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LIBRETTO USO E MANUTENZIONE OWNER S HANDBOOK BETRIEBS UND WARTUNGSANLEITUNG NOTICE D UTILISATION ET D ENTRETIEN MANUAL DE USO Y MANTENIMIENTO

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(1)

OWNER’S HANDBOOK

BETRIEBS UND WARTUNGSANLEITUNG NOTICE D’UTILISATION ET D’ENTRETIEN

MANUAL DE USO Y MANTENIMIENTO

ALBERTO SASSI S.p.A. (GRUPPO SASSI HOLDING) Uffici e Stabilimento - Offices and Factory Büro und Werk - Bureaux et Usine - Oficinas y Fábrica:

Via Guido Rossa,1 Loc. Crespellano 40053 Valsamoggia BO (ITALY) Tel+39 051 672 0202 - Fax+39 051 672 0244

www.sassi.it - e-mail: [email protected]

MODY - LEO - TORO REV. 3 04/2014

REV. 3

04/2014 Codice QR - Rev.3-04/14

(2)

The present publication has been written for gearboxes complying with EN 81-1: 1998 + A3: 2009 standards. Factory in Loc. Crespellano Valsamoggia(Bologna) Italy

Diese Veröffentlichung wurde für Getriebe verfasst, die der Europäischen Norm EN 81-1: 1998 + A3: 2009 entsprechen. Werk in Loc. Crespellano Valsamoggia(Bologna) Italy

La présent ouvrage a été rédigé pour des treuils conformes aux normes EN 81-1: 1998 + A3: 2009. Etablissement en Loc. Crespellano Valsamoggia (Bologna) Italy

Esta publicación ha sido elaborada para reductores que cumplan con la norma EN 81-1: 1998 + A3: 2009. Fabrica in Loc. Crespellano Valsamoggia (Boloña) Italy

Tutti i diritti di riproduzione del presente catalogo sono riservati alla:

Alberto SASSi S.p.A.

Il testo ed il sistema di numerazione non possono essere usati in altri stampati, ristampati o tradotti, nè integralmente nè parzialmente, senza l’autorizzazione scritta della Alberto SASSi S.p.A.

PER LA ESATTA INTERPRETAZIONE DELLE PRESENTI ISTRUZIONI VALE IL TESTO LETTERALE ESPRESSO IN LINGUA ITALIANA

N.B.: le descrizioni ed immagini fornite nella presente pubblicazione non sono impegnative.

La Alberto SASSi S.p.A. si riserva il diritto di apportare tutte le modifiche che riterrà opportune in qualsiasi momento.

Proprietà riservata Alberto SASSi S.p.A.

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The text and numerical system shall not be used in other printed matter or translated either partially or entirely without the authorization from Alberto SASSi S.p.A.

CorreCt interpretation of the present instruCtions: only literal text expressed in italian language is deemed authentiC.

Note: the descriptions and illustrations supplied here do not express or imply a warranty.

Alberto SASSi S.p.A. reserves the right to make any modifications it retains neces-sary at any time.

All rights reserved by Alberto SASSi S.p.A.

Alberto SASSi S.p.A. vorbehalten:

Der Text und das Numerierungsystem können nicht ohne schriftliche Genehmigung der Firma Alberto SASSi S.p.A. in anderen Druckschriften verwendet, nachgedruckt oder übersetzt werden.

genaue interpretation der folgenden anweisungen: nur die auf italienisCh veröffentliChte fassung der folgenden anweisungen ist verbindliCh.

Zu beachten: die in dieser Veröffentlichung abgedruckten Beschreibungen und Abbildun-gen sind nicht verbindlich.

Die Firma ALBERTO SASSI S.p.A. behält sich vor, jederzeit die von ihr für erforderlich gehaltenen Änderungen vorzunehmen.

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Le texte et le système de numération ne peuvent etre ni utilisés dans d’autres ouvrages imprimés ou réimprimés, ni traduits, intégralement ou partielle-ment, sans l’autorisation écrite de: ALBERTO SASSI S.p.A.

interprétation CorreCte de Ces instruCtions: seul fait foi le texte littéraire en langue italienne

N. B. Les descriptions et les illustrations de la présente notice sont données à titre purement indicatif (document non contractuel).

La societé Alberto SASSi S.p.A. se réserve le droit d’apporter à tout moment et sans préavis des modifications aux caractéristiques indiquées sur le présent document.

Propieté réservée Alberto SASSi S.p.A.

Todos los derechos de reproducción de este manual son propiedad de:

Alberto SASSi S.p.A.

Prohibido utilizar el texto y el sistema de numeración en impresos o realizar una reproducción o traducción parcial o íntegral sin la autorización escrita de: Alberto SASSi S.p.A.

CORRECTA INTERPRETACIóN DE ESTAS INSTRUCCIONES: UNICAmENTE SE CONSIDERA AUTéNTICO EL TExTO LITERARIO EN ITALIANO.

Nota: Las descripciones e ilustraciones incluidas en la presente publicación no son vinculantes.

Alberto SASSi S.p.A. se reserva el derecho de realizar cualquier modifi- cación que considere oportuna en cualquier momento.

Copyright Alberto SASSi S.p.A.

(3)

Nel caso si dovessero rendere neces- sarie delle sostituzioni di particolari è indispensabile comunicare alla ditta costruttrice quanto segue:

1)

Tipo di argano.

2)

Numero di matricola che può essere visto o sulla conferma d’ordine o stam- pigliato sulla targhetta d’identificazione dell’argano o inciso sul corpo dell’argano

(vedi pag. 5).

Solo grazie a questi dati la ALBERTO SASSI S.p.A. è in grado di fornire gli eventuali ricambi richiesti, e le istruzioni dettagliate per il loro montaggio.

PER LE CONDIZIONI ED I LIMITI DI UTI- LIZZAZIONE, ATTENERSI SCRUPOLO- SAMENTE AI DATI DI PRESTAZIONE

CONTENUTI NEL CATALOGO GENERALE DELLA DITTA ALBERTO SASSI S.p.A.

L’INOSSERvANZA DELLE ISTRUZIONI PUò COMPORTARE IRREGOLARE fUN- ZIONAMENTO E POSSIBILI DANNI ALLA MACChINA.

NON È ASSOLUTAMENTE PERMESSO SMONTARE PARTI DELL’ARGANO, PENA IL DECADIMENTO DELLA GARANZIA.

L’EvENTUALE MONTAGGIO/SMONTAGGIO DELL’ARGANO E/O DI SUE PARTI DOvRà ESSERE EffETTUATO, PER MOTIvI DI SICUREZZA, ESCLUSIvAMENTE DA PER- SONALE AUTORIZZATO DALLA ALBERTO SASSI S.P.A.

ARGANO COMPLETO DI MOTORE

- Norma europea di riferimento: EN 81-1: 1998 + A3: 2009

- vibrazioni: EN 60034-14

- Rumore: EN 60034 - 9

MOTORE ASINCRONO TRIfASE 1 O 2 POLARITA’

- Norme costruttive: EN 60034-1 EN 60034-2

EN 60034-8 EN 60204-1 EN 60034-5 - Norme EMC: EN 12015 - EN 12016 -2005 EN 61000-6-3: 2007

EN 55011: 1999 EN 55014: 2008

fRENO ELETTROMAGNETICO

- Norma europea di riferimento: EN 81-1: 1998 + A3: 2009

- Norme EMC: EN 12015 - EN 12016:2005 EN 61000-6-3: 2007

EN 55011: 1999 EN 55014: 2008

INFORMAZIONI TECNICHE GENERALI

AV VERTENZE

(4)

Serial Number

TARGHE IDENTIFICAZIONE ARGANI E MOTORI

ESEMPIO RIEPILOGATIVO DELLE TARGHE PRESENTI SULLE MACCHINE CHE POSSONO VARIARE IN QUANTITÀ

E POSIZIONE SECONDO LA CONFIGURAZIONE

A. TARGA PER IL MOTORE ELETTRICO B. TARGA CON I DATI DEL COSTRUTTORE

RELATIVI AL TIPO DI ARGANO

C. TARGA DEL COSTRUTTORE DEL FRENO

D. TARGA DATI CARATTERISTICI DEL FRENO E. TARGA ADESIVA “SALITA/DISCESA”

X. TARGA ADESIVA “OIL FOR LIFE”

Nota! In caso di sostituzione del motore, il coperchio della scatola morsettiera con la targhetta dell’argano deve essere riutilizzata

.

Marcatura del numero di matricola

(5)

INTERVENTI MANUALI SUL FRENO IN CASO DI EMERGENZA DELL’IMPIANTO ASCENSORE

PER INTERVENIRE MANUALMENTE SULL’ARGANO

IN CASO DI EMERGENZA OCCORRE PROCEDERE COME SEGUE:

VERSIONE CON FRENO A DISCHI FRONTALI

A) Disinserire l’interruttore generale dell’impianto.

B) Premere verso il basso il pulsante 1 (ha due posizioni fisse) in maniera che l’ingranaggio 2 ingrani con il 3.

C) Controllare che il pomello del pulsante 1 nella discesa abbia spostato lateralmen- te il tastatore del microinterruttore di emergenza 4.

D) Infilare la chiave 5 (possibilmente a cric- chetto) a testa quadra da 1/2” nel foro del pulsante 1 e ruotare nel senso indi- cato dalle frecce poste nella targa 6 fissata nella parte cilindrica del pulsante 1, agendo alternativamente sulla leva 7 di apertura manuale del freno.

SEQUENZA DELLA MANOVRA ALTERNATIVA:

Freno aperto: rotazione sotto carico della

chiave 5.

Freno chiuso: recupero posizione della

chiave 5.

E) Ad operazione ultimata, togliere la chia- ve quadra 5 e sollevare il pulsante 1 in maniera da liberare il micro 4 per riavviare l’impianto.

Salita Discesa

Mody

Il freno

a doppi dischi frontali viene messo a punto e registrato in Azienda.

Non effettuare alcun intervento sul freno!

In caso di necessità contattare direttamente

il fornitore del freno.

Salita Discesa

(6)

1) Disinserire l’interruttore generale in sala macchine.

2) Tenere con forza il volano “B” di manovra a mano.

3) Aprire le ganasce 1 del freno manovrando la leva “A” applicando costantemente ad essa la forza sufficiente ad ottenere detta apertura.

Muovere il volano “B” nella direzione più favorevole per portare la cabina fino al piano più vicino, livellando con il segno di riferimento sulle funi d’acciaio (dove esista).

4) Rilasciare la leva “A” del freno.

AT T E NZI O N E : N O N A L L E NTA R E M A I L A TENSIONE DELLE MOLLE DEL FRENO CON IL FINE DI FACILITARE LA MANOVRA MANUALE

Qualora si debba mettere in appoggio il contrappeso per eseguire interventi nell’impianto o per sollevare manualmente la cabina azionando la puleggia funi, é necessario montare il BLOCCA FUNI.

INTERVENTI DI EMERGENZA

E MANUTENZIONE SU IMPIANTO ASCENSORE

Questo attrezzo (Fig. A) è composto da una staffa a squadro in lamiera piegata e sal- data, munita di viti di spinta e da una piastrina.

Viene impiegato sulla puleggia funi disponen- do come indicato nella figura B pag. 8.

Con le viti 1 si spinge sulla piastrina 2 che contrasta le funi 3, mentre il risalto 4, fisso sulla staffa, contrasta l’azione delle viti 1 sotto il bordo della puleggia.

Con le viti 5 si regola la posizione della staffa, mantenendola ortogonale alla puleggia 6 (Fig. B pag. 8). L’azione sulle viti 1 e 5 va fatta quasi contemporaneamente e in modo alternato.

INTERVENTI MANUALI SUL FRENO IN CASO DI EMERGENZA DELL’IMPIANTO ASCENSORE

PER INTERVENIRE MANUALMENTE SULL’ARGANO

IN CASO DI EMERGENZA OCCORRE PROCEDERE COME SEGUE:

Nel caso sia presente il freno di sicurezza sull’asse lento, prima di eseguire quanto descritto in questo capitolo é necessario sbloccare manualmente il freno secondo

la procedura indicata, utilizzando le le specifiche istruzioni del costruttore.

MONTAGGIO bLOCCAFUNI

Mody - Leo - Toro

Fig. A A

B 1

Mody - Leo - Toro

(7)

Per mettere l’impianto solo in ap- poggio, di bloccafuni ne occor re uno solo, qualora occorra sollevare manual- mente la cabina, è necessario montare

due bloccafuni come indicato in (Fig. B).

Essi dovranno essere spostati alternati- vamente in funzione della rotazione della puleggia.

bloccafuni

Toro

Fig. C Le stesse procedure viste in precedenza si

applicano all’utilizzo del bloccafuni di figura C.

Questo può essere applicato nelle pu- legge a fascia e permette di bloccarne le funi facendo contrasto su entrambi i fianchi delle stesse.

IN QUESTA POSIZIONE LE FUNI RISULTANO BLOCCATE

TIPO MACChINA Codice bloccafuni (fig. A) Codice bloccafuni (fig. C)

Mody 3000004420 ---

Leo 3000004420 ---

Toro 3000004420 3000004430 3000004000 3000004020

Larghezza puleggia 90 mm* 115 mm 80 mm 115 mm

* Mody = 80 mm

Fig. B

(8)

SEZIONE VITE SENZA FINE

Toro Leo

Mody

(9)

SCHEMI ELET TRICI

Aprire il coperchio della scatola morsettiera per prelevare i pressacavi e lo schema elettrico. Effettuare i collegamenti

elettrici secondo gli schemi qui riportati.

MOTORI 240 AC2

MOTORI 240 VF

Leo - Toro

Leo - Toro

*

vedi pag 13

*

vedi pag 13

(10)

MOTORI VF S/D

MOTORI 270 AC2 Toro

Mody

*

vedi pag 13

*

vedi pag 13

SCHEMI ELET TRICI

(11)

MOTORI 270 VF

MOTORI 240 VF 4 4E Toro

*

vedi pag 13

Toro

*

vedi pag 13

SCHEMI ELET TRICI

(12)

Motori VF STAR DELTA

Nei motori VF S/D il collegamento delle fasi Star o Delta dipende dalle particolari condizioni di utilizzo dell’argano riscontrabili nel catalogo Sassi, ed è indipendente dalla tensione di alimentazione.

Per passare dal collegamento Star (Stella) a quello a Delta (Triangolo), scollegare i fili di

colore rosso U2, V2 e W2 dal centro Stella e ricollegarli successivamente secondo lo sche- ma (U2 con V1, V2 con W1 e W2 con U1).

Viceversa, per passare dal collegamento a triangolo a quello a stella, scollegare i fili rossi U2, V2 e W2 dai morsetti visti nel punto precedente e collegarli insieme nel morsetto di centro Stella.

Motori AC2

Il collegamento Stella nei motori AC2 è in funzione della tensione di rete (380 - 400 V), così come quello a Triangolo (220 - 230 V).

Per passare dal collegamento Stella a quello a Triangolo, scollegare i fili di colore rosso U2, V2 e W2 dal centro Stella e ricollegarli succes- sivamente secondo lo schema (U2 con V1, V2 con W1 e W2 con U1).

Viceversa, per passare dal collegamento a Triangolo a quello a Stella, scollegare i fili rossi U2, V2 e W2 dai morsetti visti nel punto precedente e collegarli insieme nel morsetto di centro Stella.

ASSICURARSI DELLA REALE TENSIONE DI RETE PRIMA DI EFFETTUARE UN EVENTUALE CAMBIAMENTO NEL COLLEGAMENTO DEI MOTORI A 2 VELOCITA’.

Motori VF

Nei motori VF il collegamento delle fasi Stella o Triangolo dipende dalla tensione di alimentazione. Con tensioni di alimentazione 380-400V è a Stella, mentre con tensione di 220-230V è a Triangolo.

Per passare dal collegamento Stella a quello a Triangolo, scollegare i fili di colore rosso U2, V2 e W2 dal centro Stella e ricollegarli successivamente secondo lo schema (U2 con V1, V2 con W1 e W2 con U1).

Viceversa, per passare dal collegamen- to a Triangolo a quello a Stella, scollegare i fili

rossi U2, V2 e W2 dai morsetti visti nel punto precedente e collegarli insieme nel morsetto di centro Stella.

ATTENZIONE:

sia in caso di motore a due velocità che VF collegare sempre la tensione 220V alternata ai morsetti 1 e 2 del ventilatore.

Motori VF 4 / 4E

In questi motori l’avvolgimento principale è collegato a Stella (con alimentazione a 380-400V), mentre quello secondario di emergenza viene collegato a Triangolo (con alimentazione 220-230V).

8 9 10

+

BOLOGNA CRESPELLANO S.p.A A. SASSI

ASTOR

Tipo Denominazione\Description

Disegnato Data

± 3

± 2

± 1.2

± 0.8

± 0.5

± 0.3

± 0.2

± 0.1< 6 < 30 < 120 < 400 < 1000 < 2000 < 4000 > 4000 ScostamentiDimensioni/Dimensions/Deviations mm. mm.

UNI EN 22768-1

Quote senza indicazione di tolleranza: Grado di precisione medio UNI EN 22768-1(1996) con prescrizione di collaudo -

N. Modello Durezza

Trattamento Termico Trattam. Superficiale

Materiale

Computer Aided Design Fori toll. + ; Alberi toll. -

Modifiche Disegno N.

Scala 1:1

Controllato () () () () () () () ()

Proprietà della S.p.A A. SASSI tutelata a termini di legge.

Thermic Treatment Hardness Model N. PesoWeight

Superficial Treatment Material

Scale Date Drawn by Checked by

Drawing N.

Type

Property of ALBERTO SASSI S.p.A protected by law.

Dimensions without indication of tolerance: Precision medium level UNI EN 22768-1(1996) with inspection prescription - Tol. holes + ; Tol. shafts - [Kg]

Rev. 18/01/2012

schema collegamento freni in parallelo.

*

Schema di riferimento per freni ordinati e collegati in parallelo in fabbrica.

SCHEMI ELET TRICI

(13)

Per l’apertura della cassa in legno compensato, togliere i chiodi che tengono fissato il coperchio. Per fare ciò, onde evi- tare la rottura del legno, è bene utilizzare l’attrezzo indicato nella figura A e B.

Esso è un tubo a 90° con una estremità più corta il cui bordo è stato affilato e vi è stato praticato un taglio a V.

Disporre il lato affilato con il centro sul chiodo e battere con il martello il tubo affinchè il labbro entri nel legno, indi ruotare il tubo facendo leva sul gomito dello stesso e nel contempo fare presa sotto la testa del chiodo. Continuando a ruotare, la testa del chiodo si inserisce fra la scanalatura a V e viene estratto.

B A

APERTURA CASSE LEGNO COMPENSATO

IMBALLO E TRASPORTO

L’ARGANO E’ MOVIMENTATO PER LA SPEDIZIONE MEDIANTE L’IMbALLAGGIO IN PALLET/SCATOLA/CASSA

B) NOTA:

Nella spedizione le casse possono essere sovrapposte, non più di una solo se:

1 - casse uguali

2 - accoppiate agli spigoli con angolari.

A) NOTA:

Non sovrapporre durante il trasporto SISTEMAZIONE SU PALLET SISTEMAZIONE IN SCATOLA DI CARTONE

SISTEMAZIONE IN CASSA

B

A

(14)

ESTRAZIONE E MOVIMENTAZIONE

L’argano viene fornito di golfare avvitato sul foro di M14 della vite senza fine (vedi fi- gura a lato). per cui una volta liberato dall’im- ballo è possibile afferrarlo con il gancio della catena per sollevarlo e trasportarlo.

Solo per Leo: una volta sistemato l’arga- no in posizione, togliere il golfare e montare a pressione il coperchio in plastica fornito insieme alla macchina.

Nella fase di estrazione avere cura di non urtare le parti rotanti (volano, tamburo freno) per non alterare l’equilibratura della macchina effettuata in fabbrica. Per il posizionamento sul telaio si veda pag. 17-19.

Per l’eventuale montaggio dell’attacco en- coder (fornito smontato), dopo aver piazzato la macchina sul telaio rimuovere il golfare e seguire i punti a pagina 25-26.

L’argano è provvisto di fori filettati M24x3 in cui è possibile avvitare dei golfari (non forniti) per agevolare il sollevamento della macchina (vedi figura a lato).

L’argano viene spedito con gli attacchi per il sollevamento montati, per cui una volta liberato dall’imballo è possibile afferrarlo con i ganci della catena per sollevarlo e trasportarlo.

VERSIONE CON FRENO A DISCHI FRONTALI

Mody Mody - Leo

Toro

(15)

Mody

PRIMA DELLA MESSA IN FUNZIONE ESEGUIRE LE SEGUENTI OPERAZIONI PER L’APPRONTAMENTO

DELL’ARGANO CON FRENO A DISCHI FRONTALI

Il microinterruttore, una volta montato, va collegato al quadro di manovra dell’im- pianto in modo che il suo contatto, normal- mente chiuso, sia posto in serie ai circuiti di sicurezza dell’impianto.

Quando si vuole eseguire la manovra a mano dell’impianto, il pulsante a fungo deve essere premuto. Ciò comporta l’apertura del contatto del microinterrutore con relativo blocco dell’impianto fino a quando il pulsante a fungo rimane premuto.

Ventola di raffreddamento Leva del freno

Coperchio morsettiera smontabile

MESSA IN FUNZIONE DOPO L’ESTRAZIONE E MOVIMENTAZIONE

1) Togliere la leva del freno dall’involucro e montarla avvitandola a fondo.

2) Aprire il coperchio della morsettiera per prelevare i pressacavi e lo schema elettrico.

3) Dalla busta racchiusa nella scatola morset- tiera dell’argano, prelevare il microinter- ruttore, i relativi dadi esagonali e rondelle.

4) Montare il micro sul foro asolato sito nella calotta in alluminio e fissarlo con i relativi dadi e rondelle, avendo cura di portare a contatto il tastatore del micro con la parte

cilindrica del pulsante a fungo.

NOTA SUL FUNZIONAMENTO DEL MICROINTERRUTTORE:

Micro Pulsante a

fungo N.B. L’argano contiene giá la giusta quantitá di lubrificante (vedi pag. 28/29)

(16)

Si raccomanda di posizio nare l’argano sia in posi- zione verticale sia in posizione orizzontale su un telaio (Mody, per Leo e Toro vedi pagine successive).

Detto telaio deve essere costruito in modo debitamente proporzionato a sostenere i carichi dell’impianto e recare fori passanti per il fissaggio dell’argano. A tale scopo nelle figure a pag. 26-28 è rappresentato l’argano con le quote di fissaggio e di ingombro.

L’argano ha una SOLA POSIZIONE PER LA PULEGGIA e i piani utili di appoggio infe- riore orizzontale e verticale sono A - B - C.

NOTA: il fissaggio dell’argano deve es- sere fatto con viti in classe di resistenza di almeno 8.8, applicando una coppia di serraggio di 170 Nm. (500Nm per Toro).

Mody - Toro

B

C A

FISSAGGIO SUL TELAIO

Leo

Posizionare l’argano sia in posizione verti- cale sia in posizione orizzontale su un tela- io con squadro come evidenziato in figura (tale squadro é fornito con la macchina).

Telaio a squadro

TABELLA COPPIA SERRAGGIO VITI FISSAGGIO AL TELAIO

Mody - Leo 170 Nm

Toro 500 Nm

(17)

ARGANO CON QUOTE DI INGOMbRO E FISSAGGIO Mody

ARGANO CON QUOTE DI INGOMbRO E FISSAGGIO

FISSAGGIO AL TELAIO

Leo

330

205

160 125

170 65

110

57.5

660

150

M16x35 4 FORI

150 115 115 180

190 220

80

Ø 320-600

(18)

ARGANO CON QUOTE DI INGOMbRO E FISSAGGIO

FISSAGGIO AL TELAIO

150195290

860 (885)

240

(205) 290

225 145

270

60 240 (205)

165 290 225145 270165

Ø700

320-: 700 M24 M24 240

240 310

240

775 (815)

310

860 (885)

620 (660)195

310

240

240 310 240

310

310

195

Ø 350 -: 460

80 115

Ø 320-: 700

Ø350 -

: 460 115 80

M 24 240

240 310

240

775 (815) 310

860 (885)

620 (660) 195

310

290

290

195

135 (175)

195

135 (175)

Ø 240

(205)165 290225 Ø 350 460

145

270

Ø 320-:700

80 115

Toro

(Quote tra parentesi = Motor 270)

(19)

POSIZIONAMENTO SU TELAIO

Queste operazioni, comuni a tutti i tipi di macchine mon tat e su t e l a io, se r v ono a m a n t e ne r e perfettamente orizzontale l’albero lento una volta messo in tiro l’impianto, in quanto tengono conto delle inevitabili deformazioni strutturali del telaio stesso.

CASO A: albero lento con supporto esterno, tiro in basso.

SChEMA ALLINEAMENTO

Appoggiare l’argano sul telaio e verificare che tra telaio e supporto rimanga una luce maggiore di 0,5 mm; in caso contrario bisogna spessorare l’argano con spessori calibrati fino al raggiun- gimento del citato valore. Montare e serrare a fondo le viti di fissaggio dell’argano al telaio.

Montare una base magnetica con il com- paratore come indicato in figura.

Dopo avere azzerato il comparatore, inse- rire degli spessori calibrati tra il supporto ed il piano di appoggio in modo che il comparatore indichi uno spostamento verso l’alto di circa 0,03 mm ÷ 0,05 mm.

Montare ora le viti di fissaggio del sup- porto esterno serrandole a fondo. Per i relativi momenti di serraggio vedere tabella sotto- stante. Il comparatore, dopo il fissaggio, deve indicare la permanenza di uno spostamento verso l’alto di circa 0 ÷ 0,05 mm.

Nel caso che ciò non si sia verificato, aumentare lo spessoramento sotto il sup- porto esterno fino ad ottenere il valore sopra indicato.

TELAIO TIPO COMPARATORE + 0.030 ÷ 0.050 mm

VITI ARGANO

VITI SUPPORTO +/- 0.5°

~ 0.5 mm

DIAMETRO MOMENTO

M16 170 Nm

M18 283 Nm

M20 400 Nm

M24 500 Nm

Mody - Leo - Toro

(20)

SChEMA ALLINEAMENTO

Appoggiare l’argano sul telaio in corrispondenza degli apposi- ti fori di fissaggio, posizionare even-tuali spessori sotto il sup- porto e verificare che tra spes- sore e sup-por to rimanga una luce maggiore di 0,5 mm; in caso contrario bisogna spessorare l’ar- gano con spessori calibrati fino al raggiungimento del citato valore.

Montare e serrare a fondo le viti di fissaggio dell’argano al telaio.

Montare una base magnetica con il comparatore come indicato in figura.

Dopo avere azzerato il comparato- re, inserire degli spessori calibrati

tra il supporto ed il piano di appoggio in modo che il comparatore indichi uno sposta- mento verso l’alto di circa 0,03 ÷ 0,05 mm.

Montare ora le viti del fissaggio del sup- porto serrandole a fondo. Per i relativi momen- ti di serraggio delle viti vedere tabella pag. 20.

Il comparatore, dopo il fissaggio, deve indica- re la permanenza di uno spostamento verso l’alto di circa 0 ÷ 0,08 mm.

Nel caso che ciò non si sia verificato, aumentare lo spessoramento sotto il suppor- to fino ad ottenere il valore sopra indicato.

SChEMA ALLINEAMENTO

Appoggiare l’argano sul telaio in cor- rispondenza degli appositi fori di fissaggio e verificare che tra telaio e supporto rimanga una luce mag- giore di 0,5 mm; in caso contrario bisogna spessorare l’argano con spessori calibrati fino al raggiungi- mento del citato valore. Montare una base magnetica con il comparatore come indicato in figura.

Dopo avere azzerato il com- paratore, inserire degli spessori calibrati tra il supporto e il piano di appoggio in misura inferiore al caso A, in modo da lasciare una luce residua di circa 0,1 mm.

Montare le viti di fissaggio del supporto esterno serrandole a fondo.

Per i relativi momenti di serraggio vedere la tabella a pag. 20. Il comparatore, dopo il fissaggio deve indicare uno spostamento di

circa 0,03 ÷ 0,05 mm verso il basso. Nel caso ciò non si sia verificato, variare leggermente lo spessoramento fino ad ottenere il valore sopra indicato.

CASO b: albero lento con supporto esterno, tiro in alto.

CASO C: albero lento con supporto intermedio, tiro in basso.

(21)

SChEMA ALLINEAMENTO

Appoggiare l’argano sul telaio in corrispondenza degli appo- siti fori di fissaggio, posizionare eventuali spessori sotto il sup- porto e verifi-care che tra spes- sore e supporto vi rimanga una luce maggiore di circa 0,5 mm.

Nel caso questo non av- venga, spessorare l’argano con spessori calibrati fino al rag- giungimento del citato valore.

Montare e serrare a fondo le viti di fissaggio dell’arganal telaio.

Montare una base magne- tica con il comparatore come indicato in figura.

Dopo aver azzerato il compa- ratore, inserire degli spessori

calibrati tra il supporto ed il piano di appoggio in misura inferiore al caso C, in modo da lasciare una luce residua di circa 0,1 mm.

Montare ora le viti di fissaggio del supporto serrandole a fondo.

Per i relativi momenti di serraggio delle viti vedere tabella pag 20. Il comparatore, dopo il fissaggio, deve indicare uno spostamento verso il basso di circa 0,03 ÷ 0,08 mm. nel caso ciò non succeda variare leggermente lo spessoramento fino ad ottenere il valore sopra indicato.

SChEMA ALLINEAMENTO

Appoggiare l’argano sul telaio in corrispondenza degli appo- siti fori di fissaggio, posizionare eventuali spessori sotto il sup- porto e verificare che tra spes- sore e supporto vi rimanga una luce maggiore di circa 0,5 mm.

Nel caso questo non av- venga, abbassare il piano d’ap- poggio dell’argano fino al rag- giungimento del valore indicato.

Montare e serrare a fondo le viti di fissaggio dell’argano al telaio. Montare una base magnetica con il comparatore come indicato in figura.

Dopo aver azzerato il com-

paratore, inserire degli spessori calibrati tra il supporto ed il piano di appoggio in modo che detti spessori non risultino mai forzati e pertanto non spostino l’ago comparatore dallo “0”. Montare ora le viti di fissaggio del supporto serrandole a fondo.

Per i relativi momenti di serraggio delle viti vedere tabella a pag 20. Il comparatore, dopo il fissaggio, deve indicare uno spostamento di ± 0,04 mm nel caso ciò non succeda variare leggermente lo spessoramento fino ad otte- nere il valore sopra indicato.

CASO D: albero lento con supporto intermedio, tiro in alto

CASO E: albero lento con supporto intermedio, tiro in alto

(22)

La regolazione va fatta con l’impianto IN TIRO. Con l’impianto in funzione, e quindi con l’elettromagnete eccitato, svitare il dado di bloccaggio 31 e svitare leggermente la vite di regolazione 30 fino al momento in cui si avverte l’inizio dello strisciamento del materiale frenante sul tamburo freno (riferirsi alla tavola X).

A questo punto riavvitare la vite 30 della minima quantità necessaria affinchè non esista più questo strisciamento tra la ganascia e il tamburo freno con l’impianto in movimento. Serrare il dado 31 di sicurezza e ripetere l’operazione per la seconda gana- scia. Successivamente si può intervenire sul precarico delle molle per regolare l’intensità della frenata.

Basta svitare il controdado di sicurezza 6 e agire sul dado restante per aumentare o diminuire la compressione della molla 32 fino al raggiungimento della frenatura desiderata, quin- di serrare nuovamente il controdado 6 esterno.

Ripetere il procedimento per l’altra ganascia.

E’ importante osservare che durante la vita dell’argano i ferodi delle ganasce tende- ranno a consumarsi, diminuendo in questo modo l’efficacia della frenatura per effetto della diminuzione del precarico delle molle.

E’ da considerare comunque un errore intervenire sul freno solamente aumentando detto precarico: é necessario seguire tutta la procedura di regolazione intervenendo anche sulla vite di regolazione 30, come visto all’inizio di questo capitolo, in modo da non

aumentare la corsa delle teste di battuta 13. In caso di sostituzione delle ganasce bisogna riferirsi anche al capitolo successivo

“Registrazione freno” per garantire il perfetto accoppiamento delle nuove superfici frenanti al tamburo freno.

Rimane da puntualizzare il fatto che è praticamente impossibile prevedere a priori con quale frequenza debba essere regolato il freno: essa infatti dipende dal tipo di impianto, dal suo utilizzo e dal compromesso raggiunto sul momento di apertura del freno alla parten- za e su quello di chiusura all’arresto.

N.B. Le ganasce, con il relativo materiale frenante, vanno comunque sostituite quando detto materiale raggiunge 2 [mm] di spessore nel punto di maggiore usura.

Note generali

In caso di presenza di freno di emergenza su asse lento, riferirsi agli specifici libretti di uso e manutenzione del freno montato sulla macchina.

I libretti (freno DF, Mayr e Warner) sono forniti insieme alla macchina.

ISTRUZIONI PER INSTALLAZIONE COLLEGAMENTO FRENO DI EMERGENZA SU ALBERO LENTO

PRESTARE MOLTA ATTENZIONE ALLE FASI DI

COLLEGAMENTO ELETTRICO ED EVENTUALE SBLOCCO MANUALE DI EMERGENZA DEL FRENO

Mody - Leo - Toro

REGOLAZIONE DELLA FRENATURA

FRENO A TAMBURO

(23)

La registrazione va fatta con l’impianto IN APPOGGIO. Controllare per prima cosa se dando tensione all’elettromagnete, il freno si sblocca. Se ciò non avviene, è necessario agire nella seguente maniera (riferirsi alla tavola X).

A freno disattivato, svitare i dadi di bloc- caggio 31 e svitare le viti di regolazione 30 in maniera tale che si allontanino di qualche millimetro (circa 4) dalle teste di battuta 13, assicurandosi manualmente che le teste di battuta 13 siano nella posizione di fine corsa verso l’esterno.

Allentare i dadi 6 lasciando le rondelle 33 a contatto con le molle 32.

Con le ganasce accostate al tamburo riavvitiamo quindi le viti di regolazione 30 facendo com- piere alle teste di battuta 13 una escursione verso il centro freno di circa 1 mm e serriamo poi i dadi di sicurezza 31.

Con l’elettromagnete ecci- tato controlliamo che il materia- le frenante della ganascia non sia a contatto con il tamburo freno: basta osservare nel pun- to B di figura se esista o meno una luce di circa 0,5\0,8 mm, e soprattutto che questa luce sia presente lungo tutto l’arco del materiale frenante, anche se in misura leggermente calante fino al punto A.

Se questo non avviene, e solo in questo caso, è neces-

sario procedere alla registrazione del perno eccentrico che regola l’accoppiamento ga- nascia-tamburo freno. Con l’elettromagnete NON eccitato, svitare i dadi di bloccaggio 31 e svitare le viti di regolazione 30 in maniera tale che si allontanino di qualche mm (circa 4) dalle teste di battuta 13, assicurandosi

manualmente che le teste di battuta 13 siano nella posizione di fine corsa verso l’esterno.

Allentare i dadi 6, lasciando le rondelle 33 a contatto con le molle 32. Svitare le viti 38, togliere il collegamento tra i perni 37 e le molle a tazza 39.

Allentare i dadi 34 e le viti 35 e agire sui perni eccentrici 36 (con chiave o cacciavite a seconda della versione) portando le ganasce ad accoppiarsi perfettamente con il tamburo freno. Avvitare le viti 35 e i dadi 34, rimontare le molle a tazza 39, il collegamento perni 37 e avvitare le viti 38.

Con le ganasce accostate al tamburo riavvitiamo quindi le viti di regolazione 30

facendo compiere alle teste di battuta 13 una escursione verso il centro freno di circa 1 mm e serriamo poi i dadi di sicurezza 31.

Procediamo poi con la regolazione della molla 32 come visto nel capitolo “Regolazione della frenatura”.

REGISTRAZIONE FRENO A TAMBURO

Mody - Leo - Toro

(24)

Montaggio encoder sul coperchio reggispinta - attacco standard (eccetto mody)

1) Le macchine che sono state ordinate con la predisposi- zione dell’attacco encoder lato reggispinta sono fornite del coperchio n°2 (vedi Fig.) già predisposto per questo montaggio.

Tale predisposizione viene protetta con un tappo in plastica gialla (non rappre- sentato in figura) che deve essere rimosso a macchina fredda per evitare fuoriuscite di grasso dal cuscinetto reggispinta.

2) Il perno standard 1, che è già montato sul- l’estremità della vite senza fine, ha un dia- metro che permette di montare alcuni tipi di encoder ad albero cavo da 25 mm.

3) Assemblare l’encoder n° 4 facendolo scor- rere coassialmente al perno n° 1 fino a circa 0.5 mm dal coperchio n°2, e centrare la spina elastica n°5 nell’apposito fermo antirotazione. La spina standard ha un diametro di 3 mm ed è collocata a 32.5 mm dall’asse di rotazione.

4) Accostare delicatamente i 3 grani di fermo M4 n° 6 con una chiave a brugola in ma- niera alternata all’albero 1 per permettere il centraggio dell’encoder; quindi serrarli nello stesso modo. Controllare che durante la rotazione dell’asse motore l’encoder stesso non abbia movimenti anomali, indice di uno scorretto centraggio: i mas- simi valori ammissibili sull’encoder stan- dard sono inferiori o uguali a +/- 0.1mm in senso radiale (R) e inferiori o uguali a

+/- 1mm in senso assiale (A), e vanno misurati per mezzo di un comparatore.

In caso contrario ripetere la procedura dei punti 3 e 4.

5) Una volta assemblato, l’encoder sporge dal piano d’appoggio nel montaggio in posi- zione verticale della macchina.

Nel caso si voglia montare questo attacco su una macchina che non ne sia predispo- sta, consultare la Sassi S.p.A. per ricevere le specifiche istruzioni.

Prima di eseguire l’intervento di montaggio dell’encoder, assicurarsi che sia disinserito l’interruttore generale nel quadro

di manovra nel caso l’argano sia già installato sull’impianto.

Leo - Toro

(25)

1) Nel caso non si abbia la protezione in pla- stica gialla 3 (LEO) già prevista di foro, togliere quella esistente e ricavare sulla stessa un foro centrale di circa 35 mm di diametro.

2) Montare sull’estremità della vite senza fine il perno 12, avendo cura di applicare una goccia di Loctite 243 sul filetto, avvitandolo con una coppia di 100 Nm, quindi rimon- tare la protezione 3 (LEO);

3) Assemblare l’encoder 7 sulla staffa 4 per mezzo delle tre viti 8:

4) Montare il giunto elastico 9 sull’alberino dell’encoder 7, e stringere la vite di fermo 10:

5) Montare l’attacco 4 sulla staffa di collega- mento dei perni ganasce 1 per mezzo delle viti 11 direttamente ai perni gana- scia, avendo cura di calettare in posizione centrata il giunto 9 sul perno 12;

6) Eventualmente svitare leggermente le due viti 11: in questo modo è possibile

muovere la staffa di collegamento dei perni ganascia per aiutarsi nel centraggio dell’encoder rispetto all’alberino 12.

A centraggio avvenuto, riavvitare le viti 11 con una coppia di 25 Nm;

7) Avvitare la vite 13 assicurandosi che blocchi il giunto 9 sul perno 12;

8) Montare la protezione 5 con le due viti 6 sulla staffa 4;

9) Far girare il volano per controllare il centraggio dell’attacco, eventualmente ripetendo le operazioni 6 e 7.

Mody

MONTAGGIO ENCODER LATO MOTORE

Una volta messo in posizione l’argano, per il montaggio dell’encoder occorre:

1) Montare il perno filettato serrandolo con un momento di 100 Nm.

2) Togliere dall’encoder il tassello con vite unitamente al controdado, e avvitare il tas- sello a fondo nell’apposito foro filettato della calotta compatibilmente alle succes- sive operazioni dei punti(4 e 5).

3) Infilare l’encoder sull’alberino del perno filettato e con l’incavo di arresto inserito nel tassello.

4) Stringere il controdado della vite del tas- sello contro la calotta e registrare la rela- tiva vite laterale di pressione sull’encoder.

5) Bloccare l’encoder sull’alberino serrando le due viti laterali.

VERSIONE CON FRENO A TAMBURO VERSIONE FRENO A DISChI

Leva per lo sbloccaggio del freno Pulsante a fungo per innesto ingranaggi

Tassello con vite Encoder Perno filettato

N.B. per Toro contattare la Alberto Sassi S.p.A.

Mody - Leo

(26)

E’ estremamente importante preoccuparsi di controllare il gioco vite-corona (vedi foto).

Togliere le funi dalla puleggia e posizionare adeguatamente un comparatore su uno dei

piani del corpo dell’argano in maniera tale da consentire al tastatore di porsi in contrasto con la testa di una delle viti che unisce la flangia con la puleggia (caso delle pulegge a fascia).

Chiudere il freno e ruotare manualmente la puleggia sia verso sinistra sia verso destra in maniera da leggere l’ampiezza del gioco radiale sul comparatore. La posizione dei bul- loni della flangia porta puleggia corrisponde all’incirca al raggio primitivo della corona, che è di 136 mm.

Nel caso di pulegge a disco munire il tastatore del comparatore di una adeguata prolunga per permettergli di raggiungere una delle razze interne ad una distanza di 136 mm dall’asse lento.

interasse diminuisce interasse

diminuisce

VISTA FRONTALE FLANGIA

USCITA ALBERO LENTO VISTA FRONTALE FLANGIA

OPPOSTA ALBERO LENTO

VERIFICA GIOCO VITE E CORONA

(27)

VALORI DEL GIOCO VITE-CORONA.

Verificare ogni 3000 ore di funziona- mento o almeno una volta all’anno se i valori massimi di tale gioco superano 0.3 mm per diametri di pulegge maggiori di 560 mm, ov- vero 0.5 mm per diametri di puleggia minore o ugale a 560 mm: in questo caso seguire le istruzioni di seguito riportate. Le due flange rappresentate nella figura a pagina preceden- te, sono poste sull’albero lento e permettono la regolazione del gioco vite-corona grazie alla loro eccentricità. Esse hanno infatti una serie di fori in figura contrassegnati coi numeri che vanno dall’uno al nove, che sono utili per la regolazione dell’interasse.

Infatti una rotazione delle flange eccentriche corrispondente alla distanza tra due fori consecutivi provoca una variazione dell’inte- rasse pari a circa 4 centesimi di millimetro.

Molto importante: tale ro- tazione deve essere eseguita in entrambe le flange nella stessa direzione e della stessa quantità di fori per evitare dannosi disal- lineamenti dell’albero lento.

Con entrambe le flange bloccate col foro 1 in corrispon- denza del segno “+” marcato nel corpo macchina si realizza la condizione di massimo interasse

vite-corona; nell’ipotesi in cui le flange ven- gano ruotate e bloccate nei fori successivi si tende progressivamente a diminuire la distanza degli assi vite-corona.

Tali operazioni vanno eseguite senza la presenza delle funi e dei relativi carichi sulla puleggia.

Per la rotazione delle flange utilizzare possi- bilmente l’attrezzo 5007.

Alla fine dell’operazione descritta serrare le viti di fissaggio M10 delle flange alla coppia di 50Nm. Le viti sono in numero di due per la flangia lato puleggia e di otto per quella opposta.

- L’olio che viene adoperato per la lubri- ficazione è di tipo speciale, a base sintetica polialfaolefinica, con particolari additivazioni dalle caratteristiche superiori alle normali “EP”.

- Non ha bisogno di rabbocchi nel tempo;

- E’ sufficiente per tutta la vita dell’argano.

L’argano è comunque dotato di almeno un tappo olio disposto in modo tale da renderne sempre possibile l’eventuale scarico.

A lato, sulla carcassa, dietro la puleggia si trova uno sfiato munito di valvola che rende

possibile l’automatico scarico della sovra- pressione generata dal pompaggio degli organi in movimento.

LUBRIFICAZIONE Mody - Leo - Toro

Tipo Peso Quantità d’olio

freno a

disco freno tamburo

Mody 170 kg 171 kg 2.5 l

Leo 218 kg 3.5 l

Toro 327 kg 6.5 l

VERIFICA GIOCO VITE E CORONA

(28)

SOSTITUZIONE PULEGGE:

le pulegge di trazione sono di disegno specifico per ogni tipo di argano e sono prive di flangia.

Il fissaggio della puleggia sull’albero lento av- viene per mezzo di una ghiera speciale (vedi tabella) fornita di vite (grano A) antirotazione M12 e bloccata assialmente da 4 viti M10 (B).

La ghiera è avvitata sull’albero fino a fare coincidere la scanalatura della ghiera stessa con il foro M12 sulla puleggia, quindi viene montata la vite (il grano A) M12 antirotazione con Loctite 243.

La ghiera è bloccata con 4 viti M10 ad alta resistenza. Tali viti vengono serrate in successione con una coppia di serraggio di 40 Nm, e garantiscono la sicurezza contro lo svitamento della ghiera. Ad ulteriore sicu- rezza viene applicata della Loctite tipo 243 sui filetti delle 4 viti M10 per garantire il loro serraggio nel tempo. Uno spessore di acciaio interposto tra la ghiera e la puleggia impedi- sce che le viti frontali deformino la superficie del mozzo in ghisa su cui vanno ad esercitare

la pressione: in questo modo viene assicurata nel tempo la costanza della spinta esercitata.

Alla fine di tali operazioni, sul grano M12 (A) e su una vite M10 viene posta della ceralacca

sintetica a garanzia di un corretto montaggio e a prevenzione di manomissioni esterne. Nel caso di sostituzione della puleggia, contat- tare la Alberto Sassi SpA per gli opportuni chiarimenti.

Mody - Leo

ISTRUZIONE PER SOSTITUZIONE PULEGGE

Tappo olio

Valvola di sfiato L’argano contiene già il giusto

quantitativo d’olio.

LUBRIFICAZIONE Mody - Leo - Toro

(29)

ARGANO GhIERA VITI BLOCCAGGIO COPPIA SERRAGIO

MODY M40 X 1.5 4 X M10 40Nm

LEO M55 X 2 4 X M10 40Nm

Le pulegge di trazione sono di dise- gno specifico per l’argano Toro nei diametri compresi tra 320 e 700 mm.

In questi casi si tratta di pulegge integra- li prive di flangia; nei controlli periodici dello stato dell’usura si consiglia la sostituzione della puleggia nel caso il consumo provocato dalle funi abbia ridotto la profondità dell’in- taglio alla metà del valore iniziale.

Le altre pulegge sono calettate forzate su una flangia mediante l’utilizzo di 5 bulloni di M14, dotati di relativi dadi autobloccanti, e di un bullone calibrato M16 x 55, anch’esso assicurato come i precedenti.

Anche per questo tipo di pulegge si consiglia la sostituzione al raggiungimento della metà del valore iniziale della profondità dell’intaglio. Per aiutarsi nell’estrazione della puleggia dalla flangia reinserire tre delle viti M14 nei fori appositamente filettati presenti in essa (vedi figura al n°58).

In caso di ricambio verranno fornite, in questo caso, pulegge con fori adatti per i bulloni da M14, mentre la foratura di diametro 17 con tolleranza H7 per il bullone calibrato dovrà essere eseguita in accoppiamento con la flangia per permettere la perfetta alesatura del foro alla misura richiesta. Il bullone ha misura 17k6 nella parte calibrata.

Sia con le pulegge integrali che con quelle a fascia il fissaggio all’albero avviene per mezzo di una ghiera speciale M65 x 2, che viene bloccata da 6 viti M16 ad alta resistenza e da un grano di sicurezza (vedi foto pag. 29).

Tali viti vengono serrate in successione con una coppia di serraggio di 100 Nm, e ga- rantiscono la sicurezza contro lo sviamento della ghiera.

Ad ulteriore sicurezza viene applicata della Loctite tipo 243 sui filetti di esse per garantirne il serraggio nel tempo.

Uno spessore di acciaio interposto tra la ghiera e la puleggia impedisce che le viti frontali deformino la superficie del mozzo in ghisa su cui vanno ad esercitare la pressione:

in questo modo viene assicurata nel tempo la costanza della spinta esercitata.

Toro

ISTRUZIONE PER SOSTITUZIONE PULEGGE

(30)

CONTROLLI PERIODICI D’ISPEZIONE

I controlli di normale ispezione sulla macchina vanno eseguiti con regolare ca- denza periodica in funzione del reale utilizzo dell’impianto:

- con un ciclo di lavoro effettivo inferiore alle due ore giornaliere è sufficiente un’ispezione ogni 6 mesi;

- con un ciclo di lavoro effettivo superiore è opportuno verificare lo stato della macchina ogni 3 mesi. Elenchiamo di seguito i princi- pali controlli da eseguire sulla macchina.

Si raccomanda di utilizzare esclusivamente ricambi originali forniti dalla Sassi S.p.A. nel caso di interventi di sostituzione di particoari dell’argano.

OLIO: è possibile che si verifichino leggeri trasudamenti di lubrificante in pros- simità delle uscite d’albero e del tappo di sfiato. Questo fatto non implica la necessità di procedere a rabbocchi di lubrificante. Nel caso si notasse invece un’anomala perdita di lubrificante, si prega di prendere contatto con il Servizio di Assistenza Clienti della Sassi S.p.A. comunicando il numero di matricola della macchina (vedi pag. 5 targa B) per con- cordare i provvedimenti del caso.

FRENO A DISChI: un controllo da eseguire sul freno a doppi dischi frontali riguarda il livello di rumorosità raggiunto nelle fasi di apertura e chiusura. Tale rumorosità deve rimanere su valori moderati in quanto le re- golazioni effettuate in Azienda comportano corse di apertura estremamente ridotte; nel caso si notasse un incremento anomalo del livello di rumorosità si faccia riferimento alle specifiche istruzioni di smontaggio e manutenzione dell’elettromagnete freno 30F0. Durante la marcia della macchina non devono essere avvertiti anomali rumori di strisciamento tra le superfici frenanti.

FRENO A TAMBURO: per quanto riguarda il freno a tamburo vedi pag. 24.

IN CASO DI NECESSITà CONTATTARE DIRET- TAMENTE IL FORNITORE DEL FRENO.

GOLE PULEGGIA: . Nei controlli periodici dello stato di usura delle gole deve essere verificata la profondità dell’intaglio: si con- siglia la sostituzione della puleggia nel caso il consumo provocato dalle funi abbia ridotto la profondità dell’intaglio alla metà del valore iniziale.

GIOCO: il gioco esistente tra vite e corona deve essere controllato ogni 3÷4000 ore di funzionamento effettivo della macchina. In impianti a basso traffico si consiglia comun- que un controllo almeno ogni 2 anni. Nel caso il gioco rilevato superi 0,7 mm prendere contatto con la Sassi S.p.A per gli opportuni chiarimenti.

Oppure vedere il capitolo relativo trattato nel libretto per lo “smontaggio e il montaggio”

delle parti ai fini della sostituzione.

(31)

WARNING

The manufacturer must be notified of the following when ordering parts:

1) Gearbox type

2) Machine serial number indicated in the order conf ir mation, or in the gearbox data plate, or engraved on the gearbox body (Pag. 33).

These data enable SASSI S.p.A. to provide spare par ts together with detailed instructions for their use.

PAY CAREFUL ATTENTION TO THE PERFOR- MANCE DATA CONTAINED IN THE SASSI S.p.A. GENERAL CATALOGUE FOR CONDI- TIONS AND LIMITS REGARDING USE.

IGNORING THESE INSTRUCTIONS COULD LEAD TO MALFUNCTION OR DAMAGES TO THE MACHINE.

THE GUARANTEE IS NO LONGER CONSIDE- RED EFFECTIVE IF ANY PARTS ARE REMO- VED FROM THE GEARBOX.

ANY EVENTUAL ASSEMBLY/DISASSEMBLY OF THE GEARBOX AND/OR ITS PARTS MUST BE CARRIED OUT, FOR SECURITY REA- SONS, ONLY BY PERSONNEL AUTHORIzED BY ALBERTO SASSI SPA

GENERAL TECHNICAL INFORMATION

COMPLETE GEARBOX WITH MOTOR

- European reference norms: EN 81-1: 1998 + A3: 2009 - Vibrations: EN 60034-14

- Noise: EN 60034 - 9

THREE-PHASE ASYNCHRONOUS MOTOR - 1 or 2 POLARITY

- Constructive norms: EN 60034-1 EN 60034-2 EN 60034-8 - EN 60204-1 EN 60034-5 - EMC Norms: EN 12015 - EN 12016 -2005 EN 61000-6-3: 2007

EN 55011: 1999 EN 55014: 2008 ELECTROMAGNETIC BRAKE

- European reference norm: EN 81-1: 1998 + A3: 2009

- EMC Norms: EN 12015 - EN 12016:2005 EN 61000-6-3: 2007 EN 55011: 1999 EN 55014: 2008

(32)

IDENTIFICATION PLATES FOR GEARBOXES AND MOTORS

EXAMPLES OF DATA PLATES ON THE MACHINE WHICH MAY BE VARY IN QUANTITY AND POSITION IN ACCORDANCE WITH THE CONFIGURATION

A. PLATE FOR ELECTRICAL MOTOR

B. PLATE INDICATING THE MANUFACTURER’S DATA RELATIVE TO THE GEAR TYPE C. PLATE OF THE BRAKE MANUFACTURER

D. PLATE FOR THE BRAKE DATA E. ADHESIVE PLATE “UP/DOWN”

X. ADHESIVE PLATE “OIL FOR LIFE”

IMPORTANT:

In case of motor replacement, the cover of the terminal box with the gear plate must be reused.

Serial

Number

(33)

Up Down

Mody

MANUAL OPERATIONS ON THE BRAKE IN CASE OF EMERGENCY

TO CARRY OUT MANUAL OPERATIONS ON THE GEAR IN CASE OF EMERGENCY PROCEED AS FOLLOWS: DISCS BRAKE T YPE

A) Switch off the main switch in machine room.

B) Press downwards the button 1 (the button has two positions) so that gear 2 meshs with gear 3.

C) Check that the knob of the button 1 while getting down has moved a side the feeler pin of the emergency microswitch 4.

D) Insert the key 5, if possible a ratchet wrench with square 1/2” head, in the hole of push button 1 and turn in the direction indicated by the arrow positioned in the plate 6 fixed in the cylindrical part of push button 1, in this way You act alternatively on the lever 7 for the manual opening of the brake.

ALTERNATIVE OPERATION:

Brake open: wrench 5 rotation under load.

Brake closed: wrench 5 back in position.

E) Once terminated the operation, remove the square wrench 5 and lift the push button 1 in order to get free the micro 4

thus starting the installation again.

The double front discs brake is adjusted and set directly

in our Works.

Do not carry out any intervention on the brake!

In case of necessity contact directly the supplier

of the brake.

Up Down

(34)

Fitting the rope clamp

Mody - Leo - Toro

INSTRUCTIONS ON MANUAL OPERATION IN CASE OF EMERGENCY- drum brake type

CARRY OUT THE FOLLOWING OPERATIONS IN THE ORDER INDICATED: DRUM BRAKE T YPE

1) Switch off the main switch in machine room.

2) Firmly hold the flywheel B for the manual operation.

3) Open the brake shoes 1 by acting on lever A and constantly exerting a suffi-

cient force to open them.

Move the flywheel B in the most suitable direction in order to take the cabin to the nearest floor and level with the reference mark on the steel ropes (where existing).

4) Release the brake lever A.

WARNING: NEVER REDUCE BRAKE SPRING TEN- SION TO FACILITATE THE MANUAL OPERATION

In case of safety brake on the slow shaft, before carrying out any

of the operations listed above, release the brake manually according to the specific instructions of the safety brake.

SAFET Y AND MAINTENANCE INTERVENTIONS

Should the counterweight be laid down to carry out interventions on the installation or to manually lift the cabin by means of the sheave, a ROPE-CLAMP must be fitted.

This tool (Drw. A) is made up of a bent and welded L bracket with thrust screws and a plate. It is applied to the sheave as showed in drw. B pag.36.

The screws 1 exhert pressure on plate 2 which bucks the ropes 3, while the projection 4, fixed to the bracket, bucks the pressure of screws 1 under the sheave edge.

By means of screws 5 the position of the bracket can be adjusted, but it has to be kept in orthogonal position with regard to the sheave 6.

(see drw. B pag.36).

Act on the screws 1 and 5 simulta- neously and alternatevely.

(Drw. A)

Mody - Leo - Toro

A

B 1

(35)

ropes clamp Drw. B

Toro

Drw. C

IN THIS POSITIONTHE ROPES ARE CLAMPED.

Fit one rope clamp to rest the installation.

Fit two ropes clamps to lift the cabin by hand (refer to drw. B).

Move them alternatevely according to the sheave rotation

The same procedures seen at previous point are valid also for the rope clamp of drw. C.

This rope clamp can be used for sheave with flange and allows the clamping of the ropes by bucking the flanks of the same ropes.

Tipo macchina Ropes clamp code (fig. a) Ropes clamp code (fig. c)

mody 3000004420 ---

Leo 3000004420 ---

Toro 3000004420 3000004430 3000004000 3000004020

Sheave width 90 mm* 115 mm 80 mm 115mm

* mody = 80 mm

(36)

Toro Leo

WORM SECTION

Mody

(37)

MOTORS VF S/D

MOTORS 240 VF

* see pag 41

* see pag 41

DIAGRAMS FOR ELECTRIC CONNECTIONS

Leo - Toro

Leo - Toro

(38)

MOTORS VF S/D

MOTORS 270 AC2 Toro

Mody

* see pag 41

* see pag 41

DIAGRAMS FOR ELECTRIC CONNECTIONS

(39)

MOTORS 240 AC

MOTORS 240 VF 4 4E Toro

Toro

* see pag 41

* see pag 41

DIAGRAMS FOR ELECTRIC CONNECTIONS

(40)

Motors VF STAR DELTA

The connection type Star or Delta depen- ds on the condition of use of the gear, which can be found in Sassi catalogue and is not linked to the feeding voltage.

To change from Star to Delta connection, disconnect the red wires U2, V2 and W2 from

Star centre and connect them according to the plan (U2 with V1, V2 with W1 and W2 with U1).

On the contrary, to change from Delta to Star connection, disconnect the red wires U2, V2 and W2 from the terminals of the previous point and connect them in the terminal of Star centre.

Motors AC2

The connections in AC2 motors depend to the feeding voltage: Star 380-400V, Delta 220-230V.

To change from Star to Delta connection, disconnect the red wires U2, V2 and W2 from Star centre, and connect them according to the plan (U2 with V1, V2 with W1 and W2 with U1).

On the contrary, to change from Delta to Star connection, disconnect the red wires U2, V2 and W2 from the terminals of the previous point and connect them in the terminal of Star centre.

IMPORTANT: Check real net voltage before changing connection type in 2 speed motors.

Motors VF

The connection type Star or Delta de- pends on the feeding voltage. With feeding voltage 380-400V the connection is Star type, while with voltage 220-230V is Delta type.

To change from Star to Delta connection, disconnect the red wires U2, V2 and W2 from Star centre and connect them according to the plan (U2 with V1, V2 with W1 and W2 with U1).

On the contrary, to change from Delta to Star connection, disconnect the red wires U2, V2 and W2 from the terminals of the previous

point and connect them in the terminal of Star centre.

IMPORTANT: in both 2 speed and VF motors always connect 220 AC voltage to terminals 1 and 2 of the fan.

Motors VF 4 / 4E

The principal winding of this type of motor has a Star connection (with feeding at 380-400V), while the secondary emergency one has a Delta connection (with feeding 220- 230V).

8 9 10

+

BOLOGNA CRESPELLANO S.p.A A. SASSI

ASTOR

Tipo Denominazione\Description

Disegnato Data

± 3

± 2

± 1.2

± 0.8

± 0.5

± 0.3

± 0.2

± 0.1< 6 < 30 < 120 < 400 < 1000 < 2000 < 4000 > 4000 ScostamentiDimensioni/Dimensions/Deviations mm. mm.

UNI EN 22768-1

Quote senza indicazione di tolleranza: Grado di precisione medio UNI EN 22768-1(1996) con prescrizione di collaudo -

N. Modello Durezza

Trattamento Termico Trattam. Superficiale

Materiale

Computer Aided Design Fori toll. + ; Alberi toll. -

Modifiche Disegno N.

Scala 1:1

Controllato () () () () () () () ()

Proprietà della S.p.A A. SASSI tutelata a termini di legge.

Thermic Treatment Hardness Model N. PesoWeight

Superficial Treatment Material

Scale Date Drawn by Checked by

Drawing N.

Type

Property of ALBERTO SASSI S.p.A protected by law.

Dimensions without indication of tolerance: Precision medium level UNI EN 22768-1(1996) with inspection prescription - Tol. holes + ; Tol. shafts - [Kg]

Rev. 18/01/2012

plan for brake connection in parallel.

* Reference plan for those brakes ordered and connected in parallel in factory.

DIAGRAMS FOR ELECTRIC CONNECTIONS

(41)

OPENING THE PLYWOOD BOXES

A B

PACKING AND HANDLING

PALLET ARRANGEMENT CARD BOX ARRANGEMENT

BOX ARRANGEMENT

A

B The nails must be removed to open the plywood boxes.

In order to prevent the wood from splintering use the tool shown in figures A and B.

This special tool is a right-angle tube.

Its short end has a V shaped groove with a sharpened edge. Place the centre of the shar-

pened side on the nail and strike the tube with a hammer until the lip is inserted in the wood, then turn the tube using the tube elbow as leverage so that the nail head is lifted upwards.

Continue lifting so that the nail head fits into the V groove and is then removed.

THE GEAR CAN BE HANDLED FOR SHIPPING IN PALLET / CARDBOARD BOX / BOX

NOTE A:

No overstorage during transport

.

NOTE B:

One box (only one!) can be stacked onto another one only if the boxes have identical dimensions.

(42)

VERSION WITH BRAKE TO FRONTAL DISKS

Mody Mody - Leo

Toro

UNPACKING AND HANDLING

The gear is delivered with the lifting eye- bolt already mounted to the M14 hole of the worm shaft. (see picture). Once removed from the packaging, fix a chain to the eyebolt for handling and transport.

For Leo: Once positioned the gear, remove the eyebolt and fit the plastic cover supplied together with machine, by pressing it.

During removal from packing take care to the moving parts (fly-wheel, brake drum), which, if damaged, could interfere with the machine balancing carried out in our works.

For the positioning on the frame see page 44/45 and following.

For encoder fitting, when foreseen, (the encoder is supplied unfitted), position the machine on the frame and than remove the eye bolt following the instructions.

DISCS BRAKE T YPE

The gear is equipped with threaded holes M24x3 for eyebolts (not supplied) to help the handling operations. (see picture).

The gear is delivered with the couplings for machine handling already mounted.

Once removed from the packaging fix a chain to the lifting hooks to carry out the handling operation.

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