Issue 6 Year 3 Director
Roberto Palumbo Scientific Committee
Ezio Andreta, Gabriella Caterina, Pier Angiolo Cetica, Romano Del Nord, Stephen Emmitt, Gianfranco Dioguardi, Paolo Felli, Rosario Giuffrè, Milica Jovanović-Popović, Lorenzo Matteoli, Achim Menges
Editor in Chief Maria Chiara Torricelli Editorial Board
Alfonso Acocella, Andrea Campioli, Giorgio Giallocosta, Mario Losasso, Rivka Oxman, Gabriella Peretti, Fabrizio Schiaffonati, Ferdinando Terranova Assistant Editors
Luigi Alini, Ernesto Antonini, Teresa Villani, Serena Viola Editorial Assistants
Sara Benzi, Nicoletta Setola, Dario Trabucco Graphic Design
Veronica Dal Buono Executive Graphic Design Federica Capoduri, Giulia Pellegrini Editorial Office
c/o SITdA onlus,
Via Flaminia, 72 - 00196 Roma, Italy Email: redazionetechne@tecnologi.net Issues per year: 2
Publisher
FUP (Firenze University Press) Phone: (0039) 055 2743051 Email: journals@fupress.com
Journal of SITdA (Società Italiana della Tecnologia dell’Architettura)
TECHNE
Journal of Technology for Architecture and EnvironmentNota
Edilizia. La sofferenza della produzione. Libere opinioni per una libera discussione
Ferdinando terranova
Rinnovare i modelli di processo con la progettazione digitale multidisciplinare: la sfida lanciata da ADITAZZ nel concorso internazionale “Small Hospital - Big Ideas”
Romano Del Nord
Introduzione alla Giornata della Tecnologia, Torino, 21 giugno 2013
Gabriella Peretti
L’opera di Giuseppe Ciribini
Daniela Bosia
Della Tecnologia dell’Architettura: dialogo su Giuseppe Ciribini
angelo Ciribini
La memoria del futuro: tavola rotonda su Giuseppe Ciribini
Ernesto antonini (a cura di)
Progetti pilota di riqualificazione a energia quasi zero per quartieri e città "intelligenti"
Enrico Dassori, Renata Morbiducci
Verso la riduzione della filiera progettuale per ottimizzare i processi produttivi ai fini della innovazione e della competitività
Emilio Pizzi
La Ricerca (Industriale) nella Produzione Edilizia: risultati ed orizzonti
Giuseppe alaimo
Gli strumenti della programmazione quali dispositivi strategici per l’efficienza dei processi attuativi delle opere di pubblica utilità
alessandra Cucurnia
Efficacia, sostenibilità e qualità. Criticità del processo edilizio nelle opere pubbliche in Italia
Rossella Maspoli
Domanda di qualità e concorso di idee: una sperimentazione alla ricerca di buone pratiche
Maria Luisa Germanà
Level of Detail e Level of Development: i processi di committenza e l'Information Modelling angelo Ciribini
Applicazione del project risk management e indici di performance nel settore delle costruzioni: un caso di studio
andrea Ciaramella
Il controllo in sede di progetto dei rischi legati alla gestione degli edifici
Claudio Martani, Cinzia talamo, Giancarlo Paganin
QUaLItà DELLa DoMaNDa
EFFICaCIa DEI PRoCESSI
RICERCa E SPERIMENtaZIoNE
Roberto Palumbo, angelo Ciribini, antonello SannaQuali “valori, qualità ed efficacia” nei processi di produzione e gestione delle opere pubbliche in Italia
Giorgio Giallocosta, Maria Chiara torricelli
DoSSIER
EDItoRIaLE
TECHNE 06 2013 100 109 18 22 28 30 34 43 48 55 63 69 75 81 90 06 12SaGGI
Strumenti e procedure per una progettazione “maintenance oriented” di edifici per il culto
Cinzia talamo
Strumenti di supporto alla progettazione degli hospice: la Post Occupancy Evaluation
tiziana Ferrante
Controllo della qualità nel processo di manutenzione e gestione dell’edilizia scolastica della Provincia di Salerno
Maria Rita Pinto, Stefania De Medici
La scuola oltre la scuola. La gestione degli spazi scolastici tra rigenerazione e condivisione delle risorse
Filippo angelucci, Michele Di Sivo, Daniela Ladiana
I cluster tematici. Verso nuovi modelli organizzativi dell’attività di ricerca e dei sistemi delle competenze
Mario Losasso
Work in progress: cluster di ricerca tematici
Carola Clemente, Christina Conti, Matteo Gambaro, Francesca Giglio, teresa Villani, Serena Viola
Social Housing
Dora Francese
Strategie operative per la rigenerazione sostenibile dell’edilizia residenziale sociale
a cura di Massimo Perriccioli
Progettazione ambientale
Elena Mussinelli
La Progettazione ambientale: sperimentazioni di area tecnologica
a cura di Matteo Gambaro
Recupero e Manutenzione
Maria Rita Pinto
La rete Recupero e Manutenzione: ricerche applicate di area tecnologica
a cura di Serena Viola
Servizi per la collettività
andrea tartaglia
Accessibilità ambientale
Christina Conti, teresa Villani
Produzione edilizia-Prodotto edilizio
Francesca Giglio 117 149 125 150 133 153 141 155 156 163 164 169 176 171 178 180 TECHNE 06 2013
NEtwoRk SItda
I CLUStER tEMatICISIT
d
A
Società Italiana della Tecnologia dell’Architettura
Building. The pain of production. Free opinions for a free discussion
Ferdinando terranova
Renewing the models of process through digital design: the challenge launched by ADITAZZ with the “Small Hospital - Big Ideas” International competition
Romano Del Nord
Introduction to the Technology Day, Turin, June 21, 2013
Gabriella Peretti
The scientific work of Giuseppe Ciribini
Daniela Bosia
On Technology of Architecture: a conversation on Giuseppe Ciribini
angelo Ciribini
Memory of the future: round table discussion about Giuseppe Ciribini
Ernesto antonini (edited by)
Requalification pilot projects of Nearly Zero Energy Building for “smart” district and cities
Enrico Dassori, Renata Morbiducci
Toward the simplification of the design process chain to optimize the productive processes to improve innovation and competitiveness
Emilio Pizzi
(Industrial) Research on Building Production: results and future developments
Giuseppe alaimo
Programming instruments as strategic devices for efficiency in the implementation processes of public utility works
alessandra Cucurnia
Effectiveness, sustainability and quality. Criticality of the building process in public works in Italy
Rossella Maspoli
Demand for quality and design ideas competition: experimentation to discover good practices
Maria Luisa Germanà
Level of Detail and Level of Development: Commissioning processes and Information Modelling
angelo Ciribini
Application of project risk management and performance indices in the construction sector: a case study
andrea Ciaramella
The control, at the design stage, of risks related to buildings management over time
Claudio Martani, Cinzia talamo, Giancarlo Paganin
TECHNE 06 2013
NotE
QUaLIty aND EFFECtIVENESS
oF thE BUILDING PRoCESS
Roberto Palumbo, angelo Ciribini, antonello Sanna
“Values, Quality and Effectiveness” in public works production and management processes in Italy
Giorgio Giallocosta, Maria Chiara torricelli
DoSSIER
ESSayS
EDItoRIaL
RESEaRCh & ExPERIMENtatIoN
100 109 18 22 28 30 34 43 48 55 63 69 75 81 90 06 12
TECHNE 06 2013
NEtwoRk SItda
thEMatIC CLUStER
SIT
d
A
Società Italiana della Tecnologia dell’Architettura
Tools and procedures for a “maintenance oriented” design for buildings of worship
Cinzia talamo
Design enhancing instruments: Post Occupancy Evaluation in Hospice Design
tiziana Ferrante
Quality control in maintenance and management process of school building in the Province of Salerno
Maria Rita Pinto, Stefania De Medici
School beyond school. School space management between resource regeneration and sharing
Filippo angelucci, Michele Di Sivo, Daniela Ladiana
117
149 125
133 141
149149 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE TECHNE 06 201306 2013
184
NETWOrk SiTdA: i cluster tematici
I cluster tematici. Verso nuovi modelli organizzativi dell’attività di ricerca e dei sistemi delle competenze
Mario Losasso
Work in progress: cluster di ricerca tematici
Carola Clemente, Christina Conti, Matteo Gambaro, Francesca Giglio, teresa Villani, Serena Viola
I CLUSTER TEMATICI Social Housing
Dora Francese
Strategie operative per la rigenerazione sostenibile dell’edilizia residenziale sociale
a cura di Massimo Perriccioli
Progettazione ambientale
Elena Mussinelli
La Progettazione ambientale: sperimentazioni di area tecnologica
a cura di Matteo Gambaro
Recupero e Manutenzione
Maria Rita Pinto
La rete Recupero e Manutenzione: ricerche applicate di area tecnologica
a cura di Serena Viola
Servizi per la collettività
andrea tartaglia
Accessibilità ambientale
Christina Conti, teresa Villani
Produzione edilizia-Prodotto edilizio
Francesca Giglio
163 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 06 2013
Cluster Progettazione ambientale
Elena Mussinelli
La nozione di progettazione ambientale ha subito negli ultimi anni una notevole estensione semantica e contenutistica, a fron-te dell’emergere della problematica ambientale ad ogni scala. Il settore scientifico della “Tecnologia dell’Architettura” ha incor-porato da tempo la disciplina della “Progettazione ambientale”, dando esplicita visibilità ad approcci già presenti sin dalla fon-dazione del proprio statuto e portando ulteriormente avanti un percorso già tracciato da figure quali Giuseppe Ciribini, Eduar-do Vittoria, Marco Zanuso e Pierluigi SpaEduar-dolini, che indicava-no una precisa direzione culturale nella concezione dell’habitat, non limitata ai soli aspetti fisico-formali, ma già attenta alle de-terminazioni immateriali del progetto e orientata a un’idea di sostenibilità ambientale e socio-economica preludio degli attuali approcci della governance ambientale.
Ed è proprio in questo solco interpretativo che si colloca il la-voro sul progetto sostenibile per l’ambiente e il paesaggio, che ha costruito un suo percorso cercando un confronto continuo e un’ipotesi di apertura disciplinare, e che si declina nell’Area Tec-nologica in diversi ambiti di ricerca:
− il tema della governance ambientale, con la sperimentazione di modelli innovativi di governo delle decisioni e dei progetti: piani strategici, agende e piani d’azione, distretti culturali, valutazioni ambientali di piani e progetti, VAS, VIA, prefattibilità ambientali delle opere costituiscono oggi realtà sperimentali e innovative, alle quali la ricerca d’Area Tecnologica ha apportato e apporta contributi di indubbia rilevanza e originalità;
− il tema della valorizzazione, ricomposizione, riconversione e riqualificazione di aree e sistemi insediativi di particolare rile-vanza ambientale (spazio pubblico urbano, aree dismesse, aree rurali, aree litoranee e costiere, parchi urbani e aree protette). Con particolare attenzione alla capacità di resilienza e adatta-bilità dell’ambiente costruito, alla riduzione dei consumi (suolo, energie ecc.) e alla valorizzazione delle risorse, culturali, sociali, ambientali, alla riduzione degli impatti, alla promozione delle pratiche di riciclaggio e bonifica, alla definizione di soluzioni tecnologiche appropriate, alla qualificazione del progetto pae-saggistico;
− il tema della qualità ambientale, del benessere e del comfort, nonché dell’efficienza ecologica dei sistemi insediativi, con la messa a punto di strumenti di analisi, valutazione, controllo e gestione delle trasformazioni, e la sperimentazione di tecnologie innovative alle diverse scale;
− il tema dell’uso razionale dell’energia e delle risorse nell’am-biente costruito. Confort termico e prestazioni energetiche degli edifici, certificazioni ambientali, sistemi impiantistici, uso
ra-zionale dell’energia negli edifici e nelle comunità, pianificazione energetica a scala urbana e regionale. Con specifici approfondi-menti sul tema del retrofit tecnologico e della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, con obiettivi di miglioramento del rendimento energetico, attraverso l’utilizzo di energie rin-novabili e la sperimentazione di tecnologie innovative a basso impatto ambientale. Anche attraverso la promozione di buone pratiche, la redazione di strumenti di supporto alle decisioni e la stesura di linee guida;
− il tema dello studio del ciclo di vita dei prodotti, degli edifici e dei complessi insediativi e la loro interazione con l’ambiente, dalle materie prime alla produzione, distribuzione, costruzione, uso e gestione, riqualificazione, recupero e riciclaggio, dismis-sione finale. Con particolare riferimento ai Sistemi di gestione Ambientale, al Life Cycle Assessment e al Life Cycle Design, sia alla scala del prodotto edilizio, dell’edificio e del territorio.
167 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 06 2013
2010), “Messa a punto di un prototipo di alloggi temporanei high
quality, low energy, low cost" (Istituto CASA Spa, Firenze, 2011),
“Sviluppo di studi e ricerche per l’individuazione di interventi di efficientamento energetico delle biblioteche” (Ministero dei Beni Culturali, 2012-2013), oltre che la Ricerca Europea P.O.I.: "Definizione degli strumenti tecnici e metodologie operative per l’elaborazione della diagnosi delle prestazioni energetiche delle infrastrutture air-side e land-side e della certificazione energetica degli aeroporti” (2011-2013). Un’interessante interfaccia speri-mentale con tali ricerche è costituita da diversi concorsi di pro-gettazione vinti, tra cui si ricordano “Alloggi bioclimatici di ERP per Roma Capitale a Lunghezzina”, “Riqualificazione dell’Istituto scolastico ITC Radice a Roma”, “Architetture e Servizi nell’ambi-to dell’Expò di Milano 2015”.
Aspetto caratterizzante tutte le attività del gruppo di ricerca sul primo e secondo filone tematico è il tentativo di riversare i ri-sultati degli studi e sperimentazioni in soluzioni tecnologico/ formali caratterizzate dalle elevate potenzialità di applicazione progettuale in ambiente mediterraneo. In questo ambito lo sfor-zo di ricerca e di verifica sperimentale-strumentale è volto alla definizione di sistemi innovativi in grado di assicurare un’elevata qualità biologica e bioclimatica dei processi di trasformazione ambientale, cercando di utilizzare appieno le loro qualità-poten-zialità ambientali derivanti dagli specifici comportamenti flui-dodinamici, termofisici, igrometrici, di trasparenza, riflessione, ecc., e garantendo nel contempo un’utilizzazione eco-efficiente dei materiali e componenti. La restituzione di tale approccio è rappresentata dalle numerose pubblicazioni tra cui si ricordano i libri “Qualità ed ecoefficienza delle architetture d’interno” (A.B., 2005), “Tecnologia e Natura” (F.T., 2008) “Small Buildings” (A.B., 2012) e “Atlante dei Sistemi tecnologici per l’Architettura bioclimatica” (F.T., 2012).
Il concetto di resilienza, dopo essere stato definito e utilizzato nel settore delle scienze dei materiali e, in seguito, declinato nelle discipline ecologiche, cognitive, psicologiche e medico-sanitarie, sembra essere finalmente approdato anche nel settore delle costruzioni, manifestando una sua specifica vocazione ad assumere una valenza sia strategica sia operativa per affrontare in modo reattivo e adattivo la crisi economico-ambientale che sta caratterizzando l’attuale fase di incertezze e instabilità della nostra civiltà.
Nell’ambito del cluster Progettazione ambientale, l’ipotesi di approfondimento del tema specifico “Resilienza, Tecnologia, Ambiente costruito”, proposta nel volume 5/2013 di TECHNE, scaturisce da alcune nostre recenti esperienze di ricerca, caratte-rizzate da una forte connotazione interdisciplinare, che ci hanno di fatto permesso di delineare una potenziale linea di sviluppo di interesse centrale per l’area della Progettazione tecnologica dell’architettura.
Partendo infatti dai concetti di reattività, adattività e
trasforma-bilità, definiti da Holling e Walker quali principali attributi carat-terizzanti la capacità di resilienza di un sistema socio-ecologico, possiamo rintracciare proprio in alcune anticipazioni elaborate nell’ambito della cultura tecnologica del progetto preziosi contri-buti sui quali è forse necessario tornare a riflettere. Per citare solo alcuni di questi temi: la trasformazione dell’ambiente costruito attraverso attività tecniche “integrate e integrative”, il passaggio dal concetto di “tecnologia forte” a quello di “tecnologia debole” e la riattivazione dei processi ambientali attraverso il recupe-ro delle capacità di “motilità” (Ciribini); i concetti di ambiente costruito rispondente alle sollecitazioni naturali, di tecnologie abilitanti e di tecnologie dell’habitat estese agli aspetti socio-economico-produttivi dell’abitare (Vittoria); l’idea di progetto continuo di mantenimento, recupero e rigenerazione di quella parte “amica” della Natura che risulta fondamentale per il nostro vivere (Ferracuti); l’attenzione per le “relatività”, “relazioni”, “di-pendenze” e “circuiti” che caratterizzano le interazioni tra com-ponenti naturali e artificiali del sistema insediativo (Spadolini). Sulla base di questi primi riferimenti intra-disciplinari è già pos-sibile individuare alcune potenziali aree di approfondimento da affrontare nell’ambito delle attività del cluster, tra le quali emer-gono:
− il nodo della gestione del processo organizzativo-procedurale delle attività per la messa in sicurezza, la manutenzione, l’inter-vento in emergenza, la salvaguardia delle condizioni di salubri-tà e l’accessibilisalubri-tà ampliata a molteplici fasce di utenza, secondo principi di efficienza e di coerenza con le risorse disponibili, a livello strategico, tattico e operativo;
− il nodo della gestione progettuale delle relazioni tra fattori ecologico-ambientali, dinamiche di interazione tra componenti artificiali/naturali e azioni di conservazione/manutenzione/va-lorizzazione delle risorse territoriali (naturali, culturali, architet-toniche) attraverso la definizione di strategie, obiettivi, requisiti,
indicatori di prestazione per il raggiungimento di livelli integra-ti di qualità ecologica, energeintegra-tica, sociale, economica negli in-terventi di modificazione dell’habitat, sostenibili a scala globale e compatibili alla scala locale di contesto.
− il nodo del governo e del coordinamento delle dinamiche di
in-novazione da implementarsi attraverso attività di
partecipazio-ne degli utenti, cooperaziopartecipazio-ne tra attori e condivisiopartecipazio-ne di risorse nell’ambito dei processi di produzione, uso e trasformazione del-lo spazio insediativo, secondo criteri di progettazione sistemica integrativi e inclusivi delle diverse tipologie di utenza e aperti alla partecipazione da parte di tutti gli attori portatori di inte-resse;
− il nodo del controllo e delle verifiche della qualità
tecnologico-spaziale degli interventi e dei loro singoli elementi per una
coor-dinata e integrata rispondenza delle azioni trasformative dell’habitat a requisiti specifici di sicurezza, fruizione, benessere, aspetto, gestione, integrazione, salvaguardia ambientale e a ma-crorequisiti di correlazione, accessibilità multimodale, accetta-zione, trasformabilità, adattabilità, inclusività delle utenze. In particolare si evidenziano le seguenti attività: Ricerca PRIN 2009 - Primum non nocere/Definizione di un modello di valu-tazione dell’affidabilità organizzativa per la prevenzione dei ri-schi nell’erogazione dei servizi sanitari in ambiente ospedaliero; Progetto POR-FESR Abruzzo 2008-2013 - AbitAbile/Tecnologie
Resilienza, tecnologia, ambiente costruito
Michele Di Sivo, Filippo Angelucci, Antonio Basti, Daniela Ladiana, Giorgio Pardi
06 2013
TECHNE 168 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne
d’innovazione dell’ambiente domestico per l’utenza reale; Ricer-ca PRIN 2012 (superate le prime due fasi di selezione, in fase di valutazione) - ReSTRORE/Strategie integrate bio-psico-sociali di resilienza per l’inclusività e la qualità della vita del paziente post-ictus; Iniziativa DeLiCiA/Designing Livable City for All - Coor-dinata nell’ambito del Dottorato di ricerca PISA Università degli Studi G. d’Annunzio Chieti-Pescara.
Il GdPA (Gruppo di Progettazione Ambientale), attivato dagli anni ’70 nel solco tracciato da E. Vittoria nella sede di Pescara, ha seguito lo sviluppo delle questioni ambientali, dalle prime preoc-cupazioni energetiche fino alle più attuali problematiche relative al modello di sviluppo.
L’introduzione del concetto di sviluppo sostenibile, nell’invitare l’intera società a riconsiderare il proprio "stile di vita" ha mo-strato, nel campo specifico dell’architettura, le interrelazioni tra le scelte – edilizie, urbane e territoriali – e le rispettive influenze e ricadute per i settori economico e sociale. Un parallelo am-pliamento multidisciplinare si configura in modelli economici innovativi – “economia ambientale” – dove si rintracciano più adeguate analisi dell’ambiente nel contesto economico. Muoven-do da questi principi, si chiariscono i termini della ricerca (per un nuovo approccio alla progettazione) e l’obiettivo di innovare il rapporto città-campagna rintracciando – in un ciclo virtuoso – nuove metodologie interdisciplinari per una “governance” in grado di costituire una solida base di sviluppo locale/sostenibi-le – sinergie con la “green economy” – come unità minima di qualità.
Il perseguimento degli obiettivi fissati si è concretizzata nel tempo in proposte a diversi livelli scalari: dal sistema costiero (Codici di Pratica per la progettazione di Attrezzature balneari in
ambiti di alta valenza ambientale della costa abruzzese - Regione
Abruzzo, Studio finalizzato all’utilizzo turistico-balneare
sosteni-bile dei pennelli frangiflutti - Regione Abruzzo), al sistema
terri-toriale diffuso di case rurali e in “terra cruda” (Regolamentazione
tecnica per gli interventi di recupero dell’edilizia urbana e rurale- Comune di Francavilla–Ch e i Codici di Pratica per il Recupero delle abitazioni in terra cruda nel territorio abruzzese - Regione
Abruzzo), al quartiere (Riqualificazione sostenibile degli
insedia-menti di Cansatessa, Monticchio e Preturo - ATER L’Aquila).
Allo stato attuale, la ricerca è incentrata su alcuni piccoli e medi centri urbani (Piano di Ricostruzione post-sisma - Comune di Caporciano; Ricognizione Urbanistico-Tecnologica dei “sistemi
Ambientali” di Francavilla, Comune di Francavilla al Mare). La
metodologia di lavoro si sviluppa su tre ambiti scalari riguardan-ti: il settore edilizio, il settore urbano, il settore territoriale. Tali ambiti sono indagati a livello quantitativo e qualitativo secondo parametri inerenti alle principali esigenze riconosciute (sicu-rezza, benessere, fruibilità, gestione, salvaguardia ambientale), alfine di comprenderne il ruolo, attuale e futuro, attraverso la rilevazione delle criticità e delle potenzialità.
Settore edilizio
Per il patrimonio edilizio ci si è soffermati prevalentemente sulla problematica energetica, lasciando, a successive indagini l’impe-gno per la riqualificazione funzionale in un’ottica di dotazioni flessibili, strumentali alle esigenze di nuove o rinnovate utenze. L’urgenza di configurare strategie e soluzioni specifiche per il luogo e per le tipicità costruttive è sembrato, per ora, la criticità con priorità d’intervento (predisposizione di “regole” e incentivi
per una riqualificazione entro il 2020).
Settore urbano
Per quanto riguarda il settore urbano, si è ritenuto prioritario verificare la qualità urbana attraverso la vivibilità (dotazione di servizi e luoghi identitari). La ricognizione ha evidenziato alcu-ni sistemi emblematici, come i “limiti della città”/il confine col mare, e ha puntualizzato le criticità dell’intero sistema; il sistema urbano, infatti, dovrebbe essere assimilato ad un vero e proprio “metabolismo” in grado di digerire gli input e rigenerare gli
ou-tput (Material Flow accounting). La gestione delle acque e dei
rifiuti può trasformarsi da problema, con alti costi economici ed ambientali, a risparmio e risorsa energetica e materica (nuova produzione), per contribuire alla nascita di nuove attività (green
job) e dunque ad uno sviluppo economico e a ricadute sociali.
Sono stati osservati, nello specifico, i dati relativi al consumo energetico, alla gestione dei rifiuti e dei depuratori: l’obiettivo è quello di abbattere gli oneri economici e “produrre risorse”. Un discorso a parte è stato dedicato alla mobilità in relazione al parametro accessibilità, connessioni e comunicazione, inter-venendo sul pendolarismo con un’incentivazione del sistema sharing, a livello di autovetture e biciclette; qualificando le con-nessioni interurbane con navette elettriche; individuando punti di connessione e informazione.
Settore territoriale
La considerazione del sistema territoriale ha condotto a rifles-sioni importanti per la rigenerazione e la valorizzazione del ter-ritorio cui riferire, in modalità a ciclo chiuso, ogni azione su gli altri sistemi scalari. Il controllo della sicurezza del territorio, ad esempio, consente di definire programma e vincoli per il pro-getto e la gestione dei sistemi a forte vulnerabilità, quali la li-nea di costa e le aste fluviali; supporta inoltre la possibilità di configurare sistemi funzionali (verdi) per la mitigazione delle emissioni, controllo e assorbimento della CO2, e contemporane-amente organizzare luoghi adeguati alla fruizione per il tempo libero. Una politica per nuove processualità di rigenerazione del sistema agricolo concludono la valorizzazione delle potenzialità dell’intero territorio verso la sua sostenibilità.
Nuova governance e sviluppo locale
Finito di stampare nel mese di Settembre 2013 dallo Stab. Tipolit. Ugo Quintily S.p.a. - Roma