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Come si fa un Business Plan

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Academic year: 2021

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Come si fa un Business Plan

Prof. Salvatore Cincimino

Dipartimento SEAS

Scuola Politecnica Aula Manga

26/01/2018

(2)

Il Business Plan

Strumento flessibile per la valutazione di fattibilità tecnica ed economico finanziaria‐ di un progetto d’investimento.

Nell’ambito della finanza agevolata, il legislatore nazionale lo ha reso sovente obbligatorio.

Di conseguenza, ne ha diffuso l’utilizzazione.

(3)

Strumento di simulazione della dinamica aziendale, proiettata nel medio lungo termine , con cui si rappresenta in termini qualitativi e quantitativi, l’idea imprenditoriale o, comunque, l’idea di fondo di una iniziativa economica.

Nel Business Plan il redattore elabora e sintetizza le idee, i programmi e le iniziative conseguenti che caratterizzano il progetto imprenditoriale.

Visione complessiva dell’idea imprenditoriale.

Il Business Plan

(4)

• Messa a punto di un progetto imprenditoriale

• Scelte riguardanti il mercato e l’offerta

• Scelte riguardanti la struttura

• Previsioni economiche e finanziarie

•ASPETTI QUALITATIVI E QUANTITATIVI

Il Business Plan

(5)

• Output del processo di formulazione della strategia, unitamente a piani operativi ed al budget

• Documento orientato al futuro / Importanza arco temporale

• Riguarda l’intera azienda o uno specifico business

• Non si mette a punto in periodi definiti, ma quando se ne ha il bisogno

• Invecchia appena terminato. Importa il processo di realizzazione.

• Efficace se continuamente aggiornato/perfezionato

• Importanza della funzione di apprendimento

• Consente l’integrazione organizzativa

• Utile strumento di comunicazione e di informazione

• Utile per verificare l’efficace allocazione delle risorse

• Consente di valutare ed eventualmente ridurre il rischio

Il Business Plan

(6)

Rischio generico e specifico

Rischio generico o ontologico di impresa: rischio unico e sistemico, fa riferimento all’eventualità che l’azienda non

abbia nel tempo una stabilizzata attitudine a remunerare

congruamente i fattori produttivi. È un rischio non trasferibile Rischi specifici o particolari derivanti da eventi

probabilistici trasferibili nello spazio (assicurazione, contratti specifici) e nel tempo (autoassicurazione). Formano oggetto di una corretta valutazione solo se analizzati nel loro

insieme (G. Ferrero)

(7)

Il rischio di impresa

Giannessi evidenzia la distinzione tra:

A. l’intervallo che corre tra il momento in cui le forze negative entrano in azione e quello in cui il fenomeno viene avvertito (precocità di rilevazione)

B. l’intervallo che corre tra il momento in cui il fenomeno viene avvertito e quello in cui vengono prese le decisioni di

fronteggiamento (tempestività dell’azione)

(8)

ATTENZIONE!!!

• Non è sostitutivo della creatività e dell’ingegno

• Rischio che ci si incarti nel documento (descrivere) piuttosto che nel fare

Il Business Plan

(9)

Dalla VISIONE Alla FORMULA IMPRENDITORIALE

Cosa Produzione e offerta

A chi Mercato

Come Struttura e processi

Il Business Plan - rischi

(10)

Formula Imprenditoriale

(11)

Sportivi Economici Sociali Comunicativi Finalità Massimizzazione

dei risultati sportivi

Massimizzazione del reddito

Massimizzazione del valore sociale

"...ottenere legittimazione, fiducia e credibilità e consensi presso i vari

interlocutori aziendali …"

Focus Competitività

Remunerazione delle risorse

impiegate nesso: risorse impiegate - risultati

ottenuti

Doddisfazione delle attese degli

stakeholder

Dare valore alla

"trasparenza" nella comunicazione degli accadimenti aziendali

Ambiti procedurali

Creazione di un Team

competitivo

Razionalizzazione dei processi gestionali per il

trade off

efficacia/efficienza

Favorire le relazioni interpersonali

proposte

progettuali per gli stakeholder

Creazione di uno staff e di canali informativi per

"capire" il consenso (ambito fisiologico), o imporlo (ambito

patologico)

Convergenza domanda /

offe rta

legata al

conseguimento di risultati sportivi

veicolata dalla tensione alla massimizzazione delle performance

economiche

Debole: promossa in via ocasionale e/o sulla scorta di

contingenze

Indipendenza del

"modello di gestione del consenso":

perusasione, autorità, manipolazione,

antagonismo

Strumenti di rilevazione

delle

performance

Medici - tecnico/atletici

budget - bilancio economico/

patrimoniale

Rendicontazione

sociale Canali istituzionali, media

Ambiti

Le diverse dimensioni delle aziende

(12)

Gli Stakeholder di una società di calcio professionistica

La società di calcio

Cittadini

Giocatori

Network televisivi e media

Dimensione sportiva

Legenda: Dimensione economica Dimensione sociale Dimensione comunicativa

(13)

- l´imprenditore - il management

- i potenziali futuri soci

- i soggetti finanziatori privati - le istituzioni pubbliche

- i portatori di interessi in generale

I Destinatari

(14)

Linee guida alla redazione BP - CNDCEC

1. Presentazione dell’idea e dei “protagonisti”

2. Principi generali di redazione del Business Plan:

Chiarezza – Completezza – Affidabilità – Attendibilità – Neutralità – Trasparenza – Prudenza

3. Descrizione dell’azienda e della sua storia

4. Analisi dei mercati di riferimento dell’iniziativa, formulazione del relativo piano di marketing e di vendita e posizionamento competitivo

5. Formulazione del piano degli investimenti previsti e dei relativi costi

6. Elementi per la redazione del bilancio di previsione 7. Valutazione complessiva del progetto d’impresa

8. Criticità nell’elaborazione del Business Plan

(15)

- Descrizione delle caratteristiche dell’azienda già esistente

- Stato giuridico dell’azienda

- Origini e sintesi storica recente - Rapporti interaziendali rilevanti - Attività e prodotti attuali

- Organizzazione attuale

- Analisi del mercato e della concorrenza

- Descrizione del nuovo progetto d’impresa (start up)

- Caratteristiche dei promotori e/o fondatori

3. Descrizione dell’azienda e della sua storia

(16)

- Natura e finalità del piano di marketing

- Contenuto e forma del piano di marketing - Elaborazione del piano di marketing

- Analisi della domanda - Analisi dell’offerta

- Previsione delle quantità vendute - Previsione dei ricavi di vendita

- Previsione delle iniziative di marketing: sviluppo del prodotto, pricing, promozione e comunicazione, distribuzione

- Analisi del posizionamento competitivo dell’impresa

4. Analisi dei mercati di riferimento dell’iniziativa, formulazione del relativo piano di marketing …

(17)

L’OFFERTA:

Quali clienti si intendono servire?

Quali bisogni si intendono soddisfare?

Con che sistema di offerta?

Come farci conoscere dai clienti?

Come produrre e distribuire e aggiornare il prodotto/servizio?

Comprendere il processo di acquisto e di consumo da parte del cliente: Cosa viene acquistato? Perché? Con quale frequenza? Quando? Chi NON acquista?

Esempio: società francese nel settore del turismo che vende una smart box con brochure dove alla fine è il cliente a scegliere.

Importante comprendere il valore del bene/servizio per il cliente, ed aiuta a fissare il prezzo di offerta (caso biglietti OSS).

4. Analisi dei mercati di riferimento dell’iniziativa, formulazione del relativo piano di marketing …

(18)

IL MERCATO:

Chi sono i competitor?

Quale il trend di mercato?

L’idea è sostenibile?

Quale il raggio di azione? L’ampiezza geografica?

Quali determinanti per la fissazione del giusto prezzo?

Importanza della stima della domanda: analisi del gap tra domanda potenziale, domanda di mercato e domanda che l’azienda intende raggiungere/soddisfare.

Il gap tra domanda di mercato e domanda dell’azienda dipende dalla concorrenza.

Occorre anche avere riguardo anche alla domanda potenziale (caso OSS – Fondazione Massimo).

Creare un blog, in grado di influenzare (in + ma anche in -!) il cliente.

4. Analisi dei mercati di riferimento dell’iniziativa, formulazione del relativo piano di marketing …

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ANALISI DEL POSIZIONAMENTO COMPETITIVO DELL’IMPRESA:

Esempio: “elementi” caso Formule 1 (gruppo Accor):

Bassi livelli e attenzione a: prezzo – design – servizi reception – dimensione stanze – hall – bagni –

Elevati livelli e attenzione a : comfort stanza – comfort letto – pulizia – silenzio – self service

4. Analisi dei mercati di riferimento dell’iniziativa, formulazione del relativo piano di marketing …

(20)

- Contenuto e forma del piano degli investimenti

- Descrizione e tempistica di realizzo degli investimenti - Quantificazione monetaria degli investimenti

- Le eventuali incentivazioni in base alle norme specifiche

Quali gli investimenti necessari?

Quali i costi?

Sono costi fissi o variabili?

Make or buy?

Spese di R&D

Costi canali distributivi

Mercati di approvvigionamento

5. Formulazione del piano degli investimenti previsti e dei relativi costi

(21)

Contenuto e forma del conto economico di previsione Collocazione dei componenti e formulazione delle previsioni Determinazione del valore della produzione

Determinazione dei costi variabili e fissi della produzione Determinazione dei ricavi e costi extra caratteristici

Considerazioni in merito al punto di pareggio aziendale Contenuto e forma del piano finanziario di previsione

Indicazione del fabbisogno da finanziare

Quantificazione del flusso finanziario di gestione corrente

Descrizione e quantificazione del flusso finanziario da apporto mezzi propri

Quantificazione e descrizione dei finanziamenti da acquisire Quantificazione degli oneri finanziari

Contenuto e forma dello Stato Patrimoniale di previsione

6. Elementi per la redazione del bilancio di previsione

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Errori:

• Concettuali (di approccio)

• Completezza

• Stime (dati storici, previsioni)

• Livello di dettaglio (eccesso di sintesi o di approfondimenti)

Le stime vanno elaborate NON per PREVEDERE, MA per SIMULARE Imparare a conoscere i numeri del business

Identificare i valori chiave Ipotizzare piani alternativi

Identificare i punti di pareggio

Fissazione di obiettivi economici e connesso impatto finanziario.

Importanza del livello di indebitamento e dei connessi oneri finanziari.

6. Elementi per la redazione del bilancio di previsione

(23)

Indicatori annuali di misurazione

Valutazione degli scenari utilizzati per la redazione del BP Analisi di sensitività e individuazione dei fattori critici di successo

Valutazione del rischio del progetto di impresa SWOT analysis

7. Valutazione complessiva del progetto d’impresa

(24)

Analisi SWOT

Attribuita ad Albert Humphrey

(Stanford University)

(25)
(26)

- Organizzazione del lavoro e definizione del processo di costruzione ed approvazione interna del BP

- Identificazione del livello di dettaglio delle proiezioni economiche

- Identificazione dei parametri economici interni all’azienda

- Identificazione dei parametri esterni all’azienda - Aspetti culturali del BP

8. Criticità nell’elaborazione del Business Plan

(27)

salvatore.cincimino@unipa.it

GRAZIE

DOMANDE?

(28)

Valutazione della formula imprenditoriale

(29)

Il sistema competitivo

(30)

Profitt o

Dominanza

del mercato Coesione

degli interlocutori sociali

Il profitto come fine-mezzo

(31)

Anthony’s pyramid

Strate gic

Managerial

Operational

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Balanced scorecard

Vengono analizzate le interrelazioni possibili tra le diverse prospettive e i relativi obiettivi.

Ad esempio, un miglioramento del processo di evasione degli ordini nella Business Process Perspective, inevitabilmente migliora il servizio al cliente (prospettiva del consumatore) aumentando anche il fatturato (prospettiva finanziaria).

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European Foundation for Quality Management Excellence

Strumento di valutazione strategica.

Il modello EFQM per l'Eccellenza offre una visione olistica dell'organizzazione, mettendo in evidenza i punti di forza e le opportunità di miglioramento. Utilizzato come strumento di benchmark, il

modello mostra come

un'organizzazione si confronta con i suoi concorrenti e con altre organizzazioni leader. Utilizzato come strumento di gestione, aiuta a impostare gli obiettivi di performance e di competenza dell'organizzazione

(34)
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Business model Canvas

Alexander Osterwalder, 2008.

Il business model di un’organizzazione può essere descritto con 9 elementi di base:

Customer Segments;

Value Proposition, ovvero il valore dei prodotti o servizi offerto per ogni segmento;

Channels, ossia i canali attraverso i quali raggiungere il cliente;

Customer Relationships, le relazioni che si instaurano con il cliente;

Revenue Streams, i flussi di ricavi generati;

Key Resources, le risorse chiave dell’azienda;

Key Activities, le attività chiave per rendere effettivo il modello di business;

Key Partners, i partner chiave con i quali l’impresa intende allearsi al fine di creare valore per il cliente;

Cost Structure, la struttura dei costi per le risorse, le attività e i partner chiave.

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