• Non ci sono risultati.

apāma somamamṛtā abhūmāghanma jyotiravidāma devān kiṃ nūnamasmān kṛṇavadarātiḥ kimu dhūrtiramṛta martyasya

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "apāma somamamṛtā abhūmāghanma jyotiravidāma devān kiṃ nūnamasmān kṛṇavadarātiḥ kimu dhūrtiramṛta martyasya "

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

अपाम सोमममृता अभूमाघनम जयोितरिवदाम देवान

िक नूनमसमान कृणवदराितः िकमु धूितरमृत मतयरसय

apāma somamamṛtā abhūmāghanma jyotiravidāma devān kiṃ nūnamasmān kṛṇavadarātiḥ kimu dhūrtiramṛta martyasya

Abbiamo bevuto il soma: siamo diventati immortali;

siamo arrivati alla luce; abbiamo trovato gli dei.

Che cosa può farci ora l'invidia?

Che cosa la malvagità di un mortale, o immortale?

I

Con questa frase dell'inno 48 del VIII maṇḍala del Ṛgveda ( ऋगवेद), che è incentrata sulla figura particolare, mistica ed oscura di Soma ( सोम), ho deciso di aprire il mio elaborato.

Soma nella società vedica è qualcosa di più che una semplice divinità, perché oltre al suo aspetto divino, il termine soma veniva e viene ancora usato per indicare la pianta che viene spremuta durante il sacrificio, ed anche il succo stesso ottenuto dalla pianta, che è alla base del più

I Ṛgveda V I I I , 4 8 ( f o n t e o n l i n e http://www.sacred-texts.com/hin/rvsan/rv08048.htm, traduzione italiana di S. Sani, in Ṛgveda, Le strofe della sapienza, Marsilio editore, 2000

I

(2)

importante sacrificio della cultura vedica. Questo sarebbe il primo caso in cui una pianta assurge al ruolo di divinità, di elemento fondante e principale di una religione politeista, poiché lo stesso Soma, anche se non è identificato con appellativi e descrizioni antropomorfe (come rappresentati nella stessa cultura vedica dai casi di Indra ( इनद) , Varuṇa (वरण), e degli Aśvin ( अिशन्)), non è neanche una divinità che rispecchia delle caratteristiche o delle peculiarità ancestrali o fenomenologiche; è una divinità che presenta molti lati oscuri, enigmatici, e nei testi è difficile scindere in maniera netta e marcata il lato divino dal lato prettamente materiale e botanico. Ciò che colpisce è come il sacrificio di soma sia così fondamentale, l'epicentro della stessa cultura e religione vedica, e quindi anche la divinità medesima. Sono rimasto affascinato dal Soma, soprattutto dal suo ruolo ambiguo, criptico, all'interno della cultura vedica e Indo- iranica, e per l'alone di mistero che si è creato e ha circondato la sua figura nel corso dei secoli, a maggior ragione nell'ultimo secolo. Indologi, filologi, storici della religione e della cultura vedica si sono interrogati sulla natura di soma e sulla sua vera identità, senza giungere a una conclusione ultima e condivisa da tutti gli altri, visto che gli stessi testi, usati ed analizzati in più modi, non danno una risposta univoca al problema.

I l Ṛgveda, infatti, e la religione vedica, presentano miti, leggende, eventi che non vengono descritti minuziosamente, ma solo per accenni, citazioni,

II

(3)

rimandi. Tutti questi elementi dovevano far parte del background culturale di coloro che avevano redatto i testi, ma la loro mancanza rende più ardua la comprensione delle numerose allusioni e metafore presenti nella poesia vedica. I miti, le connessioni fra le varie divinità, i loro rapporti e le loro vicende vengono descritte attraverso inni, preghiere, lodi, create con libertà poetica, metafore e similitudini, e date l'ampiezza e la lunghezza dei testi sanscriti indiani (comparabili ai poemi omerici per linguaggio ed estensione) difficile è comprendere l'ambientazione e i numerosi stili e nozioni che stavano alla base della conoscenza degli autori di queste opere e alla base della società vedica stessa

II

.

Per capire gli inni, le preghiere e le lodi legate a Soma e alla sua figura mitica, si deve tenere di conto dell'enorme bagaglio conoscitivo che sta alla base dei testi vedici, il bagaglio culturale dei “veggenti” autori degli inni, argomento presentato e affrontato nei prossimi capitoli.

La cultura del periodo vedico, portata in India da popolazioni Indoeuropee del ceppo Indoiranico, si è fusa ad elementi autoctoni importanti già presenti nella penisola: non si può non considerare la presenza e l'influenza lasciata dalle imponenti civiltà di Harappa e Mohenjo Daro

III

che avevano

II Approfondimenti maggiori saranno presentati nel prossimo capitolo; per una bibliografia più completa, vedasi la parte religiosa curata da S.Sani, Le scritture sacre dei Brahmani,; in G.Boccali – S.Piano – S.Sani, Le letterature dell'India. La civiltà indiana dai Veda a oggi.

Principi, metodologie, storia, Torino, Utet 2000, pag 9-10,43-45 ; o J. Gonda Vedic Literature, Otto Harrassowitz, Wiesbaden, 1975 in A History of Indian Literature, Volume 1, Otto Harrassowitz, Wiesbaden, 1975

III Le civiltà dell'Indo: approfondimenti sono rintracciabili nei testi di A.Embree, F.Wilhem,

III

(4)

trasformato il territorio e la società della parte nord-occidentale della penisola indiana, e che hanno contribuito a formare quel sostrato con cui ebbero contatto le popolazioni indoeuropee (arrivate molto dopo la caduta delle civiltà precedentemente elencate).

Oltre al contesto storico-culturale serve capire anche gli stessi testi: cosa è il Ṛgveda, come si è formato, da quali e quanti libri è composto.

Inoltre serve citare e analizzare, anche se in maniera più breve e sintetica, le altre Saṃhitā al fine di comprendere meglio a quali interessi e necessità rispondono questi testi, rivolti in fattispecie al culto e non alla mera e semplice descrizione esplicativa di miti e leggende da parte dei loro autori, esponenti di una classe selettiva e privilegiata, che si esprimevano con un linguaggio aulico e criptico.

Per comprendere e delineare la figura di Soma ho intrapreso e affrontato la lettura del IX maṇḍala del Ṛgveda, dedicato in modo particolare al soma pravamana, o soma chiarificato, poiché gli inni e le preghiere presenti in

questo testo descrivono sia il processo che il succo della pianta subiva una volta offerto in libagione al dio, sia gli elogi e le incitazioni al dio stesso.

Oltre a questi, anche altri inni (presenti negli altri libri del Ṛgveda) che parlano di questa divinità/pianta sono stati oggetto della mia attenzione.

Storia Universale Feltrinelli, vol 17 India, pag 15-23; Storia Universale Garzanti; ed anche ricco di immagini e molto sintetico è l'elaborato di Danesi S. Appunti su Harappa e Mohenjo D a r o scaricabile nella pagina Omero del Prof. Sani http://omero.humnet.unipi.it /p_vediDocente.asp?idDocente=68

IV

(5)

In più, la figura di Soma è presente in tutto il Ṛgveda sotto forma di citazioni, riferimenti e collegamenti con altri dei, come Indra o Agni, che sono le due divinità principali del pantheon vedico, in quanto rappresentazione del fuoco sacrificale l'una e divinità a capo del pantheon ed eroe degli dei l'altra.

In questo elaborato esaminerò in maniera particolare i riferimenti presenti all'interno del Ṛgveda su soma, riportando anche alcuni passi del testo sacro stesso; gli inni che vedono protagonista o nel ruolo di comprimario Soma, per dare una forma fisica, reale sia alla divinità che alla pianta; i numerosi indizi presenti nel tentativo di delineare le varie teorie e le prove a favore di queste che sono state poste e formulate circa la sua individuazione e il suo utilizzo in ambito sociale e religioso, all'interno del dibattito che si è creato ed espanso nel XX secolo fra Indologi, botanici e studiosi di vario genere.

Menzione speciale avrà la teoria di R.G. Wasson, etnomicologo, che ha avuto numerosi sostenitori e critici. Inoltre mostrerò brevemente anche un parallelo fra soma e haoma, il suo parallelo Iranico presente nella religione pre-zoroastriana e anche zoroastriana in quanto bevanda inebriante e sacra.

Infine, dopo aver presentato tutte le varie teorie, e avendo tenuto conto dei fatti e delle prove concrete riportate dai numerosi studi su soma, mi addentrerò nel campo delle ipotesi, sottolineando un possibile collegamento fra il suo utilizzo e alcuni culti sciamanici nella cultura indoeuropea e indiana, culti di cui non si hanno prove materiali o scritte, ma di cui

V

(6)

secondo me può essere postulata l'esistenza e la fondatezza.

Questo aspetto, a mio avviso, è importante dato che la cultura e il background indoeuropeo ha dato vita al culto di soma, principale e centrale nella società indiana, ed ha segnato anche tutta la speculazione indiana successiva, ma dimostra anche collegamenti con l'Occidente e di come l'utilizzo di sostanze allucinogene ed inebrianti sia alla base di culti misterici e anche di nozioni e segreti tramandati nel corso dei secoli.

VI

Riferimenti

Documenti correlati

- Titolo A: TCF emesso alla pari con prezzo pari a 1.000 Euro, cedola semestrale, tasso nominale annuo del 6%, scadenza a 3 anni;1. - Titolo B: prezzo pari a 1.000 Euro, pagamento

Il 2019 è stato il primo anno “completo” nel quale si è proceduto, da parte dell’Ufficio del Difensore civico regionale, alla somministrazione agli utenti (cittadini, studi

bibliografia esistente su Rebecca Harding Davis non è estesissima, perché la sua riscoperta si deve, appunto a Tillie Olsen, e ciò che esiste è quasi

Schultz, Schenkl (ed. mai.), Haines, Trannoy, Farquharson, Cortassa tiv d! ejn tai¿" pravxesi Fournier. Per quanto il §4 non sia esplicitamente ricordato tra gli esempi

1. Ogni Commissione permanente ha un Presidente, due Vicepresidenti e un Segretario. Il Presidente, i Vicepresidenti e il Segretario sono eletti, con distinte votazioni,

Lo
scopo
del
corso
è
di
introdurre
l’argomento
della
“genealogia”
dell’architettura
al
variare
delle
concezioni
progettuali
di
diversi


Se, infatti, si prova a prendere un contratto collettivo come quello del settore del legno-industria che attualmente disciplina in modo completo l’apprendistato di primo

Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo