• Non ci sono risultati.

CRITICITÀ NELLA GESTIONE DEL SUPPORTO NUTRIZIONALE NELLE ONCOLOGIE ITALIANE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "CRITICITÀ NELLA GESTIONE DEL SUPPORTO NUTRIZIONALE NELLE ONCOLOGIE ITALIANE"

Copied!
22
0
0

Testo completo

(1)

Criticità

nella gestione

del supporto nutrizionale nelle oncologie italiane

Vittorina Zagonel

U.O.C. Oncologia Medica 1

Istituto Oncologico Veneto, IRCCS, Padova

(2)

Una persona non può pensare bene

amare bene dormire bene

se non ha

mangiato bene

(Virginia Woolf)

(3)

Non solo calorie …

Il significato sociale del cibo e del mangiare insieme

 Il ruolo “terapeutico” del cibo

Il valore che il cibo può avere per il malato oncologico

 Le implicazioni del calo di peso per la scelta della terapia

(4)

Muscaritoli et al. submitted

Indagine condotta nei day- hospital oncologici italiani

(anno 2013, in 1952 pazienti)

(5)

Indagine tra le oncologie d’Italia

(2015)

Scarsa sensibilità degli oncologi al problema

Scarsa collaborazione tra oncologi e nutrizionisti

Discreta presenza (65%) dei servizi

Nel 49% utilizzati solo su richiesta del paziente

Per il 95% degli oncologi intervistati, lo stato

nutrizionale risulta decisivo/cruciale per la scelta del trattamento oncologico.

Caccialanza R. et al. Nutrition 32:1028,2016

(6)

I diversi punti di vista

Del Fabbro et al JCSO 2015

(7)

Il ruolo dell’oncologo medico

Valuta e prescrive trattamenti medici

Anticipa e identifica i bisogni: supporto psicologico, nutrizionale, palliativo,

riabilitativo, sociale etc

Coordina un percorso terapeutico- assistenziale multidisciplinare

(8)

Criticità/Soluzioni

Non si può proporre ciò che non si conosce formazione specifica

Non si può proporre ciò che non si ha

identificare i servizi dedicati ai malati oncologici

Condividere strumenti di valutazione,

suddividendo tra oncologi e nutrizionisti ruoli e livelli di competenza.

(9)

Criticità nella gestione del supporto nutrizionale

Formazione all’oncologo e al paziente

Utilizzare nella pratica clinica strumenti validati e condivisi

Integrare le attività, modificando l’organizzazione

Verificarne l’applicazione e gli esiti Come intervenire?

(10)

Oncologo e Nutrizionista:

quale collaborazione?

(11)

E’ auspicabile

Non realizzare un percorso parallelo, bensì condividere un progetto di cura e di presa in carico, per ottimizzare la qualità della vita, l’adesione al programma di

trattamento oncologico, e ritardare il più possibile lo stato di cachessia.

(12)

Arends et al, Clin Nutr 2016

(13)

CURE SIMULTANEE

(insieme, nello stesso momento, contemporanee) NON Parallele

“Quelli che

camminano su

strade diverse non chiedono consigli l’uno all’altro”

Confucio

(14)
(15)

CURE SIMULTANEE

Integrazione tra le terapie oncologiche attive e le cure palliative*

dal momento della presa in carico del paziente oncologico.

*Prevenzione, identificazione, valutazione e trattamento dei sintomi fisici, funzionali e dei problemi psicosociali ed esistenziali del malato

oncologico nella fase avanzata di malattia, quando l’outcome non è più la sopravvivenza.

AIOM Tumori 95:652-654, 2009.

(16)

Cure simultanee:il contesto

Pazienti con malattia

metastatica o sintomatica

ATTORI

Oncologo Palliativista

Psicologo Nutrizionista

Infermiere Riabilitatore Ass. Sociale Ass. Spirituale

MMG Volontari

Altri..

CRITICITA’

Discussione prognosi Consapevolezza Scelta della cura

Chemioterapia ad oltranza Dichiarazioni anticipate

Ritardo invio hospice Elaborazione del lutto

BISOGNI

Malato/famiglia Fisici-funzionali

Psicologi

Sociali ,Esistenziali

(17)

17 17

Regione del Veneto

CURE SIMULTANEE ALLO IOV

(2013)

2 ambulatori/settimana paz. in dh/amb, 2 briefing /settimana pazienti ricoverati.

Presenti:oncologo, palliativista,

nutrizionista, psicologo, case manager.

Condivisione di strumenti per valutare distres, sintomi, consapevolezza della prognosi, supporto familiare.

Attivazione dei servizi domiciliari sulla base di bisogni/prognosi/caregiver.

Condivisione di procedure, PDTA ,

programmi di formazione, coinvolti anche gli specializzandi di oncologia.

(18)

- Somministrazione del termometro del distress

- Inquadramento dello stato fisico /funzionale del paziente (PS, MUST,ESAS, EO)

- Inquadramento psicologico (consapevolezza prognosi, ansia,

depressione, capacità di coping, risorse familiari, altre criticità emotive) - Decisioni e prescrizioni (presa in carico psicologica paziente e/o

familiare, terapia del dolore, terapia sintomatica, pianificazione

controlli, compilazione SVAMA, segnalazione delle criticità ai MMG, o Servizi Sociali)

- Feedback all’oncologo inviante

Ambulatorio di Cure Simultanee

Visita:

(19)

Ambulatorio di Cure Simultanee IOV Tipologie di intervento

(2014-16, 530 pazienti)

(20)

Ruolo terapeutico del cibo

?

(21)

Quanti pazienti avviati in Cs avevano bisogni nutrizionali, da soli o associati

ad altri bisogni

(22)

Obesità, non sempre segno di

benessere!

Riferimenti

Documenti correlati

1% d) non hanno alcun ruolo 1.. 2) Come viene gestito il supporto nutrizionale nella vostra struttura?. 31% a) direttamente dal personale afferente all’Oncologia

Sindrome metabolica multifattoriale caratterizzata dalla perdita progressiva di massa muscolare ( con o senza perdita di massa grassa) che non può essere completamente corretta con

 indicazioni e finalità dell’intervento nutrizionale sono diverse nelle diverse fasi di malattia.  linee guida forniscono raccomandazioni per una precoce e adeguata

Lo screening nutrizionale deve essere eseguito con strumenti validati dal momento della diagnosi oncologica, e ripetuto sistematicamente ad intervalli regolari nei malati

 Serve un costante processo di educazione per i pazienti e le loro famiglie (la nutrizione deve essere vista e curata come processo di cura)..  La nutrizione

L’evento, promosso dalla Camera di commercio di Modena in collaborazione con Regione Emilia Romagna e Unioncamere Emilia Romagna, è finalizzato a presentare un quadro

L’evento, promosso dalla Camera di commercio di Bologna in collaborazione con Regione Emilia Romagna e Unioncamere Emilia Romagna, è finalizzato a presentare un quadro

196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) La informiamo che i suoi dati sono conservati nel nostro archivio informatico e saranno utilizzati solo per l'invio