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ALLEGATO – Questionario Collettività (ATTIVITA’ CULTURALI)

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Academic year: 2021

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Trascorsi alcuni giorni dalla Festa dell’albero, mi sono recata personalmente in una delle scuole che hanno partecipato, con lo scopo di raccogliere alcune informazioni sia dai bambini che dalle insegnanti sulla utilità di una giornata come quella appena svolta.

Dal momento che abbiamo deciso di fare un questionario per testare la soddisfazione degli utenti, c’è sembrato opportuno farne due tipologie, uno per le insegnanti e l’altro per i bambini. In questo modo sono stati presi in considerazione due target differenti che ci hanno permesso di osservare i risultati dell’iniziativa da due diversi punti di vista.

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE - 1

Rapporti tra il mondo scolastico ed il mondo dell’agricoltura 1) Quali sono attualmente i rapporti tra scuola e realtà agricola?

I rapporti attualmente si limitano ad uscite didattiche mirate per avvicinare i bambini a realtà spesso a loro sconosciute e ad iniziative inserite in progetti di educazione ambientale portati avanti da enti, esperti e dagli insegnanti stessi.

2) Quali sono i principali riferimenti per la didattica ambientale?

I principali riferimenti sono le Associazioni naturalistiche più note, come le Oasi e i percorsi didattici direttamente a contatto con la natura, ma anche Enti che si occupano di agricoltura biologica o di energia pulita presenti sul territorio.

Nella didattica ambientale viene data importanza all’approccio diretto con l’ambiente, pertanto sono stati privilegiati progetti proposti da Università, Enti locali, Centri ambientali (Coltano, San Rossore) Associazioni naturalistiche (A.R.D.E.A) che, privilegiando laboratori molto operativi, escursioni in ambienti protetti, mostre itineranti, hanno offerto alle insegnanti l’opportunità di realizzare la conoscenza in un contesto realistico.

3) In che modo sono stati stabiliti i contatti con la realtà agricola?

Mediante l’insegnante figura strumentale del nostro Istituto, responsabile dei progetti.

4) Quali erano le aspettative della scuola?

La scuola si aspetta sempre e comunque un riscontro pratico nel percorso di crescita degli alunni, un arricchimento non solo teorico, ma una sollecitazione soprattutto a livello etico e comportamentale nei confronti dell’ambiente.

5) Le aspettative riposte nelle iniziative sono state soddisfatte?

Sono state soddisfatte in parte, a causa di disguidi organizzativi, per cui, invece che il momento finale di un percorso, come doveva essere, la “festa degli alberi” è stato il momento iniziale.

6) Qual è il giudizio sul valore didattico?

Il giudizio didattico sull’iniziativa è positivo, sia per l’arricchimento cognitivo e sensoriale nel bosco, sia per la valorizzazione educativa del momento della “messa a dimora di alcuni alberi”.

L’esperienza vissuta al Centro Avanzi è stata molto positiva, a livello didattico, perché gli interventi ( giochi cognitivo- sensoriali nel bosco, messa a dimora degli

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alberi) hanno tenuto conto del contesto, offrendo un apprendimento attivo, collaborativi e cooperativo.

7) Quale può essere il ruolo della didattica ambientale nella scuola?

Può essere un ruolo importantissimo, visto che le tematiche ambientali hanno una grande rilevanza nella vita attuale, certamente la didattica ambientale va incentivata di più e organizzata con le modalità più idonee.

8) Quanto ritiene sia importante la conoscenza della realtà agricola?

La conoscenza della realtà agricola è molto importante sia per quanto riguarda l’economia e il sostentamento, sia per quanto riguarda un discorso più globale che riguarda la tutela della salute e l’uso di tecniche e strumenti che rispettano l’ambiente.

La conoscenza della realtà agricola è indispensabile per far riflettere gli alunni sul percorso che i prodotti alimentari fanno dal campo alla tavola, per comprendere le relazioni esistenti tra sistemi produttivi, consumi alimentari e salvaguardia dell’ambiente.

9) Quali iniziative ritiene di intraprendere relativamente alla didattica ambientale?

Ritengo di intraprendere tutte quelle iniziative che di volta in volta valuterò positivamente dal punto di vista didattico educativo, in relazione alle programmazioni di classe e/o di Istituto.

10) Ritiene opportuno un organismo pluritetico per programmare attività di educazione ambientale?

Credo che laddove ci sia un migliore coordinamento tra enti, istituzioni e associazioni varie può esserci una migliore organizzazione delle attività che, per quanto riguarda l’educazione ambientale, possono e devono essere molteplici e varie.

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE - 2

Conoscenza del CIRAA “E. Avanzi” e soddisfazione per l’evento 11) Conosceva il CIRAA e la Tenuta di Tombolo prima di questa iniziativa?

Anche gli alunni delle classi 4A e 4B avevano già sperimentato altre iniziative che li avevano avvicinato alle realtà agricole “conoscere un seme”. Di questa iniziativa “tanti alberi un bosco” ne erano già a conoscenza.

12) Se si, in che modo?

Tramite internet o conoscenza del progetto redatto dalla provincia.

13) Quali erano le aspettative sul CIRAA E.Avanzi prima di questo evento?

Le aspettative erano quelle di allargare le conoscenze in campo ambientale attraverso una didattica laboratoriale attiva e coinvolgente.

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14) In che misura le aspettative sono state soddisfatte?

L’uscita è stata utile, le nostre aspettative sono state pienamente soddisfatte. 15) Qual è il giudizio sull’organizzazione dell’evento?

L’organizzazione della giornata del 21 Marzo è stata più che buona ed ha permesso ai bambini di vivere appieno una giornata con molteplici occasioni di divertimento e riflessione.

16) Qual è il giudizio sul valore didattico?

Il giudizio è più che positivo, è stato un modo di avvicinare i ragazzi alle problematiche ambientali, godendo della bellezza del bosco e della genuinità dei prodotti.

17) Quale può essere il ruolo del CIRAA E.Avanzi nella didattica ambientale? Può essere un ruolo di stimolo continuo nella didattica ambientale, nel proporre percorsi nel bosco che promuovono atteggiamenti più consapevoli per la salvaguardia dell’ambiente.

18) Sarebbe disposta/o a proseguire un percorso didattico di tipo ambientale in collaborazione con il CIRAA E.Avanzi?

Si, certamente.

19) Quali iniziative ritiene che il CIRAA potrebbe intraprendere per soddisfare i bisogni relativi alla didattica ambientale?

Diversi tipi di iniziative che spaziano da tematiche prettamente naturalistiche a laboratori di “corretta alimentazione” legate alla produzione di prodotti biologici.

20) Ritiene che sarebbe opportuno organizzare un tavolo di confronto tra gli

organizzatori dell’evento odierno al fine di programmare attività di educazione ambientale?

Si, sarebbe opportuno organizzare un tavolo di confronto fra operatori ed insegnanti al fine di coordinare un progetto di educazione ambientale condiviso tra le due parti coinvolte.

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1) Quali conoscenze avevi in precedenza dell’agricoltura?

☺ Orto di famiglia 38% ☺ Orto dei vicini 21,4% ☺ Abito vicino a campi coltivati 9,5% ☺ Ho visitato fattorie 54,7%

2) Ogni quanto frequenti luoghi dove si coltivano piante o si allevano animali? ☺ Ogni giorno 9,5%

☺ Ogni settimana 19%

☺ Ogni mese 9,5%

☺ Raramente 33,3%

☺ Mai 35,7%

3) Hai partecipato al lavoro dell’orto?

☺ Piantare piantine 52%

☺ Dare da mangiare ad un animale (che non sia cane o gatto) 45% ☺ Scavare il terreno 26% ☺ Dare l’acqua alle piante 76% ☺ Raccogliere frutti dalle piante 50%

4) Scrivi il nome di almeno 4 prodotti coltivati nell’orto? (Sono riportate le risposte prevalenti) 1) insalata 3) pomodori

2) cavoli 4) carote

5) Cosa ci vuole per fare…….

Pasta grano, farina,acqua, uova Uova galline, oche

Pane grano, farina, acqua, lievito Latte mucca, pecora, capra Carne vitello, maiale Formaggio latte, capra, pecora 6) Da cosa è composto un albero?

Da un bel nasino! 0% foglie 100% Rami 100% braccia 4% radici 100% tronco 100%

sangue 7% linfa 80%

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V

I RISULTATI

Dal questionario rivolto alle insegnanti abbiamo capito che c’è la volontà di intraprendere rapporti tra scuola ed Enti che organizzano progetti di educazione ambientale.

Le collaborazioni privilegiate sono proprio quelle che si instaurano con l’Università, Enti locali, Centri didattici ambientali e Associazioni naturalistiche dove vengono effettuate attività molto operative, per lo più all’aria aperta e a diretto contatto con la natura.

Generalmente le partecipazioni ai progetti vengono stabilite attraverso contatti con l’insegnante figura, questa si occupa delle attività da svolgere e le propone al resto delle colleghe che devono manifestare il proprio interesse e la loro volontà di prenderne parte.

Le aspettative che si vogliono soddisfare vanno tutte a favore dell’alunno, dai percorsi che si effettuano si richiede un riscontro pratico e un arricchimento che non riguardi solo il livello teorico ma che vada anche a stimolare la sensibilità nei confronti dell’ambiente.

Tutto questo si è tenuto di conto per la giornata “Tanti alberi, un bosco”, il Centro infatti si impegna al massimo nello svolgimento di servizi educativi e culturali che possano soddisfare al meglio le esigenze del bambino/alunno e non solo.

Grazie alla cura che viene messa nell’organizzazione degli eventi, questi riescono a riscuotere giudizi positivi dalla scuola che manifesta la volontà di continuare a svolgere progetti che approfondiscano tematiche interessanti per il programma scolastico.

Il ruolo del CIRAA viene definito come determinante dalle insegnanti in quanto dà la possibilità ai ragazzi di toccare con mano ciò che viene studiato tra i banchi di scuola.

C’è addirittura la richiesta di fare dei veri e propri incontri con dei rappresentanti del Centro che si occupano dell’organizzazione degli eventi, per mettere insieme idee e conoscenze.

Per i bambini invece, dal momento che hanno partecipato oltre alle quinte, anche “i piccolini” di prima elementare, abbiamo scelto di fare un questionario che testasse il loro rapporto con il mondo dell’agricoltura e più in generale dell’ambiente, le loro attività in relazione ad essa e il livello di conoscenza che hanno degli alimenti di cui si cibano.

Più del 50% dei bambini sono venuti a contatto con un ambiente agricolo grazie alla visita di fattorie didattiche ma purtroppo in molti, non frequentano mai aree in cui si coltivano piante e si allevano animali.

Bisogna però non dimenticare che è stato preso come campione una scuola del centro storico, e quindi è presumibile che la maggior parte degli alunni abiteranno in un area urbana dove è molto difficile trovare sia campi che orti.

In relazione a quanto suddetto, le attività svolte si limitano a dare l’acqua alle piante e a raccogliere alcuni frutti dalle piante.

La conoscenza della provenienza degli alimenti è stata abbastanza buona, mentre ci sono ancora le idee confuse sul come è composta una pianta.

Alcuni bambini hanno risposto che le piante sono costituite da sangue e braccia (risposte date da bambini di quinta elementare) e l’unica speranza che ci rimane è pensare che abbiano sottolineato le risposte senza leggere!!

Possiamo concludere quindi l’attività sottolineando due aspetti; mentre gli insegnanti hanno bisogno di una “palestra” dove far esercitare i propri bambini alle attività che riguardano le scienze, il rispetto per l’ambiente, l’educazione alimentare, il bimbo ha bisogno di entrare a diretto contatto con l’agricoltura intesa nel senso più generale del termine, toccarla e osservarla con occhio critico in modo da creare collegamenti con le conoscenze acquisite a scuola e nella vita di tutti i giorni.

Tutte queste attività si possono svolgere con successo al nostro Centro, che si mostra sempre disposto ad andare in contro a qualsiasi genere di attività didattica e al soddisfacimento delle richieste qualitative degli stakeholder.

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