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Adesso la magistratura onoraria ha assunto un ruolo ben diverso

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Academic year: 2022

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On. David Ermini, componente della 2° Commissione permanente (Giustizia) della Camera dei Deputati

Molte cose sono già state dette, altre magari accennate. Io cercherò di essere abbastanza schematico anche per farmi comprendere. Io credo che sulla vicenda dell’utilità della magistratura onoraria ormai si sia già detto tutto, è evidente che il nostro sistema senza la magistratura onoraria andrebbe in blocco, non potrebbe funzionare. Chi vi parla è stato magistrato onorario nei lontani anni ‘90 quando ancora c’erano le preture circondariali, ho fatto il vice pretore onorario ed era all’epoca un ruolo veramente di supplenza, non c’era un ruolo sostanzialmente autonomo. Io l’ho fatto per tre anni come prevedeva allora la norma e lo facevamo proprio con l’intento di dare una mano al magistrato professionale che era in qualche caso magari oberato di lavoro. Questo era il loro ruolo che si svolgeva. Adesso la magistratura onoraria ha assunto un ruolo ben diverso.

In primo luogo per la legge istitutiva dei Giudici di Pace, ma anche il ruolo che svolgono tutta questa miriade di sigle che sono poi nate successivamente, GOT, VPO inteso come procuratore onorario, MOT eccetera, ma senza che ci sia stata una riforma e una struttura organica di tutta la materia. L’Italia purtroppo ha sempre vissuto in un sistema in cui le riforme strutturali hanno sempre avuto molta difficoltà ad essere realizzate, e anche quando si sono fatte diciamo che qualche pecca poi l’hanno lasciata, io mi occupo di penale, prima fra tutte la riforma dell’88 che alla fine sembrava dovesse essere un po’ la panacea di tutti i mali e invece purtroppo vediamo che ha funzionato soltanto a macchia di leopardo. La cosa ancora più grave è che in Italia spesso succede che si fanno le leggi tanto poi facciamo la proroga e chi vive la vita da magistrato onorario sa qual è il dramma delle proroghe, in Italia siamo dei maestri, i funzionari dell’Agenzia delle entrate, lo avete visto tutti, i tirocinanti della giustizia, che adesso giustamente reclamano e i magistrati onorari che sono stati prorogati in virtù di una inefficienza, di una mancanza di decisione da parte del legislatore, della politica, dei governi e del legislatore. Io credo che ora sia arrivato il momento di dire basta, si fanno le riforme, si fanno

strutturali, si discute sul merito, si sbaglia, non si sbaglia, si cerca di farle meglio che si può ma si fanno le riforme perché non ci siano più le proroghe. Allora è evidente che però siamo in una situazione molto particolare in questo momento, siamo in una situazione in cui per colpa delle proroghe siamo arrivati a dover parlare di magistratura onoraria e di riforma della magistratura onoraria con due aspetti fondamentali, da un lato l’organizzazione e le fasi processuali, le situazioni processuali dei giudici onorari dall’altro il problema, scusate il termine, fra virgolette di tipo sindacale, nel senso che molti si stanno chiedendo “Sì, va bene, tutto va bene ma io che fine faccio?”, allora ecco perché la necessità che il Governo e il legislatore si assumano la responsabilità di chiudere questa parte, questa vicenda in modo che non ci siano danni, non ci siano difficoltà per le persone che hanno lavorato in questo campo, ma che una volta chiusa attraverso una norma transitoria questa fase si metta punto e a capo e le leggi poi si rispettino. Noi abbiamo sentito giustamente che la riforma della magistratura onoraria deve partire da un concetto, che il magistrato onorario è un magistrato a tutti gli effetti, non è un magistrato che vince un concorso come quello professionale, sarà un incarico a tempo determinato, quindi è un incarico onorario, un incarico onorario per sua natura è un incarico a tempo determinato, però l’incarico a tempo determinato non vuol dire che dev’essere per forza

part-time, è onorario a tempo determinato ma è un incarico che un soggetto deve svolgere nella sua giornata, nella sua attività praticamente a tempo pieno. Chi vive, chi vede, chi frequenta i Tribunali, anch’io faccio l’avvocato, lo facevo fino a qualche anno fa, adesso lo faccio un po’ poco perché due cose insieme è difficile farle, chi vive, è difficile farle due cose insieme per cui io purtroppo con molta rabbia dei miei colleghi di studio, ma a Firenze mi vedono poco, e anche giudici mi vedono poco, allora è evidente che noi dobbiamo fare in modo che questo lavoro che comporta molto sacrificio, oggigiorno al GOT viene retribuita soltanto l’attività che fa esternamente ma il lavoro di studio dei fascicoli, lo studio e il tempo della redazione delle sentenze non viene retribuito, ed è evidente che questa è una situazione che non può andare avanti. Quindi chi assumerà l’incarico di magistrato onorario dovrà sapere che comunque sarà un periodo della sua vita in cui assume questo incarico, un po’ come siamo noi parlamentari, oggi ci siamo e ora qui ci sono problemi anche politici per cui si può anche durare meno però diciamo come i membri del CSM che sanno che per lo meno per quattro anni svolgeranno queste funzioni. Però l’importante è che gli sia data la possibilità di avere una formazione anche continuativa con lo svolgimento del lavoro e anche una sorta di progressività di carriera come veniva giustamente spiegato finora. Il problema dell’accesso alla professione, anch’io ritengo che l’avvocatura sia il bacino fondamentale da cui assumere o comunque prelevare i futuri giudici onorari, è evidente che quello che è stato fatto all’inizio dell’istituzione dei Giudici di Pace non ha portato dei grandi risultati. Io mi sono posto un problema, è più giusto fare il magistrato onorario all’inizio della carriera o è più giusto farlo al termine della

carriera? Poi per fatti oggettivi probabilmente la domanda ci porta ad avere una risposta nel senso che forse è meglio farlo alla fine della carriera, però vi dico, io l’ho fatto quasi all’inizio della mia carriera professionale, fare il magistrato onorario è un tipo di formazione assolutamente utile ed importante prima di tutto perché lo fai con grande entusiasmo e poi perché veramente anche per chi dopo esercita

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le funzioni da avvocato le svolge con una capacità e con una visione totale che certamente può essere utile. Mi rendo anche conto che però diventa difficile per un giovane cominciare una carriera sapendo che magari dopo un periodo di tempo la dovrà interrompere, e forse anche il fatto dell’esperienza assunta come operatore forense è evidente che può essere maggiormente utile anche lo svolgimento delle funzioni giurisdizionali.

Ci sono molti aspetti che sono già stati trattati, quindi il problema dell’accesso è evidente, la formazione come vi dicevo, l’avvocatura come vi ho detto, vi è il problema poi anche della

retribuzione. Noi abbiamo vissuto in questo periodo delle situazioni particolarmente sperequate, e ripeto, i GOT di fatto sono quelli che hanno forse subito maggiormente anche i vice procuratori onorari questo tipo di sperequazione perché tutto quello che veniva svolto fuori dell’udienza non veniva retribuito, è evidente che il livellamento attraverso la formazione di un corpo unico della magistratura onoraria sia essenziale anche per questo. Dovremmo lavorare sulla norma transitoria, di questo con Cucca abbiamo già parlato, aspettiamo il parere del CSM che spero arrivi anche abbastanza velocemente perché è importante che i pareri arrivino all’inizio dell’iter legislativo, prima, non a un giorno dall’approvazione definitiva di un provvedimento. Questo è evidente perché ci può essere utile, il Presidente Morosini diceva che nessuno vuole la terza camera, la terza camera in Italia è Bruno Vespa, quindi nessuno vi darà questa sorta di riconoscimento, però è evidente che il rapporto col CSM per il legislatore è fondamentale perché le segnalazioni che arrivano dal CSM sono non solo sono utili sotto l’aspetto proprio della costruzione della norma ma anche perché è un parere che viene da persone che hanno svolto l’attività sul territorio, sul campo, quindi è evidente che c’è questo tipo di necessità e di confronto.

Il tema della magistratura onoraria minorile è stato toccato dal Presidente Morosini, è veramente importante, io sono uno di quelli che ritiene che non si possa fare a meno della magistratura onoraria minorile, indipendentemente da quella che sarà la visione finale del progetto di riforma Berruti

sostanzialmente un po’ modificata sul punto, però anche se arrivassimo alla chiusura, alla soppressione dei Tribunali per i minorenni non potremmo non arrivare e anche se istituissimo le sezioni distrettuali della famiglia che si occupano anche di penale e si occupano anche di adozione, tutto quello che è il compito adesso del Tribunale per i minorenni, non potremmo fare a meno dei collegi integrati per quanto riguarda i minori. Questo credo che sia importante, è evidente, attraverso un sistema di incompatibilità ben determinato. Io sogno sempre una Procura della Repubblica che si occupi dei ragazzi quando sono parti offese ma anche quando sono imputati perché credo che le sezioni che ci sono adesso nelle grandi Procure delle grandi città, i pool che si occupano dei minori secondo me sono delle belle realtà però sarebbe anche bello che si occupassero sia dei minori imputati sia dei minori parti offese, andando poi di fronte ai giudici diversi quando i minorenne è parte offesa andrà di fronte perché l’imputato se è maggiorenne al Tribunale composto in modo ordinario, quando il ragazzo è imputato, il minorenne è imputato avrà di fronte a sé un collegio integrato. Io credo che

indipendentemente da come si risolverà questa discussione che c’è sul Tribunale per i minorenni, però è importante che la magistratura onoraria minorile continui a svolgere il proprio compito.

Io adesso sono alla Camera, aspettiamo che il Senato approvi la norma, io sono uno di quelli

che vorrebbe fin da subito abolire il bicameralismo, per cui spero che il Senato ci mandi una norma che alla Camera possa passare liscia senza essere ritoccata, perché di riforme ne parliamo però se le riforme poi alla fine non si fanno è inutile che ci stiamo, quindi le riforme sudiamole, discutiamole anche

approfonditamente sul merito però quando diciamo che si fanno si facciano per davvero, ecco perché concordo con l’emendamento Cucca secondo cui due anni di delega al Governo sono ovviamente eccessivi. Siamo in un periodo in cui dobbiamo correre e siamo qui a farlo con grande caparbietà, io credo che sarebbe anche questo sulla magistratura onoraria un aspetto fondamentale. Vi voglio solo aggiungere alcune cose, noi stiamo lavorando non per togliere il lavoro ai magistrati onorari, ma per dirvi che probabilmente nell’idea che abbiamo vi è un maggior utilizzo dei futuri Giudici di Pace sul civile piuttosto che sul penale non perché non vogliamo che si svolgano queste funzioni ma perché stiamo costruendo un sistema, anche strutturale, per avere un effetto deflattivo su quelli che sono i processi penali. Noi stiamo lavorando in questo momento sulla giustizia ripartiva per arrivare con la riparazione all’estinzione del reato, abbiamo lavorato sulla tenuità del fatto per evitare di arrivare al processo e abbiamo lavorato sulla messa alla prova per evitare di arrivare al processo, stiamo cercando di lavorare per ridare forza ai decreti penali che con quella assurda norma di conversione a 250 euro al giorno è stato di fatto ucciso l’istituto del decreto penale, quindi cerchiamo di abbassare perché lo Stato incameri qualcosa e non si arrivi alle sospensioni condizionali ma al tempo stesso che possa riprendere vigore questo, quindi cerchiamo di arrivare ad avere in sede penale un effetto sostanzialmente

deflattivo. Invece sulle competenze nel civile l’idea è quella di aumentarle, ecco perché il problema della formazione e della continuità della formazione, poi evidentemente ci sarebbero tante cose ulteriori da dire ma non vi voglio ancora tediare, però sappiate che la riforma finalmente strutturale del sistema giustizia che deve funzionare non soltanto a macchia di leopardo ma con un sistema di struttura complessiva noi ce l’abbiamo in mente e cerchiamo di portarla avanti, naturalmente attraverso

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l’utilizzo sempre più frequente e più forte della magistratura onoraria. Grazie.

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