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Una proposta vocazionale dalle Suore Adoratrici

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Academic year: 2022

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Una proposta vocazionale dalle Suore Adoratrici

Segnaliamo una importante proposta vocazionale offerte anche alla diocesi di Cremona per i giovani.

Si inizia con la consueta serata eucaristica Se non così come il 15 ottobre.

Prendi contatto e info presso le Ss. Adoratrici di Rivolta!

La struttura della serata

Venerdì a Casalmaggiore il

primo incontro vocazionale

per i giovani. Sospese le

adorazioni mensili in San

(2)

Girolamo

Avrà luogo presso l’oratorio di Casalmaggiore per le zone 9,10 e 11, la sera di venerdì 7 ottobre, il primo dei quattro incontri nelle macro – zone della diocesi che sarà un’occasione preziosa per il dialogo tra il Vescovo ed i ragazzi dai 16 ai 30 anni. Si parlerà soprattutto di vocazione e del trovare il proprio scopo nella vita, ma si affronteranno anche temi più ampi, tra i quali il dialogo in senso lato anche attraverso lo strumento del sinodo giovani.

L’inizio è previsto per le 19,45, con una cena a buffet (ogni oratorio porta qualcosa da condividere, tramezzini, torte salate, qualche dolce ecc.), mentre alle 21 inizierà la parte formativa vera e propria, che terminerà verso le 22,15.

Gli appuntamenti successivi, con le stesse modalità, saranno venerdì 21 presso la parrocchia della Beata Vergine a Cremona per le zone 6,7 e 8, venerdì 28 a Mozzanica per le zone 1 e 2, e venerdì 4 novembre a Soresina per le zone 3,4 e 5.

Da segnalare che queste proposte sostituiscono le adorazioni mensili nella chiesa di S. Girolamo, a Cremona, che dunque quest’anno non si terranno, lasciando il posto nei prossimi mesi ad adorazioni itineranti, che saranno successivamente presentate.

Le altre proposte e gli ultimi aggiornamenti sulla pastorale v o c a z i o n a l e s o n o i l l u s t r a t e n e i s i t i d e l c d v : www.vocazionicremona.it e www.diocesidicremona.it/vocazioni

(3)

Vocazioni al femminile, una testimonianza a Fontanella

Decisamente un incontro partecipato e intenso, quello che si è svolto presso la parrocchia di Fontanella, su invito del vicario don Davide Osio, la sera di lunedì 5 settembre.

Suor Stefania delle Adoratrici, insieme alla ventitreenne novizia Giulia, originaria di Pavia, nell’ambito del tema concordato con gli altri collaboratori del Centro Diocesano Vocazioni, ha avuto modo di illustrare ai presenti, una platea eterogenea composta da giovani, genitori e parrocchiani di ogni età, diversi aspetti riguardanti la chiamata di Dio, i fattori che la possono perturbare, i modi di favorirla e le specificità della vocazione femminile.

Il tutto, nell’ambito della festa dell’oratorio, ispirata al tema della luce, o meglio, “Le false luci che abbagliano e la luce vera di Gesù che illumina il cammino”.

E, certamente, diversi spunti davvero illuminanti sono stati dati nel corso dell’incontro, che ha contribuito a far percepire la vocazione come un “affare” di tutti, da riconoscere, difendere e facilitare, con l’attenzione dovuta ad un tesoro prezioso che riguarda l’intera comunità.

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Esercizi spirituali dell’ACR in Seminario, una chiamata accolta

I quattro giorni proposti dall’ACR in seminario (due per i maschi e due per le femmine, dal 30 agosto al 2 settembre) per i bambini dell’ACR sono stati un’occasione per riflettere sul tema “Rallegratevi ed esultate”, nella consueta alternanza tra meditazioni spirituali, svago, divertimento, il tutto in un clima di amicizia.

Seguono i testi utilizzati per le meditazioni tenute ai ragazzi delle medie, ispirati all’immagine dell’attività sportiva come metafora per comprendere la vita spirituale. I ragazzi si sono dimostrati molto recettivi e collaborativi.

Esercizi spirituali medie in Seminario

“Rallegratevi ed esultate”

Prima meditazione: L’ALLENAMENTO

Messaggio di fondo: Dio fa miracoli, ma per fare un miracolo (moltiplicare i pani, guarire un malato, dare da bere agli invitati…) occorre qualcosa su cui agire (qualche pane già presente, la voglia di guarire, dell’acqua da trasformare in vino…). Non importa se è poco, quel “poco” noi ce lo dobbiamo mettere. E dobbiamo impastarlo insieme alla voglia di avere il miracolo. Se ci sono questi due ingredienti, Dio farà la Sua parte.

Giovanni 6,1-14

1 Dopo questi fatti, Gesù andò all’altra riva del mare di

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Galilea, cioè di Tiberìade, 2 e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. 3 Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 4 Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. 5 Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». 6 Diceva così per metterlo alla prova;

egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. 7 Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 8 Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9 «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». 10 Rispose Gesù:

«Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. 11 Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 12 E quando furono saziati, disse ai discepoli:

« R a c c o g l i e t e i p e z z i a v a n z a t i , p e r c h é n u l l a v a d a perduto». 13 Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

14 Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!».

Prima attività: tracciamo la nostra tabella di allenamento.

Prova a individuare a quale esercizio “fisico” possono essere associati gli esercizi “spirituali” della colonna di destra

Esercizio fisico Esercizio “spirituale”

Riscaldamento

Abbandonare la fretta e mettere da parte i pensieri degli impegni e delle cose da fare

Leggere un brano di Vangelo

(6)

Porsi la domanda di che cosa Dio ci vuole indicare con quel

brano.

Mettersi a pregare in Chiesa in ginocchio

Dire un’Ave Maria mentalmente mentre si è in giro o si sta

facendo un’attività pratica Partecipare alla Messa facendo

la Comunione Confessarsi

Una giornata di ritiro in un luogo tranquillo

Ricevere la Cresima

….

…..

Ecco qualche spunto, per non partire da zero: flessioni, addominali, assumere integratori alimentari, giri di corsa, pugni al saccone da pugile, salti con la corda, sollevamento pesi, scatti, sauna purificatrice, dieta…

Seconda attività: Di solito, durante un allenamento, ben presto si fanno sentire piccoli segni di stanchezza o dolorini vari, in diverse parti del corpo. Anche qui, traendo spunto dallo sport, vediamo come poter superare questi problemi anche nella vita spirituale.

Sport Fede

Problema Soluzione Problema Soluzione

I tendini

“tirano” Stretching

Faccio fatica a cominciare a

pregare

(7)

I miei amici sono in piscina

ed io sono qui a faticare

Mi concentro sul beneficio

che ne avrò

Mi sembra di avere tante

cose più importanti da

fare

Vedo qualcuno che si “dopa” e

fa meno fatica

Penso all’orgoglio personale di

vincere

“pulito”

Molta gente che non ha fede sembra star bene lo stesso

Nessuno dei miei amici o famigliari è uno sportivo, quindi non ho incoraggiamento

Guardo i campioni alla

TV

Nessuno dei miei amici o famigliari ha

una vita di fede, quindi

non ho

incoraggiamento Chiedo loro

come giudicano la loro forma

fisica

Qualcuno dice che butto via il mio tempo nell’andare a Messa e pregare

… … … ….

Terza attività: abbiamo visto che noi dobbiamo metterci del nostro perché il Signore possa agire. Ora vediamo quali potrebbero essere i miracoli che il Signore compie in noi, in misura molto maggiore al nostro impegno. Prendiamo a prestito anche da altri ambiti, non solo lo sport.

Esempi in altri ambiti Fede

Impegno

dell’uomo Miracolo di Dio Impegno

dell’uomo Miracolo di Dio

In agricoltura:

aratura e semina

Raccolto abbondante

Concentrazione e messa in pratica del

Vangelo

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In medicina:

sutura della ferita

Guarigione completa

Peccati o delusioni In cucina:

impasto corretto e infornatura

Una pietanza appetitosa

Giusto mix tra buona volontà e

fede

…… ….. …. ….

Quarta attività: Ora proviamo a rimettere “in sesto” un nostro amico in difficoltà con una tabella di allenamenti in 6 settimane, sia dal punto di vita fisico, sia spirituale

Settimana Obiettivo Fisico Spirito

1

Togliere la ruggine,

cominciare “soft”

2 Affrontare le prime difficoltà 3 Mantenere la

concentrazione 4 Affinare la dieta 5 Testare i propri

limiti

6

Rallentare e verificare i

risultati

Esercizi spirituali medie in Seminario

Seconda meditazione: LA CONCENTRAZIONE IN GARA

Messaggio centrale: Ascoltare la voce dello speaker per sentire quando tocca a noi. Come fare, in mezzo a una folla che grida? Affiniamo il nostro udito per non sprecare un’occasione.

(9)

1Samuele 3, 1-11

1 Il giovane Samuele continuava a servire il Signore sotto la guida di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. 2 In quel tempo Eli stava riposando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. 3 La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio. 4 Allora il Signore chiamò: «Samuele!» e quegli rispose: «Eccomi», 5 poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose:

«Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire. 6 Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuele!» e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quegli rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». 7 In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. 8 Il Signore tornò a chiamare: «Samuele!» per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto. 9 Eli disse a Samuele: «Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta».

Samuele andò a coricarsi al suo posto. 10 Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: «Samuele, Samuele!». Samuele rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta». 11 Allora il Signore disse a Samuele: «Ecco io sto per fare in Israele una cosa tale che chiunque udirà ne avrà storditi gli orecchi.

1Corinzi 9,2 4-27

24 Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! 25 Però ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona corruttibile, noi invece una incorruttibile. 26 Io dunque corro, ma non come chi è senza

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m è t a ; f a c c i o i l p u g i l a t o , m a n o n c o m e c h i b a t t e l’aria, 27 anzi tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato.

Prima attività: impariamo a leggere i segnali che ci portano ad essere scelti. Durante l’olimpiade, è importante non soltanto il momento della gara in sé, ma anche tutta una serie di segnali di “contorno” che avvengono prima, durante e dopo.

A coppie, provate a trovare un equivalente “spirituale” di…

Apertura mattutina dello stadio

Pranzi e cene consumati insieme ai tuoi compagni di squadra Un collega sportivo è triste perché ha disputato una brutta

gara

L’allenatore dice che nei momenti di svago è meglio stare con i compagni, per far gruppo,

anziché andare per i fatti propri

Proprio quando ti sentivi più debole e sfiduciato, senti dentro di te una strana forza

che non avresti immaginato

Seconda attività: come ci si comporta durante le gare. Durante una competizione olimpica (fuori di metafora, durante l’anno con tutti i suoi impegni), a volte una piccola distrazione nel momento sbagliato può comportare un prezzo elevato. Come mantenere la concentrazione in queste situazioni?

Sport Fede

Difficoltà Strategia Difficoltà Strategia

(11)

Mi hanno assegnato una corsia che non

mi va a genio C’è stata una falsa partenza

che mi ha deconcentrato Ho sbagliato il

cibo del pasto e ora me lo sento sullo

stomaco Mi viene il dubbio: “E se

fallisco?”

Il tifo del pubblico è tutto per i miei avversari

Mi viene in mente che avrei

potuto impostare diversamente il

lavoro in allenamento

Terza attività: ora non siamo più nei blocchi di partenza, ma nel pieno dell’azione. Proviamo a gestire le situazioni che man mano si presentano. Utilizzeremo, come metafora, il nuoto.

Sport Fede

Evento Risposta Evento Risposta

(12)

Sono partito male

Quest’anno ho cominciato la scuola e tutto il resto senza

affidarmi a Dio.

Sono partito molto bene

Mi sono confessato, non

ho saltato la Messa, mi trovo

in pace.

Non capisco bene a che punto sono i miei avversari

Vorrei vivere con fede, ma i miei amici non

vogliono mai parlare di questo e non so

come si regolano

Sento la fatica un po’ più del

previsto

Seguire il Vangelo è bello, ma impegnativo:

perché fare uno sforzo extra?

Il mio vicino di corsia ha

accelerato

Una persona che conosco si è

dimostrata migliore di

quel che pensavo

(13)

Ho un buon vantaggio, ma gli avversari non mollano

Tutti mi chiedono di

dare il massimo, ma in

nome di che cosa?

Esercizi spirituali medie in Seminario

Terza meditazione: IMPARARE DAI PROPRI ERRORI E DIVENTARE ESPERTI

Esodo 33

1 Il Signore parlò a Mosè: «Su, esci di qui tu e il popolo che hai fatto uscire dal paese d’Egitto, verso la terra che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: Alla tua discendenza la darò. 2 Manderò davanti a te un angelo e scaccerò il Cananeo, l’Amorreo, l’Hittita, il Perizzita, l’Eveo e il Gebuseo.3 Va’ pure verso la terra dove scorre latte e miele… Ma io non verrò in mezzo a te, per non doverti sterminare lungo il cammino, perché tu sei un popolo di dura cervice».4 Il popolo udì questa triste notizia e tutti fecero lutto: nessuno più indossò i suoi ornamenti. 5 Il Signore disse a Mosè: «Riferisci agli Israeliti: Voi siete un popolo di dura cervice; se per un momento io venissi in mezzo a te, io ti sterminerei. Ora togliti i tuoi ornamenti e poi saprò che cosa dovrò farti». 6 Gli Israeliti si spogliarono dei loro ornamenti dal monte Oreb in poi. 7 Mosè a ogni tappa prendeva la tenda e la piantava fuori dell’accampamento, ad una certa distanza dall’accampamento, e l’aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell’accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore.8 Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all’ingresso della sua tenda: guardavano passare Mosè, finché fosse entrato nella tenda. 9 Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all’ingresso della tenda. Allora il Signore

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parlava con Mosè. 10 Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all’ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all’ingresso della propria tenda. 11 Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro. Poi questi tornava nell’accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall’interno della tenda. 12 Mosè disse al Signore: «Vedi, tu mi ordini: Fa’

salire questo popolo, ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi. 13 Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca, e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa gente è il tuo popolo».14 Rispose: «Io camminerò con voi e ti darò riposo». 15 Riprese: «Se tu non camminerai con noi, non farci salire di qui. 16 Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla terra». 17 Disse il Signore a Mosè: «Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome». 18 Gli disse: «Mostrami la tua Gloria!».19 Rispose: «Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamerò il mio nome:

Signore, davanti a te. Farò grazia a chi vorrò far grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia».

Prima attività: anche quando siamo testardi e ripetiamo gli stessi errori, il Signore non smette di darci l’opportunità di migliorare. Ogni peccato è come una ferita a Dio e a noi stessi, ma dal peccato si può anche imparare. Anche qui, vediamo come, sempre con l’esempio della prestazione sportiva

Sport Fede

Errore Insegnamento Errore Insegnamento

(15)

Ho

sottovalutato gli avversari

E’ bene considerare gli

altri migliori di me

Ho

sopravvalutato il mio fisico

E’ soprattutto in Dio che

occorre confidare Ho fatto un po’

lo sbruffone nelle dichiarazioni

alla stampa

L’umiltà davanti a Dio attira la Sua

protezione

Ho esultato troppo presto e

sono stato superato sul

traguardo

Ho pensato di essere

autosufficiente e di non aver

nulla da chiedere Ho fatto

polemiche inutili incolpando

altri per errori miei

Ho incolpato il Signore per un mio fallimento

…… ……… ……… …..

Seconda attività: dopoesserci allenati, aver imparato ad ascoltare i segnali, esserci concentrati, aver individuato i propri errori, ora il risultato è arrivato, è tempo di gioire:

“Rallegratevi ed esultate”

Troviamo l’aspetto positivo, per cui rallegrarci ed esultare, anche a fronte di fatiche e sacrifici. Stavolta, stiamo direttamente sul piano spirituale: perché dovrei gioire di queste situazioni?

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Ho pregato, mi sono accostato ai Sacramenti e mi sento più sereno

Ho pregato, mi sono accostato ai Sacramenti, ma ancora non vedo tutti i miglioramenti che mi aspettavo.

Non mi sono lasciato abbattere dalle difficoltà

Qualche amico mi ha deluso, ma ne ho trovato altri che non avrei mai pensato.

Mi sembra di essere diventato più forte “dentro”

Sono diventato più comprensivo e indulgente verso gli errori degli altri e un po’ più deciso a sconfiggere i miei.

Ero partito decisamente bene, ma ho avuto un “tonfo” pauroso.

Ora, mi sono rialzato.

Terza attività: Tirando le somme, in sintesi: comunque sia andata, perché, secondo te, è comunque valsa la pena partecipare a queste “olimpiadi spirituali”?

Che differenza c’è tra Dio e i giudici olimpici?

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Qual è l’aspetto dello sport che si sposa meglio con la vita di fede e quale, invece, che non regge il confronto?

Cosa diresti a chi è arrivato ultimo?

Scuola animatori: anche questo è rispondere a una

“chiamata”

Il momento di riflessione vocazionale, all’interno della tre giorni per assistenti di oratorio a Soresina, ha avuto come tema il realizzarsi nella propria vita ed il cercare la felicità.

Per arrivare al dunque, la meditazione proposta ha preso spunto dal mondo del lavoro e dalle sue professioni.

Il centinaio di ragazzi delle superiori che hanno preso parte alla meditazione hanno dimostrato interesse e coinvolgimento, nonostante la giornata intensa appena trascorsa.

Ecco il testo della proposta. La foto si riferisce invece alla

“prima” dello spettacolo finale messo in scena dagli animatori stessi.

Momento di riflessione vocazionale

Scuola animatori – Giochiamoci i talenti 4

I nostri progetti e i progetti di Dio: il salto qualitativo che porta dalla realizzazione alla felicità.

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Fase 1: facciamoci guidare dal Vangelo. Matteo 25,14-30

14 Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. 16 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. 17 Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18 Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19 Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 20 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. 21 Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 22 Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. 23 Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 24 Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. 26 Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e c o s ì , r i t o r n a n d o , a v r e i r i t i r a t o i l m i o c o n l’interesse. 28 Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29 Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.30 E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.

Cerchiamo di capire come è possibile, oggi, far fruttare i

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propri talenti.

Ti verrà data, a caso, una scheda riguardante una professione.

Prova un po’ a valutarla (con un numero da 1 a 10) secondo i seguenti parametri e prova a fare una media aritmetica del tuo grado di “soddisfazione” per questo tipo di professione (basta fare la somma diviso 10, che è il numero di parametri).

Compatibilità con i tuoi talenti e le tue attitudini 1.

Possibilità di crescita professionale 2.

Possibilità di crescita umana 3.

“Visibilità” sociale / esposizione ai media 4.

Soddisfazione economica 5.

Livello di stress considerato accettabile 6.

Possibilità di operare secondo certi princìpi etici, 7.

senza danneggiare nessuno e, anzi, magari facendo del bene

Grado di utilità che può apportare alla collettività / 8.

bene comune

Possibilità di instauravi rapporti di amicizia 9.

Relazione tra il grado di impegno richiesto e la 10.

soddisfazione derivante da un buon lavoro realizzato

A quale di questi “parametri” attribuiresti un’importanza maggiore (max 3)?

Ora prova a progettare tu stesso, sul retro del foglio, per quanto ti è possibile, la “professione” dei tuoi sogni, facendo anche qualche piccola concessione all’utopia, se necessario, ma cercando il più possibile di rimanere entro un certo grado di realismo.

Nome professione:

Descrizione attività

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Cosa fa

Competenze tecniche

Competenze trasversali

Caratteristiche personali e attitudini

Fino ad ora sei stato tu a progettare, e senz’altro lo hai fatto con tutte le informazioni di cui disponi riguardo a te stesso

Hai mai pensato che il “progetto della tua vita” possa risultare ancora migliore, grazie a Qualcuno che ti conosce ancora meglio?

Progettare la propria vita è giusto, non si può affidarsi all’improvvisazione. E questo fa di te una persona responsabile. Ma c’è un passo successivo, che può fare di te una persona saggia e, in definitiva, felice.

Cosa succederebbe se Dio ti chiedesse di fare un “salto di qualità”? Fino a che punto saresti disposto a metterti in gioco?

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Forse, il Signore potrebbe chiederti qualche rinuncia, per darti, in cambio, altri doni. Prova a completare:

Rinuncia Guadagno

Pieno controllo sul tuo futuro

Una “famiglia allargata”

trovata sul campo La diretta attribuzione di

meriti e successi

Un tempo fatto fruttare e ricco ogni aspettativa

Un conto in banca a sei zeri

E’ vero, potresti dire: “Per ora non corriamo troppo, limitiamoci a progetti più “normali”. D’accordo, ma in questi progetti non scordare mai di dedicare un posto a Dio. Solo così l’”impasto” della tua vita garantirà una riuscita ottimale.

Pastorale vocazionale, le iniziative del prossimo anno

L’èquipe di pastorale vocazionale della diocesi, guidata dal nuovo incaricato, don Davide Schiavon, vicario della Beata Vergine di Caravaggio in Cremona, ha formulato alcune piste di lavoro per i prossimi mesi. Si tratta di proposte che tengono conto dei pareri espressi da molti sacerdoti e religiosi.

Per introdurre l’anno saranno organizzati quattro incontri per adolescenti e giovani, dai 16 anni in su, nelle macrozone

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della diocesi, le sere dei venerdì di ottobre. Durante questi appuntamenti, il vescovo Antonio avrà modo di parlare direttamente ai ragazzi, presentare le idee guida del Sinodo dei Giovani e lanciare un messaggio vocazionale che faccia da apripista alla pastorale più ordinaria dell’équipe . Gli incontri avranno luogo:

Venerdì 7 ottobre a Casalmaggiore per le zone 9, 10 e 11 Venerdì 21 ottobre presso la parrocchia “Beata Vergine di Caravaggio” a Cremona per le zone 6, 7 e 8

Venerdì 28 ottobre a Mozzanica per le zone 1 e 2 Venerdì 4 novembre a Soresina per le zone 3,4 e 5

Come già anticipato, l’azione ordinaria dell’équipe vocazionale, composta da don Schiavon, fra Giorgio dei Cappuccini e suor Stefania della Adoratrici, con il coordinamento di don Paolo Arienti, propone un’opera di aiuto, integrazione e affiancamento alle catechesi ed alle iniziative già in atto nelle parrocchie, prima ancora che iniziative autonome e centralizzate.

Concretamente l’équipe si mette a disposizione per:

incontri di catechesi

Interventi durante le S. Messe domenicali (anche al di fuori, anzi, meglio se al di fuori di occasioni canoniche, come la giornata del Seminario o delle vocazioni).

Ritiri di Avvento e Quaresima

Campi parrocchiali, invernali o estivi, feste varie parrocchiali

Un pomeriggio (magari di domenica pomeriggio, o su richiesta) in cui si vogliano radunare bambini e ragazzi Per i sacerdoti che ne ravvisino la necessità, l’èquipe è disposta a mantenere un contatto diretto con giovani che si siano dimostrati particolarmente sensibili e recettivi a un discorso cristiano più intenso

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Non mancheranno poi collaborazioni con FOCR, Azione Cattolica e altri enti, uffici, associazioni diocesane per inserire momenti e accentuazioni vocazionali ad iniziative già in programma.

Come messaggio direttamente fruibile dai ragazzi, è già attivo u n s i t o , a n z i d u e , w w w . v o c a z i o n i c r e m o n a . i t , e www.diocesidicremona.it/vocazioni/ contenenti varie sezioni per aiutare i giovani a capire meglio le dinamiche della vocazione attraverso:

la descrizione dei segnali, dei dubbi, delle domande e delle possibili risposte che si affacciano durante una possibile chiamata da parte del Signore.

Brochure scaricabili, distinte per categorie (medie, superiori, diciottenni, universitari, lavoratori, vocazioni al femminile), che si possono stampare e distribuire in oratorio, per offrire concreti spunti di riflessione su come decodificare i segnali che Dio ci manda.

La presenza di brani biblici, video di testimonianze vocazionali spunti per una lettura personale in merito alla vocazione.

La possibilità di interloquire privatamente, via mail, con i componenti dell’équipe vocazionale.

La possibilità di scaricare sussidi e schede di taglio vocazionale per la catechesi, sempre distinti in base alle varie fasce di utenza, da utilizzare direttamente in parrocchia

Altre iniziative (ritiri e incontri nelle zone, appositamente organizzati dall’équipe), saranno messi in campo più avanti, anche alla luce dell’interesse e delle richieste che emergeranno dalle parrocchie.

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Anche la montagna chiama… a riflettere sulla vocazione

Il campo estivo dell’oratorio di Pandino a Colere (BG), su proposta del vicario don Matteo Pini, il giorno lunedì 8 agosto ha ospitato una giornata “vocazionale” in cui don Davide, l’incaricato diocesano, ha potuto incontrare le varie fasce di età (giovani, adolescenti, medie ed elementari, in tutto circa un centinaio di persone) in momenti separati, brevi, ma intensi, nella splendida cornice montana della gita in programma per la giornata.

Tutto il campo estivo, a dire il vero, nel programma impostato da don Matteo, ha come tema questa attenzione alla “chiamata”, che fa da filo conduttore di tutte le riflessioni e le attività proposte ai ragazzi.

Questo stile è la chiara dimostrazione di come la pastorale vocazionale sia opera innanzitutto dei preti “sul campo”. Il Centro Diocesano Vocazioni sostiene e incoraggia questi sforzi, magari anche garantendo la presenza di una voce diversa, nell’intento comune di rendere i giovani più sensibili ai segnali che il Signore ci manda.

Intanto, un grazie a don Matteo, per la cura dedicata a questo vitale aspetto dell’azione pastorale.

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Scuola animatori

2016:”Animazione” e

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Vocazione” possono anche far rima

Conterrà anche un momento vocazionale il tradizionale appuntamento della “Scuola animatori” diocesana di fine agosto, rivolto ai ragazzi delle superiori, che si terrà a Soresina. Riportiamo tutte le informazioni del caso dal sito della Federazione Oratori.

Riproponiamo l’ormai consueta “Scuola animatori di Oratorio”

orientata a ragazzi delle superiori desiderosi di approfondire le competenze e la passione del servizio in Oratorio, oltre il Grest e nelle dinamiche dell’anno.

Verrà bissata la location: all’Oratorio Sirino di Soresina, secondo il doppio modulo classico:

•corso “avanzato” per quanti hanno vissuto l’esperienza l’anno precedente: da giovedì 25 agosto dalle ore 19 a sabato 27 agosto alle ore 16.

•corso “principianti” per chi è alla prima esperienza: da venerdì 26 agosto dalle ore 8.30 a sabato 27 agosto alle ore 16.

L’iniziativa, in stretta collaborazione con la Parrocchia di Soresina, è molto utile per far crescere nei ragazzi alcune competenze di metodo e verificare le motivazioni alla presenza i n O r a t o r i o . I n p a r t i c o l a r e l e s e s s i o n i d i l a v o r o comprenderanno:

• un focus sull’Oratorio Locandina Scuola Animatori 2016

• lo stile educativo e l’anima dell’animazione oratoriana

• l’animazione di serate e gruppi

• la competenza dei linguaggi e degli strumenti

• il primo soccorso in Oratorio

• l’animazione in contesti particolari: la piscina

Centrale sarà anche il confronto sul capitolo “vocazionale”

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dell’animazione in Oratorio, con il contributo di don Davide Schiavon, nuovo responsabile del servizio vocazionale della diocesi.

Scaricate il modulo per l’iscrizione su www.focr.it , da rispedire via fax o mail allo 0372 25336 / segreteria@focr.it.

Costo di iscrizione: 10 euro a partecipante.

Si raccomanda la puntualità sugli orari e, se appena possibile, la partecipazione a tutto il periodo sia per il corso avanzato che per quello principianti.

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