Introduzione
“If you don't know where you are going, any path will get you there”
1La citazione con cui ho deciso di iniziare il mio lavoro illustra l'importante ruolo che la pianificazione gioca nel determinare il grado di successo realizzato da un business.
Negli ultimi anni, nonostante il recente, nonché persistente rallentamento dell'economia, sono nate un numero crescente di nuove imprese e, anche in Italia, il fenomeno sembra destinato a proseguire. È ormai consolidato l'interesse delle istituzioni verso la creazione di nuove imprese, le quali sono universalmente considerate il veicolo principale per la diffusione dell'innovazione e per lo sviluppo e la crescita dell'economia
2.
La vitalità nell'avviare iniziative imprenditoriali, soprattutto legate a settori innovativi, high tech, ha reso lo strumento del Business Plan un tema di sempre maggiore attualità, destinato ad un pubblico sempre più ampio.
Una nuova impresa nasce spesso da un'intuizione
3. Il futuro imprenditore è colui che coglie un'opportunità dall'osservazione del mondo che lo circonda o dall'ambiente nel quale lavora. La business idea sorge così dalla scoperta di una uova tecnologia, dalla crescita della domanda di prodotti/servizi, dalla percezione del cambiamento nei gusti dei consumatori, dal sorgere di nuovi bisogni o da carenze delle imprese esistenti. Tale idea diventa, perciò, il sogno nel cassetto, il progetto da realizzare per l'aspirante imprenditore.
Capire come gestire l'idea innovativa con successo è di fondamentale importanza in un contesto in cui l'innovazione è una strategia di sopravvivenza quasi obbligata (“rinnovarsi o morire”, Drucker 1999)
4, ma al contempo molto
1 Business plan for new or small businesses: paving the path to success, management decision, 2002, 8.
2 Conoscenza e creazione di valore, Giovanna Mariani, FrancoAngeli editore 3 Start-up e business plan:come avviare una nuova impresa, pmi, 2001,9
4 Innovation il large versus small companies: insight from theUS wood products industry, management
rischiosa perché può portare al crollo di una società esistente o all'insuccesso di un tentativo di start-up.
Il sottotitolo di questa tesi potrebbe essere: può una buona idea o un'idea innovativa, portare alla realizzazione di un'impresa di successo?
La risposta è incerta, infatti il passaggio dall'idea all'impresa è contraddistinto dalla concettualizzazione e da una fase di valutazione fattiva del progetto. L'idea va cioè verificata nel concreto capendo se si è di fronte ad una fantasia o se la stessa è realizzabile, se ha un mercato, etc...
5Ciò nella convinzione che l'intuito imprenditoriale non sia più condizione sufficiente alla creazione di un successo aziendale.
Dalla fase creativa, spesso un po' confusa, si deve procedere verso una verifica strutturata della validità economica dell'idea.
Pianificare. Pianificare significa “mettere in ordine tutti gli elementi nel modo migliore per centrare un obiettivo”. Pianificare per verificare se l'ipotesi imprenditoriale può essere tradotta in un prodotto/servizio che possa essere effettivamente un mercato e se, ovviamente, questo possa essere profittevole. Il documento-base di pianificazione strategica per tutte le imprese, ma per le nuove imprese innovative in particolare (essendo esse prive del bagaglio informativo di dati storici), è il Business Plan, un prospetto di significatività enorme. Il Business Plan abbraccia molteplici tematiche, ma è particolarmente "sfruttato" dalle start- up, nel tentativo di dominare l'incertezza che le caratterizza, per di più se innovative.
Esso rappresenta, infatti, la manifestazione, l'espressione, la forma della strategia ed è proprio con esso che si intraprende il percorso di conoscenza e di sintesi creativa che, prendendo avvio da una visione innovatrice e da alcune informazioni iniziali, riesce a plasmare la business idea che non è immediatamente reale e realizzabile. I soggetti redattori del Business Plan, promotori dell'iniziativa, danno vita ad un sistema dinamico e permanente, che
decision, 2005, 6
5 Dall'idea alla creazione di impresa: istruzioni per l'uso, amministrazione e finanza, 2010, 9
mette in relazione la visione creatrice con l'ambiente di riferimento e con le risorse necessarie alla sua reale implementazione.
Da tale esame, dovranno, in prima battuta, emergere:
• connotati del prodotto/servizio;
• le dimensioni e le caratteristiche del mercato;
• le tecnologie da adottare o da sviluppare;
• le politiche commerciali, promozionali e distributive;
• le risorse finanziarie ed umane necessarie.
Al termine di questa analisi l'aspirante imprenditore potrà e farà comprendere se l'idea iniziale può ragionevolmente essere realizzata e dar vita ad un'iniziativa economicamente e finanziariamente sostenibile. Occorre, infatti, sottolineare che di frequente si tratta di progetti di business molto interessanti ma che per tutta una serie di motivi non vengono a concretizzarsi ed una delle ragioni principali può essere sicuramente attribuita alla mancanza dei mezzi finanziari necessari alla realizzazione del business.
Gli attori di tali progetti, essendo nuovi e/o piccoli imprenditori, hanno una preparazione generalmente di tipo tecnico-ingegneristico, con scarsa competenza, invece, in termini economico-finanziari.
È in questo ambito che il Business Plan ha conquistato nel tempo ampi spazi di diffusione, tanto da elevarsi a strumento basilare soprattutto per le imprese in fase di start-up, per le quali esso rappresenta il “veicolo” comunicativo fondamentale con i potenziali finanziatori del progetto, siano essi istituti di credito che operatori del private equity, al fine di permettere un'adeguata valutazione dell'iniziativa, invogliarli ad entrare nel business ed a crederci sin dal primo momento
6.
Il Business Plan non deve però essere considerato una formalità per trovare gli investitori o accedere alle agevolazioni.
Tale piano si impone anche come documento utile internamente per guidare l'imprenditore nell'esame della validità del progetto nel suo complesso, per
6 Finanza per l'innovazione, Carlesi A., Angelini A., Mariani G., Barontini R.