• Non ci sono risultati.

PIANO DEI TRASPORTI E DELLA MOBILITÀ PROVINCIALE (PTMP)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "PIANO DEI TRASPORTI E DELLA MOBILITÀ PROVINCIALE (PTMP)"

Copied!
388
0
0

Testo completo

(1)

1 PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

Via Fertilia, 40 09013 Carbonia

Assessorato alla Pianificazione Territoriale, Pianificazione Settoriale e Servizi di pubblica Utilità.

PIANO DEI TRASPORTI E DELLA MOBILITÀ PROVINCIALE (PTMP)

RAPPORTO AMBIENTALE

MAGGIO 2012

(2)

2 PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

Via Fertilia, 40 09013 Carbonia

Assessorato alla Pianificazione Territoriale, Pianificazione Settoriale e Servizi di pubblica Utilità.

PIANO DEI TRASPORTI E DELLA MOBILITÀ PROVINCIALE

RAPPORTO AMBIENTALE

(3)

3 Informazioni legali

La Provincia di Carbonia Iglesias e le persone che agiscono per conto della Provincia, non sono responsabili per l’uso che può essere fatto delle informazioni contenute in questo documento

Provincia di Carbonia Iglesias Via Fertilia,40 – 09013Carbonia www.provincia.carboniaiglesias.it

Assessorato alla Pianificazione Territoriale, Pianificazione Settoriale e Servizi di pubblica Utilità.

Presidente Ing. Salvatore Cherchi Assessore Ing. Guido Vacca Dirigente Dott.ssa Anna Maria Congiu

(4)

4 Il presente Rapporto Ambientale è stato coordinato e redatto dalla Provincia di Carbonia Iglesias, Assessorato alla Pianificazione Territoriale, Pianificazione Settoriale e Servizi di pubblica Utilità.

Presidente Ing. Salvatore Cherchi Assessore Ing. Guido Vacca

Dirigente Dott.ssa Anna Maria Congiu

Responsabile del Procedimento Provincia Carbonia Iglesias

Ing. Ugo Piras

GRUPPO DI LAVORO (in ordine alfabetico) Provincia Carbonia Iglesias

Dott. Diego Cani Dott. For. Fabio Casule Dott. Agr. M. Grissanta Diana Dott. Nat. Manuel Melas Arch. Sara Mucelli Geol. Marco Murtas Ing. Ugo Piras

Arch. Maria Laura Tuveri Ing. Lisa Ventura

Consulenti esterni

Dott. Mario Frau (relazione archeologica)

Dott. Nat. Maurizio Medda (Studio di Incidenza Ambientale)

REDAZIONE DEL PIANO DEI TRASPORTI E DELLA MOBILITÀ PROVINCIALE CIREM Centro Interunivesitario Ricerche Economiche e Mobilità Università di Cagliari

(5)

5

Sommario

1. INTRODUZIONE ... 8

2. PROCEDURA DI VAS DEL PTMP ... 8

2.1. SCHEMA DI PROCEDURA... 9

2.2. RISULTATO INCONTRO DI SCOPING ... 11

2.3. RISULTATO INCONTRI DI VAS ... 14

3. IL PIANO DEI TRASPORTI E DELLA MOBILITÀ PROVINCIALE ... 23

3.1. INQUADRAMENTO NORMATIVO ... 23

3.2. CONTENUTI DEL PTMP ... 24

3.3. OBIETTIVI DEL PTMP ... 25

4. ANALISI DELLE COMPONENTI AMBIENTALI ... 31

4.1. ARIA ... 31

4.1.1. Normativa in materia di qualità dell’aria ... 31

4.1.2. I principali inquinanti in aria ambiente ... 49

4.1.3. Area del Sulcis ... 53

4.1.4. Superamento dei limiti di legge negli ultimi 6 anni e relativi commenti ... 57

4.2. SUOLO ... 66

4.2.1. La risorsa idrica ... 67

4.2.2. Inquadramento normativo ... 68

4.2.3. Il PAI e la Provincia di Carbonia- Iglesias ... 72

4.3. FLORA, FAUNA E BIODIVERSITÀ ... 86

4.3.1. Caratteristiche vegetazionali ... 86

4.3.2. Componente faunistica ... 86

4.3.3. La rete ecologica provinciale ... 88

4.4. ENERGIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI ... 93

4.4.1. Sintesi della normativa nazionale di settore ... 93

4.4.2. Sintesi della normativa regionale di settore ... 94

4.4.3. Competenze della Provincia ... 94

4.4.4. Quadro territoriale di sintesi... 95

4.4.5. Energie rinnovabili ... 102

4.4.6. Le energie rinnovabili in Sardegna ... 104

(6)

6

4.4.7. I progetti provinciali 9 ... 106

4.4.8. Carburanti ... 108

4.5. SALUTE ... 113

4.5.1. Il parco veicoli ... 113

4.5.2. Incidentalità ... 120

4.5.3. Inquinamento acustico ... 125

4.6. MOBILITÀ E TRASPORTI ... 137

4.6.1. Sistema dei trasporti attuale ... 137

4.6.2. Il sistema di trasporto navale ... 149

4.6.3. Il parco veicoli ... 156

4.6.4. Interventi di moderazione del traffico ... 158

4.7. DISABILI E MOBILITÀ... 170

4.7.1. Inquadramento normativo ... 170

4.7.2. Il disabile e il diritto alla mobilità ... 173

4.7.3. Competenze delle province ... 175

4.7.4. Popolazione degli studenti disabili nella Provincia Carbonia- Iglesias ... 177

4.8. PAESAGGIO E ASSETTO STORICO CULTURALE ... 179

4.8.1. Normativa ... 179

I percorsi ferroviari storici ... 187

4.8.2. L’attività mineraria ... 189

4.8.3. Gli effetti dell’attività mineraria sul territorio ... 191

4.8.4. Zone umide ... 195

4.8.5. Strade e aree protette ... 203

4.1. SISTEMA SOCIO ECONOMICO ... 214

4.1.1. Popolazione e dinamiche demografiche ... 214

4.1.2. Analisi del comparto agricolo e zootecnico ... 233

4.1.3. Analisi del comparto turistico ... 234

5. VALUTAZIONI DEL PTMP ... 239

5.1. ANALISI SWOT ... 239

5.2. ANALISI DI COERENZA INTERNA... 245

5.3. ANALISI DI COERENZA ESTERNA ... 250

5.3.1. Piano Urbanistico provinciale ... 250

5.3.2. Dispositivi del PUP/PTC ... 253

5.3.3. Ambiti di paesaggio di rilievo sovralocale ... 253

5.3.4. Piano Regionale dei Trasporti ... 256

5.3.5. Piano Provinciale del Trasporto Pubblico Locale ... 257

5.4. VALUTAZIONE E MITIGAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DEL PIANO ... 269

5.4.1. I principali impatti delle infrastrutture di trasporto ... 270

5.4.2. Analisi e valutazione dei singoli interventi del PTMP ... 287

(7)

7

5.4.3. Rete stradale... 288

5.4.4. Rete ferroviaria ... 360

5.4.5. Il progetto della rete dei servizi del trasporto pubblico ... 362

5.4.6. Il progetto della rete portuale e dei servizi marittimi ... 363

5.4.7. La proposta di una nuova politica del trasporto aereo ... 369

6. SISTEMA DI MONITORAGGIO ... 371

6.1. FASI DELLATTIVITÀ DI MONITORAGGIO ... 371

6.2. IL MONITORAGGIO DEL PTMP ... 372

ALLEGATO I COERENZA ESTERNA, TABELLE RELATIVE AI SINGOLI PIANI ... 378

ALLEGATO II SINTESI NON TECNICA ... 388

ALLEGATO III AUTORITÀ COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALE ... 388

ALLEGATO IV OSSERVAZIONI PRESENTATE ... 388

ALLEGATO V RELAZIONE DI IMPATTO ARCHEOLOGICO ... 388

(8)

8

1. Introduzione

Il presente documento costituisce il Rapporto Ambientale del Piano dei Trasporti e della Mobilità della Provincia di Carbonia Iglesias (PTMP) redatto secondo quanto previsto dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) introdotta in ambito europeo dalla Direttiva 2001/42/CE e recepita a livello nazionale dal D. Lgs. N. 152/06 e ss.mm.ii. “Norme in materia ambientale”.

Il Piano dei Trasporti e della Mobilità Provinciale rappresenta uno strumento fondamentale di indirizzo e di sintesi della politica dei trasporti a livello locale, necessario per delineare gli assetti delle reti infrastrutturali (puntuali - porti, stazioni, centri intermodali etc. - di rete – stradale, ferroviaria), dei servizi di trasporto (su gomma, su ferro, via mare) e delle risorse da destinare all'esercizio e agli investimenti in integrazione con le politiche di sviluppo socioeconomico, territoriale ed ambientale.

Il Rapporto Ambientale, oggetto del presente documento, è conforme a quanto previsto dalla Direttiva, contestualizzato allo specifico strumento di pianificazione oggetto di valutazione.

2. Procedura di VAS del PTMP

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS), introdotta con la Direttiva 2001/42/CE, è la valutazione delle conseguenze ambientali di piani e programmi, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile.

Essa nasce dall’esigenza, sempre più radicata sia a livello comunitario sia nei singoli Stati membri, che nella promozione di politiche, piani e programmi, insieme agli aspetti sociali ed economici, vengano considerati anche gli impatti ambientali. Si è infatti compreso che l’analisi delle ripercussioni ambientali applicata al singolo progetto (propria della Valutazione d’Impatto Ambientale) e non all’intero programma, non permette di tenere conto preventivamente di tutte le alternative possibili.

L’articolo 1 della Direttiva 2001/42/CE in materia di VAS definisce quale obiettivo del documento quello di "garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile". Più precisamente, la Valutazione Ambientale Strategica, prevede l'elaborazione di un Rapporto Ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del Rapporto Ambientale e dei risultati delle consultazioni nonchè la messa a disposizione, del pubblico e delle autorità interessate, delle informazioni sulle decisioni prese. Nella procedura deve anche essere previsto il monitoraggio del piano\programma, questo ha lo scopo di monitorare gli effetti del piano sull’ambiente per il periodo successivo alla sua adozione, e consentire quindi eventuali “correzioni“ dello stesso nella sua fase di attuazione.

In base alla stessa Direttiva, la VAS ha come oggetto i piani e i programmi, preparati e/o adottati da un’autorità competente, che possono avere effetti significativi sull'ambiente; si applica ai settori

(9)

9 agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli.

In Italia la suddetta direttiva è stata recepita dal decreto legislativo 152/2006 e sue ss.mm.ii.. Tale decreto costituisce la "legge quadro" sulla procedura per la Valutazione d'impatto ambientale (VIA) e per la Valutazione ambientale strategica (VAS). Essa si suddivide in 4 titoli (Norme generali, VIA, VAS, Disposizioni finali) ed i due titoli relativi a VIA e VAS sono divisi a loro volta in 3 capi (Norme comuni, VIA e VAS statale, VIA e VAS regionale).

A livello regionale le competenze della procedura VAS sono normate dalla L.R. n°9 del 12\06\2006 e s.m.i., il cui articolo 49 conferisce alle province le funzioni amministrative di tale procedura. Con la Deliberazione n. 24/23 del 23.04.2008 viene inoltre specificato quanto già riportato all’articolo 48 e 49 della Legge Regionale: “L’autorità competente per i piani e programmi di livello provinciale o sub- provinciale è la Provincia interessata per territorio.”

Tali competenze sono esercitate dal 7 aprile 2008 in seguito alla sottoscrizione del protocollo di intesa tra Regione Autonoma della Sardegna e Autonomie locali.

2.1. Schema di procedura

Per il Piano dei Trasporti e della Mobilità Provinciale, si intende seguire la procedura di VAS riassunta nello schema che segue:

Fase del piano PROCESSO DI REDAZIONE DEL PTMP - VAS

Fase 0 Preparazione

Avviso di inizio delle procedure per la redazione del PTMP e della Valutazione Ambientale Strategica

Affidamento incarico per la stesura PTMP, per la redazione del Rapporto Ambientale (compresa la sintesi non tecnica)

Raccolta dati necessari alle analisi ambientali.

Definizione degli obiettivi generali del PTMP Predisposizione del documento di scoping quindi:

Individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale e del pubblico interessato Individuazione degli aspetti ambientali da trattare nel R.A. e livello di dettaglio con cui saranno trattati.

Individuazione dei programmi da sottoporre a coerenza esterna.

Fase 1 Orientamento

Incontro di scoping (svoltosi l’11 febbraio 2011), in cui, in accordo con gli ACA, si è definito il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto ambientale.

Analisi ambientale

Analisi dei documenti di programmazione

Analisi di coerenza esterna (verifica di coerenza con i piani sovraordinati) e con gli obiettivi di sostenibilità ambientale

Individuazione di obiettivi ambientali da inserire nel piano Fase 2

(10)

10 Fase del piano PROCESSO DI REDAZIONE DEL PTMP - VAS

Elaborazione e redazione

Redazione del PTMP, del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica, della Valutazione di incidenza.

Esame delle osservazioni pervenute in occasione della riunione di scoping

Definizione degli obiettivi specifici e delle linee d’azione e costruzione delle alternative Territorializzazione degli obiettivi di sviluppo

Stima degli effetti ambientali

Confronto e selezione delle alternative Analisi di coerenza interna

Progettazione del sistema di monitoraggio

Incontro di condivisione politica tra i sindaci della Provincia e amministrazione Riunione di pre-adozione

Fase 3

Pubblicazione e informazione

Pubblicazione sul BURAS del Rapporto Ambientale, del Piano, della Sintesi non tecnica e dello Studio di Incidenza

Deposito del PTMP, del Rapporto Ambientale, compresa la Sintesi non tecnica, con indicazione delle sedi ove è possibile prendere visione della documentazione

Diffusione della notizia dell’avvenuto deposito

Fase 5 Consultazione

Presentazione al pubblico del PTMP e del Rapporto Ambientale adottati ( almeno due incontri di partecipazione).

Raccolta delle osservazioni, dei pareri e dei suggerimenti presentati

Fase 6

Esame e valutazione Esame e valutazione dei pareri, dei suggerimenti e delle osservazioni pervenute ed eventuale adeguamento del PTMP e/o del Rapporto Ambientale.

Fase 7

Parere motivato (Autorità Competente)

Emissione del parere motivato con eventuale richiesta di modifiche e/o integrazioni al PTMP e al Rapporto Ambientale

Fase 8

Approvazione del Piano

Approvazione del PTMP e del Rapporto Ambientale che recepiscono le prescrizioni richieste nel parere motivato

Redazione della Dichiarazione di Sintesi, che deve accompagnare il PTMP e il Rapporto Ambientale

Fase 9

Verifica di coerenza (Regione)

Valutazione della conformità del PTMP agli strumenti sovraordinati

Fase 10

Informazione sulla decisione

Pubblicazione sul BURAS e sul sito internet dell’Ente con indicazione delle sedi ove poter prendere visione di tutta la documentazione oggetto dell’istruttoria (Piano Urbanistico Comunale, Rapporto Ambientale, Dichiarazione di sintesi e Parere motivato)

(11)

11 Fase del piano PROCESSO DI REDAZIONE DEL PTMP - VAS

Fase 11

Attuazione e gestione

Attuazione del PTMP

Monitoraggio sugli effetti ambientali derivanti dall’attuazione del PTMP Emissione di periodici rapporti di monitoraggio

Valutazione periodica

2.2. Risultato incontro di Scoping

La fase di scoping ha lo scopo di individuare, anche attraverso un processo di consultazione pubbliche tutte le questioni rilevanti che dovranno essere affrontate nel corso della VAS, al fine di:

 non trascurare effetti del piano che possono essere importanti per determinati gruppi di interesse;

 tralasciare aspetti non rilevanti e informazioni non necessarie.

Tale fase mira a mettere in evidenza i punti che devono essere esaminati in dettaglio nello studio, inclusi l’area di indagine, le opinioni da analizzare e gli obiettivi da perseguire. Questa fase deve tener conto degli obiettivi e delle priorità enunciati ai livelli di piano superiori, considerando che la VAS dei n- trasporti deve fare riferimento sia agli obiettivi di sostenibilità, sia a quelli relativi alla protezione dell'ambiente, in particolare l'attività di scoping deve individuare:

 l’area geografica interessata dalla VAS, i dati già disponibili su tale area, le indagini necessarie per raccogliere i dati mancanti.

 I potenziali impatti (diretti, secondari, indiretti,indiretti e sinergici) che il piano può avere sull'ambiente. Un impatto deve essere considerato rilevante se:

 è menzionato nei documenti normativi o strategici relativi all'ambiente:

 è considerato tale dagli attori coinvolti nella fase di scoping: può variare in conseguenza delle misure proposte dal piano (ad esempio, il consumo di energia é un impatto che deve essere preso in considerazione in decisioni relative alla scelta dei modi di trasporto da promuovere, e non in quelle riguardanti la definizione del tracciato di una strada.

 gli obiettivi relativi ai trasporti (ad esempio, ridurre la congestione, migliorare la connessione delle regioni periferiche con quelle centrali, migliorare l’accesibilità agli insediamenti residenziali, produttivi e terziari) e all'ambiente (per ciascuno degli impatti ambientali precedentemente elencati deve essere fissato un obiettivo al fine di definirne l'evoluzione desiderata). Devono essere presi in considerazione non solo gli obiettivi dell'ente promotore del piano, ma anche quelli fatti emergere dagli altri attori coinvolti nella fase,

 gli indicatori che permettono di misurare gli impatti e di tradurre in termini operativi gli obiettivi (che saranno differenti a seconda che le misure in oggetto siano a livello di rete, di corridoio o di

(12)

12 progetto). Essi dovrebbero essere semplici e facilmente misurabili con i dati già a disposizione al fine di permetterne una rapida comparazione tra le varie opzioni;

 i traguardi, ossia i valori che gli indicatori dovrebbero assumere, relativamente ad ogni impatto, perché gli obiettivi possano essere considerati raggiunti.

L’incontro di Scoping si è svolto presso la sede della Provincia di Carbonia Iglesias, l’11 febbraio 2011.

Sono stati invitati tutte le Autorità Competenti in materia Ambientale (ACA); riportate nell’allegato III. È stato presentato il documento di Scoping, nel quale sono riportati gli ACA e il pubblico interessato che si intende coinvolgere nella fase di Consultazione. Sono inoltre descritti gli aspetti ambientali che si approfondiranno nel Rapporto Ambientale, le metodologie di valutazione che si intendono utilizzare.

Sulla base di quanto proposto nel documento e dalle osservazioni pervenute gli aspetti ambientali approfonditi saranno i seguenti:

 Aria

 Suolo

 Flora, fauna e biodiversità

 Energia e cambiamenti climatici

 Salute

 Mobilità e trasporti

 Disabili e mobilità

 Paesaggio e assetto storico culturale

 Sistema socio economico

I Piani e i Programmi che si analizzeranno nella coerenza esterna sono i seguenti:

 Piano Paesaggistico Regionale

 Piano Regionale dei Trasporti e del Trasporto Pubblico Locale;

 Piano di risanamento della Qualità dell’Aria;

 Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale/Piano Urbanistico Provinciale

 Piano Regionale del Turismo Sostenibile;

 Piani dei servizi socio – assistenziali (regionali e provinciali);

 Piano Energetico Ambientale Regionale;

 Piano Triennale provinciale delle opere pubbliche.

 DUP Documento Unitario di Programmazione 2007/2013.

 Piano di Azione Ambientale Regionale.

 Piano Strategico Provinciale

In questa fase non sono pervenute osservazioni sull’elenco degli ACA convocati e sull’ elenco del pubblico interessato proposto, si ritiene opportuno quindi utilizzare gli stessi elenchi per le consultazioni.

(13)

13 Sono pervenute le seguenti osservazioni:

ENTE

RAS Direzione Generale Agenzia Regionale Del Distretto Idrografico Della

Sardegna

Prot. n° 3817 del 10/02/2011

Ha verificato che nel documento di scoping, nel paragrafo “suolo”, sono stati richiamati opportunamente, nell’ambito della valutazione, l’interazione tra le infrastrutture che verranno pianificate e le problematiche della sicurezza idrogeologica. Nell’osservazione si rileva inoltre che sono stati presi in considerazione i corretti strumenti di pianificazione, compreso il Piano Stralcio delle Fasce Fluviali.

ARPAS Prot. n° 5487 del

28/02/2011

L’Agenzia suggerisce delle integrazioni alla tabella riportata al punto 5.2 del documento di scoping, vedi osservazioni nell’Allegato IV

Provincia di Cagliari Prot. n° 6051 del 03/02/2011

L’ente scrivente raccomanda di evidenziare nel Rapporto Ambientale:

• le criticità che rappresentano situazione di forte rischio, e dunque vanno considerate con particolare attenzione in sede di programmazione;

• i principali fattori che, nel contesto territoriale di riferimento, determinano - da soli o insieme, con effetti cumulativi - criticità ambientali;

• le scelte di programmazione che possono influire positivamente su tali fattori, allo scopo di eliminare e\o contenere le criticità ambientali, ridurre le pressioni dei settori produttivi, migliorare lo stato di qualità.

Si suggerisce inoltre di aggiungere i seguenti le seguenti componenti ambientali:

• Paesaggio e Assetto Storico Culturale

• Assetto Insediativo e Demografico

• Rumore

(14)

14 Si è ritenuto opportuno accogliere tutte le osservazioni. Per quanto riguarda le osservazioni della Provincia di Cagliari, le componenti ambientali suggerite erano già comprese nell’indice proposto per il RA (Assetto Insediativo e Demografico e Rumore), mentre non era compresa la componente Paesaggio e Assetto Storico Culturale, che si è inserita come capitolo del RA. In allegato si riportano le osservazioni.

2.3. Risultato incontri di VAS

Nelle tabelle successive sono sintetizzate le osservazioni pervenute a seguito delle riunioni di VAS (svoltesi in data 16 maggio 2011 e 6 giugni 2011 a Carbonia presso la sede provinciale di Via Fertilia 40. Tali controdeduzioni alle osservazioni presentate al Piano Trasporti e Mobilità Provinciale (PTMP), al Rapporto Ambientale, alla Sintesi non Tecnica e allo Studio di Incidenza, così come depositati ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.ei. e della Deliberazione Giunta Regionale n. 24/23 del 23.04.2008 (Avviso sul Buras del 18.04.2011).

Le due schede riportano - per ogni singola osservazione - la sintesi dei contenuti proposti dagli osservanti, il giudizio sintetico di ammissibilità dato dalla Provincia in seguito alle valutazioni tecnico-politiche formulate con l’ausilio dei consulenti professionisti, e le motivazioni del medesimo con l’indicazione degli elaborati modificati.

I giudizi di ammissibilità sono di 4 tipi:

1) osservazione meritevole di accoglimento 2) osservazione non meritevole di accoglimento 3) osservazione meritevole di parziale accoglimento

4) osservazione non pertinente (rispetto alle caratteristiche e ai compiti del PTMP).

Le osservazioni più complesse sono state scisse in più punti (n. contributi) per facilitare la lettura e la comprensione delle risposte date dalla Provincia in fase di controdeduzione.

PROPONENTE N. PROT.

PROVINCIA

SINTESI OSSERVAZIONE

CONTRODEDUZIONE MOTIVAZIONI DELLA PROVINCIA

ESITO – GIUDIZIO DELLA PROVINCIA ARPAS Prot. 14447

del 27.05.11

Si reputa

opportuno che nelle parti del territorio in cui avranno sede le opere previste, si procedesse all’adeguamento del PAI ad una scala di maggiore dettaglio.

Si rimanda alle misure proposte dal PUP/PTCP, oggi in avanzata fase di elaborazione, il quale individua i Distretti idrografici provinciali riorganizzando, secondo un approccio sistemico, gli indirizzi stabiliti dal PAI, con particolare riferimento ai Distretti idrografici di interesse intercomunale. Questi ultimi rappresentano ambiti unitari per i quali le amministrazioni comunali coinvolte sono chiamate a sviluppare, in forma coordinata o congiunta, le elaborazioni tecniche e gestionali tese a contenere il rischio e la pericolosità idrogeologica e ad ottemperare alle prescrizioni di adeguamento degli strumenti urbanistici al PAI. In relazione a tali distretti, è previsto che la Provincia intervenga offrendo un servizio di supporto tecnico,

NON PERTINENTE rispetto alle caratteristiche e ai compiti del PTMP

(15)

15

ovvero di coordinamento tecnico-amministrativo, allo sviluppo del processo gestionale di cooperazione interistituzionale. (si veda relazione illustrativa PUP par. 2.2 e 3.5)

ARPAS Per la revisione

del PAI sarebbero auspicabili verifiche e controlli sul territorio oltreché con l’eventuale esame di foto satellitari e aerofotogramme triche

Per quanto attiene alla pianificazione e gestione del territorio ad una scala di maggior dettaglio, il PUP prevede l’istituzione dei Distretti idrografici di valenza comunale, pertanto, in riferimento al contenimento del rischio idrogeologico, si rimanda direttamente agli strumenti di governo e alle iniziative operative delle singole Amministrazioni comunali. (si veda relazione illustrativa PUP par. 2.2 e 3.5)

NON PERTINENTE rispetto alle caratteristiche e ai compiti del PTMP

ARST Prot. 16215 del 20.06.11

Il Piano

apparirebbe riferito ad una giornata invernale tipo, per cui non sembrerebbero previsti servizi estivi e/o stagionali

Il piano di definizione dei servizi minimi del trasporto pubblico locale è stato dimensionato sulla base dei dati di domanda pendolare del trasporto collettivo, ovvero gli spostamenti per raggiungere i luoghi di lavoro e studio abituali, nella fascia di punta del mattino (prima delle 9:15) di un giorno invernale tipo; fascia in cui si verificano la maggior parte degli spostamenti. I dati utilizzati si riferiscono alla matrice O/D 2005 (PRT). Per quando riguarda i servizi estivi e/o stagionali, non avendo a disposizione dati utili per il loro dimensionamento, sono stati riproposti nelle stesse percentuali dello stato attuale. I dati relativi al servizio stagionale sono riportati nelle tabelle 6.2 (scenario 1) e 6.3 (scenario 2) a pagina 41 del “Piano di Definizione dei servizi minimi del Trasporto pubblico locale”.

NON ACCOLTA

ARST Viste le crescenti

quote di turismo low-cost, appare necessario integrare le corse per Cagliari prevedendo per alcune di esse il transito all’aeroporto.

Come evidenziato nell’Analisi SWOT, la crescita del traffico low-cost è considerata una Opportunità, così come la recente entrata in esercizio del centro intermodale di Carbonia (localizzato

in prossimità della stazione ferroviaria), e la prevista realizzazione di quello di Iglesias (all’interno della stazione), unitamente alla nuova fermata all’aeroporto di Elmas. Tali interventi consentiranno di ampliare il bacino di potenziali utenti che potranno usufruire del mezzo ferroviario per spostarsi dalla provincia verso Cagliari e i

nodi di interscambio con l’esterno e viceversa.

Infine con la prossima delega delle competenze, la Provincia potrà attuare direttamente ulteriori interventi in materia di TPL.

ACCOLTA Con la prossima delega delle competenze, la Provincia potrà attuare

direttamente ulteriori interventi in materia di TPL.

ARST Il numero di

corse per

l’esercizio

Il numero di corse per l’esercizio scolastico, nel piano di definizione dei servizi minimi del trasporto pubblico locale, è stato dimensionato sulla base dei dati di

ACCOLTA

(16)

16

scolastico appare sovradimensiona to rispetto all’attuale domanda;

esistono situazioni di offerta che sembrano sovrabbondanti (p.e. S.Anna A.–

Carbonia 2 corse alle 12.04)

domanda scolastica del 2005-2006. Negli ultimi anni si è assistito ad una continua diminuzione di tale domanda, per cui è possibile che il numero di corse scolastiche previste per alcuni corridoi sia sovradimensionato rispetto alla domanda scolastica attuale. La rivisitazione del numero di corse scolastiche verrà effettuata in sede di programmazione di esercizio del servizio scolastico.

ARST Gli orari delle

corse scolastiche sembra non tengano conto di

tutti gli

adeguamenti apportati d’intesa con gli istituti scolastici, la Provincia e l’Assessorato dei Trasporti

Come evidenziato nella nota precedente in riferimento agli orari delle corse scolastiche, il piano è stato predisposto sulla base degli orari di inizio e fine lezione dell’anno scolastico 2005-2006. Per quanto riguarda gli adeguamenti degli orari delle corse scolastiche su gli attuali orari di inizio e fine lezione si rimanda, anche in questo caso, alla programmazione di esercizio del servizio scolastico.

ACCOLTA

ARST In generale gli

orari delle corse non consentono una gestione tecnica corretta del servizio con creazione di diseconomie.

L’ipotesi di progetto proposta, supera abbondantemente il rapporto ricavi/costi imposto dalle normative (0.35 ricavi), infatti si attesta su un valore dello 0,47 più alto rispetto a quello dello stato attuale 0,31.

NON ACCOLTA

ARPAS Prot. 16348 del 20.06.11

Gli indicatori proposti dovrebbero essere accoppiati a target, ossia obiettivi quantitativi, intermedi o finali, da raggiungere in un orizzonte temporale definito

Gli indicatori vengono associati agli obiettivi di sostenibilità del PTMP.

Il Piano di monitoraggio, condiviso con l’ARPAS Portoscuso attraverso appositi tavoli di lavoro, è stato redatto facendo riferimento al documento “Verso le linee guida sul monitoraggio VAS – bozza maggio 2010”, elaborato dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con ISPRA.

ACCOLTA Si integra il paragrafo

“Sistema di Monitoraggio”

inserendo nelle tabelle degli indicatori la colonna “Obiettivi di sostenibilità”.

Comune di Santadi

Prot. 15269 del 09.06.11

Chiede il

trasferimento alla Provincia della strada

Si accoglie la proposta ritenendo la strada in questione strategica per i collegamenti fra la zona costiera e l’hinterland cagliaritano. La strada attraversa la zona forestale di Pantaleo e potrà ridurre sensibilmente

ACCOLTA Si integra l’All. 6

“Elenco degli interventi”.

(17)

17

comunale che partendo dalla SS293,

attraversando Santadi Basso, sfocia alla SP1.

l’isolamento del Basso Sulcis. Si integra con un elaborato grafico riportante l’intervento.

(18)

18 Si riportano di seguito le osservazioni e le relative controdeduzioni presentate dalla Regione Autonoma della Sardegna – Servizio SAVI (prot. 14059 del 23.06.2011), in particolare il contributo 7 riguarda una richiesta di integrazioni in merito allo Studio di incidenza.

PROPONENTE N. PROT.

PROVINCIA

SINTESI OSSERVAZIONE CONTRODEDUZIONE – MOTIVAZIONI DELLA PROVINCIA

ESITO – GIUDIZIO DELLA PROVINCIA Regione

Servizio SAVI

Prot. 16739 del 23.06.11

Approfondire nel Rapporto Ambientale la descrizione del Piano, illustrando attraverso quali scelte e azioni si intende perseguire gli obiettivi indicati nel R.A.

Si accoglie la proposta specificando le azioni con le quali si intendono perseguire gli obiettivi di PTMP.

ACCOLTA Si integra il cap. 3 del R.A.

Regione Servizio SAVI

Coerenza esterna:

evidenziare la coerenza del PTMP rispetto agli indirizzi del PPR, PAI, PSFF e Piano Bonifica siti inquinati

Per mero errore materiale in fase di editing, sono saltate le tabelle relative alla verifica di coerenza esterna rispetto al PPR, PAI, PSFF e Piano Bonifica siti inquinati. Si fa presente che l’Autorità di Bacino nella seduta del 23 giugno 2011 ha revocato la prima delibera di adozione del PSFF.

ACCOLTA Si integra l’All. I Coerenza Esterna

Regione Servizio SAVI

Alternative di Piano:

Integrare il R.A. con una illustrazione delle alternative di piano fornendo adeguate argomentazioni in merito alla soluzione adottata

Le alternative del PTMP vengono

illustrate e valutate

dettagliatamente attraverso delle matrici appositamente predisposte.

Inoltre per la rete stradale è stata redatta una gerarchia delle alternative secondo indicatori sul consumo di suolo.

ACCOLTA Si integra il R.A.

con il paragrafo

“Valutazioni delle alternative”.

Regione Servizio SAVI

Valutazione effetti sull’ambiente: integrare in particolare in base ai seguenti aspetti:

- Consumo di suolo - Paesaggio - Rischio

idrogeologico - Tutela risorsa idrica

Si riportano i dati, già illustrati durante le sedute pubbliche organizzate in sede VAS, per quanto riguarda il Consumo di suolo e il Paesaggio.

Per quanto riguarda il rischio idrogeologico e la risorsa idrica si rimanda alle controdeduzioni 1.1 e 1.2 relative alle osservazioni dell’ARPAS.

PARZIALMENTE ACCOLTA Si integra il capitolo

“Valutazione e mitigazione degli effetti ambientali del Piano”.

Regione Servizio SAVI

Misure mitigazione: indicare le misure da adottare al fine di contenere gli effetti ed i relativi impatti sull’ambiente, riconducibili all’attuazione del

Si ritiene opportuno descrivere una serie di misure di mitigazione, in particolare per la rete stradale, che potranno essere adottate nelle successive fasi di dettaglio dei singoli

ACCOLTA Si integra il capitolo 5.4 con il Paragrafo

“Mitigazioni”.

(19)

19

Piano. interventi.

Gli interventi di mitigazione descritti si basano principalmente su principi e metodologie di Ingegneria Naturalistica, sia per gli interventi di pertinenza diretta (scarpate, vasche di prima pioggia, barriere antirumore ed antisvio, aree di sosta e di servizio ecc.), sia per quelli ad essa indirettamente connesse (deviazioni di corsi d’acqua, cave di prestito, sistemazione di versanti franosi interferenti).

Per gli altri interventi vengono date delle indicazioni di massima sulle possibili mitigazioni da attuare nelle successive fasi di progettazione.

Regione Servizio SAVI

Monitoraggio: approfondire

per verificare il

conseguimento degli obiettivi prefissati ed individuare le misure correttive, le figure responsabili e le risorse necessarie per l’attuazione.

Il Piano di monitoraggio, condiviso con l’ARPAS Portoscuso attraverso appositi tavoli di lavoro, è stato redatto facendo riferimento al documento “Verso le linee guida sul monitoraggio VAS – bozza maggio 2010”, elaborato dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con ISPRA.

Vengono individuati gli uffici responsabili delle attività di monitoraggio.

ACCOLTA Si integra il capitolo 6 con un paragrafo introduttivo e con il Paragrafo

“Azioni correttive”.

Regione Servizio SAVI

Studio di Incidenza Ambientale (S.INC.A.): si richiedono le seguenti integrazioni:

Il PTMP non comprende progetti di dettaglio ma si limita ad una descrizione di massima che risulta essere opportuna nell’ambito delle analisi relative ai tempi di percorrenza e ad una gestione il più possibile ottimale del traffico che caratterizza le diverse tipologie infrastrutturali. Pertanto in questa fase potranno essere ipotizzati esclusivamente gli impatti di massima rimandando alle fasi di dettaglio successive le analisi degli effetti sull’ambiente nell’ambito

ACCOLTA Lo SINCA è stato integrato con nota prot. 21221 del 09.08.2011 a

firma del

consulente dott.

nat. Maurizio Medda.

(20)

20

delle procedure di SINCA a cui saranno obbligatoriamente soggetti gli interventi in esame

Regione Servizio SAVI

Analisi degli impatti e delle opere di mitigazione, cartografia di dettaglio dell’esatta ubicazione (1:25.000 o maggiore dettaglio):

1) Infrastrutturazione viaria di nuova formazione cat.

F2 Nebida-Iglesias

2) Adeguamento a cat.F2 SP83 Nebida Buggerru

3) Adeguamento a cat.F

SS126 Iglesias-

Fluminimaggiore

1) In considerazione dell’elevato numero di habitat e specie floristiche presenti nel SIC

“Costa di Nebida”, si ritiene che l’aspetto naturalistico sia quello che potenzialmente possa essere soggetto ad incidenza negativa. Mentre per la componente faunistica l’unico impatto significativo si avrebbe per gli anfibi, rimandando l’accertamento di intersezioni con i corsi d’acqua alle successive fasi progettuali.

2) Trattandosi di un adeguamento di strada esistente, la componente naturalistica maggiormente interessata è quella vegetazionale/floristica, per cui andranno accertate le caratteristiche delle aree adiacenti all’attuale piano stradale. Per quanto riguarda la componente faunistica tutelata, occorre accertare eventuali interventi in prossimità dei corsi d’acqua o siti di nidificazione limitrofi alle aree di cantiere.

3) Trattandosi anche in questo caso di adeguamento di strada esistente, si rimanda alle considerazioni del punto 2).

ACCOLTA Lo SINCA è stato integrato con nota prot. 21221 del 09.08.2011 a

firma del

consulente dott.

nat. Maurizio Medda.

Regione Servizio SAVI

Tunnel sottomarino e sistemazione lagunare:

Analisi effetti e opere

mitigazione, esame

alternative e ubicazione esatta 1:25.000 o maggiore dettaglio

Il tracciato di massima verrà definito in dettaglio con lo Studio di fattibilità attualmente in fase di redazione. L’approdo nell’isola di Sant’Antioco interessa il SIC “Punta Giunchera” per cui si presuppongono incidenze negative a carico degli ambienti dunali, delle praterie di posidonia e dell’ avifauna legata agli ambienti umidi. In fase di progettazione occorre individuare un tracciato sottomarino che limiti la sottrazione della prateria e un punto di approdo che non interagisca con la zona umida.

ACCOLTA Lo SINCA è stato integrato con nota prot. 21221 del 09.08.2011 a

firma del

consulente dott.

nat. Maurizio Medda.

Regione Servizio SAVI

Idrovolanti: Analisi effetti e opere mitigazione, esame alternative e ubicazione

La componente naturalistica che maggiormente risentirebbe di tale attività sarebbe quella dell’avifauna,

ACCOLTA Lo SINCA è stato integrato con

(21)

21

esatta 1:25.000 o maggiore dettaglio

anche per il fenomento del bird strike (impatto diretto). Si rimanda allo Studio di fattibilità, non ancora commissionato, per la localizzazione del campo di atterraggio, che non dovrà necessariamente interessare uno specchio d’acqua interno o adiacente alle zone SIC/ZPS.

nota prot. 21221 del 09.08.2011 a

firma del

consulente dott.

nat. Maurizio Medda.

Regione Servizio SAVI

Approdi di nuova formazione: Analisi effetti e opere mitigazione, esame alternative e ubicazione esatta 1:25.000 o maggiore dettaglio

E’ prevista la realizzazione di 3 nuovi approdi costieri:

1) Spiaggia Is

Solinas/Masainas 2) Punta Trettu/Matzaccara 3) Funtanamare

In particolare gli interventi di Is Solinas e Punta Trettu ricadono in aree SIC, per cui la portata di un’eventuale incidenza negativa dovrà essere valutata in fase di progettazione.

Gli impatti previsti potrebbero riguardare:

- Componente vegetazionale marina: posidonia

- Componente habitat terrestre:

dune e specie vegetali

- Componente faunistica:

avifauna ambienti marini e/o costieri

ACCOLTA Lo SINCA è stato integrato con nota prot. 21221 del 09.08.2011 a

firma del

consulente dott.

nat. Maurizio Medda.

Regione Servizio SAVI

Itinerari via mare: Analisi effetti e opere mitigazione, esame alternative e ubicazione esatta 1:25.000 o maggiore dettaglio

Gli itinerari previsti dal PTMP (approdi minerari, sale, pesca, tonno) verrebbero attivati nel periodo estivo. Gli approdi interessati rientrano tutti in aree SIC per cui in fase di progettazione occorrerà valutare l’incidenza in particolare con i siti di nidificazione di specie avifaunistiche legate ad ambienti lagunari, di salina e/o costieri.

ACCOLTA Lo SINCA è stato integrato con nota prot. 21221 del 09.08.2011 a

firma del

consulente dott.

nat. Maurizio Medda.

Regione Servizio SAVI

Realizzazione di greenways e opere accessorie: Analisi effetti e opere mitigazione, esame alternative e ubicazione esatta 1:25.000 o maggiore dettaglio

L’intervento, ancora in fase propositiva, riguarda in particolare l’Isola di San Pietro la quale risulta essere, ad esclusione del centro abitato, inclusa nei confini di un’area SIC e che comprende all’interno anche una ZPS. Le eventuali

ACCOLTA Lo SINCA è stato integrato con nota prot. 21221 del 09.08.2011 a

firma del

consulente dott.

(22)

22

incidenze negative riguarderebbero la componente vegetazionale per cui gli itinerari dovranno essere compatibili con la distribuzione delle specie floristiche endemiche. Per quanto riguarda la componente faunistica, ci potrebbero essere incidenze negative con la le classi degli anfibi e dei rettili qualora i percorsi attraversassero ambienti in cui sono presenti.

nat. Maurizio Medda.

Regione Servizio SAVI

Dragaggio e banchinamenti:

Analisi effetti e opere

mitigazione, esame

alternative e ubicazione esatta 1:25.000 o maggiore dettaglio

Gli interventi previsti riguardano tutti i porti della Provincia:

Portovesme, Carloforte, Sant’Antioco, Calasetta, Buggerru.

Non si rilevano interazioni dirette in quanto tutti i porti sono esterni ad aree SIC/ZPS.

ACCOLTA Lo SINCA è stato integrato con nota prot. 21221 del 09.08.2011 a

firma del

consulente dott.

nat. Maurizio Medda.

(23)

23

3. Il Piano dei Trasporti e della Mobilità Provinciale

3.1. Inquadramento normativo

La L. n°59 /1997 (legge “Bassanini”) ha dato alle regioni competenze di programmazione in materia di trasporti (art. 4). In recepimento di tale norma la Regione autonoma della Sardegna ha promulgato la L.R. n° 21 del 7.12.2005, nella quale la “Regione persegue la riorganizzazione e lo sviluppo del trasporto collettivo pubblico nell'ambito regionale, al fine di assicurare un coordinato ed integrato sistema idoneo a garantire, anche attraverso un organico sistema di raccordo con gli scali aerei e navali di collegamento esterno, un efficace diritto alla mobilità dei cittadini. La Regione, inoltre, adotta concrete misure che assegnino al trasporto collettivo un ruolo fondamentale e principale nello sviluppo socio-economico della comunità isolana e assicurino il contenimento dei consumi energetici e la riduzione delle cause d'inquinamento ambientale” (art. 1) .

Nella stessa norma la RAS, all’art. 9 elenca le competenze della Provincie in materia di trasporti:

 la predisposizione e l'attuazione dei piani provinciali di trasporto pubblico locale;

 l'espletamento delle procedure di gara per l'affidamento dei servizi minimi ed aggiuntivi in riferimento ai bacini di mobilità ed alle unità di rete di livello provinciale;

 la stipula con l'aggiudicatario dei contratti di servizio e la gestione amministrativa degli affidamenti, compresa l'attività di controllo quali-quantitativo della conformità delle prestazioni con gli obblighi contrattuali e normativi, provvedendo alla contestazione delle eventuali inadempienze e all'applicazione delle sanzioni;

 le funzioni amministrative relative alla concessione dei contributi per gli investimenti in veicoli, infrastrutture e sovrastrutture che, necessarie al trasporto pubblico locale, rientrino nella competenza territoriale provinciale;

 la definizione e le funzioni tecnico-amministrative dei servizi di noleggio di autovettura con conducente e ad itinerario ed orario flessibile, al servizio delle aree a domanda debole ed attuata in forma integrata con i servizi di linea, dei noleggi da rimessa di autobus e dei servizi di granturismo su gomma;

 il rilascio dei nulla-osta ai fini della immatricolazione e della dismissione del materiale rotabile utilizzato per lo svolgimento del servizio e per la cessione delle società di gestione dei servizi di trasporto;

 ogni altra funzione amministrativa trasferita per legge alle province dallo Stato o dalla Regione.

Nella legge regionale 9/2006, all’articolo 5 figura, fra le funzioni e compiti e delle province, la materia

“viabilità e trasporti”.

In applicazione delle suddette disposizioni la Provincia redige il Piano dei Trasporti e della Mobilità Provinciale (PTMP). Il PTMP è stato impostato per essere coerente con la metodologia generale di pianificazione dei trasporti del PRT (Piano Regionale dei Trasporti), approvato definitivamente dalla

(24)

24 Giunta Regionale nel Dicembre 2008, che a sua volta ha seguito quella indicata nel Piano Generale dei Trasporti ed oggetto di apposite Linee Guida per la redazione dei piani regionali, predisposte dal Servizio Pianificazione e Programmazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’obiettivo di questa ricercata adesione alla metodologia generale di pianificazione è quello di garantire la necessaria coerenza degli strumenti e delle scelte di programmazione (obiettivi, vincoli e strategie) oltreché la confrontabilità delle proposte. In particolare saranno oggetto di pianificazione provinciale i settori in cui l’amministrazione provinciale ha competenza primaria (infrastrutture e servizi che consentono i collegamenti intraprovinciali). Nel settore stradale la rete delle strade provinciali e quella statale di interesse regionale di II° e III° livello; nel settore ferroviario saranno di competenza i servizi ferroviari di interesse provinciale (esclusi i servizi portanti di interesse regionale) quando quest’ultimi, attualmente ancora in concessione alle ferrovie dello Stato, saranno conferiti alla Regione Sardegna (art 43 L.R. 21/2005); nel settore del trasporto pubblico locale le competenze della provincia, come sopra detto, sono contenute nell’art. 9 della L.R. 21/2005 e riguardano i servizi automobilistici di livello provinciale (art. 4 punto 3b L.R. 21/2005), i servizi per vie d’acqua che interessano scali appartenenti al territorio provinciali e quelli marittimi che hanno come scali due distinti comuni del territorio provinciale (art.7 L.R. 21/2005).

Per le attività di programmazione la Provincia è chiamata a redigere i piani di trasporto pubblico locale con l’obiettivo di assicurare la mobilità nell’ambito del proprio territorio nel rispetto degli indirizzi della pianificazione regionale (art. 16 L.R. 21/2005). Il piano del servizio pubblico locale è uno dei piani attuativi del PTMP.

3.2. Contenuti del PTMP

Il PTMP si articola nella predisposizione di:

• un “piano direttore” in cui vengono affrontate tutte le tematiche e operate le scelte a livello

“macro” per il riassetto dei trasporti provinciali, quest’ultime possono riguardare interventi di natura infrastrutturale (opere civili, impianti, veicoli necessari all’adeguamento dell’offerta alla domanda), gestionale e organizzativa (riorganizzazione della rete e dei servizi di trasporto pubblico e/o privato, istituzione di agenzie per la gestione dei servizi e delle infrastrutture etc.);

• piani attuativi, in cui vengono affrontati temi specifici di competenza provinciale, in particolare tra i piani attuativi rientra l’elaborazione del Piano Provinciale del Trasporto Pubblico Locale, con l’individuazione dei servizi minimi (art. 16 L.R. 21/2005);

• studi di fattibilità che verranno elaborati quando si verificherà la necessità di disporre di analisi dettagliate per operare delle scelte su interventi specifici previsti comunque compatibili con il PTMP.

Riferimenti

Documenti correlati

Nel calcolo delle percentuali, i Veicoli Commerciali VC sono stati computati insieme ai veicoli leggeri, mentre gli autobus B sono stati considerati come veicoli

Piano dei trasporti e della mobilità provinciale Carbonia Iglesias.. Allegato

Piano dei trasporti e della mobilità provinciale Carbonia Iglesias. Allegato 3: Matrici dei tempi e

B: le velocità medie di viaggio sono maggiori di 80 km/h; la domanda di sorpasso si avvicina alla capacità di sorpasso al limite del LdS; la %TR è ancora accettabile 50%;

Piano dei trasporti e della mobilità provinciale Carbonia Iglesias. Allegato 5: Orari e tariffe

Piano dei trasporti e della mobilità provinciale Carbonia Iglesias.. Allegato 6: Elenco interventi

La  SP  109  collega  la  SP73  alla  SS195,  qui  è  prevista  la  realizzazione  di  una  rotatoria  per  mettere  in 

Piano dei trasporti e della mobilità provinciale Carbonia Iglesias. Allegato 8: Confronti