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1° biennioProgrammazione delle attività didatticheAnno scolastico 2016-2017Totale ore previste: n. ore settimanali 2 x 33 = 66INDICAZIONI NAZIONALI

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1° biennio

Programmazione delle attività didattiche Anno scolastico 2016-2017 Totale ore previste: n. ore settimanali 2 x 33 = 66

INDICAZIONI NAZIONALI

“Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico e osservativo-descrittivo. Per le scienze della Terra si completano e approfondiscono contenuti già in precedenza acquisiti, ampliando in particolare il quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allo studio geomorfologico di strutture che costituiscono la superficie della Terra (fiumi, laghi, ghiacciai, mari eccetera). Per la biologia i contenuti si riferiscono all’osservazione delle caratteristiche degli organismi viventi, con particolare riguardo alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme con cui si manifestano (biodiversità). Perciò si utilizzano le tecniche sperimentali di base in campo biologico e l’osservazione microscopica. La varietà dei viventi e la complessità delle loro strutture e funzioni introducono allo studio dell’evoluzione e della sistematica, della genetica mendeliana e dei rapporti organismi-ambiente, nella prospettiva della valorizzazione e mantenimento della biodiversità.

Lo studio della chimica comprende l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; il modello particellare della materia; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton, la formula chimica e i suoi significati, una prima classificazione degli elementi (sistema periodico di Mendeleev)”

SCELTA METODOLOGICA DEL DIPARTIMENTO

I contenuti di Scienze della Terra e di Chimica andranno sviluppati nella prima e seconda classe, mentre lo studio della Biologia si ritiene più idoneo introdurlo nella classe terza.

INFORMAZIONI SULLA CLASSE

Possibili tipologie di prove di ingresso:

[ ] questionari [ ] problem solving [ ] test a domande chiuse [ ] colloqui orali

[ ] altro………

INTERVENTI DI RECUPERO PREVISTI INIZIALMENTE DOPO L’ACCERTAMENTO DEI PREREQUISITI

Strumenti Metodi

[ ] Schede riassuntive [ ] Libro di testo

[ ] Documentazione prodotta dal docente [ ] Altro………

[ ] Lettura in classe del testo per identificare le parti essenziali [ ] Controllo partecipato degli esercizi

[ ] Spiegazioni individuali

[ ] Altro………

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FINALITÀ DELLA DISCIPLINA L’insegnamento delle Scienze si propone di far acquisire:

– la consapevolezza dell’importanza che le conoscenze di base di tale disciplina rivestono per la comprensione della realtà fisica, con particolare riguardo al rapporto tra salvaguardia degli equilibri naturali e qualità della vita;

– la comprensione degli ambiti di competenza e dei processi di costruzione delle conoscenze specifici di tale insegna- mento anche nel contesto di problematiche pluridisciplinari;

– la comprensione delle relazioni che intercorrono tra le Scienze integrate e le altre discipline scientifiche in relazione alle competenze di base trasversali;

– la consapevolezza del carattere sistemico dei fenomeni naturali;

– il consolidamento della capacità di lettura del territorio nei suoi aspetti naturali e antropici applicando i processi di indagine caratteristici della disciplina;

– la comprensione di semplici fenomeni chimici in relazione al concetto di materia.

OBIETTIVI MINIMI Ai fini del raggiungimento del livello sufficiente l’alunno deve possedere:

 conoscenze non sempre complete di taglio prevalentemente mnemonico, ma pertinenti e tali da consentire la comprensione dei contenuti fondamentali;

 esposizione accettabile sul piano lessicale e sintattico e capace di comunicare i contenuti anche se in modo essenziale;

 complessivamente corretta la comprensione; schematica ma coerente l'applicazione;

 capacità di ordinare i dati e cogliere i nessi in modo elementare; riprodurre analisi e sintesi desunte dagli strumenti didattici utilizzati.

OSSERVAZIONI METODOLOGICHE

In generale si cercherà di partire da fatti interessanti e dall'osservazione dei fenomeni reali e porre domande stimolo generatrici di dinamiche cognitive.

La finalità sarà quella di proporre situazioni di apprendimento stimolanti e problematiche, nelle quali gli alunni siano chiamati a fare osservazioni, porsi domande e formulare ipotesi, per arrivare, infine, a condividere modelli e spiegazioni dei fenomeni naturali (Modulo zero: le fasi del metodo scientifico).

Si porrà inoltre particolare attenzione alla progressività del curriculo verticale (alcuni temi saranno ripresi in modo ricorsivo nella classe seconda e nel secondo biennio) alla collocazione delle scienze anche nella loro dimensione storica e ai collegamenti trasversali con le altre discipline dell’area scientifica (matematica, fisica, geografia).

In dettaglio le lezioni potranno basarsi sui seguenti approcci metodologici:

Brainstorming (discussione guidata dall’insegnante, emersione di conoscenze e informazioni degli alunni sull’argo-

mento da trattare, spiegazione di termini e parole chiave, costruzione e condivisione di mappe e di concetti).

Ricerche di materiali, indizi, informazioni (individuali, a coppie, a gruppo) su alcune parole chiave emerse nelle attività di brainstorming.

Lezioni frontali anche accompagnate dalla distribuzione di schede esplicative, proiezione di presentazioni e di materiali multimediali al computer collegato alla LIM. Anche le lezioni frontali saranno orientate verso il coinvolgi- mento diretto degli alunni, favorendone la partecipazione attraverso momenti di discussione guidata sui temi trattati o sul materiale distribuito.

Visione di audiovisivi (documentari o film con riferimento agli argomenti trattati), seguita da discussione e rielabo- razione orale e/o scritta delle informazioni.

Lavori a gruppi per l’elaborazione di cartelloni o per realizzare ricerche compilative o sperimentali.

Esperienze (in piccolo gruppo o dimostrative, eseguite dall’insegnante) nei laboratori di scienze e di chimica.

VALUTAZIONE

La valutazione di ogni studente farà riferimento agli elementi di osservazione raccolti nel corso dello svolgimento delle

diverse attività didattiche: partecipazione al lavoro in classe e regolarità nell’esecuzione delle consegne, capacità di

rielaborazione personale e di argomentazione dei concetti, capacità di orientarsi nell’utilizzo degli strumenti di osservazione

e misurazione, capacità di organizzazione autonoma di semplici attività sperimentali, abilità di osservazione e di descrizione

degli oggetti e dei fenomeni naturali, capacità di comunicazione e di documentazione, disponibilità al confronto, alla

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collaborazione e al lavoro con i compagni e con l’insegnante. Inoltre la valutazione degli alunni si baserà su verifiche periodiche e verifiche sommative, impostate sul lavoro svolto in classe.

Verifiche periodiche: interrogazione orale (colloquio), valutazione dei lavori di gruppo (ricerche, poster), valutazione della documentazione sul quaderno (regolarità nell’esecuzione delle consegne e aggiornamento dei contenuti trattati in classe), relazioni di laboratorio e labtest.

Verifiche sommative: al termine di ogni percorso didattico può essere sottoposta alla classe una verifica strutturata e/o semistrutturata, che presenti sia domande chiuse (test a risposta multipla, test a completamento, test vero-falso, individuazione degli errori, individuazione delle correlazioni fra termini), sia alcune domande aperte. Le verifiche saranno inoltre organizzate con quesiti differenziati per l’accertamento delle conoscenze e delle competenze.

Periodicità delle verifiche: un congruo numero per ogni quadrimestre secondo le indicazioni contenute nella direttiva sulla valutazione pubblicata nel website della scuola.

Per stimolare la partecipazione ordinata e garantire il massimo livello di attenzione di tutti gli studenti, anche durante le interrogazioni, saranno richiesti interventi dal posto e valutati, come interrogazioni brevi, con le seguenti modalità:

lo studente non risponde alla domanda dell’insegnante - lo studente risponde alla domanda dell’insegnante +

Un congruo numero di interventi registrati dall’insegnante, sarà equiparato ad un’interrogazione e, alla fine dell’anno, sarà un utile strumento per la valutazione del livello di partecipazione al dialogo educativo dello studente.

Strumenti e attrezzature utilizzati – Laboratori di scienze e di chimica

– Laboratorio di fisica

– POST (Perugia Officina della Scienza e della Tecnologia) – Altri laboratori (enti, scuole, università…)

– Libro di testo, altri testi (uso della biblioteca), lettura articoli pubblicati su giornali e riviste specializzate;

modelli e sussidi didattici (presentazioni in PowerPoint, audiovisivi, poster, preparati citoistologici e modellini molecolari);

uso della rete internet e dei social network e/o di altri supporti multimediali;

uso libri e lezioni interattive multimediali online;

– uso della lavagna interattiva multimediale (LIM);

– visite guidate proposte dal C.d.C e/o incontri con esperti su temi specifici;

– adesione ad eventuali iniziative o proposte provenienti dall’extrascuola ritenute didatticamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi prefissati;

“Libroforum”, lettura e discussione di libri di divulgazione scientifica

Libri di testo adottati Classe prima

Alfonso Bosellini – Le scienze della Terra – Astronomia, idrosfera, geomorfologia (Vol. A) – Zanichelli

G. Valitutti, M. Falasca, A. Tifi, A. Gentile – Chimica concetti e modelli.blu (Vol. unico) – Zanichelli

James E. Brady e Fred Senese, Pignocchino – Chimica (Vol. unico) – Zanichelli Classe seconda

Alfonso Bosellini – Minerali, Rocce, Vulcani, Terremoti (Volume B) – Zanichelli

Alfonso Bosellini – Atmosfera, Fenomeni meeorologici, geomorfologia climatica + Tettonica delle placche (Vol. C+D) – Zanichelli

G. Valitutti, M. Falasca, A. Tifi, A. Gentile – Chimica concetti e modelli.blu (Vol. unico) – Zanichelli

James E. Brady e Fred Senese, Pignocchino – Chimica (Vol. unico) – Zanichelli

INTERVENTI DI RECUPERO

In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi minimi, gli interventi didattici educativi integrativi (IDEI) di recupero saranno articolati secondo le seguenti modalità:

– riepilogo di alcune parti del programma utilizzando strategie diversificate rispetto all’intervento curricolare;

– lavori di gruppo;

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– rappresentazione degli argomenti mediante mappe concettuali;

– recupero a classi parallele, prima della fine del primo quadrimestre, con gruppi di recupero e gruppi di potenziamento laddove si sovrappongono gli orari delle classi. Nel gruppo di potenziamento si potrà lavorare alla preparazione a olimpiadi/giochi/concorsi.

Tali interventi, in primo luogo, saranno attuati in “itinere” durante il corso dell’anno scolastico, in secondo luogo, stante il perdurare delle situazioni carenziali, si procederà alla segnalazione dei singoli casi alle famiglie e alla scuola per l’avvio dell’alunno ai corsi di recupero in essa attivati. Verranno adottate le modalità stabilite dal Collegio dei docenti.

Attività didattica 2016-2017

Modulo zero (0) Il Metodo Scientifico

La conoscenza scientifica si basa sull’applicazione corretta e condivisa del “metodo scientifico”. Non esiste un modello assoluto di tale metodo né un unico schema applicativo, tuttavia i risultati ottenuti sono consideratati oggettivi ed attendibili se le ricerche che hanno consentito di raggiungerli sono verificabili e riproducibili nello spazio e nel tempo e sono accessibili a tutti per mezzo di pubblicazioni specializzate; solo a queste condizioni vengono accettati normalmente dalla comunità scientifica mondiale. Natural- mente il metodo scientifico si evolve e si modifica nel corso della storia del pensiero filosofico e scientifico e non è esente da critiche e/o da diverse sfumature di significato legate ai possibili approcci che mirano alla sua definizione, argomento su cui si discute molto senza mai giungere ad una determinazione assoluta. L’aspetto più delicato (e meno noto ai non addetti) è che il metodo sperimentale non ci permette di stabilire la verità assoluta ma soltanto di valutare l’attendibilità degli esiti attraverso l’analisi degli errori (accidentali e sistematici) impliciti nell’applicazione dello stesso, secondo un processo continuo di autocorrezione ed autoregolazione. La conoscenza scientifica è quindi per definizione temporanea e falsificabile anche se l’aggettivo “scientifico” è spesso usato in modo improprio per avvalorare un’affermazione e farla assurgere al rango di “verità". La scienza non può dimostrare la verità, può solo provare il falso. Ciò nonostante la sua valenza è altissima e si può riassumere in tre punti:

1. culturale e conoscitiva (ricerca pura, “scienza”)

2. strumentale e applicativa (ricerca applicata, “tecnologia”) 3. metodologica (modelli e fasi del “metodo”)

Con queste premesse tutti gli obiettivi didattici prefigurabili sono riconducibili alla acquisizione del «metodo scientifico»

soprattutto nell’accezione di metodologia di problem solving, oltre, naturalmente, come metodo sperimentale di laboratorio. I due aspetti sono assolutamente importanti e sinergici come delineato dalla letteratura sia nazionale, sia internazionale. Ciò al fine di evitare una impostazione didattica che produca una preparazione precipuamente parolaia, superficiale, senza preciso riferimento di acquisizione di specifiche conoscenze, competenze e abilità.

L'acquisizione del metodo scientifico implica:

1) conoscenza sicura del ventaglio di grandezze e di leggi inerenti ai fenomeni indagati;

2) comprensione (competenza) dei procedimenti caratteristici dell'indagine scientifica, che si articolano in un continuo rapporto tra costruzione teorica, attività empirica e risoluzione di problemi;

3) capacità di analizzare e sintetizzare situazioni e problemi scientifici di una certa complessità facendo ricorso a modelli, analogie e tecniche di semplificazione;

4) comprensione del ruolo e del significato dell'esperimento nelle scienze empiriche e capacità di progettazione e di esecuzione di semplici ma significative esercitazioni didattiche in laboratorio;

5) comprensione e padronanza delle tecniche operative che presiedono alla determinazione e valutazione degli errori nelle misurazioni.

Rimane inteso che la serie di obiettivi sopra riportati si riferisce all’intero quinquennio. In questa prospettiva nel I biennio, pertanto, si avvia il lavoro di costruzione metodologico e procedurale in modo tale da fornire ai giovani una robusta base teorica e l’acquisizione dei metodi e delle tecniche del problem solving.

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SCIENZE DELLA TERRA

Conoscenze Abilità Obiettivi disciplinari Competenze disciplinari Competenze generali

La Terra nel Sistema solare La nascita della Terra La Luna

Riconoscere analogie e differenze tra i vari corpi del Sistema Solare

Riconoscere ed interpretare immagini del Sistema Solare

Spiegare l’origine del Sistema Solare Descrivere le caratteristiche che accomunano o distinguono i corpi del Sistema Solare

Definire moti di rivoluzione e rotazione Descrivere le fasi lunari

Descrivere il fenomeno delle eclissi

1. Saper osservare e analizzare fenomeni naturali complessi

2. Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni

3. Collocare le scoperte scientifiche nella loro dimensione storica

4. Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà

5. Analizzare le relazioni tra l’ambiente abiotico e le forme viventi per interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica e comprenderne le ricadute future

Competenza linguistica ecomunicativa

– Saper interiorizzare termini nuovi e utilizzarli in contesti appropriati.

– Saper sviluppare capacità di ascolto attivo e di confronto verbale.

– Saper descrivere, collegando le parole con le osservazioni dei fatti – Saper raccontare e narrare

– Saper spiegare il proprio pensiero attraverso discussioni. testi e rappresentazioni efficaci e comprensibili.

Energia, gravità, tempo Il Sole

La gravità Il tempo

Definire energia, gravità, tempo Riconoscere il ruolo del Sole nella Biosfera

Definire una stella

Descrivere la struttura stratificata del Sole

Competenza metodologica

– Saper osservare con uno scopo, problematizzare, porre domande utili

– Saper formulare ipotesi e provare a trovare soluzioni.

– Saper potenziare le capacità di verifica di idee e di ipotesi – Saper cogliere relazioni

– Saper classificare I moti della Terra

Rotazione, rivoluzione, moti millenari

Il reticolato geografico

Individuare le coordinate geografiche di una località

Definire le cause delle stagioni

Leggere il reticolato geografico Descrivere i moti della terra La stratificazione della Terra

Forma e dimensioni della Terra

Collegare la forma della Terra alla disomogeneità della sua superficie

Descrivere gli aspetti relativi alla forma ed alle dimensioni della Terra

Sfere terrestri in movimento Agenti esogeni ed endogeni

Riconoscere quei segni che indicano l’esistenza di grandi forza agenti sui materiali solidi della Terra

Definire gli agenti esogeni ed endogeni Conoscere le motivazioni per definire la Terra “un pianeta attivo”

Competenzaoperativa

– Saper utilizzare situazioni, strumenti e oggetti a disposizione in modo finalizzato.

– Sapersi organizzare individualmente nell’ambito di una attività proposta.

– Sapersi attivare con proposte per la realizzazione di un piccolo progetto.

– Sviluppare la capacità di utilizzare le informazioni per arricchire ed ampliare il percorso

– Saper rappresentare attraverso modelli, grafici, tabelle – Saper eseguire comandi

– Saper classificare Il paesaggio

Principio dell’attualismo

Distinguere tra principio dell’attualismo e teorie catastrofiche

Definire il “paesaggio”

Conoscere i fattori che modellano il paesaggio

Conoscere il principio dell’attualismo

Il suolo

La formazione del suolo Le frane

Distinguere le parti che costituiscono un suolo

Individuare i fattori all’origine della formazione di un suolo

Valutare le conseguenze delle azioni dell’uomo sul suolo

Indicare la composizione di un suolo Definire il profilo del suolo

Elencare i principali tipi di frane Competenza personale

– Saper relazionare con sé stessi e con gli altri Sapersi mettere in gioco – Saper essere disponibili

– Sapersi attivare nelle diverse situazioni – Saper gradatamente contribuire alle iniziative – Saper cooperare accettando i contributi degli altri

– Saper potenziare la propria autostima, attraverso il piacere del fare e del cooperare.

Idrosfera Le acque sotterranee Le acque di superficie Le acque solide Le acque marine

Interpretare schemi relativi alla ripartizione delle acque terrestri

Analizzare l’azione delle acque terrestri sul modellamento della superficie

Indicare la distribuzione dell’acqua sulla Terra

Descrivere il ciclo dell’acqua Descrivere le principali caratteristiche delle acque terrestri

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Atmosfera

Atmosfera ed energia solare L’acqua nell’atmosfera I climi della Terra

I movimenti delle masse d’aria Il tempo meteorologico

Interpretare schemi relativi alla struttura dell’atmosfera

Prevedere gli esiti delle interazioni tra masse d’aria

Analizzare i fattori e gli elementi climatici Descrivere le condizioni del tempo atmosferico

Differenziare il tempo atmosferico dal clima

Descrivere i principali climi terrestri

1. Saper osservare e analizzare fenomeni naturali complessi

2. Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni 3. Collocare le scoperte scientifiche nella

loro dimensione storica

4. Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà

5. Analizzare le relazioni tra l’ambiente abiotico e le forme viventi per interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica e comprenderne le ricadute future

Competenza linguistica ecomunicativa

Saper interiorizzare termini nuovi e utilizzarli in contesti appropriati.

Saper sviluppare capacità di ascolto attivo e di confronto verbale.

Saper descrivere, collegando le parole con le osservazioni dei fattiSaper raccontare e narrare

Saper spiegare il proprio pensiero attraverso discussioni. testi e rappresentazioni efficaci e comprensibili.

Fenomeni vulcanici

Distinguere un vulcano centrale da uno lineare

Riconoscere un vulcano a scudo, un vulcano-strato, un cono di scorie Leggere la carta che riporta la

distribuzione dei vulcani attivi sulla superficie terrestre

Mettere in relazioni le modalità eruttive con la formazione del magma

Competenza metodologica

Saper osservare con uno scopo, problematizzare, porre domande utili Saper formulare ipotesi e provare a trovare soluzioni.

Saper potenziare le capacità di verifica di idee e di ipotesi Saper cogliere relazioni

Saper classificare Fenomeni sismici

Determinare la posizione dell’epicentro di un terremoto dai sismogrammi di tre sta-zioni sismiche

Determinare la magnitudo di un sisma da un sismogramma usando la scala Richter

Interpretare la carta della distribuzione dei terremoti

Tenere i comportamenti adeguati in caso di terremoto

La struttura della terra

Calcolare la velocità di separazione di due continenti conoscendo l’età delle rocce del fondo oceanico per le quali è nota la distanza da una dorsale

Collegare fenomeni sismici e vulcanici al movimento delle placche

Competenzaoperativa

Saper utilizzare situazioni, strumenti e oggetti a disposizione in modo finalizzato.

Sapersi organizzare individualmente nell’ambito di una attività proposta.

Sapersi attivare con proposte per la realizzazione di un piccolo progetto.

Sviluppare la capacità di utilizzare le informazioni per arricchire ed ampliare il percorso

Saper rappresentare attraverso modelli, grafici, tabelle Saper eseguire comandi

Saper classificare La Terra come sistema

complesso: il clima

Misurare la temperatura massima e minima in un certo luogo Calcolare l’escursione termica Leggere una carta meteorologica

Classificare il clima di una regione conoscendo l’andamento degli elementi climatici durante l’anno

Comprendere che lo studio e il rispetto delle complesse interazioni tra organismi e ambiente è essenziale per la sopravvivenza umana

La Terra come sistema vivente:

origine ed evoluzione della vita

Identificare nei microrganismi procariotici i primi esseri viventi comparsi sulla Terra Spiegare come i primi organismi fotosintetici hanno modificato l’atmosfera terrestre Descrivere come si ritiene si siano formate le cellule eucaristiche

Collocare nella scala geocronologia i principali eventi della storia della vita

Competenza personale

Saper relazionare con sé stessi e con gli altri Sapersi mettere in gioco Saper essere disponibili

Sapersi attivare nelle diverse situazioni Saper gradatamente contribuire alle iniziative Saper cooperare accettando i contributi degli altri

Saper potenziare la propria autostima, attraverso il piacere del fare e del cooperare.

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PROGRAMMAZIONE TESTO ADOTTATO DI ALFONSO BOSELLINI – LE SCIENZE DELLA TERRA - ZANICHELLI Capitolo 1A – Il pianeta Terra

Lezioni OSA (conoscenze) Competenze del percorso (e abilità

coinvolte)

Indicatori (compiti e comportamenti) Attività

1A

La Terra nello spazio

• La Terra e il sistema solare

• I moti della Terra: rotazione e rivoluzione

• Forma e dimensioni della Terra

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Definire i termini orbita, rotazione, rivoluzione

• Rappresentare con un disegno la sfera terrestre, il suo asse, l’equatore

• Descrivere il moto di rotazione in termini di velocità angolare e lineare

• Descrivere il moto di rivoluzione con riferimento alla forma ellittica dell’orbita

• Definire con diversi termini la forma della sfera terrestre

• PERSAPERNEDIPIÙ: La forza di gravità

• APPROFONDIMENTI: La notazione scientifica Carta di identità della Terra

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 1 - Quanto è grande la Terra

•Prova 2 - Tempi e distanze nel sistema solare

• ANIMAZIONE: La forma della Terra 2A

L’orientamento

• Paralleli e meridiani

• L’orizzonte e i punti cardinali

• L’orientamento di notte e con la bussola

• Le coordinate geografiche

• I fusi orari e la linea del cambiamento di data

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Rappresentare con un disegno il reticolato geografico terrestre

• Definire in diversi modi latitudine e longitudine e rappresentare con un disegno la latitudine e la longitudine di un punto sulla sfera terrestre

• Identificare, date le coordinate di un punto, la sua posizione sulla superficie terrestre e riconoscere il fuso orario di appartenenza

• PERSAPERNEDIPIÙ: La rosa dei venti

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 3 - La latitudine della stella Polare

•Prova 4 - La misura del tempo

• ANIMAZIONI:

L’orientamento durante il dì L’orientamento durante la notte Le coordinate geografiche I fusi orari

3A

Conseguenze dei moti della Terra

• Flusso di energia solare

• Angolo di incidenza dei raggi solari

• Altezza del Sole

• Conseguenze del moto di rotazione

• Conseguenze del moto di rivoluzione

• Risolvere problemi

(interpretare dati empirici e/o sperimentali, risolvere situazioni problematiche utilizzando concetti disciplinari)

• Riconoscere nella vita quotidiana i fenomeni causati dai moti di rotazione e di rivoluzione della Terra

• Definire i termini: anno solare, giorno solare, eclittica, equinozio, solstizio

• Rappresentare con un disegno la relazione tra inclinazione dei raggi solari e riscaldamento della superficie terrestre

• PERSAPERNEDIPIÙ:

Energia solare e superficie irraggiata

• APPROFONDIMENTO: I calendari

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 5 - Inizia l’inverno: il solstizio

• PROVA PISA: Luce diurna (2003)

• ANIMAZIONI: Il dì e la notte

La durata del dì e della notte

(8)

Le stagioni nei due emisferi

• SCHEDADILABORATORIO

L’alternanza delle stagioni 4A

La Luna e i suoi moti

• La Luna

• I moti della Luna

• Fasi lunari ed eclissi

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Osservare la forma che assume la Luna nell’arco di un mese

• Descrivere in termini corretti le fasi lunari e …

• Spiegare … come e perché cambia la Luna rispetto a un osservatore terrestre nell’arco di un mese

• Rappresentare con un modello le posizioni di Sole, Luna e Terra durante le eclissi

• APPROFONDIMENTO: La conquista della Luna

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 6 - Una eclissi spettacolare

• ANIMAZIONE:

Il moto di rivoluzione della Luna e le fasi lunari

Capitolo 2A – Il sistema solare e il Sole

Lezioni OSA (conoscenze) Competenze del percorso (e abilità

coinvolte)

Indicatori (compiti e comportamenti) Attività

5A

Il sistema planetario del Sole

• I corpi del sistema solare

• Formazione del sistema solare

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Usare le tecnologie

(ricercare informazioni sul web, rappresentare ed elaborare risultati sperimentali, in forma tabellare, grafica ecc. con opportuni software)

• Elencare i corpi del sistema solare e illustrarne brevemente le caratteristiche

• Esprimere le distanze tra i pianeti e il Sole in unità astronomiche (UA) e in anni luce (a.l.), utilizzando correttamente la notazione scientifica

• Trovare in internet dati a sostegno delle diverse ipotesi sull’origine del sistema solare

• PERSAPERNEDIPIÙ: Le distanze nel sistema solare

• APPROFONDIMENTO:

Invasori dallo spazio: meteoriti e asteroidi

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 7 - Rosetta, la «cacciatrice di comete»

• PROVA PISA: Melbourne (2006)

• ANIMAZIONE:

La formazione del sistema solare 6A

Il Sole

• Caratteristiche del Sole

• La struttura del Sole

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Definire correttamente i termini che descrivono la struttura del Sole

• Descrivere le caratteristiche del Sole e ordinare i dati relativi in una tabella

• PERSAPERNEDIPIÙ:

Conduzione, irraggiamento, convezione

• APPROFONDIMENTO:

Galilei: il padre del metodo sperimentale

• SCHEDADILABORATORIO: Trasferimento di energia 7A

I pianeti del sistema

• Le leggi di Keplero

• La legge di gravitazione universale

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio

• Definire le leggi di Keplero • APPROFONDIMENTO: La corte del Sole

(9)

solare • I pianeti simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Comunicare in una lingua comunitaria (leggere e comprendere, risolvere test, scrivere brevi testi)

• Rappresentare con diversi disegni le leggi di Keplero e le loro conseguenze per il moto di rivoluzione dei pianeti

• Illustrare la legge di gravitazione universale di Newton e la sua relazione con le leggi di Keplero

• Rappresentare in forma grafica i dati relativi alle caratteristiche dei pianeti del sistema solare

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 8 - Caratteristiche dei pianeti

• ANIMAZIONI: Le leggi di Keplero

Le dimensioni dei pianeti del sistema solare

Capitolo 3A – Oltre il sistema solare

Lezioni OSA (conoscenze) Competenze del percorso (e abilità

coinvolte)

Indicatori (compiti e comportamenti) Attività

8A

La volta celeste • Il cielo e le costellazioni

• Le distanze tra le stelle • Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Osservare la volta celeste e riconoscere stelle, pianeti e la costellazione della stella polare

• Esprimere la distanza di una stella dal Sole in unità astronomiche (UA) e in anni luce (a.l.) utilizzando la notazione scientifica

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 9 - Il cielo sopra di noi

• ANIMAZIONE: Le costellazioni

9A

La luce delle stelle • Luminosità e magnitudine delle stelle

• Spettri stellari • Esaminare criticamente

(riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Definire i termini magnitudine (assoluta e apparente) e luminosità (assoluta e apparente)

• Illustrare le caratteristiche di uno spettro di assorbimento a righe e giustificarne l’uso per lo studio delle stelle

• PERSAPERNEDIPIÙ:

Le radiazioni elettromagnetiche

• APPROFONDIMENTO: I telescopi

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 10 - Strumenti per guardare il cielo

10A Vita e morte delle stelle

• Il diagramma H-R

• Il ciclo vitale delle stelle • Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Rappresentare in un grafico i rami principali del diagramma H-R: la sequenza principale, le nane bianche e le giganti rosse

• Illustrare le fasi della vita di una stella in relazione alle reazioni termonucleari che avvengono al suo interno

• PROVA PISA:

La luce delle stelle (2006)

• ANIMAZIONE: L’evoluzione del Sole

(10)

11 A Le galassie e l’universo

• La Via Lattea

• Le altre galassie

• L’effetto Doppler

• L’espansione dell’universo

• L’ipotesi del big bang

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Comunicare in una lingua comunitaria (leggere e comprendere, risolvere test, scrivere brevi testi)

• Identificare i vari tipi di galassie riconosciute dagli astronomi

• Raggruppare in un grafico i rami principali del diagramma H-R: la sequenza principale, le nane bianche e le giganti rosse

• Illustrare la forma della nostra galassia in relazione ai dati osservativi

• Trovare in internet documentazione sulle ricerche attuali dell’universo

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 11 - La radiazione di fondo

• ANIMAZIONE:

Origine ed evoluzione dell’universo

Capitolo 4A – Le acque oceaniche

Lezioni OSA (conoscenze) Competenze del percorso (e abilità

coinvolte)

Indicatori (compiti e comportamenti) Attività

12A

Origine e proprietà fisico-chimiche delle acque marine

• L’idrosfera marina

• Il ciclo dell’acqua

• Salinità delle acque marine

• Gas disciolti nelle acque marine

• Temperatura delle acque marine

• Luminosità delle acque marine

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Distinguere gli stati i cui l’acqua si presenta nell’idrosfera e assegnare loro il nome corretto

• Illustrare le caratteristiche principali

dell’idrosfera marina e i parametri con cui essi si misurano

• Rappresentare in una tabella, in ordine crescente, i valori di salinità dei mari del nostro pianeta

• APPROFONDIMENTO: L’oceanografia

Evaporazione e condensazione Stratificazione delle acque marine I nutrienti e la produttività degli oceani

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 12 - Studiare il mare

• ANIMAZIONI: Il ciclo dell’acqua

La salinità delle acque marine

• SCHEDADILABORATORIO:

•Energia e passaggi di stato dell’acqua 13A

I moti del mare

• Varietà dei moti marini

• Le onde

• Le maree

• Le correnti marine

• I maremoti (tsunami)

• L’inquinamento del mare

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Comunicare in una lingua comunitaria (leggere e comprendere, risolvere test, scrivere brevi testi)

• Elencare i moti delle acque marine e classificarli in base alla regolarità/variabilità con cui si manifestano

• Associare, a ogni tipo di moto marino, la causa che lo determina

• Trovare in rete quali sono le zone del pianeta in cui le maree sono più evidenti

• APPROFONDIMENTI: Scala di Beaufort

El Niño e la pesca delle acciughe Il Pacific trash vortex

• PERSAPERNEDIPIÙ: Effetto Coriolis

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 13 - La forza del mare

•Prova 14 - Meteomar, avvisi ai naviganti

• ANIMAZIONI: Il moto ondoso

(11)

La forza generatrice delle maree Lo tsunami generato da un terremoto

Capitolo 5A – Le acque continentali

Lezioni OSA (conoscenze) Competenze del percorso (e abilità

coinvolte)

Indicatori (compiti e comportamenti) Attività

14A

L’acqua che scorre in superficie

• I serbatoi dell’acqua dolce

• Il bilancio idrologico

• I corsi d’acqua

• Il movimento delle acque correnti

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Identificare e Descrivere le caratteristiche di un corso d’acqua

• Definire i termini bacino idrografico e bacino idrogeologico e illustrarne le differenze

• Definire un fiume in base al suo regime e, anche, con esempi

• Spiegare il rapporto tra regime e portata di un fiume

• APPROFONDIMENTO:

Alluvioni e inondazioni in Italia

• ESPERIMENTO:

Misura delle precipitazioni con un pluviometro Utilizzando carte geografiche, schemi o fotografie aeree, delimitare il bacino idrografico di un fiume

• SCHEDADILABORATORIO:

Precipitazioni e scorrimento superficiale dei corsi d’acqua

15A

Specchi d’acqua

• I laghi

• Evoluzione dei laghi

• Classificazione dei laghi

• Risolvere problemi

(interpretare dati empirici e/o sperimentali, risolvere situazioni problematiche utilizzando concetti disciplinari)

• Usare procedure sperimentali (eseguire e descrivere attività pratiche in laboratorio, sul campo, o attraverso simulazioni)

• Elencare e Descrivere le caratteristiche fisiche delle acque lacustri

• Elencare diversi tipi di laghi e Classificarli in base all’origine

• Rappresentare con un disegno schematico l’evoluzione di un lago

• APPROFONDIMENTO: I laghi prealpini

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 15 - Italia, terra di meravigliosi laghi

16A • Le acque del sottosuolo • Esaminare criticamente • Elencare i diversi tipi di acque che si trovano nel • APPROFONDIMENTO:

(12)

Le acque di falda • Acqua capillare e acqua di infiltrazione

• Permeabilità e porosità delle rocce

• Falde freatiche

• Falde imprigionate

(riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

sottosuolo

• Definire i termini falda freatica, falda idrica, superficie freatica

• Rappresentare con un disegno come una falda freatica può originare una sorgente

Acqua nel Sahara

Impoverimento delle riserve acquifere

17A

L’acqua solida • I ghiacciai e il limite delle nevi perenni

• Ghiacciai continentali e ghiacciai montani

• Morfologia di un ghiacciaio

• Il ghiacciaio in movimento

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Usare le tecnologie

(ricercare informazioni sul web, rappresentare ed elaborare risultati sperimentali, in forma tabellare, grafica, ecc. con opportuni software)

• Identificare e Descrivere le caratteristiche di un ghiacciaio

• Definire i termini bacino collettore, bacino ablatore, fronte del ghiacciaio, crepaccio

• Elencare i fenomeni provocati dal movimento di un ghiacciaio

• PERSAPERNEDIPIÙ: Bentley e i cristalli di neve

•L’inquinamento delle acque continentali

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 16 - Sui grandi ghiacciai del mondo

• ANIMAZIONE:

Il profilo longitudinale di un ghiacciaio

Capitolo 6A – Capire il paesaggio

Lezioni OSA (conoscenze) Competenze del percorso (e abilità

coinvolte)

Indicatori (compiti e comportamenti) Attività

18A

Lo studio delle forme del paesaggio

• Gli elementi del paesaggio

• La geomorfologia

• Le cause delle forme del rilievo

• Risolvere problemi

(interpretare dati empirici e/o sperimentali, risolvere situazioni problematiche utilizzando concetti disciplinari)

• Usare procedure sperimentali (eseguire e descrivere attività pratiche in laboratorio, sul campo, o attraverso simulazioni)

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Definire i termini geomorfologia e paesaggio

• Elencare le «variabili» che determinano le caratteristiche paesaggistiche di una regione

• Osservare, Elencare e Descrivere elementi tipici del paesaggio della regione in cui si vive e Formulare ipotesi sulla loro origine

• Elencare i fattori che possono modificare il rilievo suddividendoli in endogeni ed esogeni

• APPROFONDIMENTI: I climi in Italia

•La tutela del paesaggio italiano

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 17 - Storie di geomorfologia

•Prova 18 - È più alto l’Everest o il K2?

• ESPERIMENTI:

Utilizzando carte geografiche, schemi o fotografie, presentare esempi di rilievi modificati da agenti esogeni o endogeni

19A

Movimenti gravitativi

• L’erosione

• Le frane

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Definire il termine erosione ed elencare le forze esogene che possono determinare il fenomeno

• Elencare i diversi tipi di frane e classificarle in base alla modalità di scorrimento

• APPROFONDIMENTI: Il clima

•Disfacimento meteorico

• PERSAPERNEDIPIÙ: La frana del Vajont

• VIDEO:

I fenomeni franosi

(13)

• ANIMAZIONE: I tipi di frane 20A

Morfologia eolica

• L’azione del vento

• Deflazione e corrasione

• Forme di accumulo

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Definire i termini deflazione e corrasione

• Elencare e Descrivere i vari tipi di forme di accumulo dei materiali trasportati dal vento

• PROVA PISA: Energia eolica (2006)

• ESPERIMENTI:

Utilizzando carte geografiche, schemi o fotografie, presentare esempi di forme tipiche del paesaggio eolico

21A Il suolo

• Composizione del suolo

• Struttura del suolo

• Formazione del suolo

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Elencare e Descrivere gli orizzonti del suolo

• Elencare i fattori che contribuiscono alla formazione di un suolo e spiegarne le interazioni

• APPROFONDIMENTO: Il suolo: una risorsa immensa

• ESPERIMENTI:

Durante escursioni sul campo o utilizzando fotografie riconoscere gli orizzonti di un suolo

• ANIMAZIONE: Il profilo pedologico

Capitolo 7A – L’azione delle acque continentali e marine

Lezioni OSA (conoscenze) Competenze del percorso (e abilità

coinvolte)

Indicatori (compiti e comportamenti) Attività

22A

Morfologia fluviale • Le acque ruscellanti

• Morfologia fluviale

• Trasporto dei sedimenti

• Erosione fluviale

• Tracciati fluviali

• Sedimenti fluviali

• Delta fluviali

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Usare procedure sperimentali (eseguire e descrivere attività pratiche in laboratorio, sul campo, o attraverso simulazioni)

• Usare tecnologie

(ricercare informazioni sul web, rappresentare ed elaborare risultati sperimentali, in forma tabellare, grafica, ecc. con opportuni software)

• Definire i termini ruscellamento, sedimento, carico in sospensione, carico di fondo

• Spiegare come intervengono nella morfologia fluviale i processi di erosione, trasporto, sedimentazione

• Descrivere, utilizzando anche esempi trovati in internet, le caratteristiche delle foci a delta

• PERSAPERNEDIPIÙ: Il cuneo salino

• LABORATORIODELLECOMPETENZE:

•Prova 19 - Paesaggi meravigliosi creati dall’acqua

•Prova 20 - Il Delta del Po

• PROVA PISA:

Il Grand Canyon (2006)

• ANIMAZIONE:

La formazione dei meandri

23A Il carsismo

• Morfologia carsica • Esaminare criticamente

(riconoscere le caratteristiche di un

• Elencare e Descrivere le principali forme geomorfologiche originate dai processi carsici

• APPROFONDIMENTO: Le grotte di Castellana

(14)

fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Identificare le differenze tra stalagmiti e stalattiti nelle grotte di origine carsica

• ESPERIMENTI:

Durante escursioni sul campo o utilizzando fotografie presentare esempi di forme carsiche. Segnare su una carta dell’Italia la localizzazione di aree carsiche

• VIDEO: Le forme carsiche 24A

Il modellamento glaciale

• L’azione erosiva dei ghiacciai

• Le morene • Esaminare criticamente

(riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Identificare le differenze tra i vari tipi di depositi morenici di origine glaciale

• Descrivere brevemente come si esercita l’azione erosiva dei ghiacciai

• ESPERIMENTI:

Durante escursioni sul campo o utilizzando fotografie presentare esempi di valli a U

• ANIMAZIONE:

La formazione di una valle glaciale

25A

L’azione del mare sulle coste

• I litorali

• Coste alte

• Coste basse

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Descrivere come le acque marine siano all’origine di processi di erosione e deposito sui litorali

• Identificare le caratteristiche delle coste basse e alte e spiegare le differenze della loro origine

• ESPERIMENTI:

Durante escursioni sul campo o utilizzando fotografie presentare esempi che mostrino la relazione tra le forme del paesaggio costiero e l’erosione marina

• VIDEO:

L’azione del mare sulle coste

Atomi, elementi, minerali e rocce

Lezioni OSA (conoscenze) Competenze del percorso (e abilità

coinvolte)

Indicatori (compiti e comportamenti) Attività

4B

Cristalli, minerali e loro proprietà

• I minerali: abito e struttura reticolare, proprietà fisiche

• Fattori che influenzano la struttura dei minerali

• Formazione dei minerali

• Polimorfismo

• Isomorfismo

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Comunicare in una lingua comunitaria

• Definire un minerale

• Descrivere le caratteristiche di un minerale (abito, struttura, proprietà fisiche)

• Spiegare in che modo la struttura può essere influenzata dai parametri ambientali

• Descrivere i processi di formazione

• Descrivere il fenomeno del polimorfismo e

ATTIVITÀ:

Tavola periodica interattiva Riconoscere i minerali

• APPROFONDIMENTO: I reticoli di Bravais

Identificare i minerali con i raggi X Pietre preziose: naturali e sintetiche Il fullerene

Lo stato solido: variazioni su tema

(15)

(leggere e comprendere, risolvere test, scrivere brevi testi)

• Usare procedure sperimentali (eseguire e descrivere attività pratiche in laboratorio, sul campo, o attraverso simulazioni)

isomorfismo •VIDEO:

•La struttura cristallina dei minerali La formazione dei cristalli Crescita dei cristalli La grotta di Naica

LABORATORIOSEMPLICE: La forma dei minerali

SCHEDEDILABORATORIO:

La cristallizzazione a partire da soluzioni sature

La cristallizzazione a partire da materiali fusi

SPAZIOCLIL:

What makes gems so special

• ANIMAZIONI: Il diamante e la grafite

• GUIDAALLOSTUDIO: Quesiti fine lezione

Verifica le conoscenze e le abilità

5B

Sistematica dei minerali

• Classificazione dei minerali

• Classificazione dei silicati

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Comunicare in una lingua comunitaria (leggere e comprendere, risolvere test, scrivere brevi testi)

• Descrivere i criteri di classificazione riportando le principali famiglie di minerali esistenti

• Illustrare la famiglia dei silicati con i suoi gruppi principali

• Identificare i vari tipi di silicati a partire dalla diversa struttura

• APPROFONDIMENTO:

Amianto: un minerale pericoloso Minerali e alta tecnologia

GALLERIAFOTOGRAFICA: I minerali più comuni

SPAZIOCLIL:

Asbestos: health hazard

• GUIDAALLOSTUDIO: Quesiti fine lezione

Verifica le conoscenze e le abilità

6B

Introduzione allo studio delle rocce

• Rocce magmatiche, sedimentarie, metamorfiche

• Il ciclo litogenetico

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Comunicare in una lingua comunitaria (leggere e comprendere, risolvere test, scrivere brevi testi)

• Definire una roccia

• Identificare i vari tipi di rocce a partire dalle differenti modalità di formazione

• Illustrare il ciclo litogenetico

• APPROFONDIMENTO: Rocce in sezione sottile Dove si possono trovare le rocce

VIDEO:

•Lo studio delle rocce

• ANIMAZIONI: Il ciclo litogenetico

(16)

• VIAGGIOINITALIA: I giacimenti minerari in Italia

SPAZIOCLIL:

Summary and Glossary

• GUIDAALLOSTUDIO: Quesiti fine lezione

Verifica le conoscenze e le abilità

Processo magmatico e rocce ignee

Lezioni OSA (conoscenze) Competenze del percorso (e abilità

coinvolte)

Indicatori (compiti e comportamenti) Attività

7B

Processo magmatico, genesi ed evoluzione dei magmi

• Il processo magmatico

• Caratteristiche chimico-fisiche dei magmi

• Genesi dei magmi

• Cristallizzazione frazionata e differenziazione: le serie di reazione

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Identificare i vari tipi di magmi a partire dalle differenti proprietà chimico-fisiche

• Descrivere le principali componenti di un magma

• Illustrare i processi che portano alla generazione di magmi

• Spiegare il processo di cristallizzazione frazionata e le conseguenze in termini di composizione mineralogica di una roccia

VIDEO:

•Flusso di lava

• GUIDAALLOSTUDIO: Quesiti fine lezione

Verifica le conoscenze e le abilità

8B

Classificazione delle rocce ignee

• Proprietà chimico-fisiche delle rocce ignee

• I processi intrusivi: plutoni e corpi ipoabissali

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Descrivere gli aspetti chimico-fisici che concorrono alla differenziazione delle rocce ignee

• Illustrare il criterio classificativo delle rocce ignee e saper leggere il diagramma composizionale

• Descrivere i processi intrusivi e la formazione di rocce ignee nel sottosuolo

• Illustrare le principali tipologie di corpi intrusivi

• APPROFONDIMENTO: Le serie magmatiche Il diagramma di Streckeisen Messaggi dal profondo: gli xenoliti

• GALLERIAFOTOGRAFICA: Le rocce ignee più comuni

SCHEDADILABORATORIO: I minerali del granito

• VIAGGIOINITALIA: I «graniti» italiani

SPAZIOCLIL:

Summary and Glossary

(17)

• Comunicare in una lingua comunitaria (leggere e comprendere, risolvere test, scrivere brevi testi)

• Usare procedure sperimentali (eseguire e descrivere attività pratiche in laboratorio, sul campo, o attraverso simulazioni)

• GUIDAALLOSTUDIO: Quesiti fine lezione

Verifica le conoscenze e le abilità

I vulcani

Lezioni OSA (conoscenze) Competenze del percorso (e abilità

coinvolte) Indicatori (compiti e comportamenti) Attività

9B

Morfologia, attività e classificazione dei vulcani

• Morfologia di un vulcano

• Il meccanismo eruttivo

• Tipologie di eruzione

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Descrivere la morfologia di un edificio vulcanico

• Spiegare il meccanismo eruttivo

• Illustrare i vari tipi di eruzione

• GALLERIAFOTOGRAFICA: I vulcani più spettacolari della Terra

VIDEO:

•Tipi di eruzione

• GUIDAALLOSTUDIO: Quesiti fine lezione

Verifica le conoscenze e le abilità

10B

I prodotti dell’attività vulcanica

• I prodotti dell’attività vulcanica esplosiva

• I prodotti dell’attività vulcanica effusiva

• Forma dei prodotti e degli apparati vulcanici

• Le manifestazioni gassose

• Il rischio vulcanico

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Comunicare in una lingua comunitaria (leggere e comprendere, risolvere test, scrivere brevi testi)

• Associare i diversi prodotti dell’attività vulcanica alla tipologia eruttiva

• Descrivere i cambiamenti morfologici di un edificio vulcanico a seguito di una eruzione

• Illustrare i fenomeni di vulcanesimo secondario

• Definire il concetto di rischio vulcanico

VIDEO:

Attività vulcanica esplosiva Attività vulcanica effusiva La forma dei vulcani

Manifestazioni vulcaniche gassose

• APPROFONDIMENTO:

L’esplosione del vulcano La Pelée L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

• ANIMAZIONE: Le caldere

Lo tsunami generato da un collasso vulcanico I geyser

• VIAGGIOINITALIA: I vulcani italiani

SPAZIOCLIL:

Topics on Earth: Monitoring volcanoes English focus on Earth Sciences: Summary

and Glossary

(18)

• GUIDAALLOSTUDIO: Quesiti fine lezione

Verifica le conoscenze e le abilità

Processo sedimentario e rocce sedimentarie

Lezioni OSA (conoscenze) Competenze del percorso (e abilità

coinvolte)

Indicatori (compiti e comportamenti) Attività

11B

La formazione dei sedimenti

• La degradazione meteorica

• L’alterazione chimica delle rocce

• La disgregazione fisica delle rocce

• Azione degli organismi sulle rocce

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Distinguere le diverse modalità che portano alla formazione di sedimenti

• Descrivere in dettaglio le modalità di disfacimento chimico, di disgregazione fisica, di azione biologica

• GUIDAALLOSTUDIO: Quesiti fine lezione

Verifica le conoscenze e le abilità

12B

Proprietà delle rocce sedimentarie

• Formazione delle rocce sedimentarie

• Le proprietà fondamentali delle rocce sedimentarie

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Esaminare criticamente (riconoscere le caratteristiche di un fenomeno, leggere e comprendere un testo scientifico)

• Usare linguaggi specifici

(utilizzare lessico disciplinare, linguaggio simbolico, linguaggio matematico, linguaggio grafico; comunicare usando linguaggi specifici)

• Descrivere in dettaglio le fasi che portano alla formazione di una roccia sedimentaria a partire dal sedimento incoerente

• Elencare le diverse proprietà fisiche delle rocce sedimentarie

• Associare le proprietà fisiche ai meccanismi di formazione di una roccia sedimentaria

VIDEO:

La formazione delle rocce sedimentarie

• ANIMAZIONE:

Dai sedimenti alle rocce sedimentarie Stadi del ciclo di formazione delle rocce

sedimentarie

• VIAGGIOINITALIA:

Le rocce sedimentarie in Italia

• GUIDAALLOSTUDIO: Quesiti fine lezione

Verifica le conoscenze e le abilità

13B

Le rocce sedimentarie più comuni

• Le rocce terrigene

• Le rocce carbonatiche

• Le evaporiti

• Le rocce silicee

• Stabilire relazioni

(classificare, collegare logicamente, formulare ipotesi, trarre conclusioni)

• Illustrare le più comuni categorie di rocce sedimentarie

• Associare le proprietà fisiche ai meccanismi di

• APPROFONDIMENTO: Il petrolio

• ANIMAZIONE:

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