Gabriele Squintani Giuseppe Diegoli
Servizio Veterinario ed Igiene degli alimenti Regione Emilia Romagna
Quadro normativo e attività di controllo
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali
della Regione Emilia Romagna della Regione Emilia Romagna
"Benessere animale. Fino dove è sostenibile per la zootecnia emiliano-romagnola?"
5 luglio 2010
Regione Emilia-Romagna
In Italia In Italia
Quadro normativo animali da allevamento
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Il “Pacchetto igiene”
Il “Pacchetto igiene”
- Allevamento
- Trasporto
- Macellazione
Controllo ufficiale
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Controlli riguardanti la
"protezione degli animali durante il trasporto"
Valutazione della Copertura Rispetto della tempistica
(31 marzo)
Valutazione della Qualità Coerenza dei dati forniti con gli obblighi del Reg.CE
n. 1/2005 Controlli riguardanti la
"protezione degli animali negli allevamenti" (D.Lgs. 533/92 e succ. modifiche - D.Lgs.
534/92 e succ. modifiche, D.Lgs.
146/01 – Circolare 5/11/2001 n.
10 - D.Lgs. 267/03 – Decisione 2000/50/CE della Commissione)
Rispetto della tempistica (31 marzo)
Totale dei controlli effettuati Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di
Assistenza in condizioni di appropriatezza ed efficacia nell’utilizzo delle Assistenza in condizioni di appropriatezza ed efficacia nell’utilizzo delle
risorse, di cui all’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 risorse, di cui all’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005
RACCOLTA DELLA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER LA VERIFICA RACCOLTA DELLA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER LA VERIFICA
DEGLI ADEMPIMENTI RELATIVI ALL’ANNO 2009 DEGLI ADEMPIMENTI RELATIVI ALL’ANNO 2009
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna (Re, 23.4.2010)
Allevamento Trasporto Macellazione
• D.Lgs 533/1992 "Attuazione della direttiva 91/629/CEE norme minime per la protezione dei vitelli"
• D.Lgs 146/2001 “Attuazione della direttiva 98/58/CE protezione degli animali negli allevamenti”
• D.Lgs 267/2003 “Attuazione della direttiva 2002/4/CE per la protezione delle galline ovaiole e la
registrazione dei relativi stabilimenti di allevamento”
• D.Lgs 53/2004 “Attuazione della direttiva 2001/93/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini”
• Decisione 2006/778/CE Relativa ai requisiti minimi applicabili alle ispezioni
•Regolamento 1/2005
•D. Lgs. 151/2007
•L.623/1985
•D.Lgs 333/1998
•Reg. 1099/2009/CE (da 1.1.2013)
In Italia In Italia
Quadro normativo animali da allevamento
Legge 20 luglio 2004, n. 189
“Maltrattamento degli animali”
TRASPORTATORE
ALLEVATORE
VETERINARIO UFFICIALE
MACELLATORE
Piano Nazionale Benessere Animale Piano Nazionale Benessere Animale
Considerazioni generali Considerazioni generali
La valutazione del benessere animale richiede
competenze su etologia, fisiologia, patologia e sanità animale
Professionalità medico veterinaria
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Piano Nazionale Benessere Animale Piano Nazionale Benessere Animale
Considerazioni generali Considerazioni generali
Definire criteri nazionali per la programmazione dei controlli
Le ispezioni devono riguardare tutte le specie di allevamento
L’applicazione delle norme non deve
determinare sleale concorrenza di mercato
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Piano Nazionale Benessere Animale Piano Nazionale Benessere Animale
Considerazioni generali Considerazioni generali
Uniformare i comportamenti ispettivi e di rendicontazione delle attività
E’ necessaria formazione specifica sia per i veterinari, sia per gli allevatori
I veterinari ufficiali possono svolgere un importante compito “formativo” sugli allevatori
Precedenti report FVO non soddisfacenti
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Piano Nazionale Benessere Animale Piano Nazionale Benessere Animale
Obiettivi Obiettivi
1) Individuazione criteri controllo conformi Dec. 778/2006/CE
2) Programmazione annuale controlli sulla base della valutazione del rischio
3) Coordinamento delle diverse Autorità Competenti 4) Standardizzazione e informatizzazione dei flussi
informativi
5) Formazione medici veterinari e allevatori
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Piano Nazionale Benessere Animale 2010 Piano Nazionale Benessere Animale 2010
La programmazione delle attività e la selezione degli allevamenti da sottoporre a controllo deve essere fatta
sulla base della valutazione del rischio basata sui criteri già indicati nel Piano Nazionale Benessere Animale (nota prot.
n.16031 del 04/08/2008) e sui risultati dei controlli eseguiti negli anni precedenti.
Al fine della valutazione del rischio si deve anche tener conto dell’acquisizione della formazione da parte degli allevatori in materia di benessere animale.
Tale criterio di rischio assume maggior peso nei casi in cui
la formazione è prescritta in modo esplicito dalla normativa
vigente.
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna (Re, 23.4.2010)
TUTELA DEL BENESSERE DEGLI ANIMALI DURANTE IL TUTELA DEL BENESSERE DEGLI ANIMALI DURANTE IL
TRASPORTO
TRASPORTO Reg. (CE)1/2005 Reg. (CE)1/2005
Valutazione del rischio per programmazione:
•Percorsi per le quali in passato si è registrata un’elevata percentuale di irregolarità (Spagna Italia??);
•Irregolarità ripetute da parte di ditte di trasporto;
•Incremento della movimentazione di determinate specie animali in alcuni periodi dell’anno (agnelli Pasqua e del Natale);
•Segnalazioni dai Punti di contatto Reg (CE) n. 1/2005;
•Trasporto di specie animali per le quali il regolamento richiede particolari requisiti tecnici dei mezzi (equidi su lunga distanza);
•Trasporto di animali in situazioni climatiche avverse, (inverno estate).
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna (Re, 23.4.2010)
TUTELA DEL BENESSERE DEGLI ANIMALI DURANTE IL TUTELA DEL BENESSERE DEGLI ANIMALI DURANTE IL
TRASPORTO TRASPORTO
PROGRAMMAZIONE DELL’ ATTIVITA’
La programmazione minima dei controlli per la verifica del rispetto delle disposizioni di cui al Regolamento (CE) n°1/2005 è la seguente:
Trasporti superiori alle 8 ore (su lunga distanza):
controllo del 10% dei mezzi in arrivo al macello (documentale, requisiti strutturali e idoneità degli animali);
controllo del 5% delle partite di animali in arrivo nei posti di controllo;
Trasporti inferiori alle 8 ore (brevi viaggi)
controllo al macello del 2% delle partite di animali in arrivo.
I controlli non devono essere discriminatori e devono riguardare il maggior numero possibile di autotrasportatori anche nel caso di brevi viaggi.
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
TUTELA DEL BENESSERE DEGLI ANIMALI DURANTE TUTELA DEL BENESSERE DEGLI ANIMALI DURANTE
L’ABBATTIMENTO AL MACELLO L’ABBATTIMENTO AL MACELLO
La protezione degli animali durante la macellazione e l’abbattimento è stata sino ad ora disciplinata a livello comunitario con la Direttiva 93/119//CE, attuata
nell’ordinamento nazionale mediante il D.Lgs 1 settembre 1998, n 333.
REGOLAMENTO (CE) N. 1099/2009 DEL CONSIGLIO del 24 settembre 2009 relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento
Articolo 30 Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Esso si applica a decorrere dal 1° gennaio 2013.
Piano Nazionale Benessere Animale Piano Nazionale Benessere Animale
Validità
Validità Avvio sperimentale – luglio 2008
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Rendicontazione - In corso di ispezione l’AC raccoglie e corso di ispezione l’AC raccoglie e registra:
registra:
- data e identificazione del luogo di produzione - tipo di allevamento e disposizioni comunitarie
corrispondenti
- categoria delle non conformità rispetto alle disposizioni corrispondenti della legislazione
comunitaria
- categorie amministrative delle non conformità e azioni
intraprese
Piano Nazionale Benessere Animale Piano Nazionale Benessere Animale
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
CATEGORIE AMMINISTRATIVE DELLE NON CONFORMITÀ
Azioni intraprese dall’autorità competente
1. Richiesta di rimediare alla/e non conformità entro un termine inferiore ai tre mesi. Nessuna sanzione amministrativa o penale immediata
2. Richiesta di rimediare alla/e non conformità entro un termine superiore ai tre mesi. Nessuna sanzione amministrativa o penale immediata
3. Sanzione amministrativa o penale immediata
Categoria amministrativa della non conformità 1. A
2. B
3. C
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Obiettivi del PNBA
VITELLI:
Libertà di movimento
Spazio disponibile
Attrezzature automatiche e meccaniche
Tasso di emoglobina
Alimenti contenenti fibre
SUINI
Ispezione
Spazio disponibile
Alimentazione, abbeveraggio e somministrazione di altre sostanze
Mangimi contenenti fibre
GALLINE OVAIOLE
Ispezione
Spazio disponibile
Mutilazione
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Obiettivi del PNBA
Categorie di non
conformità Broiler Struzzi Tacchini Altri
avicoli conigli lepri ovini caprini bufali cavalli Animali da
pelliccia pesci Bovini da carne
Ispezione x x x x x x x x x x x x x
Libertà di
movimento x x x x x x x x x x
Edifici e locali di
stabulazione x x x x x x x x x x x x
Attrezzatura automatica e
meccanica x x x x x
Alimentazione, abbeveraggio e somministrazione
di altre sostanze
x x x x x x x x x x x x
Mutilazione x x x
Procedure
d’allevamento x x x x x x x x x x
altre specie altre specie
In Emilia-Romagna In Emilia-Romagna
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Controllo Ufficiale (dal 2005) Controllo Ufficiale (dal 2005)
- Formazione
- Strumenti registrazione attività
- Strumenti registrazione non conformità (anticipato i tempi!)
(anticipato i tempi!)
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
SPECIE
NUMERO AZIENDE CONTROLLATE
% sul totale aziende presenti
2008 2009 ∆
Galline ovaiole* 71,65% 34,87% -51,34 %
Vitelli** 40,94% 100,00% 144,28 %
Suini 58,09% 49,84% -14,20 %
Bovini 50,73% 47,02% -7,32 %
Broiler 44,65% 35,90% -19,61 %
Ovi-caprini 34,19% 56,91% 66,45 %
• * tutte le tipologie di allevamento
• ** dati 2009: mancano i vitelli NON a carne bianca
Piano Nazionale Benessere Animale – Relazione RER
anno 2008/2009
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Piano Nazionale Benessere Animale – Relazione RER anno 2008/2009
SPECIE
NUMERO INFRAZIONI REGIONE EMILIA-ROMAGNA
provv. tipo A provv. tipo B provv. tipo C TOT IRREGOALRITA'
2008 2009 ∆ % 2008 2009 ∆ % 2008 2009 ∆ % 2008 2009 ∆ %
Galline
ovaiole* 37 13 -64,9 18 14 -22,2 4 2 -50,0 59 29 -50,8 Vitelli** 223 216 -3,1 58 7 -87,9 4 8 100,0 285 231 -18,9 Suini 313 204 -34,8 120 37 -69,2 4 4 0,0 437 245 -43,9 Bovini 104 164 57,7 19 19 0,0 4 3 -25,0 127 186 46,5
Broiler 0 0 0,0 0 0 0,00 0 0 0,00 0 0 0,00
Ovi-
caprini 9 13 44,4 9 0 -100,0 1 2 100,0 19 15 21,1
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna (Re, 23.4.2010)
CONTROLLI TRASPORTI – Dato RER – 2008/2009 CONTROLLI TRASPORTI – Dato RER – 2008/2009
Numero delle ispezioni
1 Sui mezzi di trasporto (indicare il n. dei
mezzi di trasporto ispezionati, o in
relazione agli animali ispezionati)
2008/2009
a Durante il trasporto
stradale 35/136
b Al luogo di arrivo 1.850/2.335
c1 Al mercato 6/0
c2 Al luogo di partenza 117/62
c3 Ai punti sosta 11/16
c4 Ai punti di trasferimento 0/0
d Controlli documentali (indicare il n. di mezzi di trasporto per i quali é stato controllato il corredo
documentale) 1.510/1.542
Numero di violazioni
1 Sui mezzi di trasporto (indicare il n. dei
mezzi di trasporto ispezionati, o in
relazione agli animali ispezionati)
2008/2009
a Durante il trasporto stradale 2/16
b Al luogo di arrivo 29/17
c1 Al mercato 0/0
c2 Al luogo di partenza 0/0
c3 Ai punti sosta 0/5
c4 Ai punti di trasferimento 0/0
d Controlli documentali
(indicare il n. di mezzi di trasporto per i quali il corredo documentale controllato ha presentato
infrazioni) 67/43
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna
Altri dati RER Altri dati RER
Anno 2007 Anno 2008
Numero bovini morti in Azienda 16.837 18.217
Numero bovini abbattuti in Azienda per motivi di
benessere /provvedimenti sanitari 127 188
Numero bovini macellati d’urgenza in azienda 31 55
Numero bovini macellati in Azienda per autoconsumo 1 1
Numero bovini giunti morti presso le strutture di
macellazione 384 342
Numero bovini giunti presso le strutture di macellazione accompagnati da “attestazione di idoneità al trasporto per animali malati o feriti lievemente”.
1.801 2.441
Decreto legislativo 20 febbraio 2004, n. 53 “ Attuazione della direttiva 2001/93/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini”, modifica del Decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 534.
Disposizioni che si applicano a partire dal 15 marzo 2004 a tutte le aziende nuove o ricostruite o adibite a tale uso per la prima volta
dopo la data citata. Dal 1.1. 2013 si applicano a tutte le aziende.
• Se allevate in gruppo, la superficie libera a disposizione di scrofe e scrofette deve essere:
Scrofette dopo la fecondazione: 1,64 m2 Scrofe: 2,25 m2
Se i gruppi sono < di 6 animali le superfici devono essere aumentate del 10%
Se i gruppi sono maggiori di 40 animali le superfici possono essere ridotte del 10%
• Per scrofe e scrofette dopo la fecondazione la pavimentazione deve prevedere una parte della superficie del pavimento (0.95 m2 per le scrofette e 1.3 m2 per le scrofe) costituita da pavimento pieno continuo con al massimo il 15% della superficie riservata alle aperture di scarico.
Disposizioni che si applicano a partire dal 15 marzo 2004 a tutte le aziende nuove o ricostruite o adibite a tale uso per la prima volta
dopo la data citata. Dal 1.1. 2013 si applicano a tutte le aziende.
• Scrofe e scrofette vanno allevate in gruppo nel periodo compreso tra le 4 settimane dopo la fecondazione e una settimana prima del parto. I lati del recinto dove le
scrofe sono alloggiate devono avere una lunghezza superiore a 2,8 m; se i suini allevati in gruppo sono in numero inferiore a 6 tale misura si riduce a 2,4 m.
Aziende con meno di 10 scrofe possono albergare scrofe e scrofette in gabbie singole a condizione che gli animali possano girarsi facilmente nel recinto.
• Scrofe e scrofette devono avere accesso permanente al materiale per le attività di ricerca e manipolazione.
• I suini aggressivi o malati o feriti possono essere allevati in recinti individuali purché le dimensioni di tale sistemazione consenta loro di girarsi su se stessi.
Victorsson’s furnished cage
Perch Nest
Decreto Legislativo 29 luglio 2003, n. 267
"Attuazione delle direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE, per la protezione delle
galline ovaiole
e la registrazione dei relativi stabilimenti di allevamento"Art. 3.
D i v i e t i
1. A decorrere:
a) dalla data di entrata in vigore del presente decreto, e' vietato costruire o mettere in funzione per la prima volta le gabbie di cui al punto 1 dell'allegato C;
b)
dal 1° gennaio 2012, e' vietato utilizzare
nell'allevamento le gabbie di cui al
numero 1
dell'allegato C.
Perchè si è giunti al divieto delle
gabbie:
spazio limitato,
ambiente inadeguato,
Impossibilità di esprimere comportamenti naturali come:
approccio al nido e cova
salire sul trespolo ( rami)
Beccare intorno per conoscere l’ambiente circostante
fare il bagno di sabbia ( spollinamento)
Caretaker inside
D. Guémené (INRA & SYSAAF – France), guemene@tours.inra.fr April 3rd, 2009. Forli Poultry Show, Italy.
Decreto Legislativo 29 luglio 2003, n. 267
"Attuazione delle direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE, per la protezione delle galline ovaiole e la registrazione dei relativi stabilimenti di allevamento"
tagliaunghie
Nido Area dove
spollinarsi e raspare
abbeveratoi (2)
mangiatoie (≥12cm/capo) trespoli (≥15cm/gallina)
«Laying Hen» Directive (99/74-EC): Furnished cage equipments
La direttiva(99/74-EC)non ha ben definito i nidi: ne esistono diversi modelli
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna (Re, 23.4.2010)
DISPOSIZIONI APPLICABILI AI SISTEMI ALTERNATIVI DISPOSIZIONI APPLICABILI AI SISTEMI ALTERNATIVI
Nei sistemi di allevamento che consentono di muoversi fra diversi livelli:
1) il numero massimo di livelli sovrapposti deve essere pari a 4;
2) l'altezza libera minima fra i vari livelli deve essere di 45 cm;
3) le mangiatoie e gli abbeveratoi un accesso uniforme;
4) i livelli devono da impedire alle deiezioni di cadere sui livelli inferiori;
A decorrere dal 1° gennaio 2007, tutti i sistemi alternativi devono applicare i requisiti di cui al presente allegato.
Sistemi alternativi: a terra
D. Guémené (INRA & SYSAAF – France), guemene@tours.inra.fr April 3rd, 2009. Forli Poultry Show, Italy.
• Sistemi alternativi: aviario a più piani
Separated nests
D. Guémené (INRA & SYSAAF – France), guemene@tours.inra.fr April 3rd, 2009. Forli Poultry Show, Italy.
“sistemi alternativi : in veranda ed all’aperto
D. Guémené (INRA & SYSAAF – France), guemene@tours.inra.fr April 3rd, 2009. Forli Poultry Show, Italy.
sistemi alternativi: di altro tipo
D. Guémené (INRA & SYSAAF – France), guemene@tours.inra.fr April 3rd, 2009. Forli Poultry Show, Italy.
Squintani – Diegoli Regione Emilia-Romagna (Re, 23.4.2010)