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2°) Con carichi che assorbono solo potenza attiva o solo potenza reattiva, per i tre livelli di carico.

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(1)

4.ANALISI DEI RISULTATI

Per poter capire quali siano le migliori condizioni di funzionamento della rete di distribuzione radiale è opportuno determinare, con l’ausilio di calcoli di load-flow, tre variabili di stato: le perdite di potenza attiva, le variazioni di tensione nei nodi, rispetto al valore nominale, e l’impegno delle linee.

Per le direttrici in cavo, si analizzano le seguenti modalità di funzionamento della rete:

1°) A vuoto.

2°) Con carichi che assorbono solo potenza attiva o solo potenza reattiva, per i tre livelli di carico.

3°) Con la chiusura del tasto S1 (vedi fi.2.1) e l’apertura del collegamento tra sbarra e la direttrice B.

4°) Con i tre livelli di carico.

5°) Con i tre livelli di carico e la generazione distribuita effettuata con l’uso dei generatori asincroni o con quello degli inverter.

6°) Con il livello massimo di carico e gli inverter che erogano il 50% e lo 0% della Q.

Per le direttrici aeree, invece, si considerano solo le seguenti modalità di funzionamento:

1°) Con i soli carichi di livello massimo.

2°) Con i carichi e la generazione distribuita di 1° e 2° livello effettuata con l’uso dei generatori asincroni o degli inverter.

Si suddivide l’analisi dei risultati secondo le tre variabili di stato e per ognuna di queste secondo le diverse modalità di funzionamento.

4.1 PERDITE DI POTENZA ATTIVA SULLE LINEE.

A vuoto le perdite sono piccole e in particolare sulla direttrice A costituiscono lo 0,17% delle perdite a pieno carico mentre sulla direttrice B questa percentuale è dello 0,25%, in valori assoluti i risultati sono quelli di fig.4.1.

Fig.4.1

Pe rdite a vuoto

0,166

0,217

0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25

kW Direttrice A

direttrice B

(2)

Dalle prove fatte con il solo assorbimento, da parte dei carichi, di potenza attiva o reattiva emerge quanto segue:

fig.4.2

Perdite con carichi che assorbono solo P (direttrice A)

10,9 51,5

66,1

0 10 20 30 40 50 60 70

kW

Pmin richiesta dai carichi

Pmed richiesta dai carichi

Pmax richiesta dai carichi

Pe rdite con carichi che ass orbono solo Q (direttrice A)

3,5 24,8

31,4

0 10 20 30 40

kW

Qmin richiesta dai carichi

Qmed richiesta dai carichi

Qmax richiesta dai carichi

Perdite con carichi che as sorbono P e Q (dire ttrice A)

14,3 77,4

99,1

0 50 100 150

kW

Carico minimo Carico medio Carico massimo

fig.4.3

Pe rdite con carichi che ass orbono solo P (dire ttrice B)

4,9 10,6 52,6

0 20 40 60

kW

Pmin richiesta dai carichi

Pmed richiesta dai carichi

Pmax richiesta dai carichi

Pe rdite con carichi che ass orbono solo Q (dire ttrice B)

1,9 5,5 33,7

0 10 20 30 40

kW

Qmin richiesta dai carichi

Qmed richiesta dai carichi

Qmax richiesta dai carichi

Perdite con carichi che as sorbono P e Q (dire ttrice B)

6,7 16 87,5

0 20 40 60 80 100

kW

Carico minimo Carico medio Carico massimo

Le perdite dovute ai flussi di solo reattivo, per entrambe le direttrici, sono, in media, un 30% delle perdite totali.

Dalla prova effettuata con la chiusura del tasto S1, fatta considerando il livello medio dei carichi,

risulta che le perdite sono il 3,92% della potenza attiva richiesta dai carichi, quando nel normale

(3)

funzionamento, per le due direttrici A e B, queste sono rispettivamente uguali a 1,63% e 0,66%, quindi la somma delle perdite, relative al normale funzionamento, è inferiore al valore ottenuto con la rialimentazione delle direttrici da un unico punto della sbarra; nella fig.4.4 sono riportati i valori assoluti dei carichi e le relative perdite:

Fig.4.4

Confronto tra pe rdite e potenze as sorbite dai carichi (direttrice A)

77,4kW 4746kW

3606kvar

0 1000 2000 3000 4000

5000 perdite

Pmed richiesta dai carichi

Qmed richiesta dai carichi

Confonto tra perdite e pote nze ass orbite dai carichi (direttrice B)

16kW

2415kW 2188kvar

0 1000 2000

3000 perdite

Pmed richiesta dai carichi

Qmed richiesta dai carichi

Confronto tra pe rdite e pote nze as sorbite dai carichi con rialim e ntazione

280,8kW 7161kW

5794kvar

0 2000 4000 6000 8000

perdite

Pmed richiesta dai carichi

Qmed richiesta dai carichi

Per quanto riguarda la condizione di funzionamento della rete con l’uso della generazione distribuita si analizzano le perdite per i tre livelli del carico.

-Livello minimo dei carichi.

fig.4.5

Perdite dire ttrice A con carico m inim o

14,3 13,6 9,1

0 5 10 15 20

kW

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

Perdite dire ttrice B con carico m inim o

6,7 7

3,8

0 2 4 6 8

kW

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

Dalla fig.4.5 si vede che in A con i generatori si ottiene un miglioramento, rispetto al

funzionamento senza generazione distribuita, del 4,9% e con l’inverter del 36,4%, mentre, nella

direttrice B, i generatori fanno aumentare le perdite del 4,5% e l’inverter, come in precedenza, le fa

diminuire del 43,3%.

(4)

-Livello medio dei carichi.

Fig.4.6

Perdite dire ttrice A con carico m edio 77,4 75,3

67,4

60 65 70 75 80

kW

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

Perdite dire ttrice B con carico m e dio

16 16,2 11,4

0 5 10 15 20

kW

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

Dalla fig.4.6 si vede che nella direttrice A, i generatori portano a una diminuzione delle perdite del 2,7% e l’inverter del 12,9%, nella direttrice B, invece, i generatori causano ancora un aumento delle perdite del 1,25% a differenza delll’inverter che le diminuisce del 28,75%.

-Livello massimo dei carichi.

fig.4.7

Perdite dire ttrice A con carico m as sim o 99,1

96,4

87,6

80 85 90 95 100

kW

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

Perdite direttrice B con carico m as sim o 87,5 86,8

75,2

65 70 75 80 85 90

kW

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

Dalla fig.4.7 si vede che, nella direttrice B con il livello massimo dei carichi, anche i generatori asincroni portano a un miglioramento, che è nello specifico del 0,8%, a fronte di un miglioramento del 14,1% con l’uso dell’inverter; nella direttrice A i miglioramenti sono del 2,7% con l’uso dei generatori asincroni e del 11,6% con quello dell’inverter.

Da quanto visto, nella direttrice B, la generazione distribuita, inserita nella rete di distribuzione

tramite i generatori asincroni, per i livelli di carico minimo e medio, causa un incremento delle

perdite: questo particolare risultato può essere ricondotto al fatto che le percentuali della potenza

attiva fornita e della reattiva assorbita dai generatori rispetto alle richieste dei carichi, sono, in

questi casi, più alte di quelle relative alla direttrice A, come illustrato nella fig.4.8 e nella fig.4.9.

(5)

-Per il livello minimo dei carichi.

fig.4.8

(Potenze de lla ge n. distribuita/Potenze del carico m inim o) direttrice A

25,1 35,4

12,5 17,7

0 10 20 30 40

(%)

P erogara dai gen.

asincr.

Q assorbita dai gen. asincr.

P erogata dll'inverter Q erogata dall'inverter

(Potenze della gen. dis tribuita/Pote nze del carico m inim o) dire ttrice B

35,9 41,7

17,9 20,8

0 10 20 30 40 50

(%)

P erogata dai gen.

asincr.

Q assorbita dai gen. asincr.

P erogata dall'inverter Q erogata dall'inverter

-per il livello medio dei carichi.

fig.4.9

(Potenze de lla ge n. distribuita/Potenze del carico m e dio) direttrice A

11,7 15,9

5,8 7,9

0 5 10 15 20

(%)

P erogata dai gen.asincr.

Q assorbita dai gen. asincr.

P erogata dall'inverter Q erogata dall'inverter

(Potenze de lla ge n. distribuita/Potenze del carico m edio) dire ttrice B

23,2 26,1

11,6 13,1

0 10 20 30

(%)

P erogata dai gen.

asincr.

Q assorbita dai gen. asincr.

P erogata dall'inverter Q erogata dall'inverter

Le differenze percentuali, tra le due direttrici, relative alla P e Q dei generatori asincroni, sono, rispettivamente, di almeno 10,8 e 6,3 punti.

Ora si prende in considerazione l’influenza che può avere la quantità di reattivo, erogata dall’invereter, sulle perdite di potenza attiva, i risultati delle prove eseguite sono illustrati in fig.4.10.

fig.4.10

Pe rdite dire ttrice A con carico m ass im o e inve rte r

87,6 89,9

92,2

84 86 88 90 92 94

kW

Inverter con 100%

di Q

Inverter con 50%

di Q

Inverter con 0% di Q

Pe rdite dire ttrice B con carico m as sim o e inverter

75,2 77,9

80,7

72 74 76 78 80 82

kW

Inverter con 100%

di Q

Inverter con 50%

di Q

Inverter con 0% di Q

Al diminuire della Q erogata i miglioramenti sulle perdite diminuiscono passando, sulla direttrice

A, da 11,6% a 9,3% a 7%, e sulla direttrice B, da 14,1% a 11% a 7,8%.

(6)

Rimane da riportare i risultati relativi alle direttrici aeree C e D, in cui le prove sono state condotte riferendosi solo al livello massimo dei carichi, secondo i due diversi casi di generazione distribuita, definiti nel capitolo 2:

-1° livello di generazione distribuita.

fig.4.11

Perdite dire ttrice C con carico m as sim o 0,93

0,81 0,82

0,75 0,8 0,85 0,9 0,95

kW

Senza generazione distribuita Con il generatore asincrono di 1°

livello

Con l'inverter di 1°

livello

Perdite direttrice D con carico m as sim o 4,06

3,63 3,66

3,4 3,6 3,8 4 4,2

kW

Senza generazione distribuita Con il generatore asincrono di 1°

livello

Con l'inverter di 1°

livello

-2° livello di generazione distribuita.

fig.4.12

Perdite dire ttrice C con carico m as sim o

0,93 0,82 0,69

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1

kW

Senza generazione distribuita Con il generatore asincrono di 2°

livello

Con l'inverter di 2°

livello

Perdite direttrice D con carico m as sim o

4,06 3,63 3,05

0 1 2 3 4 5

kW

Senza generazione distribuita Con il generatore asincrono di 2°

livello

Con l'inverter di 2°

livello

Dalla fig.4.11 si deduce che, con il 1° livello di generazione distribuita, l’inverter dimostra di essere una soluzione con percentuali di miglioramento di poco inferiori a quelle dovute al generatore asincrono di potenza doppia, infatti sono del 11,83% e del 9,85% contro un 12,9% e un 10,59%, rispettivamente nelle direttrici C e D; dalla fig.4.12, invece, emerge che con l’aumento della

quantità di generazione distribuita che porta le due macchine elettriche ad essere caratterizzate dalla stesse potenze, non si ha alcuna variazione sulle perdite, se si fa riferimento all’uso del generatore asincrono, mentre con l’uso dell’ inverter si raggiungono percentuali di diminuzione dell’ordine del 25,80% su C e 24,87% su D, che rappresentano circa il doppio di quelli ottenuti con l’asincrono.

4.2 VARIAZIONI DI TENSIONE

I risultati riportati riguardano solo la massima variazione del modulo della tensione rispetto al valore nominale perché le variazione massime della fase sono molto piccole infatti non superano i 0,70°; inoltre per come è strutturata la rete le massime variazioni si hanno sempre sull’ultimo nodo delle direttrici con l’eccezione del caso in cui si analizza le linee in cavo con il livello minimo dei carichi e la generazione distribuita con l’uso dell’inverter dove i nodi in questione sono, invece, a-8 e b-13.

Nel funzionamento a vuoto le variazioni sono di 0,046% e 0,053%, rispettivamente su C e D:

questo è l’unico caso, fra quelli analizzati, in cui si ha un aumento del modulo rispetto al valore

nominale e rappresenta l’effetto Ferranti.

(7)

Nei casi in cui si ipotizza che i carichi assorbano solo potenza attiva o solo reattiva si ottengono le seguenti variazioni percentuali:

fig.4.13

Variazioni di tens ione con carichi che as sorbono s olo P (direttrice A)

0,62

1,4 1,6

0 0,5 1 1,5 2

(%)

Pmin richiesta dai carichi

Pmed richiesta dai carichi

Pmax richiesta dai carichi

Variazioni di tens ione con carichi che as sorbono s olo Q (dire ttrice A)

0,22

0,6 0,68

0 0,2 0,4 0,6 0,8

(%)

Qmin richiesta dai carichi

Qmed richiesta dai carichi

Qmax richiesta dai carichi

Variazioni di tens ione con carichi che as sorbono P e Q (dire ttrice A)

0,89

2,1 2,4

0 1 2 3

(%)

Carico minimo Carico medio Carico massimo

fig.4.14

Variazioni di tens ione con carichi che as sorbono solo P (dire ttrice B)

0,38 0,63

1,3

0 0,5 1 1,5

(%)

Pmin richiesta dai carichi

Pmed richiesta dai carichi

Pmax richiesta dai carichi

Variazioni di tens ione con carichi che as sorbono s olo Q (dire ttrice B)

0,15 0,28

0,6

0 0,2 0,4 0,6 0,8

(%)

Qmin richiesta dai carichi

Qmed richiesta dai carichi

Qmax richiesta dai carichi

Variazioni di tensione con carichi che as sorbono P e Q (direttrice B)

0,59 0,96 1,98

0 0,5 1 1,5 2 2,5

(%)

Carico minimo Carico medio Carico massimo

I soli flussi di Q incidono sulle variazioni di tensione in media per un 30%, come mostrato in fig.4.13 e in fig.4.14.

Dalla prova con la chiusura del tasto S1 si può fare un confronto con le variazioni riferite alla

normale alimentazione delle direttrici A e B.

(8)

fig.4.15

M ass im e variazioni di tensione con rialim e ntazione e norm ale funzionam ento

5,3

2,1 0,96 0

2 4 6

(%)

Con

rialimentazione (chiusura S1) Alimentando la direttrice A normalmente Alimentando la direttrice B normalmente

Si osserva nella fig.4.15 che la somma dei valori relativi al normale funzionamento è inferiore a quello ottenuto con la rialimentazione, questo perché le correnti e quidi le cadute di tensione sui tratti di linea sono molto maggiori nel caso di chiusura del tasto S1.

Ora si và a considerare l’effetto della generazione distribuita nelle tre condizioni di carico:

-Livello minimo dei carichi.

fig.4.16

Variazioni di te nsione con carico m inim o (dire ttrice A)

0,89 0,81 0,73

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1

(%)

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

Variazioni di te nsione con carico m inim o (dire ttrice B)

0,59 0,51 0,45

0 0,2 0,4 0,6 0,8

(%)

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

-Livello medio dei carichi.

fig.4.17

Variazioni di tens ione con carico m edio (direttrice A)

2,1

2 1,98

1,9 1,95 2 2,05 2,1 2,15

(%)

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

Variazioni di tens ione con carico m edio (dire ttrice B)

0,96 0,88

0,82

0,75 0,8 0,85 0,9 0,95 1

(%)

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

(9)

-Livello massimo dei carichi.

fig.4.18

Variazioni di te ns ione con carico m assim o (dire ttrice A)

2,4 2,3

2,2

2,1 2,2 2,3 2,4 2,5

(%)

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

Variazioni di te ns ione con carico m assim o (dire ttrice B)

1,98 1,9

1,8

1,7 1,8 1,9 2

(%)

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

con l'inverter

Si hanno dei miglioramenti molto modesti, al massimo si ha una diminuzione di variazione di 10

3

2 ∗

.

Per analizzare l’influenza del reattivo erogato dall’inverter sulle variazioni di tensione si riportano i seguenti risultati:

Fig.4.19

Variazioni di tensione con carico m as sim o e inverter (dire ttrice A)

2,2

2,3 2,3

2,15 2,2 2,25 2,3 2,35

(%)

Inverter con 100%

di Q

Inverter con 50%

di Q

Inverter con 0% di Q

Variazioni di tensione con carico m as sim o e inve rte r (direttrice B)

1,8

1,9 1,9

1,75 1,8 1,85 1,9 1,95

(%)

Inverter con 100%

di Q

Inverter con 50%

di Q

Inverter con 0% di Q

I tre tipi di funzionamento dell’inverter sono praticamente uguali da questo punto di vista.

Per le direttrici aeree, come fatto in precedenza, si considerano separatamente i risultati derivati dall’uso dei due differenti casi di generazione distribuita con il livello massimo dei carichi:

-1° livello di generazione distribuita.

fig.4.20

Variazioni di te ns ione con carico m assim o (dire ttrice C)

0,38 0,37

0,36

0,35 0,36 0,37 0,38 0,39

(%)

Senza generazione distribuita Con il generatore asincrono di 1°

livello

Con l'inverter di 1°

livello

Variazioni di te ns ione con carico m assim o (dire ttrice D)

0,86

0,82 0,82

0,8 0,82 0,84 0,86 0,88

(%)

Senza generazione distribuita Con il generatore asincrono di 1°

livello

Con l'inverter di 1°

livello

(10)

-2° livello di generazione distribuita.

fig.4.21

Variazioni di te ns ione con carico m assim o (dire ttrice C)

0,38 0,37

0,33

0,3 0,32 0,34 0,36 0,38 0,4

(%)

Senza generazione distribuita Con il generatore asincrono di 2°

livello

Con l'inverter di 2°

livello

Variazioni di te ns ione con carico m assim o (dire ttrice D)

0,86 0,83

0,75

0,65 0,7 0,75 0,8 0,85 0,9

(%)

Senza generazione distribuita Con il generatore asincrono di 2°

livello

Con l'inverter di 2°

livello

I miglioramenti, anche qui, sono piccoli ma emerge che i vantaggi dell’uso dell’inverter sono più marcati nel secondo caso, quando entrambe le macchine elettriche forniscono le stesse potenze, che rappresentano il 11,08% e il 17,24% della P e della Q assorbite dai carichi su C, e il 12,54% e il 19,35% della P e della Q assorbite dai carichi su D.

4.3 IMPEGNO DELLE LINEE

Avendo scelto come sistema, base per la trasformazione in per unità delle diverse grandezze elettriche, Ab=1MVA e Vb=15kV, la Ib a cui fare riferimento per il calcolo delle correnti è:

( A V ) A

I

b b

b

38 , 5

3 =

= ∗

Si prendono in considerazione le massime correnti, che si manifestano nelle diverse modalità di funzionamento della rete, per poterle relazionare alla portata dei cavi utilizzati per le linee e avere indicazioni su quanto queste siano impegnate. I dati relativi alle caratteristiche delle linee, tra cui la portata dei cavi, sono riportati in appendice.

Una delle modalità di funzionamento più gravose, da questo punto di vista, è quella della

rialimentazione, effettuata con il livello medio dei carichi pari a 9,21MVA, in cui la I raggiunge il valore massimo di 9,19 p.u. cioè 354A, come valore assoluto, rispetto a una portata del cavo di 373A, i risultati in p.u. sono riportati nella fig.4.22.

fig.4.22

M ass im e correnti con carico m e dio relative alla rialim e ntazione e al norm ale

funzionam e nto

9,19 5,88

3,06

0 5 10

p.u.

Con

rialimentazione

Direttrice A con

normale

funzionamento

Direttrice B con

normale

funzionamento

(11)

Per le prove fatte simulando carichi che assorbono solo potenza attiva o solo potenza reattiva si ottengono i risultati illustrati nella fig.4.23 e nella fig.4.24.

fig.4.23

M ass im e correnti con carichi che as sorbono solo P (dire ttrice A)

2,26

4,8 5,48

0 2 4 6

p.u.

Pmin richiesta dai carichi

Pmed richiesta dai carichi

Pmax richiesta dai carichi

M ass im e correnti con carichi che as sorbono s olo Q (dire ttrice A)

1,32

3,33 3,8

0 1 2 3 4

p.u.

Qmin richiesta dai carichi

Qmed richiesta dai carichi

Qmax richiesta dai carichi

M ass im e correnti con carichi che assorbono P e Q (direttrice A)

2,62

5,88 6,71

0 2 4 6 8

p.u.

Carico minimo Carico medio Carico massimo

fig.4.24

M as sim e corre nti con carichi che ass orbono solo P (direttrice B)

1,6 2,45

5,54

0 2 4 6

p.u.

Pmin richiesta dai carichi

Pmed richiesta dai carichi

Pmax richiesta dai carichi

M ass im e correnti con carichi che as sorbono solo Q (direttrice B)

1,04 1,86

4,61

0 1 2 3 4 5

p.u.

Qmin richiesta dai carichi

Qmed richiesta dai carichi

Qmax richiesta dai carichi

M ass im e correnti con carichi che assorbono P e Q (direttrice B)

1,88 3,06 7,25

0 2 4 6 8

p.u.

Carico minimo Carico medio Carico massimo

Ora si analizzano le differenze che si ottengono con l’uso della generazione distribuita per i tre

livelli dei carichi.

(12)

-Livello minimo dei carichi.

fi.4.25

M ass im e correnti con carico m inim o (direttrice A)

2,62 2,55 2,09

0 1 2 3

p.u.

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

M ass im e correnti con carico m inim o (dire ttrice B)

1,88 1,9 1,49

0 0,5 1 1,5 2

p.u.

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

-Livello medio dei carichi.

fig.4.26

M ass im e correnti con carico m e dio (dire ttrice A)

5,88 5,8

5,48

5,2 5,4 5,6 5,8 6

p.u.

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

M ass im e correnti con carico m e dio (dire ttrice B)

3,06 3,07

2,66

2,4 2,6 2,8 3 3,2

p.u.

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

-livello massimo dei carichi.

Fig.4.27

M as sim e corre nti con carico m ass im o (direttrice A)

6,71 6,62

6,31

6 6,2 6,4 6,6 6,8

p.u.

Senza generazione distribuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

M as sim e corre nti con carico m ass im o (dire ttrice B)

7,25 7,23

6,84

6,6 6,8 7 7,2 7,4

p.u.

Senza generazione distibuita Con i generatori asincroni

Con l'inverter

L’inverter comporta in tutte le situazioni un minore impegno, ma questi miglioramenti sono modesti, al massimo 20,4A; nella direttrice B, invece, per i livelli di carico minimo e medio i generatori contribuiscono ad aumentare il valore di corrente, cosa che può essere attribuita

all’eccessivo valore delle potenze rispetto ai livelli del carico, similmente a quello che accade per le perdite di potenza attiva sulle linee. I valori più alti di corrente sono risultati 258A e 279A che rappresentano il 69,1% e il 74,8% della portata dei cavi in cui transitano.

L’influenza sul valore delle massime correnti, dovuta alla capacità dell’inverter d’erogare diversi

valori di potenza reattiva è illustrata dal grafico di fi 4.28.

(13)

fig.4.28

Massime correnti con carico massimo e inverter (direttrice A)

6,31 6,39

6,48

6,2 6,3 6,4 6,5

p.u.

Inverter con 100%

di Q

Inverter con 50%

di Q

Inverter con 0% di Q

Massime correnti con carico massimo e inverter (direttrice B)

6,84 6,93

7,02

6,7 6,8 6,9 7 7,1

p.u.

Inverter con 100%

di Q

Inverter con 50%

di Q

Inverter con 0% di Q

Anche qui le variazioni non sono apprezzabili perché al massimo si ha una differenza, nella direttrice B, di 7A quando l’ordine di grandezza delle portate dei cavi è di qualche centinaia di Ampere.

Per le direttrici aeree analizziamo, come in precedenza, separatamente i due casi di generazione distribuita:

-1° livello di generazione distribuita.

fig.4.29

M as sim e corre nti con carico m ass im o (direttrice C)

0,4

0,38 0,38

0,37 0,38 0,39 0,4 0,41

p.u.

Senza generazione distribuita Con il generatore asincrono di 1°

livello

Con l'inverter di 1°

livello

M as sim e corre nti con carico m ass im o (dire ttrice D)

0,71

0,67 0,67

0,64 0,66 0,68 0,7 0,72

p.u.

Senza generazione distribuita Con il generatore asincrono di 1°

livello

Con l'inverter di 1°

livello

-2° livello di generazione distribuita.

fig.4.30

M as sim e corre nti con carico m ass im o (direttrice C)

0,4 0,38

0,35

0,32 0,34 0,36 0,38 0,4 0,42

p.u.

Senza generazione distribuita Con il generatore asincrono di 2°

livello

Con l'inverter di 2°

livello

M as sim e corre nti con carico m ass im o (dire ttrice D)

0,71 0,67

0,61

0,55 0,6 0,65 0,7 0,75

p.u.

Senza generazione distribuita Con il generatore asincrono di 2°

livello

Con l'inverter di 2°

livello

Le differenze sono molto piccole però si può notare che con l’uso del generatore asincrono non c’è

differenza tra i due casi mentre la differenza con l’uso dell’inverter risulta evidente solo nel secondo

caso dove si ha una diminuzione massima di corrente di 4A. L’impegno delle linee aeree appare

(14)

molto più modesto di quello delle linee in cavo, infatti i valori di corrente più alti sono 15,4A e

27,3A e rappresentano il 7,9% e 14,2% della portata di cui i tratti di linea in questione sono capaci.

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