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CONVERTITORI ANALOGICO-DIGITALI (ADC) e DIGITALE-ANALOGICI (DAC)

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Academic year: 2021

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(1)

CONVERTITORI

ANALOGICO-DIGITALI (ADC) e

DIGITALE-ANALOGICI (DAC)

(2)

Segnali analogici : variano in modo continuo nel tempo e possono assumere tutti i valori compresi in un certo intervallo

X(t)

t

Segnali digitali: possono assumere valori discreti in istanti di tempo discreti. La

discretizzazione del tempo può essere asincrona o sincrona con un clock

X[n]

t

+1 +2

-1 -2

• In campo digitale le informazioni sono organizzate secondo una struttura “binaria” cioè si utilizzano due soli valori logici “0” e “1”.

I due valori logici vengono associati a intervalli di tensione che variano a seconda della tecnologia utilizzata per la costruzione del circuito

(3)

segnali analogici – segnali digitali

trasduttore grandezza

fisica

segnale

elettrico trattamento del segnale

segnale elettrico analogico andamento analogo all’andamento della grandezza fisica di partenza

T

andamento della temperatura in funzione del tempo

andamento della tensione in funzione del tempo

si può definire segnale una qualunque grandezza fisica variabile a cui è associata una informazione

(4)

• in molti casi si lavora con piccoli segnali che devono essere trasmessi a distanza  diversi stadi di amplificazione  introduzione del rumore

degradazione del segnale.

conversione analogico – digitale riduce la distorsione del segnale.

segnale digitale: sequenza di 1 e 0

per quanto sia distorto il segnale, la sequenza si ricostruisce in modo fedele.

Applicazione tipica : Waveform digitizers (digitizzatori di forme d’onda) rappresentazione numerica di forme d’onda

la forma del segnale viene “campionata” a intervalli di tempo equispaziati e molto ravvicinati (fino a qualche picosecondo) - clock

l’ampiezza del segnale in questi intervalli di tempo viene convertita in un numero binario.

(5)

Convertitori Digitale - Analogico

• immaginiamo di voler convertire un’informazione binaria (uscita di un circuito digitale, per es. N Flip-Flop) in una tensione (segnale analogico) Vout

0

0 1

1 2

2 2

- N 2 - N 1

- N 1 - N

out

V 2 a 2 a .... 2 a 2 a 2 a

V      

V è un coefficiente di proporzionalità legato al range di tensioni che vogliamo in uscita e i coefficienti ai valgono 0 o 1 (uscita bassa o alta del FF)

circuito sommatore

Ro = R e R1 =R/2  Vout = -(Vo+2V1)

se Vo e V1 sono le uscite di un registro a 2 bit Vi = 0  livello basso  numero binario 0 Vi = 1  livello alto  numero binario 1

abbiamo costruito un convertitore D/A a 2 bit Vo = 1, V1 = 0  Vout =-1; Vo = 0, V1 = 1  Vout = -2 ecc.

(6)

Si può estendere il discorso ad un numero maggiore di bit

R 1 0

N ' 2

N ' 1 n '

out a V

R 2 .... R 2R a

a R R

V R 



se il coefficiente ai = 0,

l’interruttore Si è collegato a massa

DIFETTI:

stabilità ed accuratezza

dipendono dalle resistenze e dalla dipendenza dei

componenti dalla temperatura sono necessarie resistenze

molto grandi, per es. DAC a 12 bit con R = 2.5 k

2N-1 R = 211 R = 5.12 M.

Difficile gestire accuratezza.

(7)

DAC a ladder

resistenza = 2R verso qualunque direzione da ogni nodo tensione in ogni nodo: V

i

= V

R

– 2RI dove I = V

R

/(3R)  V

i

= V

R

– 2R V

R

/(3R) = 1/3 V

R

in qualunque nodo connesso a V

R

il potenziale è

Vi =1/3 VR

 Vo = AV Vi = (R1 + R2)/ R1 * VR/3 =V’

guadagno di un AO in configurazione non invertente

(8)

a3 = 1 tensione nel nodo 3 = VR/3

 Vi = VR/ 3; Vo = (R1 + R2)/ R1*Vi = V’

a2 = 1  tensione nel nodo 2 = VR/3

 Vi = 1/2 VR/ 3 (caduta di tensione su R tra nodi 2 e 3 e sul parallelo di 2R e 2R tra nodo 3 e massa)

 Vo = 1/2 V’

analogamente:

a1 = 1  Vi = 1/4 VR/ 3

 Vo = 1/4 V’ ecc…

Principio di sovrapposizione

Vo = V’ (a3 +1/2 a2 + 1/4 a1 + 1/8 ao) caso generale :

Vo = V’ (aN-1 +1/21 aN-2 + 1/22 aN-3 + …1/2N-1 ao) problema : ritardo nella propagazione

del segnale associato alla chiusura

degli interruttori  per un breve intervallo di tempo variabilità di valori

(9)

per ovviare a questo inconveniente si può usare una configurazione diversa in cui gli interruttori sono tutti collegati direttamente

all’ingresso dell’operazionale

il funzionamento è analogo a

quello descritto prima, ma non

esiste più il problema dei ritardi.

(10)

CONVERTITORI ANALOGICO-DIGITALI (ADC)

ADC a contatore

• convertitore semplice ed economico, ma lento

• si usano : un contatore, un DAC ed un comparatore

• il contatore genera una sequenza di numeri binari partendo da zero fino al max valore che il numero di bit consente.

• ciascun numero viene convertito dal DAC in segnale analogico che viene inviato al comparatore e confrontato con il segnale.

• l’uscita dal comparatore è positiva fin quando il segnale da convertire è maggiore del segnale in uscita dal DAC.

• quando il comparatore dà un segnale negativo, il contatore viene bloccato e

il numero letto all’uscita del contatore è una stima approx per eccesso del segnale in esame.

• sono necessari fino a 2N confronti

• errore di quantizzazione:

metà del bit meno significativo

es.: ADC a 4 bit, con una risoluzione di 1 bit/100 mV,  errore = ± 50 mV

(11)

ADC ad approssimazioni successive

• consente di ridurre drasticamente il numero di confronti e quindi di velocizzare l’operazione

• procedura generale per trasformare un numero decimale compreso tra 0 e 15, in binario, per esempio k = 9.

1. dividiamo in due l’intervallo tra 0 e 15. A quale intervallo appartiene il numero? Se 0 ≤ k < 8  bit 3 = 0; se 8 ≤ k <16  bit 3 = 1

2. nel nostro caso dividiamo ancora in due l’intervallo 8-16.

3. Se 8 ≤ k <12  bit 2 = 0; se 12 ≤ k <16 bit 2 = 1.

4. dividiamo in due l’intervallo 8 -12

5. Se 8 ≤ k <10  bit 1 = 0; se 10 ≤ k <12 bit 1 = 1.

6. dividiamo in due l’intervallo 8 -10

7. Se 8 ≤ k <9  bit 0 = 0; se 9 ≤ k <10 bit 0 = 1.

8. In conclusione : k in binario = 1001

9. Sono stati necessari solamente 4 confronti

(12)

• Lo stesso procedimento viene usato per la conversione di un segnale di tensione

• si fa il controllo bit per bit (V

b

= tensione di riferimento; V

a

= tensione da misurare)

1. si pone A

3

= 1 (MSB)

 V

b

= output da DAC = 8V = 1000

2

si confronta V

b

con V

a

.

Se V

b

≤ V

a

la logica di controllo lascia il bit A

3

a 1, altrimenti lo pone =0

2. impulso successivo del contatore ad anello pone A

2

=1  V

b

= 12V.

V

b

> V

a

 la logica di controllo pone A

2

= 0.

• A

1

=1  V

b

= 10V; V

b

> V

a

 la logica di controllo pone A

1

= 0

• A

0

=1  V

b

= 9V

A questo punto V

b

≤ V

a

 A

0

rimane =1 e la conversione è finita

con appena 4 confronti

(13)

ADC flash

• si confronta la tensione in esame con un numero finito di livelli di tensione predeterminati.

• confronto contemporaneo  ADC molto veloce

• si determina quale sia l’intervallo, delimitato da due tensioni

di soglia adiacenti che contiene il valore della tensione di ingresso.

• le uscite dei comparatori hanno un livello basso ( 0) se la soglia è superiore alla tensione di ingresso, hanno un livello alto (1) se la soglia è inferiore

• hardware complesso:

2

N

-1 comparatori, per N bit

logica di controllo e codificatore

(14)

Caratteristiche dei convertitori 1

risoluzione: dipende dal numero di bits del convertitore.

8 bit  256 livelli  risoluzione = 1/256 ≈ 4%

12 bit 4096 livelli  risoluzione ≈ 0.24 %

linearità : caratteristica ideale di un Convertitore A/D (o D/A, basta scambiare ascissa ed ordinata)

fit con una retta – scostamento dalla linearità < variazione di tensione corrispondente a metà del bit meno significativo Per esempio per 12 bit : 1/2 * 1/4096 ≈ 1.2 10-4

monotonicità : aumentando la tensione di ingresso deve aumentare l’uscita digitale (e viceversa) – se questo non avviene si ha un errore di monotonicità

111 110 101 100 011 010 001 000

0 1/8 2/8 3/8 4/8 5/8 6/8 7/8

ingresso analogico uscita

digitale

straight line

111 110 101 100 011 010 001 000

0 1/8 2/8 3/8 4/8 5/8 6/8 7/8

ADC non monotono

(15)

Caratteristiche dei convertitori 2

Errori di OFF SET : la tensione di OFFSET è quella misurata quando tutti gli ingressi digitali sono 0

Si misura generalmente in mV, V o frazione del bit meno significativo.

Errori di non linearità: è la differenza tra la variazione di tensione letta in uscita e quella ideale (cioè quella corrispondente

alla variazione di 1 LSB (bit meno significativo) Ad es.: un DAC per il quale, al variare di 1 LSB si ottiene una variazione di tensione corrispondente ad 1.5 LSB ha un errore di non linearità pari a mezzo LSB.

111 110 101 100 011 010 001 000

offset error +1½ LSB

caratteristica ideale

0 1/8 2/8 3/8 4/8 5/8 6/8 7/8

111 110 101 100 011 010 001 000

0 1/8 2/8 3/8 4/8 5/8 6/8 7/8

caratteristica ideale

a b

b  a

differential error

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Donatella Sciuto, Giacomo Buonanno, Luca Mari Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl.. Copyright © 2006

– Il segnale analogico è immesso in un analog-to-digital converter (ADC), che effettua il campionamento desiderato con il sampling rate fissato; l’output è un flusso di valori