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È … rabbia e lettiera

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Academic year: 2022

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È

indubbio che l’at- tuale presenza di cani in moltissime case è il frutto di un rinnovato at- teggiamento nei loro con- fronti che, se ora sembra ormai scontato tanto da es- sere annoverati come d’af- fezione o familiari (tanto che alcuni avevano ipotiz- zato il loro inserimento nello stato di famiglia), tanto scontato non era sino a qualche decennio fa, e cioè fino a quando la pre- senza della rabbia rappre- sentava quello spettro che faceva ancora vedere i cani come untori di quella tre- menda malattia. L’eradica- zione della malattia (mai abbassare la guardia!) ha in breve tempo eradicato anche diffidenze e paure verso i cani favorendo così la loro presenza su divani e poltrone delle case italiane.

Passaggio simile e anche numericamente più consi- stente ha riguardato i gatti che da mangiatopi ospitati

in granai e cantine sono anch’essi en- trati nelle case di milioni di italiani, in particolare di quelli per cui le cure richieste dai cani non sono sostenibili assai spesso per via di ritmi urbani sempre più frenetici. Ma la familia-

rizzazione dei gatti da cosa è stata fa- vorita? Sarà decisamente prosaico, ma è la lettiera che, rendendo possi- bile la soddisfazione dei bisogni pri- mari dei felini con loro piena soddisfazione etologica, ha svinco-

lato i loro proprietari dalla necessità di accompagnarli a evacuare come è sempre necessario per i cani.

La lettiera per gatti fu industrializzata da un americano che trovò così un’in- sperata miniera d’oro per sé e i suoi

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… rabbia e lettiera

a cura diVitantonio Perrone

Parliamo anche di...

Copertina del libro di Charles Mingus.

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eredi, ma il consumo in tutto il mondo sviluppato di milioni di confezioni di tali materiali sta comportando anche problemi di impatto ecologico sia per l’estrazione sempre più imponente delle argille da insaccare e spedire in tutto il mondo sia per il loro smalti- mento come quota sempre più signifi- cativa tra i rifiuti urbani.

Non mancano i tentativi di sostituire le argille minerali con nuovi ritrovati a minor impatto ecologico. Alcuni anni fa si ebbe notizia che l’austra-

liana Jo Lapidge aveva brevettato Litter-Kwitter un metodo per far uti- lizzare al gatto il water del bagno di casa eliminando così l’acquisto della lettiera e tutte le incombenze conse- guenti. Ma tale notizia ignorava un illustre precedente visto che il celebre jazzista Charles Mingus aveva adot- tato, e non solo, tale sistema.

Infatti, il musicista non ancora al- l’apice della sua fama, da poco trasfe- ritosi con la moglie a New York in un piccolo monolocale della 3rd Avenue,

al termine di un suo spettacolo incon- trò un gatto nero e bianco che, chia- mato Nightlife, portò con sé a casa.

Ma gli spazi erano così ridotti da non consentire il posizionamento di una cassetta per la lettiera. Il genio, non solo musicale, di Mingus ideò un me- todo per addestrare man mano Nig- thlife a utilizzare il water di casa e a quel punto il jazzista decise di diffon- dere tale idea pubblicandola come

“The Charles Mingus CAT-alog for Toilet Training Your Cat”.

Recensione libri

Re ce n sio n e lib ri

M

olto si è scritto e ancor più si scriverà sugli animali e sul rap- porto con essi e quindi ogni testo dedicato a tali argomenti deve posse- dere un suo quid per interessare il poten- ziale lettore a condurlo a sceglierlo tra i tanti disponibili.

La peculiarità del libro scritto a più mani da tre colleghi Bellini, Liverini e Rosa si percepisce già dalla copertina visto che il titolo presenta gli animali come familiari in un’accezione che quindi supera, aggiornandolo, il con- cetto di domestico e/o d’affezione ren- dendolo più congruo con l’attuale sentimento nei loro confronti.

Familiari perché entrati appunto a pieno titolo all’interno dei nuclei fami- liari (a volte, esagerando, addirittura sostituendo e/o integrando alcune fi- gure mancanti, in primis i figli) tanto da far pensare a un loro inserimento nelle certificazioni che il comune rilascia sulla consistenza familiare: un passo ri- masto sulla carta e che certo non avrebbe aggiunto nulla di particolar- mente utile agli animali rischiando in-

vece solo di traslare a loro formalità umane. Familiari invece perché questo termine accentua ancora di più la re- sponsabilità nei loro confronti, respon- sabilità che in primo luogo deve assicurare il loro benessere e per far ciò la conoscenza e l’informazione su tanti aspetti, non solo sanitari, è indispensa- bile e necessaria di aggiornamento co- stante anche sul piano normativo specie nel Paese dei mille comuni e al- trettanti regolamenti.

Un altro spunto, sempre presente nella copertina, è costituito dall’immagine che riproduce un mosaico: molte tes- sere che vanno a formare la testa di un cane a rappresentare proprio quella complessità di conoscenze necessarie per instaurare e quindi mantenere un rapporto corretto e davvero familiare.

Conoscere gli animali familiari

Francesca Bellini, Alessia Liverini, Vincenzo Rosa Aracne editrice, 2013

Brossura, 140 x 210 mm 192 pagine

Prezzo di copertina: € 15,00

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