E LEMENTI PROPEDEUTICI DI FINANZA AZIENDALE APPLICATI ALL ’ ANALISI DI MERITO CREDITIZIO
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L EZIONE S TRUMENTI C OMMERCIALISTA N . 1
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PRIMI INDICATORI ANALIZZATI
NELLA PRASSI DI ANALISI BANCARIA
Quali sono i parametri generali esaminati dalla banca?
Cosa pensa l’uomo di banca quando legge un bilancio?
Finanza Aziendale e Finanziamenti d‘azienda
Finanza aziendale
1. Decisioni di
investimento 2. Decisioni di
finanziamento 3. Tesoreria (cash
management) 4. Finanza straordinaria 1. Contenuti “focalizzati”
2. Prospettiva “esterna”
3. “Diverse” fonti informative
4. Focus sulle forme tecniche e sulla reale onerosità degli strumenti di finanziamento
5
Principali problematiche da risolvere
Come si analizza lo stato di salute economico-finanziaria di un’azienda nell’ottica dell’analista esterno?
Perché un corretto utilizzo degli strumenti di finanziamento dei fabbisogni di capitale circolante può evitare crisi finanziarie?
Come si calcola il costo effettivo globale delle diverse forme tecniche di finanziamento?
Qual è l’impatto del leasing sul leverage e, dunque, sulla rischiosità finanziaria delle aziende?
Quanto debito può sostenere un’azienda nel tempo?
Perché aziende appartenenti a settori diversi possono sopportare rapporti di indebitamento diversi?
Segue …
Principali problematiche da risolvere
Perché non è possibile finanziare con capitale di debito una start-up?
In che modo le banche determinano la rischiosità di un’azienda?
Come si traduce il giudizio sulla rischiosità nel pricing dei prestiti bancari?
Qual è la relazione tra leverage, wacc e valore d’impresa?
Come si determina il fabbisogno finanziario esterno futuro di un’azienda?
In che modo la DCF Analysis consente di valutare il patrimonio netto di un’impresa?
Perché il costo del capitale di debito prospettico di un’azienda non è correttamente definito dal rapporto contabile “oneri finanziari/mezzi di terzi”?
Le macro aree di analisi bancaria
L’analisi bancaria ruota intorno a 3 macro aree di analisi preliminare:
Redditività aziendale
Sostenibilità finanziaria di breve periodo
Sostenibilità finanziaria di lungo periodo
Macro aree di analisi bancaria
Possiamo richiamare una decina di indicatori divisi in 3 aree. Nel seguito metteremo gli indicatori ed il pensiero dell’uomo di banca in una nuvoletta.
AREA 1: INDICATORI DI REDDITIVITA’ AZIENDALE
AREA 2: INDICATORI DI SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA DI BREVE
AREA 3: INDICATORI DI SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA DI MEDIO LUNGO
AREA 1: INDICATORI DI REDDITIVITA’ AZIENDALE
1: Reddito netto
Voglio vedere se l’azienda dichiara utile. Se negli ultimi due anni è in perdita, mi leggo bene la nota integrativa,
e cerca di capire le ragioni, ma quasi certamente non posso portarla avanti in comitato.
AREA 1: INDICATORI DI REDDITIVITA’ AZIENDALE
Il fatturato non cresce rispetto al bilancio precedente?
Allora perché mi chiede fidi? Ci sono prospettive di crescita? Andiamo a vedere come aumenta il circolante
(credito e rimanenze, al netto dei fornitori). Non vorrei finanziare l’inefficienza aziendale. Se invece il fatturato
si muove con una variazione positiva, vediamo comunque la crescita del circolante, ma con un altro
spirito.
AREA 1: INDICATORI DI REDDITIVITA’ AZIENDALE
3: ONERI FINANZIARI / VALORE PRODUZIONE
Vediamo se il rapporto tra la gestione finanziaria e quella operativa è ragionevole. Se mi chiede altro
debito, aumenteranno gli oneri finanziari, quindi vediamo come è già oggi il rapporto. Confrontiamoli con
il valore della produzione del conto economico, per vedere quanto il debito si mangia del reddito.
AREA 1: INDICATORI DI REDDITIVITA’ AZIENDALE
Utilizzerò il famoso indicatore Damodaran Copeland © per una prima occhiata. Vediamo quanto è il rapporto
tra il reddito operativo e il costo della gestione
finanziaria, cioè gli interessi passivi. Diamo una occhiata alla parte bassa del conto economico.
AREA 2: INDICATORI DI SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA DI BREVE
5: TRE LETTURE SULLA LIQUIDITA’
Guardiamo il capitale circolante netto (attivo corrente – passivo corrente), il rapporto corrente (attivo corrente / passivo corrente) e la “prova acida” (attivo corrente al
netto del magazzino / passivo corrente). Queste 3 letture mi dicono subito se c’è una tensione finanziaria
imminente, nel breve termine.
AREA 3: INDICATORI DI SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA DI MEDIO LUNGO
Vediamo se l’impresa è capitalizzata. Terrò conto di eventuali dichiarazioni di aumento di capitale, a
condizione che sia denaro fresco, e non mero spostamento di riserve a capitale. Poi, rapporterò
l’indicatore numero 1 (reddito netto) a questo indicatore (patrimonio netto) per avere il ROE (Return
on Equity). In ogni caso, voglio un valore di PN ragionevole, a prescindere dal ROE.
AREA 3: INDICATORI DI SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA DI MEDIO LUNGO
8: MARGINE DI STRUTTURA
Vediamo se l’impresa è sostenibile dal punto di vista patrimoniale. Confronto il Patrimonio Netto (indicatore
7) con le immobilizzazioni nette (al netto degli ammortamenti). Tanto so già che in pratica in una PMI
non darà un pareggio, allora lo allargo, prendendo anche i debiti finanziari di lungo termine oltre al Patrimonio Netto. Ma se non pareggia anche in questo
modo, qualcosa non va bene.
AREA 3: INDICATORI DI SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA DI MEDIO LUNGO
Ma vediamo se produce cassa. Invece di fare un ROI (Return On Investement) confronto il cash flow (sostanzialmente utile netto + ammortamenti + accantonamenti) al capitale investito (la somma di capitale circolante + capitale immobilizzato). Voglio vedere in termini relativi, poiché il cash flow di per sé
dice poco, conta quanto ne produco in rapporto a quanto ho investito.
AREA 3: INDICATORI DI SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA DI MEDIO LUNGO
10: CASH FLOW / VALORE DELLA PRODUZIONE
In termini relativi, voglio capire quanta cassa produce l’azienda. La sua sostenibilità finanziaria nel lungo termine dipende dalla sua capacità di rimborsarmi
puntualmente e a scadenza le rate comprese del servizio del debito (interessi). Io presto cassa e voglio
avere indietro cassa. Quindi, rispetto al fatturato, o meglio al valore della produzione, quanta cassa
produce?