6.1 Procedura
Si sperimenta l’effetto del soffiaggio da aree di sbocco distribuite lungo il perimetro della base del modello. I parametri utilizzati nella procedura seguente sono:
Posizione Si verifica l’effetto di sbocchi posizionati lungo il bordo superiore, la
fiancata laterale, a lato dello scivolo e sullo scivolo. Vengono provate varie combinazioni e sulla base dei risultati si verificano le posizioni pi` u efficaci;
Forma Inizialmente si provano sbocchi continui perimetrali distesi lungo il perime-
tro della base. In seguito sono state distribuite tre aree rettangolari una per ogni lato esterno della base del semimodello;
Superficie Si verificano combinazioni che complessivamente raggiungono estensioni
pari a circa il 10% ed il 20% della superficie totale della base del modello, mentre le singole uscite soffianti coprono il 2 .5% o il 5%;
Velocit` a Viene simulato un profilo di velocit` a costante sull’area di sbocco con
direzione longitudinale;
Figura 6.1: Posizione delle uscite perimetrali continue.
6.1.1 Uscite perimetrali continue
C
Dmodello 0.250
C
D,f0.128
C
D,b0.122
C
DC
D% Perimetrale esterna 0.021 8.5 Perimetrale interna 0.018 7.2 Area rimanente 0.086 34 Dorso macchina 0.089 35.6 Fiancata macchina 0.009 3.7 Fondo macchina 0.004 1.7 Scivolo macchina 0.025 10
Netto 0.250 100
area di base S
b0 .0957m
2S A
RPerimetrale esterna 0 .0144m
20 .15 Centrale superiore 0 .0125m
20 .13 Area rimanente 0 .0688m
20 .72
Tabella 6.1: Soffiaggio perimetrale continuo. Contributi al C
Ded aree di sbocco.
La geometria delle uscite ` e visibile in figura 6.1. Si nota come il gap tra uscita e
limite della base sia ridotto al minimo in modo da ridurre le aspirazioni dovute alla
deflessione delle linee di corrente esterne. L’area di ogni singola uscita ricopre circa
il 10% dell’intera superficie di base. In tabella sono riportati i contributi al C
Ddel
modello senza soffiaggio dovuti ad ogni singola superficie.
Figura 6.2: Posizione delle uscite perimetrali discontinue.
Si effettua il soffiaggio dalla sola uscita perimetrale esterna e in un secondo momento da entrambe le uscite perimetrali contemporaneamente.
6.1.2 Uscite perimetrali discontinue
C
DC
D%
Superiore 0.0063 2.5
Laterale 0.0032 1.3
Inferiore 0.0036 1.4
Inferiore centrale 0.0032 1.3 Area rimanente 0.106 42.4 Dorso macchina 0.089 35.6 Fiancata macchina 0.009 3.7 Fondo macchina 0.004 1.7 Scivolo macchina 0.025 10
Netto 0.250 100
area di base S
b0 .0957m
2S A
RSuperiore 0 .0047m
20 .05 Laterale 0 .0024m
20 .025 Inferiore 0 .0024m
20 .025 Inferiore centrale 0 .0024m
20 .025 Area rimanente 0 .062m
20 .65
Tabella 6.2: Soffiaggio perimetrale discontinuo. Contributo al C
Ded aree di base.
una soluzione “semplice” della geometria di sbocco.
Le uscite vengono usate sia insieme che singolarmente. Nel secondo caso si cerca di individuare quale posizione sia pi` u efficace nel modificare la struttura vorticosa della scia.
6.2 Risultati
Vengono riportati separatamente i risultati ottenuti con gli sbocchi continui e con quelli discontinui. In seguito i dati vengono analizzati e comparati. Si mettono in evidenza quindi le perdite che si hanno a semplificare la geometria di sbocco.
6.2.1 Sbocchi continui
In figura 6.3 e 6.4 sono riportati i valori dei coefficienti aerodinamici ottenuti nelle simulazioni con sbocchi continui perimetrali A
R= 0 .1, A
R= 0 .2 e con gli sbocchi superiore, laterale, inferiore contemporaneamente in azione.
Lo sbocco ` e posto nelle zone dove sono maggiori le aspirazioni in assenza di soffiag- gio. Per questo motivo si ha una diminuzione di 0 .04 sul C
Driconducibile alla sola diminuzione del dominio di integrazione sulla base per il caso continuo A
R= 0 .2.
Il contributo dovuto al base bleed ` e caratterizzato dalla presenza di un minimo della resistenza per un valore di u che diminuisce leggermente all’aumentare di A
R. Anco- ra una volta l’andamento ` e simile a quello riportato in letteratura, anche se il valore ottimo del soffiaggio si ottiene, a parit` a di A
R, a valori maggiori di C
qrispetto al caso di soffiaggio centrale. L’incremento medio massimo del C
pche si raggiunge con il soffiaggio perimetrale continuo A
R= 0 .2 `e di circa 0.08.
Dalla suddivisione del C
Din parte forebody e base si vede che il base bleed agisce soprattutto sulla base, dove si ha un deciso recupero di pressione.
Sul dorso del modello gli effetti sono minori rispetto a quelli che si hanno sul fondo.
La nuova tipologia di scia determina un maggiore recupero di pressione sulla parte
posteriore del dorso che si evidenzia con il calo di C
Le con la meno evidente ridu-
zione di C
Drelativamente al solo dorso.
0.2 0.4 0.6 0.8 0.19
0.2 0.21 0.22 0.23 0.24 0.25 0.26 0.27
u
C
D0.2 0.4 0.6 0.8
0.11 0.12 0.13 0.14 0.15 0.16 0.17
u C
Dforebody
Uscite: Superiore; Laterale; Inferiore;
Uscite perimetrali continue A
R
= 0.1 Uscite perimetrali continue A
R
= 0.2 Sbocchi chiusi
Sbocchi chiusi stessa area
0.2 0.4 0.6 0.8
0.06 0.07 0.08 0.09 0.1 0.11 0.12 0.13
u C
Dbase
0.2 0.4 0.6 0.8
0.1 0.12 0.14 0.16 0.18 0.2
u
−C
pmedio
Figura 6.3: Sbocco perimetrale. Coefficienti di resistenza.
0.2 0.4 0.6 0.8 0.76
0.78 0.8 0.82 0.84
u
C L dorsoUscite: Superiore; Laterale; Inferiore;
Uscite perimetrali continue A
R= 0.1 Uscite perimetrali continue A
R= 0.2 Sbocchi chiusi
0.2 0.4 0.6 0.8
−1.34
−1.32
−1.3
−1.28
−1.26
u
C L fondo0.2 0.4 0.6 0.8
−0.52
−0.5
−0.48
−0.46
−0.44
u
C L
Figura 6.4: Sbocco perimetrale. Coefficienti di portanza.
Figura 6.5: Sbocchi perimetrali continui A
R= 0 .2. Andamento del C
P.
Sul fondo del modello le conseguenze del base bleed sul campo di pressione sono pi` u evidenti. Il calo della deportanza assume un andamento simile alla riduzione di resistenza per ciascuna tipologia di sbocco perimetrale esaminata. ` E comunque interessante notare che la massima riduzione di C
Lsul fondo avviene per un valore di u minore del valore che d`a il minimo di resistenza. Questo accade per la contem- poranea riduzione di portanza sul dorso.
In figura 6.5 sono riportate le distribuzioni del coefficiente di pressione sulla base per il caso con soffiaggio continuo perimetrale e A
R= 0 .2. La scala di rappresentazione
` e volutamente la stessa per mettere in risalto le variazioni ottenute in funzione di u.
Il recupero di pressione ` e dovuto principalmente ad una diversa diffusione della vorticit` a nella scia, essendo trascurabili le variazioni nella posizione dei vortici. A differenza del caso con sbocchi centrali infatti, nel caso del soffiaggio periferico, le zone di ristagno della velocit` a rimangono le medesime (figura 6.5). La maggiore pressione all’interno della base ` e evidente sin dai piccoli valori del soffiaggio.
Sul gap tra lo sbocco e il bordo della base sono invece localizzate forti aspirazioni che aumentano in modulo con u. Da qui l’esigenza di collocare le uscite per il soffiaggio il pi` u vicino possibile al bordo.
In figura 6.6 ` e riportata la distribuzione del C
psulla base per il caso perimetrale continuo con A
R= 0 .1. L’andamento `e il medesimo prima descritto per l’uscita pi`u estesa. In accordo con i grafici riportati in 6.3 il massimo recupero di pressione si ottiene per u = 0.5.
Aumentando l’intensit` a di soffiaggio e quindi la velocit` a in uscita, cambia la tipo- logia di flusso nel near wake. Il recupero di pressione massimo aumenta in modulo ma resta circoscritto in una zona limitata della base. Nella zona perimetrale della base, compresa subito all’interno degli sbocchi di soffiaggio, il recupero di pressione si riduce proporzionalmente all’aumentare di u oltre il valore ottimo. Da notare anche il leggero spostamento verso il piano di simmetria dei punti di ristagno sulla base.
Lo stesso fenomeno descrive il flusso per lo sbocco perimetrale continuo con A
R= 0 .2
Figura 6.6: Sbocchi perimetrali continui A
R= 0 .1. Andamento del C
P.
Figura 6.7: Componente z della vorticit`a al passaggio tra dorso e base. A
R= 0 .2.
per valori di u > 0.4.
In figura 6.7 ` e rappresentata la distribuzione della vorticit` a per il caso perimetrale continuo con A
R= 0 .2. Si pu`o notare come, in prossimit`a dello spigolo superiore tra baule e base, su di un piano verticale a 0 .1m dal piano di simmetria, la diffusione della vorticit` a possa essere influenzata dal soffiaggio perimetrale. Successivamente in figura 6.8 ` e riportata la stessa grandezza per il caso perimetrale continuo con A
R= 0 .1, per il quale `e pi`u evidente l’andamento al variare di u. L’effetto del soffiaggio ` e il medesimo nei due casi analizzati, i risultati ottenuti sono comunque pi` u promettenti per l’apertura con estensione maggiore.
La situazione con gli sbocchi chiusi presenta un forte gradiente di velocit` a (vedi fi- gura 6.9) al passaggio tra zona di ricircolo e flusso esterno. Ne segue che una intensa vorticit` a induce forti velocit` a all’interno del near wake e quindi i vortici di ricircolo hanno una intensit` a tale da dare forti aspirazioni sulla base.
Per valori piccoli di u il flusso viene deviato facilmente dal fluido ricircolante nella
scia. Le linee di corrente vengono compresse in un sottile layer che si interpone
Figura 6.8: Componente z della vorticit`a al passaggio tra dorso e base. A
R= 0 .1.
tra il flusso esterno e la zona di ricircolo. Per valori di u ' 0.3 il profilo costante del vettore velocit` a in uscita dallo sbocco viene rallentato sia superiormente (dallo strato inferiore del boundary layer separato dal modello) sia inferiormente (dalle basse velocit` a presenti nella zona di ricircolo) creando cos`ı due zone con vorticit` a di segno opposto. Superiormente il getto riesce in questo modo a diffondere parte della vorticit` a del boundary layer mentre ne inserisce una certa quantit` a di segno concorde a quella presente nel near wake nella parte inferiore.
Aumentando il valore della velocit` a adimensionale di soffiaggio questi effetti ven-
gono amplificati, si inserisce una quantit` a maggiore di vorticit` a di segno opposto
superiormente e di segno concorde inferiormente. Si ottiene una condizione di ot-
timo quando la diffusione della vorticit` a ` e massima, cio` e quando il gradiente di
velocit` a che determina il passaggio alla velocit` a esterna ` e il pi` u omogeneo e diffuso
possibile. In questo modo la vorticit` a pi` u diffusa che va a formare la scia induce
Figura 6.9: Velocit` a su un piano a 0 .1m dal piano di simmetria. A
R= 0 .1.
duce gradienti di velocit` a elevati all’interno del near wake, quindi induce di nuovo delle velocit` a consistenti nella zona di ricircolo.
Come si vede in figura 6.9 l’effetto del soffiaggio perimetrale sul campo di velocit` a in prossimit` a dell’ingresso dello strato limite nel near wake ` e notevole. Iniziando a soffiare si diffonde il gradiente di velocit` a introdotto dallo strato limite esterno.
Aumentando l’intensit` a di soffiaggio si passa per una diffusione massima per poi
“spostare” il gradiente stesso in una zona pi` u interna del near wake.
Una differenza fondamentale negli effetti del soffiaggio perimetrale, rispetto al soffiaggio centrale discusso nel capitolo 4, risiede nel fatto che la tipologia della zona di ricircolo non ` e modificata. Il soffiaggio oltre a confinare il ricircolo di flusso mo- difica l’intensit` a dei vortici che lo costituiscono ma non sposta in modo significativo il nucleo dei vortici stessi.
Confrontando le immagini 6.10, 6.11 con le corrispondenti relative al modello senza
Figura 6.10: Vettori velocit` a su un piano orizzontale a met` a base.
soffiaggio 2.12, 2.13 si notano comunque delle differenze significative. L’intensit` a dei vettori velocit` a sul piano orizzontale all’interno della zona di ricircolo ` e diminui- ta. Inoltre in figura 6.10 si nota come il flusso proveniente dal diffusore sia meno evidente, il che giustifica la perdita in deportanza che si ha con il soffiaggio. Dalla rappresentazione 6.11 fatta sul piano di simmetria si vede la posizione del nucleo del vortice superiore leggermente spostata verso la base, mentre il vortice inferiore si sposta a sua volta in direzione opposta rispetto alla situazione 2.12.
Una interpretazione di quanto appena descritto prende in considerazione l’extra
flusso che una volta soffiato dallo sbocco viene catturato dal vortice superiore. In
seguito per la vicinanza del vortice superiore stesso alla superficie di base questo
extra flusso dopo essere tornato a coalescere sulla base si inserisce tangenzialmente
al vortice inferiore allontanandolo dalla base e finisce a “spingere” verso il basso il
flusso in arrivo dal diffusore. In questo modo si rende conto anche della perdita in
deportanza dovuta al minore funzionamento dello scivolo.
Figura 6.11: Vettori velocit` a sul piano di simmetria.
al suo interno. Il risultato sarebbe una “carenatura aerodinamica” che permettereb- be un notevole recupero di pressione sulla base. La vorticit` a immessa dal boundary layer verrebbe diffusa a tutta la zona di scia.
6.2.2 Configurazioni perimetrali multiple
Vengono usate uscite caratterizzate da una maggiore distanza dal bordo esterno rispetto al soffiaggio perimetrale continuo. Inoltre ` e da valutare la presenza di di- scontinuit` a sull’area di soffiaggio e quali zone del perimetro della base permettono singolarmente di ottenere i maggiori contributi in termini di recupero di pressione.
Nelle figure 6.12 e 6.13 sono riportati i risultati relativi alle soluzioni numeriche di soffiaggio dalle uscite perimetrali discontinue. Vengono confrontati i casi di tre usci- te soffianti contemporaneamente, con due posizioni diverse dello sbocco basso (Vedi figura 6.2), e di ciascuna uscita soffiante singolarmente.
Si analizzano inizialmente le differenze, con tre uscite perimetrali soffianti, dovute al posizionamento dell’uscita bassa lateralmente allo scivolo (inferiore) o centrale (inferiore centrale). In entrambi i casi A
Rvale 0 .1.
Rimane invariato rispetto agli sbocchi continui il valore di u in grado di dare il
migliore recupero di pressione ma si ottengono recuperi di pressione pi` u contenuti.
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.235
0.24 0.245 0.25 0.255 0.26 0.265 0.27
u
C
D0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6
0.12 0.13 0.14 0.15 0.16
u C
Dforebody
3 uscite bassa laterale 3 uscite bassa sullo scivolo Solo superiore
Solo laterale Solo inferiore Sbocchi chiusi
Sbocchi chiusi stessa area
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6
0.1 0.11 0.12 0.13 0.14
u C
Dbase
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6
0.15 0.16 0.17 0.18 0.19 0.2
u C
Pbase
Figura 6.12: Sbocchi perimetrali discontinui. Coefficienti di resistenza.
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.79
0.8 0.81 0.82 0.83 0.84
u
C L dorso3 uscite bassa laterale 3 uscite bassa sullo scivolo Solo superiore
Solo laterale Solo inferiore Sbocchi chiusi
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6
−1.35
−1.34
−1.33
−1.32
−1.31
−1.3
u
C L fondo0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6
−0.53
−0.52
−0.51
−0.5
−0.49
−0.48
u
C L