Asili nido comunali
Dossier a cura dell’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva
Roma, Giugno 2014
Premessa
Gli asili nido comunali rappresentano un servizio rivolto alla prima infanzia (0-3 anni) per promuovere lo sviluppo psico-fisico, cognitivo, affettivo e sociale del bambino e offrire sostegno alle famiglie nel loro compito educativo.
Servizi per l’infanzia accessibili e di buona qualità contribuiscono a conciliare in modo rilevante vita familiare e lavorativa e quindi a promuovere una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro. La loro disponibilità può fornire una risposta importante ai tassi di natalità decrescenti, abbassando il costo della gravidanza in termini di prospettive di carriera sul mercato del lavoro. Di recente, inoltre, si sono moltiplicati gli sforzi volti a leggere i servizi per la prima infanzia secondo una prospettiva pedagogica e sociale, in base alla quale essi non rappresentano più solo una soluzione per la custodia e la cura del bambino, ma piuttosto un contributo al suo sviluppo ed alla sua integrazione socio economica.
La disponibilità di servizi per la prima infanzia rientra tra gli indicatori del “benessere equo e sostenibile”
1che, nato da un’iniziativa del Cnel e dell’Istat, si inquadra nel dibattito internazionale sul cosiddetto “superamento del Pil”, stimolato dalla convinzione che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non debbano essere solo di carattere economico, ma anche sociale e ambientale, corredati da misure di diseguaglianza e sostenibilità.
Gli indicatori del Bes contemplano 12 dimensioni del benessere, una di queste è rappresentata dalla qualità dei servizi ed in essa rientrano i servizi per la prima infanzia.
“L’accesso diffuso a servizi di qualità è un elemento fondamentale per una società che intenda garantire ai suoi cittadini uno standard minimo di benessere e pari opportunità su cui fondare percorsi individuali. L’inadeguata disponibilità di servizi colpisce particolarmente chi non ha risorse sufficienti per ricorrere ad alternative e aumenta il rischio di povertà e di esclusione. La disponibilità di servizi pubblici di qualità rappresenta, quindi, uno degli strumenti fondamentali di redistribuzione e di superamento delle diseguaglianze.”
L'importanza di fornire adeguati servizi per l’infanzia è stata riconosciuta a livello Europeo, il Consiglio d'Europa nel 2000 ha ribadito la necessità, per tutti gli Stati membri, di rimuovere i disincentivi alla partecipazione femminile al mercato del lavoro e
1Cfr. Rapporto BES 2013
lo sforzo di fornire servizi per l’infanzia in misura tale da coprire, entro il 2010, almeno il 90% dei bambini fra 3 e 6 anni, ed almeno il 33% dei bambini sotto i 3 anni.
Sebbene l’offerta di tali servizi è andata crescendo negli ultimi anni, gli asili nido comunali riescono attualmente a coprire solo l’11,8% della potenziale utenza, con notevoli differenze tra Nord, Centro e Sud della Penisola.
Elevate differenze territoriali, come illustreremo nelle pagine seguenti, si riscontrano anche relativamente ai costi sostenuti dalle famiglie per usufruire del servizio. La nostra stessa famiglia tipo (descritta nel capitolo seguente) infatti spenderebbe in un anno 1.520 euro a Trapani e 5.150 euro a Lecco per le stesse ore di frequenza, pasti e pannolini compresi.
Nel 93% dei capoluoghi di provincia italiani la retta è calcolata in base all’indicatore Isee. In media la tariffa minima applicata corrisponde a 77 mensili (ma varia tra 15 e 350 ) ed è prevista per un Isee medio fino a 5.500 (che varia tra 1200 e 15.000 ).
La tariffa massima risulta essere invece in media 425 mensili (ma varia tra 110 e 750 ) per Isee medio a partire da 30.500 (che varia tra 10.000 e 82.000 ).
Sempre con riferimento ai capoluoghi di provincia è stata riscontrata la presenza di agevolazioni tariffarie solo nel 56% dei casi osservati.
Agevolazioni tariffarie riscontrate
Riduzione della retta a partire dal secondo figlio frequentante Nel 62% dei casi Riduzione della retta per assenze dovute a malattia Nel 45% dei casi Riduzione della retta per intervenute modifiche alla situazione economica familiare
(es. disoccupazione, mobilità, cassa integrazione) Nel 19% dei casi Agevolazioni per bimbi portatori di handicap Nel 15% dei casi Riduzione della retta in presenza di mutuo per l’acquisto della prima casa Nel 3% dei casi
1. I costi del servizio
1.1 Le rette pagate dagli utenti nei capoluoghi di provincia italiani
Gli asili nido comunali rientrano nella gamma dei servizi a domanda individuale resi dal Comune a seguito di specifica domanda dell’utente. Contestualmente all’approvazione del Bilancio di previsione deve essere definita la misura percentuale di copertura dei costi di tutti i servizi a domanda individuale da parte dell’utenza. Nel caso degli asili nido il livello minimo di copertura richiesta all’utente è del 50%. Chiaramente minori saranno le risorse a disposizione del Comune e maggiore sarà la contribuzione richiesta all’utente del servizio in oggetto.
L’indagine dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva considera una ipotetica famiglia composta da tre persone (genitori più un bambino di 0-3 anni) che percepisce un reddito lordo annuo pari a 44.200 euro, al quale corrisponde un Isee di 19.900 euro.
Oggetto della ricerca sono state le rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media 9 ore al giorno) e, dove non presente a tempo corto (in media 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana. Le annualità di riferimento sono il 2012/13 e 2013/14.
Mediamente una famiglia italiana spende 309 euro al mese per mandare il proprio bambino all’asilo nido comunale.
Nel caso specifico della nostra famiglia di riferimento, la spesa media mensile per la retta del nido comunale ammonta al 12% della spesa media mensile.
Nell’analisi che segue si è reso necessario comparare il costo delle rette per la frequenza di nidi comunali a tempo pieno con il costo delle rette per la frequenza a tempo corto per tutte quelle città in cui il servizio viene reso solo a tempo corto. Detto che la frequenza a tempo pieno (in media 9 ore al giorno) è garantita nell’87% dei capoluoghi italiani elenchiamo di seguito le città dove il servizio viene reso solo in modalità ridotta (cioè, in media 6 ore al giorno): Potenza, Matera, Crotone, Cosenza, Avellino, Bari, Brindisi, Lecce, Cagliari, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa.
Di conseguenza, bisogna tener conto del fatto che:
la media mensile regionale delle rette di frequenza di Calabria, Campania, Sardegna e Sicilia comprende valori riferiti sia al tempo corto che al tempo lungo.
Ciò premesso questa è la situazione in ciascuna regione per l’anno scolastico 2013/14 comparato con quello precedente.
REGIONE
SPESA MEDIA MENSILE PER NIDO COMUNALE
2013/14
SPESA MEDIA MENSILE PER NIDO COMUNALE
2012/13
VARIAZIONE % 2013/14 su 2012/13
Abruzzo € 255 € 255 +0%
Basilicata € 326 € 326 +0%
Calabria € 139 € 139 +0%
Campania € 237 € 235 +0,9%
Emilia Romagna € 338 € 335 +0,9%
Friuli Venezia G. € 330 € 328 +0,6%
Lazio € 301 € 283 +6,4%
Liguria € 367 € 352 +4,3%
Lombardia € 390 € 390 +0%
Marche € 301 € 301 +0%
Molise € 232 € 207 +12%
Piemonte € 393 € 384 +2,3%
Puglia € 213 € 215 ‐0,9%
Sardegna € 226 € 224 +0,9%
Sicilia € 200 € 199 +0,5%
Toscana € 344 € 340 +1,2%
Trentino Alto A. € 439 € 411 +6,8%
Umbria € 308 € 308 +0%
Valle d’Aosta € 432 € 424 +1,9%
Veneto € 335 € 335 +0%
Italia € 309 € 305 +1,3%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe, giugno 2014
La regione mediamente più economica è la Calabria (139 euro) e quella più costosa è la Valle d’Aosta (432 euro).
Come illustrato nel seguente prospetto, la variazione della spesa media annua ha subito lievi variazioni rispetto all’anno precedente, sia a livello nazionale che su base territoriale. I costi medi più elevati appurati nell’anno scolastico 2013/14, si registrano nelle città settentrionali, con un aumento dell’1,6% rispetto all’anno precedente. Segue il Centro con un aumento dell’1,6% e quindi il Sud con un aumento dello 0,9%.
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe, giugno 2014
Nel 47% dei casi la retta mensile copre anche la spesa per i pasti e per i pannolini.
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe, giugno 2014
Rispetto all’anno scolastico 2012/13, solo in 27 capoluoghi di provincia sono stati riscontrati aumenti delle rette di frequenza che vanno da un minimo dell’1% (Ascoli Piceno) ad un massimo del 33% (Siena).
Capoluogo Variazione 2013/14 su 2012/13
Siena +33%
Latina +29%
Isernia +20%
Cremona +17,8%
Trento +12,6%
Imperia +10%
Asti +6,2%
Novara +5,4%
Cagliari +5,4%
Biella +5,1%
Piacenza +3,5%
Rimini +3,4%
Benevento +3,2%
La Spezia +3,2%
Pisa +3,2%
Pordenone +3%
Arezzo +3%
Genova +2,8%
Ancona +2,7%
Torino +2,6%
Ferrara +2,1%
Catania +2%
Aosta +1,9%
Verbania +1,7%
Bolzano +1,7%
Como +1,1%
Ascoli Piceno +1%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe, giugno 2014
Nella top ten delle città più care, tra quelle che offrono il servizio a tempo pieno, si confermano, rispetto al 2012/13, Lecco, Sondrio, Belluno, Cuneo, Lucca, Alessandria e Bolzano, mentre Imperia, Cremona e Trento subentrano al posto di Mantova, Aosta e Udine.
Da segnalare che 3 sono in Lombardia, 2 in Piemonte, 2 in Trentino Alto Adige, 1 in Veneto, 1 in Toscana e 1 in Liguria.
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe, giugno 2014
La graduatoria delle 10 città meno care (sempre tra quelle che offrono il servizio a tempo
pieno) rimane totalmente inalterata rispetto all’anno precedente.
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe, giugno 2014
2. Il numero degli asili nido comunali
2.1 Dati relativi a tutti i comuni italiani
Dalla rielaborazione dei dati derivanti dal “Monitoraggio delle Regioni e Province Autonome” e messi a disposizione dall’Istat, emerge che al 31 dicembre 2012 il numero degli asili nido a titolarità pubblica ammonta a 3.792
2e quello dei nidi a titolarità privata a 5.001
3. La disponibilità dei posti nelle strutture pubbliche è di 153.554 posti e in quelle private è di 109.765. Complessivamente, su 263.319 posti disponibili, il 58% è offerto da strutture pubbliche ed il 42% da quelle private.
Regione Nidi a titolarità pubblica Nidi a titolarità privata
Numero Posti Numero Posti
Abruzzo 66 1.842 52 728
Basilicata 75 1.390 n.d. n.d.
Calabria 79 1.103 135 2.025
Campania n.d. 3.241 n.d. n.d.
Emilia Romagna 624 28.321 392 9.653
Friuli V.G. 77 3.017 141 3.426
Lazio 343 17.571 496 5.635
Liguria 113 4.477 115 2.941
Lombardia 617 25.644 1402 32.814
Marche 166 5.810 185 4.125
Molise 57 544 34 853
Piemonte 240 12.425 492 10.645
Puglia 119 4.280 222 5.274
Sardegna 95 3.250 101 2.630
Sicilia 200 7.156 n.d. n.d.
2Non è disponibile il dato relativo alla Campania 3Non è disponibile il dato relativo a Campania e Sicilia
Toscana 398 14.023 430 11.390
Trentino A.A 102 3.878 57 924
Umbria 91 3.131 131 3.014
Valle d’Aosta 34 622 4 24
Veneto 296 11.829 612 13.664
Italia 3.792 153.554 5.001 109.765
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe su dati “Istat” e dati “Monitoraggio Regioni e Province Autonome”, giugno 2014
La regione che spicca per il più elevato numero di nidi pubblici è l’Emilia Romagna (624 strutture e 28.321 posti disponibili) seguita dalla Lombardia (617 nidi e 25.644 posti).
Complessivamente il 55% dei nidi comunali è concentrato nelle regioni settentrionali, il 27% in quelle centrali e solo il restante 18% in quelle meridionali.
Secondo l’Istat, nell’anno scolastico 2011/12, l’11,8% dei bimbi 0-2 anni italiani ha usufruito del servizio di asilo nido comunale o comunque con integrazione comunale. Il dato varia però tra il 24,4% dell’Emilia Romagna e l’1,9% della Campania.
Regione % di bimbi 0-2 anni che utilizzano il servizio di asilo nido comunale
Abruzzo 8,1%
Basilicata 7,1%
Calabria 2,4%
Campania 1,9%
Emilia Romagna 24,4%
Friuli V.G. 18,2%
Lazio 15,5%
Liguria 14,1%
Lombardia 15,1%
Marche 15,5%
Molise 11%
Piemonte 12,5%
Puglia 4,1%
Sardegna 9,8%
Sicilia 5,1%
Toscana 17,6%
Provincia autonoma di Bolzano 4%
Provincia autonoma di Trento 19,5%
Umbria 19,1%
Valle d’Aosta 15,6%
Veneto 11,7%
Italia 11,8%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe su dati Istat, giugno 2014
2.2 Dati relativi ai soli capoluoghi di provincia italiani
Nel caso dei capoluoghi di provincia, per calcolare il numero delle strutture e dei posti disponibili abbiamo richiesto le informazioni alle singole amministrazioni comunali. Per i casi in cui non è stato possibile ottenere i dati richiesti ci siamo avvalsi della banca dati del Ministero dell’Interno che riporta le informazioni relative al 2012.
Regione Numero nidi Posti disponibili Liste d’attesa Abruzzo 26 780 34%
Basilicata 9 390 71%
Calabria 6 187 37%
Campania 57 2.301 33%
Emilia 354 13.384 22%
Friuli 39 1.446 34%
Lazio 453 21.756 65%
Liguria 81 3.606 23%
Lombardia 446 13.855 7%
Marche 44 1.479 23%
Molise 2 88 35%
Piemonte 133 6.166 7%
Puglia 51 1.904 36%
Sardegna 39 1.270 57%
Sicilia 66 2.765 46%
Toscana 232 7.890 29%
Trentino 43 1.828 17%
Umbria 25 1.025 21%
V. d’Aosta 4 156 46%
Veneto 115 4.407 26%
Italia 2.225 86.683 33%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe su dati delle amministrazioni comunali e Ministero Interno, giugno 2014
Relativamente ai soli capoluoghi di provincia italiani, il 55% delle strutture è concentrato nelle regioni settentrionali, il 34% in quelle centrali e il restante 11% in quelle meridionali.
In questo caso, la regione che presenta il più elevato numero di nidi è il Lazio con 453 strutture e 21.756 posti disponibili.
Complessivamente il 60% circa dei nidi comunali ed il 56% dei corrispondenti posti disponibili sono concentrati nei comuni capoluoghi di provincia.
Dati territoriali
Abruzzo
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia abruzzesi
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Chieti 162 162 0% Pasti
L'Aquila 284 284 0% Pasti
Pescara 330 330 0% Pasti, Pannolini
Teramo 244 244 0% Pasti
Media 255 255 0%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Chieti 4 144 32%
L’Aquila 9 156 -
Pescara 7 228 48%
Teramo 6 252 24%
Totale 26 780 34%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Basilicata
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia lucani
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Matera 342 342 0% Pasti
Potenza 310 310 0% Pasti, Pannolini
Media 326 326 0%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Matera 4 200 75%
Potenza 5 190 64%
Totale 9 390 71%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Calabria
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia calabresi
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Catanzaro € 140 € 140 0% Solo frequenza
Cosenza € 110 € 110 0% Pasti
Crotone € 187 € 187 0% Solo frequenza
Vibo V. € 120 € 120 0% Tutto
Media € 139 € 139 0%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Catanzaro 1 30 -
Cosenza 3 91 47%
Crotone 1 26 0%
Vibo V. 1 40 -
Totale 6 187 37%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Campania
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia campani
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Avellino € 225 € 225 0% Pasti
Benevento € 282 € 273 +3,2% n.d.
Caserta € 250 € 250 0% Tutto
Napoli € 210 € 210 0% Pasti
Salerno € 218 € 218 0% Pasti
Media € 237 € 235 +0,9%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Avellino 1 35 30%
Benevento 2 80 0%
Caserta 6 200 -
Napoli 40 1.519 38%
Salerno 8 467 18%
Totale 57 2.301 33%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Emilia Romagna
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia emiliani
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Bologna € 349 € 349 0% Tutto
Cesena € 351 € 351 0% Tutto
Ferrara € 244 € 239 +2,1% Solo frequenza
Forlì € 410 € 410 0% Tutto
Modena € 330 € 330 0% Pasti
Parma € 321 € 321 0% Pasti, Pannolini
Piacenza € 354 € 342 +3,5% Pasti, Pannolini
Ravenna € 296 € 296 0% Tutto
Reggio E. € 361 € 361 0% Tutto
Rimini € 362 € 350 +3,4% Pasti, Pannolini
Media € 338 € 335 +0,9%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Bologna 85 3.220 14%
Cesena 15 568 24%
Ferrara 23 824 -
Forlì 22 986 1,5%
Modena 53 1.789 -
Parma 52 1.891 38%
Piacenza 22 667 38%
Ravenna 26 961 21%
Reggio E. 39 1.732 16%
Rimini 17 746 45%
Totale 354 13.384 22%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Friuli Venezia Giulia
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia friulani
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Gorizia € 289 € 289 0% Tutto
Pordenone € 241 € 234 +3% Tutto
Trieste € 365 € 365 0% n.d.
Udine € 424 € 424 0% Pasti, Biancheria
Media € 330 € 328 +0,6%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Gorizia 5 158 31%
Pordenone 2 100 29%
Trieste 19 825 37%
Udine 13 363 31%
Totale 39 1.446 34%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Lazio
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia laziali
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Frosinone € 286 € 286 0% Tutto
Latina € 400 € 310 +29% n.d.
Rieti € 279 € 279 0% n.d.
Roma € 146 € 146 0% Tutto
Viterbo € 396 € 396 0% Pasti
Media € 301 € 283 +6,4%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Frosinone 4 152 8,5%
Latina 6 317 32%
Rieti - - -
Roma 430 21.041 67%
Viterbo 13 246 13%
Totale 453 21.756 65%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Liguria
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia liguri
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Genova € 328 € 319 +2,8% Tutto
Imperia € 450 € 411 +10% Pasti
La Spezia € 386 € 374 +3,2% Pasti, Biancheria
Savona € 303 € 303 0% Pasti, Biancheria
Media € 367 € 352 +4,3%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Genova 60 2.856 26%
Imperia 3 144 7%
La Spezia 12 356 3%
Savona 6 250 30%
Totale 81 3.606 23%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Lombardia
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia Lombardi
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Bergamo € 359 € 359 0% Pasti, Pannolini
Brescia € 379 € 379 0% Tutto
Como € 373 € 369 +1,1% n.d.
Cremona € 450 € 382 +17,8% n.d.
Lecco € 515 € 550 -6,4% Pasti, Pannolini
Lodi ‐ ‐ - n.d.
Mantova € 427 € 427 0% Tutto
Milano € 232 € 232 0% Pasti
Pavia € 423 € 423 0% Pasti, Pannolini
Sondrio € 484 € 484 0% Pasti
Varese € 383 € 383 0% Pasti
Media € 390 € 390 0%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Bergamo 15 554 18%
Brescia 32 1.142 16%
Como 10 426 16%
Cremona 4 250 23%
Lecco 2 120 15%
Lodi 2 134 33%
Mantova 12 226 25%
Milano 344 10.257 5%
Pavia 13 407 18%
Sondrio 1 72 3%
Varese 11 267 6%
Totale 446 13.855 7%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Marche
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia marchigiane
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Ancona € 305 € 297 +2,7% Pasti, Pannolini
Ascoli Piceno € 318 € 315 +1% Pasti, Biancheria
Macerata € 220 € 220 0% n.d.
Pesaro € 363 € 377 -3,7% Pasti, Pannolini
Urbino € 300 € 300 0% Tutto
Media € 301 € 301 0%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Ancona 17 577 23%
Ascoli Piceno 5 155 0%
Macerata 5 128 39%
Pesaro 15 509 24%
Urbino 2 110 8%
Totale 44 1.479 23%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Molise
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia molisani
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Campobasso € 164 € 164 0% n.d.
Isernia € 300 € 250 +20% Pasti
Media € 232 € 207 +12%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Campobasso 1 70 35%
Isernia 1 18 -
Totale 2 88 35%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Piemonte
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia piemontesi
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Alessandria € 440 € 440 0% n.d.
Asti € 361 € 340 +6,2% Pasti
Biella € 368 € 350 +5,1% Tutto
Cuneo € 458 € 458 0% Tutto
Novara € 388 € 368 +5,4% Pasti, Pannolini
Torino € 393 € 383 +2,6% Pasti
Verbania € 349 € 343 +1,7% Tutto
Vercelli € 387 € 387 0% n.d.
Media € 393 € 384 +2,3%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Alessandria - - -
Asti 6 312 11%
Biella 6 244 34%
Cuneo 5 210 52%
Novara 18 532 32%
Torino 92 4.575 2,5%
Verbania 2 148 22%
Vercelli 4 145 5%
Totale 133 6.166 7%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Puglia
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia pugliesi
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Bari € 199 € 199 0% Pasti, Pannolini
Brindisi € 200 € 200 0% Pasti, Pannolini
Foggia € 206 € 206 0% Pasti, Pannolini
Lecce € 206 € 220 -6,4% Pasti
Taranto € 252 € 252 0% n.d.
Media € 213 € 215 -0,9%
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Bari 29 847 41%
Brindisi 5 285 33%
Foggia 12 500 20%
Lecce 5 272 -
Taranto - - -
Totale 51 1.904 36%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Sardegna
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia sardi
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Cagliari € 137 € 130 +5,4% Tutto
Nuoro € 262 € 262 0% Tutto
Oristano € 263 € 263 0% Pasti
Sassari € 241 € 241 0% n.d.
Media € 226 € 224 +0,9%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Cagliari 21 482 66%
Nuoro 4 208 23%
Oristano 6 140 32%
Sassari 8 440 67%
Totale 39 1.270 57%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Sicilia
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia siciliani
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Agrigento € 100 € 100 0% Niente
Caltanissetta € 220 € 220 0% Pasti
Catania € 275 € 270 +2% Pasti
Enna € 170 € 170 0% Pasti, Pannolini
Messina € 258 € 258 0% n.d.
Palermo € 259 € 259 0% Tutto
Ragusa € 162 € 162 0% Pasti
Siracusa ‐ ‐ - Niente
Trapani € 152 € 152 0% Pasti, Pannolini
Media € 200 € 199 +0,5%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Agrigento 2 100 0%
Caltanissetta 4 145 0%
Catania 14 740 29%
Enna 2 70 26%
Messina - - -
Palermo 25 930 72%
Ragusa 6 175 -
Siracusa 9 408 62%
Trapani 4 197 37%
Totale 66 2.765 46%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Toscana
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia toscani
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Arezzo € 306 € 297 +3% Pasti, Pannolini
Carrara € 299 € 355 -15,7% Biancheria, Materiale didattico
Firenze € 390 € 390 0% Pasti, Pannolini
Grosseto € 239 € 239 0% Pasti, Biancheria
Livorno € 414 € 414 0% n.d.
Lucca € 444 € 444 0% Pasti
Massa € 289 € 289 0% Pasti
Pisa € 339 € 328 +3,2% Pasti, Pannolini
Pistoia € 380 € 380 0% Pasti, Materiale didattico
Prato € 359 € 359 0% Tutto
Siena € 324 € 243 +33% Pasti, Pannolini
Media € 344 € 340 +1,2%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Arezzo 22 597 47%
Carrara 5 288 19%
Firenze 57 2.280 25%
Grosseto 21 630 -
Livorno 28 986 37%
Lucca 7 333 69%
Massa 11 298 25%
Pisa 15 576 0%
Pistoia 14 431 31%
Prato 43 1.143 31%
Siena 9 328 15%
Totale 232 7.890 29%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Trentino Alto Adige
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Bolzano € 441 € 434 +1,7% Pasti, Pannolini
Trento € 437 € 388 +12,6% Pasti, Pannolini
Media € 439 € 411 +6,8%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Bolzano 20 707 -
Trento 23 1.121 17%
Totale 43 1.828 17%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Umbria
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Perugia € 330 € 330 0% Tutto
Terni € 286 € 286 0% Pasti, Pannolini
Media € 308 € 308 0%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Perugia 19 802 15%
Terni 6 223 44%
Totale 25 1.025 21%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Valle d’Aosta
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Aosta € 432 € 424 +1,9% Tutto
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Aosta 4 156 46%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
Veneto
1. Rette di frequenza nei capoluoghi di provincia
Città Retta 2013/14 Retta 2012/13 Variazione La retta comprende:
Belluno € 477 € 477 0% n.d.
Padova € 325 € 325 0% n.d.
Rovigo € 235 € 235 0% n.d.
Treviso € 300 € 300 0% Tutto
Venezia € 209 € 209 0% n.d.
Verona € 400 € 400 0% Pasti, Pannolini
Vicenza € 398 € 398 0% Tutto
Media € 335 € 335 0%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014
2. Dati relativi alle strutture presenti nei capoluoghi di provincia nell’anno 2012/2013
Comune Nidi comunali Posti disponibili Liste d’attesa
Belluno 2 84 58%
Padova 16 820 30%
Rovigo 3 121 57%
Treviso 9 199 67%
Venezia 38 1.244 19,5%
Verona 35 1.347 28%
Vicenza 12 592 0%
Totale 115 4.407 26%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe – Giugno 2014