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Verbale della Commissione AQ del CdS Magistrale a Ciclo unico di Scienze della Formazione Primaria del 18 Novembre 2019

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Academic year: 2022

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L'anno 2019, addì 18 del mese di Novembre in Verona, alle ore 17.00 in aula Riunioni 2 piano di Palazzo Zorzi si è riunita la Commissione AQ del CdS Magistrale a Ciclo Unico di Scienze della Formazione Primaria.

La posizione degli invitati e dei presenti è la seguente:

COMPONENTE QUALIFICA STATUS

1. Claudio Girelli Associato Presente

2. Angelo Lascioli Associato Assente giustificato

3. Roberta Silva RTD Presente

4. Susanna Puecher Studentessa Presente 5. Marta Stanzial Amministrativo Presente

Presiede la seduta il Presidente della Commissione Prof. Claudio Girelli; assume le funzioni di segretario la Prof.ssa Roberta Silva.

Verificato il numero legale, il Presidente riconosce valida la seduta, la dichiara aperta per trattare come all'avviso di convocazione l'O.d.g. seguente:

1. Approvazione verbali delle sedute precedenti 2. Comunicazioni

3. Analisi e commento degli indicatori della scheda Sua

4. Analisi e commento dei risultati dei questionari degli studenti 5. Varie ed eventuali

1. Approvazione del verbale delle sedute precedenti

La Commissione approva all’unanimità, salvo gli assenti, il verbale della seduta precedente.

2. Comunicazioni

Il Presidente comunica di aver incontrato in data odierna i rappresentanti delle diverse annualità del CdS e di aver presentato loro le novità di avvio anno (spazi, tirocini…) e di aver raccolto le criticità riscontrate. Si decide di entrare nel merito in una successiva riunione vista l’attinenza con le tematiche emerse dal confronto della prof.ssa Pontrandolfo, referente della Commissione paritetica per primaria, con gli studenti e di cui la stessa riferirà in un prossimo incontro.

3. Analisi e commento degli indicatori della scheda Sua

Il Presidente fornisce il quadro degli indicatori della scheda SUA ai presenti e insieme ne inizia l’analisi. Interviene Silva per evidenziare il punto di forza della provenienza extraregionale di quasi metà delle due coorti analizzate. Puecher riporta come sia notevole anche la percentuale di studenti al secondo percorso di laurea, elemento che aggiunto al precedente, risulta un fattore critico rispetto all’affrontare un percorso impegnativo come quello del CdS. A fronte di questo però, il Presidente rileva come i CFU conseguiti dagli studenti al termine del 1 anno siano in linea con il

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dato degli altri Atenei della macro-regione. La discussione prosegue passando in rassegna i diversi indicatori.

L’analisi si conclude con la stesura della comunicazione che verrà presentata al Comitato temporaneo del CdS del 20/11/19 e che viene riportata di seguito.

ANALISI DEGLI INDICATORI

Riguardo alla parte introduttiva della scheda si possono rilevare le seguenti considerazioni.

-Dai codici iC00a e iC00b si individua come circa 1/3 degli studenti sia al suo secondo percorso di laurea: questo può essere considerato un indice di attrattività del CdS rispetto alla possibilità di trovare lavoro. Questo dato individua anche una caratteristica particolare della composizione della coorte. Infatti si tratta di persone in gran parte inserite nel mondo della scuola e che intendono ottenere il titolo abilitante. Questa composizione comporta una fruizione del corso soprattutto come non frequentanti e problemi di conciliazione lavoro/obblighi di frequenza per le attività obbligatorie.

-Dal codice iC00d si rileva che al numero programmato di 100 studenti per coorte non si è arrivati sia nel 2017 (98), sia nel 2018 (195: essendo questo dato la somma del primo e del secondo anno è da valutare se le 3 unità che si sommano alle 2 del precedente anno sono dovute a mancate immatricolazioni o ad abbandoni/trasferimenti nel passaggio dal primo al secondo anno). Questo è un dato da tenere monitorato rispetto al quale implementare azioni che portino a garantire il raggiungimento del tetto previsto per le immatricolazioni e a monitorare le motivazioni delle mancate iscrizioni ad annualità successive alla prima.

Riguardo agli indicatori della parte didattica (Gruppo A) si possono rilevare le seguenti considerazioni.

-Dal codice iC01, la percentuale di studenti del primo anno che hanno acquisito almeno i 40 CFU al entro la durata normale (in questo caso si può interpretare primo anno) è di 83 su 98 (15 studenti non hanno raggiunto i 40 CFU: sarebbe interessante comprenderne le ragioni per implementare azioni di miglioramento) con una percentuale del 84,7% che si colloca in linea con il dato dei CdS della medesima area geografica (84,6).

-Il codice iC03 registra la provenienza di iscritti al primo anno provenienti da altre Regioni che risulta essere per il 2017 del 41,5% e per il 2018 del 46,0%. I dati risultano essere il doppio rispetto alla media dei CdS della medesima area geografica (rispettivamente il 21,1% e 19,9%). La collocazione geografica di Verona, con province limitrofe appartenenti ad altre regioni, è certamente un fattore che spiega questo dato, anche se non va sottaciuta la possibilità attrattiva esercitata dalla proposta formativa particolarmente caratterizzata dal CdS veronese con la prospettiva del Service Learning. Questo dato sottolinea un’altra caratteristica delle coorti degli studenti del CdS: alta percentuale di studenti pendolari con distanze significative da percorrere. Si tratta di un elemento da non dimenticare nell’organizzazione degli orari delle lezioni.

-Il codice iC05 individua il rapporto studenti regolari e docenti non a contratto. In entrambe le annualità ci si colloca ben al di sotto del rapporto registrato dai CdS della medesima area geografica. Infatti si registra un rapporto del 12,3 contro un 24,2 per il 2017 e un rapporto del 19,5 contro un 24,7 per il 2018. La dimensione contenuta della numerosità degli studenti attribuita dal MIUR sicuramente è un elemento favorevole, ma questo dato indica soprattutto l’attivazione del CdS da parte dell’Università di Verona con una disponibilità di risorse interne. Il passaggio da un

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rapporto del 12,3 al 19,5 nei due anni considerati segnala però un punto da tenere monitorato:

l’attribuzione di incarichi di docenza a personale non appartenente all’Ateneo.

-Il codice iC08 rileva la percentuale di dei docenti di ruolo che appartengono a settori scientifico- disciplinari di base e caratterizzanti per CdS di cui sono docenti di riferimento: in questo caso la percentuale è del 100% in entrambe gli anni come per i CdS della medesima area geografica.

Riguardo agli indicatori della parte Internazionalizzazione (Gruppo B) si possono rilevare le seguenti considerazioni.

-Il codice iC10 segnala 0% di percentuale di CFU conseguiti dagli studenti all’estero, contro lo 16,4% degli studenti iscritti agli altri CdS della medesima area geografica. Il dato va interpretato con il recente avvio del CdS. Nel precedente CdS come interateneo con Padova (nel 2019/20 sono ancora attivi il 4 e 5 anno presso la sede di Verona) la pratica degli studenti che conseguivano CFU all’estero come studenti Erasmus era in linea con i dati del CdS patavino.

Riguardo agli ulteriori indicatori per la valutazione della didattica (Gruppo E) si possono rilevare le seguenti considerazioni.

-Il codice iC13 riguardante la percentuale di CFU conseguiti al I anno sul totale vede per il 2017 il CdS in linea con gli altri CdS della medesima area geografica (93,2% a fronte di 93,8).

-I codice iC14 (Percentuale di studenti che proseguono nel II anno nello stesso CdS: 94,9% a fronte di 94,2%), iC15 (Percentuale di studenti che proseguono al II anno nello stesso CdS avendo acquisito almeno 20 CFU al I anno: 93,2% a fronte di 93%), iC15bis (Percentuale di studenti che proseguono al II anno nello stesso CdS avendo acquisito almeno 1/3 dei CFU previsti al I anno:

93,2% a fronte di 93%) sono in linea con i dati degli altri CdS della medesima area geografica e sono comprensibili vista la struttura del CdS caratteristica per una laurea professionalizzante ed abilitante alla professione.

-Il codice iC16 è particolarmente indicativo del regolare progresso degli studenti nel loro percorso di studi poiché individua la percentuale che degli stessi proseguono al II anno avendo acquisito almeno 40 CFU: si tratta dell’88,1% in linea con il dato degli altri CdS della medesima area geografica che è l’88,9%. Il codice iC16bis è identico. Rispetto a questo indicatore l’obiettivo di incrementarlo è sempre auspicabile, ma si ritiene che il numero considerevole di studenti iscritti con seconda laurea (e quindi probabilmente già impegnati lavorativamente) possa portare il rischio di un ‘peggioramento’ di tale indicatore, che sarà perciò importante monitorare.

-Il codice iC19 individua la percentuale di ore di docenza erogate da docenti assunti a tempo indeterminato sul totale di ore di docenza erogata. Il CdS passa dal 51,1% del 2017 al 39,8% del 2018 allineandosi con la percentuale degli altri CdS della medesima area geografica (39,3%).

Riguardo agli indicatori di approfondimento per la Sperimentazione-Percorso di studio e regolarità delle carriere si possono rilevare le seguenti considerazioni.

-Il codice iC21 rileva la percentuale di studenti che proseguono la carriera nel sistema universitario al II anno: il dato del CdS è del 98,3% a fronte di 96,4% degli altri CdS della medesima area geografica. La scarsa dispersione tra I e II anno comune a questi CdS è presumibilmente attribuibile al carattere professionalizzante dello stesso che porta all’iscrizione studenti già molto

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ben orientati al percorso universitario proposto.

-Il codice iC23 che individua la percentuale di immatricolati che proseguono la carriera al secondo anno in un differente CdS dell’Ateneo presenta un 3,4% che si discosta dal 1,5% degli altri CdS della medesima area geografica. La scarsa numerosità che determina il valore (2 studenti) rende difficile comprendere il fenomeno, forse attribuibile ad uno scarto tra l’ideale della professione dello studente e la realtà che lo stesso ha iniziato a percepire che ha portato ad un riorientamento.

Riguardo agli indicatori di approfondimento per la Sperimentazione-Consistenza e Qualificazione del corpo docente si possono rilevare le seguenti considerazioni.

-Il codice iC27 è relativo al rapporto studenti/docenti complessivo pesato per le ore di docenza. Il CdS risulta con valori inferiori a quelli degli altri CdS della medesima area geografica sia nel 2017 con 21,8 a fronte di 24,6 sia nel 2018 con 19,2 a fronte di 23,2. E’ un dato che nel suo valore inferiore indica la presenza di un maggior numero di docenti determinato dalla struttura del curricolo.

-Il codice iC28 indica il rapporto studenti iscritti al primo anno/docenti degli insegnamenti del primo anno pesato per le ore di docenza che nel 2017 è del 21,8 (a fronte del 18,1) e nel 2018 è del 19,2 (a fronte del 14,7). Questo dato, pur leggermente difforme dalla media degli altri CdS della medesima area geografica, si colloca largamente entro il valore soglia della numerosità della classe in quanto inferiore al valore 33 (DM 16/2019).

COMMENTO COMPLESSIVO

Ai fini del sistema AVA-ANVUR i dati sono lusinghieri, anche se parziali perché riferiti alle sole due prime annualità disponibili (il corso è stato attivato nell’a.a. 2017/18).

Punti di forza

Attrattività. Il Cds è fortemente attrattivo rispetto agli studenti di altre Regioni (iC03). La provenienza di iscritti al primo anno da altre Regioni risulta essere per il 2017 del 41,5% e per il 2018 del 46,0%. I dati risultano essere il doppio rispetto alla media dei CdS della medesima area geografica (rispettivamente il 21,1% e il 19,9%). La collocazione geografica di Verona, con province limitrofe appartenenti ad altre Regioni, è certamente un fattore che spiega questo dato, anche se non va sottaciuta la possibile attrattività esercitata dalla proposta formativa particolarmente caratterizzata dal CdS veronese rispetto al panorama nazionale con la prospettiva del Service Learning.

Sostenibilità. a) Il rapporto studenti regolari e docenti non a contratto risulta ottimo (iC05). In entrambe le annualità ci si colloca ben al di sotto del rapporto registrato dai CdS della medesima area geografica. Infatti, si registra un rapporto di 12,3 studenti per docente contro un 24,2 per il 2017 e un rapporto di 19,5 studenti per docente contro un 24,7 per il 2018. La dimensione contenuta della numerosità degli studenti attribuita dal MIUR sicuramente è un elemento favorevole, ma questo dato indica soprattutto l’attivazione del CdS da parte dell’Università di Verona con una disponibilità di risorse interne. b) Ottima è anche il 100% di docenti di ruolo per SSD di base o caratterizzanti (iC08) contro un valore di riferimento AVA/ANVUR del 2/3, cioè 66,6% (DM 16/2019).

Regolarità delle carriere. Le carriere degli studenti sono regolari, ampiamente in linea con il dato di

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area geografica (iC13: 93,2% dei CFU conseguiti sul totale).

Monitorare

Le azioni di monitoraggio sono in carico al referente del CdS che ne riferisce al Comitato temporaneo di CdS.

-Rapporto studenti regolari e docenti non a contratto (iC05). Il passaggio da un rapporto del 12,3 al 19,5 nei due anni considerati segnala però un punto da tenere monitorato: l’attribuzione di incarichi di docenza a personale non appartenente all’Ateneo.

-Regolarità delle carriere. a) I dati estremamente positivi (iC13 – iC16BIS e iC21) vanno monitorati poiché il numero considerevole di studenti iscritti con seconda laurea (iC00a e iC00b ) (e quindi probabilmente già impegnati lavorativamente) e l’alta percentuale di provenienti da fuori Regione (iC03) possono portare al rischio di un ‘peggioramento’ di tale indicatore. b) Da comprendere e monitorare il dato (iC23) relativo al passaggio ad altri CdS al secondo anno.

Punti di debolezza

-Internazionalizzazione. Il dato negativo registrato dal Cds rispetto al dato di area geografica (iC10:

0% a fronte del 16,4%) va compreso nell’attivazione recente del CdS e nella priorità data agli elementi necessari al funzionamento regolare del CdS. Inoltre i soggiorni Erasmus vengono solitamente usufruiti da studenti del terzo o quarto anno, mai da studenti del primo.

Obiettivo di miglioramento: a) ricognizione delle proposte di convenzioni Erasmus di Dipartimento fruibili utilmente per gli studenti di primaria; b) attivazione di almeno 2 convenzioni specifiche con altri Dipartimenti di università europee con CdS di formazione primaria entro l’inizio del prossimo a.a.. Il coordinamento di queste azioni è in capo al docente che cura l’internazionalizzazione del CdS.

-Completamento coorte studenti (iC00d). A fronte dei 100 posti assegnati dal Miur ad ogni annualità di corso sono risultati occupati rispettivamente 98 posti nel 2017 e 195 nel 2018, comprensivi degli studenti del primo e secondo anno.

Obiettivi di miglioramento: a) completamento della coorte 2019/20 (valutazione crediti degli studenti da parte della commissione didattica; recepimento da parte del Comitato temporaneo di primaria; comunicazione all’UO didattica di Dipartimento; comunicazione all’UO immatricolazioni;

accompagnamento da parte dei tutor organizzatori e del referente del CdS per l’inserimento degli studenti subentrati; b) conoscenza delle motivazioni dei movimenti in uscita degli studenti appartenenti alle coorti finora attivate (individuazione studenti tramite UO didattica di Dipartimento e ufficio reporting di Ateneo; intervista telefonica da parte dei tutor organizzatori; sintesi a cura del referente e presentazione al Comitato temporaneo per opportune considerazioni entro giugno 2010 c) espletamento del riconoscimento crediti da parte della Commissione didattica entro un mese dallo scadere del termine di presentazione della domanda da parte degli studenti per consentire di individuare eventuali passaggi ad anni successivi al primo in tempo utile per iniziare il tirocinio e i conseguenti subentri nella coorte del primo anno.

La Commissione approva all’unanimità.

4. Analisi e commento dei risultati dei questionari degli studenti

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Il Presidente presenta i dati dei quadri generali che raggruppano i risultati dei questionari degli studenti frequentanti (REPORT 01) e non frequentanti (REPORT 02). Silva evidenzia come la percentuale di questionari compilati come frequentanti (56%) si concili con i dati emersi dall’analisi della scheda SUA riferiti alla alta presenza di fuori regione e di persone che già lavorano. Puecher evidenzia come emerga anche dal questionario sia l’impegno che il corso richiede (n1 conoscenze prelimirari e n 2 carico di studio) sia il positivo atteggiamento dei docenti verso gli studenti (n 6 capacità di motivare, n 7 chiarezza nell’esposizione, n 10 disponibilità alle richieste degli studenti).

A seguito dell’analisi dei dati, vengono concordate le seguenti note da proporre al Comitato Temporaneo del CdS del 20/11/19.

1) Questionari compilati dagli studenti frequentanti e dai non frequentanti: gli 804 questionari compilati dagli studenti frequentanti costituiscono il 56% del totale dei questionari compilati (1426 questionari; 622 non frequentanti).

2) Complessivamente le valutazioni espresse dagli studenti frequentanti sono superiori come valori a quelle dei non frequentanti. Es. 12 soddisfazione complessiva: frequentanti 3,21 non frequentanti 2,82. Questi valori, anche se non costituiscono una media, possono essere presi a riferimento della valutazione complessiva attuata dagli studenti rispetto ai diversi aspetti degli insegnamenti.

3) Tra le voci con punteggi bassi si trovano al n 1 la conoscenza preliminari (sia tra studenti frequentanti 2,96 che tra studenti non frequentanti 2,82) e al n 2 il carico di studio sia tra gli studenti frequentanti 3.04 che non frequentanti 2,82. Sono due voci che restituiscono una percezione impegnativa del corso da parte degli studenti sia rispetto alla loro preparazione di partenza sia rispetto al carico di lavoro richiesto. Si fa notare che essendo una laurea professionalizzante la richiesta e il carico di studio è quello ritenuto adeguato al raggiungimento dello standard di qualità utile alla professione.

4) Nel questionario ci sono poi degli item che possono delineare l’atteggiamento del docente rispetto agli studenti: rispettivamente n 6 capacità di motivare, n 7 chiarezza nell’esposizione, n 10 disponibilità alle richieste per i frequentanti, mentre per i non frequentanti l’unico item, ma particolarmente importante visto il loro rapporto con il CdS, è il n 10 riguardante la disponibilità dei docenti alle richieste degli studenti. Sono item che ottengono punteggi tutti ben oltre la soddisfazione complessiva dichiarata che assumiamo come valore di riferimento (3,21 per i frequentanti e 2,82 per i non frequentanti): n 6 punteggio 3,38; n 7 punteggio 3,31 e n 10 punteggio 3,56 per i frequentanti, mentre per i non frequentanti il n 10 registra un punteggio di 3,16.

Se utilizziamo queste risposte per valutare l’atteggiamento e l’impegno dei docenti verso gli studenti si possono ricavare elementi per delinearne un profilo altamente positivo che conferma il clima percepibile in aula e in sede.

5) Nel questionario ci sono degli item riferibili all’organizzazione dell’insegnamento:

rispettivamente n 3 materiale didattico, n 4 chiarezza nelle modalità d’esame, n 5 rispetto degli orari delle lezioni, n 8 integrazione con i laboratori, n 9 coerenza tra l’insegnamento erogato e la presentazione web dello stesso. Per i frequentanti sono questi item che ottengono punteggi medio alti: n 3 materiale didattico 3,25, n 4 modalità d’esame 3,39, n 5 rispetto orari lezioni 3,56, n 8 integrazione con i laboratori 3,21, n 9 coerenza tra insegnamento erogato e la presentazione web dello stesso 3,39. L’unico item analogo per i non frequentanti è il n 4 che con 3,11 rappresenta uno dei punteggi più alti.

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6) L’item riferibile all’interesse degli argomenti trattati (n 11) è riferibile al loro essere orientati alla figura professionale traguardo. Nei questionari degli studenti frequentanti l’item ottiene 3,27, mentre nei non frequentanti si ha uno 3,09. Sono entrambi punteggi che si collocano nella fascia superiore e che dicono come il modo in cui vengono trattati gli argomenti siano percepiti dagli studenti come utili per la professione futura.

Se consideriamo gli studenti non frequentanti come in gran parte inseriti nel mondo del lavoro, e quasi tutti nella scuola, e persone più adulte (un terzo è alla seconda laurea) i valori di questo item sono da ritenersi significativi perché dialoganti e coerenti con la professione non solo in prospettiva futura, ma già nel presente di molti studenti (anche parecchi frequentanti hanno fatto esperienze parziali in ambito educativo).

Il Referente comunica poi che dai Report riportanti le valutazioni dei questionari degli studenti relativamente ai singoli docenti non emergono situazioni di forte criticità (media inferiore a 2) e questo significa che per tutti i docenti la valutazione complessiva si colloca tra i valori 2 e 3 (più si che no) e tra 3 e 4 (decisamente sì). Il Referente si rende disponibile per supportare e confrontarsi con i docenti che lo ritengono opportuno per migliorare le loro pratiche didattiche, indipendentemente dalle loro valutazioni, e contatterà invece quelli con valutazioni che si collocano tra i valori 2 e 3.

La Commissione approva all’unanimità.

5. Varie ed eventuali Non vi è altro da deliberare.

Non essendovi altro da discutere, il Presidente dichiara chiusa la seduta alle ore 19.00.

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