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Recupero ambientale e morfologico di cava di calcarenite - GE.S.A.C. S.r.l.

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(1)

Amministrazione

Regione Siciliana

Provincia di Catania – Comune di Catania

Oggetto dell’intervento

Recupero ambientale e morfologico di cava di calcarenite - GE.S.A.C.

S.r.l.

Zona d‘intervento

C.da Volpe

Elaborato

Valutazione di Incidenza Ambientale

Art. 5 del D.P.R. 8 settembre 1997 n.357 e s.m.i. del Decreto Assessoriale 30 marzo 2007 della Regione Siciliana

Proprietà

GE.S.A.C. S.r.l.

Estensori

Dott.sa Jenny Dolfdini Dott.ssa Enrichetta Lupo Ing. Paola Rovari

Dott.ssa Valeria Pappalardo

Il presente elaborato è confidenziale e ne è vietata la riproduzione o l'utilizzo da terzi non autorizzati

Denominazione Progetto Valutazione di Incidenza Ambientale

Fase del progetto Progetto definitivo

Formato A4

Versione Rev. 0 Data 08/08/2018

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Informazioni documento

Operazione Soggetto Data

Redazione New Consult Ambiente S.r.l. – Dott.ssa Jenny Dolfini 30/07/2018

Verificato New Consult Ambiente S.r.l. – Dott.ssa Enrichetta Lupo 02/08/2018

Approvato Consulente GE.S.A.C. S.r.l. – Dott.ssa Valeria Pappalardo 08/08/2018

File: 2018.03.03 - VINCA

Numero di pagine: 58

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2018.08.08 - VINCA.docx 3/58

INDICE

1. PREMESSA 4

2. QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO E METODOLOGICO IN MATERIA DI

VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE 6

2.1. Inquadramento normativo 6

2.2. Inquadramento metodologico 8

3. FASE 1: DETERMINAZIONE DELLA EVENTUALE CONNESSIONE TRA IL PROGETTO

E LA RETE NATURA 2000 11

3.1. Inquadramento del sito 11

3.2. Contenuti di base del progetto 13

4. FASE 2: DESCRIZIONE DEL PROGETTO 15

4.1. Caratterizzazione del progetto. 16

4.2. Gestione dei rifiuti e utilizzo di risorse naturali 16

4.3. Inquinamento, disturbi ambientali e rischio di incidenti 16

4.4. Complementarità con altri interventi 16

5. FASE 3: CARATTERIZZAZIONE DEI SITI NATURA 2000 PRESENTI NEL CONTESTO

TERRITORIALE 19

5.1. SITO SIC ITA070001 - Foce del Fiume Simeto e Lago Gornalunga 23

5.2. SITO ZPS ITA070029 - Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area

antistante la foce 28

5.3. La Riserva Naturale Orientata “Oasi del Simeto“ 33

5.3.1. La Fauna 34

5.3.2. La Vegetazione 35

5.3.3. Gli Ambienti 36

5.3.4. L’influenza dell’uomo 37

6. FASE 4: INDIVIDUAZIONE E DESCRIZIONE DELLE EVENTUALI MODALITÀ IN CUI IL

PROGETTO PUÒ INCIDERE SUL SITO NATURA 2000 38

7. FASE 5: INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI CONSERVAZIONE DIE SITI NATURA 2000 E DELLE EVENTUALI INFLUENZE DEL PROGETTO 41 8. FASE 6: DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI MISURE DI MITIGAZIONE,

COMPENSAZIONE E/O MONITORAGGIO 44

9. CONCLUSIONI 46

BIBLIOGRAFIA 47

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1. PREMESSA

Il presente documento consiste nella Valutazione di Incidenza Ambientale (di seguito VINCA), pre- sentato come analisi integrativa alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA - Prot.

324773 del 15/12/2010 e successiva nota Prot. 278361 del 02/11/2010), del progetto di recupero ambientale e morfologico relativo all’attività di estrazione di calcareniti autorizzata con provvedimenti n. 02/08 del 12/02/2008 e s.m.i. dal Distretto Minerario di Catania.

Il progetto, allo stato attuale, prevede il recupero dell’area mediante la realizzazione di un impianto di smaltimento rifiuti (D1) non pericolosi esclusivamente di natura non putrescibile.

Si precisa che il progetto di recupero mediante impianto per rifiuti non pericolosi era già risultato oggetto di valutazione positiva da parte della Provincia Regionale di Catania come da parere Prot.

79411 del 23/09/2011.

La VINCA è stata elaborata ai sensi:

- Dell’art. 5 del DPR 357/97 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE rela- tiva alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” e s.m.i.1.

- del Decreto Assessoriale 30 marzo 2007 – Assessorato Territorio e Ambiente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 20 del 27/04/2007. “Prime disposizioni d'urgenza relative alle modalità di svolgimento della valutazione di incidenza ai sensi dell'art.

5, comma 5, del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 e successive modifiche ed integrazioni”.

- Dell’art. 1 della Legge n.13 dell’8 maggio 2007 “Disposizioni in favore dell’esercizio di attività economiche in siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale. Norme in materia di edilizia popolare e cooperativa. Interventi nel settore del turismo. Modifiche alla legge re- gionale n. 10 del 2007 e s.m.i.»2.

- Dei contenuti di cui al “Piano Regione Di Gestione Dei Rifiuti Speciali in Sicilia" aggiornato con Decreto Presidenziale 21 aprile 2017 n.10 che ha approvato il regolamento di attuazione di cui all'art. 9 della legge regionale 8 aprile 2010, n.9, e l'allegato "Aggiornamento del Piano regionale per la gestione dei rifiuti speciali in Sicilia", parte integrante dello stesso.

Il presente documento è quindi volto ad individuare e valutare i potenziali effetti che l'intervento puó avere sui seguenti Siti della Rete Natura 2000:

- SIC ITA070001 “Foce del Fiume Simeto e Lago Gornalunga“ (ora ZSC);

- ZPS ITA070029 “Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area antistante la foce".

Il presente documento di Valutazione di Incidenza Ambientale viene redatto secondo gli indirizzi:

- dell’Allegato 2 del D. A. 30 marzo 2007: Decreto Assessoriale 30 marzo 2007 – Assessorato Territorio e Ambiente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 20 del 27/04/2007. “Prime disposizioni d'urgenza relative alle modalità di svolgimento della valuta- zione di incidenza ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 e suc- cessive modifiche ed integrazioni”.

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relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” e s.m.i.3.

- della Guida Metodologica “Assessment of plans and projects significantly affecting Natura 2000 sites. Methodological guidance on the provisions of Article 6 (3) and (4) of the Habitats Directive 92/43/EEC” redatto dalla Oxford Brookes University per conto della Commissione Europea DG Ambiente.

3 DPR 12 marzo 2003, n. 120 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al dPR 8 settembre 1997, n. 357, concer- nente attuazione della Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi natuali, nonché della flora e della fauna selvatiche (G.U. n. 124 del 30.05.2003)

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2. QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO E METODOLOGICO IN MATERIA DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE

2.1. Inquadramento normativo

La Direttiva n. 79/409/CEE relativa alla conservazione degli uccelli selvatici (detta anche Direttiva Uccelli) è una direttiva approvata il 2 aprile 1979 dalla Commissione Europea che ha lo scopo di promuovere la tutela e la gestione delle popolazioni di specie di uccelli selvatici nel territorio europeo.

Sulla base di questa direttiva sono state create le Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.).

La Direttiva è stata sostituita dalla "Direttiva 2009/147/CE del Parlamento Europeo e del consiglio del 30 novembre 2009 concernente la conservazione degli uccelli selvatici”.

La Direttiva n. 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (detta anche Direttiva Habitat) è una direttiva approvata il 21 maggio 1992 dalla Commissione Europea che ha lo scopo di promuovere il mantenimento della biodiversità me- diante la conservazione degli habitat naturali nel territorio europeo.

Sulla base di questa direttiva sono stati creati i Siti di Interesse Comunitario o Siti di Importanza Comunitaria (SIC), che contribuiscono a mantenere o ripristinare una delle tipologie di habitat defi- nite nell'allegato 1 o a mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente una delle specie de- finite nell'allegato 2 e contribuisce in modo significativo al mantenimento della biodiversità della re- gione in cui si trova.

Secondo quanto stabilito dalle direttive, ogni stato membro della Comunità europea deve redigere un elenco di siti (i cosiddetti pSIC, proposte di siti di importanza comunitaria) nei quali si trovano habitat naturali e specie animali (esclusi gli uccelli previsti nella direttiva 79/409/CEE) e vegetali.

Sulla base di questi elenchi, e coordinandosi con gli stati stessi, la Commissione redige un elenco di siti d'interesse comunitario (SIC). Entro sei anni dalla dichiarazione di SIC l'area deve essere dichiarata dallo stato membro zona speciale di conservazione (ZCS). L'obiettivo è quello di creare una rete europea di ZSC e zone di protezione speciale (ZPS) destinate alla conservazione della biodiversità denominata Natura 2000.

La Valutazione di Incidenza è il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sotto- porre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o proposto sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso.

Tale procedura è stata introdotta dall'articolo 6, comma 3, della direttiva "Habitat"4 con lo scopo di salvaguardare l'integrità dei siti attraverso l'esame delle interferenze di piani e progetti non diretta- mente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie per cui essi sono stati individuati, ma in grado di condizionarne l'equilibrio ambientale.

La Valutazione di Incidenza si applica sia agli interventi che ricadono all'interno delle aree Natura 2000 (o in siti proposti per diventarlo), sia a quelli che pur sviluppandosi all'esterno, possono com- portare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nel sito.

In ambito nazionale, la Valutazione d'Incidenza viene disciplinata dall'art. 6 del DPR 12 marzo 2003, n. 120 pubblicato in G.U. n. 124 del 30 maggio 20035. Tale DPR ha sostituito l'art.5 del DPR 8

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settembre 1997, n. 3576 che trasferiva nella normativa italiana i paragrafi 3 e 4 della direttiva "Habi- tat".

Lo Studio per la Valutazione di Incidenza deve essere redatto secondo gli indirizzi dell'allegato G al DPR 357/97. Tale allegato, che non è stato modificato dal DPR 12 marzo 2003, n. 120, prevede che lo studio per la valutazione di incidenza debba contenere:

- una descrizione dettagliata del piano o del progetto che faccia riferimento, in particolare, alla tipologia delle azioni e/o delle opere, alla dimensione, alla complementarietà con altri piani e/o progetti, all'uso delle risorse naturali, alla produzione di rifiuti, all'inquinamento e al disturbo am- bientale, al rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e le tecnologie utilizzate;

- un'analisi delle interferenze del piano o progetto col sistema ambientale di riferimento, che tenga in considerazione le componenti biotiche, abiotiche e le connessioni ecologiche.

Nell'analisi delle interferenze, occorre prendere in considerazione la qualità, la capacità di rigenera- zione delle risorse naturali e la capacità di carico dell'ambiente. Il dettaglio minimo di riferimento è quello del progetto CORINE Land Cover, che presenta una copertura del suolo in scala 1:100.000, fermo restando che la scala da adottare dovrà essere connessa con la dimensione del Sito, la tipo- logia di habitat e la eventuale popolazione da conservare.

A livello regionale in Sicilia si segnalano le seguenti normative relative alla Valutazione di incidenza Ambientale7:

- Legge n. 13 del 8 Maggio 2007: Disposizioni in favore dell’esercizio di attività economiche in siti di importanza comunitaria e zone i protezione speciale. Norme in materia di edilizia popolare e cooperativa. Interventi nel settore del turismo. Modifiche alla legge regionale n. 10 del 2007, art.1.

◦ Prot. n°34890 del 06/05/08;

◦ Prot. n°45444 del 10/06/08;

◦ Prot. n°86658 del 18/11/08.

- Legge regionale n. 17 del 28 dicembre 2004: Disposizioni programmatiche e finanziarie per l’anno 2005.

- Circolare n. 86762 del 19 novembre 2008: Legge regionale 28 dicembre 2004, n.17, art.13, comma 2 – Spese di istruttoria della procedura di valutazione di incidenza. Modalità di calcolo e versamento delle stesse.

- Decreto Assessoriale 18 dicembre 2007: Modifica del decreto 22 ottobre 2007, concernente disposizioni in materia di valutazione di incidenza attuative dell’art. 1 della legge regionale 8 maggio 2007, n.13.

- D.A. 30 marzo 2007: Decreto Assessoriale 30 marzo 2007 – Assessorato Territorio e Ambiente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 20 del 27/04/2007. “Prime disposi- zioni d'urgenza relative alle modalità di svolgimento della valutazione di incidenza ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 e successive modifiche ed integrazioni”.

Tale decreto all’art. 2 lettera A punto b) definisce che “I proponenti di progetti/interventi non di- rettamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente

6 DPR 8 settembre 1997, n. 357 Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi natuali, nonché della flora e della fauna selvatiche (S.O. alla G.U. n. 248 del 23 ottobre 1997)

7 Fonte: SI-VVI Sistema Informativo Valutazione di Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione di Incidenza - http://si-vvi.artasicilia.eu/si-vvi/faces/jsp/public/navigatore.jsp?p=regionali

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delle specie e degli habitat presenti in un sito della Rete Natura 2000, ma che possono avere incidenze significative sul sito stesso, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, presen- tano alla competente struttura dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente (in atto- servizio 2 V.A.S.-V.I.A.), ai fini della valutazione di incidenza, la documentazione di cui alla lett.

B del presente articolo, corredata di uno studio volto ad individuaree valutare, secondo gli in- dirizzi espressi nell'allegato 2 al presente decreto, i principali effetti che detti interventi possono avere sul proposto sito di importanza comunitaria (pSIC), sito di importanza comunitaria (SIC), zona speciale di conservazione (ZSC), zona diprotezione speciale (ZPS) tenuto conto degli o- biettivi di conservazione dei medesimi“.

E nel medesimo articolo 2 alla lettera A, punto c) specifica che “Per i progetti assoggettati a procedura di valutazione di impatto ambientale, ai sensi dell'art. 6 della legge 8 luglio 1986, n.

349 e del decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficialedella Repubblica italiana n. 210 del 7 settembre 1996, e successive modificazioni ed integrazioni, che interessano pSIC, SIC, ZSC, ZPS, come definiti dal presente decreto, la valu- tazione di incidenza è ricompresa nell'ambito della predetta procedura che, in tal caso, considera anche gli effetti diretti ed indiretti dei progetti sugli habitat e sulle specie per i quali detti siti e zone sono stati individuati. A tale fine lo studio di impatto ambientale predisposto dal proponente deve contenere gli elementi relativi alla compatibilità del progetto con le finalità conservative dei siti contenute nel D.P.R. n. 357/97 e successive modifiche edintegrazioni, facendo riferimento agli indirizzi di cui all'allegato 2 al presente decreto.

- Decreto Assessoriale 11 marzo 2005: Modalità di pagamento delle entrate derivanti dalla pres- tazione dei servizi resi dalla Regione, di cui all’art.13 della Legge Regionale 28 dicembre 2004, n.17.

- D. D. G. 18 agosto 2004, n. 895: Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Territorio e Ambiente 18 agosto 2004, n. 895 Attribuzione della competenza in materia di valutazione di incidenza al Servizio II VIA – VAS.

2.2. Inquadramento metodologico

Il modello concettule di analisi del presente documento è stato elaborato secondo le indicazioi di cui alla Guida Metodologica “Assessment of plans and projects significantly affecting Natura 2000 sites.

Methodological guidance on the provisions of Article 6 (3) and (4) of the Habitats Directive 92/43/EEC” redatto dalla Oxford Brookes University per conto della Commissione Europea DG Am- biente. La suddetta Guida Metodologica individua in particolare 4 diversi livelli di valutazione:

Livello I – Screening Processo di individuazione delle implicazioni potenziali di un progetto o piano su un sito Natura 2000 singolarmente o con- giuntamente ad altri piani o progetti, e determinazione del pos- sibile grado di significativitàdi tali incidenze

Livello II: Valutazione appropriata Considerazione dell’incidenza del progetto o piano sull’integrità del sito Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani o progetti, tenendo conto della struttura e funzione del

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alternative pregiudicare l’integrità del sito Natura 2000

Livello IV: Valutazione in caso di as- senza di soluzioni alternative in cui permane l’incidenza negativa

Valutazione delle misure compensative laddove, in seguito alla conclusione positiva della valutazione sui motivi imperanti di rilevante interesse pubblico sia ritenuto necessario portare avanti in piano o progetto.

Tabella 1: Livelli di valutazione previsti dalle Linee Guida“Assessment of plans and projects significantly affecting Natura 2000 sites. Methodological guid-ance on the provisions of Article 6 (3) and (4) of the Habitats Directive 92/43/EEC”

Secondo le indicazioni di cui al Piano Provinciale per la Gestione Rifiuti della Provincia di Catania (PPGRct) si prevede la fase di Screening (ovvero di Verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Incidenza Ambientale) per tutti i nuovi impianti da localizzarsi entro il raggio di 2 km dal perimetro dei Siti Natura 2000. Esso prevede invece la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale per

“tutti i nuovi impianti da localizzarsi entro un raggio di 1 km dal perimetro dei Siti Natura 2000“ anche nei casi di richiesta di modifica impianti esistenti.

L’impianto in oggetto di valutazione si trova ad una distanza di circa 700 m dal perimetro dei Siti Natura 2000 e si è quindi deciso di fare riferimento al secondo livello di approfondimento, ovvero al Livello II: Valutazione appropriata.

Di seguito viene presentato lo schema metodologico usato come riferimento per la stesura del presente documento8:

- FASE 1: Determinazione dell’eventuale connessione diretta del progetto con il sito Natura 2000 o con la sua gestione;

- FASE 2: Descrizione del progetto (unitamente alla descrizione e alla caratterizzazione di altri pro- getti o piani) e individuazione degli eventuali elementi che possano incidere in maniera significativa sulla rete Natura 2000

- FASE 3: Caratterizzazione dei siti Natura 2000 individuati e degli obiettivi di conservazione degli stessi.

- FASE 4: Individuazione e descrizione delle eventuali modalità in cui il progetto può incidere sul sito Natura 2000 (in termini di specie, habitat, struttura).

- FASE 5: Individuazione e descrizione delle eventuali modalità in cui il progetto può incidere sugli obiettivi di conservazione del sito Natura 2000.

- FASE 6: Individuazione e descrizione delle misure di mitigazione e/o compensazione previste dal progetto.

8 Guida Metodologica “Assessment of plans and projects significantly affecting Natura 2000 sites. Methodological guidance on the provisions of Article 6 (3) and (4) of the Habitats Directive 92/43/EEC” redatto dalla Oxford Brookes University per conto della Commissione Europea DG Ambiente

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Figura 1: Schema metodologico tratto dalla Guida Metodologica

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3. FASE 1: DETERMINAZIONE DELLA EVENTUALE CONNESSIONE TRA IL PROGETTO E LA RETE NATURA 2000

Al fine di determinare se il progetto in analisi è direttamente connesso o necessario alla gestione del sito, nel presente capitolo vengono presentati:

- L’inquadramento dell’area in cui il progetto si inserisce: tale inquadramento evidenza le eventuali connessioni spaziali tra progetto e siti Natura 2000.

- I contenuti di base del progetto: la presentazione dei contenuti di base del progetto consente di verificare l’eventuale interconnessione tra la tipologia di intervento e la gestione dei siti Natura 2000.

3.1. Inquadramento del sito

Il progetto di recupero ambientale e morfologico risulta ubicato in Loc.tà C. da Volpe del Comune di Catania.

Il comune di Catania si estende per una superficie di 180,88 km2 e si trova in una zona pianeggiante ai piedi del vulcano Etna9; confina con i comuni di Aci Castello, Belpasso, Carlentini (SR), Gravina di Catania, Lentini (SR), Mascalucia, Misterbianco, Motta Sant'Anastasia, San Gregorio di Catania, San Pietro Clarenza, Sant'Agata Li Battiati, Tremestieri Etneo.

Il comune risulta ricomprenso nella Regione Agraria n.8 – Piana di Catania, in zona climatica B.

L’escursione altimetrica comunale risulta pari a 380 m, da 0 m.s.l.m. a 380 m.s.l.m.10.

Il sito di progetto risulta ubicato in direzione sud rispetto al centro abitato di Catania, in un’area interclusa tra la S.S. 114 e la S.S. 194; censita catastalmente al Foglio n.62, mappali n. 612, 616 e 617 del catasto terreni e nn. 616; il baricentro risulta contraddistinto dalle coordinate UTM32 WGS84:

505568.10 m E 4137706.69 m N.

Il sito si inserisce in un contesto industriale consolidato, ovvero in un distretto specializzato nella gestione e recupero dei rifiuti con presenza di un bacino estrattivo già esistente.

Viene di seguito riportata un’immagine panoramica del territorio facendo riferimento ad un’area buf- fer di 1.000 m nell’intorno all’area di progetto al fine di evidenziare le eventuali connessioni spaziali tra progetto e siti Natura 2000.

9 http://www.comuni-italiani.it.

10 http://www.comuni-italiani.it.

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Figura 2: Inquadramento dell’area buffer per l’individuazione degli elementi della rete Natura 2000

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Nella fascia buffer di 1.000 m dall’impianto è stata rilevata la presenza della Riserve Naturale “Oasi del Simeto“, ubicata ad una distanza pari a circa 635 m dal sito di progetto12.

Si noti che tra il sito di progetto e il SIC risulta presente il crinale orografico dell’area; il sito tutelato risulta quindi schermato rispetto all’area interessata dal progetto di recupero.

In prossimità dell’impianto il confine dell’Oasi coincide con il perimentro del SIC ITA070001 “Foce del Fiume Simeto e Lago Gornalunga“ e dalla ZPS ITA070029 “Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area antistante la foce“, che quindi risultano ubicati a distanza risulta ubicato a circa 635 m13.

In parziale sovrapposizione con il SIC ITA070001 e con la ZPS ITA070029 si rileva anche la pre- senza dell’Important Bird Area “IBA163 Medio e Corso e foce del Simeto e Biviere di Lentini” (in blu puntinato nell’immagine che segue) e dell’Area Protetta EUAP0380 Riserva Naturale Oasi del Si- meto (in giallo nell’immagine che segue).

Figura 4: Inquadramento di Aree Naturali Protette e Important Bird Areas nel contesto in cui si inserisce il progetto14

Dall’inquadramento territoriale precedentemente riportato emerge che non vi sono interconnessioni spaziali tra il progetto ed i siti della Rete Natura 2000 che risultano ubicati ad una distanza di circa 635 m dal progetto.

3.2. Contenuti di base del progetto

Il progetto previsto dalla Ditta GE.S.A.C. S.r.l. prevede il recupero geomorfologico di parte di un area della cava n° 549 per calcareniti denominata “Coda Volpe” autorizzata con Provvedimento n°

02/2008 del 12/02/2008 e s.m.i., mediante la realizzazione di un impianto di smaltimento per rifiuti non pericolosi, esclusivamente di natura non putrescibile.

In prima istanza il progetto proposto prevedeva la realizzazione di una discarica per rifiuti non peri- colosi; tale percorso è stato aggiornato prevedendo esclusivamente l’ingresso di rifiuti di natura non putrescibile al fine di migliorare il progetto di recupero evidendando emissioni odorigene in fase di

12 Fonte: Geoportale Regione Siciliana – SITR – www.parks.it

13 Fonte: Geoportale Regione Siciliana – SITR– www.minambiente.it

14 Fonte: Geoportale Nazionale - http://www.pcn.minambiente.it/viewer/index.php?project=natura

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cantierizzazione nonchè la formazione di percolati di natura organica in fase post-operativa.

I contenuti del progetto sono tali da non essere direttamente connessi con i siti della Rete Natura 2000 non essendo strettamente necessari alla gestione dei siti stessi.

Si sottolinea inoltre che l’area è interessata da attività estrattive dal 2003, per cui nel contesto la presenza di attività e movimentazioni è un fatto consolidato da lungo periodo.

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4. FASE 2: DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Secondo quanto indicato nell’Allegato G al del DPR 8 settembre 1997, n. 357 e nell’Allegato 2 al D.A. 30 marzo 200715”, nel presente capitolo viene proposta una descrizione dettagliata del progetto con riferimento in particolare, ai seguenti contenuti:

1) Tipologia delle opere: illustrazione dell'intervento, con descrizione delle caratteristiche del pro- getto, delle attività necessarie alla realizzazione dell'opera e/o dei lavori, dei tempi necessari e degli obiettivi che si perseguono.

2) Dimensioni e ambito di riferimento: superficie territoriale interessata dall'intervento e quella tem- poraneamente interessata per la realizzazione dell'intervento stesso, con percentuale della superfi- cie interessata rispetto alla superficie totale del sito e percentuale di habitat interessato rispetto all'in- tero habitat presente nel sito, localizzazione su elaborati cartografici in scala minima 1:25.000 dell'area interessata dal sito della Rete Natura 2000, che rechi in evidenza l‘eventuale sovrapposi- zione di aree protette.

3) Complementarietà con altri interventi.

4) Uso delle risorse naturali: indicazioni delle risorse utilizzate sia successivamente alla realizzazi- one dell'intervento, a regime, sia quelle utilizzate soltanto nel corso della realizzazione dell'intervento stesso.

5) Produzione di rifiuti: indicazioni in merito alla quantità ed alla natura dei rifiuti prodotti sia nel corso della realizzazione dell'intervento che successivamente alla sua realizzazione, a regime. Verrà indi- cata inoltre anche la destinazione dei rifiuti prodotti.

6) Inquinamento e disturbi ambientali: vanno indicate le eventuali emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera, di rumori e di ogni altra causa di disturbo sia in corso d'opera che a regime.

7) Rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e le tecnologie utilizzate: devono essere pre- visti i rischi infortunistici e le misure di precauzione adottate.

15 D.A. 30 marzo 2007: Decreto Assessoriale 30 marzo 2007 – Assessorato Territorio e Ambiente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 20 del 27/04/2007. “Prime disposi-zioni d'urgenza relative alle modalità di svolgimento della valutazione di incidenza ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 e successive modifiche ed integrazioni”.

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4.1. Caratterizzazione del progetto.

L'area è definita catastalmente dalle particelle nn. 612 e 616 del catasto terreni e nn. 613 e 614 del catasto fabbricati del Foglio n. 62 del N.C.T. del comune di Catania, con uno sviluppo planimetrico della vasca di stoccaggio pari circa 45.000 m2.

Il fondo della vasca ha uno sviluppo di circa 41.900 m2. Tale superficie ha forma poligonale allungata nella direzione N-S con lati di 350 e 180 metri.

La vasca di stoccaggio risulterà costituita da una càvea prodotta dalla precedente attività di cava. Il volume complessivo utile è di circa 1.500.000 m3.

4.2. Gestione dei rifiuti e utilizzo di risorse naturali

Il ripristino del sito viene previsto con l’impiego esclusivamente di rifiuti non pericolosi esclusiva- mente di natura non putrescibile al fine di prevenire potenziale formazione di percolati in fase post- operam nonchè di prevenire la potenziale diffusione di odori in fase di cantiere.

Dall’attività di cantiere non viene prevista la produzione di rifiuti.

4.3. Inquinamento, disturbi ambientali e rischio di incidenti

Trattandosi di un progetto di recupero ambientale/morfologico al termine dei lavori di cantiere sul sito viene prevista l’assenza di sorgenti emissive e il ripristino di condizioni compatibili con la con- formazione morfologica dell’area preliminare all’attività estrattiva, con evidente beneficio sotto il pro- filo ambientale e assenza di interazioni con i Siti Natura 2000.

La fase di potenziale interferenza tra il progetto e i siti tutelati è rappresentata dal cantiere per la realizzazione del recupero morfologico mediante posizionamento di materiale (rifiuti non pericolosi di tipo non putrescibile – operazione D1), per una durata stimata pari a circa da 10 anni.

In tale fase la potenziale criticità del progetto è rappresentata dall’emissione di polveri correlata all’attività di movimentazione e abbancamento dei rifiuti in ingresso.

In tal senso è stata sviluppa una specifica analisi modellistica, allegata alla presente, che ha tenuto in considerazione anche potenziali fenomeni di impatto cumulativo con le ulteriori attività presenti nel comparto industriale.

Stante gli esiti della valutazione allegata, non vengono previsti potenziali impatti significiativi sui siti Natura 2000 relazionati alla fase di cantiere.

4.4. Complementarità con altri interventi

Per quanto riguarda la complementarità con atri interventi si segnala che il sito si inserisce in un contesto industriale consolidato, ovvero in un distretto specializzato nella gestione e recupero dei rifiuti e risulta già attualmente presente il bacino dell’attività estrattiva pregressa.

Nella zona limitrofa a sud del progetto sono attualmente attivi:

- un impianto di biostabilizzazione che ha ottenuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale con DRS 1004 del Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente Servizio 2 – VAS- VIA della Regione Siciliana in data 01/10/2009. L’AIA è stata successivamente modificata con DRS 901 del Dipartimento Re- gionale Territorio e Ambiente Servizio 1 – VAS- VIA della Regione Siciliana in data 02/12/2011 che ha previsto la possibilità di recuperare tramite processo di compostaggio (R3) un quantitativo di circa 20.000 t/anno di rifiuti non pericolosi di nuovo inserimento in n. 6 aie già esistenti.

(17)

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Figura 5: Area dell’impianto di biostabilizzazione a sud del progetto (googlemap)

- Un impianto di frantumazione, vagliatura, stoccaggio di materiali inerti da cava/rifiuti e recupero rifiuti non pericolosi, dotato di Autorizzazione Unica Ambientale con Provvedimento Dirigenziale n. n. 06/229 del 01/03/2018.

Figura 6: Area dell’impianto di rantumazione, vagliatura, stoccaggio di inerti da cava/rifiuti e recupero rifiuti non perico- losi a sud del progetto (googlemap)

(18)

Come precedentemente indicato il progetto prevede l’utilizzo del bacino di cava esistente (cava n.

549 Reg. n. 02/08), senza determinare quindi un’ulteriore compromissione del territorio in termini di escavazione e consumo di suolo, il progetto consente di fatto il recupero geomorfologico del bacino escavato.

Possiamo quindi confermare che il progetto si trova in una posizione ottimale trattandosi di un con- testo già allo stato attuale specializzato nella gestione dei rifiuti e prevedendo il riutilizzo/recupero di un’area oggettto di escavazione.

(19)

2018.08.08 - VINCA.docx 19/58

5. FASE 3: CARATTERIZZAZIONE DEI SITI NATURA 2000 PRESENTI NEL CONTESTO TERRITORIALE

Al fine di identificare i potenziali impatti del progetto sulla rete Natura 2000 risulta necessario come primo passo tracciare una caratterizzazione dei siti individuati. All’interno della Rete natura 2000 si definiscono come:

- Sito di Importanza comunitaria (SIC): un sito che, nella o nelle regioni biogeografiche cui ap- partiene, contribuisce in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale di cui all'allegato I della Direttiva Habitat 92/43/CEE o una specie di cui all'allegato II (della me- desima DIrettiva) in uno stato di conservazione soddisfacente e che può inoltre contribuire in modo significativo alla coerenza di Natura 2000 di cui all'articolo 3, e/o che contribuisce in modo significativo al mantenimento della diversità biologica nella regione biogeografica o nelle regioni biogeografiche in questione. Per le specie animali che occupano ampi territori, i siti di importanza comunitaria corrispondono ai luoghi, all'interno dell'area di ripartizione naturale di tali specie, che presentano gli elementi fisici o biologici essenziali alla loro vita e riproduzione16.

- Zone di Protezione Speciale (ZPS): territori più adatti alla sopravvivenza delle specie di cui alla Direttiva 2009/147/CE 17

Nel contesto territoriale in cui si inserisce il progetto viene rilevata la presenza di due siti della Rete Natura 2000, ovvero il SIC ITA070001 “Foce del Fiume Simeto e Lago Gornalunga“ e la ZPS ITA070029 “Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area anti-stante la foce“:

NOME:

Foce del Fiume Simeto e Lago Gornalunga

Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area anti- stante la foce

CODICE: SIC IT070001 (ZSC) ZPS ITA070029

TIPOLOGIA B A

ENTE GESTORE Regione Siciliana Ass.to Territorio e Ambiente Servizio 4°

Regione Siciliana Ass.to Territorio e Ambiente Servizio 4°

COORDINATE (gradi decimali):

Longitudine 15.034593 Latitudine 37.412555

Longitudine 15.046111 Latitudine 37.395833

AREA 1837 Ha 6194 Ha

AREA MARINA (%) 00% 61%

REGIONE

AMMINISTRATIVA ITG1 Sicilia ITG1 Sicilia

REGIONE

BIOGEOGRAFICA Mediterranea (100%) Mediterranea (100%)

Tabella 2: Caratterizzazione e localizzazione dei Siti della rete Natura 2000 presenti nel contesto territoriale

L'identificazione della possibile incidenza sul sito Natura 2000 richiede quindi la descrizione dell'in- tero sito, con particolare dettaglio per le zone in cui gli effetti hanno piú probabilità di manifestarsi.

L'adeguata conoscenza del sito evidenzia le caratteristiche che svolgono un ruolo chiave per la sua conservazione. Per la descrizione e l’analisi degli habitat presenti nei Siti Natura 2000 presenti nel contesto territoriale e potenzialmente coinvolti dal progetto ci si riferisce ai Formulari Standard Na- tura 2000.

Nei Formulari suddetti gli habitat vengono descritti attraverso i seguenti parametri:

16 DIRETTIVA 92/43/CEE DEL CONSIGLIO del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi- naturali e della flora e della fauna selvatiche

17 www.minambiente.it

(20)

La RAPPRESENTATIVITA’: ovvero il grado di rappresentatività del tipo di habitat sul Sito. Tale pa- rametro è descritto utilizzando la seguente scala:

A - Rappresentatività eccellente.

B – Rappresentatività buona.

C - Rappresentatività significativa.

D - Presenza non significativa.

Nel caso in cui la rappresentatività sia significativa (A, B o C) si procede ad un’ulteriore descrizione relativamente a:

- SUPERFICIE RELATIVA: ovvero la superficie del Sito coperta dal tipo di habitat naturale rispetto alla superficie totale coperta dal Sito sulla superficie nazionale, secondo la seguente scala:

A - Percentuale compresa tra 15.1% e 100% rispetto alla superficie totale coperta dall’habitat sul territorio nazionale.

B - Percentuale compresa tra 2.1% e 15% rispetto alla superficie totale coperta dall’habitat sul territorio nazionale.

C - Percentuale compresa tra 0% e i 2% rispetto alla superficie totale coperta dall’habitat sul territorio nazionale.

- GRADO DI CONSERVAZIONE: ovvero il grado di conservazione della struttura e delle funzioni del tipo di habitat naturale in questione e possibilità di ripristino. Questo parametro viene caratterizzato utilizzando la seguente scala:

A - Conservazione eccellente.

B - Conservazione buona.

C - Conservazione media o ridotta.

- VALUTAZIONE GLOBALE: ovvero la valutazione globale del valore del Sito per la conservazione del tipo di habitat naturale in questione. Quest’ultimo criterio dovrebbe dare una valutazione integrata dei criteri precedenti e in caso sia necessario può tener conto di altri aspetti relativi all’habitat in considerazione. Questo parametro è descritto utilizzando la seguente scala:

A - Valore eccellente.

B - Valore buono.

C - Valore significativo.

Il Formulario Standard Natura 2000 è anche il riferimento in base al quale viene svolta l’analisi delle specie che occupano i Siti Natura 2000.

In termini di specie floristiche e faunistiche, in modo particolare appartenenti all’avifauna, il Sito viene descritto dal Formulario in funzione del ruolo che può svolgere nel ciclo vitale della specie in questi- one. Il Formulario identifica in particolare le funzioni di:

- Residenza: la specie vi si trova per tutto l’anno;

- Nidificazione/riproduzione: la specie utilizza il sito per nidificare ed allevare i piccoli;

- Tappa: la specie utilizza il sito in fase di migrazione o di muta, al di fuori dei luoghi di nidificazione;

- Svernamento: la specie utilizza il sito durante l’inverno.

Per quanto riguarda il numero di individui di ciascuna specie il Formulario riporta, qualora noto, il

(21)

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- V se la specie è molto rara;

- P per segnalare semplicemente la presenza della specie sul sito, in assenza di altri dati.

Nel Formulario viene inoltre espressa la valutazione del Sito in relazione ad una determinata specie utilizzando i parametri di seguito descritti:

- POPOLAZIONE: dimensione e densità della popolazione della specie presente sul Sito rispetto alle popolazioni presenti sul territorio nazionale. Per la caratterizzazione di questo aspetto si ricorre ad una stima secondo il seguente modello:

A – 100% > = p > 15 % B – 15% > = p > 2%

C – 2% > = p 0%

D – Popolazione non significativa.

- CONSERVAZIONE: grado di conservazione degli elementi dell’habitat importanti per la specie in questione e possibilità di ripristino. Questo criterio comprende due sottocriteri:

• Il grado di conservazione degli elementi dell’habitat importanti per la specie: richiede una valutazione globale degli elementi dell’habitat in relazione ai bisogni ecologici di una data specie.

• Possibilità di ripristino: questo criterio deve essere considerato solo se gli elementi si trovano in uno stadio di medio o parziale degrado.

Il grado di conservazione è espresso dalla sintesi dei due sottocriteri sopra riportati e viene caratte- rizzato con le seguenti diciture:

A – Conservazione eccellente.

B – Conservazione buona.

C – Conservazione media o limitata.

- ISOLAMENTO: il grado di isolamento della popolazione presente sul Sito rispetto all’area di ripar- tizione naturale della specie. Questo criterio comprende anche il contributo di una data popolazione alla diversità genica della specie ed al grado di fragilità della popolazione. Più una popolazione risulta isolata, maggiore è il suo contributo alla diversità genetica della specie. A questo criterio viene data la seguente classificazione:

A – Popolazione in gran parte isolata.

B – Popolazione non isolata, ma ai margini dell’area di distribuzione.

C - Popolazione non isolata all’interno di una vasta fascia di distribuzione.

- VALUTAZIONE GLOBALE: questo criterio può essere considerato riassuntivo dei precedenti, for- nisce la valutazione globale del valore che il Sito assume per la conservazione della specie interes- sata, può essere utilizzato anche per valutare altri elementi del sito ritenuti importanti per la specie esaminata. Questi elementi possono includere l’eventuale presenza di attività antropiche localizzate sul sito o nelle aree circostanti che possono influenzare lo stato di conservazione della specie, la gestione del territorio, la protezione statuaria del sito, le relazioni ecologiche tra i diversi tipi di habitat e tra le specie, etc. A questo criterio si applica la classificazione seguente:

A – Valore eccellente.

B – Valore buono.

C – Valore significativo.

Il Formulario fornisce indicazioni riguardo alla presenza di altre specie, sia di flora che di fauna, ritenute importanti in quanto appartenenti alle seguenti categorie:

A – Specie incluse nel Libro rosso nazionale delle specie in estinzione.

(22)

B – Specie endemiche.

C – Specie incluse nelle convenzioni internazionali (tra le quali è compresa quella di Berna, quella di Bonn e quella sulla biodiversità).

D – Altri motivi.

In Allegato al presente documento vengono riportati i Formulari Standard dei Siti Natura 2000 di cui sopra; nei paragrafi che seguono viene presentata la loro caratterizzazione.

(23)

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5.1. SITO SIC ITA070001 - Foce del Fiume Simeto e Lago Gornalunga

Nel presente paragrafo vengono riportate le principali indicazioni relative al SIC ITA070001 – “Foce del Fiume Simeto e Lago Gornalunga“, ora classificato come zone speciali di conservazione (ora ZSC), presentate nel formulario Standard ad esso relativo.

Figura 7: Cartografia del Sito ITA070001 [fonte:www.minambiente.it].

(24)

Il SIC ITA070001 “Foce del Simeto e Lago Gornalunga“ è un‘area di grande interesse naturalistico sia dal punto di vista floristico-vegtazionale che da quello faunistico. Sotto il profilo paesaggistico il territorio si presenta caratterizzato da complessi dunali costieri, da zone umide retroduali, da corsi d'acqua di medie e grosse portate e zone di foce.

Geologicamente l'area si presenta caratterizzata prevalentemente da argille, sabbie alluvionali e sabbie litorali. Dal punto di vista climatico l'area è interessata da un clima termomediterraneo secco inferiore con precipitazioni medie annue di circa 500 mm e temperature medie annue che si aggirano intorno ai 18 ° C.

Gli aspetti vegetazionali naturali più significativi sono le comunità anfibie che si insediano lungo i corsi d'acqua e nella vecchia foce. Si tratta di associazioni a grosse elofite rientranti nei Phragmito- Magnocaricetea. Nelle depressioni umide salmastre retrostanti il cordone dunale si insedia una ve- getazione alofila perenne dei Sarcocornietea e ad elofite degli Juncetea maritimi. Sul cordone dunale si insediano aspetti purtroppo abbastanza degradati degli Ammophiletea e die Malcolmetalia.18. Quest’area risulta di grande interesse per la peculiarità di ambienti e perchè rappresenta un'oasi di sosta e rifugio per una ricca ed articolata avifauna. Si rinvengono aspetti di vegetazione palustre, salmastra di lagune inondate e psammofile. Il perimetro del sito comprende una delle aree umide più importanti della piana di Catania ed ospita dei nuclei nidificanti di Anatidi e Ardeidi tra i più im- portanti della Sicilia. Tra le specie più rilevanti sono da citare la Moretta tabaccata, che qui presenta l'unico sito regolare di nidificazione in Sicilia, o il Pollo sultano, recentemente reintrodotto alla foce del fiume Simeto. Altre specie ugualmente importanti hanno colonizzato stabilmente il sito in questi ultimi anni, quali l'Airone guardabuoi, il Canapiglia e, dal 2004, il Mignattaio. L'integrità degli habitat naturali, dalla foce all'invaso di Ponte Barca, in questi ultimi anni sono rimaste abbastanza stabili, con alcune situazioni locali che hanno presentato dei miglioramenti. Ricca e diversificata anche l'er- petofauna, che comprende la maggior parte delle specie siciliane meritevoli di tutela e la fauna in- vertebrata ricca di numerosi endemiti siculi e specie rare ed estremamente localizzate19.

Di seguito vengono riportate le principali indicazioni relative al SIC ITA070001 – Foce del Fiume Simeto e Lago Gornalunga elaborate a partire dal formulario Standard ad esso relativo riportato in allegato al presente documento. In particolare nella tabella che segue viene riportao il riepilogo degli habitat presenti nel SIC ITA070001.

TIPOLOGIA HABITAT VALUTAZIONE DEL SITO

Codice Identificazione Copertura Rappresentatività (A/B/C/D)

Superficie Relativa

(A/B/C)

Conservazione (A/B/C)

Globale (A/B/C)

1130 Estuari 0.1 D

1150 Lagune costiere 22.06 B C B B

1210 Vegetazione annua delle linee di de- posito marine

0.1 C C B C

1310 Vegetazione annua pioniera a Sa- licornia e altre specie delle zone fan-

45.08 B C B B

(25)

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1410 Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)

0.1 B B B B

1420 Praterie e fruticeti alofili mediterr- anei e termo-atlantici (Sarcocor- nitetea fruticosi)

93.38 A B B B

1430 Praterie e fruticeti alonitrofili 0.1 C C C C

2110 Dune embionali mobili 23.31 B B B B

2120 Dune mobili del cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria ("dune bianche")

11.47 C C C C

2210 Dune fisse del litorale del Crucianel- lion maritimae

0.1 C C C C

2230 Dune con prati dei Malcolmietalia 23.24 C C C C

2270 * Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster

28.35 D

3280 Fiumi mediterranei a flusso perma- nente con il Paspalo-Agrostidion e con filari ripari di Salix e Populus alba

34.74 C C B C

3290 Fiumi mediterranei a flusso intermit- tente con il Paspalo-Agrostidion

8.02 D

5330 Arbusteti termo-mediterranei e pre- desertici

3.6 D

6220 * Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypo- dietea

47.9 C C C C

92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Po- pulus alba

2.88 D

92D0 Gallerie e forteti ripari meridionali (Nerio-Tamaricetea e Securi- negion tinctoriae)

81.2 B B B B

Il segno * indica i tipi di habitat prioritari.

Tabella 3: Tipolgie di Habitat presenti nel SIC ITA070001 (Fonte: Formuario Standard).

Come si evince dalla tabella precedentemente riportata nel SIC in oggetto viene rilevata la presenza di 18 tipologie di habitat con i seguenti livelli di rappresentatività:

- 1 habitat con livello di rappresentatività eccellente (rappresentatività di livello A) – si tratta in particolare dell’Habitat Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornitetea fruticosi)

(26)

- 5 habitat con livello di rappresentatività buona (rappresentatività di livello B) - 7 habitat con livello di rappresentatività significativa (rappresentatività di livello C) - 5 habitat con una presenza non significativa (rappresentatività di livello D)

La valutazione globale del valore del sito per la conservazione del tipo di habitat naturale di cui sopra (ad eccezione di quelli con rppresentanza non significativa) corrisponde a BUONO per 6 habitat e SIGNIFICATIVO per 7 habitat.

Nel formulario Standard vengono indicate le specie di cui all’articolo 4 della Direttiva 2009/147/CE elencate nell’Allegato I della stessa il cui elenco completo delle suddette è consultabile nel Formu- lario Stndard riportato in allegato al presente Studio.

In particolare vengono rielvate 149 specie di cui 145 Uccelli, 2 Pesci e 2 Rettili.

Per quanto riguarda gli uccelli si rileva un diverso utilizzo dell’area da parte delle diverse specie:

- Specie permanenti, ovvero si trovano nel sito tutto l’anno: 9 - Specie che utilizzano il sito per nidificare ed allevare i piccoli: 14

- Specie utilizzano il sito in fase di migrazione o di muta, al di fuori dei luoghi di nidificazione: 75 - Specie che utilizzano il sito durante l'inverno: 51

La valutazione globale di questo SIC ai fini della conservazione delle speci individuate corrisponde a valore eccellente per 10 specie, valore buono per 50 specie e valore significativo per 59 specie.

Nel Formulario (riportato in allegato al presente documento) viene indivuduato l’enco di altre specie importanti appartenenti alla flora ed alla fauna, in particolare:

- 80 Specie di invertebrati;

- 17 Specie di piante;

- 10 Specie di rettili;

- 5 Specie di mammiferi;

- 5 Specie di anfibi;

- 1 Specie di uccelli;

- 0 Specie di pesci;

- 0 Specie di funghi;

- 0 Specie di licheni.

Le motivazioni per cui le specie suddette vengono riportate nel Formulario Standard ITA070001 sono le seguenti:

Specie indicate dalla Direttiva

Habitat 92/43/CE

Specie presenti nella

Lista Rossa Nazionale

Specie ende- miche

Convenzioni

Internazionali Altri motivi

Specie di

invertebrati 2 17 61

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Specie di

mammiferi 2 1 2

Specie di

anfibi 3 2

Specie di

uccelli 1

Tabella 4: Cause di tutela delle altre specie importanti appartenenti alla flora ed alla fauna di cui al Formulario Standard ITA070001.

Il livello di protezione del SIC in oggetto è classificato nel Formuario Standard con il codice IT13, ovvero “Vincoli idrogeologici“. Il sito risulta inoltre in relazione con il sito R.N.O. Oasi del Simeto (indicata con il codice IT05 “Riserva naturale provinciale/regionale“) le cui superfici si sovrappongono per il 94%.

(28)

5.2. SITO ZPS ITA070029 - Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Si- meto e area antistante la foce

Nel presente paragrafo vengono riportate le principali indicazioni relative alla ZPS ITA070029 – „Bi- viere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area antistante la foce“ presentate nel formulario Standard ad esso relativo.

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La ZPS ITA070029 - Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area antistante la foce è di grande interesse naturalistico sia dal punto di vista floristico-vegtazionale che da quello faunistico.Sotto il profilo paesaggistico il territorio si presenta caratterizzato da complessi dunali costieri, zone umide retroduali, corsi d'acqua di medie e grosse portate, aree di foce, laghi.

Geologicamente l'area si presenta caratterizzata prevalentemente da argille, sabbie alluvionali, sab- bie litorali, alluvioni recenti ed attuali terrazzi, terreni lacustri e palustri antichi e alluvioni attuali di fondo valle.

Dal punto di vista climatico l'area è interessata da un clima termomediterraneo secco inferiore con precipitazioni medie annue di 500-600 mm e temperature medie annue che si aggirano intorno ai 17-18 ° C.

Gli aspetti vegetazionali naturali più significativi sono le comunità anfibie che si insediano lungo i corsi d'acqua e nella vecchia foce, rappresentate da associazioni a grosse elofite rientranti nei Phragmito-Magnocaricetea. Nelle depressioni umide salmastre retrostanti il cordone dunale si inse- dia una vegetazione alofila perenne dei Sarcocornietea e ad elofite degli Juncetea maritimi. Sul cordone dunale si insediano aspetti purtroppo abbastanza degradati degli Ammophiletea e dei Mal- colmetalia.

Lungo le sponde fluviali si osservano inoltre boscaglie riparali caratterizzati da varie specie di salici o da formazioni più termofile a dominanza di tamerici. Nelle aree lacustri e nei corsi d'acqua sono presenti aspetti sommersi ricchi in idrofite radicanti.

L'area marina antistante la foce del fiume Simeto è caratterizzata da un substrato sabbioso-fangoso e risente in modo significativo della zona portuale di Catania. In questa zona pertanto non è presente alcun popolamento ben strutturato ma solo ciuffi sparsi di Cymodocea nodosa20.

Il perimetro del sito comprende le principali aree umide della piana di Catania, che ospitano dei nuclei nidificanti di Anatidi e Ardeidi tra i più importanti della Sicilia. Tra le specie più rilevanti sono da citare la Moretta tabaccata, che qui presenta l'unico sito regolare di nidificazione in Sicilia, o il Pollo sultano recentemente reintrodotto alla foce del fiume Simeto. Altre specie, ugualmente im- portanti, hanno colonizzato stabilmente il sito in questi ultimi anni, quali l'Airone guardabuoi, il Cana- piglia e, dal 2004, il Mignattaio.

Per buona parte del fiume Simeto, dalla foce all'invaso di Ponte Barca, le condizioni ambientali in questi ultimi anni sono rimaste abbastanza stabili, con alcune situazioni locali che hanno presentato dei miglioramenti.

Per l'invaso di Lentini, invece, la situazione è gradualmente peggiorata negli anni. Il Biviere di Lentini, infatti, sebbene fosse un invaso artificiale, ha rappresentato il sito più importante di nidificazione e di passo dell'intero comprensorio catanese e fra i più importanti della Sicilia; per alcune specie ha addirittura rappresentato un sito di primaria importanza a livello nazionale. In una fase iniziale, infatti, un parziale inondamento della diga aveva ricreato condizioni ottimali per molti uccelli acquatici. Molte specie nuove per la Sicilia avevano colonizzato questo sito, espandendosi anche in aree limitrofe, quali la R.N.O. della foce del Simeto.

A partire dalla fine degli anni '90 e nei primi anni del 2000 si è assistito ad un progressivo ed ineso- rabile innalzamento del livello d'acqua, che ha sensibilmente assottigliato le presenze sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, giungendo, in alcuni casi, alla totale scomparsa di alcune specie.

Si segnalano aspetti di vegetazione moltospecializzati, alcuni dei quali piuttosto rari nell'isola e talora esclusivi di questa area. L'abbondanza di ambienti umidi è un forte richiamo per l'avifauna stanziale e migratoria. Lungo le sponde del Fiume Simeto sono particolarmente diffusi boscaglie riparali che costituiscono degli habitat di rifugio e nidificazione per l'avifauna acquatica.Scarso è l'apporto dei popolamenti bentonici all'area, mentre decisamente interessanti sono gli ambienti terrestri21.

Di seguito vengono riportate le principali indicazioni relative alla ZPS ITA070029 elaborate a partire dal formulario Standard ad esso relativo riportato in allegato al presente documento. In particolare

20 Fonte: Formulario Stanzard ITA 070029: Punto 4 Descrizione del Sito – Caratteristiche del SIto

21 Fonte: Formulario Standard ITA 070029: Punto 4 Descrizione del Sito– 4.2 Qualità ed Importanza

(30)

nella tabella che segue viene riportao il riepilogo degli habitat presenti e la loro valutazione:

TIPOLOGIA HABITAT VALUTAZIONE DEL SITO

Codice Identificazione Copertura Rappresentatività (A/B/C/D)

Superficie Relativa

(A/B/C)

Conservazione (A/B/C)

Globale (A/B/C)

1130 Estuari 0.1 D

1150 Lagune costiere 22.06 B C B B

1210 Vegetazione annua delle linee di de- posito marine

0.1 D

1310 Vegetazione annua pioniera a Sa- licornia e altre specie delle zone fan- gose e sabbiose

45.08 C C C C

1410 Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)

0.1 D

1420 Praterie e fruticeti alofili mediterr- anei e termo-atlantici (Sarcocorni- tetea fruticosi)

93.38 C C C C

1430 Praterie e fruticeti alonitrofili 0.1 C C C C

2110 Dune embionali mobili 27.16 C C C C

2120 Dune mobili del cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria ("dune bianche")

11.47 C C C C

2210 Dune fisse del litorale del Crucianel- lion maritimae

0.1 C C C C

2230 Dune con prati dei Malcolmietalia 23.24 C C C C

2270 * Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster

28.35 D

3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazi- one del tipo Magnopotamiono Hydrocharition

15.0 B B B B

3170 * Stagni temporanei mediterranei 0.01 D

3260 Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitan-

0.1 D

(31)

2018.08.08 - VINCA.docx 31/58

alba

3290 Fiumi mediterranei a flusso intermit- tente con il Paspalo-Agrostidion

9.14 D

5330 Arbusteti termo-mediterranei e pre- desertici

3.6 D

6220 * Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypo- dietea

214.18 C C C C

6420 Praterie umide mediterranee con pi- ante erbacee alte del Molinio-Ho- loschoenion

1.0 D

91AA *Querceti bianchi dell‘est 1.67 D

92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Po- pulus alba

45.58 B B B B

92D0 Gallerie e forteti ripari meridionali (Nerio-Tamaricetea e Securinegion tinctoriae)

210.53 B B B B

Il segno * indica i tipi di habitat prioritari.

In grigio sono evidenziati gli habitat non individuati nel ISC ITA010007

Tabella 5: Tipolgie di Habitat presenti nella ZPS ITA 070029 (Fonte: Formuario Standard).

Come si evince dalla tabella precedentemente riportata nella ZPS in oggetto viene rilevata la presenza di 23 tipologie di habitat con i seguenti livelli di rappresentatività:

- 4 habitat con livello di rappresentatività buona (rappresentatività di livello B) - 9 habitat con livello di rappresentatività significativa (rappresentatività di livello C) - 10 habitat con una presenza non significativa (rappresentatività di livello D)

La valutazione globale del valore del sito per la conservazione del tipo di habitat naturale di cui sopra (ad eccezione di quelli con rppresentanza non significativa) corrisponde a BUONO per 4 habitat e SIGNIFICATIVO per 9 habitat.

Nel formulario Standard vengono indicate le specie di cui all’articolo 4 della Direttiva 2009/147/CE elencate nell’Allegato I della stessa il cui elenco completo delle suddette è consultabile nel Formu- lario Stndard riportato in allegato al presente Studio.

In particolare vengono rielvate 144 specie di cui 140 Uccelli, 2 Pesci e 2 Rettili.

Per quanto riguarda gli uccelli si rileva un diverso utilizzo dell’area da parte delle diverse specie:

- Specie permanenti, ovvero si trovano nel sito tutto l’anno: 9 - Specie che utilizzano il sito per nidificare ed allevare i piccoli: 13

- Specie utilizzano il sito in fase di migrazione o di muta, al di fuori dei luoghi di nidificazione: 73 - Specie che utilizzano il sito durante l'inverno: 49

La valutazione globale di questa ZPSai fini della conservazione delle speci individuate corrisponde a valore eccellente per 12 specie, valore buono per 56 specie e valore significativo per 57 specie.

(32)

Nel Formulario (riportato in allegato al presente Studio) viene indivuduato l’enco di altre specie im- portanti appartenenti alla flora ed alla fauna, in particolare:

- 116 Specie di invertebrati;

- 25 Specie di piante;

- 8 Specie di rettili;

- 6 Specie di mammiferi;

- 5 Specie di anfibi;

- 2 Specie di uccelli;

- 0 Specie di pesci;

- 0 Specie di funghi;

- 0 Specie di licheni.

Le motivazioni per cui le specie suddette vengono riportate nel Formulario Standard ITA070029 sono le seguenti:

Specie indicate dalla Direttiva

Habitat 92/43/CE

Specie presenti nella

Lista Rossa Nazionale

Specie ende- miche

Convenzioni

Internazionali Altri motivi

Specie di

invertebrati 0 34 86

Specie di

piante 7 2 1 16

Specie di

rettili 6 1 1

Specie di

mammiferi 2 1 3

Specie di

anfibi 3 2

Specie di

uccelli 3

Tabella 6: Cause di tutela delle altre specie importanti appartenenti alla flora ed alla fauna di cui al Formulario Standard ITA070029.

Il livello di protezione del SIC in oggetto è classificato nel Formuario Standard con il codice IT13, ovvero “Vincoli idrogeologici“. Il sito risulta inoltre in relazione con il sito R.N.O. Oasi del Simeto (indicata con il codice IT05 „Riserva naturale provinciale/regionale“) le cui superfici si sovrappongono per il 22%.

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