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Fulco Pratesi, architetto, giornalista e scrittore, è da sempre appassionato difensore dell’ambiente e sostenitore della sua tutela;

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384 PERCORSO INTERDISCIPLINARE: L’AMBIENTE

DIFENSORI DELLA NATURA

Notizie sul testo

Fulco Pratesi, architetto, giornalista e scrittore, è da sempre appassionato difensore dell’ambiente e sostenitore della sua tutela;

ha fondato il WWF in Italia, di cui è presidente onorario.

Giornalista specializzato in argomenti ecologici e natu-

ralistici, collabora da anni a giornali e riviste italiani e stra-

nieri.

Un parco naturale è una zona di estensione variabile, ove si trovano riunite diverse caratteristiche naturali di elevata impor- tanza, che viene sottratta all’utilizzazione umana per consentirne la conservazione nello stato originario, per la ricerca scientifica, per l’educazione naturalistica, per la ricreazione e la distensione, per l’incremento del turismo. Ad esempio, il parco nazionale d’A- bruzzo presenta diverse particolarità uniche che si tenta di con- servare: interessanti fenomeni geologici e importanti specie vege- tali. Anche la fauna, anzi specialmente la fauna, presenta valori eccezionali: il camoscio d’Abruzzo, sottospecie unica al mondo, l’orso marsicano, anch’esso unico, il lupo appenninico, presente in non più di 300 esemplari, il picchio dorsobianco che vive, oltre che nel parco nazionale d’Abruzzo, solo sul Gargano.

Tutte queste ragioni hanno fatto sì che si creasse il parco d’Abruzzo, come per la salvezza dello stambecco delle Alpi si è istituito il parco nazio- nale del Gran Paradiso e per la tutela del muflone e della foca monaca si cerca di istituire il parco nazionale del Gennargentu in Sardegna. Il parco della Maremma (monti dell’Uccellina), in Toscana, presenta, invece, una grande varietà di ambienti tipici della costa tirrenica, quasi un campiona-

I parchi naturali

Fulco Pratesi

Camosci del parco nazionale d’Abruzzo L’orso marsicano

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PERCORSO INTERDISCIPLINARE: L’AMBIENTE

rio in cui figurano la costa rocciosa, la costa sabbiosa, la pineta costiera, la foce di fiume, le paludi rivierasche eccetera.

Cerchiamo ora di definire, più approfonditamente, quali funzioni posso- no essere raccolte in un parco nazionale o, in misura diversa, in una riserva naturale (dove la natura è protetta e conservata in modo più severo).

a. La conservazione della natura. Gli ambienti naturali che ci sono pervenuti, più o meno intatti, dai nostri padri, non devono essere considera- ti nostra proprietà assoluta. Dobbiamo sempre tener presenti gli obblighi e i doveri che abbiamo verso coloro che ci seguiranno nell’abitare questo pia- neta. Il patrimonio già gravemente danneggiato di laghi, fiumi, mari, foreste, montagne, non può e non deve essere ulteriormente degradato e ridotto in ampiezza: è un dovere morale verso i posteri

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b. Gli scopi scientifici. Il conservare intatto un territorio, consentendo la sua evoluzione naturale, permette agli studiosi e agli scienziati di control- lare, in un laboratorio “vivo”, le leggi dell’evoluzione e dell’ecologia. In que- sti “laboratori all’aria aperta” gli studiosi possono compiere le loro speri- mentazioni, per studiare la produttività degli ambienti naturali e per predisporre armi e mezzi che valgano a non rendere dannosa la presenza dell’uomo nella natura.

c. L’educazione naturalistica. È noto ormai che, almeno in Italia, una delle cause più gravi della continua degradazione del patrimonio naturale e paesistico consiste nell’assoluta, o quasi, ignoranza delle scienze naturali a tutti i livelli, dalla scuola elementare all’università. Nessuna palestra di stu- dio è più efficace di un parco nazionale o di una riserva per facilitare l’ap- proccio a queste branche della scienza. Val più osservare e studiare il

TR1

Nome Estensione Regione Paesaggio Fauna

(in ettari)

Pollino 196.000 Basilicata Montagna, boschi Aquila reale, capriolo di faggi, pino loricato

Stelvio 135.000 Lombardia Alta montagna, Camoscio, capriolo, cervo, e Trentino boschi di conifere stambecco, aquila reale,

Alto Adige gallo cedrone, fagiano di monte,

picchio nero, pernice bianca Gran 70.000 Piemonte Montagna, ghiacciai, Stambecco, camoscio,

Paradiso e Valle d’Aosta boschi aquila reale, ermellino

Abruzzo 40.000 Abruzzo Montagna, boschi Camoscio appenninico, cervo, di faggi appenninici lupo, orso marsicano

Calabria 17.000 Calabria Altipiani, foreste Capriolo, daino, aquila del di faggio e di pino nero Bonelli, lupo, picchio nero Circeo 8.400 Lazio Paludi costiere, Cinghiale, istrice, lontra,

bosco e macchia varie specie di uccelli mediterranea

Se vuoi saperne di più, puoi consultare il sito Internet http:/comunic.it/parks/indice/park/html π

I più importanti parchi naturali italiani

1. posteri: discen- denti.

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DIFENSORI DELLA NATURA

comportamento di una comune volpe nel suo ambiente naturale che il pas- sare giornate intere negli zoo e nei musei.

d. Il tempo libero. L’immergersi nella natura, vivere del suo equilibrio e delle sue immutabili leggi, è una esigenza sempre più sentita e attuale. Il ver- de, la purezza dell’aria e dell’acqua, il silenzio, gli spettacoli sempre vari e sempre affascinanti si rivelano delle insostituibili medicine per l’uomo intos- sicato dalla assurda vita delle grandi città.

e. Il turismo. I parchi nazionali e le riserve naturali sono importanti mete per il turismo, oltre che nazionale, straniero. Ormai in molti itinerari turisti- ci, specie in America, Asia, Africa, i parchi nazionali sono inseriti sempre, con sensibili vantaggi per i bilanci nazionali. Il solo parco nazionale dell’En- gadina, in Svizzera, conta ogni anno oltre 200.000 visitatori... In molti Paesi, ormai, parchi nazionali vengono creati soprattutto a fini turistici, dato l’inte- resse economico che essi rivestono.

Il problema poi assume una particolare importanza anche per il nostro Paese. Gli stranieri oggi cercano zone naturalisticamente intatte, parchi nazionali, riserve naturali. E solo organizzando e attrezzando i nostri parchi potremo cercare di ricondurre verso l’Italia quei flussi turistici che, già oggi, cercano territori meno degradati.

Adatt. da Fulco Pratesi, in La difesa del territorio: testi per Italia nostra, Milano, A. Mondadori, 1976

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OBIETTIVO L3 - CLASSE SECONDA

Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi informativi ed espositivi per documentarsi su un argomento specifico Testo di riferimento: I parchi naturali (Vol. 2, p. 384)

Dopo aver letto il testo con l’aiuto dell’insegnante (che chiarirà dubbi e termini difficili), rispondi alle domande. Tutte le risposte sono ricavabili dal testo (tabella compresa).

1 Qual è l’elemento fondamentale che caratterizza un parco naturale?

La vasta estensione del territorio.

La presenza nel territorio di caratteristiche naturali di elevata importanza.

La posizione del territorio.

La presenza nel territorio di una grande varietà di animali.

2 Quale fra le seguenti attività non rientra tra gli scopi di un parco naturale?

Conservare l’ambiente naturale allo stato originario.

Fare ricerca scientifica.

Facilitare l’approccio allo studio dell’ambiente.

Limitare i flussi turistici.

3 In quale parco naturale puoi osservare gli animali rappresentati?

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D C B A D C B A

ALUNNO: ... CLASSE: ... DATA: ...

IILL C CO ON NS SEEG GU UIIM MEEN NTTO O D DEEG GLLII O OB BIIEETTTTIIV VII Obiettivo L3 - Classe seconda

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ALUNNO: ... CLASSE: ... DATA: ...

IILL C CO ON NS SEEG GU UIIM MEEN NTTO O D DEEG GLLII O OB BIIEETTTTIIV VII Obiettivo L3 - Classe seconda

4 Di quale ambiente è tipica la pineta costiera che vedi rappresen- tata? In quale parco italiano la potresti visitare?

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5 Perché un parco naturale può essere considerato un “laborato- rio all’aria aperta”?

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6 Visitando il Parco Naturale dello Stelvio, quali paesaggi e quali animali ti aspetteresti di vedere?

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7 Un parco naturale può avere anche un interesse economico?

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...

8 In che modo si potrebbero soddisfare le esigenze dei turisti stranieri che cercano zone naturalisti- camente intatte?

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9 In base alle indicazioni fornite dal testo, indica il nome e la regione del parco naturale corrispon- dente a ogni cerchietto.

1:

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3:

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6:

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