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autorizzazione allo scarico delle acque reflue urbane per 90.000 abitanti equivalenti

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Academic year: 2022

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OGGETTO: D.Lgs.152/06 parte terza. autorizzazione allo scarico delle acque reflue urbane per 90.000 abitanti equivalenti. Ditta: Acqualatina Spa - Via del Campo - Aprilia

IL DIRIGENTE DEL SETTORE

VISTO l’art. 19 del D. Lgs. 18.08.2000 n. 267, “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”;

VISTA la Legge Regionale del 06.08.1999 n° 14 e s.m. ed i., avente per oggetto

“Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo”;

VISTO il decreto legislativo 03.04.2006, n. 152 avente per oggetto “Norme in materia ambientale” ed in particolare la parte III avente per oggetto ”Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche”;

VISTA l’autorizzazione allo scarico delle acque reflue urbane rilasciata da questa Provincia con provvedimento dirigenziale n°58387 del 18/11/2016, con il quale si autorizza lo scarico delle acque reflue urbane, originate dall’impianto di depurazione a servizio del Comune di Aprilia via del Campo, nel Fosso della Ficoccia, entro i limiti di accettabilità di tabella 1, allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06, ed il parametro Escherichia Coli pari a 5.000 UFC/100ml, per un numero massimo di abitanti equivalenti serviti dall'impianto di depurazione pari a 70.000;

VISTA la domanda di rinnovo della predetta autorizzazione acquisita in atti di questa Provincia con prot.2019/0044713 del 07/11/2019;

VISTA l’integrazione acquisita in atti con prot.n°1790 del 18/01/2022 con la quale Acqualatina SpA ha presentato la documentazione tecnica relativa all’avvenuto ampliamento del sistema di trattamento in oggetto da 70.000 a 90.000 abitanti equivalenti;

VISTO il Piano di Tutela delle Acque Regionali approvato con D.C.R.L. 27 settembre 2007 n.

42 che all’art.24 delle Norme di Attuazione che disciplina gli scarichi e le autorizzazioni previste per le acque reflue prima pioggia, aggiornato con DCR Lazio n°18/2018;

VISTA la DGR Lazio del 13 maggio 2011 n°219 con la quale è stato approvato il documento tecnico “Caratteristiche tecniche degli impianti di fitodepurazione, degli impianti a servizio di installazioni, di insediamenti ed edifici isolati minori di 50 abitanti equivalenti e degli impianti di trattamento dei reflui di agglomerati minori di 2000 abitanti equivalenti” che al paragrafo 5 disciplina le modalità di trattamento delle acque reflue prima pioggia;

Registro di settore n° del

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VISTA l’istruttoria acquisita in atti con prot.n°5947 del 17/02/2022, con la quale il personale tecnico di questo Settore, ha relazionato in senso favorevole con prescrizioni al rilascio dell’autorizzazione di che trattasi in base a quanto dichiarato nella documentazione presentata, nelle acque superficiali del fosso “Fosso della Ficoccia” per un numero massimo di abitanti equivalenti serviti dall'impianto di depurazione pari a 90.000;

VISTA la legge 241/90 ed il regolamento provinciale sul procedimenti amministrativo approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 22 del 20 aprile 2009;

VISTO il Decreto Presidenziale n.50 del 03/09/2020 e n°44 del 29/09/2021 che assegna all’Ing.

Antonio Nardone, l’incarico dirigenziale del Settore Ecologia e Tutela del Territorio della Provincia di Latina;

DICHIARATO che non sussistono situazioni di conflitto d’interessi relativamente al procedimento amministrativo in oggetto, ai sensi di quanto previsto dall’art.6-bis della Legge 7 agosto 1990, n.241;

VISTO l’art. 107 del D.Lgs. n. 267 del 18.08.2000;

RINNOVA

1) Ai sensi dell’art.124 comma 8 del D.Lgs152/06 l’autorizzazione allo scarico delle acque reflue urbane rilasciata da questa Provincia con provvedimento dirigenziale n°58387 del 18/11/2016;

AUTORIZZA

2) Ai sensi dell’art.124 del D.Lgs152/06, per la durata di anni quattro dalla data della presente, lo scarico delle acque reflue urbane originate dall’impianto di depurazione a servizio del Comune di Aprilia via del Campo, nel Fosso della Ficoccia, entro i limiti di accettabilità di tabella 1, allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06, ed il parametro Escherichia Coli pari a 5.000 UFC/100ml, per un numero massimo di abitanti equivalenti serviti dall'impianto di depurazione pari a 90.000;

sono fatti salvi i pareri, i nulla osta, le concessioni, le autorizzazioni, compresa quella ai fini idraulici di cui al R.R. D.D. 368 – 523/1904 e quanto altro previsto dalle altre normative vigenti;

2) PRESCRIVE

a. presentare a questa Provincia, entro 60 giorni dalla ricezione del presente atto:

1. un piano di monitoraggio per la redazione dello studio idraulico, necessario alla verifica della capacità auto depurativa del corpo recettore dello scarico, così come disposto dal combinato art.124, comma 9 del D.Lgs.152/2006 ed art 33, comma 3 del nuovo PTAR (D.C.R. Lazio 18/2018). All'avvenuta acquisizione delle risultanze del primo anno di monitoraggio, questa Provincia potrà valutare eventuali nuovi limiti tabellari sulla base delle norme del predetto piano;

2. l’istanza di autorizzazione ai fini idraulici di cui ai RR.DD.L.523-368/1904, con l’aggiornamento della maggiorazione della portata di scarico derivante dal numero di abitanti equivalenti autorizzato;

b. redigere e trasmettere un programma di autocontrollo contenente anche le modalità di trasmissione dei dati a questa Provincia ed all’Arpa Lazio di Latina, e di archiviazione degli stessi, nelle more che venga emanato il decreto di cui al comma 5 dell’art. 75 del D.Lgs.

152/06;

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c. attuare il programma di autocontrollo di cui al predetto punto secondo le modalità ed i tempi previsti;

d. qualora necessario, adottare ogni utile accorgimento tecnico atto a contenere emissioni di aerosol e/o maleodoranti ed emissioni sonore;

e. presentare alla Provincia di Latina richiesta di autorizzazione allo scarico degli scolmatori di piena presenti nella rete di fognatura;

f. nella conduzione degli impianti, il gestore dovrà attenersi alle norme di esercizio riportate nella Deliberazione del Comitato interministeriale per la tutela delle acque dall’inquinamento del 4 febbraio 1977 e del D.P.C.M. 04.03.96 ed alle eventuali prescrizioni in materia di igiene e sicurezza del lavoro imposte dalla competente Unità sanitaria Locale;

g. provvedere allo smaltimento dei fanghi residui dal processo di depurazione nel rispetto della normativa vigente;

h. mantenere in buono stato di efficienza e manutenzione i sistemi di sicurezza adottati

3) sono fatti salvi i pareri, i nulla osta, le concessioni, le autorizzazioni, compresa quella ai fini idraulici di cui al R.R. D.D. 368 – 523/1904 e quanto altro previsto dalle altre normative vigenti;

4) AVVERTE la ditta che il presente provvedimento non costituisce atto che autorizza la realizzazione delle opere descritte nella documentazione tecnica presentata;

5) si RISERVA di modificare l’autorizzazione, ove ritenuto necessario, per effetto dell’evoluzione della situazione ambientale e/o per effetto dell’emanazione dei regolamenti regionali di cui al decreto legislativo 152/06;

6) FA SALVI specifici e motivati interventi integrativi o restrittivi da parte dell’autorità sanitaria;

7) RAPPRESENTA alla ditta che dovrà:

a. presentare domanda di autorizzazione allo scarico delle acque reflue ai sensi del comma 12 art.124 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., qualora intervengano :

▪ modifiche della destinazione d’uso dell’insediamento;

▪ ampliamenti dell’insediamento;

▪ ristrutturazione;

e comunque per qualsiasi altra modificazione che dia origine ad uno scarico con caratteristiche qualitative e quantitative diverse da quelle autorizzate;

b. comunicare alla Provincia eventuali variazioni della titolarità dello scarico, trasferimenti o cessazione dell’attività;

8) DA ATTO che per tutto quanto non previsto nella presente autorizzazione si intende richiamata la normativa vigente in materia di tutela delle acque dall’inquinamento;

AVVERSO al presente provvedimento amministrativo è possibile proporre ricorso giurisdizionale innanzi al competente Tribunale Amministrativo Regionale, entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni a decorrere dalla comunicazione del provvedimento stesso;

IL RESPONSABILE DI P.O.

Responsabile del procedimento F.to Dott. Enrico Sorabella

IL DIRIGENTE DEL SETTORE F.to Ing. Antonio Nardone

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