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Il rischio idrologico-idraulico

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Academic year: 2021

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Misure per la

Mitigazione del rischio di alluvione e di dissesto

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La mitigazione del rischio

Il rischio idrologico-idraulico

❚  La Prevenzione del rischio di inondazione (o, per meglio dire, la Mitigazione) è basata su un complesso di fattori, (Interventi e Introduzione di Pratiche) che permettono la permanenza e lo sviluppo delle attività umane nelle aree a rischio;

❚  La classificazione più comunemente adottata per gli interventi a difesa delle aree inondabili distingue, due tipologie fondamentali: interventi strutturali e interventi non strutturali;

❚  Efficaci sistemi di difesa sono frutto di una adeguata combinazione di interventi strutturali e non strutturali.

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Combinazione degli Interventi

Il rischio idrologico-idraulico

rL,T = PL = 1− 1− 1 T

"

#$ %

&

'

L

L Orizzonte temporale di riferimento.

P

L

Probabilità di un evento sfavorevole in un periodo di L anni consecutivi.

Il Rischio (naturale) RESIDUALE

( )

L

X

L

F L p

P = ( ) = 1 − 1 −

F

X

(x)

= distribuzione geometrica di parametro

p p

= probabilità (semplice) dell’evento sfavorevole

E(x) = 1

p = T (Periodo di Ritorno)

Rischio RESIDUALE

Se r

L,T è assegnato

:

(

rLT

)

L

T 1

1 .

1 1

=

Il periodo di ritorno T non caratterizza completamente il rischio idrologico in campo progettuale e nella pianificazione

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Esempi

Perchè accada una piena con T=50 non si devono attendere 50 anni!

2 . 50 0

1 1 1

10 50

,

10

" ≅

#

% $

&

' −

r =

La probabilità che in un orizzonte di 10 anni venga superata una piena con T=50 è circa pari al 20%

Per L<<T vale

T L r T

L T

L

" ≅

#

% $

&

' −

= 1

1

,

1

Si può considerare L come un moltiplicatore del rischio naturale

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Effetti della mancata considerazione del rischio residuale

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Incremento dello sviluppo urbanistico che generalmente segue il verificarsi di evento e successivo potenziamento delle difese

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8

Approccio alle attività di Mitigazione

❚  Punti di vista (spesso messi sullo stesso piano):

❚  del (1) Pianificatore (Area vasta) e (2) dell’Operatore esperto (controllo locale)

❚  (1) Approccio Sistemico (comune su testi e manuali): comprende la coerenza degli interventi lungo le aste fluviali ed a scala di bacino

❚  (1) Approccio Puntuale (ma capillare):

Capacità di Riconoscimento dei fattori locali di possibile esaltazione dei rischi, soprattuto di DISSESTO (erosione, scalzamento, restringimenti, intasamenti, elevate velocità locali, trasporto granulare o fango)

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Criteri di approccio sistemico

Da R. Rosso

10

Criteri di approccio ‘puntuale’

Da APAT

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Interventi di difesa e mitigazione vs.

Sistemazioni Idrauliche

❚  Spesso messi sullo stesso piano o considerati sinonimi. Distinzione di massima:

❚  Il SOGGETTO della Difesa Idraulica è l’area a rischio da proteggere

❚  Il SOGGETTO della Sistemazione Idraulica è il il tratto o la sezione di corso d’acqua o il versante che possono costituire fattori di (aggravamento del) rischio (prevalentemente dissesti)

❚  ENTRAMBI concorrono ad un approccio ‘olistico’ alla DIFESA DEL SUOLO

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Approccio sistemico

(mitigazione rischio alluv.)

Da R. Rosso

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Criteri generali per gli INTERVENTI di Ingegneria Idraulica

!  Regioni di Pianura: Riduzione della portata e dei livelli in alveo

"  La protezione idraulica dei territori di pianura è basata principalmente sul tentativo di ridurre le portate naturali e di contenere i livelli entro limiti accettabili.

!  Regioni montane: Stabilizzazione dell’alveo

" Nelle zone montane le opere di protezione mirano

prevalentemente al contenimento delle variazioni trasversali e verticali dell’alveo, al controllo del trasporto solido, ed hanno come obiettivo la riduzione della velocità per ridurre il rischio

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Mitigazione rischio alluvionale

❚  controllo diretto e/o indiretto dei corsi d'acqua:

❚  Riducono portate o livelli in corrispondenza delle sezioni di interesse

❚  Incremento della capacità di

convogliamento del corso d acqua

❚  Rettifiche fluviali (drizzagni)

❚  Deviazione dei volumi di piena

Misure Strutturali ‘PASSIVE’

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Mitigazione rischio alluvionale

❚  modificano le

caratteristiche delle onde di piena nei tratti di interesse

❚  Richiedono accurata valutazione dei volumi di piena perché si realizzi l’abbattimento della portata di picco per assegnato T

❚  Serbatoi di laminazione

❚  Casse di espansione

Misure Strutturali ‘ATTIVE’

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#  Questo metodo di difesa dalle inondazioni mira a ridurre i livelli di piena incrementando la capacità di convogliamento del corso d'acqua per contenere in alveo la portata di piena QT

#  P e r i n c r e m e n t a r e l a capacità di convogliamento, si interviene aumentando la sezione trasversale σ del corso d acqua secondo diverse modalità

per scavo

per arginatura Incremento della capacità di

convogliamento

Misure Strutturali ‘PASSIVE’

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17 Con questo metodo si modifica

l assetto planimetrico di un corso d acqua, normalmente mediante il taglio di uno o più meandri esistenti

Rettifiche fluviali (drizzagni)

Misure Strutturali ‘PASSIVE’

Si realizzano maggiori velocità della corrente in prossimità del tratto rettificato. Se si teme modifica del trasporto solido è opportuno stabilizzare il fondo, mediante rivestimento.

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1840-1868 Intervento idraulico del Colonnello

J. Tulla

Situazione pre 1840

Drizzagno sul fiume Reno

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Opere per l’aumento della capacità di convogliamento della sezione

!  Risagomatura e rettifica dei tratti d’alveo

- Attenzione agli impatti su grande scala!

!  Costruzione o sopraelevamento degli argini

- Impatto sul territorio - Confinamento del fiume - Falso senso di sicurezza

!  Variazione dei coefficienti di scabrezza (rivestimento)

- Riduzione del livello idrico in alveo.

- Attenzione al surplus di Energia e capacità erosiva!

- Impatto ambientale spesso inaccettabile

I canali scolmatori hanno come finalità quella di attenuare il solo colmo di piena e pertanto sono attivi solo a seguito del superamento di portate significative, durante le piene.

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Deviazione dei volumi di piena La riduzione dei colmi di portata è ottenuta tramite l'allontanamento di una parte, anche rilevante, dei volumi di piena. Le portate allontanate vengono poi canalizzate per giungere ad una depressione topografica, per essere reimmesse in un lago, o in un fiume, o, ancora, in mare. Tra i sistemi di deviazione una distinzione va effettuata tra i canali diversivi e i canali scolmatori.

I diversivi sono canali artificiali a soglia regolata e non, sempre attraversati dalla corrente idrica, che derivano acqua dal fiume e la convogliano in un altro recapito finale.

Misure Strutturali ‘PASSIVE’

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Diversore (Diversivo) per navigazione interna: canal d’Alsace

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Diversivo sul Fiume Ombrone

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Diversivo sul Fiume Ombrone

Diversivo di Vienna “Neue Donau”

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Diversivo di Vienna

Diversivo di Vienna (sezione controllo)

Donau canal weir (Vienna)

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Scolmatore di Balangero

• L = 10 m

• Hfondo = 0.4 m

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Scolmatore di Balangero

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Dora Baltea

NODO IDRAULICO IVREA

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Nodo Idraulico di Ivrea

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L’area dell’incile

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Particolare argine in sponda sinistra 35

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Vedi ivrea.zip

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SCOLMATORE ADIGE - GARDA

http://www.bacinimontani.provincia.tn.it/pdf/galleria_adige_garda_loppio.pdf

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Imbocco (Comune di Mori)

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Riferimenti

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