PREMESSA
Premessa
La presente Tesi di Laurea ha avuto come obiettivo principale la progettazione di una struttura per lo sport, che sappia aprirsi ed adattarsi ai diversi tipi di manifestazioni di una piccola comunità e che sappia dialogare con il tessuto urbano esistente in un frammento importante di territorio del comune di Castelvenere, che “grava” sul contesto urbano creando degrado e che va ripensato per rilanciare lo sviluppo della paese.
Il lavoro di progettazione è stato preceduto da un periodo di stage della durata di tre mesi svolto sotto la guida dell’Arch. Vincenzo Alberto Plenzick presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Castelvenere, durante il quale è stata approfondita l’analisi del contesto territoriale studiando origini e storia, struttura e sviluppo urbanistico, la consistenza delle aree verdi, la popolazione, le attività produttive, il P.R.G. comunale e il sito di progetto analizzandone lo stato attuale.
Successivamente sono stati studiati gli spazi per attività sportive in generale attraverso cenni storici e linee evolutive.
L’analisi è stata estesa ai rapporti degli impianti sportivi con il contesto territoriale, agli aspetti normativi e agli adempimenti relativi alla sicurezza.
Attraverso dati ed indicatori si sono valutate l’offerta e la situazione dell’impiantistica sportiva in Italia, in Campania, a Castelvenere e nei paesi limitrofi.
Poi è stata analizzata in particolare la tipologia delle palestre attraverso descrizioni e specifiche tecniche, mediante lo studio dei requisiti dimensionali e i criteri di
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aggregazione dei nuclei funzionali suddividendo la palestra in quattro sezioni principali: sezione attività sportiva, sezione servizi di supporto, sezione pubblico, sezione impianti tecnologici. E’ stata inoltre posta l’attenzione ai requisiti del sistema costruttivo, alla sicurezza, alla fruibilità e alla loro gestione.
Dopo questa analisi necessaria di studio preliminare si è passati alla fase progettuale.
La palestra è stata pensata in simbiosi al progetto urbanistico per cercare di rendere la struttura il più possibile inserita nel contesto ambientale che andava sviluppandosi con interventi come i sentieri e la passeggiata panoramica, l’ascensore inclinato per superare il forte dislivello altimetrico tra la piazza principale del paese e l’area di intervento, il teatro all’aperto che nasconde in parte il muro di sostegno in c.a. e allevia il dislivello, i parcheggi ed infine la rotatoria che sottolinea il ruolo di “porta” di accesso che l’area dell’ex-mattatoio comunale va a rivestire.
Per creare tutte queste funzioni si è reso necessario dare più respiro all’area di intervento ampliandola mediante lo spostamento del tracciato di via Romanello.
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