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COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena

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COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n. 141 del 14/09/2016

OGGETTO: INDIRIZZI PER LA DEFINIZIONE DELLA CONSISTENZA DEL FONDO RISORSE DECENTRATE PERSONALE DIPENDENTE E PER LA CONTRATTAZIONE ECONOMICA PER L'ANNO 2016.

L’anno duemilasedici, il giorno quattordici del mese di settembre alle ore 14:15 presso questa sede comunale, a seguito di apposito invito diramato dal Sindaco, si è riunita la Giunta Comunale.

Dall'appello nominale risultano presenti:

BASSI GIACOMO

GUICCIARDINI NICCOLO' GAROSI ILARIA

TADDEI CAROLINA ANTONELLI MARCO

Sindaco Vice Sindaco Assessore Assessore Assessore

Presente Presente Presente Presente Presente

Presiede il Sig. BASSI GIACOMO, Sindaco.

Assiste e cura la redazione del presente verbale il Dott. GAMBERUCCI MARIO, in qualità di Segretario.

Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sindaco dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto sopra indicato.

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Oggetto: INDIRIZZI PER LA DEFINIZIONE DELLA CONSISTENZA DEL FONDO RISORSE DECENTRATE PERSONALE DIPENDENTE E PER LA CONTRATTAZIONE ECONOMICA PER L'ANNO 2016.

LA GIUNTA COMUNALE Premesso che:

- ai sensi di quanto previsto dagli articoli 31 e 32 del CCNL di comparto 22.1.2004, gli Enti provvedono annualmente alla quantificazione delle risorse decentrate stabili e variabili da destinare all’incentivazione delle politiche di sviluppo delle risorse umane e della produttività;

- che la quantificazione delle risorse stabili è disposta, senza margine di discrezionalità, con atto di natura gestionale, mentre la quantificazione delle risorse variabili è demandata alla discrezionale valutazione della Giunta comunale, che vi provvede nell’ambito delle disponibilità di bilancio e nel rispetto dei vincoli normativi in vigore;

Richiamata la determinazione dirigenziale, con la quale si è proceduto alla costituzione per l’anno 2016 del Fondo per le risorse decentrate di parte stabile e del Fondo per il lavoro straordinario;

Preso atto:

- dell’articolo 9 comma 2 bis della legge 30 luglio 2010 n. 122 il quale recita: “A decorrere dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013 l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non può superare il corrispondente importo dell’anno 2010 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio”;

- della legge 15 luglio 2011, n. 111 «Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, che ha prorogato al 31/12/2014 le disposizioni che limitano la crescita dei trattamenti economici del personale;

-dell’articolo 1, comma 456, della legge n. 147/2013 (legge di stabilità per l’anno 2014), integrativo delle disposizioni di cui all’articolo 9, comma 2-bis, del Dl n. 78/2010, “A decorrere dal 1º gennaio 2015, le risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio sono decurtate di un importo pari alle riduzioni operate per effetto del precedente periodo” che ha conseguentemente eliminato l’obbligo annuale di riduzione proporzionale in corrispondenza della riduzione del personale in servizio confermando altresì gli effetti riduttivi realizzatisi nel quadriennio 2011-2014;

- dell'art. 1 comma 236 Legge di stabilità 2016, in base alla quale “a decorrere dal 1º gennaio 2016 l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, non può superare il corrispondente importo determinato per l'anno 2015 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio, tenendo conto del personale assumibile ai sensi della normativa vigente”;

Atteso che in sede di un primo incontro tra le delegazioni trattanti di parte pubblica e sindacale, finalizzato alla definizione di una ipotesi di contratto decentrato, è emersa la richiesta della delegazione di parte sindacale di ottenere il riconoscimento dell’incremento del fondo nella misura corrispondente al 1,2% del monte salari 1997, ai sensi dell’art. 15, comma 2, del CCNL del 1/4/1999;

Per tutto quanto sopra premesso si ritiene necessario fornire alcuni indirizzi all’apparato gestionale ai fini della quantificazione delle risorse variabili del fondo 2016:

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 integrazione del fondo con le somme costituite da risparmi sul fondo straordinario ai sensi dell’art.15, c.1 lett. m) CCNL 1.04.1999 da attribuire ai progetti approvati con il PEG 2016;

 integrazione del fondo fino all’importo massimo di € 24.609,34 corrispondente all’1,064% del monte salari 1997, ai sensi dell’art. 15, c. 2 e 4 del CCNL del 01/04/99, con collegamento agli specifici obiettivi di sviluppo indicati nel PEG 2016 secondo le indicazioni riportate nello stesso articolo 15, c. 2 e 4;

 integrazione del fondo con le somme non utilizzate o non attribuite con riferimento alle finalità dell’esercizio finanziario 2015 ai sensi dell’art. 17 c. 5 CCNL 1.04.1999 da attribuire ai progetti approvati con il PEG 2016;

 integrazione del fondo per il lavoro straordinario ai sensi del comma 2 dell’articolo 14 ccnl 01.04.1999, che prevede che il “il fondo per la corresponsione dei compensi relativi alle prestazioni di lavoro straordinario”, può essere incrementato con le disponibilità derivanti da specifiche disposizioni di legge connesse alla tutela di particolari attività, ed in particolare di quelle elettorali;

 integrazioni disposte ai sensi del combinato disposto dagli artt. 113 del D.Lgs. n.

50/2016 e 15 c. 1 lett. k del CCNL 01.04.1999 del personale del comparto solo per le attività svolte dal 20.04.2016. Al riguardo, visto che sono in corso appalti per la realizzazione di opere pubbliche, si ritiene opportuno dare mandato al Responsabile dell’Ufficio personale di integrare il fondo di cui all’oggetto della presente deliberazione per

€ 20.000 al fine di poter procedere nel corso dell’anno 2016 alla eventuale corresponsione degli importi spettanti, secondo il principio di cassa, da sempre applicato (ossia facendo figurare in entrata ed in uscita del fondo delle risorse decentrate gli importi nell’anno del loro effettivo pagamento);

Considerato che il Comune:

- ha rispettato il patto di stabilità per l’anno 2015 ed il Bilancio di Previsione 2016/2018 prevede il rispetto del vincolo del pareggio di bilancio;

- nell’anno 2015 ha rispettato il tetto della spesa di personale della media 2011/2013 e ed il Bilancio di Previsione 2016/2018 ne prevede il rispetto anche per il 2016;

- nell’anno 2015 ha rispettato il rapporto tra spese di personale e spese correnti nella media 2011/2013 (parametro abrogato per l’anno 2016 - art. 16, comma 1, D.L. 24 giugno 2016, n. 113 );

Preso atto che:

- con il comma 256 dell’articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), il legislatore ha prorogato, fino al 31 dicembre 2015, solo le disposizioni recate dall’articolo 9, comma 21, primo e secondo periodo, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.

78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, già prorogate fino al 31 dicembre 2014 dall’articolo 1, comma 1, lettera a), del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2013, n. 122; mentre il terzo e quarto periodo non essendo interessati dalla proroga hanno cessato la loro efficacia al 31 dicembre 2014;

- le disposizioni regolamentari adottate dall’ente in materia di premialità sono in linea con quanto disposto dall’articolo 23 del d.lgs. 150/2009;

- le disposizioni del contratto decentrato integrativo vigente, stipulato in data 14.01.2013, sono coerenti con tali norme e contengono già i criteri da utilizzare per l’attribuzione di nuove progressioni orizzontali;

- i dipendenti pertanto, in linea con il parere ARAN RAL270, sono stati messi a conoscenza delle regole preventivamente in modo da consentire a tutti uguali possibilità di partecipazione;

- l’intero procedimento deve perseguire il principio di non retrodatazione e pertanto le progressioni potranno avere decorrenza solo dall’anno successivo al periodo preso in esame per la valutazione e l’approvazione della graduatoria finale, per avere effetti dal 1 gennaio 2016, deve concludersi entro il 31.12.2016;

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- è necessario definire i criteri per la ripartizione annuale di destinazione delle risorse finanziarie, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, lettera a), del CCNL 1° aprile 1999;

Preso atto che:

- con l’entrata in vigore del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, è stato abrogato il d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e con esso anche la disciplina degli incentivi previsti dall’articolo 93, commi da 7-bis a 7-quinquies;

- l’art. 113 comma 3 recita: “L'ottanta per cento delle risorse finanziarie del fondo costituito ai sensi del comma 2 è ripartito con le modalità e i criteri previsti in sede di contrattazione decentrata integrativa del personale, sulla base di apposito regolamento adottato dalle amministrazioni …”;

- questa amministrazione intende approvare un nuovo regolamento che rispetti i seguenti principi:

 dall’applicazione della nuova normativa non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;

 l’incentivo dovrà essere proporzionale all’impegno richiesto al personale interno, pertanto le quote di incentivo relative a funzioni esternalizzate o non erogate a causa di accertamenti negativi delle prestazioni tecniche incrementeranno il fondo ma non potranno essere liquidate e pertanto andranno a costituire economia;

 la corresponsione dell’incentivo, in ossequio al principio di effettività, sancito dall’art.7, comma 5, del d.lgs. n. 165/2001, dovrà essere prevista a vantaggio esclusivo dei soggetti che abbiano effettivamente svolto prestazioni incentivabili non rientranti nelle competenze della “qualifica funzionale ricoperta”, al fine di riconoscere, un differenziale retributivo connesso al maggior carico di lavoro e di responsabilità assunto per le attività di programmazione della spesa per investimenti, verifica preventiva dei progetti, predisposizione e controllo delle procedure di bando e di esecuzione dei contratti pubblici, responsabile unico del procedimento, direzione dei lavori ovvero direzione dell'esecuzione, collaudo tecnico amministrativo o verifica di conformità, collaudo statico;

 lo scopo da perseguire deve essere quello di incentivare la realizzazione del lavoro o dell’opera “a regola d’arte”, con i costi e nei tempi previsti dal progetto, riducendo al massimo il ricorso a varianti in corso d’opera;

 la liquidazione dovrà essere subordinata al “previo accertamento positivo delle specifiche attività svolte dai dipendenti”;

 gli incentivi in oggetto non spettano per la progettazione come espresso nella legge delega (L. 28.01.2016 art. 1, comma 1, lettera rr) “è destinata una somma non superiore al 2 per cento dell'importo posto a base di gara per le attività tecniche svolte dai dipendenti pubblici relativamente alla programmazione della spesa per investimenti, alla predisposizione e controllo delle procedure di bando e di esecuzione dei contratti pubblici, di direzione dei lavori e ai collaudi, con particolare riferimento al profilo dei tempi e dei costi, escludendo l'applicazione degli incentivi alla progettazione”;

Considerato tutto quanto sopra e ritenuto di doversi esprimere, nel rispetto delle disposizioni normative vigenti, in merito alla quantificazione del Fondo delle Risorse Decentrate di parte variabile e di fornire precise direttive alla delegazione trattante di parte pubblica;

Con voti favorevoli unanimi, espressi nelle forme di legge;

DELIBERA

1. di richiamare e confermare integralmente i contenuti della premessa, che costituiscono parte integrante del presente deliberato;

2. di dare mandato al Dirigente dei Servizi Finanziari Mobilità e Farmacia di

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procedere all’integrazione del Fondo per le risorse decentrate di parte variabile per il personale dipendente nella misura consentita dalla vigente normativa e secondo le indicazioni riportate in premessa;

3. di definire i seguenti indirizzi e direttive alla delegazione trattante di parte pubblica:

a. le eventuali disponibilità di “risorse stabili”, eccedenti rispetto ai finanziamenti degli istituti correlati alle attività fondamentali per il modello organizzativo adottato dall’ente, dovranno essere destinate alle risorse per la premialità, fermo restando comunque il principio che tutti i percorsi di attribuzione del salario accessorio dovranno essere improntati alla meritocrazia e alla selettività delle scelte;

b. i programmi e gli obiettivi dell’amministrazione dovranno essere al centro di tutte le politiche di incentivazione;

c. mantenimento dell’area delle posizioni organizzative, considerate dall’Ente come indispensabile strumento per un’organizzazione moderna ed efficiente;

d. la valorizzazione dell’istituto della progressione economica dando mandato alla parte pubblica di:

 contrattare la quota massima di utilizzo del fondo di parte stabile da destinare a nuove progressioni entro il limite di € 10.000,00 da attribuire con decorrenza 01.01.2016, salvo quanto esposto in premessa;

 definire, una volta distribuite le risorse ai singoli settori tenendo conto del numero e qualifica dei dipendenti rispettivamente assegnati, criteri finalizzati alla massima redistribuzione delle somme disponibili fermi restando i limiti massimi assegnati ai settori;

e. l’individuazione delle modalità e dei criteri dell’incentivazione introdotta dall’art. 113 del d.lgs. 50/2016 deve rispondere ai principi indicati in premessa;

4. di dare mandato al Dirigente del Servizio Personale di verificare puntualmente nel corso dell’esercizio finanziario 2016 il rispetto della riduzione imposta dell'art. 1 comma 236 Legge di stabilità 2016 alla luce di future circolari interpretative nonché di significativi orientamenti dottrinari e/o giurisprudenziali;

5. di rendere il presente atto, con separata votazione unanime favorevole, immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000, stante l’urgenza di provvedere in merito.

Letto, approvato e sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.

IL Sindaco BASSI GIACOMO

IL Vice Segretario GAMBERUCCI MARIO

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