` parallelo al vettore velocita` angolare

m

m z L L

L

l

l l l l

l l

//

2

(19)

Momento angolare

• Il termine longitudinale e` proporzionale al vettore velocita` angolare

• La costante di proporzionalita` e` detta momento d’inerzia del corpo rispetto all’asse di rotazione scelto

– E` indipendente dalla posizione del polo sull’asse ( non dipende dalla posizione di O)

– E` indipendente dal tempo ( non dipende da t)

   

 

m x t y t m I

L

l

l l l

l l

l

2 2

2

//

(20)

Momento angolare

• Il termine trasversale

– Dipende dal tempo (tramite x e y oppure l)

– Dipende dalla posizione del polo sull’asse (tramite z)

• Questo termine e` nullo in due casi notevoli in cui l’asse di rotazione

– e` un asse di simmetria della distribuzione di massa del corpo (allora per ogni punto x,y,z esiste un punto -x,-y,z che compensa il primo)

– e` un asse principale d’inerzia (vedi oltre)

   

    

l

l l l l

l l

l

lz x t i y t j m z t

m

L

(21)

Momento angolare

• Il momento angolare, calcolato rispetto ad un punto sull’asse di rotazione, puo` essere scritto come

• I vettori ruotano tutti con la stessa velocita`

angolare, quindi anche e ruotano con tale velocita`; quest’ultimo descrive una superficie conica attorno all’asse di rotazione

• Questo moto e` detto precessione del momento angolare attorno all’asse di rotazione

L L I L

L

//

i

L

L

o

L

L//

L

(22)

Momento d’inerzia

• Per definire il momento d’inerzia di un corpo, bisogna conoscerne la distribuzione di

massa, cioe` la distanza degli elementi di massa dall’asse attorno a cui ruota

• Per una distribuzione continua di massa

 

  

  

 

l

l l l

l l

l x t y t m

m

I 2 , 2 , 2

  

x

 

t y

 

t

dm

 

dm

I

corpo corpo

2 , 2 ,

2

(23)

Momento d’inerzia

• Ne segue che cambiando l’asse di rotazione, cambia il momento d’inerzia, cioe` la costante (indipendente dal tempo!) che lega il

momento angolare longitudinale alla velocita`

angolare

• I e` una grandezza scalare estensiva, cioe`

tale che per un sistema scomponibile in parti, puo` essere calcolata come somma dei

contributi delle singole parti

(24)

Momento d’inerzia

• Questa nuova grandezza e` stata introdotta per semplificare lo studio del moto dei corpi rigidi

• Le sue dimensioni fisiche sono

• e l’unita` di misura e`

 

I ML2

 

I kg m2

u

(25)

Assi principali d’inerzia

• Esiste un teorema, dovuto a Poinsot, che afferma: dato un corpo rigido qualunque, comunque venga scelto un punto O, e`

sempre possibile trovare tre direzioni

mutuamente ortogonali passanti per O, per ognuna delle quali L e` parallelo a

• Questi assi sono gli assi principali d’inerzia

• Se O coincide con il CM, gli assi si dicono assi centrali d’inerzia

Anche una patata!

C’e` una

simmetria non evidente

(26)

Calcolo del momento d’inerzia

• Per una sbarra sottile rispetto all’asse normale mediano

• Per un cilindro rispetto al proprio asse

• Per una sfera rispetto ad un asse

baricentrico

(27)

Calcolo del momento d’inerzia

• I calcoli piu` semplici sono quelli per

assi di rotazione coincidenti con assi di simmetria passanti per il CM

• Per assi paralleli a questi assi, esiste un teorema che permette di calcolare

semplicemente i momenti d’inerzia

relativi

(28)

Teorema di Huygens-Steiner

• Detto I il momento d’inerzia di un corpo di massa m, rispetto ad un asse a

passante per il CM, il momento d’inerzia rispetto ad un asse a’ parallelo al primo e distante d da questo e`

' I md 2

I

CM

a a’

(29)

• Detto P il generico punto del corpo, tracciamo il

piano passante per P e

perpendicolare ai due assi paralleli

• Sia  la distanza di P

dall’asse a e la distanza di P dall’asse a’

• Vale la relazione

Teorema di Huygens-Steiner

d

'

CM

d

P

a a’

(30)

• Il momento d’inerzia rispetto ad a’ e`

• Il secondo termine e` nullo, in quanto il centro di massa appartiene all’asse a

• quindi

Teorema di Huygens-Steiner

 

2

2 2 2

2

2

2 '

'

md m

d I

dm d

dm d

dm dm

d dm

I

CM

corpo corpo

corpo corpo

corpo

    

(31)

Energia cinetica di rotazione

• Partendo dalla definizione di K

• Ricordando che

• Possiamo scrivere

• L’energia cinetica di rotazione dipende dal

momento d’inerzia rispetto all’asse di rotazione, ovvero dal momento angolare longitudinale

2 2

2 2

2 2

2 1 2

1 2

1 2

1 m v m m I

K

i

i i i

i i

i

i

i

  

i

vi

I L//

I L L

I K

2 //

//

2

2 1 2

1 2

1

(32)

Lavoro

• In seguito all’azione di un momento esterno, la velocita` angolare di un corpo viene portata dal valore iniziale a quello finale 

• Per il teorema dell’energia cinetica, la

variazione di K e` uguale al lavoro delle forze agenti sul sistema

• Per un corpo rigido, solo le forze esterne danno un contributo

(33)

Lavoro e potenza

• In termini infinitesimi

• Integrando gli ultimi due membri otteniamo il lavoro come integrale del momento nella

variabile angolare

• Esprimiamo la potenza in funzione del momento e della velocita` angolare

dW E

d d

I dt dt

I d d

I I

d

dK

2 // 2

1

E F

I

E W

dW

d

0

//

// //

dt

d dt

dW E

P 33

(34)

Rotazione intorno ad un asse fisso

• E` un caso particolare di grande importanza pratica nello studio di macchine e motori

• Il vettore  ha la direzione fissa dell’asse,

mentre modulo e verso possono cambiare nel tempo

• Se  non e` costante, il vettore accelerazione angolare e` diverso da zero e diretto lungo l’asse dt

d

 

(35)

• Dal teorema del MA, le equazioni del moto sono

• Il moto longitudinale (1-D) e` retto da , parallelo all’asse e che puo` far cambiare solo in verso e modulo ma non in direzione

• Il moto trasversale (2-D) e` retto da ,

perpendicolare all’asse e che tende a far ruotare l’asse, cioe` a far cambiare la direzione di

Rotazione con asse fisso e L non // 

dt L d

 

I

dt I d dt

I d dt

dL

//

//

//

(36)

Rotazione con asse fisso e L // 

• Il caso piu` semplice e` quello in cui il momento angolare e` parallelo all’asse, ovvero la

componente trasversale e` nulla; in tal caso

• ove I e` il momento d’inerzia del corpo rispetto all’asse

• L puo` variare in modulo e verso, ma non in direzione, quindi e` parallelo a

• Il teorema del momento angolare impone allora che il momento delle forze che fa variare L sia

anch’esso parallelo a

I L

dt L d

(37)

• Risolvendo l’equazione rispetto all’accelerazione

• Noto il momento, si puo` ricercare l’integrale primo del moto

• In particolare se il momento e` costante

Rotazione con asse fisso e L // 

 

t

 

t dt

t I dt

0 //

0

0

   

t

t 0 I//

I dt

d //

(38)

Un esempio semplice di L non // 

• Consideriamo un sistema formato da una

sbarra di lunghezza 2z, a ciascuna estremita`

della quale e` posta una sbarretta di lunghezza e una massa m

• Supponiamo che la sbarra e le due sbarrette abbiano massa trascurabile

• Supponiamo che il sistema ruoti attorno alla direzione (fissa) della sbarra con azimut e velocita`

• Calcoliamo il momento angolare del sistema rispetto al punto mediano O della sbarra

o

z m

r

1

2

m

(39)

• I contributi delle due masse sono uguali

• Poiche’ il moto delle masse e` circolare, la componente longitudinale di L vale

• E quella trasversale

l v

m r

v m r

v m r

l l

L

2

2 2

2 2

1 1 1

2

1

 



m m I

L

m mr

rmv l

L

2 2

//

2 //

//

2 2

2 sin

2 sin

2 2

 

t

m z

 

t

z m L

z m mr

rmv l

L



2 2

2 cos

2 cos

2 2

o

m

l1

l2 v2

o

z

v1

r1

r2

Un esempio semplice di L non // 

39

(40)

• La componente longitudinale e`

proporzionale a secondo il

momento d’inerzia, che e` costante

• La componente trasversale ruota attorno all’asse (precessione) con modulo proporzionale a 

o

l1

l2

o

L

L//

L

Un esempio semplice di

L non // 

(41)

• Come si e` detto il moto trasversale (2-D) e`

retto dall’eq.

• con perpendicolare all’asse e che tende a farlo ruotare, cioe` a far cambiare  in

direzione

• Cerchiamo ora di capire l’origine di

Un esempio semplice di L non // 

dt L d

(42)

• Affinche’ le masse descrivano un moto circolare, e` necessario che sia presente una forza centripeta per ciascuna di esse

• Tali forze devono essere generate dall’asse

• Se vogliamo che l’asse rimanga fisso, occorre che i supporti che lo sostengono resistano alle forze dovute all’asse stesso

• I supporti reagiscono con forze uguali e contrarie a quelle dell’asse (ed uguali a

o

z f m

r 1

2

Un esempio semplice di

L non // 

(43)

• Il momento delle forze centripete e`

• I due contributi sono uguali, hanno direzione e modulo

• quindi

2 2

1

1 f r f

r

2 fz 2m 2 z 2m z 2 fz

Un esempio semplice di L non // 

o

z f

r 1

2

(44)

• Ricordando l’espressione del momento angolare trasversale

• e la derivata del versore 

• si verifica facilmente il teorema del momento angolare

m z

L 2

 

2 2

2 m z

dt z d

dt m L d

dt

d

Un esempio semplice di

L non // 

(45)

• Per riassumere: l’asse agisce sulle masse generando il momento di forza trasversale e le due masse agiscono sull’asse con forze che tendono a farlo ruotare

• Il momento generato dai cuscinetti che supportano

l’asse e` uguale e contrario a quello dell’asse (per la 3a legge della dinamica) e quindi uguale al momento

trasversale

• Questi momenti devono essere resi piu` piccoli possibile, per ridurre l’usura dei cuscinetti

• Si cerca quindi di rendere L parallelo a , facendo ruotare il corpo attorno ad un asse di simmetria

Un esempio semplice di

L non // 

(46)

Pendolo fisico

• E` un qualunque corpo rigido oscillante attorno ad un asse orizzontale (non

passante per il CM)

• Consideriamo la sezione del corpo

perpendicolare all’asse e contenente il CM

• Sia O la traccia dell’asse di rotazione e r la distanza di O dal CM, W il peso del corpo e l’angolo

formato dal da r con la verticale

CM O

W

r

(47)

• L’asse e` vincolato a rimanere fisso,

esistera` quindi una forza vincolare V che agisce sul corpo

• Come ogni forza vincolare, essa e`, a

priori, incognita e sara` determinata dopo aver risolto l’equazione del moto

• Scegliamo un sistema di coordinate cilindriche con origine O, asse polare verticale e asse z = asse di rotazione con verso uscente dal foglio

Pendolo fisico

CM O

W

r V

(48)

• Le componenti del peso sono allora

• E le componenti della forza vincolare

• Entrambe le forze hanno componente z nulla

Pendolo fisico

sin

cos W W

W Wr

V

Vr,

CM O

W

r V V

Vr

Wr W

(49)

Pendolo fisico

• Scegliamo O come polo per il calcolo dei momenti: questo e` conveniente perche’ la forza vincolare incognita ha momento nullo rispetto a O e il momento risultante  e`

uguale al momento della forza peso

• Applichiamo al corpo le equazioni cardinali

• Proiettando queste equazioni vettoriali lungo gli assi coordinati otteniamo equazioni 1-D

CM

a M V

W

dt

L d

 

W r

(50)

• Per i momenti

• Note le espressioni del momento di forza e del momento angolare

(I e` il momento d’inerzia rispetto all’asse di rotazione) l’equazione diviene:

• che e` sufficiente per trovare la legge oraria (t)

Pendolo fisico

I Lz dt

dLz

z

z rW rW sin

  22

sin dt

I d dt

I d dt I

rW d

(51)

• Per le forze abbiamo le due equazioni

che ci servono per trovare le componenti della reazione vincolare una volta nota (t)

Pendolo fisico

2 2

dt

Mr d r

M Ma

V

Wr r rCM

2 2

dt Mr d dt r

M d Ma

V

W CM

2

Mr W

Vr   r

2 2

dt Mr d

W

V

   51

(52)

• Risolviamo ora l’equazione differenziale per (t)

• Per piccole oscillazioni possiamo confondere il seno con l’arco, ottenendo

• Che e` l’equazione del moto armonico con pulsazione  e periodo

Pendolo fisico

2 sin

2

I rW dt

d

2

2

2

I rW dt

d

(53)

• La soluzione e`

• Con A e  due costanti determinabili imponendo le condizioni iniziali

Pendolo fisico

  

t Asen t

(54)

Misura di g

• Risolviamo l’equazione del periodo rispetto a g

• Questa equazione e` la base per la misura di g mediante un pendolo

• Due grandezze sono facilmente misurabili: M e T, le altre due I e r (o I/r) sono invece difficili

• Una soluzione del problema si ottiene cercando altri assi, paralleli al primo, per cui l’oscillazione

r I g MT 2

4 2

(55)

Misura di g

• Detta r’ la distanza di un tale asse dal CM, e I’

il relativo momento d’inerzia, vogliamo che

• Ovvero

• Poiche’ I dipende da r, ricorriamo al th. di HS, introducendo il MdI I0 rispetto all’asse

parallelo passante per il CM

' '

2 '

2 Mgr

T I Mgr

T I

' '

r I rI 

' 2 0

2

0 '

r Mr I

r Mr

I

(56)

• Semplificando otteniamo

• Scartando la soluzione r’=r, poco interessante, rimane la soluzione

Misura di g

r r

Mr r

r r

I0 ' ' '

Mr r' I0

CM O

O’ r r’

(57)

Misura di g

• Dato un punto O, cerchiamo il punto O’ che sia allineato con O e il CM e opposto a O rispetto al CM: e` il punto

coniugato di O

• La distanza tra i due assi e`

• Ora ecco l’idea brillante: per trovare il rapporto I/r basta trovare due punti coniugati e misurarne la distanza d=OO’=r+r’

CM O

r

O’

r’

Mr I Mr

I Mr

Mr r I

r

r

' 0 2 0

(58)

Misura di g

• Cioe` non occorre conoscere ne’ la posizione del CM ne’ il MdI

• Ne segue che

• Il pendolo reversibile di Kater realizza praticamente questa idea

T d

g 2

4 2

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