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PIANO REGIONALE DI POTENZIAMENTO

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Academic year: 2022

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REGIONE LIGURIA

DIPARTIMENTO AGRICOLTURA, TURISMO, FORMAZIONE E LAVORO Settore Politiche del Lavoro e Centri per l’Impiego

P IANO REGIONALE DI

P OTENZIAMENTO

DEI C ENTRI PER L ’I MPIEGO 2019-2021

in attuazione del D.M. 74/2019, mod. con D.M. 59/2020

(2)

1

Sommario

1. IL QUADRO DI CONTESTO ... 2

1.1. Contesto normativo e organizzativo ... 2

1.1.1. Il contesto regionale ... 3

1.1.2. Organizzazione regionale dei CPI e relativo bacino di utenza ... 15

1.1.3. La Rete regionale dei servizi al lavoro ... 18

1.2. Il personale in servizio ... 19

1.3. Le attività dei CPI ... 21

1.3.1. Premessa: Centri per l’Impiego e servizi ai cittadini ... 21

1.3.2. I servizi erogati dai CPI liguri ... 23

1.3.3. Beneficiari delle attività dei CPI. I dati ... 29

1.4. Il sistema Informativo del Lavoro in Liguria ... 33

1.4.1. Assetto attuale del SIL di Regione Liguria e linee di sviluppo a breve termine ... 33

1.4.1.1. Il portale FormAzioneLavoro ... 36

1.4.1.2. Il portale MiAttivo... 36

1.4.1.3. L’applicativo SIL_CONSOLLE ... 37

1.4.2. Sintesi dei sottosistemi di gestione nel SIL_RL e breve descrizione degli interventi ... 37

1.5. Osservatorio regionale del mercato del lavoro ... 38

2. OBIETTIVI, LINEE DI INTERVENTO E QUADRO FINANZIARIO GENERALE ... 38

2.1. Obiettivi generali e specifici del Piano regionale ... 38

2.2. Linee di intervento e quadro finanziario ... 40

3. LA DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI PROGRAMMATI ... 41

3.1. Comunicazione coordinata sulle politiche attive del lavoro e sui servizi offerti ... 41

3.2. Formazione degli operatori ... 42

3.3. Potenziamento dell’OML regionale ... 43

3.4. Adeguamento strumentale e infrastrutturale delle sedi dei CPI... 43

3.5. Sistemi informativi ... 47

3.6. Spese generali e per l’attuazione ... 48

(3)

2 1. IL QUADRO DI CONTESTO

1.1. Contesto normativo e organizzativo

Il Piano Straordinario di potenziamento dei Centri per l’Impiego (CPI) e delle politiche attive del lavoro, approvato come da intesa della Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 17 aprile 2019, adottato con D.M.

del Ministero del Lavoro n. 74 del 28 giugno 2019, modificato con D.M. n. 59 del 22 maggio 2020, come ulteriormente specificato dalle c.d. Linee Guida adottate con Decreto del Segretario Generale del Ministero del Lavoro n. 123 del 4 settembre 2020, costituisce l’atto di programmazione e gestione nazionale per l’attuazione del programma del Reddito di cittadinanza e individua le risorse destinate allo sviluppo degli interventi e dei servizi necessari (così, art. 1, c. 2).

Il Piano intende coniugare gli aspetti attuativi del provvedimento in materia di reddito di cittadinanza, impattanti sui sistemi territoriali, con l’obiettivo prioritario e imprescindibile del rafforzamento dei servizi pubblici per l’impiego, i quali costituiscono l’infrastruttura primaria del mercato del lavoro e da sempre svolgono fondamentali compiti di rilievo istituzionale per l’integrazione attiva delle persone nel mercato del lavoro.

L’obiettivo è di offrire all’utenza un approccio personalizzato nell’erogazione dei servizi, secondo la logica del case management, che tenga anche conto delle peculiarità delle singole Regioni, da valorizzare, integrare ed implementare anche con le metodologie e tecniche innovative che saranno adottate per il reddito di cittadinanza.

La finalità dei servizi pubblici per l’impiego (CPI), così come indicata nel Piano, riguarda infatti l’accompagnamento, l’orientamento e il supporto al lavoro nei confronti delle diverse categorie di utenti, compresi i più vulnerabili, come i destinatari del reddito di cittadinanza.

Come disposto dal D.M. n. 4/2018, le attività dei CPI sono finalizzate a garantire i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), ossia una serie di prestazioni personalizzate nelle fasi di accoglienza, orientamento, avviamento alla formazione, intermediazione ed inserimento al lavoro, che i cittadini possono esigere da ciascun CPI, assicurando altresì gli standard qualitativi e quantitativi di tali servizi.

In tal modo, ogni CPI, adeguatamente potenziato, potrà disporre di personale sufficiente e qualificato nonché di locali strutturalmente adeguati all’adempimento delle prestazioni richieste per il raggiungimento dei LEP, di cui all’articolo 18 del d. lgs. n. 150 del 14 settembre 2015.

I CPI fanno parte della Rete nazionale dei servizi per le politiche attive del lavoro, coordinata dall’Agenzia nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) e concepita, nel complessivo disegno di riforma introdotto con il cd. Jobs Act e attuato, fra gli altri, dal d. lgs. 150/2015, per realizzare la reciproca interazione e collaborazione di tutti gli attori, pubblici o privati, che a vario titolo e secondo le specifiche competenze e funzioni, operano nell’ambito delle politiche del lavoro.

Mission della Rete, nel suo complesso, è promuovere l’effettività del diritto al lavoro, alla formazione e all’elevazione professionale, secondo il dettato degli artt. 1, 4, 35 e 37 Cost., nonché il diritto di ogni individuo ad accedere a servizi di collocamento gratuito di cui all’art. 29 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, mediante interventi e servizi volti a migliorare l’efficienza del mercato del lavoro. Pertanto, le attività esercitate dalle strutture pubbliche e private, accreditate o autorizzate, assicurano, ai datori di lavoro il soddisfacimento dei fabbisogni di competenze, e ai lavoratori il sostegno all’inserimento e al reinserimento al lavoro.

Va ulteriormente ricordata, a seguito del Jobs Act, l’introduzione del modello flexicurity, che coniuga la flessibilità (in entrata e in uscita) del mercato del lavoro con un sistema di protezione sociale che accompagni il lavoratore nei passaggi impegnativi della vita professionale e, ancor prima, lo sostenga nei momenti cruciali tra le filiere della scuola, della formazione e del lavoro.

(4)

3 Da un punto di vista prettamente normativo, il D.M. 74/2019, parzialmente modificato con D.M. n. 59 del 22 maggio 2020, sviluppa il percorso iniziato dal d.lgs. n. 150/2015 il quale, come detto, ha specificato le attività che le Regioni devono garantire attraverso i Centri per l’impiego.

La legge 27 dicembre 2017, n. 205, Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020, prevede il completamento della transizione in capo alle regioni delle competenze gestionali in materia di politiche attive del lavoro esercitate attraverso i Centri per l'Impiego, indicando ai commi 793 e segg. le risorse per il personale addetto alle politiche e ai servizi per il lavoro, già in forza alle amministrazioni provinciali, da trasferire alle Regioni e, quindi, inserito nei ruoli organici delle regioni, agenzie, o enti regionali appositamente costituiti.

Con l’art. 1, comma 258, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, Bilancio di previsione dello stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019/2021, come modificato dal decreto legge 28 gennaio 2019 n. 4, coordinato con legge di conversione 28 marzo 2019 n. 26, sono state previste risorse per il rafforzamento dei Centri per l’Impiego, ripartite alle Regioni sulla base dei criteri previsti dalla nuova tabella B allegata al D.M. n. 59 del 22 maggio 2020, sostitutiva della precedente di cui al D.M. 74/2020.

L’ art. 12 del decreto legge 4/2019, coordinato con legge di conversione 28 marzo 2019, n. 26, oltre a rendere strutturali a decorrere dall’anno 2020 le risorse stanziate dalla Legge di Bilancio mediante l’istituzione di un apposito capitolo di spesa nello stato di previsione del Ministero del Lavoro, destina risorse aggiuntive al rafforzamento dei CPI per l’implementazione delle attività connesse all’erogazione del reddito di cittadinanza, nonché al rafforzamento professionale dei CPI medesimi, compresa la stabilizzazione delle unità di personale, reclutate mediante procedure concorsuali bandite per assunzioni con contratto di lavoro a tempo determinato, di cui all'accordo sul documento recante Piano di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro, sancito nella riunione della Conferenza unificata del 21 dicembre 2017.

Come sopra già accennato, il D.M. n. 59 del 22 maggio 2020, previa acquisizione in data 7 maggio 2020 dell’intesa in Conferenza Stato-Regioni, ha modificato il Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro, nonché il relativo decreto di adozione.

Per quanto riguarda il Piano, vengono in particolare individuati nuovi criteri di riparto delle risorse tra Regioni, di cui all’art. 2, c. 1, lett. a) per l’anno 2020 (allegato B, D.M. n. 59 del 22 maggio 2020) mentre, col nuovo art. 8 bis, sono indicate specifiche modalità di utilizzo delle risorse per il potenziamento, anche infrastrutturale, dei CPI. In tale ultimo contesto, all’indicata finalità di graduale e progressiva attuazione di livelli essenziali delle prestazioni dotate di specifici standard di servizio, l’art. 8 bis connette la spesa per il potenziamento dei CPI, non solo all’adeguamento strumentale e infrastrutturale delle sedi, inclusi i sistemi informativi di cui all’art. 8, ma anche alla necessità di opportuna formazione degli operatori, assunti e da assumersi, al fine di offrire un servizio di qualità, contemporaneamente assecondando il diritto degli utenti all’informazione sui servizi offerti e la necessità di rendere disponibili le appropriate informazioni sul mercato del lavoro territoriale e nazionale.

1.1.1. Il contesto regionale

Dati demografici

Al 1° gennaio 2020 la popolazione ligure ammonta a 1.543.127 unità, rappresentando il 9,6% dei residenti nel Nord Ovest. Rispetto al 1° gennaio 2019 la popolazione è diminuita dello 0,5%, corrispondente a 7.513 unità. Le province maggiormente interessate da questa contrazione sono state Savona (-0,7%, -1.881 unità) e Genova (-0,6%, -5.351 unità).

Circoscrivendo l’analisi dei residenti in Liguria alla sola popolazione in età attiva, cioè tra i 15 e i 64 anni, nel 2020, fino alla data odierna, la perdita più consistente si è verificata nella fascia di età 35-44 anni, che diminuisce del 4,1% rispetto al 2019 (-7.266 unità). La popolazione nella classe di età 55-64 anni è in crescita, rispetto al 2018 (+3%, +6.852 unità), seguita da quella tra i 15 e i 24 anni (+0,3%, +376 unità).

(5)

4 Dei liguri in età attiva residenti al 1° gennaio 2020, il 51,9% ha più di 45 anni, mentre le coorti meno numerose sono rappresentate dai residenti tra i 15 e i 24 anni (14,2%) e da quelli tra i 25 e i 34 anni (15,4%).

La distribuzione percentuale di cui sopra non è omogenea in tutto il territorio. Infatti

 La Spezia: ha la percentuale più bassa di giovani tra i 15-24 anni (13,8%) e quella più alta di residenti tra i 35-44 anni (19,3%);

 Savona: ha la quota più bassa di 25-34enni (14,6%) e quella più alta di 45-54enni (27,8%);

 Imperia: ha la quota più alta di 25-34enni (16%) e la più bassa di 45-54enni (26,2%);

 Genova: è in linea con la media regionale per tutte le coorti.

POPOLAZIONE RESIDENTE IN LIGURIA all'1 gennaio

(valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

2019 2020

v.a. v.a.

Imperia 213.840 213.919 Savona 276.064 274.183

Genova 841.180 835.829

La Spezia 219.556 219.196 Liguria 1.550.640 1.543.127

v.a. v%

Imperia 79 0,0%

Savona -1.881 -0,7%

Genova -5.351 -0,6%

La Spezia -360 -0,2%

Liguria -7.513 -0,5%

Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT

Variazioni 2020/2019

POPOLAZIONE RESIDENTE 15-64 ANNI PROVINCE all'1 gennaio 2020

(valori assoluti - valori percentuali)

Imperia Savona Genova La Spezia Liguria

v.a. v.a. v.a. v.a. v.a.

15-24 18.826 23.255 71.969 18.487 132.537

25-34 20.900 24.009 77.829 20.999 143.737

35-44 23.991 29.797 92.332 25.921 172.041

45-54 34.184 45.658 135.077 36.227 251.146

55-64 32.601 41.383 125.612 32.691 232.287

Totale 15-64 anni 130.502 164.102 502.819 134.325 931.748 Imperia Savona Genova La Spezia Liguria

v% v% v% v% v%

15-24 14,4% 14,2% 14,3% 13,8% 14,2%

25-34 16,0% 14,6% 15,5% 15,6% 15,4%

35-44 18,4% 18,2% 18,4% 19,3% 18,5%

45-54 26,2% 27,8% 26,9% 27,0% 27,0%

55-64 25,0% 25,2% 25,0% 24,3% 24,9%

Totale 15-64 anni 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT

POPOLAZIONE RESIDENTE 15-64 ANNI - LIGURIA all'1 gennaio

(valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

2019 2020 v.a. v.a.

15-24 132.161 132.537

25-34 144.328 143.737

35-44 179.307 172.041

45-54 254.918 251.146

55-64 225.435 232.287

Totale 15-64 anni 936.149 931.748

v.a. v%

15-24 376 0,3%

25-34 -591 -0,4%

35-44 -7.266 -4,1%

45-54 -3.772 -1,5%

55-64 6.852 3,0%

Totale 15-64 anni -4.401 -0,5%

Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT

Variazioni 2020/2019

(6)

5 Mercato del lavoro 2019

a) L’occupazione a livello regionale (media 2019)

Secondo i dati di media 2019 diffusi dall’ISTAT, in Liguria l’occupazione è cresciuta da 609.411 unità (media 2018) a 611.767 unità (+0,4%); una variazione che, a livello percentuale, è inferiore sia a quella media nazionale (+0,6%), sia a quella del Nord Ovest (+0,8%). Il tasso di occupazione ligure è salito dal 63% del 2018 al 63,3% del 2019.

L’andamento dell’occupazione ligure presentava le seguenti caratteristiche:

 una crescita del lavoro indipendente (+3,1%, pari a +4.877 unità) e una flessione di quello dipendente (-0,6%, pari a -2.522 unità);

 a livello di settori, un aumento dell’occupazione riguardante soprattutto l’agricoltura (+51,8%, pari a +3.977 unità), seguita dai servizi (+0,2%, pari a +1.202 unità), all’interno dei quali commercio alberghi e ristoranti registravano una crescita dell’1,9% (+2.628 unità);

 una diminuzione degli occupati nell’industria, pari al 2,3% (-2.823 unità), dovuta esclusivamente ad una contrazione nel settore costruzioni (-11,4%, pari a -4.732 unità), al netto del quale l’industria in senso stretto ha registrato una crescita di occupati del 2,4% (+1.909 unità);

 un aumento della sola occupazione femminile (+1,3%, pari a +3.466 unità), poiché quella maschile diminuiva dello 0,3% (-1.110 unità);

 una crescita occupazionale tra i 55-64 anni (+5,8%, pari a +7.386 unità) e tra i 15-24 anni (+5,5%, pari a +1.149 unità), mentre le classi di età dove si è verificata una flessione degli occupati sono state quelle tra i 35-44 anni (-5,6%, pari a -8.042 unità) e quelle tra i 25-34 anni (-0,9%, pari a - 918 unità).

b) L’occupazione a livello provinciale (media 2019)

A livello provinciale nel 2019 l’occupazione è diminuita solo a Genova (-0,5%, pari a -1.652 unità), mentre la Provincia in cui l’occupazione è aumentata maggiormente è quella della Spezia (+4,3%, pari a +3.640 unità).

Con specifico riguardo all’occupazione femminile, a Genova la stessa è diminuita (-1,7%, pari a -2.627 unità), mentre nelle altre province è aumenta, con gli incrementi più elevati registrati a Savona (+7,6%, pari a + 3.393 unità) e a La Spezia (+7,4%, pari a +2.655 unità).

OCCUPATI IN LIGURIA E NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI 2018-2019(*)

(valori assoluti - valori percentuali)

v. a. v. % v. a. v. % v.a. v.%

Imperia 79.330 13,0% 79.574 13,0% 244 0,3%

Savona 108.685 17,8% 108.808 17,8% 123 0,1%

Genova 336.494 55,2% 334.842 54,7% -1.652 -0,5%

La Spezia 84.903 13,9% 88.543 14,5% 3.640 4,3%

LIGURIA 609.411 100,0% 611.767 100,0% 2.356 0,4%

Imperia 34.114 12,7% 34.158 12,6% 44 0,1%

Savona 44.815 16,7% 48.208 17,8% 3.393 7,6%

Genova 153.145 57,1% 150.518 55,4% -2.627 -1,7%

La Spezia 36.008 13,4% 38.663 14,2% 2.655 7,4%

LIGURIA 268.081 100,0% 271.547 100,0% 3.466 1,3%

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT.

2018 2019 Variazioni 2019/2018

Occupazione

Occupazione femminile

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2018 - Media 2019)

(*)Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

(7)

6 Per quanto riguarda i tassi di occupazione per classe di età nelle quattro province liguri, si evidenzia che nel 2019 l’unica provincia in cui l’indicatore è al di sotto della media regionale è Imperia (59,5%).

L’indicatore in tutte le province assume il valore più basso in corrispondenza della classe 15-24 anni, in un intervallo che va dal minimo di Genova (14,9%) al massimo di Imperia (20,7%), mentre i tassi più elevati sono in corrispondenza delle classi 35-44 anni e 45-54 anni.

Con riferimento alla distribuzione percentuale tra lavoro dipendente e lavoro autonomo, si osser va che Genova è l’unica provincia in cui è diminuito il primo (-4,2%, pari a -11.213 unità) e aumentato il secondo (+13,3%, pari a +9.562 unità).

2018 - 2019 (valori percentuali)

Imperia Savona Genova La Spezia Liguria

15 - 24 anni 15,9% 18,1% 14,7% 19,3% 16,1%

18 - 29 anni 36,5% 43,7% 37,0% 39,3% 38,4%

15 - 29 anni 29,8% 35,2% 30,3% 31,9% 31,3%

25 - 34 anni 64,4% 70,5% 70,0% 65,9% 68,6%

35 - 44 anni 76,9% 79,2% 79,0% 73,4% 78,0%

45 - 54 anni 70,1% 79,5% 78,6% 74,8% 77,0%

55 - 64 anni 54,5% 52,1% 61,5% 55,6% 58,0%

15 - 64 anni 59,0% 63,2% 64,4% 61,1% 63,0%

Imperia Savona Genova La Spezia Liguria

15 - 24 anni 20,7% 20,6% 14,9% 15,7% 16,8%

18 - 29 anni 43,8% 41,4% 36,6% 41,7% 39,2%

15 - 29 anni 36,1% 33,8% 29,5% 34,1% 31,9%

25 - 34 anni 67,3% 70,4% 66,0% 73,5% 68,0%

35 - 44 anni 67,2% 78,4% 79,0% 76,3% 76,8%

45 - 54 anni 72,5% 79,9% 78,4% 80,2% 78,2%

55 - 64 anni 56,2% 56,1% 62,4% 58,4% 59,9%

15 - 64 anni 59,5% 64,1% 63,7% 64,1% 63,3%

Fonte: ISTAT - Rilevazioni sulle Forze di Lavoro (Media 2018 - 2019)

Classi di età Anno 2019

TASSI DI OCCUPAZIONE PER CLASSE DI ETA' NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI

Classi di età Anno 2018

2018 - 2019(*)

(valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

2018 2019

v.a v.a v. a. v.%

Dipendenti 52.965 53.730 765 1,4%

Indipendenti 26.365 25.844 -521 -2,0%

Totale 79.330 79.574 244 0,3%

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2018 - Media 2019)

(*)Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

OCCUPATI PER POSIZIONE NELLA PROFESSIONE - IMPERIA

Variazioni 2019/2018

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT

2018 - 2019(*)

(valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

2018 2019

v.a v.a v. a. v.%

Dipendenti 70.625 73.924 3.299 4,7%

Indipendenti 38.060 34.884 -3.176 -8,3%

Totale 108.685 108.808 123 0,1%

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2018 - Media 2019)

(*)Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

OCCUPATI PER POSIZIONE NELLA PROFESSIONE - SAVONA

Variazioni 2019/2018

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT

(8)

7

Infine, con riferimento agli occupati per ramo di attività economica nelle singole province, si rileva che l’occupazione nell’industria è diminuita solo a Genova (-7,1%, pari a -4.760 unità). Nei settori che compongono l’industria, ossia manifatturiero e costruzioni, l’occupazione nel manifatturiero è diminuita a Genova (-7,1%, pari a -4.760 unità) e a La Spezia (-1,3%, pari a -140 unità); tuttavia in quest’ultima provincia si è registrato, al contempo, un incremento nelle costruzioni (+30,2%, pari a +1.167 unità).

Nel settore dei servizi si sono registrate flessioni a Imperia (-2,6%, pari a -1.541 unità) e a Savona (- 1,5%, pari a -1.272 unità). Il commercio, gli alberghi e i ristoranti hanno perso occupati esclusivamente a Savona (10,7%, pari a -3.227 unità).

c) La disoccupazione a livello regionale (media 2019)

Nel 2019, i disoccupati in Liguria sono scesi dalle 66.950 unità del 2018 alle 64.942 unità del 2019 (- 3%). La contrazione della disoccupazione si è verificata anche in Italia (-6,3%, pari a -173.944 unità) e nel Nord (Nord Ovest -6,2%, pari a -31.983 unità, Nord Est -7,7%, pari a -25.358 unità). Il tasso di disoccupazione ligure nel 2019 scende quindi al 9,6%, rispetto al 9,9%

dell’anno precedente.

La disoccupazione ligure nel 2019 presenta le seguenti caratteristiche:

 una diminuzione della componente maschile (-9,6%, pari a -2.868 unità), nonostante la contestuale crescita degli uomini inattivi nella fascia 15-64 anni (+2,9%, pari a +3.128 unità);

 una crescita della componente femminile (+2,3%, pari a +860 unità), accompagnata da una contestuale flessione delle donne inattive nella fascia 15-64 anni (-3,3%, pari a -5.650 unità);

 una contrazione dei disoccupati alla ricerca del primo impiego (-23,6%, pari a -2.642 unità) e un aumento di coloro che hanno perso una precedente occupazione o comunque hanno avuto esperienze di lavoro pregresse (1,1%, pari a +633 unità);

 un tasso di disoccupazione più elevato nella fascia 15-24 anni (23,6%), anche se proprio in questa fascia si è registrata la contrazione più importante dell’indicatore rispetto al 2018 (36,3%). Il tasso di disoccupazione diminuiva anche nella fascia 55-64 anni, scendendo dal 6%

al 4,7%.

 L’aumento più elevato, in termini di punti percentuali, si è verificato nella fascia di età 25-34 anni, il cui tasso di disoccupazione è stato del 14,5% (+1,4 punti percentuali rispetto al 2018).

2018 - 2019(*)

(valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

2018 2019

v.a v.a v. a. v.%

Dipendenti 62.939 67.568 4.629 7,4%

Indipendenti 21.964 20.975 -989 -4,5%

Totale 84.903 88.543 3.640 4,3%

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2018 - Media 2019)

(*)Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

OCCUPATI PER POSIZIONE NELLA PROFESSIONE - LA SPEZIA

Variazioni 2019/2018

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT 2018 - 2019(*)

(valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

2018 2019

v.a v.a v. a. v.%

Dipendenti 264.506 253.293 -11.213 -4,2%

Indipendenti 71.987 81.549 9.562 13,3%

Totale 336.494 334.842 -1.652 -0,5%

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2018 - Media 2019)

(*)Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

OCCUPATI PER POSIZIONE NELLA PROFESSIONE - GENOVA

Variazioni 2019/2018

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT

(9)

8 d) La disoccupazione a livello provinciale (media 2019)

Le persone in cerca di occupazione aumentavano nelle province di Genova (+3,5%, pari a +1.254 unità) e di Imperia (+1%, pari a +120 unità) e diminuivano in quelle di Savona (-29,3%, pari a -2.690 unità) e della Spezia (-7,3%, pari a -692 unità). Nelle province di Savona e della Spezia si registrava anche una diminuzione della disoccupazione femminile (-34,2%, pari a -1.734 unità a Savona e -8,7%, pari a -495 unità alla Spezia).

I tassi di disoccupazione sono diminuiti in tutte le province per le fasce 15-29 anni e 18-29 anni. Per contro il tasso è salito, rispettivamente, nella fascia 15-24 anni alla Spezia (dal 24,1% al 30%), nella fascia 25-34 anni a Imperia (dal 17,7% al 18,9%) e a Genova (dal 12% al 15,8%), mentre per gli over 35 l’indicatore è salito a Imperia (dal 10,2% all’11,7%) e a Genova (dal 7,4% all’8%).

Per ciò che attiene alla popolazione inattiva tra i 15-64 anni, questa è diminuita alla Spezia (-8,1%, pari a -3.462 unità) per effetto del concomitante decremento della popolazione maschile e

2018 - 2019(*)

(valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

2018 2019

v.a v.a v.a v%

Imperia 12.375 12.495 120 1,0%

Savona 9.194 6.504 -2.690 -29,3%

Genova 35.928 37.182 1.254 3,5%

La Spezia 9.453 8.761 -692 -7,3%

Liguria 66.950 64.942 -2.008 -3,0%

PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI

Variazioni 2019/2018

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT (Media 2018 - Media 2019) (*)Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

2018 - 2019(*)

(valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

2018 2019

v.a v.a v.a v%

Imperia 5.764 7.599 1.835 31,8%

Savona 5.077 3.343 -1.734 -34,2%

Genova 20.568 21.822 1.254 6,1%

La Spezia 5.668 5.173 -495 -8,7%

Liguria 37.077 37.937 860 2,3%

DONNE IN CERCA DI OCCUPAZIONE NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI

Variazioni 2019/2018

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT (Media 2018 - Media 2019) (*)Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

2018 - 2019 (valori percentuali)

2018 2019 2018 2019 2018 2019 2018 2019 2018 2019 2018 2019

Imperia 41,9% 23,4% 26,0% 21,2% 26,0% 19,8% 11,7% 13,7% 10,2% 7,6% 12,8% 9,7%

Savona 26,0% 9,2% 13,9% 7,6% 13,9% 7,6% 5,4% 6,8% 4,9% 4,4% 6,1% 5,0%

Genova 32,5% 24,8% 20,2% 21,2% 20,4% 20,7% 11,3% 12,6% 5,6% 5,6% 7,7% 7,7%

La Spezia 23,0% 36,2% 20,5% 19,4% 20,5% 19,4% 8,4% 6,0% 6,0% 4,9% 7,2% 6,7%

2018 2019 2018 2019 2018 2019 2018 2019 2018 2019 2018 2019

Imperia 46,7% 15,7% 43,5% 24,6% 43,5% 25,2% 27,5% 24,8% 10,2% 16,6% 14,5% 18,2%

Savona 35,4% 18,2% 27,4% 15,9% 27,4% 15,9% 17,9% 9,0% 7,1% 5,2% 10,2% 6,5%

Genova 47,0% 30,6% 28,7% 25,6% 28,7% 25,6% 12,9% 19,3% 9,5% 10,7% 11,8% 12,7%

La Spezia 25,3% 17,9% 28,8% 15,6% 28,8% 15,6% 23,1% 19,7% 10,5% 9,8% 13,6% 11,8%

2018 2019 2018 2019 2018 2019 2018 2019 2018 2019 2018 2019

Imperia 43,3% 20,7% 32,9% 22,8% 32,9% 22,3% 17,7% 18,9% 10,2% 11,7% 13,5% 13,6%

Savona 30,4% 13,8% 18,9% 11,2% 18,9% 11,2% 10,3% 7,8% 5,9% 4,7% 7,8% 5,6%

Genova 39,6% 26,6% 24,2% 23,1% 24,3% 22,8% 12,0% 15,8% 7,4% 8,0% 9,6% 10,0%

La Spezia 24,1% 30,0% 24,5% 17,7% 24,5% 17,7% 15,1% 12,1% 7,9% 7,1% 10,0% 9,0%

Fonte: ISTAT - Rilevazioni sulle Forze di Lavoro (Media 2018 - Media 2019)

Totale

15-24 anni 15-29 anni 18-29 anni 25-34 anni 35 anni e più 15 anni e più 25-34 anni 35 anni e più 15 anni e più

Femmine

15-24 anni 15-29 anni 18-29 anni 25-34 anni 35 anni e più 15 anni e più TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E CLASSE DI ETA' NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI

Maschi 15-24 anni 15-29 anni 18-29 anni

(10)

9 femminile e a Imperia (-2,7%, pari a -1.097 unità) per effetto della sola riduzione della popolazione femminile (-9,3%, pari a -2.453 unità).

e) I N.E.E.T in Liguria

Il fenomeno dei NEET (Not in Employment, Education or Training), ossia i giovani che non lavorano, non studiano e non sono inseriti in percorsi formativi, ha registrato nel 2019 una flessione in quasi tutte le regioni e in quasi tutte le fasce di età.

Secondo le stime ISTAT, in Liguria nel 2019 i N.E.E.T sono:

 35.729 unità nella fascia 15-29 anni, in diminuzione dell’11,6% rispetto al 2018 (-4.708 unità). In Italia nello stesso periodo sono calati del 5,3% (in particolare, nel Nord Ovest, del 3,8%).

Rispetto alla popolazione complessiva nella fascia 15-29 anni, i NEET ammontavano al 17,7% in Liguria, al 15,5% nel Nord Ovest e al 22,2% in Italia;

 16.892 unità nella fascia 15-24 anni, in diminuzione del 27,1% rispetto al 2018 (-6.289 unità), anno in cui avevano toccato il valore più alto dal 2004. In Italia nello stesso periodo sono calati del 5,8%

(in particolare, nel Nord Ovest, del 6,1%.

Rispetto alla popolazione complessiva nella fascia 15-24 anni, i NEET ammontavano al 12,9% in Liguria, al 13,3% nel Nord Ovest e al 18,1% in Italia.

(valori assoluti - variazioni percentuali)

2018 2019 Variazioni

2019/2018 2018 2019 Variazioni

2019/2018 2018 2019 Variazioni 2019/2018

v.a. v.a. v% v.a. v.a. v% v.a. v.a. v%

Imperia 14.696 16.052 9,2% 26.469 24.016 -9,3% 41.165 40.068 -2,7%

Savona 17.183 20.098 17,0% 34.641 32.284 -6,8% 51.824 52.382 1,1%

Genova 58.684 58.595 -0,2% 85.621 87.192 1,8% 144.305 145.786 1,0%

La Spezia 16.333 15.279 -6,5% 26.289 23.881 -9,2% 42.622 39.160 -8,1%

Totale inattivi 15-

64 anni 106.896 110.024 2,9% 173.021 167.373 -3,3% 279.917 277.396 -0,9%

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT.

(*)Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

INATTIVI 15-64 ANNI PER PROVINCIA

Maschi Femmine Totale

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2018 - Media 2019)

7 9 11 13 15 17 19 21 23

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45

2014 2015 2016 2017 2018 2019

incidenza %

Migliaia

NEET 15-29 anni in Liguria. Anni 2014-2019 (valori assoluti, % NEET su pop. stessa classe di età)

NEET v.a. Incidenza % NEET 21,6% 20,5%

17,6%

20,9% 20,1%

43.089 40.881 34.859 41.584 40.437 35.729 17,7%

(11)

10

7 9 11 13 15 17 19 21 23

0 5 10 15 20 25 30 35

2014 2015 2016 2017 2018 2019

incidenza %

Migliaia

NEET 15-24 anni in Liguria. Anni 2014-2019 (valori assoluti, % NEET su pop. stessa classe di età)

NEET v.a. Incidenza % NEET

16,2% 15,9% 14,7%

17,5% 17,8%

21.089 20.570 19.019 22.766 23.181

12,9%

16.892

(12)

11 Mercato del lavoro - Confronto tra II trimestre 2019-2020

a) L’occupazione a livello regionale

Soprattutto per effetto dell’emergenza sanitaria per Covid-19 ed il conseguente lockdown della maggior parte delle attività produttive, secondo i dati diffusi dall’ISTAT, l’occupazione in Liguria scende dalle 613.003 unità del II trimestre 2019 alle 587.922 unità del secondo trimestre 2020 (-4,1%). Nel Nord e in Italia la flessione dell’occupazione è più contenuta (Nord Ovest: -2,9%, -201.153 unità; Nord Est: - 3,1%, -165.110 unità; Italia: -3,6%, -840.910 unità).

Pertanto nel II trimestre 2020, l’andamento dell’occupazione ligure si caratterizza per:

- una flessione che riguarda entrambe le componenti di genere, diminuendo gli uomini del 4,6% (- 15.935 unità) e le donne del 3,4% (-9.146 unità);

- una contrazione più accentuata del lavoro indipendente (-9,6%, -17.170 unità), che riguarda soprattutto la componente femminile (-13,6%, -8.368 unità);

- una diminuzione del lavoro alle dipendenze (-1,8%, -7.909 unità) riferito principalmente alla componente maschile (-3,2%, -7.132 unità) 1;

- una diminuzione degli occupati in agricoltura (-18,3%, -2.450 unità);

- una diminuzione degli occupati nell’industria (-7,9%, -9.166 unità), riguardante sia il manifatturiero (-8,5%, -7.030 unità), sia le costruzioni (-6,2%, -2.136 unità); una diminuzione degli occupati nei servizi (-2,8%, -13.465 unità), riguardante soprattutto commercio, alberghi e ristoranti (-8,8%, - 12.894 unità).

1 La flessione più contenuta dell’occupazione dipendente è in parte influenzata dai criteri di classificazione usati dall’ISTAT, per cui i cassaintegrati rientrano nel computo degli occupati fino ai 3 mesi di permanenza in CIG; se la CIG dura oltre questo periodo il lavoratore è comunque considerato occupato se percepisce almeno il 50% della retribuzione.

2° trimestre 2019 - 2° rimestre 2020

v.a. v.%

Liguria 613.003 587.922 -25.081 -4,1%

Nord Ovest 6.996.140 6.794.987 -201.153 -2,9%

Nord Est 5.255.159 5.090.049 -165.110 -3,1%

Italia 23.553.667 22.712.757 -840.910 -3,6%

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020)

Tab. 1 - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE - CONFRONTO RIPARTIZIONALE

Variazioni 2°trim-20/2°trim-19 2°trimestre

2019

2°trimestre 2020 (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

(13)

12 Tab. 2 - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE PER GENERE IN LIGURIA

2° Trimestre 2019 - 2° Trimestre 2020

v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.%

Maschi 342.783 55,9% 326.848 55,6% -15.935 -4,6%

Femmine 270.220 44,1% 261.074 44,4% -9.146 -3,4%

Totale 613.003 100,0% 587.922 100,0% -25.081 -4,1%

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT.

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020)

2°trimestre 2019 2°trimestre 2020

Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

Variazioni 2°trim20/2°trim19 (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

(valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

2°trim2019 2°trim2020

v.a v.a v. a. v.%

Dipendenti 434.517 426.608 -7.909 -1,8%

di cui uomini 225.974 218.842 -7.132 -3,2%

di cui donne 208.543 207.765 -778 -0,4%

Indipendenti 178.485 161.315 -17.170 -9,6%

di cui uomini 116.808 108.006 -8.802 -7,5%

di cui donne 61.677 53.309 -8.368 -13,6%

Totale 613.003 587.922 -25.081 -4,1%

Variazioni 2°trim2020/2°trim2019

Fonte: ALFA - O.M.L. Elab orazioni su dati ISTAT

Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020)

Tab. 3 - OCCUPATI PER POSIZIONE NELLA PROFESSIONE IN LIGURIA

2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020

v.a v.% v.a v.% v.a. v.%

Agricoltura 13.409 2,2% 10.959 1,9% -2.450 -18,3%

Industria 116.760 19,0% 107.594 18,3% -9.166 -7,9%

Industria escluse

costruzioni 82.557 13,5% (n.d) 75.527 12,8% (n.d) -7.030 -8,5%

costruzioni 34.204 5,6% (n.d) 32.068 5,5% (n.d) -2.136 -6,2%

Servizi 482.834 78,8% 469.369 79,8% -13.465 -2,8%

commercio, alberghi e

ristoranti 146.808 23,9% (n.d) 133.914 22,8% (n.d) -12.894 -8,8%

altre attività di servizi 336.026 54,8% (n.d) 335.455 57,1% (n.d) -571 -0,2%

Totale 613.003 100,0% 587.922 100,0% -25.081 -4,1%

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT

Tab. 4 - OCCUPATI PER RAMO DI ATTIVITA' ECONOMICA IN LIGURIA

(n.b) Il peso percentuale è calcolato sul totale degli occupati

Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020 (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

2°trimestre 2019 2°trimestre 2020 Variazioni 2°trim20/2°trim19

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2°trimestre 2019-2°trimestre 2020)

(14)

13 La discesa dei tassi di occupazione è generalizzata. In Italia passa dal 59,4% del secondo trimestre 2019 al 57,5% del secondo trimestre 2020. Nel Nord Ovest scende dal 67,4% al 65,4%. In Liguria dal 63,3% al 61,5%. L’indicatore ligure, declinato anche per le componenti di genere, è inferiore a quello del Nord Ovest, ma sempre superiore a quello nazionale.

b) La disoccupazione a livello regionale

In Liguria i disoccupati diminuiscono dalle 62.936 unità del secondo trimestre 2019 alle 46.679 unità del secondo trimestre 2020 (-25,8%). La marcata flessione della disoccupazione riguarda anche l’Italia (-25,4%) e il Nord (Nord Ovest: -19,3%; Nord Est: -12,7%) ed è conseguente alle restrizioni imposte dal Governo in fase di lockdown (divieto di licenziamento e ampliamento dei lavoratori destinatari di CIG), che si vanno a sommare a una ripresa delle attività produttive carica di incognite rispetto all’evoluzione della situazione sanitaria.

CONFRONTO RIPARTIZIONALE

(valori percentuali)

2°trim19 2°trim20

Liguria 70,2% 67,8%

Nord Ovest 74,4% 72,3%

Nord Est 77,1% 75,6%

Italia 68,2% 66,6%

Liguria 56,4% 55,2%

Nord Ovest 60,2% 58,5%

Nord Est 61,7% 58,8%

Italia 50,7% 48,4%

Liguria 63,3% 61,5%

Nord Ovest 67,4% 65,4%

Nord Est 69,4% 67,2%

Italia 59,4% 57,5%

Tab. 5 - DINAMICA DEL TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI

2°trimestre 2019- 2°trimestre 2020

Maschi

Totale Femmine

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020)

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT.

2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020

v.a. v.%

Liguria 62.936 46.679 -16.257 -25,8%

Nord Ovest 452.838 365.534 -87.304 -19,3%

Nord Est 289.336 252.559 -36.777 -12,7%

Italia 2.544.824 1.897.490 -647.334 -25,4%

2°trimestre 2020 (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020)

Variazioni 2°trim20/2°trim19

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT.

Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

2°trimestre 2019

Tab. 6 - PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE IN LIGURIA

(15)

14 Se si considerano gli inattivi tra i 15-64 anni nella cosiddetta “zona grigia”, cioè quelli che vorrebbero lavorare pur non impegnandosi attivamente alla ricerca di un’occupazione, e il cui numero risulta dalla somma delle categorie di coloro che cercano lavoro non attivamente, cercano lavoro ma non sono immediatamente disponibili e non cercano ma sono disponibili a lavorare, la percentuale degli stessi aumenta del 35,1% (+17.533 unità), soprattutto per effetto della crescita di coloro che cercano ma non sono immediatamente disponibili a lavorare (+98,2%, +6.423 unità)2.

Le donne inattive in “zona grigia” nel secondo trimestre 2020 salgono al 41% (+10.509 unità), una percentuale maggiore rispetto a quella degli uomini (+28,9%, +7.024 unità).

In termini percentuali, in Liguria il tasso di disoccupazione scende dal 9,3% al 7,4%. L’indicatore femminile cala dal 12,3% all’8,4% e quello maschile dal 6,8% al 6,5%.

2 L’ISTAT ricorda che la definizione armonizzata a livello europeo affinché un individuo possa essere considerato come disoccupato è: a) aver intrapreso almeno un’azione di ricerca nell’ultimo mese; b) essere disponibile a iniziare un impiego entro 2 settimane.

2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020

v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.%

Maschi 25.010 39,7% 22.779 48,8% -2.231 -8,9%

Femmine 37.927 60,3% 23.900 51,2% -14.027 -37,0%

Totale 62.936 100,0% 46.679 100,0% -16.257 -25,8%

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT.

Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

Variazioni 2°trim20/2°trim19 2°trimestre 2019

Tab. 7 - ANDAMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE PER GENERE IN LIGURIA

2°trimestre 2020

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020) (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020 (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)

2°trim 2019 2°trim2020

Variazioni

2°trim20/2°trim19 2°trim 2019 2°trim2020

Variazioni 2°trim20/2°tr

im19 2°trim 2019 2°trim2020

Variazioni 2°trim20/2°trim19

v.a. v.a. v% v.a. v.a. v% v.a. v.a. v%

Cercano lavoro

non attivamente 12.249 13.097 6,9% 6.930 16.609 139,7% 19.179 29.706 54,9%

Cercano lavoro ma non sono immediatamente disponibili a

lavorare 2.571 7.075 175,2% 3.967 5.886 48,4% 6.538 12.961 98,2%

Non cercano ma

disponili a lavorare 9.497 11.169 17,6% 14.705 13.616 -7,4% 24.202 24.785 2,4%

Totale inattivi in

zona grigia 24.317 31.341 28,9% 25.602 36.111 41,0% 49.919 67.452 35,1%

Non cercano e non disponibili a

lavorare 88.656 94.109 6,2% 140.802 148.736 5,6% 229.457 242.845 5,8%

Totale inattivi 15-

64 anni 112.972 125.450 11,0% 166.404 184.847 11,1% 279.376 310.297 11,1%

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT.

Totale

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020)

Per effetto degli arrotondamenti i totali possono risultare discordanti in un range di 1/3 unità

Maschi Femmine

Tab. 8 - INATTIVI 15-64 ANNI IN LIGURIA

(16)

15 1.1.2. Organizzazione regionale dei CPI e relativo bacino di utenza

Nell’esercizio delle proprie funzioni di indirizzo, programmazione, coordinamento, controllo, monitoraggio e valutazione delle attività inerenti le politiche del lavoro e i servizi per il lavoro, Regione Liguria assegna un ruolo strategico ai CPI nel contesto del sistema economico locale.

Sulla scorta dei principi dettati dal d.lgs. 150/2015 e delle ulteriori competenze attribuite dal d. l. 4/2019, i CPI svolgono per conto di Regione Liguria le funzioni e i compiti amministrativi in materia di politiche attive del lavoro, attivando i beneficiari di ammortizzatori sociali e del reddito di cittadinanza domiciliati nel territorio della Regione, e rendendo disponibili i servizi e le misure di politica attiva del lavoro a tutti i residenti sul territorio italiano.

In tutto il territorio ligure esistono tredici Centri per l’Impiego: quattro a Genova, rispettivamente Genova Centro, Genova Ponente, Genova Valbisagno, Genova Valpolcevera; uno a Chiavari per la zona del Tigullio;

due a Levante, rispettivamente a Spezia e Sarzana; sei a Ponente, rispettivamente a Savona, Valbormida Carcare, Albenga, Imperia, Sanremo e Ventimiglia.

Le sedi CPI di Genova Centro, Chiavari, La Spezia, Savona e Imperia offrono altresì la possibilità di accesso al servizio di Collocamento mirato (cfr. infra, §1.3.2, lett. m), rivolto a persone con disabilità o ad appartenenti a categorie protette, che desiderano entrare nel mondo del lavoro e alle aziende interessate a inserirle nel proprio organico.

Al fine di fornire una dimensione quantitativa del volume di servizi e di contatti che i CPI liguri sviluppano annualmente, si darà conto al successivo paragrafo 1.3.3 delle attività dell’ultimo triennio.

Al momento dell’avvio del passaggio dei CPI dal Ministero del Lavoro alle Province, il bacino di utenza potenziale dei singoli CPI era stato calcolato in una popolazione residente tra le 100 e le 150 mila unità; nel trascorso ventennio non si sono registrate significative variazioni in tale assetto, stante la sostanziale staticità della popolazione residente ligure che tende, anzi, a diminuire costantemente in termini di popolazione attiva a causa della fortissima incidenza demografica degli anziani.

CONFRONTO RIPARTIZIONALE

(valori percentuali)

2°trim19 2°trim20

Liguria 6,8% 6,5%

Nord Ovest 5,3% 4,5%

Nord Est 3,9% 3,7%

Italia 9,1% 7,2%

Liguria 12,3% 8,4%

Nord Ovest 7,0% 5,9%

Nord Est 6,8% 6,0%

Italia 10,7% 8,4%

Liguria 9,3% 7,4%

Nord Ovest 6,1% 5,1%

Nord Est 5,2% 4,7%

Italia 9,8% 7,7%

Totale Femmine

Tab. 9 - DINAMICA DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE

Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT.

Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020)

Maschi

2°trimestre 2019 - 2°trimestre 2020

(17)

16 Esaminando nel dettaglio il potenziale bacino di utenza articolato per bacino territoriale su cui insistono i singoli CPI, si rileva quanto segue:

Bacino territoriale di Imperia

 CPI Sanremo: ha la minor percentuale di giovani tra i 15-24enni (13,9%) e la più alta tra chi ha tra i 55 e i 64 anni (25,7%);

 CPI Ventimiglia: ha la percentuale più elevata di popolazione tra i 35-44enni (19,4%);

 CPI Imperia: rispetto alla media provinciale, presenta la quota più elevata di giovanissimi, in quanto il 15,3% dei residenti ha tra i 15 e i 24 anni.

Bacino territoriale di Savona

 CPI Albenga: ha la più alta percentuale di residenti tra i 35-44enni (19,4%) e la più bassa tra i 55- 64enni (24,3%);

 CPI Savona: ha il 25,9% di 55-64enni;

 CPI Carcare: ha la percentuale più alta di giovani tra i 25-34enni (15,5%) e la più bassa tra i 35-44 anni (16,1%), presentando uguale percentuale di residenti 55-64enni rispetto a Savona, avvertendo che, nelle coorti successive (45-54enni e 55-64enni), i residenti risultano superiori, sempre in termini percentuali, alla media provinciale.

POPOLAZIONE RESIDENTE 15-64 ANNI PER CPI - IMPERIA all'1 gennaio 2020

(valori assoluti - valori percentuali)

CPI Imperia

CPI Sanremo

CPI

Ventimiglia Imperia

v.a. v.a. v.a. v.a.

15-24 6.856 7.000 4.970 18.826

25-34 6.972 8.167 5.761 20.900

35-44 8.232 8.922 6.837 23.991

45-54 11.971 13.286 8.927 34.184

55-64 10.912 12.941 8.748 32.601

Totale 15-64 anni 44.943 50.316 35.243 130.502 CPI

Imperia

CPI Sanremo

CPI

Ventimiglia Imperia

v% v% v% v%

15-24 15,3% 13,9% 14,1% 14,4%

25-34 15,5% 16,2% 16,3% 16,0%

35-44 18,3% 17,7% 19,4% 18,4%

45-54 26,6% 26,4% 25,3% 26,2%

55-64 24,3% 25,7% 24,8% 25,0%

Totale 15-64 anni 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT

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