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Listino N. 3 pei lettoti ( Slstema A r lire 50 (anche in francobolli)c0fY|pA0iltA tT[ilt]tI RAlt0 r Tr[llt$toltr
- .
ANNO XI N.
11NOVEMBRE
T959L.
150 (orretroti:t.
3fi1D ":?'r:1,,
Pubb
lO - MTLANOI
TEGGElndirizzare i
Strozzi 35-
RomaCONTO CORRENIE POSTA]E
I/7II4
@aro leltore,
Vonemmo qu€sta yolta padartl di une cetta categoria, invero as-
sai nutritè ali l€tt€te che ci pet- appassio- nica, che, cinqu€ o
di comu- nicare loto il Dtog€tto di un appa- recclrio per L'1trtllizzazioîe del lbro
bazie, dato c elle volúe
h, valvole ed è ali tipo eterogeneo e a,il esseire rn€sso insieme.
Ma non di quosto caso generale lntendevamo accennarti, ma, piut- toosto della particolare condizione che si veritca quanalo coloro che
ci chiedono questo ptogetto, od al- tri, sempÍe in genere abbastanza complessi, sono all8iuni o quasi ali
tutti queg'li elementi che irnvffe soùo loro inalispensabiu nori solo
per rendeùsi conto ali quello che stanno facend.o, ma aaldiri,ttura, pet la esecuzione alegli stessi montaggi.
F,cco alunque quale è ll concet- to di quesúa lettera: vorremmo i per chieder- rcuito, trr fa- samc int€rno, stesso se sei
appar€ccbietto ad. uno o due tran- sistor, oppure un apparecchie,tto monovalvolare e così via. Se dopo av€re montato il primo appatec- chio I dioalo {vottai ad esempip
costruirti un televisore o qualehe cosa di simile non potrai evitare un lnsuccelss. icerca jalunque dt acclngerti ad un montaggro se ti senti veramente in graalo all ese-
guirlo, Realizzerai così un doppio scopo e cioè di evitate ili metterre
a repentaglio ilel materÍale d,i un certo valore €d eyiterai con tutta pfobabilità dt far cadere motto del tuo entusiasmo pe,r l,interessante hobby alella r&allot€cnice.
(o'
che man
manoentrano nell'u-
so comune anch€ da noi? Fren-dete ad
ersernpiola
parola. tweeter
", giunta da noi
edaffermatasi
assi,emead
altte,guali
.Hi-f i ',
. woofer',
ece.Si tratta di una parolina
cheinvano
ce,r'cherestein un otti-
mo dizionario
de11a lingu,ain-
glese, ed invano chiedere ad un inter,prete che nonsia
.dei
no- str.i', vale a dlrq
chenon
ap-partenga
alla
categoriadegli i- niziati in
fa,ttodi
elettro'nica.Ecco dunrque
di
chesi
tratta:le parolette dl
questo gener€,sono una dirnostrazione larnpan-
te della
quasi iu.concepibile a-bilità, degli
americani,di
fog-I,A, DIR,EZIONE
s69
AURlCOLARE 2IEZOELETTR/CA
T.PA5trJP/'4,A7ÒRE
usc/ 7.)
\aLvoLA
/
FINALE.
AUR/COLARE MAENET/CO-
-,olt
U4BUTO D/ P/AST/CA.
giare
deltre nuove rparol€ (d€t-ti
anche n€otrogismi),in
mododa
cre,are de1le deflniziorìriil più
possibile adeguatealle
no-vità che
ap'paionoogni
giornosu ogni
campo de1Ìa produzio- ne.Non di rado, poi dette
de-finizioni
sono anchemolto pit-
toresc'he, eF.pureassai
appro- priate. Tweeter,ad
esempio, si-gnifica ne più ne
tl1qns. "pigo- latore",
essendoderivato
da"tweet", che è nella lingua
a- mericanala
voce onomatc'peicadel
suono proCottodai
pulcini.Eppure, tale
deflnizion,esta
apennello se si pensa che
contweeter si
inten'de accennare aquegli
alto,parlantiper lo
piùdì
piccol,e dim.ensioniche
sonostati
studiati eprodotti
pe,r ren-dere
sopratuttole note piìt
aI-te della
gamma aud.,io,nei
com- plessidi
riproduzione sonora ad aLtafedeltà,
stereofonica ecc.Se si ha infatti
I'avvertenzadi
lasciarein
funzions solarnen-te I'altoparlantg degli alti,
i'nuno di
que,sti con-ple'ssinon
èdiffieile
noare
cheil
suono e- messoè in molto sirnile
ad unpigolio, intermittente: non bi-
sogna dim'entircareche in
unariproduzione
sonoramedia, iI quantitativo di note alte
pre-senti, non è
m,otrtoelevato
e queste sonoinoltre
interrnitten-ti. Va
da se chg perla
differen- ziazionedei va,ri canali
audio, occor.reun
cross-ov€rche
siamottrto efficiente.
II tweeter dunque si
dimo-stra molto utile nei
complessiad alta
fedeltà, se si pensa chegli
altoparlantidi
maggiore dia- metro perle loro
dimensionifi-
PAN/v,EL/INC 44A50N/7E DURA 80xlfo
\
siche. non riescono a
rendetei toni alti
ehecon
pochissima.Un altoparlan:e
-De:g-:
a.:i.o tweeter, puo
essere rea)lzza-to con una
sp€sa praticamentenulla se si abbia a
disposizio-ne una cuffia
magneticao
pie- zoelettrica,di
buonaqualità,
diuna
impedenzadi
1000o
2000, ohm, deìIa quale nonvi
sia ne- cessità peraltri
usi.Fer la
rea-lizzazione
dell'altopartrante oc-corre un lavoro minimo,
checonsÍste
nella
applicazione, sul- La aperturafrontale
dell'aurico-lare, di un irnbutino di
pLasti-ca (polistirolo), del
diametro (rontale di ?0 opiù
mrn., a1 qua- tresia slato
tagtriatoiI
tube,ttoterminale sino a lasciarne
'untratto di soli 3 mm. unito
a1laparte
conica delf im'butov€ro
e proprro.Fer
l'applieazionesi tratta
di svi'tare mornentaneamenteil
co-perchietfo dello
auricolare del-la
cutffi.ain
modo da poferne di-latare il foro
centrale, con unaraspa a coda di topo, sino
aportare la
aaperturaad 'un
dia-metro
sufficienteper
aacoglierecon
precísioneil tratto di
tu- betto lasciato alf imbuto.Indi
si provvede aIIaincollatura
usan-do della resina indiana,
accer-taado che la porzione di
rtu-betto non
sporgatroppo
nellaparte interna del
coperchîo, al-trimenti
potrebbe ostacolareil libero
movimentodella
rnem- brana metallicainterna
dell'au-ricolare; ove guesto si verifi- chi
nonvi
sarà cheda
tagliarela parte
sporgente delfirnbuto,con
un
piecolo scalpello, od an-che
conun
oggetto rovente.Dopo
di
ciòmunire
l'altopar-lante di un pannello
frontale semirisonante, che ne possa ac-centuare il rendimento.
TaIe pannerlÌosi
realizza conun ret-
tangolodi
masonitedura
e sot-tile nella cui zona centrale
sitratta di praticare iI foro cir- colare; attorno a
questo,poi
si applicano suJ. pannellotre
staf-fe di monlaggio, destinate
adafferrare iI cono
delllaltopar-Iante e trattenerlo nella
posi-zione
più
adatta;le
gra'ppettein questione
possono essere rea- lizzate partendo datre
paglietteper
collegamentidi
massa, ad un ,solo contatto, che vanno itra;t-tenute sul
panneltrocon
altret-tante
piccoleviti con
bullonci- no.Le tre viti
vanno dapprima iasciate allentatementre si
fis-serà
il
cono centratoal
disc,pradel îoro, quindi si
ruoilano legrappette sirto a farle
posaresulia flaagia del
conoe poi
sistringono a
fondo 1eviti,
assi-curando così 1a stabilità
del- l.'insieme.Nella foto
1 èillustrato, a
si-nistra,
1'auricolare trasforrn:atoed a
destra,il
pannellodi
ma- sonite già tagfiato a misu,ra, conil foro
centralee con
attorno a questo,le tre
grappettedi
fls- saggio dell.'altoparlante;iI
foro visi;bile ne'Ila zona centrale dellato più corto
su,periore, serve solamenteper
appendereo
per fissare I'altoparlantedove Io
si d.esideri,in
Srosizione adeguatain
maniera chele
onde sonoreemesse
dalle
sua rnembrana ed accentuate e convogliatedal
co-no
applicato, Dossano raggiùrn-Eere ÉIi uditori, in
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favorevole, (non bisogna dim'en- ticar-e che
il liveilo
sonoro de-gìi alti è in
genere assairi- doito e
che,inol[re Ia
eificien-za dell'altoparlante non
puòcertamente essere
del
cento percento), pertando è bene
cheI'altoparla,nte
sia
piazzafo
nontrcppo distante e
comunque,mai più distante rispetto
agliuditori, di
,quantonon lo
siano,gli altoparlanti per i toni
bas-si e
medi.Nella fig. 2 sono suggeriti due sempÌici slstemi
di
inserzione diun altoparlante del
genereiI- lustrato, che può
anche essere lrtillzzato, comesi
vede, con unnormale
apparecchio,radio
erad,io'fonografo
non munito
di cross-over, ossiad'i quel
dispo-sitivo
incaricato all'a separazio-ne dei toni alti da quelli
medie
bassi.Sono
illustrate le due
possi-bilità:
chesi tratti cioè di
un auricolaredel
tipo,piezoele.ttri- co e che sitratti,
invecedi
uno magnetico. Nelprimo
caso, l'au- ricola,r.eva collegato ai
puntiA e B del
circui:to,e
precisa- mente aúcapi del primario
del trasîormatoredi uscita
delt'a'p- parecchio, senzaalcuna
altramodifica; nel
secondo casoin- vece, quando
cioè_ 1'auricolaresia
magnetico; essova
collega-to 'ai punti B e C del
circuito,dopo naturalmente qvere
ese- gui,touna
inter,ruzionenel
filotra B e C. In
questo secondocollegamento occorre
fare
unacerta
attenzionenei
prirnú mo- me,ntidi
funzionamento, per os- servare se I'avvolgimentointer-
no dell'auri.colare subisca
un certo riscatrdamento: setale ri-
scaldamentoinfatti si
mantie-ne ad un
livelJlo sopportabiledalla mano, il
complesso può e,ssere lasoiatotale e
quale, aI-trirnenti,
sarà ;issai meglio col- l,egare I'auricolare magnetico aipunti A e B,
comese si trat-
tassedi uno
pi.ezoelettri,co, main serie
conun
condensators acarta di tipo
telefon'ico d,etrlacapacità
di
almenoun
pari.o di microfarad, cheè facile
datro- vare
sulle lbancarelledel
mate-riale
usato.Al
rnomento dell'ac- quisto, però occorre controlla,re s€il
suo isola,mentointerno
siaperfetto, e
questoper
evita.reinconvenienti in,seguito.
fFr CON|IROtrI-,O
IDELLA ITELOOITAt IDBI/
GIRADISCHI
z utii i giradischi,
anche qu.ellipiù
econornici, so-no
oggiforniti
corredatitra
g1ialtri
accessori, anche diun
dis,co stroboscopi,co, osrsia diquel
disoodi
carta suicui
mar-gini
sonotracciate degli
anelliconcentrici,
con:,postida
linee nere alternate conintervalli
no-tevoli, la cui
fu'nzioneè
quelladi
,accertare cheil
pia,tto gira-dischi stia girando proprio
al corre;tto r'egime,e
questo, nel- I'interessedella
massima pos-sibile
fedeltàdi
riproduzione a- custicadells
registrazioni. Pur-troppo, per quanto
interessimolto
questaregolarità di
ro-tazione, sono moltissimi
i
caslin cui il disco
strob,oscopico nonsia utilizzabil6 a tale flne, in
quanto, essosi può
usare periI controllo della velocità
sola- m,ente quandoIa
luee cheillu- mina iI
disco stessosia
varia-bile
conla
stessa frequenza del-I'alternata di rete, val6 a
direche sia in
gradodi
funzionarecome illuminazi,one
strobos,co-pica, chs
certamentei lettori
appassionatidi radio o di
elet-tronica
coinoscono.In
genete,invee6
la
luce presente nell'am- bien,tein cui il diradischi
è piazzatonon può
andare beneper questo
scopo, essendo pro- do,ttada
larnpade elettri,che ad incandescenza che speci6 sedi una certa potenza (50 o
piùwatt), hanno i
fltrarnenti dotatidi un inerzta termica tale
percui
La variazionedi
luminosità determinata dal-Ia alternata del-la
re,te,non è più
zuffi.cienteper
essere rilev.abile dall'effet-to
stroboscopic,o.E quindi
nonpiù
utilizzaibile p,eril
controllodella velocità del
giradischi.Unici mezzi di
illuminazione che possono essereutilizzati
perilluminare il
disco stroboscopi-co durante la
prov;a sonotubi
fluorescenti,i quali
non presen-tano
praticamen;te alcuna iner-zia
luminosa,purtro,ppo,
peròtali
mezzidi
iltuminazione sonoi
menoadatti per
essereutiliz- zati in ambienti intimi,
quatela
stanzadi
soggiorno,in
cui,in
genereè
pi:azzaloil
giradi-schi. Appare
quindi
de,si.derabi- }e avere a disposizionevicino
alpiatto
giradischi,una
sorgentedi luce
chesia
variabiLe senza alcunainerzia in
modo sin'cro-no
all.a oscillazione del.l,altern,a- ta dellarete:
occorre ,altresl chetale
sorgentesia di
ingombropiccolissimo
e
che possa trova- requindi
posto nello stesso cas- 571setto dove si
trova il
giradischi;occorre
altresì che si trattí
diun
accessorio nonfacile
a rom-persi e
sopratutto'ch€ non pre-senti parti
soggettea
roLtura equindi da sostiuire
frequente-mente;
desiderabilelnoltre
chet:Ie
accessorio abbia un costo di costruzione minimoe
che quin-di non si faccia sentire
moltoa
coloro che selo
vogliano rea- ltzzare,Pensiamo che l'ac,cessorio che presentiamo
vanti tutts
Ie suin-dicate
caratteristiche,ed inîat- ti, è
estremamente semplice eper la sua
costruzionenon ri-
chiedeuna rciîra di molto
su-periors alle
160lire; il
suoin- gombro è minimo, e si
pensiche
essopuò venire
benissimomontato nella custodia
metal-iiea o meglio di
plastica,di
un rossetto '1:er trabbra; esso nonccnsuma prati,camente
alcuna corrente, ,cosic,chéil suo
costodi
esercizioè addirittura
nullo, a parteil fatto
che esso può es- serefatto funzionare in
conti-nuità,
oppurelo sÍ può
inseri-re
sol'amentenel
momentoin 'cui interessi
periodicamente controlLarela velocità deI
gi-radischi.
II
complessosi
compone, o1-tre che
de1lagià citata
custo-dia di
,plastica '?er rossetto p€rlabbra, di una
re,sistenza da mezzo w.attp di un
bulbetto .alneon della piu
piecola dimen-sione possibile,
ossla del
tipoNE-2, il cui ingombro è
infe-riore a quello di un
chicco di mais.Nessuna
diîflcoltà per
1a co-struzione vera e propria,
inquanto si tratta
solamente di praticare alla,estremi.tà superio-re della
custodiadi
ptrastica, unlorellino dal
quale Éare affiora- ceil
,bulbettoaI
neon;iI
mon- iaggio elettrico si riduce aI sem-plice
collegame,ntoin
serie del-ia
lampadinettaal
neone
del-Ìa
resistenzinain
modo cheri-
manganoliberi
rispettivamen-te, un terminale della lanpa- da ed uno della
resistenza: aquesti
si
deve poifare
gi'.::ngerei due capi del
conduttore elet-trico
bipolara ,colLegato,aIla
e- str.emità opposta ad una spinet- tainserita
nellapÍu vicina
pre-sa di
corrente.Si
raccomanciasopratutto di
accertare I'isoia- menbotra i due terminali
che portarno nelfinterno
deII'acces-sorio,
ì.a tension6di
reite; una precauzione desiderabilepoi
sa- rebbe quelladi
usare come spi-na sul
cond.uttor,e ibipolare, ,unadi quelle
della produzione Mar-cucci,
ossiamunita dl
fusibile interno.E semmai consigliabile
per prima ,cosa ancorarela
resisten-zina e La
larnpadinetta,su
di un rettangolinodi
bachelite sot-tile,
usandomagari un
poco di resi,naindlena 6 aIIo
scopo diimpedire del tutto che
que,ste dueparti
possarno muoversi,in- di si introduce il
re'ttangolino ne1tracavità interna
dell'astuc-cio di
plasticae quindi prati- cando
nelLaparete
Ìateral.e diesso, una scanalatura per il
passaggio del cavetto bipolare di alimentazione,
.si chiude il
co- perchio che pos,sibilmente va an-zi
fi.ssatoaddirittura aI
suo po- s.to,incollandolo con iI
solito ccJ.Iante, evitandocosì a
bam-bini
eda
persone inesperte che potesserotentare dl aprirlo, il pericolo di
scosse elettriche.L,uso
dell'ac,cessorioè
e,stre_mamente semplice:
si tratta
so- lamentedi
collegarela
spina di es,soalla presa di
corrente,quindi fare un
pocodi
oscuri,tànella
partein
'cui si ,trovaiI
gi-radischi, mettere in
funzione questoultimo
e puntareIa
par-.te
anteriore deÌI'astucciodi
pla-stica cha
contienela
larnpada, versola
corona tratteggiata deldisco
stroboscc'Ji'co, corrispon- dentealla velocità che si
vuo-le controllare
(ovviamente an- cheiI
cambiodi
veÌo,cità del gi-radischi deve
€ssere regolatoper tals
regirne).Dalla
lampa-dinetta
a1neon
affacciata nùlaapertura
dello
astuccio sarà e- messaun
po'codi
iuce che rag-giungerà il disco: si tratta
di osservarecome si
p.resenti lacorona tratteggiata di
rquesto,sotto la illuminazione; se
essainfatti
appare comeferma,
op-pure in
lentissirno movimento, Ia velocitàdi
rotazione d,el gira-dischi è quella corretta od
al- meno a,ssaivicino a
quella cor-retúa; se invece si nota
della corona come se ruotassein
a-vanti,
se,nsodelle
lancette del- I'orologio,è
segno ch6la
velo-cità
d.elgiradischi è
e,ccessiva, rnentre si può ,arguire chela
ve-locità
ètrcppo
bassa qualor,a siabbia
I'impressioneche
Xa co-rona
stia ruotandoin
senso an-tiorario.
DelLe piccolecorezio- ni di
velocitàdel
giradischi pos- sornoquasi
sempre essere ese-grrite rotando
l'apposita mano-polina
oppure agendo sull'orga-no
i,nternodi
regolazione. DeI-le
differenz6 trop'po marcate di velocità, invecenon
sono rime-diabili e
quasi sempre richiedo-no una vera e propria
ripara-p,lone.
BULBET1O S(I/EI,IA ELETTRlCO
AL AIEON DA
tf4 w. Trpo
NEz
so.ooo oHu t/+w.PFTE AL- fER^/ATA
cAVETTt) EIPOLAR€
TUBO Dl P2A57/CA
ó/gxgo-
/RES/STEil.ZESFZ|ONE CON DISPOS|ZIONE
DELLE PAPT|
GO/hrl4ATAPPD DIiò che
Scoraggiala
mag-gio,r rparte d'egli
aman-ti de,Ila buona
musica, rJellfattnezza,rsiper
ll'au.dizione ,anche dei dischi stereofonici chein nurner
serrrpre maggiore co-minciano d
essere regola,rmen-te in ven rta
ancheda noi,
èappunto
il fatto
della necessi'tà,deII'ampliflcatore stereo
ossiadi un
arnrptirficatoreavents
cir-'cuiti
doppidi
entrat4 edi
usci-ta e che può anzi
essere con- siderratoaddi,ri'ttura un
corn- plessodi due
ampllfica'to'ri in- dipendenti,aventi
tutto.,aLpiù
in
comune,Ia parte
alimen'ta-trice e la
custodia meccanica, nonchéun
dispositivo,più
corn- plessodi
equalizzazione av€ntela
funzionedi
crearetra i
duesegnali u]la condizion€
orpti-mum
dipendentein pafle
dalla disposizionedegli'altoparlanti nella
stanza,e'dalle
caratteri- stichs della stanza stessa,in
fat-to di
risonanze,in
mani,era chetra i
segnali emessidai
d,ue si-stemi di
atrt€.partrainiti,vi
siiaiI
necessario
equili;brio per
dareun
girusto effettodi
realismo al-Ie
audizioni.Furtroppo, però, detti
ampli-ficatori
.doppi, norti anche come a'mplifi.ca,toristeteo'
rientranoquì
danoi
nel1a categoria degliarti,coli di utilissima novità
ep,er questq hanno dei iprezzi in- giustifircatamente
elevati. In
at-tesa dunque che tali
apparec-,bhiarture
'siano
consideratein maniera più
obibiettivada
co- lo,roche in
generene
fi"ssanoi
prezzi, viene legittimo il
desi-derio di
saperese
esista' una soluzione a;llaportata degli
ar-rangisti, che
per,mettaloro
di ascoltare u,gualmente delle - re-gistrazioni
stereo, senza averreda
affrontaredelle
spese molto:.elevate: questo è il
proble.mache uno dei nostri tecnici
ha a-ffrontato vo.lentier,ie la
cuisoluzions o,ra
egli
èlieto di
sug-gerire ai
lettori.EgU è partito dal fa'tto
chequasi in ogni famiglia
ormai,oltre che
l'appar.ecchio radioprincipale, magari
radtogr'arn- mofono, avente come posizionef.ssa, queUa della stanza
da pranzo odil
soggiorno, possieide anche un'altra radiolina, più pic- cola equindi
facilmente sposta-hile dallo studio, alla
cucina,alla
oarnera da letto.Ciò
è stato reso possihile dal-la
notevolissimariduzione
dei p'rez-zi c}re si è verifi,oatto appun-to in questi ultimi ternpi
nel ca,rnpodei ricevitori
radio. Per sonami ca4rila
soluzione attua-ta è
stataIa
seguente: utilttzza-re
l,e due radioin
modo da rnet-terle in
eondizionidi
rendere, ciascun'a conil proprio
altopar- lante, unodei
canali stereo, Perraggiungere
querstoo
rbiettivo, non è stata necessaria aLtra spe- sa che quelladello
acquitrsto, in- dispensabiJ,e,di una testina
fo- nograúca ,steireo!da
qpplicareal
normatregiradlschi;-e
queltraper lo
aoquistodelle partti
oc- cornentiqrer la
costruzione di,un
sempli,ce dispositivo elettro-nico, atto a rnettere la
radiopiù piccola, di
Éunzionareri-
pr'o'duaendo
uno dei oanali
del-lo stereo; vediamo dunque il
princ.irpio
di
funzionamento: u-no dei
cana,li emessidalla
te-stina
stereo,viene inviato
di- rettamen'te atttraversoun
comru- nissi.mo,cavetto schermato, aIIa normaLe presafono
dell'appa- recchiopiù
grancte chein
gene-re ne è dotatq I'altro
oanale invece presenteai terminati
e-sterni della testina
stereo, vie-ne inviato, al
disposirtivo elet-.fronico
apposirtamen{te costrui'to e che verrà
descrittopiir
a.valti.
Tale dispositivo, altro nonè
se nonun
apparecchietto tra- smittentein
miniatura, che pro-duce e
la,ncianell'etere
delleoscillazioni
di,rad.iofrequenza, dopo' avede moduiate conil
se-gnale audio che gli.
pervienB appuntodalla
testina stereo. Lapiccola radio,
sintonizzarta sul-la
f,requenzadella
microscopi- oa trasmittente, nericeve il
se-gnalp
6
1o riprod.ucealla
uscitanel proprio
pro.prio
corness
unasezione
di una vera
afi]parec-ctriatura
sterreo.TaIe audio
si cornbina ,conquello
emesso dal radiogrammofonoe si
viene co-sl ad ottenere I'eftetto
stereo deside,ra;to,che si può
anchecontrdllare
surffrrcienrtemente o- per'andosui controlli di
volu-me e di tono dei
singoùi aqlpa- recch.i. Segnaliamo anche che la soluzioneche
abbiamo Srrospet- ta,tapuò
aniche esse.re utillzza-ta
qualo'rain
casavi sia
unasola radio
normale,ed in
piùuna fonovaliEia
arnpli,flcata,di
eui ormai, molte famiglig
di- spongono. In. .tale casoil.
slste-ma va attuato cosi:
tra testina stereo, appli,cataal posto
dellatestina nomale sul
girradisehi ,della fonovalig'ia,un
canale ste-reo
uscentedalla
testinava in.
viato nel modo
convenzionaleall'amplifrcatore interno
della valigetta,il
secondo canale, in- vece vainviato
aill'apparecchiet-to qui
descri.tto, edal
quale vie-ne
Lanciatosotto forma di
ra-dioonde
e ric€vuto dalla
unicaradio
casalin'ga,ch€
riproduce cosìil
secondo canale.trI
nostrotecnico, in
sede di progetttazione dell'aprparrecchiet-to, ha preferito orientarsi
ve,r- so un dispositivoservitodatran-
sistor, invece che verso un com- 573t:,i'$funqhE,3
0ti?/ti.;3C41
CCN'Pt{k-ùe 5rl?Ei)
I?
:J/C
P 1, 4JC|PALEÌN
iFùSIZ|ONE FONA
CÙ A "dPL. FICAN) -
csc. !-i4îú,eE
A LtA7f.4í,: RE
plesso
a valvola, e
q,uesto,in vista
dell'assaiminote
coEtodi
eser'cizioche comportano
ap-pulto i transistor in
qlaragonealla
va,Ivo1e, specieper il
con- sumodi batterie, e per la
de-licat ezza delltorga,no.
11 dispositivo studiato è
a-datto ,per funzionare con
car- tr.lcce stereofonichea
ril\rtJanzavariabile, o
semplicementg ma- gneti'che, gener,e'di cui ve
nein
cir.colazioneun cerfo
nume-ro di tipi,
siadi
produziona eu- ropea, cornedi
produzione ame- ricana;e
dato che sia nellapri- ma
comenella
secorndaè
pos-sibile trovare dei tipi di
otti-me
prestazionie di
@sto non eccessivo.Cominciamo
con iI dire
chele
carrtucce piezoelettriche,in genere
presentanoalla
uscitatre ter,minali invece che
due.Quasi s€mpre, tali terminali
sono in linea, per cui
quellocentrale, è il
comune mentregli altri
due sono invecele
fa-si,
ciascunadi uno dei
due ca-nali
stereo,il
collegarnento alcfrcuito del
dispositivo,è
quin-A
PIUADATÍA
PERLASCOLTC
t1}
di
abbastanzaintuibile,
rnen-tre la
disposizione reciproca deiva,ri elementi destiaati a
fo,r-mare il
compl,esso stereo;è il- lustrato nello
ssh€maa
bloc-chi nella fig.
1.Nelle
fi,gg.2 e 3 vl
sorro, in-vece ,rispeÉtivamente
lo
sctremaelettrico e quello pratico
dei- I'a,pparecchioche
costituisceil
soggetto
del presente
articoloe nella
ftg.I vi è
ancheun
ac-cenno al collegamento
dello stessoalla
cartuccia fonogtafica stereo.Il
cornplessinoè
servi-to
esclusivarnenteda una
bat-teria che fomisce 3 volt
ero- gandouna
corrente massima di 1,6 milliamperes: nederiva
che I'app,arecchietttqè
completamen-te
autonomoe può trovare
po-sto direttamente in
prossirnitàdel
co'mplesss,gitadischi
ren-dendo minime le
necessita dialtri
collegamenti,Sulla,
pare-te superiore della
scatolinadi
d.imensioniassai ridotte,
che contiene I'apparecchio,,si
trovauna
rboccolanella
gualeva
in- nestata I'antenninaa stilo
dal-la quale le
radioonde ,generatedal
corrrylessoe moilulate
dalse,Einale
della cartuccia
stereo, sono i,rrardiate,per
com,piereiI
bre,ve carnmino
e
guinge're al-I'ongano
di
captazione esternood interno della radio
destina-ta a riprodurre ll
secondo ca- natredello
stereo.XI ci'r,cui,to
si
componedf
una sezionenella
quale vengono g€-nerate
1eoscillazioni a
ra'diò-frequenza, neltra g,am,ma delle
onde medie (questo
altrq ,sco*po dl
perrnetter6di
usare l'ap- parecchio anchecon ricevitori chs
sianomuniti della
gammadelle
onde corte).Le
oscillazio-ni a
radiofreqruenza risultano rnodulaúe, ,pe,rla
presenzadi
una
sezionea
questo i,nt€rerssa-ta p servita da un altro
transi-stor,
acco'ppiatoal
secorrdo tra-rnite ,un trasforrnatore
inúer- transistoriale.Il
transisto,r mo- dulatoreè, a
suavolta
qlilotatodal
segnal4 cheè
presenta,toal
zuocircuito di
basee
che pro-viene
appunto d,auno dei
duecanali di
bassa frequenza rpto-dotti dalla
cartuccia stereofoni- cain
iunzionesul
giradi,schi.T-a s€zione
a
radiofrequenza dell'apparecchio non richiede di essere continuamente regotrabi-le in quanto è
suÉfrciente cheiI suo
accordosia
seguito unavolta tanto per fars in
modoctre
i1
segnal,e €messo ablbia u-na
lunghezzadi onda su
cuinon
esistanonella
gamrna 'del-Ie rnedie
mo'lltealtre
staaioniricevitb,ili
dall'apparecchio.Gli organi per la
regolazione della radi,ofrequenza, pertanto,,servo-no
solpratutto iniziatrmente, nelmodo che
sergue:si tratta
di mettere dapprimain
funzioneii
ricevitore
casalingo chesi
vuo-ls
usarreper il
secondo canal.edello
sGreo,indi
sene
aumen-ta il
volumee si
prendea
ruo-tare la
mancqroladi
sintonia,per fare
scorrerelSndice
de.l-della
sealaparlante da una
e-stremità verso l'altra, e
facen- do attenzione,nel
cornpiere que-sta
operazione,a
quaU sianoi punti della
rganìrrnadelle
me-die in cui
siaricevuto il
mfnornum€ro
dÍ
stazioni,L'ideale
sa-rebbe anzi
di riuscire
a trovareun
puntoin cui non
fosse pre- gente alcuna stazione,ne
alcun segnale.Fatto questo si
lascta tramanopola della sintonia in tale
posizionse quindi si
rnet-te in funzione
I'appareechietto RAI
DICAùStttARto
al
qualesia già stato
collegatoil
cavetto sclrermato provenien-te dalla
cartucciaa
stereo, indrsi mette in funzione
ancheil
giradlschisu cui si trovi il di
sco stereo
e si
prendea
ruota-re
conla
massima lentezza, ma contemporaneamentei
due corn-pensatori che si trovarro
tradi loro
collegatiin
serisai
capidella bobina di sinotonia:
pri-ma o poi, ,si noterà
l'appariredalllaltcrparlante
deII'app'grss-chio radio ricevente
preparBoed in
funzione,la
musica della re,gistrazionssul disco
stereo,raggiunta questa
condizione sitratterà di cercare
eventua,l- mentedi
perfezionare 1o accor- do, ma,gari ruotandodi
poco edindipendentemente prima
l'u- no epoi I'altro
dei due compen- satoried in
taLe modosi
potràfare si che il
segrrale emesso dall'oscilìatore, sia captato dallaradio con Ia sufficients
poten-za. Nel
corsodi
queste prove cor-vieneche la
distanzatra iI
co,mplessino oscilla,tore piazzato
vlcino al giradischi e Ia
radioricevente destinata a
captarneil
segna,Ie,sia di non più di
3o 5 metri: solo
dopoche
I'ac-cordo sia stato
perfezionato, sipotrà
aumentarlasino al
dop-pio, a
secondadelle
esigenzeIogistiche di
piazzamento delricevitore
stessocon iI suo
aI-toparlants per i
necessari e'f-fetti
stereo,in una
particoìarezona
de1la stanza.Non
occor-re che Ia radio ricevente
che deve essere usataper il
se'con-do
canale stereo, siamunita
di notevole antenaa,in
genere an-zi,
essadata Ia minima
distan-za del sia pure minuscolo
e-mettitore,
funzione.r.à ottima-mente
anche senza antenna, otutto al più con uno
spezzon€di
rnezzo me,trodi fito
penden-dente dall'qpparecchio.
Nella quasitotalità dei
casianzi
una antennaè da
evitarein
quanto tend6a
capta,re anchei
segna-li
p,rovenienti dalle stazioni tra-smittenti
della gamma de1le on-de medie il che
darebbe luo-go ad una spiacevole
confu- sione. Sianel primo
stadio, chenel
secondo oscillatore sono u-sati dei
transistortipo NFN,
di prezzo assai basso facilmente re-peribili,
natu,ralmenteper
loStadio
inter.essatoalla
radio- fre,quenzaè stato
pr.eferito untransistor adatto a
questo fun-zione mentre nello stadio di
amplificazionee
modulazione èstato possibile I'uso
di un
tran- sistor deltipo
cosidettoe€r
uso generale rispettivaments qiuindiè
stato usatoper
oscillatore, un 2N233e per
arnplifi,catore mo- dulatore,un
2N229.Uno
sguar-do a
questo ulti,mo stadio avràfaitto
cer:tamentenotare che in
essoè
pres€nte ancheun
po-tenziometro quale partitore
di tensionedestinao a
prelevareper inviarne alla
basedel
tran-sistor
moduLaúofq,una piu
o meno elevata porzione della ten-sione variaibile erogata
dalla ,cartuccia stereofonicaitale
or- gano s€rvein
pratica come con-trollo per
la, ampiezzadel
se-gnale
modulantee quindi
del-La
ampiezz.adella
modulazionedella
radiof,requenza,una
pos-sibilità., questa, desiderabile, per control:lare
meglio i due
cana-li stereo.
Interessanteda
no-tare il fatto che tale
potenzio-rnetro sia
indirpend,entedall'in.
terruttore generale.
contraria-mente a quanto
generalmentesi adotta in
apparecchietti delgenere: la ragione di ciò
èda ricercare nel fatto che
può essere desiderabile inseriire e di-sinserire
1'oscillators s€nza do- verevolta
pervolta
regolare dinuovo il volume di
questo aIlivello
desiderato.trl
complesso, essendo alimen- tato esclusivamente con corren-te continua di pite, è
teorica"mente immune da rumori
difondo prodotti dalla
alternata;può accadere però che sia qual-
che
cam,poelettrico od
elettro- magneticoprodotto dalla
alter-nata e parzialmente
dispersoche
possaindurre nei circuiti una
cer,ta tensionedi
disturbo,'per
questo,è
consigliabile fare attenzione,n€l
piazzamento del- l'o'scillatore,in prossimità,
co-me è già
sta,te detto,del
gira-575
ÈLEbJCÙ FAJqTI
Rl - Pot€nziomètro miniatula, a graîte, da 10.000 ohm, senza in- terluttore
n"2 - Resistenza da la2 wztt, l(Xx) ohm R3 - Resistenz4 da t/z r*latl, ó0O0 ohm R4 - nesistenza dz Yz. wiltt, 750 ohm R.5 - Re,sist€nza d^ y2 wa,tt, 10,000 ohD"
B6 - Resisteaza da /z watt, 11.000 ohm RZ _ Besistedza da rA w^tt, ó000 ohm
CI - Coad€nsatore €letttolitico d.a trsnsistor, rnlniatura, 2 tnF,6 volt CZ - Condensatore elettÌolitico catoatico' da 25 mF, 25 volt C3 - Condensatote a mica, d,a 1000 DF
c4, C5 - semifrssl, eú'
Cr6 - cerramica'
Bl - volt, alu€ ,5 volt collegati ln se-
ri€; pel le atlmensioni, vealers t€sto
TRl - Transistor NPN p€r radioflequenza tipo 2À1233
TRz - rale, titto 2N29
Tl - in discesa, rapporto 20 aal
2, o P-U6, Rispettare il co' lore alei te'rminali
SW - InterEuttore unipolare u-no scatto, tipo subminiatura ir - Imlredenzina da-1 mllenry, usata com€ inatut'tanza del cltcul-
to oscillante.
ilalla parte alella oartuccla plezo.
dischi,
cherlon
posse giurlg€re?'d esso quatrche influenza ma- gnetica prodotta ad esemrPio dal
rnotorino
etrettrico,del
giradi-schi con una certa
Porzionedi
flusso dispensosida
questo.Ss quindi si nota tale
ronzio, nonvi è
daifare altro
che ten- tar'e una nuo\ra disposizione per I'oscillatore nella quale €sso nonsia più influenzato dal
sensova,riabile della
atrternata; nel-Ia
qu.asitotalità dei
casi baste-rà uno
spostaLrn€ntodi
pochis-simi
,centimetri,per
raggiunge-re lo
sccrpovoluto; inoltre,
per prev€nijreaddirittura in
parten-za
questo inconveniente chein utrtima analisi è quasi il
soloche può verificarsi,
seiI
mon- taglgio saràstato
eseguito co'r- rèttarnente,basta costruire
l'o-scillatore su di un
pannellinos chiuderlo poi,
cornPletamen-te in una
scatolettadi
metal- 1o (ottone, rarne alluminio), col-legata
etrettrica'mentealla
mas-sa.
E'
indispensahile chei1
mon-taggio sia
eseguito senza alcunerrore e
cheogni
colleigarnentosia controllato due
votrte pri-ma di dare ,corrente
aìl'ap- parecchio, daitoche un
error€anche minimo, può
€sser€ la causadi
qualchegrave
lncon-veniente se non addirittura della distruzione di uno
deitransistors.
Per la
disposizionsdelle varie parti
sr.r,I pannellinoisolante
consigliamoquella
cheè
possibileintuire dallo
sche-ma costruttivo. La piletta
perl'alimentazione può €ss€rs
di dimensioni minime,si potrà
adesernrpio
irattarsi di
due elemen-ti micro
usatinelle
piccole Xarn-padine da
taschino,od
anchedue di quelli,
anco'rapiìr
pic-coli che si
usano normalmente pe,r alirnentaregli
ap,par€,cchiet-ti a
transistorsper
protesi acu- stica.îale
soluzione comunrq;uesi adotterà nel
casoche
inte-ressi realizzare un
com4rlessodelle
dimensioniminime
possi-bili, 6
questo quandosi
vogliaad
esempi,o installaretutto
f in- siemsin una
scatoladi
form,a-to
analogoa quello di
un pac-chetto di sigarette
no,r,rnali.Quanto invece
si
sia disposti ad ammettereun
ingomb'ro }egger- m€nte maggiore conve,rrà usare una batteriadi
alimentazione di dimensionimaggiori, ed in tal
modosi potrà
contaresu di
u-na
amtonorniapiù
etrevata: senon si vorrà addirittura
stabi-lir.e
atrcuna,limitazione di
spa-zio, si
po.tràfare uso di
dueelementi a torcia, dai quali
sipótrà sperare una
autonornla praticamenteillimitata in
quan-to le pile in
questo caso, anchese usate
continuamente dure- ranno presso ai poco quanto du-rerebbero qualora fossero
la- sciateinutilizzate, per un
tem-po
uguamenté lun,go.L'antennina a stllo
dell'o,scil-latore, può
essere ra4rpresenta-ta
daun
pezzodi fllo di
acciaio odi
ottone 6.ssato ,mediante sal- daúuraod
an'ctremediante
laapposita vitolina, sulla
rpartemetallica di una
co'mune bana-na
;per apparecchia diodo;
datale
ibanana 1aparte di
plasti-'ca può
essereaddirittura
eli- mina'ta.tr
a
lunghezzadella
a,ntenninapuò
esseredi 40 o
5Ocm.
La banà.na,può
essereinserita in
unar boocola fissa'ta comeè
in-tuibile sulla parets
superioredella
scatotretta ,custodia;va
dase che qualora tale
scatolettaghe
contiene .l'a,ppareochi,o siadi
m.etallo,la
boccola dovra es-sere
del tipo
isolato.LONGINES - WYI,ER-VETTA GIR,ARD-PER,R,EG^{UX
a'EVUE
-
ENICABZAIS WAÎCII Agfa - Kodak - Ze,iss Ikon Voigtlàndet - Ferrania Gamma_A,oueiflex-ecc.
Garanzia
-
Speallzione a Facoltà all ritornarela
merceRtcc0 c1Til.000 8[tTls PRIctstt00
nostro rischio
ron
soalalisfacenilost
0R0t00t0PPUIt f0ÌD
Coso londoto nel 1929
SCHERI/O c.e- 4lL2/1./Pl/F/C.
B.E
FON|CA A R|LUTT
VAPIABtLF zJ 7
7'r'/
7,/
Ultimato
l'apparecchioe
pro-vatolo si tratterà di
determi-nare la corretta
po,sizione deivari elementi che
vengono acomporre il
complesso stereo, non èinfatti
da dimenticare cheIa
ma,ssima impo,rtanza nell'e'f-fetto stereo è
anche rivestita dall'orientamentodagli
altopar-Ianti
che ne f,anno parte, rispet-to alla
zonain cui
debbono so-stare gli
ascoltatori.E
ben6 i-noltre che le
personeche
sia-no in
ascoltonella
stanza sia- no 'piuttosto,rawicinate, e
chevenganc a trovarsi
ciascuna grosso modo,ad
uguale distan-za da entrambi ,gli
altoparlan-ti, altrimenti, I'audizions
ste-/tlASSA
reo flnireb;be
di
essere spiac'evo-Ie e
potrebbeanzi divenire
ad-dirittura
motrestajn
quantof
intensità con cui uno dei
ca-nali
raggiungereÍbbeuno
de-gli orecchi, potrebbe
risultare assai diverso dalla intensità del-l'a1tro
canaLe a1I'altro orecchio.fl
complessoche
abbiamoil-
lustrato,oltre cfu nel
caso par-ticolare della
audizione stereo,può
anche essereutile in altri
casi, quale
quello di fare
a,scol-tar,g ai vicini, i 'dischi
attra-verso la
1oro.radio
casalinga;e s€nza un vero collegamento e-
lettrico ma
solamenteper
viaradio. Tornando poi alla
ste-,.
ANTENNA AS7/LO c/n. 50+ 60
/
'_,llASSA
P4^/tv'E//ù
-
CHASS/S
reofonia, facciamo notare che è
possibile effettuare delle
audi-zioni
anche senon si
dispongadi
alcun vero amplificatore, masi
disponga invecedi
due radio indipendenti.In
questa eveni€n-za si
tratte,ràdi costruire
due esemplari dell'oscillatore quì de-scritti ed inviare a
ciascuno diessi, uno dei canali
stereo.I
due oscillatori dovranno
natu-ralmente
esserefatti
funziona-re su
frerquenze suffrcientenren-t6 distanti; su
ciaseunadi
que-ste
frerquenz,esi
sintonizzeràpoi una delle due radio di
cuisi
disporrà e che non sarà quin-di
necessario sianodi tipo
spe-ciale ne munite di
presa fono.CANALE
l+
CANALE
?
@ c4
@ c5
577
ra gli strumenti di misura
,cheprilrra o poi si
desideradi
po,sse'dereè certa- mente un wattmetr,o, ossia
I'apparec-chio in grado di
dar'e una jndic,azione consuf-
RESI9TENZA ESTERNA DI
cARrco
(vEDl rEsTo)
10 Dr 000 cALrBRAzroNToHM,A FtLO:i,1,xà ^/
ffciente
ap'proissimazionedella potenza
ero-gata jn panti,colari condizioni, da .un anpli- ficatore, da un trasmettito.re, da un
generato-re,
ecc, As,sai 41rado,
p€,ròè possibile effet- luare I'a misurazione con gU
s,tru.m'enti con-venzionali, e d'altro parte, si c,reds ohe
co-struire
unodi questi strumenti,
siamolto
oom-plicato,
specialmentequando si consideri
che esso detbb,aservire alla
misurazione,di
poten-ze ad
au,dio,frequenza,quali
querllserogate
daun ar4plificatore, oppure in
radiofrequenza co- me sonoquelle
e,messeda un
trasa'nettitore, odancora, potenze ,alternate di
b,assissirnafre- quenza quali quelle erogate da un
generato-re
ehssi stia
esaminando.u\ turtti questi
pro,b,trernirisponde il eircuito
ohe alleghiam;o e ohe comesi può
vedere, c,on- sta ,di unnumelo
p,iiccoilissirnodi
el,ementi,tut-
ti del
resto, assai ,convenzionalie di
bassoL co-sto. Lo
st^rumentopuò
,esseremunito di
unmil,liamperometro
apposito,qualora ve ne
siadisponibilità, oppure si può realizzare
senzamilliamperom'e;tro, usando la
s,calamilliam- perometrica da 1 mA, d.el tester
unive,rsale,Per il
,collega,mento bas,teràusare gli
stessipuntali del
te,ster, ,ch,evanlo introdotti in
due pr'ese fissatesulla
scatolaisolante netla
qualeii
complessoè installato.
Lo strumento è in
g.radodi effettuare rni-
s,urazionisino a
potenz,e rnassirne detl'ordi,neclei
10t0watt, limite
questopiù che sufficien-
,teper
zemedie dei letto
nati ,di
ca.La indicazione
òeissere djret'tamente da
agraduazione
eseguitasulla
scaladel rnilliam-
perom,etrloqualora si preveda di
usar,lo soioper
i1 wattmetr,o,nel
casoinvece
oheinteres-
si avere la scal aI
mil,liampe-rometro del tes sempre utiliz-
zalbilenel modo vi
sa,ràche
datraeciare una ta'bella di co4parizione identi- ca
,aquella che è
al,legataallo
schemaolet-
trico dello
strumento.Dopo avere
c:omfltetatii
,collegam,enti de'liostrurne,nto si provve.da .alla
s'r.ra calib.razione,nel
rnodo seguente:iSi stacchi la
connessioneche va ad un
c,a-po
qr.ralsiasidella
resistenza R2, momentanea-menfeesi i Be4,
poi si aplp,lic di
2, unaten,sione
alt il sia di
10 volt, ,esatti, (ottenendola ad
esempio. conun
parti,tor.edi
tensione,dal secondaiio'a
12volt di
r,eda ,
noncon una a funz
,e ca-duta di che I ni i.
questo
caso possotlo €ssere assaifalsate). Fat- to
questo,e mentre Ia
tensione alte,rnat,avie- rnentre
lo gglfergatol merttere loni di rag-
cand,o cioèuna corrente ,di 1 milliampere. Da notare
che el .complessomNura,
nonione ne sia-
virtar.ed,i ri- t lungo
,tempo, quando ,ciorè perI o del diodo e per qualche al-
ú arirà
necessariauna
nLrova rta-r.atura del
complesso.T'ogliere la
'tensione à.lterrratadai termina-
li
1 e 2, ricoltregareil terminale della
resisten-in Pl{ era stat ,
eponti era sta in
, per uitare i
4.A to lo
strum,e,ntosarà pronto
per er il quale si tratterà di
o-pera
, seguente:1),s le adiu-
scita 'del o e di cui
si v.nole
p2),
collegar.eai terminali 3 e 4 una resi- iva, a filo in
di
100watt
oùrmjcoinfe- a im-
1
teres_t fi';'rì;
potenza necessaria eb,e
abbia il valore
ohmicooccorrente in fun e
calcolosopra indicato; in
neoessa-rio fare
usodi un
,co,ncur-
sore di
essa possa ess,e-re r te. Se per
caso, siè no di
,us,ci'tàdella sor-
gente di potenza che interessa misurare. è
e- Sattamenledi un
ohm, nessuna resistenzado-
R, r- v v v--- rl
TIILIAM PERoME-rRo DA 1 mA,{s.