• Non ci sono risultati.

INFORMATIVA PER IL PAZIENTE CANDIDATO ALL INTERVENTO CHIRURGICO DI RESEZIONE GASTRICA PER TUMORE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "INFORMATIVA PER IL PAZIENTE CANDIDATO ALL INTERVENTO CHIRURGICO DI RESEZIONE GASTRICA PER TUMORE"

Copied!
8
0
0

Testo completo

(1)

“INFORMATIVA PER IL PAZIENTE CANDIDATO

ALL’INTERVENTO CHIRURGICO DI RESEZIONE GASTRICA PER TUMORE”

Gentile Sig.ra/Sig. , Lei è affetta/o da

PATOLOGIA NEOPLASTICA (tumore) DELLO STOMACO:

Le informazioni contenute in questo modulo sono complementari a quelle fornite al momento della visita chirurgica. Possono aiutarla a comprendere meglio la natura della patologia di cui Lei è affetto e le possibili modalità di trattamento. La preghiamo di leggere con attenzione quanto riportato, sperando sia comprensibile ed esaustivo anche per i non esperti in materia e di chiedere eventuali spiegazioni al suo medico di riferimento prima e durante la Sua degenza.

CHE COSA E’.

Lo stomaco è un organo cavo deputato alla digestione, il cibo mescolato meccanicamente con i succhi gastrici che servono a digerirlo prima di farlo ulteriormente progredire nella porzione successiva dall’apparato digerente chiamata duodeno.

Lo stomaco è suddiviso anatomicamente in tre porzioni, dall’alto in basso si distinguono fondo, corpo e antro.

Presenta due aperture di comunicazione con le altre parti dell'apparato digerente, in alto cardias, in basso il piloro.

In seguito agli accertamenti cui Lei è stata/o sottoposta/o è risultata la presenza di una neoplasia non asportabile con metodiche non invasive a livello del:

□ CARDIAS

□ FONDO

□ CORPO

□ ANTRO

□ PILORO

□ ____________________________________________

(2)

INDICAZIONI AL TRATTAMENTO CHIRURGICO.

Lo scopo dell’intervento è quello di eseguire l’asportazione del tumore e dei linfonodi associati alla porzione di stomaco sede della malattia, e contemporaneamente, di ripristinare la continuità del tubo digerente mediante una anastomosi (collegamento tra stomaco residuo/esofago e l’intestino).

Il tessuto asportato sarà successivamente inviato per l’esecuzione dell’esame istologico definitivo che contribuirà a definire l’estensione della malattia e gli eventuali trattamenti e controlli successivi.

I casi clinici maggiormente complessi saranno analizzati in prima istanza dal Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) di riferimento onde decidere la strategia terapeutica più idonea.

TECNICA OPERATORIA/MODALITÀ DI SVOLGIMENTO.

L’intervento sarà eseguito in anestesia generale per via:

Laparotomica (attraverso una incisione addominale).

Laparoscopica video-assistita (tecnica che prevede multipli piccoli accessi attraverso cui sono inseriti la telecamera e gli strumenti operatori). È comunque prevista, anche in questo caso, una incisione addominale per l'estrazione della L’intervento con qualsiasi tecnica eseguita, consiste nell'isolamento della porzione di stomaco sede del tumore e nella sezione di quest’ultimo rispettando i limiti di sicurezza oncologica (margini di resezione liberi da malattia), avendo prima isolato e sezionato la vascolarizzazione (arterie e vene) afferente. Trattandosi di un tumore sarà necessario asportare nel contempo anche i linfonodi di pertinenza.

In base a quanto detto l’intervento potrà consistere in:

Resezione gastroduodenale, asportazione della porzione distale dello stomaco e della prima porzione duodenale.

Gastrectomia subtotale, asportazione della quasi totalità gastrica, ad eccezione del fondo e della prima porzione duodenale.

Gastrectomia totale, asportazione di tutto lo stomaco e della prima porzione del duodeno.

Nel Suo caso specifico, in base agli accertamenti pre-operatori, l’intervento previsto consisterà in una:

□ GASTRECTOMIA TOTALE

□ GASTRECTOMIA SUBTOTALE

□ RESEZIONE GASTRODUODENALE

□ ____________________________

In corso di intervento, qualora la malattia tumorale si estendesse ad altri organi posizionati vicino allo stomaco, potrebbe essere necessario provvedere all’asportazione parziale o completa di questi per ottenere la massima radicalità oncologica. Resezioni più ampie potrebbero prevedere interventi ricostruttivi più complessi.

Allo stesso tempo, se al momento dell’intervento fosse riscontrata l’impossibilità di asportare il tumore perché troppo esteso, l'intervento potrà consistere nel confezionamento di una comunicazione diretta (o anastomosi) tra stomaco ed intestino per permettere l’alimentazione (gastroenterostomia palliativa) o nel semplice prelievo di tessuto circostante per esame istologico (biopsia).

In tal caso potrà essere necessario, per garantire il nutrimento del paziente, inserire un “tubicino” nell'intestino (digiunostomia) che fuoriesce dalla parete addominale ed al quale saranno collegate delle specifiche sacche di liquidi per alimentazione (nutrizione enterale).

La tecnica laparoscopica in particolare potrebbe essere modificata di necessità, passando alla via laparotomica tradizionale, se si dovessero rilevare situazioni tali da non consentire la prosecuzione dell’intervento in sicurezza, anomalie anatomiche, altre patologie misconosciute o impedimenti di carattere tecnico.

A fine intervento, a giudizio del Chirurgo ed in base al tipo di intervento eseguito, potrebbero essere posizionati uno o più drenaggi (tubicini di gomma), necessari per aspirare i liquidi che si possono formare in sede di intervento.

Questi sono rimossi di norma prima della dimissione.

(3)

Potrebbe essere necessario l’utilizzo di un sondino naso-gastrico (tubicino atto a drenare le secrezioni gastriche inserito dalle fosse nasali) e di un catetere vescicale per monitorizzare la diuresi, entrambi saranno rimossi durante la degenza postoperatoria quando le condizioni cliniche lo consentiranno.

In particolare, nella gastrectomia totale o subtotale, il sondino potrà essere utilizzato, in attesa di poter riprendere l’alimentazione per bocca, per somministrare alimenti liquidi o farmaci.

La degenza post-operatoria è generalmente fino a 7-10 giorni se la procedura non è gravata da complicanze.

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO.

In accordo con le linee guida internazionali, non è prevista preparazione con purganti nei giorni prima dell'intervento.

DECORDSO POST-OPERATORIO.

Nei giorni successivi all’intervento ci potrà essere gonfiore e dolore addominale di intensità variabile.

Saranno effettuati durante la degenza controlli degli esami del sangue ed eventuali altri accertamenti clinici o strumentali qualora richiesto dalle condizioni cliniche postoperatorie.

Una volta dimessa/o Lei dovrà osservare un periodo di riposo di alcuni giorni seguendo attentamente le indicazioni che Le saranno fornite al momento della dimissione.

Eventuali farmaci potranno essere prescritti dal medico alla dimissione.

Le modalità di ritiro dell’esame istologico Le saranno comunicate alla dimissione.

I casi clinici saranno presi in carico dal Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) di riferimento per il successivo percorso diagnostico-terapeutico. A seguito dell’esame istologico definitivo e della discussione collegiale del caso clinico potrebbe essere necessaria una chemioterapia e/o una radioterapia.

COSA FARE DOPO LA DIMISSIONE.

Nei giorni successivi alla dimissione dovrà in generale attenersi alla dieta indicata, che sarà distribuita in più pasti di piccolo volume (in genere 5–6 nell’arco della giornata).

In seguito a chirurgia gastrica non è infrequente la “Dumping syndrome”, disturbo caratterizzato da comparsa di sensazione di svenimento, vertigine, cefalea, debolezza, nausea, tensione addominale, dolori crampiformi, diarrea che è legata a pasti abbondanti od a calo degli zuccheri nel sangue (ipoglicemia).

Nella maggior parte dei casi i suddetti sintomi rispondono ad adeguamento delle abitudini alimentari.

Potrebbe essere necessario l’utilizzo di una pancera contenitiva sia nel post-operatorio che nei mesi successivi.

È previsto un controllo clinico a distanza di 5-10 giorni dalla dimissione per eventuale rimozione delle suture cutanee (punti).

RISCHI E POSSIBILI COMPLICANZE.

I soggetti maggiormente a rischio per l’insorgenza di complicanze sono i pazienti obesi, fumatori, ipertesi, diabetici, cardiopatici, vasculopatici o immunodepressi e il rischio individuale varia in base al grado di funzionalità degli organi vitali, quali il cuore, i reni e polmoni.

Ne consegue che la compromissione di uno o più di questi organi aumenta il rischio di complicanze post- operatorie e quindi della mortalità.

La chirurgia dello stomaco, benché eseguita con tecnica rigorosa, non può considerarsi esente da rischi in quanto, le strutture interessate possono andare incontro a sofferenza temporanea e definitiva anche per una serie di cause che prescindono dal corretto trattamento chirurgico.

Pertanto nonostante l’intervento sia eseguito nel pieno rispetto e conoscenza delle strategie e tecniche chirurgiche più attuali e nell’osservanza delle attuali linee guida, possono comunque verificarsi molteplici complicanze distinguibili in precoci (intra-operatorie/post-operatorie immediate) e tardive.

(4)

COMPLICANZE INTRA-OPERATORIE E POST-OPERATORIE IMMEDIATE SPECIFICHE.

Nel caso in cui l’intervento sia condotto per via laparoscopica si possono verificare complicanze legate a questi particolari tipi di tecnica quali:

- Lesioni di grossi vasi, al momento della introduzione delle sonde.

- Diffusione del gas nel tessuto sottocutaneo o in torace (enfisema sottocutaneo o mediastinico).

- Embolia polmonare gassosa, causata dall’ingresso di gas nei grossi vasi, o ipercapnia, che consiste nell’eccessivo assorbimento di anidride carbonica nel sangue.

COMPLICANZE INTRA-OPERATORIE E POST-OPERATORIE IMMEDIATE.

- Emorragia intraperitoneale, sanguinamento nella cavità addominale. Può richiedere un re-intervento chirurgico per il controllo della sede di sanguinamento o eventuali trasfusioni di sangue, con il relativo rischio infettivologico.

- Emorragia digestiva, sanguinamento nel tubo digerente. Potrebbe necessitare di emotrasfusioni ed eventuali procedure endoscopiche (esofasgogastroscopia) atte ad arrestare la perdita ematica attraverso l’uso di materiali e mezzi specifici. In alcuni casi potrebbe richiedere un nuovo intervento chirurgico.

- Deiscenza della sutura anastomotica, consiste nella incompleta guarigione della sutura chirurgica eseguita, con conseguente fuoriuscita di materiale intestinale od alimentare nell’addome o nel mediastino (torace), con successiva insorgenza di infezioni localizzate o diffuse. In base alla sede e all'entità della fistola può essere richiesta nutrizione per via venosa prolungata (nutrizione parenterale totale), l'esecuzione di procedure endoscopiche (esofagogastroscopia) per posizionamento di materiale protesico a chiudere la fistola od un nuovo intervento in urgenza con eventuale necessità di creare aperture artificiali (stomia) tra porzioni intestinali coinvolte e parete addominale. Il rischio di tali complicanze è maggiore nei casi nei quali l’anastomosi sia eseguita tra esofago ed intestino o quando l’intervento sia condotto in condizioni d’urgenza o quando sia stato praticato un trattamento chemio- radioterapico preoperatorio.

- Fistola duodenale, fuoriuscita di liquido duodenale (bile e succhi pancreatici) dalla cucitura eseguita per chiudere il duodeno. In base alla sede ed all'entità della fistola può richiedere nutrizione per via venosa prolungata (nutrizione parenterale totale), l'esecuzione di procedure endoscopiche (esofagogastroscopia) per chiudere la fistola od un nuovo intervento con eventuale necessità di creare aperture artificiali (stomia) tra duodeno e parete addominale.

- Fistola pancreatica, fuoriuscita di liquido pancreatico dal pancreas. In base a dimensioni ed entità della fistola può richiedere mantenimento o posizionamento di drenaggi o nuovo intervento per drenare chirurgicamente la fistola.

- Infezioni a carico della ferita precoci e/o tardive che potrebbero richiedere, sia pur raramente, la revisione chirurgica e comportare peggioramento estetico delle cicatrici.

- Pancreatiti (processi infiammatori del pancreas) che possono generare lesioni di organi addominali o del retro peritoneo (regione anatomica situata posteriormente al cavo addominale).

- Occlusioni intestinali legate a torsioni di ansa o ad aderenze od a paralisi (atonia) dell’intestino stesso. In alcuni casi potrebbe essere necessario ricorrere ad un nuovo intervento chirurgico.

- Perforazioni intestinali (presenza di un foro che interrompa la continuità intestinale) con conseguente fuoriuscita di liquido enterico dal lume intestinale nel cavo addominale, con conseguente insorgenza di peritoniti localizzate o diffuse. In questo caso potrebbe essere necessario un nuovo intervento chirurgico e creare una deviazione intestinale temporanea o permanente (stomia).

- Raccolte endoaddominali (linfatiche e/o purulente) che potrebbero richiedere un trattamento conservativo con adeguamento della terapia antibiotica e/o un drenaggio addominale (inserimento di un tubicino) che permetta l’evacuazione del contenuto e/o un nuovo intervento chirurgico che permetta di bonificare la zona.

COMPLICANZE TARDIVE.

- Aumentato rischio infettivo post-splenectomia, in caso di asportazione della milza, oltre ad un aumento della concentrazione nel sangue delle piastrine, con relativo rischio di trombosi (coagulazione del

(5)

sangue all'interno dei vasi venosi), si instaura un possibile rischio di gravi forme infettive per prevenire le quali Le sarà proposta una specifica vaccinazione.

- Laparoceli, sono ernie addominali tardive che si possono formare in corrispondenza delle cicatrici chirurgiche e che possono necessitare di un intervento ricostruttivo della parete.

- Stenosi dell’anastomosi (restringimenti cicatriziali a livello delle suture) che difficilmente richiedono un nuovo intervento chirurgico ma spesso necessitano di procedure endoscopiche atte a dilatare la zona ristretta mediante l’uso di materiali e mezzi specifici.

CONSEGUENZE DELL’EVENTUALE RIFIUTO O RINUNCIA AL TRATTAMENTO CHIRURGICO.

Il mancato intervento potrebbe determinare l’aggravamento dei disturbi legati alla Sua patologia e soprattutto l’evoluzione locale e la metastatizzazione (diffusione del tumore per via ematica e/o linfatica) ad altri organi fino alla morte.

PROGNOSI E RISULTATO ATTESO.

Il risultato clinico complessivo è influenzato da variabili anche indipendenti dalla corretta esecuzione tecnica dell’intervento e, nonostante il miglioramento delle tecniche chirurgiche, non sempre risulta esattamente prevedibile l’esito.

In particolare esso è influenzato da numerosi fattori quali l’età, il periodo intercorso dall’inizio dei sintomi, il potenziale evolutivo della malattia, l’osservanza dei consigli post-operatori fornitale alla dimissione.

ALTERNATIVE TERAPEUTICHE.

Le possibili alternative alla terapia chirurgica e le possibili conseguenze ad un rifiuto dell’intervento sono state discusse in sede clinica e variano in base al motivo dell’intervento esplicitato precedentemente.

INFORMAZIONI IMPORTANTI.

Nel caso in cui Lei fosse d’accordo a sottoporsi all'intervento chirurgico proposto, sarà programmato il ricovero dopo l'inserimento in una lista d'attesa chirurgica che prevede un codice di priorità in base all'urgenza clinica del Suo caso specifico.

Successivamente sarà contattata/o dall'ufficio ricoveri dell'ospedale di riferimento per la data di pre- ospedalizzazione.

ATTENZIONE.

in tale occasione, dopo un eventuale incontro con il suo medico di famiglia, dovrà portare:

- copia della presente informativa firmata;

- tutta la documentazione clinica inerente al caso;

- elenco dei farmaci da Lei eventualmente assunti con il relativo dosaggio;

- copia dei principali referti medici o strumentali, che possono avere importanze ai fini del trattamento chirurgico (ad es. visita o esami cardiologici, rx torace, referti relativi a malattie croniche eventualmente presenti).

(6)

INFORMATIVA CONSEGNATA DAL DOTT. ___________________________________________________________

FASE DI ACCERTAMENTO CLINICO EFFETTUATO NEL CORSO DEL PRIMO COLLOQUIOINFORMATIVO.

DATA: _____/____/_______

FIRMA DELMEDICO: _________________________

FIRMA DELLA/DELPAZIENTE: _________________________

Si ribadisce che quanto esposto emerge dallo stato attuale dell’arte e pertanto potrebbero verificarsi ulteriori indicazioni attualmente non descritte e che l’informativa è congrua con le indicazioni di cui alla Legge 219 del 22.12.2017.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

- Linee Guida Società Italiana di Chirugia (SIC).

- Linee Guida Società Italiana di Chirurgia Colorettale (SICCR).

- Linee Guida Società Italiana Chirurgia Oncologica (SICO).

(7)

PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE PROPOSTE ALLA/AL SIG.RA/SIG. ____________________________________

ULTERIORI INFORMAZIONI DI DETTAGLIO RISPETTO AL CASO CLINICO DA TRATTARE CHIRURGICAMENTE:

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

CHIARIMENTI RICHIESTI DALLA/DAL PAZIENTE:

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

INFORMAZIONI FORNITE DAL DOTT. ___________________________ IN FASE DI PRIMO COLLOQUIO INFORMATIVO DATA _____/_____/________

FIRMA DEL MEDICO _____________________

FIRMA DELLA/DEL PAZIENTE _____________________

FORMULA DI ADESIONE ALLA PROCEDURA CHIRURGICA PROPOSTA:

Io sottoscritta/o _________________________________________ sono stata/o informata/o in modo a me comprensibile dal Dott. ____________________________________________ sulla necessità di essere sottoposta/o all’intervento chirurgico di:___________________________________________________________________________, sulla natura della patologia da cui sono affetta/o, delle metodiche diagnostiche necessarie alla migliore definizione della mia malattia, delle alternative terapeutiche, della modalità di effettuazione della procedura in oggetto, dei verosimili risultati attesi, nonché delle possibili complicanze, precoci e tardive comprese il decorso post- operatorio, le istruzioni da seguire ed i comportamenti da tenere dopo la dimissione, nonché delle possibili conseguenze in caso di ritardo o di rifiuto del trattamento chirurgico. Sono stata/o inoltre informata/o che condizioni di cui si prende atto solo in fase di esecuzione di intervento possono condurre a variazioni della tecnica operatoria proposta. Infine sono stata/o informata/o della possibilità che siano effettuate riprese fotografiche o video per scopi scientifici nel completo rispetto della mia privacy e di cui ho facoltà di acquisire copia.

Dichiaro inoltre di essere a conoscenza della possibilità di revocare il presente atto di adesione (consenso) in qualsiasi momento.

Nel caso in cui il paziente risulti capace di comprendere ma si trovi nella impossibilità di apporre la sua firma o nel caso di soggetto non vedente, saranno necessari due testimoni esterni al gruppo di lavoro (familiari o altri soggetti designati nel modulo della privacy).

Ho avuto a disposizione tempo ed attenzione sufficienti per porre domande ed ottenere ulteriori chiarimenti, pertanto

ACCONSENTO ALLA ESECUZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: ____________________________________________

Firma del Paziente o del Legale Rappresentante o del Fiduciario:____________________________________________

Firma del Primo Testimone: ____________________________________________

Firma del Secondo Testimone: ____________________________________________

Firma del Medico: ____________________________________________

Data e luogo:_____/_____/______

(8)

PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE PROPOSTE ALLA/AL SIG.RA/SIG. ____________________________________

ULTERIORI INFORMAZIONI DI DETTAGLIO RISPETTO AL CASO CLINICO DA TRATTARE CHIRURGICAMENTE:

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

CHIARIMENTI RICHIESTI DALLA/DAL PAZIENTE:

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

INFORMAZIONI FORNITE DAL DOTT. ___________________________ IN FASE DI PRIMO COLLOQUIO INFORMATIVO DATA _____/_____/________

FIRMA DEL MEDICO _____________________

FIRMA DELLA/DEL PAZIENTE _____________________

FORMULA DI ADESIONE ALLA PROCEDURA CHIRURGICA PROPOSTA:

Io sottoscritta/o _________________________________________ sono stata/o informata/o in modo a me comprensibile dal Dott. ____________________________________________ sulla necessità di essere sottoposta/o all’intervento chirurgico di:___________________________________________________________________________, sulla natura della patologia da cui sono affetta/o, delle metodiche diagnostiche necessarie alla migliore definizione della mia malattia, delle alternative terapeutiche, della modalità di effettuazione della procedura in oggetto, dei verosimili risultati attesi, nonché delle possibili complicanze, precoci e tardive comprese il decorso post- operatorio, le istruzioni da seguire ed i comportamenti da tenere dopo la dimissione, nonché delle possibili conseguenze in caso di ritardo o di rifiuto del trattamento chirurgico. Sono stata/o inoltre informata/o che condizioni di cui si prende atto solo in fase di esecuzione di intervento possono condurre a variazioni della tecnica operatoria proposta. Infine sono stata/o informata/o della possibilità che siano effettuate riprese fotografiche o video per scopi scientifici nel completo rispetto della mia privacy e di cui ho facoltà di acquisire copia.

Dichiaro inoltre di essere a conoscenza della possibilità di revocare il presente atto di adesione (consenso) in qualsiasi momento.

Nel caso in cui il paziente risulti capace di comprendere ma si trovi nella impossibilità di apporre la sua firma o nel caso di soggetto non vedente, saranno necessari due testimoni esterni al gruppo di lavoro (familiari o altri soggetti designati nel modulo della privacy).

Ho avuto a disposizione tempo ed attenzione sufficienti per porre domande ed ottenere ulteriori chiarimenti, pertanto

NON ACCONSENTO ALLA ESECUZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: _______________________________________

Firma del Paziente o del Legale Rappresentante o del Fiduciario:____________________________________________

Firma del Primo Testimone: ____________________________________________

Firma del Secondo Testimone: ____________________________________________

Firma del Medico: ____________________________________________

Data e luogo:_____/_____/______

Riferimenti

Documenti correlati

Inizia nel momento in cui il paziente viene ammesso in sala operatoria, comprende la permanenza in sala di risveglio e termina con il trasferimento del paziente in reparto..

Secondo l’ipotesi più accreditata, il varicocele determina un aumento della temperatura del testicolo che comporta un difetto nella produzione e della maturazione degli spermatozoi..

In quei casi dove il tumore si è approfondito nello spessore del viscere, l’asportazione endoscopica non è più sufficiente al controllo locale della malattia e si

Nel caso di trattamento di dati di minori di età , la manifestazione del consenso richiest o i n b a se a l la vigente normativa deve essere espressa da uno dei soggetti esercenti

Deconnessione, perforazioni o danneggiamenti dei componenti endoprotesici (endoleak III) Incremento delle dimensioni dell’aneurisma fino alla possibile rottura pur

L’intervento consiste in una ampia asportazione (exeresi) della lesione cutanea e ricostruzione mediante sutura diretta della ferita che ne consegue, oppure nei casi in

Grazie alla rimozione del cristallino naturale opaco e all’impianto della lente intraoculare artificiale è possibile ottenere - nella maggioranza dei casi - un miglioramento

– paziente che deve essere sottoposto ad intervento di chirurgia minore e presenta valori elevati di glicemia (>200 a digiuno mg/dL) e/o HbA1c >7.5% al fine di ottimizzare