Cardiotossicità nel
carcinoma mammario da LHRH-Analoghi
Stefania Gori, Francesca De Iuliis, Simona Duranti, Jennifer Foglietta, Alessandro Inno,Valentina Sini
PROGETTO SPECIALE “CARDIO-ONCOLOGIA” 2013-2015
AIOM – ANMCO – AICO – ICOS
Asse ipotalamo-ipofisi-ovaio
Meccanismo d’azione degli LHRH analoghi
Engel and Andrew, Nat Clin Pract Endocinol Metab 2007
Asse normale Asse inibito
LHRH agonisti
• Legano il recettore per LHRH (cellule gonadotrope ipofisarie)
• Iniziale «flare-up» (per iniziale aumento dei livelli di gonadotropine)
• Dopo somministrazione prolungata: down-
regolazione dei recettori con conseguente inibizione della produzione di gonadotropine
• Uso cronico: riduzione dell’estrogeno circolante a livelli simili all’annessiectomia (castrazione
biochimica)
Klijn, JCO 2008
Overall survival
LHRH-A + TAM LHRH-A
LHRH agonisti +/- tamoxifen nel
carcinoma mammario metastatico
Overall survival
Davidson , JCO 2005
The addition of an LHRH agonist to tamoxifen did not significantly reduce the hazard rates for recurrence (14・5% reduction, 95% CI 32・7% reduction to 8・6% increase, p=0・
20), death after recurrence (15・9%, 40・7% reduction to 19・4% increase, p=0・33), or death from any cause (13・7%, 38・1% reduction to 20・3% increase, p=0・39)
Early Breast Cancer Overview Group, Lancet 2007
Studio SOFT
Francis, SABCS 2014; NEJM 2014
350 pazienti under 35
94% delle pazienti hanno ricevuto ormonoterapia
Possibile ruolo di LHRH analogo nelle donne giovani
Francis, SABCS 2014
Potenziale effetto cardiovascolare dei LHRH-agonisti nella donna
Azione metabolica
Azione diretta sul cardiomiocita
• Deprivazione estrogenica
• Iperglicemia
• Dislipidemia
• Danno endoteliale
• Riduzione del calcio intrecellulare -> ridotta funzione contrattile
• Possibile inibizione dei pathway di sopravvivenza cellulare in caso di danno ischemico
Studio SOFT: Eventi avversi
Non significativi aumenti della tossicità cardiovascolare
L’iperglicemia potrebbe essere sottostimata (registrazione iniziata in corso di trial) Follow up potrebbe non essere adeguato per eventi tardivi (67 mesi)
Francis, NEJM 2014