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Corso di Semiotica A.a. 10/11Docente: Gianna Angelini

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Academic year: 2022

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(1)

Corso di Semiotica A.a. 10/11

Docente: Gianna Angelini

Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata

(2)

Agenda

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

 Dal segno al testo

‣  Il ruolo del linguista danese L.T.Hjelmslev

   Principio di immanenza della lingua

   Dal segno alla funzione segnica

   Espressione/Contenuto

‣  Dal testo al discorso

‣  L’importanza del concetto di Narrazione

‣   La  cooperazione  interpretativa  nei  testi 

narrativi (Eco)

(3)

Hjelmslev:lingua come struttura

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

"La linguistica deve cercare di cogliere la lingua non come un  conglomerato di fenomeni non linguistici (per esempio fisici,  psicologici, logici, sociologici), ma come una totalità 

autosufficiente, una struttura sui generis [...]. Una teoria  linguistica [...] deve cercare una costanza che non sia 

ancorata a una qualche realtà fuori del linguaggio, ma che  sia quel che fa di una lingua una lingua".

PRINCIPIO DI IMMANENZA

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Hjelmslev: il segno

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

"Non ci può essere, tranne che per un’artificiale separazione, un Contenuto  senza un’Espressione, né un’Espressione senza un Contenuto.

Se pensiamo senza parlare, il pensiero non è un Contenuto linguistico, non è  un funtivo di una funzione segnica; se parliamo senza pensare produciamo  una serie di suoni a cui nessun ascoltatore può attribuire un Contenuto, il 

nostro discorso sarà un abracadabra, non è un’espressione linguistica, non un  funtivo di una funzione segnica"

La FUNZIONE SEGNICA

(5)

Hjelmslev: il segno

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

Espressione/Contenuto sono i due piani del linguaggio

(si passa dalla dimensione del segno al piano del sistema linguistico)

Tutti i sistemi comunicativi presentano entrambi i piani I due piani sono correlati da due strati del linguaggio: la  FORMA 

(=costante)

 e la SOSTANZA 

(=variabile)

FORMA e SOSTANZA si alimentano attraverso un terzo 

elemento: la MATERIA 

(=universo non ancora semiotizzato)

(6)

Hjelmslev:il sistema

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

"E’ come una stessa manciata di sabbia che può prendere  forme diverse, o come la nuvola di Amleto che cambia spesso  aspetto da un momento all’altro. Come la stessa sabbia si  può mettere in stampi diversi, come la stessa nuvola può  assumere forme sempre nuove, così la stessa materia può  essere formata o strutturata diversamente in diverse lingue. 

A determinare la sua forma sono soltanto le funzioni della  lingua, la funzone segnica e le altre da essa deducibili. La  materia rimane ogni volta, sostanza per una nuova forma, e  non ha altra esistenza possibile al di là del suo essere 

sostanza per questa o quella forma".

(7)

Hjelmslev:il sistema

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

MOLTO 

IMPORTANTE!!!

Per Hjelmslev la FUNZIONE SEGNICA è una

RELAZIONE FORMALE

(8)

Hjelmslev:il linguaggio

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

"Un linguaggio non ristretto o “linguistico” può essere usato  per veicolare ogni significato possibile, laddove i linguaggi  ristretti, come le formule matematiche, si adattano solo a  una classe definita di significati. Ogni testo qualsiasi, nel  senso più ampio della parola, può essere tradotto in ogni  linguaggio non ristretto, mentre ciò non è altrettanto vero  per i linguaggi ristretti. Tutto ciò che è espresso in danese può  essere tradotto in inglese e viceversa, poiché entrambi sono  linguaggi non ristretti. Tutto ciò che è espresso in una 

formula matematica può essere reso in inglese, ma non è  vero che ogni espressione inglese può essere resa in una  formula matematica: questo perché il linguaggio delle 

formule matematiche è ristretto, mentre l’inglese non lo è ".

(9)

Hjelmslev:il linguaggio

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

Ogni linguaggio è contraddistinto da due  assi:

l’Asse del PROCESSO 

(=che comprende i rapporti  sintagmatici tra gli elementi)

l’Asse del SISTEMA 

(=che riguarda le alternative  possibili che potrebbero trovarsi in ogni posizione del  sintagma)

(10)

Hjelmslev:il testo

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

La nozione di PROCESSO coincide con  quella di TESTO, inteso come un processo  linguistico (=una particolare disposizione di  elementi linguistici).

Esso pertanto, pertiene allo stato 

immanente della forma e non a quello delle 

sostanze del processo.

(11)

Evoluzioni teoriche in breve

Implicazioni della concentrazione sullo  studio del TESTO

Teorie testuali di prima e seconda  generazione

L’importanza del concetto di  NARRAZIONE/NARRATIVITA’

Principi di SEMANTICA INCORPORATA

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

(12)

Eco - Il Lettore modello

Un testo rappresenta una catena di artifici  espressivi che debbono essere attualizzati dal  destinatario.

Il testo richiede movimenti cooperativi attivi e  coscienti da parte del fruitore.

Il testo è un meccanismo pigro che vive sul 

plusvalore di senso introdottovi dal destinatario

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

(13)

Eco - Il Lettore modello

Un testo è un prodotto la cui sorte 

interpretativa deve far parte del proprio  meccanismo generativo: generare un testo 

significa attuare una strategia di cui fan parte le  previsioni delle mosse altrui.

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

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Eco - Strutture di mondi

Entrare in uno stato di attesa significa far previsioni. Il Lettore  Modello è chiamato a collaborare allo sviluppo della fabula  anticipandone gli stati successivi. L’anticipazione del lettore  costituisce una porzione di fabula che dovrebbe corrispondere a  quella che egli sta per leggere.

Nel fare delle previsioni, il lettore assume un atteggiamento  proposizionale circa il modo in cui andranno le cose.

Così facendo configura un possibile corso di eventi o un possibile  stato di cose. Si parla a proposito di MONDI POSSIBILI.

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

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Eco - Strutture di mondi

“Un mondo possibile consiste di un insieme di individui forniti di  proprietà. Siccome alcune di queste proprietà o predicati sono  azioni, un mondo possibile può essere visto anche come un  corso di eventi. Siccome questo corso di eventi non è attuale,  ma appunto possibile, esso deve dipendere dagli atteggiamenti  proposizionali di qualcuno, che lo afferma, lo crede, lo sogna, lo  desidera, lo prevede, eccetera.”

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

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Eco - Strutture di mondi

Per azzardare previsioni che abbiano una minima probabilità di  soddisfare il corso della storia, il lettore esce dal TESTO. Elabora  inferenze, ma va a cercare altrove una delle premesse probabili  del proprio entimema. 

Eco definisce queste fuoriuscite dal TESTO: passeggiate  inferenziali.

Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

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Lezione 3 ‐ Introduzione al concetto di narrativa/narrazione

Ragioniamo insieme...

(18)

Grazie

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