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SINGHIOZZO LA GRANDE CORSA

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Academic year: 2022

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Singhiozzo è il nome di un piccolo puledro, discendente della più grande dinastia di cavalli da corsa mai conosciuta. Per quel precedente, i suoi genitori, Riccioli e Fulmine, avevano proiettato nel figlio, la continuazione della loro fortunata tradizione. A sua volta, Singhiozzo non coltivava lo stesso sogno, provocando una rivolta familiare e l'inizio di una grande avventura. Il nostro protagonista esce alla ricerca del proprio sogno, incontrando Whiskers, i topi, i cavalli ed i bambini di una casa istituto. Questo cambierà per sempre la vita di tutti.

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SINGHIOZZO LA GRANDE CORSA

Claudio Gregoire

Iglú editores

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5 Capitolo 1: L'Ippodromo.

Una bella giornata è la cornice perfetta per la nuova impresa di Fulmine. Se vincesse la gara di oggi, diventerebbe il cavallo dei record, ed entrebbe nella storia.

Sono quasi mille le gare vinte. Per la precisione 999. E potrebbe avverarsi proprio con questa sfida, vincendo la Corona di Platino, un trofeo mai consegnato e l'ossessione di Mr. Gambling, proprietario di Greenwish, la fattoria dei campioni.

I cavalli arrivano in pista montati dai loro fantini, prendono posizione in attesa del segnale di partenza e BANG!!! VIA… sono partiti!

Fulmine, come sempre, prende il comando. Tutti gridano, e dalle sale esclusive dell'ippodromo di Horsehouse, Mr. Gambling, insieme al suo assistente Palo, osserva la corsa con il binocolo.

Attraverso gli altoparlanti di Horsehouse, il cronista commenta eccitato alla multitudine di spettatori presenti, gli avvenimenti in pista:

- È incredibile quello che sta facendo Fulmine!

- Chi lo avrebbe mai detto, che questo cavallo potesse superare i suoi antenati vincendo ciò che nessun cavallo avesse mai conquistato prima: Il millesimo trionfo!

- Signore e signori, siamo di fronte ad un vero campione, che superando ogni rosea aspettativa, ha già un buon margine di

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vantaggio sui suoi diretti concorrenti, togliendo ogni dubbio su chi sarà il nuovo campione della stagione.

- Ed é Record, firmato Fulmine, mille gare, sì signori, mille gare vinte! Ma che esemplare meraviglioso!

I titoli dei giornali annunciano l'evento: "Fulmine, nuovo record mondiale", "Fulmine è il cavallo più veloce della storia", "Mille corse per Fulmine ed il mondo si arrende ai suoi piedi".

Insieme ai titoli, distacca la fotografia del cavallo con il suo fantino ed il suo proprietario. Il tutto sotto lo scudo dei Greenwish, che ora diventa la fattoria di maggior successo del momento.

Al tramonto, dopo i festeggiamenti, Mr. Gambling ed il Sr.Palo si recano fuori dalla stalla per congratularsi con il nuovo campione.

- Ben fatto Fulmine, sei il migliore. Né tuo padre, né tuo nonno, né il Bisnonno, hanno reso Greenwish la migliore fattoria del mondo.

Nessuno di loro mi ha reso l'uomo più ricco e potente della città.

Tutto ció grazie a te.

- Ma non è tutto, mio caro destriero. Per completare la mia felicità, oggi nascerà tuo figlio e sarà, senza dubbio, molto meglio di te.

Quindi il mio futuro ha un successo insuperabile.

- Basta parlare, Signor Palo. Porta Fulmine nella sua stalla, l'erede sta per nascere.

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Il signor Palo non rende molto onore al suo cognome. Al contrario, é piuttosto grasso e piccolo e va sempre in giro con il suo panino al formaggio e la sua soda in scatola, il che lo rende abbastanza buffo, accanto ad un cavallo grosso e snello come Fulmine.

Qualche istante dopo, Fulmine arriva alla stalla, dove un gruppo di veterinari stava assistendo Riccioli, la madre del futuro campione.

- Forza Riccioli, manca poco!

- Fai uno sforzo, ancora un pó,Ti aiuteremo!

- Lo intravedo! Disse uno dei veterinari.

- Dai, dai, è già uscito!

Da lontano, Fulmine assistette alla nascita di suo figlio e si avvicinó timidamente, non appena i veterinari uscirono per lasciare da sola la nuova famiglia.

- Come stai Riccioli? chiese il padre eccitato.

- Molto bene amore mio, rispose Riccioli

- Ti presento tuo figlio, continuó con tono d’innamorata.

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Il viso di Fulmine si addolcì quando vide che suo figlio, che era appena nato, non controllava ancora i suoi movimenti.

- È bellissimo, disse Fulmine. Come lo chiameremo? Domandó il padre eccitato.

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E mentre i suoi genitori lo osservavano orgogliosi, il nuovo membro della famiglia, ancora senza nome e senza molta forza, cercò di alzarsi in piedi sulle sue quattro gambe, ma erano ancora tremolanti, per cui cadde nuovamente.

Riccioli e Fulmine risero, ed il nuovo puledro li guardò divertito, quando all'improvviso ... Hip! Hip! Hip!

- Vieni qui, figlio mio, disse teneramente Riccioli. Devi essere affamato. Vieni qui...ti do il latte. Così, madre e figlio si avvicinarono e Riccioli chiese a Fulmine: che ne dici di chiamarlo Singhiozzo?

- Ma che nome strano, rispose il cavallo.

- Per favore, disse Riccioli con voce dolce. Guardalo, anche se beve il suo latte, non riesce a smettere di singhiozzare. Questo deve essere un segno, aggiunse.

- Va bene, disse l'orgoglioso cavallo, e guardando teneramente suo figlio disse: Ti chiamerai Singhiozzo, figlio di Riccioli e Fulmine, primogenito della dinastia dove tuo padre, tuo nonno, tuo bisnonno e tutti i suoi antenati, sono stati campioni, ed è quello che speriamo tu diventerai.

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10 Capitolo 2: Il primo giorno.

- Dove devo andare mamma? Chiese Singhiozzo.

- È il tuo primo giorno di scuola, rispose teneramente la madre. Te l'ho già spiegato molte volte figliolo, aggiunse. Tutti i puledri come te, che vivono a Greenwish, devono andare a scuola, dove verrà a loro insegnato come diventare cavalli da corsa, e spero campioni, proprio come tuo padre.

- Ma io voglio stare con te, mi diverto qui, rispose Singhiozzo.

- Niente affatto, dovrai andare a scuola, come tutti gli altri, vedrai che ti divertirai, rispose la mamma.

A quel punto, Mr. Gambling giunse per portare Singhiozzo al suo primo giorno di scuola.

Tutti i puledri erano in pista con il loro allenatore, che diceva loro:

andiamo futuri campioni, ad allenarci, dovrete essere i migliori!

In pista si allenavano correndo, per diventare un giorno dei grandi campioni. Ma Singhiozzo non era molto felice. Correre tutto il giorno e gareggiare insieme ad altri cavalli non era molto eccitante per lui.

Dopo poche settimane, un giorno all’alba, dalla stalla di Singhiozzo si sentiva:

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- Non voglio, non voglio e non voglio! Non voglio più andare a scuola, gridava Singhiozzo ai suoi genitori.

- Ma cosa dici, figlio mio, rispose la madre. Ti ho già detto tante volte che tutti i puledri che vivono qui devono andare a scuola.

- Ma non voglio farlo!, rispose arrabbiato Singhiozzo.

- Non dirlo amore mio, rispose dolcemente sua madre.

- Non voglio andare mamma, per favore non mandarmi a scuola, disse Singhiozzo molto triste.

- Non ripeterlo piú!! Gridò molto arrabbiato il padre. Sei un cavallo da corsa, come lo sono io, lo é stato mio padre ed il bisnonno.

Quindi niente sciocchezze e vai a scuola, come fanno tutti gli altri puledri, ordinó.

Singhiozzo uscí molto arrabbiato e quando si trovó in pista inizió a pianificare la sua grande fuga.

Una volta accertato che nessuno lo vedesse, inizió a fuggire con tutta la velocitá nelle sue zampe, saltando le ringhiere dell'ippodromo, fino a perdersi per la città.

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12 Mentre correva, pensó:

- I miei genitori si sbagliano: non voglio essere un cavallo da corsa.

Voglio conoscere il mondo e vivere tante avventure. Non voglio gareggiare per essere il migliore. Voglio solo incontrare nuovi amici e divertirmi.

Mentre pensava, continuò a correre, finché la pista fu lasciata alle spalle ed una volta sicuro che nessuno lo seguisse, iniziò a camminare per la città, un nuovo luogo, che fu l'inizio della sua grande avventura.

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