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7/5/2014 senato.it - Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01948

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=00754799&stampa=si&toc=no 1/2 Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01948

Atto n. 4-01948

Pubblicato il 26 marzo 2014, nella seduta n. 217 D'ANNA - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

l'epatite C è un'infiammazione del fegato dovuta da un'infezione causata dall'Hepatitis C virus (HCV). L'HCV è trasmesso principalmente a contatto diretto con il sangue infetto attraverso trasfusioni di sangue e presidi medici non sterilizzati, incluso lo scambio di siringhe legato all'uso di droghe per via endovenosa;

l'infezione da HCV generalmente determina un'infiammazione del fegato che evolve in forma cronica, stimola la fibrosi e, persistendo, provoca la cicatrizzazione del fegato e l'evoluzione in cirrosi epatica;

l'ulteriore evoluzione della cirrosi (per la progressiva perdita di tessuto epatico) conduce allo scadimento della funzione del fegato e alla comparsa di insufficienza epatica. Inoltre la cirrosi può essere complicata da ipertensione portale con la comparsa di varici esofagee e gastriche ad alto rischio emorragico e dal cancro del fegato. Il trapianto rappresenta per alcuni pazienti (e non per tutti) l'unica soluzione (spesso temporanea) per la gestione di questa malattia;

l'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di persone positive al virus dell'HCV, con più del 50 per cento dei 50.000 nuovi casi che si registrano ogni anno tra i maggiori Paesi europei (Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna ed Italia);

si stima che circa 1.700.000 italiani sono affetti da HCV e che solo 300.000 sono diagnosticati. Da dati epidemiologici emerge inoltre che si registrano 20.000 morti all'anno per HCV contro i 1.000 morti per HIV e che il 50-60 per cento degli epatopatici cronici è HCV positivo;

la patologia colpisce in modo differente tra il Nord e il Sud, dove circa 7 persone su 100 hanno la patologia; purtroppo, in alcune aree della Campania, Puglia e Calabria si arriva quasi ad un'epidemia, con punte fino al 20 per cento;

l'Italia è il Paese con la più alta incidenza di epatocarcinoma (cancro del fegato) come conseguenza della malattia; più della metà dei trapianti di fegato correlati al virus HCV realizzati in Europa sono effettuati in Italia;

il numero dei trapianti di fegato correlati all'infezione HCV è di circa 900 all'anno; il costo del singolo trapianto si aggira oggigiorno a circa 100.000 euro;

l'epatite C è una malattia subdola perché nella maggior parte dei casi rimane asintomatica per anni o addirittura per decenni, ma silenziosamente il virus lavora, provocando gravi danni al fegato.

Quasi la metà dei pazienti può sviluppare cirrosi nell'arco di 25-40 anni, altri possono sviluppare manifestazioni extraepatiche, come vasculiti e danni renali fino ad arrivare all'epatocarcinoma e al trapianto. È importante eradicare il virus prima che si sviluppino questi elementi di gravità clinica;

è fondamentale una programmazione nazionale e regionale di prevenzione e formazione degli operatori sanitari sull'epatite C come strumento di indirizzo e governo della patologia;

nella relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2014, presentata dal Ministro pro tempore per gli affari europei Moavero Milanesi al Consiglio dei ministri del 10 gennaio 2014 si afferma che: "Al contempo si ritiene necessario non abbassare la guardia nei confronti delle malattie trasmissibili; pertanto è intenzione del nostro Paese invitare i partner europei a una riflessione sull'importanza delle vaccinazioni e del contrasto alla diffusione delle epatiti virali e delle infezioni da virus HIV",

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7/5/2014 senato.it - Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01948

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=00754799&stampa=si&toc=no 2/2

si chiede di sapere:

a che punto sia l'approvazione del piano nazionale per le epatiti ed il finanziamento per la sua realizzazione;

quali misure il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per garantire la prevenzione e cura del virus HCV;

se procederà all'inserimento nei livelli essenziali di assistenza delle epatiti, con particolare riferimento all'HCV, che rappresenta una malattia con una epidemiologia importante;

quali attività intenderà organizzare durante il semestre di presidenza dell'Unione europea (luglio- dicembre 2014) per sensibilizzare sul tema anche gli altri Governi della UE.

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