• Non ci sono risultati.

[segue]

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "[segue]"

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

44

IZ

n. 1 / 2008

Costi di costruzione dei ricoveri per ovicaprini

La Regione Emilia­Romagna ha finanziato un progetto,

condotto dal C.R.P.A.

per lo sviluppo di strutture d’allevamento

per i comparti bovino, suino, ovino, caprino, avicolo e cunicolo.

In sintesi

i risultati relativi ai ricoveri

per ovicaprini

I

ricoveri zootecnici rap­

presentano un mezzo di produzione di straordi­

naria importanza, che può fare le fortune di un’azienda agrozootecnica, ma anche creare molti problemi se la progettazione e la realizza­

zione non sono state curate da tecnici preparati ed ag­

giornati. È utile ricordare, però, che una “buona” stalla non può supplire a carenze

gravi nella gestione dell’alle­

vamento; questa semplice constatazione può essere ve­

rificata in molte situazioni reali, laddove il manage­

ment insufficiente vanifica la validità della dotazione strutturale e impiantistica dell’azienda, così come è possibile constatare anche l’opposto e cioè che una ge­

stione particolarmente cura­

ta e attenta riesce a limitare i danni di strutture d’alleva­

mento carenti e inefficienti.

In sostanza, la qualità delle strutture d’allevamento è elemento fondamentale che non si discute, punto di par­

tenza per ogni azienda zoo­

tecnica che voglia ottenere reddito dai propri animali,

ma poi serve dell’altro.

Elemento certamente de­

terminante nelle scelte in materia di ricoveri zootecni­

ci è il costo di costruzione, ovvero l’ammontare dei co­

sti che bisogna sostenere per realizzare l’opera a regola d’arte, secondo le caratteri­

stiche di progetto, con le do­

tazioni tecnologiche previ­

ste. Proprio il calcolo dei co­

sti di costruzione dei ricoveri zootecnici è stato il principa­

le obiettivo di un progetto di ricerca finanziato dalla Re­

gione Emilia­Romangna e condotto dal C.R.P.A. S.p.A.

di Reggio Emilia. Il progetto prevedeva la redazione di ol­

tre 40 progetti tipo di struttu­

re d’allevamento per i com­

parti bovino, suino, ovino, caprino, avicolo e cunicolo.

In questo articolo si illustra­

no sinteticamente i risultati relativi ai ricoveri per ovi­ca­

prini.

TIPOLOGIE DI RICOVERO CONSIDERATE

Per il comparto ovi­caprino il lavoro ha interessato i se­

guenti 3 settori:

3 ovini da latte;

3 ovini da carne;

3 caprini da latte.

Per ogni settore sono stati progettati 2 ricoveri, per un totale di 6 progetti. Per tutte le tipologie di ricovero è sta­

ta scelta la stabulazione su lettiera permanente, certa­

mente la tecnica d’alleva­

di

PAOLOROSSIEALESSANDRO GASTALDO

Centro Ricerche Produzioni Animali di Reggio Emilia

lI ricoveri zootecnici rappresentano un mezzo di produzione di straordinaria importanza

(2)

mento in regime stallino più diffusa per gli ovi­caprini (fi­

gura 1).

Per i settori da latte sono state allestite strutture com­

plete, comprendenti le aree di stabulazione per tutte le categorie animali e tutte le aree di servizio necessarie.

Lo schema base prevede un edificio principale destinato ai capi in produzione, a quel­

li in asciutta e alla rimonta, un edificio secondario posto lateralmente, comprendente la zona di mungitura e i loca­

li per lo svezzamento dei giovani soggetti, e un altro edifico secondario, sul lato opposto, destinato ai maschi e al parto­infermeria.

I due ricoveri per le peco­

re da latte sono:

3 ovile con 2 file di box a lettiera permanente, con sala di mungitura a spina 12+12 poste, per 320 pecore da lat­

te, 106 agnelle da rimonta, 48

Fig.1 ­ Ricovero per 230 capre da latte e rimonta che prevede un corpo principale, composto da corsia centrale di foraggiamento e due file di box laterali a lettiera permanente con corridoi di smistamento, un corpo mungitura con sala di mungitura a spina di pesce e un corpo maschi/parto­infermeria (CL1).

Fig. 2 ­ Ricovero per 320 pecore da latte e rimonta che prevede un corpo principale, composto da corsia centrale di foraggiamento e due file di box laterali a lettiera permanente con corridoi di smistamento, un corpo mungitura con sala di mungitura a spina di pesce e un corpo maschi/parto­infermeria (OL1).

(3)

46

IZ

n. 1 / 2008

agnelli in svezzamento e 9 arieti (OL1);

3 ovile con 4 file di box a lettiera permanente, con sala di mungitura a spina 24+24 poste, per 640 pecore da lat­

te, 212 agnelle da rimonta, 75 agnelli in svezzamento e 18 arieti (OL2).

I due ricoveri per le capre da latte sono:

3 caprile con 2 file di box a

lettiera permanente, con sala di mungitura a spina 12+12 poste, per 230 capre da latte, 50 caprette da rimonta, 40 ca­

pretti in svezzamento e 7 becchi (CL1);

3 caprile con 2 file di box a lettiera permanente, con sala di mungitura a spina 24+24 poste, per 460 capre da latte, 94 caprette da rimonta, 75 ca­

pretti in svezzamento e 14

becchi (CL2).

Per il settore degli ovini da carne, invece, si è optato per la suddivisione della fase di riproduzione da quella di in­

grasso, allestendo un proget­

to tipo per ogni fase:

3 ovile con 2 file di box a lettiera permanente per 320 pecore da carne e relativi re­

di, 98 agnelle da rimonta e 10 arieti (OC1);

3 ovile con 4 file di box a lettiera permanente per 800 agnelli da ingrasso del peso vivo unitario finale di 30 kg (OC2).

RICOVERI, CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

Le principali caratteristiche costruttive dei ricoveri pro­

gettati sono le seguenti:

3 fondazioni a plinti di cal­

cestruzzo armato gettati in opera;

3 struttura portante di tipo prefabbricato d’acciaio zin­

cato a caldo, a due falde, co­

stituita da pilastri HE, travi principali a capriata tipoPo­

lanceau, arcarecci in profilati W, cupolino di aerazione e copertura in pannelli isolanti autoportanti con struttura a sandwich;

3 tamponamenti perime­

trali, ove presenti, in blocchi cavi di calcestruzzo leggero colorati ed idrorepellenti dello spessore di 0,25 m;

3 pavimentazione di calce­

struzzo nelle corsie di forag­

giamento e di servizio, nelle zone di stabulazione e nelle aree esterne (piazzali e mar­

ciapiedi), pavimentazione in lastre irregolari di porfido nella sala di mungitura e nell'area di attesa e pavimen­

tazione in piastrelle di grès porcellanato nella fossa di mungitura e nei locali di ser­

vizio della zona di mungitu­

ra;

3 attrezzature di stalla com­

plete per la suddivisione de­

gli animali in gruppi, com­

prendenti rastrelliere, can­

celli, recinzioni, piantane e piastre a muro, il tutto in profilati d'acciaio zincati;

3 impianto di mungitura, completo di pompa del vuo­

to, regolatore del vuoto, tu­

bazioni del latte e del vuoto, gruppi di mungitura, vasi misuratori, gruppo termina­

Tab. 1 ­ Caratteristiche dei ricoveri progettati per le diverse categorie di ovi­caprini Ricovero Capienza Tipologia

di stabulazione Gruppi Sala di

mungitura

CL1 230 capre

da latte + rimonta

lettiera permanente

4 da 48 capre in lattazione, 2 da 19

pecore in asciutta, Spina di pesce 1 da 24 caprette

gravide, 1 da 26

caprette vuote, 12 + 12 poste 4 da 10 capretti fino

allo svezzamento, 7 box singoli per becchi

CL2 460 capre

da latte + rimonta

lettiera permanente

8 da 48 capre in lattazione, 2 da 38 pecore in asciutta,

Spina di pesce 2 da 22 caprette

gravide, 2 da 25 caprette vuote,

24 + 24 poste 5 da 15 capretti fino

allo svezzamento, 14 box singoli per becchi

OL1

320 pecore da latte + rimonta

lettiera permanente

4 da 48 pecore in lattazione, 4 da 32

pecore in asciutta, Spina di pesce 2 da 19 agnelle

gravide, 4 da 17 agnelle

vuote, 12 + 12 poste

4 da 12 agnelli fino allo svezzamento, 9 box singoli per arieti

OL2 640 pecore

da latte + rimonta

lettiera permanente

8 da 48 pecore in lattazione, 8 da 32 pecore in asciutta,

Spina di pesce 4 da 19 agnelle

gravide, 8 da 17 agnelle

vuote, 24 + 24 poste

5 da 15 agnelli fino allo svezzamento, 18 box singoli per arieti

OC1 320 pecore

da carne + rimonta

lettiera permanente

2 da 20 pecore in lattazione con redi, 8 da 35 pecore in asciutta,

2 da 19 agnelle ­ gravide, 2 da 30 agnelle vuote, 10 box singoli per arieti

OC2 800 agnelli da ingrasso

lettiera permanente

16 da 50 agnelli da

ingrasso ­

(4)

le con pompa del latte, pro­

grammatore di lavaggio, po­

ste, cancelli e quant’altro ne­

cessario al regolare funzionamento (solo settori da latte).

Tutte le opere esterne di stoc­

caggio degli effluenti d'alle­

vamento (concimaie, vasche liquami, pozzetti di solleva­

mento) sono realizzate in calcestruzzo armato gettato

in opera e dimensionate nel rispetto delle norme vigenti nella regione Emilia­Roma­

gna. Superfici dei ricoveri La tabella 2riassume i va­

lori di superficie coperta (SC) e di superficie di stabu­

lazione (SS) dei 6 ricoveri de­

scritti precedente; per la SC viene riportato sia il dato to­

tale, sia, limitatamente alle prime 4 tipologie, il dato del

solo corpo principale (edifi­

cio di stabulazione delle ca­

pre/pecore e dei soggetti da rimonta). Per capo si intende sempre un soggetto adulto in produzione (capra o peco­

ra), salvo il caso del ricovero OC2 dove per capo s’intende un agnello all’ingrasso.

Per i caprili da latte la SC totale risulta mediamente pari a 4,16 m2/capo ed è que­

sto il valore più alto fra i 6 ricoveri considerati, mentre gli ovili da latte hanno una SC totale leggermente infe­

riore (3,73 m2/capo); di poco superiore a 1 m2/capo il dato relativo all’ovile da ingrasso.

Per i ricoveri da latte inci­

de in modo non trascurabile la presenza della zona di mungitura, oltreché della zo­

na destinata ai box parto­in­

Tab. 2 – Superficie coperta (SC) e superficie di stabulazione (SS) unitarie dei ricoveri progettati Stalla SC totale

(m2/capo)(1)

SC corpo principale (m2/capo)(1)

SS corpo principale (m2/capo)(1)

CL1 4,25 3,26 2,03

CL2 4,07 3,17 2,01

OL1 3,77 3,06 1,56

OL2 3,7 2,99 1,55

OC1 3,36 ­ 1,85

OC2 1,15 ­ 0,6

SC è la superficie coperta, intesa come superficie interna sottostante agli elementi di copertura, al netto dei muri perimetrali, mentre SS è la superficie di stabulazione, ovvero superficie interna fruibile dagli animali(1) Il riferimento è il numero totale di femmine adulte in produzione (capre o pecore) e non il numero totale di animali; solo per la tipologia OC2 è il numero di agnelli

Tab. 3 – Costi unitari di costruzione parametrati al capo e al metroquadro di superficie coperta

Stalla Costo totale

€/capo(1) €/capo(2) €/m2di SC

Costo corpo principale

(€/m2 di SC)

CL1 1.752 1.232 412 312

CL2 1.513 1.082 372 296

OL1 1.593 1.055 422 337

OL2 1.294 877 350 287

OC1 1.155 790 344 329

OC2 ­ 356 310 294

SC = superficie coperta, intesa come superficie interna sottostante agli elementi di copertura, al netto dei muri perimetrali (1) Il riferimento è al numero totale di femmine adulte in produzione (capre o pecore) (2) Il riferimento è al numero totale di capi stabulati

Fig. 3 ­ Ricovero per 800 agnelli da ingrasso (peso vivo finale di 30 kg) con due corsie di foraggiamento e quattro file di box a lettiera permanente con corridoi di smistamento (OC2).

(5)

48

IZ

n. 1 / 2008

fermeria e ai maschi, previ­

ste in edifici laterali al corpo principale; infatti, conside­

rando il solo edificio princi­

pale, la SC di queste quattro tipologie scende a 3¸3,3 m2/

capo, analoga a quella regi­

strata per la tipologia OC1.

COSTI DI COSTRUZIONE DEI RICOVERI

I costi dei ricoveri progettati

sono suddivisi in 4 lotti:

3 corpo principale;

3 corpo mungitura;

3 corpo parto­maschi;

opere esterne per effluenti.

Per le tipologie da carne

(OC1 e OC2) si prevedono soltanto il lotto 1 e il lotto 4.

Si è prevista, inoltre, un’ulteriore suddivisione in 13 categorie di lavori (vedi­

Nota A – Categorie di lavori).

La verifica dell’incidenza percentuale dei diversi lotti sul costo totale di costruzio­

ne mostra, per le tipologie da latte, una netta prevalenza del corpo principale destina­

to alla stabulazione dei capi in produzione e da rimonta;

si va da un minimo del 58%

per il caprile CL1 a un massi­

mo del 66% per l’ovile OL2.

L’edificio secondario che ospita la zona di mungitura e i locali per gli agnelli/ca­

pretti in svezzamento incide per il 17¸19% negli ovili e per il 20¸24% nei ricoveri per le capre. Nei ricoveri per ovini da carne sono presenti sol­

tanto due lotti e in questo ca­

lLa qualità delle strutture d’allevamento è fondamentale per ogni azienda zootecnica

(6)

so il corpo stalla vale in en­

trambe le tipologie il 95% cir­

ca del costo totale.

Le opere esterne per lo stoccaggio degli effluenti in­

cidono in modo molto mode­

sto sul costo di costruzione, ponendosi sul 4¸5% in tutte le tipologie esaminate.

In tabella 3 sono riportati i costi unitari di costruzione parametrati al capo e al me­

troquadro di superficie co­

perta. Per quanto riguarda il costo a capo, viene indicato sia quello per singola femmi­

na adulta in produzione (pe­

cora o capra), sia quello rife­

rito al totale degli animali potenzialmente presenti nel­

la struttura. Per la tipologia OC2 da ingrasso, ovviamen­

te, è presente solo il secondo valore.

Il costo totale parametra­

to alle capre/pecore allevate

mostra il valore massimo, di oltre 1.700 €/capo, per il ca­

prile più piccolo, mentre il valore più basso, di circa 1.100 €/capo, si registra per la tipologia OC1 per pecore da carne, per l’assenza della zona di mungitura.

Se si riferisce il costo tota­

le del ricovero al numero to­

tale di animali allevati, il va­

lore più elevato, sempre del caprile CL1, scende a circa 1.200 €/capo, mentre il valo­

re più basso caratterizza ov­

viamente l’ovile da ingrasso (con circa 350 €/capo).

Il costo totale medio dei ricoveri per ovi­caprini da latte risulta pari a circa 390

€/m2di SC, valore analogo a quello rilevato per le stalle di vacche da latte di capienza medio­grande. Ovviamente, il caprile e l’ovile più piccoli costano un po’ più della me­

dia (+7% circa), mentre quel­

li più grandi costano legger­

mente meno della media (­8% circa).

Il costo del solo corpo principale, parametrato alla SC dello stesso edificio, mo­

stra valori abbastanza simili nei 6 ricoveri, con un dato medio di circa 310 €/m2, un valore massimo di 337 €/m2 per il ricovero OL1 e un valo­

re minimo di 287 €/m2per il ricovero OL2.

La categoria di lavori net­

tamente prioritaria nei rico­

veri per ovi­caprini è la strut­

tura portante, sempre oltre il 40% del costo totale (tabella 4). La massima incidenza viene raggiunta negli ovili da carne, per effetto della mancanza dell’impianto di mungitura. Quest’ultimo va­

le il 4­6% nelle strutture per ovini e caprini da latte.

In seconda posizione in ordine decrescente si collo­

cano la sistemazione oriz­

zontale e la sistemazione verticale. Nel comparto car­

ne prevale la prima, con il 15¸16%, contro l’11% della seconda, mentre nel compar­

to latte le due opere sono me­

diamente uguali, con il 13,6% circa del costo totale di costruzione.

Voce assai rilevante per tutte le tipologie progettate è quella delle attrezzature, che varia da un minimo dell’8%

per il caprile più piccolo a un massimo dell’11% per l’ovile da latte più grande e per l’ovile da ingrasso.

Le rimanenti categorie di lavori mostrano incidenze piuttosto basse, mai superio­

ri al 5%, con i valori più alti registrati per l’opera 5 (serra­

menti).l

Riferimenti

Documenti correlati

L’obiettivo generale del progetto è la messa a punto di un modello polifunzionale di porcilaia da ingrasso a basso impatto ambientale e produttore di energia rinnovabile da

La diffusione del trattamento di separazione meccanica del liquame in molti allevamenti bovini da latte ha portato gli allevatori a considerare la possibilità di utilizzare la

All’interno di una sfera di raggio R si trova una cavità pure sferica di raggio R/2 centrata in un punto a distanza d ≤ R/2 dal centro della prima.. Calcolare il tensore di inerzia

In FIG.13 , è illustrato il caso di forza esterna orizzontale agente su di un impalcato in cui centro di massa e di rigidezza non coincidono: in tal caso, alla traslazione

i) Assumiamo che Q sia un punto di un corpo rigido piano e che due rette passanti per Q e giacenti nel piano del corpo siano assi principali con lo stesso momento principale di

(c) sia O il centro del pentagono di base, A uno dei vertici del pentagono stesso e V il vertice della piramide: calcola l’ampiezza dell’angolo V b AO e confrontala con il

È indubbio che l’at- tuale presenza di cani in moltissime case è il frutto di un rinnovato at- teggiamento nei loro con- fronti che, se ora sembra ormai scontato tanto da es-

FUNZIONE APERTURA/CHIUSURA PROGRAMMAZIONE - FUNCTION OPEN/CLOSE PROGRAMMING - FUNKTION ÖFFNEN/SPERREN DER PROGRAMMIERUNG - FONCTION D’OUVERTURE/FERMETURE DE LA PROGRAMMATION