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CEGHEDACCIO: PRE-SERATA CON BUFFET

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Academic year: 2022

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CEGHEDACCIO: PRE-SERATA CON BUFFET

Alle prime duecento persone che acquisteranno il biglietto in prevendita,

buffet gratuito offerto dal Ristorante “Ai Gelsi”

Udine, 31 Marzo 2014 – Dopo aver percorso insieme vent’anni di Ceghedaccio, il giorno più atteso dagli over 30 sta per tornare con tante sorprese: appuntamento a venerdì 11 aprile 2014, dalle ore 20.00 alle ore 01.30 alla Fiera di Udine, dovesi balleranno “Face to Face”, i più grandi successi degli anni ’70-’80.

Per questa edizione primaverile l’organizzazione non mancherà di stupire, proponendo un buffet gratuito di benvenuto riservato esclusivamente alle prime 200 persone che, acquistando il biglietto in prevendita, si prenoteranno. Dalle 20.00 alle 21.00 nel padiglione 6 della Fierasi potranno gustare i prelibati piatti delRistorante “Ai Gelsi” di Codroipo, che per l’occasioneha messo a punto un servizio con menù a tema, integrato anche da un corner bar che servirà cocktail analcolici a base di frutta firmati da Isabella Spagnolo.

Un inizio diverso e particolare, accompagnato per la prima volta nel pre-serata dal gruppo dei “Musique Boutique” che con il loro repertorio di qualità, introdurranno il giusto mix prima dei balli. La musica in vinile che ha fatto la storia della “disco” sarà poi il piatto forte come sempre, il festino di una volta, travestito da party moderno. Tanta tecnologia ed effetti mai visti e luci e colori che si “misceleranno” con l’esemplare pubblico trasversale del Ceghedaccio. Voglia di

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divertimento sano e senza eccessi con orari fissi, contro il logorio della vita moderna, anche se solo per una serata.

Il prezzo del biglietto per il Ceghedaccio rimane di € 18,00 mentre il ridotto costa € 14,00 ed è acquistabile solo con la presentazione della Ceghedaccio Card. E’ possibile preacquistare il biglietto evitando la coda all’ingresso, presso una delle varie prevendite in Regione. Tutte le informazioni al sito www.ceghedaccio.com (tel.0432 508586 cell. 345 2655945).

UDINESE 1 CATANIA O dopo la sconfitta al Massimino i friulani si avviano alla quota salvezza!!

Prima del fischio d’inizio, ovviamente Francesco Guidolin è a caccia dei i tre punti che, a suo dire, varrebbero ormai la salvezza certa, trattandosi di uno scontro diretto con una avversaria non disposta a retrocedere. Dall’altro lato Rolando Maran deve assolutamente cercare una vittoria per sperare di poter lottare fino alla fine. Udinese e Catania si sono sfidate al Friuli con Totò Di Natale che si è ripreso la maglia da titolare affiancato da Nico Lopez. Le zebrette in campo con Basta e Silva sulle corsie, Pinzi-Allan-Pereyra in mediana,Heurtaux-Danilo-Domizzi a protezione diScuffet.Per gli ospiti schierato Andujar fra i pali, Izco e Monzon terzini, G y o m b e r - B e l l u s c i c e n t r a l i d i d i f e s a . R i n a u d o e P l a s i l a f f i a n c a t i d a L o d i, i n avanti Keko e Barrientos sulle fasce. Il direttore dell’

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incontro il signor Doveri di Roma. Il calcio d’inizio è degli ospiti e dopo una decina di minuti le squadre erano ancora in una fase di studio e la partita sembra congelata dalla paura di entrambe le squadre. La partenza più convinta è quella dell’Udinese che rende godibile l’inizio dello scontro, ma il Catania non sembra per nulla intimorita dai padroni di casa.

La prima occasione è del Catania con un iniziativa di Plasil che un super Scuffet alza sulla traversa regalado all’11° il primo corner al Catania. Al quindicesimo è ancora il Catania che da un brivido ai tifosi friulani e a portiere battuto è Allan a salvare sulla linea al pressing dei siciliani. Fino al 38° è il Catania a fare la partita e l’Udinese soffre oltre il necessario, ed è Di Natale che approfitta di un errore dei catanesi ma Andujar gli nega con due parate il gol. Sembra che i padroni di casa abbiano avuto un momento di sveglia e un paio di minuti dopo su altra iniziativa del solito Di Natale, Nico Lopez si mangia un gol praticamente già fatto. Ma si arriva al 45° del primo tempo con il Catania padrone del campo che ha ben giocato, anche se le uniche due occasioni da gol sono state dell’Udinese come già detto con Di Natale e Nico Lopez. Finisce un primo tempo caratterizzato dagli errori sotto porta sia dell’ Udinese che del Catania che grazia i padroni di casa facendo andare le squadre negli spogliatoi sullo 0-0. Il secondo tempo riprende con l’Udinese che batte il calcio d’inizio, e con Nico Lopez fuori, sostituito da Fernandes. L’Udinese sembra voler interpretare un altra partita ed infatti nei primi 15 minuti più volte arriva nei pressi di Andujar, ma il portiere dei siciliani si supera in più di una occasione. Al 17° Guidolin gioca la carta Badu che prende il posto di Basta. Al 23° un’azione splendida partita da metà campo su iniziativa di Totò Di Natale arriva allo stesso capitano che con un tuffo infilza Andujar, per l‘1 a o dell‘Udinese. Decimo gol di Di Natale segnato al Catania.

nella sua carriera. Poi venti minuti di arrembaggio del Catania, ma l’Udinese tiene, anche grazie all’uomo partita che oggi è senza ombra di dubbio ancora una volta il giovanissimo portiere Simone Scuffet che chiude una saracinesca davanti

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alla propria porta negando agli avversarsi di raggiungere un agognato pareggio. Di Natale segna, Scuffet para: il Catania gioca una grande partita in casa dell’Udinese ma torna in Sicilia senza punti. Eccellente prestazione del portierino bianconero, che conferma il suo talento. Così i friulani conquistano i tre punti e si portano a quota 38 con la salvezza quasi matematicamente raggiunta, come sperava il tecnico Guidolin ad inizio gara.

MARCO PAOLINI “BALLATA DI UOMINI E CANI” dedicata a Jack London al Teatro Stabile del FVG da mercoledì 2 apr al 6 apr.

Lo spettacolo ripercorre la vita di London con musiche e canzoni sempre legate alla produzione letteraria del celebre scrittore. Dell’immenso materiale che aveva a disposizione, Paolini ha centrato l’attenzione su tre racconti intitolati rispettivamente Maschio, Bastardo e Preparare un fuoco che hanno un comune denominatore: i protagonisti sono sempre uomini e cani. Una vicinanza dalle sfumature più diverse, ora violenta, ora intensa, sempre forte. Lo scambio tra essere umano e animale è totale, quasi una fusione, un ribaltamento di ruoli: uomini che si raccontano come cani e cani che si comportano come uomini. Ballata di uomini e cani è composto di tre racconti della durata di circa mezzora ciascuno più uno più breve costruito su episodi giovanili tratti dalla biografia di J. London. “Tra le traduzioni che ho

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letto preferisco quella di Davide Sapienza.I racconti che ho trascritto oralmente sono Macchia, Bastardo e Preparare un fuoco e in tutti e tre uomini e cani sono coprotagonisti”. Lo spettacolo ha la forma di un canzoniere teatrale con brani tratti da opere e racconti di Jack London e con musiche e canzoni ad essi ispirate che non svolgono funzione di accompagnamento ma di narrazione alternandosi e dialogando con la forma orale. Marco Paolini ha iniziato a lavorare su Ballata di uomini e cani raccontando storie nei boschi, nei rifugi alpini, nei ghiacciai: e in effetti – è stato notato da un critico – il suo teatro ha il sapore di un’ascesa in montagna. L’osservazione del paesaggio, la fatica dell’avvicinarsi alla meta, l’assenza di fretta, il ritmo, la meditazione, l’entusiasmo per aver raggiunto il traguardo dopo un itinerario forse tortuoso, ma di certo arricchente…

Il work in progress che è alla base degli spettacoli dell’amatissimo artista veneto possiede proprio questo spirito che si respira anche nell’ultimo lavoro, un tributo a Jack London. «A lui devo una parte del mio immaginario di ragazzo – spiega Paolini – ma Jack non è uno scrittore per ragazzi, la definizione gli sta stretta. È un testimone di parte, si s c h i e r a , s i c o m p r o m e t t e , q u e l l o c h e f a e n t r a i n contraddittorio con quello che pensa. È facile usarlo per sostenere un punto di vista, ma anche il suo contrario: Zanna Bianca e Il richiamo della foresta sono antitetici. La sua vita è fatta di periodi che hanno un inizio e una fine e non si ripetono più. Lo scrittore parte da quei periodi per inventare storie credibili dove l’invenzione affonda nell’esperienza ma la supera».

Nasce così una produzione letteraria sterminata, ispirata da una vita fra le più turbolente che si possano immaginare:

nato in California nel 1876 London fu strillone di giornali, pescatore clandestino di ostriche, cacciatore di foche, corrispondente di guerra, giornalista, lavandaio, pugile, coltivatore, agente di assicurazioni, naturalmente scrittore, e addirittura cercatore d’oro nella leggendaria epopea del Klondike.

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Marco Paolini – ospite immancabile allo Stabile regionale, che da Il racconto del Vajont a ITIS Galileo ha rappresentato la maggior parte dei suoi spettacoli – si avvicina a tale materia concentrandosi soprattutto su tre racconti. Le loro pagine s’intersecano, in una sorta di “canzoniere teatrale”, a ballate composte ed eseguite dal vivo da Angelo Baselli, Gianluca Casadei e Lorenzo Monguzzi, e ad una efficace videoanimazione. Tutto per dare corpo a storie ambientate in una natura selvaggia e non sempre amichevole, in paesaggi “per gli occhi e per l’anima” che, nella loro bellezza glaciale, amplificano il senso dell’umana solitudine alla frontiera del mondo.

Una solitudine che si stempera nello sguardo beffardo, o cattivo, o solidale dell’unico compagno dell’uomo, il cane.

Uomini e cani dunque coprotagonisti – spiazzando ogni prevedibile gerarchia – di episodi godibili (Macchia), di confronti violenti (come l’odio fra l’uomo e il cane di Bastardo), di esperienze talmente intense (come avviene in Preparare un fuoco) da toglierci il fiato, anche se ne siamo solo gli spettatori.

Ballata di uomini e cani – dedicata a Jack London di e con Marco Paolini si avvale delle musiche originali composte ed eseguite da Lorenzo Monguzzi con Angelo Baselli e Gianluca Casadei. Lorenzo Monguzzi (chitarra e voce), Angelo Baselli (clarinetto), Gianluca Casadei (fisarmonica). Stefano Nanni ha curato la consulenza e concertazione musicale; Simone Massi ha creato l’animazione video. Il disegno luci è di Daniele Savi e Michele Mescalchin. Produzione Michela Signori, Jolefilm.

Lo spettacolo è stato realizzato grazie al sostegno di Trentino spa – I suoni delle Dolomiti

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Ballata di uomini e cani va in scena per il cartellone Prosa dello Stabile regionale da mercoledì 2 a domenica 6 aprile: da mercoledì a sabato gli spettacoli sono serali con inizio alle ore 20.30 mentre domenica si va in scena in pomeridiana alle ore 16.

Biglietti ancora disponibili presso i punti vendita e i circuiti consueti dello Stabile regionale e sul sito del teatro www.ilrossetti.it.

LINA SASTRI IN PRIMA REGIONALE AL VERDI DI GORIZIA

Omaggio a Napoli nell’ultimo

appuntamento di Musica e balletto Con “L’avaro” di Arturo Cirillo cala il sipario sul cartellone di Prosa del Teatro Verdi di Gorizia

Il cartellone di Musica e balletto del Teatro Verdi di Gorizia si chiude con una prima regionale. Giovedì 3 aprile, come di consueto con inizio alle 20.45, si respirerà aria partenopea con

“Linapolina. Le stanze del cuore”, spettacolo in prosa, musica e danza scritto e diretto da Lina Sastri. La straordinaria

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attrice partenopea Lina, al secolo Guendalina, Sastri, per l’occasione anche regista e drammaturga, farà passare il pubblico dalla parola alla musica alla danza, raccontando in maniera unica Napoli.

Nonostante sia conosciuta dal grande pubblico per le sue straordinarie doti di attrice, soprattutto drammatica e tragica, la Sastri nasce come cantante: tra l’89 e il 2010 ha infatti pubblicato ben 13 dischi. Per la prima volta compare inoltre come autrice unica dei testi di uno spettacolo: “ogni parola è scritta da me, ogni verso è nato di getto, e così è rimasto, e l’ho collocato nello spettacolo, che così è diventato una cantata poetica in musica”.

Accompagnata sul palco dal danzatore Raffaele de Martino, in questa prima regionale la Sastri saprà toccare le corde di tutti i cuori. L’interprete napoletana sarà affiancata sul palco anche da otto musicisti, ovvero Filippo D’Allio alla chitarra, Ciro Cascino al pianoforte, Salvatore Minale alle percussioni, Claudio Romano alla chitarra e mandolino, Gennaro Desiderio al violino, Gianni Minale ai fiati, Sasà Piedipalumbo alla fisarmonica e Luigi Sigillo al contrabbasso.

«Il mio nome finisce con l’inizio del nome della mia città, il nome della mia città finisce con l’inizio del mio nome, il nome della mia città comincia con la fine del mio nome, il mio nome comincia con la fine del nome della mia città.

“Linapolina”. Ho provato a dirlo come un unico suono, e sembra proprio di dire, di cantare, sempre…Napoli…senza fine, Napoli, all’infinito», scrive nelle note di regia Lina Sastri, per spiegare il titolo dello spettacolo. Un concerto in musica e parole, che diventa per la regista e attrice un modo per raccontare la terra natia, con la sua musica immortale, infinita, passando, come sempre, dalla parola alla musica, alla danza, in un flusso dell’anima che va e viene, come il mare.

Come sottotitolo Lina Sastri ha scelto “Le stanze del cuore”

in quanto si è accorta che ogni parola, verso, o nota visitavano uno spazio del palcoscenico, facevano vivere suoni e pensieri. Per la prima volta, ogni parola è scritta dalla

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stessa Sastri, ogni verso è nato di getto e così è rimasto, tanto da far diventare lo spettacolo una “cantata poetica in musica”. Dopo “Cuore mio”, racconto della musica che si fa teatro, “Melos”, “Corpo celeste”, “Mese Mariano”, “La casa di Ninetta” e “Per la strada”, dove predomina la musica napoletana contemporanea, Lina Sastri con “Linapolina” ritiene sia il momento di tornare a casa

Dal rock made in Italy dei KuTso alla pizzica dei Bassamusica, lo spazio di Cacio & Pere ne ha per tutti i gusti

A Siena il locale di via dei Termini, 70 non si ferma mai: ad ingresso libero, tanti gli appuntamenti con musica, arte e spettacolo Mercoledì 2 aprile il live dei KuTsu, giovedì 3 aprile appuntamento con l’Aperisound Vintage Party di Mirco Roppolo e venerdì 4 aprile suoni del sud tra pizzica e taranta

Dal rock made in Italy dei KuTso alla pizzica dei Bassamusica, lo spazio di Cacio & Pere ne ha per tutti i gusti. A Siena il locale di via dei Termini, 70 non si ferma mai e anche questa settimana, ad ingresso libero, saranno tanti gli appuntamenti con la buona musica, l’arte e lo spettacolo. Si chiamano KuTso ma sono italianissimi. Sono quattro giovani, talentuosi musicisti che si sono imposti all’attenzione di pubblico e

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addetti si lavori. Il prossimo 2 aprile, dalle ore 22.30, Matteo Gabbianelli (voce), Donatello Giorgi (chitarra), Luca Amendola (basso) e Simone Bravi (batteria) regaleranno al pubblico senese di Cacio & Pere un live tutto da vivere. I KuTso sono strepitosi nel rendere “spettacolare” la loro musica: sonorità rock vestono testi segnati da simpatia, provocazione e sarcasmo e nei loro concerti, tra nonsense e travestimenti estemporanei, riescono a trasportare il pubblico in un’atmosfera surreale dove niente è prevedibile né scontato. Dall’ Heineken Jammin’ Festival, all’edizione 2011 di Martelive dove si sono aggiudicati anche il Premio Special MArteLabel, i Kutso hanno partecipato con il loro Decadendo (su un materasso sporco) al contest di Emerge, l’app di Spotify che seleziona le band emergenti più interessanti.

Un’attenzione che si è riflessa anche sul lunghissimo tour che li ha visti aprire concerti come quello di Daniele Silvestri, di Paolo Benvegnù, dei Diaframma e dei Marta Sui Tubi. La settimana live a Cacio & Pere continua giovedì 3 aprile dalle ore 20 con l’ Aperisound Vintage Party. Il particolare dj set di Mirco Roppolo con vinili, nastri, apparecchi vintage originali restaurati e funzionanti sarà la cornice all’inaugurazione della mostra d’arte “Dentro una Follia”

della pittrice senese Almova.

La mostra sarà visitabile fino al 18 aprile, dal lunedì al sabato dalle ore 18 fino all’orario di chiusura del locale.

Venerdì 4 aprile dalle ore 22.30 tornano i suoni del sud con il live dei Bassamusica. Una serata tutta pizzica e taranta che vede protagonisti Rocco Zecca (percussioni e voce), Pasquale Rimolo (fisarmonica) e che si completa con la danzatrice Manuela Rorro. Tradizione e contemporaneità, si incontrano nel repertorio proposto da Bassamusica e la danza che sottolinea la gioia di vivere e il senso della festa, prende forma nei passi di Manuela Rorro. E’ una voce antica quella di Rocco Zecca che, in una veste fresca e moderna, libera il suo canto al ritmo dei tamburelli, in simbiosi perfetta con i toni caldi ed avvolgenti della fisarmonica di

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Pasquale Rimolo.

Per informazioni 0577 226804 / 331 6420975.

Diario di un preside di Ciro Raia presentazione al Marotta&Cafiero store Teatro Bellini di Napoli mercoledì 2 aprile alle ore 18

Mercoledì 2 aprile alle ore 18 presso il Marotta&Cafiero store, sito nel foyer del Teatro Bellini di Napoli, ospiteremo la presentazione di Diario di un preside, il nuovo ed interessante libro di Ciro Raia edito da Alessandro Polidoro.

N e p a r l e r a n n o c o n l ’ A u t o r e d e l t e m a r e l a t i v o a l l a comunicazione tra gli attori della scuola:

– Grazia Fiore, docente;

– Gianfranco Gugliotta, trainer PNL;

– Claudio Canzanella, docente

Modera l’Editore Alessandro Polidoro

Diario di un preside è il racconto di un’esperienza di scuola, condita di avvenimenti quotidiani, animata da alunni, genitori, docenti e personale ATA, attraversata da riflessioni, non sempre prorompenti entusiasmi, sul difficile

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mondo dell’istruzione pubblica.

La forma diaristica consente al preside/dirigente scolastico (che racconta) di entrare in ogni micro-spaccato e affrontare problematiche che riguardano la scarsa considerazione che i giovani hanno della scuola, l’iperprotezione esercitata dai genitori nei confronti dei propri figli ed il loro conseguente senso di sfiducia nelle istituzioni, il corpo a corpo giornaliero sostenuto dagli operatori del settore, per sostenere una finalità nobile come l’insegnamento falcidiato, però, dalla politica dei tagli e delle disattenzioni civili e culturali.

Non mancano, nel Diario di un preside, cifre e proposte, che sono offerte senza la pedanteria di un saggio ma come se fossero riportate a un vicino di casa o a un compagno di viaggio.

Ciro Raia, cultore di storia e di storie, è nativo di Somma Vesuviama. è autore di un saggio sulla Napoli del 1799 (Pironti, 1998), di una biografia di Giovanna d’Angiò (Pironti, 2000), oltre che di testi di adozione nelle scuole medie pubblicati da Mursia, Ferraro e Simone. Nel 2003 ha pubblicato una biografia-intervista dello storico socialista Arfè (Gaetano Arfè un socialista del mio Paese, Lacaita), nel 2000 Socialisti a Napoli (Dante&Descartes) e nel 2008 ha curato Gaetano Arfè Testimonianze

(Dante&Descartes). Per i tipi di Dante&Descartes ha curato anche, nel 2010, Nino Pino, una vita per la Scuola e per il Socialismo. Nello stesso 2010, infine, ha dato alle stampe, per i tipi di Guida, un racconto lungo sulla sua infanzia e sulla sua terra (quella vesuviana) intitiolato ll Paese di Asso di Bastone.

INGRESSO LIBERO

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Campionati italiani FISIP Sci alpino paralimpico Prato Nevoso 2014

Doppio oro e titolo nazionale per le atlete dello Sci CLub Due di Ronchi dei L.- Monfalcone

Ronchi dei Legionari, 31 marzo 2014

A Prato Nevoso, il 29 e 30 marzo si sono svolti i Campionati italiani assoluti FISIP di sci alpino paralimpico 2014.Ottimi i risultati regionali in campo femminile con il doppio oro e quindi titolo italiano assoluto per Sara Trangoni (Guida Sara Leonardi) nella classe Blind e per Melania Corradini nella Standing, ambedue dello Sci Club Due di Ronchi dei Legionari – Monfalcone che da oltre 10 anni cresce ed allena giovani disabili, promuovendo varie iniziative all’interno delle scuole ed istituti scolastici della Regione.

Il Sodalizio isontino a questi Campionati assoluti era presente anche con Martina Vozza (Guida Valentina Leonardi), Roberto Sartori (Guida Mattia Rozic) e Federico Lazzaroni (Guida Marta Serafin), tutti nella categoria Blind.

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A CATANIA LA SECONDA TAPPA DEL TOUR ITALIANO DI EARL SIXTEEN

Il cantante reggae si esibirà sabato 29 marzo accompagnato dall’italiana Roots Defender Band

È Catania la seconda tappa del tour tutto siciliano del cantante giamaicano Earl Sixteen. L’artista, vera leggenda della musica reggae, dopo Palermo, si esibirà sabato 29 marzo al Barbara Disco Lab di Catania (in via Flavio Gioia 16) dalle ore 22,30, accompagnato dall’italiano Roots Defender Band.

La voce inconfondibile di Earl Sixteen, il suo falsetto dolce e tormentato inciso nella storia della musica reggae, rappresenta marchio di fabbrica nelle produzioni roots suonate in tutto il mondo. L’artista, giamaicano di origine e londinese di adozione, è noto ai più per le famose canzoni degli anni ’70 Malcom X, Freedom, Peaceful Rastaman, o tra gli altri per il singolo degli anni ’90 Natural rootsman.

La Roots Defender Band, guidata da Lorenzo Satta Caggiano (Le Loup Garoup), è composta da Inyaki Yarritu, artista basco conosciuto come Basquedubfoundation, al basso, Nobke (Sara Pinto) alle tastiere e ai sintetizzatori, Lello Smith (Leloup G a r o u e C h a n c e G i a r d i n i e r i ) a l l a c h i t a r r a , P u p a R i z l a ( A l e s s a n d r o R u g g i e r o ) a l l a c h i t a r r a ritmica, Massimiliano Pone (ex Almamegretta), fonico e dub master. I Roots Defender, tra i più conosciuti del genere in Italia, suonano sui palchi italiani ed inglesi accompagnando artisti italiani e stranieri come Martin Campbell, Afrikan

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Simba, Paco Ten, Mc Baco, Dennis Alcapone, Basque dub Foundation, continuando a promuovere le collaborazioni discografiche con Echotronix, Lumumba Records, Bababoom Hi Fi.

LA SCIMMIA NUDA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 Cena dalle ore 19:00 – inizio concerto ore 21:00

Le serate in cui la Scimmia Nuda si esprime in assenza di un ospite, lo fa in maniera doppiamente “nuda”, cogliendo l’occasione per mettere a fuoco la propria visione musicale.

In quest’ottica non ricerca necessariamente un repertorio totalmente nuovo e inedito, quanto piuttosto una modalità che p o s s a e s s e r e s e n t i t a a t t u a l e d a l l a b a n d .L u n e d ì 3 1 m a r z o a n d r a n n o d u n q u e i n s c e n a F e d e r i c o M i s s i o a i sassofoni, Francesco Bertolini alla chitarra,Paolo Corsini al pianoforte, Roberto Franceschini al contrabbasso e Andrea Pivetta alla batteria. “La Scimmia Nuda” trasformerà dalle ore 19:00 la Casa della Contadinanza al Castello di Udine in un live club dal respiro internazionale che permetterà al pubblico di cenare (prenotazioni 329.2496211) e godere di un racconto sonoro che vedrà a fine giugno la sua conclusione, con molte altre sorprese per i prossimi mesi. Questa volta il quintetto ci immergerà in un percorso comprendente un brano originale di Federico Missio, un arrangiamento di una celeberrima cover pop da parte di Francesco Bertolini e altri

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brani già presentati nelle edizioni passate, ma con un’accresciuta consapevolezza e soprattutto cercando di prediligere sempre l’energia e la spontaneità, all’eccessiva complessità. Sperimentazione e contaminazione non mancheranno nemmeno nella seconda parte della serata, quella in cui il quintetto de “La Scimmia Nuda” si fonderà con il pubblico nel momento della jam session in evoluzione. Il palco si aprirà alla passione e alla spontaneità di giovani, studenti e musicisti che, senza timore reverenziale, dialogheranno in note tra loro per dar vita a una melodia collettiva. Il r i s u l t a t o s a r à u n a m u s i c a n u o v a , v i s s u t a , c r e a t a spontaneamente da chi la fa e da chi la ascolta senza distinzioni. Il progetto è organizzato da Live Act, l’associazione che ha come preciso intento quello di supportare la musica dal vivo e diventare un soggetto riconosciuto, un collettore d’idee e di esperienze, in grado di portare nel mercato della musica dal vivo nuove risorse economiche e un nuovo impulso alla scena musicale.

P e r i n f o r m a z i o n i s u “ L a S c i m m i a nuda”: www.facebook.com/lascimmianudacollettivo

Come cambia il folk! Venerdì

28 i Tarantierra al Cabaret

Portalba: le note del nuovo

folk napoletano

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Se tra i vicoli di Napoli il folklore non conosce abiti nuovi, lo stesso non si può dire della musica folk. Venerdì 28 a Cabaret Portalba Live Music quello dei Tarantierra sarà un concerto in bilico fra tradizione ed innovazione. I beneventani La Rua Catalana apriranno la serata. Si proseguirà tutta la notte con l’after show di Ror Dj (Daniele Mancino).

Il contributo per la serata è di 5 euro. Cabaret Portalba è a Napoli, in via Port’Alba n. 30. Tarantierra è un progetto nato dalla voglia di unire le sonorità underground della musica partenopea anni Ottanta con quella moderna, attingendo da un linguaggio comune nuovo, espressione di un modo di essere originale: il nuovo folk napoletano.

Gli ingredienti da mixare sono la voce di Francesco Russo, la chitarra di Marcello De Bossa, il sax di Roberto Balassone, le percussioni di Roberto Formisano e il basso di Rosario Cotena.

Mescolando con forza e cuocendo a fuoco vivace i Tarantierra saranno serviti con un live che promette ballo ed energia. Ad aprire la serata ci penserà il brit rock de La Rua Catalana.

Sono in cinque, arrivano da Benevento e amano le melodie senza tempo, quelle che confondono l’ordine ed escono dai binari dei nomi di genere. Impegnati in una costante ricerca di sonorità di strada, il gruppo si è fatto conoscere affiancando nomi indipendenti come …A Toys Orchestra, Brunori Sas, Giuliano Clerico e partecipando ad un episodio della web serie Indievidui.

C a b a r e t P o r t a l b a L i v e M u s i c è s u Facebook: www.facebook.com/cabaretportalbamusic

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