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NEWSLETTER. Marzo2021. In questo numero. Gli AdC al FESTIVAL FILOSOFIA...2. IL CONGO e gli AdC...3

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NEWSLETTER

Marzo2021

FERMO CORNI

In questo numero

Gli AdC al FESTIVAL FILOSOFIA ….…………...………..2

IL CONGO e gli AdC………...3

COLLABORAZIONI: 1) IL PRESEPE DI NONANTOLA..………...5

2) MUSEO GIACOBAZZI………...………...7

COMUNICAZIONI…..………...9

Tesseramento ……….……… ………10

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NEWSLETTER

Gli AdC e il FestivalFilosofia LIBERTÀ

Il FestivalFilosofia è un evento che porta a Modena molti partecipanti e noi, per l’occasione, abbiamo sempre aperto il nostro Museo ai visitatori.

Il tema che si affronterà quest’anno è LIBERTÀ, da declinare in tutte le sfumature possibili.

Considerando che la vera fondamentale libertà non è libertà di, ma libertà da, gli AdC intendono partecipare al Festival allestendo una Mostra di fotografie sulla nascita della scuola “Corni, che ha avuto il merito di liberare tanti giovani dall’ ignoranza e, grazie alle capacità lavorative apprese a scuola, essi hanno potuto avere anche la libertà dalla fame, dalla miseria, dalla disoccupazione, dal bisogno, eliminando tutte le negatività che tali tristi realtà comportano. Solo chi è libero da tali condizionamenti può esercitare anche la “libertà di” con tutti i diritti che ne conseguono.

Al “Corni”, fin dagli anni Venti sono arrivati giovani di estrazione sociale medio-bassa che non avrebbero potuto seguire altri corsi di studio per due importanti motivi:

1) le difficoltà economiche dei genitori

2) la necessità di mettersi subito a lavorare per contribuire al reddito familiare.

Erano, quelli, anni in cui molti versavano in condizioni disagiate e per i giovanissimi (che spesso cominciavano a lavorare già a sette, otto anni, senza finire neanche il ciclo delle scuole elementari) trovare lavoro da apprendista nelle botteghe degli artigiani era talvolta un sogno irrealizzabile.

La Scuola “Corni” ha avuto il grande (e mai abbastanza riconosciuto) merito di aver offerto non una, ma varie possibilità di formazione giovanile in diversi settori lavorativi, compresi quelli femminili, ai quali in quell’epoca nessuno pensava. Proprio per tali caratteristiche l’istituto “Corni” è considerato il primo ad essere sorto in Italia e il primo è rimasto per tantissimi anni al punto che gli imprenditori del Nord venivano ad assumere a Modena i neodiplomati.

Ci auguriamo che, declinando noi il termine LIBERTÀ in questa profonda e antica accezione, riusciamo a trasmettere ai giovani che la vera libertà non è quella di fare i propri comodi e pretendere solo diritti, ma la vera libertà insegnata dai più famosi filosofi è proprio la libertà da qualunque condizionamento e vincolo che impediscono la libera formazione di un uomo.

Nella Mostra che allestiremo, un omaggio particolare riserveremo a Fermo Corni che seppe declinare il valore della libertà in un’altra accezione, molto nobile e altruistica: LIBERTÀ PER.

Egli liberamente, nonostante le difficoltà burocratiche, dedicò energie e denaro per una causa degna di essere perseguita, cioè la costruzione e l’attivazione di una Scuola capace di preparare adeguatamente i giovani al mondo del lavoro che in Italia, proprio in quegli anni, stava cambiando repentinamente perché sorgevano industrie e perciò occorrevano operai specializzati e tecnici per le nuove modalità operative. Egli, da imprenditore e presidente della Camera di Commercio di Modena, capì prima di tanti altri che non poteva più bastare la formazione raggiunta in una bottega artigianale e volle liberamente realizzare questo tipo di scuola. E a questa Scuola dedicò per anni il suo tempo dalla presidenza del Consiglio di Amministrazione controllando che funzionasse bene, con presidi e insegnanti all’altezza del compito. Grazie anche allo staff che con lui collaborò, la Scuola “Corni”

divenne un punto di riferimento per il ministero della Pubblica Istruzione quando, soprattutto negli anni del boom economico, anche in altre città italiane cominciarono a sorgere istituti professionali o tecnici.

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IL CONGO E GLI AdC L’AMBASCIATORE UCCISO

Il nostro associato Silverio Maffei da anni si prodiga per aiutare padre Giovanni Querzani, missionario saveriano, nativo di Brisighella, che opera nel Congo (ex Zaire) dal 1970 e dal 1997 suo campo di azione è la città di Bukavu, capoluogo della provincia del Sud Kivu all’estremo Est del Paese. Bukavu è, con la città di Goma al nord e Uvira al sud, una delle porte di ingresso delle “guerre di occupazione” che hanno insanguinato l’Est del Congo con un terrificante bilancio di milioni di morti e migliaia di sfollati.

Silverio Maffei coordina l’associazione “Amici di Padre Querzani” per le città di Modena e Reggio Emilia e, grazie a lui, abbiamo imparato a conoscere anche noi le tante iniziative di padre Querzani a sostegno della popolazione e dei giovani.

Maffei ha ottenuto aiuti anche da molti nostri associati (come ad esempio Angelo Brancolini, Stefano Compagni, Cristian Marchi, Ermes Melotti, Claudio Paganelli, Mario Gorzanelli (Premio Corni 2006), Massimiliano Ovi, Ivo Piombini, Paolo Sassi, Fausto Tarozzi, Celso Malaguti, Leandro Boni, il nostro segretario ing. Gianni Sandoni, ecc.) per trovare macchine e strumentazioni dismesse che, opportunamente rettificate, sono state inviate a Bukavu, dove padre Querzani ha aperto una scuola di Arti e Mestieri per i maschi e un’altra specifica per le donne, ma anche materiale sanitario per l’ospedale, oggettistica per le scuole e per la Casa Famiglia, materiale di costruzione per edificare varie strutture civili, dall’ospedale agli edifici scolastici, dalle abitazioni ad un campo da calcio.

Padre Querzani conosceva direttamente l’ambasciatore Luca Attanasio che proprio il sabato precedente l’agguato era arrivato nella Casa Regionale dei missionari saveriani per un incontro con gli italiani residenti a Bukavu, quasi tutti missionari. Padre Querzani scrive: Come al solito, era emersa la sua attitudine di "vicinanza" per tutti noi e la sua grande sensibilità umana. Ha cenato e trascorso la notte qui nella nostra Casa dove si sentiva totalmente a suo agio e domenica mattina, prima di proseguire il suo viaggio per Goma, ha partecipato alla santa Messa nella nostra cappella. Nella mattinata di oggi (giorno dell’attentato), secondo il programma stabilito, si stava recando in una località situata in una zona a nord di Goma allo scopo di visitare e incentivare un progetto del PAM (Programma Alimentare Mondiale della FAO). Il movente dell'agguato era con molta probabilità il rapimento allo scopo di ottenere in seguito un lauto riscatto. Centinaia di persone in quella zona particolarmente infestata soprattutto da tre micidiali gruppi armati "fuori controllo" sono state rapite nel corso di questi ultimi anni a questo scopo. Questo giovane ambasciatore si era distinto per la sua grande sensibilità umana e il suo attivismo umanitario. Durante la visita effettuata l’anno scorso qui a Bukavu era venuto con la moglie a visitare il nostro Centro di Assistenza dei bambini vulnerabili a Kadutu.-

È stato definito l’ambasciatore-missionario per la sua continua attenzione ai diseredati del Congo.

L’ambasciatore Luca Attanasio e sua moglie in visita nel Centro di Assistenza per bambini vulnerabili a Kadutu, fatto costruire da padre Querzani.

Il missionario, padre

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NEWSLETTER

Modena conosce bene cosa abbia significato agli inizi del Novecento una scuola di Arti e Mestieri per tanti ragazzi della provincia modenese e quali esiti fruttuosi abbia generato.

Ci auguriamo che anche in Congo una scuola similare possa segnare il riscatto di molti giovani e delle loro famiglie per una vita fatta di lavoro e dignità.

La Scuola dei Mestieri attivata da padre Querzani forma molti giovani che dopo il diploma trovano un lavoro.

Silverio Maffei e gli Amici di padre Querzani hanno procurato macchinari e strumentazioni per i vari laboratori.

La Scuola di Taglio, Cucito e Ricamo prepara giovani lavoratrici, togliendole dalla strada e dal triste sostentamento ricavato solo dalla prostituzione.

Per molti bambini poveri frequentare la scuola elementare e media, costruita e attivata da padre Querzani, significa non essere preda della delinquenza e sfruttamento minorile. Nelle scuole statali del Congo gli insegnanti sono pagati dai genitori degli studenti.

Bambini sfruttati nelle miniere o nei campi.

Tutte le foto sono state trasmesse da padre Querzani.

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COLLABORAZIONI:

1) IL PRESEPE DI NONANTOLA

Pubblichiamo con molta soddisfazione questa lettera di don Paolo Zironi, parroco di Nonantola, che ringrazia per il lavoro di restauro sulle tredici statue di un presepe, eseguito da Tiziano Quartieri a nome degli Amici del Corni in maniera totalmente gratuita.

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Le tredici statue di fine Ottocento/inizi Novecento erano in condizioni disastrose. Luigi Stefani ha curato il trasporto di tutti i manufatti e Tiziano Quartieri con grande maestria li ha riportati alle condizioni originarie. L’opera è stata gratuita, ma si è chiesto che comparisse il nome “Amici del Corni”

sul tabellone fotografico che illustra il prima e il dopo dei restauri, per far conoscere anche ai nonantolani la realtà della nostra associazione. A nome degli AdC ringraziamo Quartieri e Stefani.

E rispettando il motto “da cosa nasce cosa”, il Centro Studi Storici Nonantolani ha chiesto di pubblicare in collaborazione con gli AdC un opuscolo che illustri tutte le fasi del restauro e la storia del presepe, per il quale opuscolo è stata richiesta anche la partecipazione della nostra consulente storico-culturale Olimpia Nuzzi.

Statue prima e dopo il restauro

Il tabellone fotografico con la scritta “In collaborazione con associazione Amici del Corni”

Il presepe completo è stato esposto nella chiesa di S.Michele Arcangelo per tutte le festività natalizie, suscitando l’ammirazione dei visitatori e dei parrocchiani.

Tiziano Quartieri al lavoro su una delle 13 statue

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2) MUSEO GIACOBAZZI

Dal Museo Giacobazzi di Nonantola è stato chiesto agli AdC una consulenza per capire come rimettere in funzione un macchinario storico dismesso da anni e di cui poco si sapeva.

Per il Gruppo Restauri degli AdC, Franco Malavolti, Tiziano Quartieri e Luigi Stefani hanno visionato l’impianto e tutto il meccanismo pieno di leve e molle. Hanno capito che si tratta di un distributore automatico di bicchieri di vino che prima era azionato da una caldaia a vapore, poi fu modernizzato con un motore elettrico. Nell’esaminare le varie componenti hanno scoperto che tutti i ruotismi erano inceppati perché il motore elettrico non era più funzionante. Ripristinati i collegamenti elettrici dal motore alla rete, si sono fatte varie prove di funzionamento, prima parziali e poi di tutto il congegno. Il Museo ha così recuperato un pezzo storico molto importante e unico nel suo genere.

La collaborazione degli AdC è stata, come sempre, a titolo gratuito, con l’impegno di esporre sulla macchina ripristinata la dicitura “ Restauro a cura degli Amici del Corni”.

Su un carro a due ruote sono sistemate le botti piene di vino (foto in alto a sx) che sono collegate tramite un tubo di gomma all’impianto distributore posizionato su un bellissimo carro a quattro ruote (foto in alto a dx.).

Un ruotismo e un sistema ingegnoso di leve e di molle permette di riempire i bicchieri automaticamente e di collocarli su un piano rotante per offrirli ai clienti.

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Pubblichiamo la lettera di ringraziamento inviata da Antonio Giacobazzi per l’egregio lavoro gratuito dei nostri associati.

Grazie!!!

Un grande e sentito grazie a Malavolti Franco, Quartieri Tiziano e Stefani Luigi, professori dell’associazione “Amici Del Corni”

(definirli professori è sicuramente riduttivo), per aver ridato vita a uno storico oggetto, datato 1949, del quale molto immaginavamo ma

di cui poco sapevamo.

Esprimiamo la nostra più sentita gratitudine invitando voi tutti a visitare la nostra Cantina e il nostro Museo, il cui pezzo più importante rimarrà sempre il carro distributore di bicchieri per

assaggi.

Cordiali saluti, Antonio Giacobazzi

Particolare dell’impianto con le leve e gli ingranaggi. Ben visibili gli alloggiamenti per i bicchieri da riempire.

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COMUNICAZIONI

In questi mesi trascorsi tra chiusure e distanziamenti, il nostro Consiglio di Presidenza e la Segreteria hanno spesso tenuto i loro incontri nella Sala Riunioni dell’azienda del nostro presidente Enrico Malagoli, che a nome di tutti i soci ringraziamo per la grande disponibilità e per l’impegno profuso nell’affrontare i tanti problemi che si sono innescati e divenuti più difficili da risolvere proprio a causa dell’emergenza sanitaria e dell’inagibilità della nostra sede.

1. L’OTTAGONO SARÀ LA NOSTRA SEDE

La Provincia con delibera consiliare ha definitivamente concesso alla nostra Associazione la struttura dell’Ottagono, situato nel cortile del “Corni”.

È stato usato fin dall’origine come magazzino di scorta del materiale necessario ai vari laboratori dell’istituto tecnico e professionale per le lavorazioni ed esercitazioni pratiche degli studenti. In seguito, quando tali laboratori sono stati trasformati e ammodernati con attrezzature digitali, è servito come luogo di ammasso di oggetti da eliminare.

Ormai da anni era dismesso.

La Provincia ha preso l’impegno ufficiale di avviare i lavori di ristrutturazione nel corso di quest’anno per completarlo nel 2023.

Ringraziamo particolarmente il presidente della Provincia Giandomenico Tomei, che ha compreso pienamente il valore e l’importanza per la Città del lavoro tutto volontario dei nostri associati. Si è impegnato perché avessimo una sede più adeguata sempre nei pressi della “nostra” Scuola, di cui facciamo conoscere tutto il prestigio e con cui collaboriamo per varie iniziative.

È stato riconosciuto e apprezzato l’alto valore didattico che offriamo, con la nostra esperienza e con le macchine esposte nel Museo, agli studenti che possono assistere a lezioni pratico-espositive di alcune lavorazioni. Se si riesce a riaprire il Museo, riattiveremo anche le visite degli studenti di terza media, in collaborazione con MEMO, per svolgere opera di orientamento scolastico e far capire ai giovanissimi studenti quanto sia importante la formazione tecnico-professionale per il tessuto lavorativo della provincia modenese.

2. 2021- CENTENARIO DELLA SUOLA CORNI

Come già anticipato nella News di dicembre, ricordiamo che il 2021 sarà un anno molto importante per tutti noi e per la Città: festeggeremo il Centenario della nascita delle scuole “Corni”.

Se, come speriamo, il 2021 ci permetterà di tornare ad una vita normale, avremo bisogno della collaborazione di tutti (in termini economici e in fattività operativa) per realizzare i vari eventi che ipotizziamo di svolgere anche in vari punti della Città per far conoscere ai Modenesi sempre di più sia la nostra Associazione, sia l’importanza che la nostra Scuola ha avuto nel corso di un secolo. Hanno promesso collaborazione gli Istituti “Corni”, il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Modenamoremio, agenzia specializzata nell’allestimento di mostre ed eventi, ha accettato di supportarci nelle iniziative che coinvolgeranno direttamente le strade del centro di Modena e i modenesi.

Abbiamo ipotizzato che il periodo delle celebrazioni comincerà a metà settembre (inizio dell’anno scolastico) e si protrarrà per tutto il corso dell’anno scolastico 2021-2022

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NEWSLETTER

Tesseramento

A causa della pandemia non riusciamo ancora a riaprire la sede, ma potete sempre contattarci con una e-mail o telefonicamente.

Gli Amici del Corni ricordano, a chi ancora non l’avesse fatto, di rinnovare la tessera per il 2021. Si può effettuare il versamento di Euro 20 tramite bonifico bancario

BPER (Banca Popolare Emilia-Romagna)

IBAN: IT52X0538712904000002922504

intestato Ass. Amici del Corni Modena

Si raccomanda di non usare più il vecchio numero di c/c postale che è stato estinto.

Ricordiamo che le quote associative sono la nostra fonte di sostentamento per attivare iniziative e sostenere le spese di gestione, specialmente per realizzare gli eventi celebrativi del Centenario delle scuole “Corni”.

Grazie

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