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Diario quotidiano del 6 novembre 2014: verrà modificata la riforma del regime dei minimi?

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Diario quotidiano del 6 novembre 2014: verrà modificata la riforma del regime dei minimi?

Pubblicato il 6 novembre 2014

nuovo regime forfettario: va rivista la struttura contenuta nel DDL di stabilità 2015; dichiarazioni oro: al via la trasmissione telematica; procedure Inps da rivedere, aziende a rischio per il Durc;

auto in uso a soggetti diversi dall’intestatario: ulteriori chiarimenti; quotazioni immobiliari, online i dati del I semestre 2014: su YouTube il tutorial dell’Agenzia delle entrate per la consultazione;

operazioni di liquidazione societaria: modificati i termini di versamento delle società di persone;

accordo Italia-San Marino: pubblicata in G.U. la Legge di ratifica; garante privacy: Lavoro – uso dei dati di localizzazione solo con precise garanzie; Inail: ripresa dei versamenti e degli adempimenti per gli alluvionati di Modena e Veneto; attenzione alle finte email su presunte Linee Guida dell’Agenzia: c’è un virus; entrate tributarie in lieve aumento; anagrafe tributaria: audizione in Parlamento di rappresentanti dei Commercialisti e dei Contabili sulla fattura elettronica

Indice

1) Nuovo regime forfettario: va rivista la struttura contenuta nel DDL di stabilità 2015 2) Dichiarazioni oro: al via la trasmissione telematica

3) Procedure Inps da rivedere, aziende a rischio per il Durc

4) Auto in uso a soggetti diversi dall’intestatario: ulteriori chiarimenti

5) Quotazioni immobiliari, online i dati del I semestre 2014: su YouTube il tutorial dell’Agenzia delle entrate per la consultazione

6) Operazioni di liquidazione societaria: modificati i termini di versamento delle società di persone

7) Accordo Italia-San Marino: pubblicata in G.U. la Legge di ratifica

8) Garante privacy: Lavoro – uso dei dati di localizzazione solo con precise garanzie 9) Inail: ripresa dei versamenti e degli adempimenti per gli alluvionati di Modena e Veneto 10) Attenzione alle finte email su presunte Linee Guida dell’Agenzia: nel file allegato c’è un virus dannoso per il computer

11) Entrate Tributarie in lieve aumento

12) Anagrafe tributaria: audizione in Parlamento di rappresentanti dei Commercialisti e dei Contabili sulla fattura elettronica

1) Nuovo regime forfettario: va rivista la struttura contenuta nel DDL di stabilità 2015 Il nuovo regime forfettario, così come è stato ideato dal Legislatore non è concretizzabile.

Il nuovo “regime fiscale agevolato per gli autonomi” dovrà essere rivisto, sia per il rischio di

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accrescere l’incentivo a occultare parte dei ricavi al fine di rimanere entro le soglie stabilite, sia perché sarebbe necessario un intervento sul loro ammontare.

Sono queste due osservazioni sulla disposizione in materia nel DDL di stabilità 2015 evidenziate nel corso di audizioni svoltesi in Commissione Bilancio alla Camera, dove questa settimana è cominciato l’esame del provvedimento (A.C. 2679-bis).

Come è noto, l’art. 9 del DDL istituisce, per gli esercenti attività d’impresa e arti e professioni in forma individuale, un regime forfetario di determinazione del reddito da assoggettare a un’unica imposta sostitutiva di quelle dovute con l’aliquota del 15%. Per accedere al regime agevolato (che costituisce il regime “naturale” per chi possiede i requisiti) sono previste soglie di ricavi diverse a seconda del tipo di attività esercitata. Tali soglie variano da 15.000 euro per le attività professionali a 40.000 per il commercio.

Nel dettaglio, dal 2015, il nuovo regime dovrebbe sostituire i regimi “di favore” vigenti, ossia il regime agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo, il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, il regime contabile agevolato (per gli “ex minimi”). Nel nuovo regime, poi, si prevede una specifica disciplina di vantaggio per chi inizia una nuova attività: per i primi tre anni il reddito imponibile è ridotto a un terzo.

Al nuovo regime unico, dunque, si dovrebbe poter accedere in caso di ricavi o compensi non superiori a soglie predeterminate (in base ai codici ATECO relativi all’attività esercitata) e spese per lavoro accessorio e beni strumentali rispettivamente non eccedenti i 5 mila e 20 mila euro.

In particolare, per i professionisti, il limite massimo di ricavi o compensi scenderebbe a 15 mila euro, mentre l’aliquota applicata verrebbe portata al 15%. I costi sostenuti, inoltre, non si potrebbero dedurre singolarmente, ma verrebbero calcolati a forfait, in base a un codice di redditività che, per i professionisti, sarebbe pari al 78%.

Dunque, R.ETE. Imprese Italia ha dimostrato apprezzamento per il nuovo regime forfetario, perché semplifica gli adempimenti per le imprese, e valutato positivamente la scelta di prevedere per i soggetti in fase di start up, che soddisfano determinate condizioni, un’ulteriore agevolazione consistente nella riduzione di un terzo del reddito imponibile, oltre a ritenere che vada nella giusta direzione la possibilità, per chi è obbligato ai versamenti previdenziali alle Gestioni artigiani e commercianti, di versare solo la quota percentuale calcolata sul reddito dichiarato.

Infine, una forza parlamentare potrebbe presentare un emendamento al DDL per ripristinare la soglia di 30.000 euro di ricavi e compensi per tutte le tipologie di attività e riportare al 5%

l’aliquota d’imposta sostitutiva, prevedendo al contempo l’abbattimento al 50% (in luogo dell’esclusione totale) dei minimi contributivi obbligatori dovuti dagli iscritti alla Gestione separata Inps artigiani e commercianti.

GRUPPO DI SETTORE VALORE SOGLIA

DEIRICAVI/COMPENSI Industrie alimentari e delle bevande

Commercio all’ingrosso e al dettaglio

Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande

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Commercio ambulante di altri prodotti Costruzioni e attività immobiliari Intermediari del commercio

Attività dei Servizi di alloggio e di ristorazione

Attività Professionali, Scientifiche, Tecniche, Sanitarie, di Istruzione, Servizi Finanziari e Assicurativi

Altre attività economiche

2) Dichiarazioni oro: al via la trasmissione telematica

Dal prossimo 1° dicembre decorre l’obbligo di trasmissione telematica delle dichiarazioni oro. Le dichiarazioni di operazioni pari o superiori a 12.500 euro, riferite ai mesi da dicembre in poi, potranno essere inviate a partire dal 1° gennaio 2015. Dunque, dal 1° dicembre 2014 diventerà obbligatoria, per gli operatori professionali in oro, la trasmissione in modalità telematica delle dichiarazioni di cui all’art. 1, comma 2 della L. n. 7/2000 riferite al mese di dicembre 2014.

L’Unità d’informazione finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, con un comunicato del 3 novembre 2014, ha reso noto l’avvio del nuovo sistema di trasmissione, già annunciato con la Comunicazione della UIF del 1° agosto 2014, recante istruzioni in materia.

Si tratta di un adempimento previsto ai fini del contrasto al riciclaggio di cui all’art. 10, comma 2, lett. e) del DLgs. 231/2007 nella misura contenuta dall’art. 1 della L. 7/2000 e successivi chiarimenti della Banca d’Italia del 28 maggio 2010 con riferimento alle seguenti operazioni in oro di importo singolo pari o superiore alla soglia di 12.500 euro:

– acquisto (acquisto di oro da privati) o vendita di oro (materiale d’oro e oro da investimento), prestito d’uso, conferimento in garanzia, trasferimento di oro al seguito da o verso l’estero, trasferimento di oro a titolo di donazione e di successione mortis causa e qualunque altra operazione non finanziaria in oro;

– operazioni finanziarie in oro, compiute dalle banche e dagli intermediari finanziari ai sensi dell’art. 2 della legge qualora diano luogo alla consegna materiale dell’oro.

L’obbligo non ricorre, invece, se più operazioni dello stesso tipo compiute con la medesima controparte, ciascuna di importo inferiore alla predetta soglia, si configurano, anche nell’arco di un giorno, come singoli e separati contratti. Allo stesso modo, non devono essere dichiarate le operazioni in oro da gioielleria (prodotti finiti), operazioni poste in essere tra banche e intermediari finanziari, le operazioni in oro per la componentistica elettronica e per scopi medici e diagnostici, le operazioni in oro in conto lavorazione e deposito, in visione o in prova.

Tali comunicazioni in tema di dichiarazioni delle operazioni in oro devono essere trasmesse mensilmente, a consuntivo ed entro la fine del mese successivo a quello di riferimento delle operazioni da dichiarare; le stesse devono comprendere tutti gli elementi contenuti nelle disposizioni emanate dall’UIC (ora UIF) con provvedimento del 14 luglio 2000 in materia di

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modalità di effettuazione.

La nuova procedura di invio delle segnalazioni entrerà in vigore, come anticipato, a partire dal prossimo 1° dicembre: in particolare, le dichiarazioni oro mensili di operazioni riferite ai mesi da dicembre 2014 in poi dovranno essere inviate esclusivamente in via telematica utilizzando il portale Infostat-UIF a partire dal 1° gennaio 2015.

Dichiarazioni con le modalità previgenti entro e non oltre il 1° marzo

Invece, le dichiarazioni oro mensili riferite ai mesi fino a novembre 2014 (incluso), comprese eventuali segnalazioni di rettifica (annullamento, sostituzione, integrazione), dovranno essere inviate utilizzando le modalità previgenti attraverso la dichiarazione elettronica realizzata mediante il software di data entry messo a disposizione dalla UIF o con modulo cartaceo.

Tali dichiarazioni dovranno pervenire in UIF entro e non oltre il 1° marzo 2015; quindi, a partire dal 2 marzo 2015 qualsiasi dichiarazione relativa a periodi antecedenti il 1° dicembre 2014 dovrà essere inserita ex novo sul portale Infostat-UIF.

Nelle procedure da utilizzare, l’UIF raccomanda a tutti i soggetti interessati di procedere quanto prima all’avvio del processo, attraverso la registrazione propedeutica al portale Infostat-UIF, poiché, come precisa il comunicato, le operazioni di registrazione e predisposizione degli strumenti possono richiedere diversi giorni per concludersi.

A tal fine, la UIF elenca la procedura di registrazione del c.d. referente oro e indica i documenti di istruzione di accesso al portale e di compilazione del “modulo di adesione ORO”.

L’UIF prevede due distinte modalità di invio alternative delle dichiarazioni:- Data entry: il segnalante può compilare la segnalazione inserendo manualmente i dati in un’apposita maschera disponibile sul portale;- Upload: il segnalante può predisporre un file in formato XML contenente i dati della segnalazione. Tale canale è disponibile solo per le segnalazioni mensili a consuntivo.

Con tali disposizioni l’UIF migliora il sistema di acquisizione e monitoraggio delle segnalazioni effettuate in materia antiriciclaggio, predisponendo gli strumenti idonei al rafforzamento del contrasto delle attività criminose presso gli uffici competenti.

3) Procedure Inps da rivedere, aziende a rischio per il Durc

Dopo quattro mesi dall’avvio delle nuove procedure Inps per il Durc interno e l’invio delle note di rettifica arretrate, si continuano a riscontrare discrasie nella gestione dei “semafori” da parte dell’Inps.

L’Istituto è rimasto fermo due anni per via di una reingegnerizzazione dei propri sistemi interni, ma a maggio scorso è partito con le notifiche Pec per il Durc interno, nonostante il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro suggeriva prudenza perché era evidente che il sistema necessitava di un robusto rodaggio. Infatti:

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– per quanto riguarda il Durc interno, i primi “semafori rossi con lucchetto” non hanno tenuto conto di eventuali dilazioni amministrative (o in Equitalia o di pagamenti effettuati direttamente al concessionario);

– l’invio delle PEC di maggio conteneva un errore che ha depistato diversi soggetti interessati.

Nella evidenza delle cartelle esattoriali, infatti, il mese di competenza in realtà indicava la data di notifica;

– le sedi provinciali dell’Inps sono rimaste indecise sul da farsi, proprio in virtù di queste situazioni controverse non sapendo fino a che punto spingersi per forzare detti semafori con intervento “manuale”;

– si è appurato, in questo contesto, che il conteggio dei termini (in particolare il dies a quo e dies ad quem) per calcolare i quindici giorni utili per la regolarizzazione, non risponde ai normali canoni civilistici;

l’Istituto, nonostante le citate segnalazioni di criticità, ha lo stesso inviato le Pec, con i preavvisi di accertamento del mese di giugno, salvo poi emettere un messaggio con il quale ha preannunciato l’invio di un’altra PEC che ne annullava l’efficacia;

– i predetti preavvisi Pec, che rimandano al cassetto previdenziale per determinare esattamente il debito da regolarizzare, non contengono l’indicazione che tali debiti sono privi del calcolo delle sanzioni. Le aziende che hanno pagato, pertanto, solo la sorte capitale, ora scoprono che sono ancora ritenute irregolari ai fini dell’art. 1, c. 1175, l. n. 296/06;

– in questi giorni nell’evidenza rettifiche del cassetto previdenziale, sono comparse note relative al 2014 emesse ai sensi del predetto art. 1, cit., con scadenze a partire dal prossimo 14/11, ma senza che le aziende abbiano ricevuto il preavviso telematico che invita alla regolarizzazione nei quindici giorni.

I Consulenti del Lavoro ritengono che ci siano pienamente gli estremi per rimandare ancora gli effetti della procedura Durc interno, almeno fino a quando il processo di reingegnerizzazione, avviato due anni fa dall’Istituto, non possa definirsi completato. In tal senso saranno attivate le opportune verifiche con la Direzione Generale dell’Istituto, anche al fine di evitare che questi disguidi creino complicazioni agli imprenditori.

(Consiglio Nazionale Ordine Consulenti del Lavoro, comunicato dell’Ufficio Stampa del 3 novembre 2014)

4) Auto in uso a soggetti diversi dall’intestatario: ulteriori chiarimenti

Nulla impedisce di prestare un veicolo a un soggetto diverso dall’intestatario della carta di circolazione. Nell’ambito familiare in particolare l’uso promiscuo dei mezzi è libero e non deve essere assolutamente annotato.

Anche il Ministero dell’Interno è intervenuto, con la circolare n. 300/a/7812/14/106/16 del 31

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ottobre 2014, sulle nuove regole del codice della strada da adottareper chi utilizza per più di 30 giorni un veicolo intestato ad un’altra persona.

Il Ministero ha precisato che il comodato anche orale rientra se esclusivo, personale e continuativo per più di 30 giorni, che nulla impedisce l’utilizzo di un veicolo a titolo di cortesia e che la norme si applica ad atti e fatti (anche orali) posti in essere per la prima volta dopo il 3 novembre 2014. Le sanzioni si potranno applicare solo decorsi 30 giorni dal 3 novembre 2014, cioè dal 4 dicembre 2014 in quanto la richiesta di annotazione deve essere fatta entro 30 giorni dall’atto o fatto da cui deriva l’utilizzo.

In vigore le nuove norme sulla carta di circolazione

Chi utilizza per oltre 30 giorni un veicolo intestato a un’altra persona deve comunicare i propri dati alla Motorizzazione civile. Sanzione pecuniaria in caso di violazione della norma, introdotta per identificare con certezza chi è responsabile della circolazione del mezzo.

Sono entrate in vigore dal 3 novembre 2014 le nuove regole del Codice della strada (Cds) sul libretto di circolazione introdotte per poter identificare con certezza il soggetto effettivamente responsabile della circolazione di un veicolo, e quindi di eventuali violazioni del Codice della strada. Le norme in questione sono gli articoli 94 comma 4-bis del Cds (decreto legislativo n.285/1992) e 247-bis del relativo regolamento di esecuzione (decreto del Presidente della Repubblica n.495/1992).

Di fatto, chi usa per più di 30 giorni un mezzo intestato a un’altra persona è adesso obbligato a comunicare i propri dati all’ufficio provinciale della Motorizzazione civile competente, per l’annotazione sulla carta di circolazione e nell’Archivio nazionale veicoli.

La nuova regola riguarda i casi di: comodato in generale e comodato di veicoli aziendali, veicoli in custodia giudiziale con facoltà d’uso, locazione senza conducente, intestazione di veicoli a soggetti incapaci di agire o a persone decedute, veicoli con contratto “rent to buy” e/o che fanno parte di un “trust”.

La norma non si applica: ai mezzi impiegati nell’attività di autotrasporto; nei casi di comodato in ambito familiare, cioè di uso esclusivo da parte di un familiare convivente.

In caso di comodato, in particolare, l’obbligo di annotazione nasce solo quando sia previsto l’uso del veicolo da parte del comodatario in modo esclusivo, personale e continuativo per un periodo superiore a trenta giorni.

L’utilizzatore o il proprietario da lui delegato, devono richiedere l’annotazione entro 30 giorni dall’atto o fatto dal quale deriva l’utilizzo del veicolo. In caso di violazione dell’obbligo di comunicazione è prevista una sanzione pecuniaria.

5) Quotazioni immobiliari, online i dati del I semestre 2014: su YouTube il tutorial dell’Agenzia delle entrate per la consultazione

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Devi acquistare o vendere casa e vuoi conoscere i valori immobiliari medi nelle zone della tua città? Puoi consultare la banca dati delle quotazioni dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare, aggiornata ai dati del primo semestre 2014, con un’indicazione dei valori al metro quadro di abitazioni, locali commerciali, uffici e capannoni industriali. Inoltre, sul canale YouTube dell’Agenzia delle entrate, è disponibile un nuovo tutorial che spiega le modalità di consultazione delle quotazioni tramite pc, smartphone e tablet.

Al pc e in mobilità, quotazioni sempre disponibili – Le quotazioni possono essere consultate in base al semestre, alla Provincia, al Comune, alla zona e alla destinazione d’uso, sia attraverso la ricerca testuale che tramite la navigazione su mappa, utilizzando il servizio Geopoi, che sovrappone la cartografia alle cosiddette zone omogenee Omi. Cliccando sulla zona desiderata, si potranno conoscere il valore minimo e il valore massimo al metro quadro delle diverse tipologie edilizie: residenziale, commerciale, terziaria o produttiva.

È possibile consultare le quotazioni anche in mobilità, utilizzando l’applicazione Omi mobile, che sfrutta la tecnologia GPS presente in smartphone e tablet, raggiungibile digitando sul proprio browser l’indirizzo http://m.geopoi.it/php/mobileOMI/index.php.

I comuni interessati – Le quotazioni immobiliari relative al primo semestre dell’anno sono disponibili per circa 7.500 comuni. Per i restanti 589, è ancora in corso di completamento la revisione generale delle zonizzazioni comunali, avviata nel 2014. Le quotazioni di questi ultimi saranno pubblicate in concomitanza alla pubblicazione del secondo semestre dell’anno. Sia le zonizzazioni sia le quotazioni relative al primo semestre 2014 potranno comunque subire variazioni per effetto di eventuali rettifiche di possibili anomalie e incoerenze.

Un video spiega come fare – Sul canale YouTube dell’Agenzia, “Entrate in video”, è disponibile un tutorial che spiega passo dopo passo come consultare i dati. Il video, autoprodotto internamente e a costo zero, è accessibile a tutti i contribuenti, grazie all’utilizzo di sottotitoli in italiano e nelle principali lingue straniere, all’indirizzo www.youtube.com/Entrateinvideo.

(Agenzia delle entrate, comunicato n. 127 del 5 novembre 2014)

6) Operazioni di liquidazione societaria: modificati i termini di versamento delle società di persone

Operazioni straordinarie: Il Legislatore modifica termini di versamento delle imposte dovute dalle società di persone.

Difatti, l’art. 17 del Dlgs sulle semplificazioni interviene sulle scadenze dichiarative al fine di razionalizzare la modalità di presentazione e i termini di versamento in presenza di operazioni di liquidazione, trasformazione, fusione e scissione.

Con le modifiche al Dpr 435/2001 le società di persone, in presenza di operazioni straordinarie, dovranno effettuare i versamenti entro il giorno 16 del mese successivo a quello di scadenza della presentazione della dichiarazione.

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In pratica, la scadenza del versamento viene fissata al giorno 16 del decimo mese successivo a quello in cui ha effetto l’operazione straordinaria. Quindi, in ipotesi di messa in liquidazione in data 30 marzo 2014, il versamento delle imposte avverrebbe entro il 16 gennaio 2015, anziché entro il 16 giugno 2014.

La modifica non riguarda i soci della società che continuano a pagare le imposte secondo le scadenze ordinarie. Nulla di nuovo anche per i versamenti degli acconti d’imposta relativi alle società.

Sulla decorrenza della novità, il Dlgs non dice nulla, tuttavia (secondo prime interpretazioni) potrebbero decorrere già dalla prima scadenza utile successiva all’entrata in vigore del Dlgs sulle semplificazioni.

7) Accordo Italia-San Marino: pubblicata in G.U. la Legge di ratifica E’ ora tutto ufficiale tra il nostro paese e la Repubblica di San Marino.

Italia-San Marino: è legge l’accordo di cooperazione finanziaria. L’accordo di cooperazione finanziaria tra Italia e San Marino è cosa fatta: La legge n. 160 del 23 ottobre 2014, di ratifica ed esecuzione dell’accordo tra Italia e San Marino in materia di collaborazione finanziaria, è stata, infatti, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 4 novembre 2014 ed è in vigore dal 5 novembre 2014.

In base all’intesa definita, tra Italia e San Marino vi sarà reciproca ed effettiva collaborazione con particolare riferimento alla vigilanza nei settori bancario, finanziario ed assicurativo, all’analisi finanziaria e all’attività investigativa contro il riciclaggio dei proventi di attività criminose e il finanziamento del terrorismo. Importante anche il controllo dei due paesi sui movimenti transfrontalieri di denaro contante e simili e contro gli abusi di mercato.

Sarà eliminato qualsiasi vincolo di riservatezza nello scambio di informazioni tra le autorità competenti nelle materie indicate.

Gli istituti di credito e finanziari di San Marino potranno operare in Italia come banche extra Ue:

E’ necessario però che la Banca d’Italia fissi condizioni e termini appositi.

8) Garante privacy: Lavoro – uso dei dati di localizzazione solo con precise garanzie

Il Garante per la protezione dei dati personali, con la newsletter n. 395 del 3 novembre 2014, ha precisato che è ammesso l’utilizzo dei dati di localizzazione geografica, rilevati da una app attiva sugli smartphone in dotazione ai lavoratori, per ottimizzare l’impiego delle risorse presenti sul territorio e migliorare la gestione, il coordinamento e la tempestività degli interventi tecnici, incrementando la velocità di risposta alle richieste dei clienti, soprattutto in caso di emergenze o calamità naturali.

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L’importante è che i dipendenti siano ben informati sulle caratteristiche dell’applicazione e sui trattamenti di dati effettuati dalle società.

Fonte: Garante per la protezione dei dati personali

Una “app” per comunicare la “chiamata” in un lavoro intermittente

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso il proprio sito internet cliclavoro.gov.it, informa che è disponibile la nuova App Lavoro Intermittente

che consente ai datori di lavoro di gestire in modo semplice e rapido la comunicazione della

“chiamata” durante il rapporto di lavoro intermittente.

Accedendo tramite smartphone o tablet, è possibile inserire una nuova comunicazione, compilando i campi con i dati richiesti:

– codice fiscale del lavoratore;

– date di inizio e di fine della prestazione;

– codice di comunicazione obbligatoria.

All’interno dell’App è possibile trovare una guida di supporto per scoprire tutte le caratteristiche e le funzionalità attive.

9) Inail: ripresa dei versamenti e degli adempimenti per gli alluvionati di Modena e Veneto L’Inail, con la nota n. 7080 del 3 novembre 2014, rimarca che, dopo il periodo di sospensione, il 17 novembre 2014 riprendono gli adempimenti ed i versamenti da parte dei soggetti colpiti dagli eventi alluvionali ed atmosferici verificatesi in Emilia Romagna e in Veneto.

In particolare, per il versamento delle somme dovute, da effettuarsi in unica soluzione, gli interessati devono indicare nel modello F24 il numero999165 per i premi sospesi a seguito degli eventi alluvionali del 17 – 19 gennaio 2014 nei territori dell’Emilia Romagna, e999167 per i premi sospesi a seguito degli eventi atmosferici dal 30 gennaio al 18 febbraio 2014 nei territori del Veneto.

10) Attenzione alle finte email su presunte Linee Guida dell’Agenzia: nel file allegato c’è un virus dannoso per il computer

Attenzione alle false email con oggetto “Aggiornamento” che circolano in queste ore e si presentano come Linee Guida dell’Agenzia delle Entrate per evitare i controlli sul redditometro.

Il file allegato contiene un virus che può compromettere la sicurezza del computer del destinatario.

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L’Amministrazione sottolinea di essere assolutamente estranea a questi messaggi, che sono spesso volti a ottenere illecitamente dati personali dei cittadini. Non è un caso che all’interno del testo la consultazione delle istruzioni allegate sia consigliata “specialmente” a coloro che utilizzano i servizi di “Internet Banking”.

Le Entrate, quindi, invitano i contribuenti che stanno ricevendo questa mail a non inoltrarla ad alcuno e a eliminarla senza aprire l’allegato, potenzialmente dannoso per il proprio computer.

(Agenzia delle entrate, comunicato n. 128 del 5 novembre 2014)

11) Entrate Tributarie in lieve aumento

Entrate Tributarie in lieve aumento nel periodo gennaio-settembre 2014 (+0,1%) Continua il trend positivo del gettito IVA sugli scambi interni (+3,7%).

Nel periodo gennaio-settembre 2014 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 290.756 milioni di euro, in lieve crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,1%, pari a +164 milioni di euro).

IMPOSTE DIRETTE

Registrano un gettito complessivamente pari a 154.441 milioni di euro, con una diminuzione del 2,7% (–4.281 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’IRPEF presenta una leggera variazione negativa dello 0,2% (–195 milioni di euro), che riflette gli andamenti delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (–0,7%) e dei lavoratori autonomi (–2,3%), che risultano parzialmente compensati dall’aumento delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+0,6%) e dei versamenti in autoliquidazione (+0,5%). Per l’IRES si conferma l’andamento in calo (-17,4% corrispondente a -3.494 milioni di euro) iniziato a giugno scorso ed essenzialmente riconducibile ai minori versamenti a saldo 2013 e in acconto 2014, effettuati da banche e assicurazioni a seguito dell’incremento della misura dell’acconto 2013 fissato, per questi contribuenti, al 130% dal D.L. n. 133 del 30 novembre 2013. Tra le altre imposte dirette, l’imposta sostitutiva su interessi e altri redditi di capitale si riduce del 9,8%

(–750 milioni di euro), mentre quella sostitutiva sul risparmio gestito e amministrato del 22%

(–354 milioni di euro). Cresce invece del 106,9% (+464 milioni di euro) il gettito derivante dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche per effetto, sia dell’incremento dei dividendi distribuiti nel 2014, sia delle modifiche alla tassazione dei redditi di natura finanziaria (artt. 3 e 4 del D.L. n. 66/2014). Registra un gettito di 1.791 milioni di euro l’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia (art. 1, comma 148, della di Legge di stabilità 2014), mentre ammonta a 322 milioni di euro l’imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni – art. 1, comma 145, L.

147/2013 -, per la quale sono previsti tre versamenti annuali di pari importo (16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre).

IMPOSTE INDIRETTE

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Si registra un gettito pari a 136.315 milioni di euro con un incremento del 3,4% (+4.445 milioni di euro), rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno.Si conferma la crescita del gettito IVA che aumenta del 3% (+2.257 milioni di euro). In particolare, continua l’andamento positivo dell’IVA sugli scambi interni del 3,7% (+2.398 milioni di euro) e, per il quinto mese consecutivo, si riduce ulteriormente a –1,4% il differenziale negativo della componente dell’IVA sulle importazioni da Paesi extra-UE (era –2,7% nel periodo gennaio-agosto), rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. L’imposta di bollo decresce del 2,6% (–173 milioni di euro), per effetto della variazione negativa di 695 milioni di euro dell’imposta speciale sulle attività finanziarie scudate dovuta al passaggio dell’aliquota di imposta dal 13,5 per mille per il 2013 al 4 per mille a decorrere dal 2014 (art. 19, comma 6, del D.L. n. 201/2011). Considerando esclusivamente le altre componenti dell’imposta di bollo, si evidenzia invece una crescita del 9% (+526 milioni di euro).Tra le altre imposte indirette si segnala l’incremento del gettito dell’accisa sui prodotti energetici (oli minerali) pari al 6% (+1.009 milioni di euro), principalmente per effetto dell’abolizione della riserva destinata alle regioni a statuto ordinario, che dal mese di dicembre 2013 viene contabilizzata tra le imposte erariali. Cresce il gettito dell’accisa sul gas naturale per combustione del 17,2% (+470 milioni di euro) e quello dell’accisa sull’energia elettrica e addizionali pari a 14,4% (+253 milioni di euro).

ENTRATE DA GIOCHI

Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una lieve crescita dello 1,5% (+133 milioni di euro).

ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO

Continua l’andamento favorevole del gettito relativo alle entrate tributarie derivanti dall’attività di accertamento e controllo, che risulta in crescita del 14,5% (+759 milioni di euro).

Sul sito del Dipartimento delle Finanze è disponibile il Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio-settembre 2014, corredato dalle appendici statistiche e dalla guida normativa, che fornisce l’analisi puntuale dell’andamento delle entrate tributarie, e la relativa Nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento.

(MEF, comunicato stampa n. 250 del 05 novembre 2014)

12) Anagrafe tributaria: audizione in Parlamento di rappresentanti dei Commercialisti e dei Contabili sulla fattura elettronica

E ancora troppo presto per estendere ulteriormente l’obbligo di fatturazione esclusiva in forma elettronica anche a tutti gli scambi commerciali. Da risolvere i problemi della conservazione sostitutiva delle fatture on line alla PA. La Sogei deve distribuire un software ad hoc gratuito per tutti (imprese e professionisti).

Ieri (5 novembre 2014), alle ore 8.30, la Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria, presso Palazzo San Macuto, nell’ambito di un’indagine conoscitiva sull’anagrafe tributaria nella prospettiva di una razionalizzazione delle banche dati pubbliche in materia

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economica e finanziaria e sulla potenzialità e criticità del sistema nel contrasto all’evasione fiscale, ha svolto il seguito dell’audizione di rappresentanti del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Fatturazione elettronica

L’annuncio della riunione arriva dal presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, Giacomo Portas, a margine dell’audizione con il Consiglio nazionale. Al tavolo Agenzia delle Entrate, Sogei, Ragioneria generale dello Stato e Commercialisti

Un incontro per fare il punto sulle criticità presenti in materia di fatturazione elettronica, al quale partecipano Agenzia delle Entrate, Sogei, Ragioneria Generale dello Stato e Consiglio Nazionale dei Commercialisti.

“L’audizione che abbiamo avuto oggi con i commercialisti – afferma Portas – è stata estremamente proficua. Dalla professione è venuto un giudizio sostanzialmente favorevole sul processo avviatosi con l’obbligo di fatturazione elettronica, ma sono state anche sottolineate alcune criticità ancora presenti nel sistema e sono state formulate interessanti proposte di cui tenere conto, a cominciare da quella di integrare i campi delle fatture emesse nei confronti della PA, per renderle uno strumento meglio utilizzabile ai fini del controllo della spesa pubblica. Per questi motivi ritengo sia estremamente utile mettere attorno ad un tavolo tutti i principali soggetti di questo importante processo di informatizzazione, in una riunione che si terrà al più presto presso la Commissione da me presieduta”.

“Apprezziamo – afferma Longobardi – la proposta dell’Onorevole Portas di creare un luogo di confronto su questa materia. Il nostro giudizio sulla fatturazione elettronica è ampiamente positivo, se si inquadra il tema dal punto di vista dei benefici per la Pubblica amministrazione, per la quale essa genera innegabili benefici in termini di riduzione dei costi di gestione delle fatture e dei tempi per la loro approvazione. Per la Pubblica Amministrazione, i risparmi derivanti a regime dalla fatturazione elettronica saranno importanti. Eppure ci corre l’obbligo di segnalare come la fatturazione elettronica potrebbe tramutarsi per i professionisti in un nuovo, pesante onere e per le imprese, specie le più piccole, in un costo significativo. Basti pensare che l’onere che le piccole aziende sostengono attualmente per la conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche oscilla da un minimo di cinque ad un massimo di quindici euro per ogni documento emesso”.

La delegazione dei commercialisti, di cui facevano parte, oltre a Longobardi, anche i consiglieri nazionali Luigi Mandolesi e Roberto Cunsolo, ha quindi proposto di utilizzare gratuitamente un software di conservazione sostitutiva che dovrebbe essere messo a disposizione da Sogei o, in alternativa, di non obbligare le imprese alla conservazione sostitutiva, trattandosi di dati già in possesso della PA.

Del tutto prematura, secondo i commercialisti, appare infine l’ipotesi di estendere ulteriormente l’obbligo di fatturazione esclusiva in forma elettronica anche a tutti gli scambi commerciali (B2B).

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Vincenzo D’Andò

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