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Dirigente Scolastico Reggente Pasquale Ambrosio

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Academic year: 2022

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(1)

ISTITUTO COMPRENSIVO 2 - PANZINI -

Piazza Giovanni XXIII, 30 - C.A.P. 80053 CASTELLAMMARE DI STABIA (NA) Telef. : 081/ 871 24 89/ - Fax : 081/ 870 80 69

Codice Meccanografico: NAIC8DH002 – Codice Fiscale 82009150630 Mail: naic8dh002@istruzione.it - P.e.c.: naic8dh002@pec.istruzione.it

SITO INTERNET : WWW :IC2PANZINICASTELLAMMARE.GOV.IT

2014-2015

Dirigente Scolastico Reggente

Pasquale Ambrosio

(2)

CAPITOLO PRIMO

“ Ogni società ha di fronte a sé non soltanto un susseguirsi di futuri probabili, ma una serie di futuri possibili e un conflitto di futuri preferibili”

Alvin Toffler

(3)

ISTUTUTO COMPRENSIVO 2 PANZINI SEDE CENTRALE

PIAZZA GIOVANNI XXIII PROV.: NA PLESSI PANZINI

SALVATI FRATTE EMAIL:

1.1 RISORSE:

n˚docenti Base Sostegno Rel. Cattol. Totale

SECOND 23 7 1 31

PRIMARIA 37 8 3 48

INFANZIA 22 3 3 28

SECONDARIA Classi Alunni

Prime 5 113

Seconde 3 61

Terze 4 70

totale 12 244

PRIMARIA

Prime 5 79

Seconde 6 93

Terze 7 111

Quarte 7 117

Quinte 7 116

Totale 32 516

INFANZIA

sezioni 11 271

Totale complessivo 55 1031

Personale A.T.A.

Dir. Amministrativo Assistenti amministrativi Collab. Scolastici

1 6 15

1.2 CHE COS’È IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA?

Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale di ogni scuola ed esplicita la progettazione DEL CURRICOLO VERTICALE , le scelte organizzative di ricerca e sperimantazione

(4)

adottate nell’ambito dell’ autonomia. Il P.O.F., nel rispetto della libertà d’insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, concretizza gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere ed alla crescita di tutti gli alunni, riconosce e valorizza la diversità, promuove le potenzialità di ciascuno e adotta tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.

Ogni Scuola, inoltre, “esercita l’Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali” (DLGS275/99).

Il POF garantisce l’integrazione delle attività ed i livelli essenziali di prestazione ipotizzati dalle Indicazioni Nazionali, rispetta il principio di flessibilità organizzativa ipotizzato dal DLGS 275/99 e raccoglie l’eredità della Carta dei Servizi.

Promuove, inoltre, attività che consentano di gestire un dichiarato, seguito da un agito, registrando il percepito nei monitoraggi interni ed esterni.

L’ Istituto promuove anche il miglioramento continuo del servizio scolastico mettendo in atto un “progetto Qualità”

come autovalutazione del sistema introdotto dal Collegio Docenti con delibera del 7.9.2009 . Nel piano dell'Offerta Formativa la scuola esplicita tutte le sue scelte (D.M.275/99)

Scelte culturali e valoriali.

Scelte del curricolo.

Scelte organizzative e gestionali.

Scelte di supporto (di formazione in servizio e di qualità dell'offerta formativa).

Sistema di valutazione e di autovalutazione del nostro servizio scolastico.

Scelte finanziarie.

1.3 IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE DELLA SCUOLA

L’ Istituto Comprensivo “2 Panzini”, nato il 1 settembre 2012, in seguito a dimensionamento scolastico regionale, comprende quattro plessi dislocati in zone diverse del territorio cittadino, con sezioni di scuola dell’infanzia e classi di scuola primaria e secondaria di primo grado. I suddetti plessi sono accomunati da diverse caratteristiche sociali, ambientali e culturali il cui contesto è caratterizzato da varie problematiche di carattere socio economico, ambientali e familiari molto complesse, aggravate da una situazione di sottosviluppo e recessione non solo economica, ma anche socio-culturale. Il territorio di Quisisana e dei quattro plessi è soggetto a fenomeni di marginalità sociale con presenza di attività criminose che certamente condizionano i processi di sviluppo e di maturazione dei minori.

Il processo di precarizzazione comporta retribuzioni più basse e saltuarie, qualità abitativa molto scadente per i ceti più poveri, tassi di evasione, dispersione e mortalità scolastica abbastanza preoccupanti.

In questo contesto emergono fenomeni di abbandono e di degrado sociale e culturale, ed un generale depauperamento delle relazioni umane e familiari che produce fenomeni di microcriminalità, di bullismo diffuso nella scuola primaria e secondaria di primo grado.

A tale condizione di degrado sociale e culturale si aggiungono l’inadeguatezza delle strutture e la scarsa attrattività dell’offerta spesso condizionata da da mancanza di fondi statali e un “fare scuola” che avrebbe bisogno di strutture di tempo pieno e attività pomeridiane che avvicinino la scuola al territorio attuando una didatica con metodi e contenuti più rispondono alle esigenze formative di questa platea scolastica eterogenea .

Si auspica che oggi, nella società della conoscenza, che evolve a ritmi vertiginosi ai possa attuare moduli formativi che puntino all’inclusività dei giovani di queste realtà dove la marginalità è spesso la regola.

Inoltre i genitori tutti dell’I. C. “2 Panzini” hanno loro stessi evidenziato la mancanza di strutture e spazi idonei all’aggregazione sociale e culturale sul territorio, creando notevole disparità fra alunni meno abbienti che non hanno la possibilità economica di spostarsi su altre zone del territorio, e alunni con più possibilità economica di frequentare centri sportivi, culturali, ricreativi dislocati al centro della città. L'attenta analisi dei processi e delle trasformazioni culturali del territorio, svolta in forma continuativa e sistematica, al fine di individuare i bisogni dell’utenza e le disponibilità educative, unitamente alle indagini per la rilevazione delle caratteristiche socio-economiche dell'ambiente in cui è inserita la Scuola, hanno messo in evidenza:

 La presenza costante di atti di bullismo e di vandalismo nella scuola principalmente nel plesso di Quisisana;

 La carenza nel territorio di occasioni di aggregazione sociale, di crescita culturale di esperienza di comunicazione;

 L’ aumento dei fenomeni di microcriminalità in cui sono coinvolti minori;

 La dispersione del potenziale cognitivo degli alunni;

(5)

 L’alto tasso di evasione, dispersione e mortalità scolastica, e quindi ritardo scolastico, scarse competenze, demotivazione, etc.

In questa realtà la scuola si offre come luogo sicuro, protetto, nel quale sperimentare rapporti efficaci, ispirati all’accettazione, alla collaborazione e al rispetto delle persone e delle regole, alla legalità, alla pace e alla solidarietà, combattendo gli stereotipi sulle persone con disabilità o disagio culturale , sociale ed economico ( ad esempio la visione del disabile o del disagiato come oggetto di compassione o eroe che combatte l’avversità).

La scuola si propone di attivare un percorso per rafforzare la sua funzione come laboratorio culturale, sociale e civile, valorizzando le realtà presenti sul territorio, sensibili alle problematiche evolutive, giovanili, relazionali e sociali ( scuola-famiglia, tempo libero, lavoro) in una cooperazione sinergica che abbia come obiettivo la formazione consapevole del futuro cittadino.

Occorre, dunque, aumentare il tempo scolastico con attività aggiuntive per sottrarre i giovani “al pericolo della strada”, aiutarli nella loro crescita e nell’acquisizione delle regole fondamentali della convivenza civile, in un clima di legalità, che rimuova le cause del disagio. La rimozione degli ostacoli a una crescita serena e le azioni programmate, con la partecipazione diretta della famiglia, il contrasto alla dispersione scolastica, una strategia complessiva di prevenzione, contrasto e recupero della dispersione scolastica e degli insuccessi formativi, con la realizzazione “di interventi significativi e aggiuntivi a sostegno delle fasce di alunni che presentano forti difficoltà nello sviluppo dell’identità e dell’apprendimento, a causa di carenze personali o familiari o sociali di vario tipo”, a sostegno dell’esercizio pieno del diritto allo studio e alla formazione.

In tal modo si spera che la scuola del territorio, unico baluardo istituzionale, possa migliorare nei giovani studenti i fattori di autostima e la motivazioni allo studio: verranno realizzati laboratori pomeridiani con obiettivi specifici e generali che consentiranno ai ragazzi di vivere la scuola anche al di fuori delle consuete attività curricolari come luogo in cui si coltivano e si realizzano i loro sogni, che non sempre sono irrealizzabili.

1.4 SCELTE VALORIALI : PRINCIPI GENERALI

Le scelte valoriali e didattiche sono attualmente condivise nella scuola e hanno origine dalla definizione dei principi fondamentali della Carta dei Servizi, sono individuati dal Collegio Docenti e ribaditi dal Consiglio di Istituto ( 2009/2010 e 2010/2011) rappresentano l’ asse portante di tutto l’impianto programmatico didattico e gestionale della dirigenza:

Uguaglianza

Imparzialità e regolarità

Accoglienza ed integrazione

Diritto di scelta delle famiglie per i progetti speciali

Obbligo scolastico e di frequenza

Partecipazione

Efficienza nell’organizzazione

Efficacia del sevizio con attenzione a costi-benefici

Trasparenza nelle procedure (L 241/90)

libertà di insegnamento

formazione del personale

continuità interna ed esterna come integrazione delle azioni sul territorio

rispetto per la privacy (L 196/03)

recupero scolastico finalizzato al pieno esercizio della cittadinanza attiva

DALLE DELIBERE DEL COLLEGIO:

Valorizzazione della cultura locale e inclusione sociale

Il corpo docente ha elaborato, nel rispetto delle Indicazioni, un Curricolo per competenze, ed ha stabilito le seguenti tematiche trasversali:

Tematiche ambientali

Tematiche della legalità

Tematiche valoriali

Tematiche della sicurezza

Tematiche legate all'orientamento

(6)

Questo documento intende, inoltre, sollecitare la partecipazione attiva di tutte le componenti scolastiche e sociali al fine di creare consapevolezza, condivisione degli obiettivi e coordinamento di iniziative e azioni che riguardano la formazione dei giovani.

1. 5 FINALITA' GENERALI DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA MISSION:

" Insieme per la pace e la legalità per una nuova cittadinanza ed un nuovo umanesimo”.

La scuola, quale istituzione formativa, dà importanza fondamentale alla persona, promuove l'apprendimento dei sistemi simbolico-culturali e dei "linguaggi fondamentali della nuova società" , consentendo anche una matura convivenza civile e una cittadinanza attiva e responsabile.

L’Istituto quale agenzia formativa raggiunge i suoi obiettivi attraverso:

il sapere, il saper fare, il saper essere e il saper stare con gli altri, mutuando tali assunti dai documenti europei (Cresson – Delours)

Gli obiettivi generali della scuola rappresentano la vision dell’istituto e del dirigente

:

VISION: come obiettivi unitari dell’istituzione scolastica

Promuovere la condivisione della Mission e della VISION

creare climi positivi per alunni, insegnanti e famiglie

favorire percorsi generali che promuovano la costumer satisfaction

creare condizioni di continuità nei percorsi e nelle procedure

favorire una responsabilità diffusa e compiti chiari

valutare la corrispondenza tra progettato-agito-percepito

predisporre piani di intervento per colmare i gap

produrre azioni di monitoraggio interno ed esterno

piena adesione agli assunti dell’art. 97 della Costituzione, che prevede di“ assicurare il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”.

ex DELLA CARTA DEI SERVIZI

costruire l’unità dell’Istituto comprensivo anche a livello amministrativo

Questi obiettivi sono stati condivisi nel CdD e nel CdI

1.6 CONTINUITÀ, PUNTO FORTE DEL NOSTRO PROGETTO SCUOLA E INDICE DI QUALITÀ

Il progetto scuola considera la nostra agenzia educativa “sistema formativo integrato” a garanzia del diritto allo studio.

(TU 297/94)

La continuità si avvale di tre percorsi fondamentali:

CONTINUITA’ ORIZZONTALE: come impegno di tutte le agenzie educative presenti sul territorio (scuola, famiglia, enti locali, agenzie private, agenzie internazionali ecc.)

CONTINUITA’ VERTICALE: progetti di raccordo tra le scuole di diverso ordine per il coordinamento dei percorsi educativi, sistemi di valutazione, sostegno all’ handicap.

CONTINUITA’ TRASVERSALE: condivisione del progetto d’Istituto attraverso percorsi unitari all’interno della scuola Il corpo docente, nel rispetto delle Indicazioni nazionali, in accordo con il “Progetto Qualità, ha elaborato, un curricolo condiviso nei vari dipartimenti disciplinari, con percorsi formativi didattici, di esperienza , di convivenza civile condividendo gli stessi parametri valutativi. Nell’ambito delle programmazioni curricolari il CdD ha considerato anche i percorsi opzionali che sono legati alle richieste del territorio e delle famiglie, ha finalizzato la formazione al rafforzamento dell’identità culturale e valoriale del ragazzo inserito consapevolmente nel proprio territorio .

CONTINUITA’ ORIZZONTALE

(7)

DIALOGO ESTERNO

Gli interventi scolastici volti a favorire la continuità vengono attuati attraverso momenti di raccordo con:

LA SCUOLA

centri di riabilitazione

Centri di formazione

territoriali

Gruppi di genitori

Associazioni culturali e

sportive Docenti di

altre scuole Gruppi di

volontariato per l'integrazione

Forze dell'ordine

OBIETTIVI:

1. Prevenire fenomeni di disagio da carenze socio- ambientali

2. Screening dei vari aspetti dei bambini diversamente abili , in difficoltà e valutazione univoca delle abilità dei soggetti

3. Successo formativo – Impostazione del POF 4. Miglioramento dell’informazione igienico

sanitaria per operare prevenzione 5. Sensibilizzazione delle famiglie per una

presenza educativa più armonica e sensibile 6. Lettura del territorio come aula didattica 7. Utilizzo ottimale di strumenti e servizi presenti

sul territorio con adeguamento degli orari 8. Promuovere la partecipazione attiva dei

genitori

INIZIATIVE ED ATTIVITA’:

1. Contatti scuola-famiglia. Dirigente-assistente sociale-FS

2. Contatti con le ASL ed il gruppo multidisciplinare (L.104/92)

3. Accordi di programma in rete. Contratti d’opera 4. Promozione incontri tra esperti, docenti e

famiglie

5. Colloqui periodici con le famiglie per stimolare una collaborazione costruttiva

6. Attivazione di progetti didattici finalizzati alla lettura delle tradizioni del territorio (curricolo opzionale), progetti di educazione alla cittadinanza

7. Informazione sull’uso di pulmini, impianti sportivi, biblioteche, laboratori, funzioni di assistenza

8. I genitori parteciperanno attivamente a progetti che favoriscono la collaborazione scuola-famiglia-territorio

(8)

STRATEGIE

NEI PROGRAMMI NELL’AMBIENTE NELLA COMUNITA’ NELLA FAMIGLIA

POF

OBIETTIVI:

1. Conoscenza dei programmi nazionali, anche delle scuole che precedono e che seguono.

2. Coordinamento dei curricoli iniziali e terminali.

3. Organizzazione delle strategie didattiche nel rispetto degli stili educativi dei diversi ordini.

4. Organizzazione di progetti comuni in rete.

5. Coordinamento dei sistemi di valutazione dei diversi gradi scolastici e predisposizione di strumenti di rilevazione.

6. Individuazione precoce delle situazioni di disagio.

7. Favorire il passaggio al grado successivo della scuola secondaria di primo grado.

8. Favorire la conoscenza delle scuole superiori del territorio.

INIZIATIVE ED ATTIVITA’:

1. Incontri e confronti nei dipartimenti disciplinari e nella collegialità d’Istituto.

2. Programmazione aperta ad attività comuni e coordinamento dei curricoli specialmente nelle classi di passaggio.

3. Incontri tra docenti dei diversi ordini scolastici per chiarire limiti ed aspettative.

4. Collaborazione tra docenti dei diversi gradi d’istruzione. Attività comuni tra alunni delle classi di passaggio.

5. Incontri tra i docenti del gruppo unitario per la continuità.

6. Registrazione dei casi a rischio e confronto tra le strategie utilizzate e da utilizzare.

7. Incontri con i docenti della scuola superiore per predisporre i piani di accoglienza e orientamento.

8. Incontri con i docenti della scuola superiore per favorire l’orientamento consapevole dei ragazzi.

Brain storming

Role play

Gruppi di lavoro

Ricerche

Progetti

Multimedialità

Interazione con le agenzie esterne alla scuola

Strumenti per la verifica: in entrata, in itinere e finali

Organizzazione delle risorse umane e strumentali

Spazi polifunzionali

Esperti nella scuola

Forum

Incontri con esperti

Attività supportate dagli organismi esterni alla scuola

- Attività in rete

Coinvolgimento dei genitori nelle attività della scuola

Orientamento e prevenzione del disagio

Integrazione dei diversamente abili

Spazio dialogo e accoglienza

(9)

CONTINUITA’ TRASVERSALE

OBIETTIVI:

1. Predisporre e condividere i curricoli disciplinari.

2. Elaborazione di progetti unitari meta disciplinari concordati

3. Organizzazione di percorsi operativi con l’uso di matrici progettuali condivise nel CdI.

4. Raccordare le finalità dei progetti del POF con i curricoli disciplinari ed interdisciplinari

5. Rendere congrue le finalità del POF,

competenze, abilità e conoscenze con i progetti ed i percorsi operativi, nel rispetto della trasversalità degli interventi..

6. Individuazione dei criteri valutativi delle singole attività e dei singoli progetti.

7. Esplicitare i percorsi attraverso .la pubblicizzazione.

8. Valutazione sistemica.

INIZIATIVE ED ATTIVITA’:

1. Incontri nei gruppi disciplinari a settembre.

2. Incontri tra docenti della scuola in gruppi classe.

3. Programmazione condivisa nei gruppi classe e raccordo delle competenze disciplinari con le abilità ed i contenuti d’insegnamento.

4. Collaborazione tra docenti FS1 e coordinatori dei gruppi disciplinari.

5. Incontri comuni tra gruppi disciplinari e i gruppi classe per la condivisione attraverso i docenti coordinatori.

6. Incontri tra docenti dei gruppi disciplinari per la definizione dei criteri di accertamento e valutazione dei percorsi.

7. Mostre, forum, elaborati, ect. A fine anno o da stabilire.

8.

Rilevare i bisogni dell’utenza attraverso i

monitoraggi

(10)

VERIFICA VALUTAZIONE

del POF

DEGLI ALUNNI

DELL'ORGANIZZAZIONE DELL'ATTIVITA'

DIDATTICA

Presentazione della scuola

Il contesto ambientale, economico-sociale e

culturale

Le risorse interne ed esterne

all’Istituto

Competenze trasversaali

Competenze disciplinari

Obiettivi di apprendimento UA

Offerta formativa

Didattica Ricerca Sperimentazione

formazione

Organizzazione Risorse finanziarie

IL POF

(11)

CAPITOLO SECONDO

SCELTE CULTURALI, FORMATIVE, METODOLOGICHE ED ORGANIZZATIVE DELLA SCUOLA

LAVORARE PER METE PER “CRESCERE INSIEME…….

“E un allievo disse al maestro : “Parlaci dell’insegnamento”

E lui rispose: “Nessuno può insegnarvi nulla se non ciò che già sonnecchia Nell’albeggiare della vostra conoscenza.

Il maestro che cammina all’ombra del tempio tra i discepoli Non elargisce la sua sapienza, ma piuttosto

La sua fede ed il suo amore.

E se davvero è saggio, non v’invita Ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guida alla soglia della vostra mente”.

Da ”Il Profeta” di Kalhil Gibran Dal Collegio dei docenti del 3.9.2013

(12)

2.1 IL CURRICOLO

Il curricolo, come percorso e processo formativo, consentirà di raggiungere le competenze in percorsi sempre più complessi che procedono dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado

Il curricolo organizza le esperienze formali e non formali degli alunni in un il curricolo esplicito

o Competenze europee

o Competenze trasversali dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado o Competenze come risultati attesi nei tree ordini di scuola

o Obiettivi di apprendimento secondo l’ottica della verticalizzazione nelle UA .

o Competenze metadisciplinari (metodo di studio, impegno, motivazione intrinseca ,gestione dell’ansia ecc) o Contenuti delle discipline

o Saperi del curricolo locale

o Contenuti di raccordo dei progetti nazionali nella matrice progettuale o Attività dei laboratori

o Progetti curricolari ed extracurricolari il curricolo implicito

 Scelte metodologiche –didattiche (laboratori, mediatori didattici, uscite didattiche ecc.)

 Organizzazione microsistemica nelle classi-sezioni

 Piano gite e visite didattiche

 Prove di verifica iniziali

 Continuità il curricolo traversale

 rappresentato dai climi relazionali di politica scolastica

 condivisione dei percorsi

 fidelizzazione alla scuola

2.2 SCUOLA FORMATIVA

per il raggiungimento di tali finalità educative sarà rivolta particolare attenzione:

Agli aspetti affettivi dell’apprendimento: STAR BENE A SCUOLA

Al metodo di studio: IMPARARE AD IMPARARE

Alla comunicazione in tutti i suoi aspetti: ASCOLTO ED ESPRESSIONE CREATIVA

Alla collaborazione con i genitori: CRESCERE INSIEME.

Alla trasmissione condivisa di contenuti, abilità e valori: SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE, SAPER STARE CON GLI ALTRI.

(13)

2.4 COMPETENZE EUROPEE

La nostra scuola fa proprie le competenze trasversali indicate dall’Unione Europea

• COMUNICARE IN LINGUA MADRE-LINGUA STANIERA (saper, saper essere e stare con gli altri-acquisire ed interpretare informazioni)

• COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA (sapere, saper fare- collaborare e partecipare- progettare- risolvere problemi- individuare

collegamenti e relazioni)

• COMPETENZA DIGITALE (saper fare – uso delle nuove tecnologie)

• COMPETENZA INTERPERSONALE, INTERCULTURALE , SOCIALE E COMPETENZA CIVICA (saper essere, saper fare- saper stare con gli altriagire in modo autonomo e responsabile, collaborare e partecipare)

• COMPETENZA COME ESPRESSIONE CULTURALE (sapere, saper fare, saper stare con gli altri, saper essere)

• IMPARARE AD IMPARARE (saper essere autonomi: metodo di studio, impegno, motivazione

– somma di sapere , saper fare……)

(14)

2.5 CONVIVENZA CIVILE : RISULTATI ATTESI

Le educazioni delle Indicazioni Nazionali sono indicate come traguardi di sviluppo Educare alla cittadinanza

 conoscere le istituzioni, le loro funzioni e la loro utilità sociale;

 conoscere le leggi e far comprendere che il loro rispetto è vantaggioso per tutti.

Educare alla salute ed ad una sana alimentazione

Essere consapevoli del proprio corpo, del proprio sviluppo psicofisico e delle problematiche connesse;

valutare il proprio regime alimentare paragonandolo con un regime equilibrato Educare alla socialità

 vivere rapporti sociali fondati sul rispetto reciproco, sull’accettazione del “diverso” e sulla collaborazione;

 acquisire un concetto più ampio di non violenza, di tolleranza e di pace;

 acquisire autonomia critica nella fruizione dei messaggi dei mass - media;

 acquisire il rispetto dell’ambiente sia naturale che antropico;

 acquisire norme di condotta che si traducano in positive forme di comportamento.

Educare all’affettività ( senso etico- morale)

 acquisire atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri;

 acquisire modalità socialmente efficaci e moralmente legittime di espressione delle proprie emozioni e della propria affettività.

Educare al rispetto delle norme di sicurezza stradale

 acquisire comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada (pedoni, ciclisti, motociclisti);

 riconoscere e rispettare, in situazione, la segnaletica stradale.

Educare all’ambiente

 acquisire rispetto dell’ambiente in cui si vive ed elaborare ipotesi di intervento;per le maggiori problematiche ambientali.

2.6 AREA COGNITIVA: RISULTATI ATTESI Educare alla comunicazione

 comunicare in forma simbolica utilizzando consapevolmente ed appropriatamente i diversi codici linguistici appresi (linguaggio verbale scritto e orale, figurato, sonoro, matematico, tecnico, scientifico).

Educare alla logica

sviluppare capacità di analisi, sintesi, induzione, deduzione, elaborazione e valutazione.

Educare all’operatività

 applicare, rispettare, analizzare e valutare le tecniche e i procedimenti delle diverse discipline; acquisire abilità pratico – manuali e tecnico – operative.

Educare a vivere la realtà

 acquisire un’immagine sempre più chiara e critica della realtà esterna, delle attività umane, delle vicende storiche ed economiche relazionandole alla propria realtà di vita quotidiana.

Educare ad acquisire un metodo di lavoro

 acquisire un metodo di studio personale, acquisendo la capacità di progettare e organizzare il proprio lavoro acquisendo le capacità di esercitare il controllo dei processi attivati e verificarne.

Educare al metodo scientifico

 promuovere l’acquisizione del metodo scientifico,

2.7 INDICAZIONI PER I PLANNING DEL CURRICOLO

Le attività di programmazione, in tutte le varie fasi, DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO saranno uniformate a criteri di flessibilità a garanzia di continua attenzione agli individuali processi di formazione ed alla più adeguata personalizzazione degli interventi.

I Consigli di Classe ed i Docenti dei primi due segmenti progetteranno, tenendo presenti le indicazioni deliberate dal Collegio dei Docenti e specificamente riportate nei progetti allegati al Piano dell’Offerta Formativa.

Inoltre i Docenti, per tutte le classi del ciclo e per la scuola dell’infanzia, dovranno attenersi ai sotto riportati curricoli nonché delle competenze trasversali.

(15)

CURRICOLO

CENTRALITA’ DELLA PERSONA PER UNA NUOVA CITTADINANZA

PER UN NUOVO UMANESIMO

Finalità educative della Scuola dell’Infanzia

IDENTITA’

AUTONOMIA COMPETENZA

APPROCCIO AL SAPERE

DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

PERCEZIONE LABORATORI VERBALIZZAZIONE

BAMBINO PERSONA SIMBOLO

AGIRE RAPPRESENTAZIONE

FARE

FORMAZIONE DEI SISTEMI SIMBOLICO CULTURALI

ESPERIENZA ESPLORAZIONE CURIOSITA’ EMOZIONI

(16)

Finalità specifiche della Scuola dell’Infanzia

Le finalità della scuola dell’infanzia sono : identità autonomia e competenze che i bambini conquistano attraverso le esperienze dei “campi”, seguono percorsi modulari nei quali raggiungono la loro maturazione che permette loro di accedere alla facoltà superiori e al pensiero convergente e divergente

1) MATURAZIONE DELL’IDENTITA’

2) CONQUISTA DELL’AUTONOMIA CORPOREA:

sicurezza di sé

INTELLETTUALE:

Autostima e maturazione delle capacità di giudizio sviluppo delle capacità come pensiero creativo

combinatorio

PSICODINAMICA:

fiducia nelle proprie capacità e motivazione alla curiosità sviluppo delle capacità relazionali nel gruppo dei pari e rapporto con i vari contesti

CORPOREA:

Autonomia fisica

Indipendenza ambientale,

sociale e naturale

INTELLETTUALE:

Coscienza della libertà del pensiero

PSICODINAMICA:

Scoperta,

interiorizzazione e rispetto pratico dei valori condivisi Libertà, rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente LIBERTA’ INTERIORE: riferito all’età dei piccoli

 Rispetto delle opinioni altrui

 Capacità di cogliere il senso delle proprie ed altrui azioni

 Capacità di cogliere ed accettare diversi punti di vista

3) SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CORPOREE:

abilità:

sensoriali percettive motorie linguistiche

PSICODINAMICHE:

Processi intraindividuali e interindividuali Comunicazione, immaginazione, intuizione, formazione del pensiero analitico/sintetico

INTELLETTUALI:

processi creativi e critici:

osservare,

sperimentare,

analizzare, produrre

interpretare

(17)

Finalità della scuola elementare

“Favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell’età

evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte della famiglia…. In coerenza con il principio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e secondo i principi della Costituzione….)

Dai campi di esperienza alle competenze disciplinari di base

“AL CENTRO LA PERSONA”

laboratorio

sport laboratorio

funzionale informatica laboratorio lab giochi del sè motorio tecnologia scientifici

laboratori

manipolativi progettuali laboratorio

espressivo AREA

Delle esperienze corporee I valori e le idee nell’esperienza

Dalle categorie empiriche alle Categorie formali-

Dalle idee alla vita interpersonale- l’imppegno personale e sociale

SCUOLA DELL’INFANZIA Campi di esperienza

ESPLORARE CONOSCERE E PROGETTARE

FRUIZIONEE PRODUZIONE DIMESSAGGI

ILSE’E L’ALTRO

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA

SCIENZE

MOTORIE GEOGRAFIA

LOGICO-

MATEMATICA SCIENZEE

STORIA ARTE-

IMMAGINE MISICA

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA ERELIGIONE CATTOLICA LINGUA

ITALIANAE LINGUA2 ILCORPOEIL

MOVIMENTO ESALUTE

La diversità delle persone e delle culture come ricchezza

Praticare l’impegno

personale e la solidarietà

sociale

(18)

valutazione

in ingresso evento situazione di partenza

La scuola attraverso la predisposizione di percorsi unitari dà le stesse opportunità a tutti gli alunni ma raggiunge le mete attraverso la personalizzazione degli apprendimenti .

FINALITA’

EDUCATIVE

OBIETTIVI GENERALI O.S.A.

conoscenze abilità

Obiettivi formativi

U.A .

Competenze P.S.P

BES

P.S.P

BES

(19)

2.8 0BIETTIVI FORMATIVI DEI PROGETTI CURRICOLARI scuola primaria

PERCORSI SPORT

PERCORSI LETTURA

PERCORSI MUSICA

PERCORSI MANIPOLATIVI (ceramica , carta pesta pittura ecc)

PERCORSI INTERCULTURALI

PERCORSI ESPRESSIVI

Percepire il sé corporeo in relazione con: oggetto, spazio, tempo

Scoprire la lettura come piacere per sé e per gli altri;

Percepire il suono e il non suono, l’immobilità e il movimento e le relazioni con la voce

Percepire il sé attraverso il progetto di realizzazione di lavori

Percepire il diverso come risorsa

Scoprire l’espressività corporea

Saper vivere la relazione positiva con gli altri nel gioco motorio

sviluppare la capacità di immaginare;

riconoscere le emozioni

Saper cogliere le caratteristiche dei suoni; saper vivere il corpo in relazione al suono

Scoprire le possibilità plastiche dei materiali

Riconoscere le possibilità di ciascuno ur nella diversità

Utilizzare la voce e il corpo per comunicare

Vivere positivamente il sé corporeo e il sé sociale nei primi giochi di squadra

Sviluppare la capacità di concentrazione e il desiderio di leggere correttamente e mantenere vivo l’interesse per il testo

Capire che il singolo contribuisce all’armonia del gruppo

Progettare esperienze di realizzazione concreta di manufatti

Riconoscere pari dignità a tutte le culture

Esprimere sentimenti e registri linguistici attraverso la voce.

Saper vivere nei piccoli e nei grandi gruppi giochi di squadra e prime competizioni

Godere della lettura in contesti diversi; acquisire la capacità di far emergere ed esprimere emozioni

Godere

dell’ascolto e della produzione consapevoli

Gestire da soli e in gruppo le possibilità di progetti comuni

Saper vivere con gli altri utilizzando la diversità come valore

Sapersi esprimere con il corpo , la voce, il disegno per comunicare pensieri e sentimenti

Sviluppare il desiderio di stare insieme per leggere per conoscere altre culture

Saper esprimere il vissuto con l’espressività corporea; giochi di competizione a squadre

Riconoscere il linguaggio musicale come messaggio universale

Gestire da soli e in gruppo le possibilità di progetti comuni

Saper vivere con gli altri utilizzando la diversità come valore

Sapersi esprimere con il corpo , la voce, il disegno per comunicare pensieri e sentimenti

(20)
(21)

2.9 0BIETTIVI FORMATIVI DEI PROGETTI CURRICOLARI scuola secondaria

Gli obiettivi educativi della convivenza civile costituiranno insieme agli altri lo sfondo per la creazione dell’ologramma che troverà la sua sintesi nei moduli organizzativi dei consigli di classe.

CLASSI PRIME

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

EDUCAZIONE ALIMENTARE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

EDUCAZIONE STRADALE

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVIT A’

EDUCAZIONE AMBIENTALE Mettere in atto

comportamenti di autonomia, autocontrollo e fiducia in sé (la funzione della regola nei diversi ambienti di vita quotidiana).

Interagire

utilizzando buone

maniere con

persone

conosciute, e non, con scopi diversi (i concetti di regola, libertà

responsabile, identità e pace)

Accettare e

rispettare gli altri e i “diversi da sé”, comprendendo le ragioni dei loro comportamenti (la diversità - il gruppo e la cooperazione- i diritti del bambino) Avvalersi in modo

corretto e

costruttivo dei servizi del territorio Suddividere incarichi e svolgere compiti per lavorare insieme con obiettivi comun

Far conoscere la qualità igienico- sanitaria

dell’alimento in relazione ai determinati ambienti La funzione dell’etichetta per definire l’alimento e la rintracciabilità Far conoscere la conservazione dell’alimento. Far conoscere i principi nutritivi degli alimenti,le relazioni tra alimenti, malattie,i prodotti biologici, gli OGM

Proporre un modello

alimentare bilanciato, stimolando scelte comportamentali corrette dal punto

di vista

nutrizionale e motorio per il mantenimento di uno stato di benessere.

Acquisire la consapevolezza delle relazioni tra emozioni ed alimentazione e dell’insorgere dei rischi derivanti da una alimentazione sbagliata.

Elaborare le tecniche di osservazione e di

“ascolto” del proprio corpo ( l’igiene della persona(cura dei denti---

)Verbalizzare gli stati fisici personali (sintomi di benessere.

Malessere) Simulare comportamenti adeguati in situazioni di rischio Esercitare procedure di evacuazione dell’edificio scolastico, avvalendosi anche della lettura delle piantine dei locali e dei percorsi di fuga

Elaborare le tecniche di osservazione e di

“ascolto” del proprio corpo per distinguere i momenti di benessere da quelli di malessere Verbalizzare gli stati fisici personali (sintomi di benessere/

malessere).

Descrivere in forma orale e scritta un percorso proprio o altrui e

rappresentarlo Scoprire i segnali stradali e la loro funzione Eseguire

correttamente un percorso stradale in situazione simulata Individuare i luoghi pericolosi per il pedone nel proprio ambiente di vita Osservare i segnali stradali come sistema di segni Rappresentare un percorso

cartograficamente Conoscere la tipologia di strade (carrozzabile,pista ciclabile,passaggio pedonale) e i relativi usi corretti Eseguire

correttamente a piedi e in bicicletta un percorso stradale

Percepire il sé con Attivazione di atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé (il sé, le proprie capacità, i propri interessi, i cambiamenti personali nel tempo Controllare ed esprimere la propria emotività nel gioco nel lavoro , nel relax con adeguate attenzioni agli altri Comunicare la percezione del sé e del proprio ruolo nella classe , nella famiglia , nel gruppo dei pari in genere ( Esempi di diverse situazioni dei rapporti tra uomini e donne nella storia.) Attivare modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti, anche tenendo conto delle loro caratteristiche sessuali (Le principali differenze

psicologiche comportamentali e di ruolo tra maschi e femmine)

Esplorare gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano, inteso come sistema ecologico

Scoprire i problemi di manutenzione delle piante in ambienti diversi ( orti, giardini interni ed esterni, serre ecc.) Comprendere l’importanza del necessario intervento dell’uomo sul proprio ambiente di vita,

avvalendosi di diverse forme di documentazioni Individuare le modalità comunicative più efficaci per diffondere nel proprio territorio le analisi elaborate.

CLASSI SECONDE

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

EDUCAZIONE ALIMENTARE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

EDUCAZIONE STRADALE

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVIT A’

EDUCAZIONE AMBIENTAL E Identificare

situazioni attuali di pace/guerra

Accettare e

rispettare gli altri e i

“diversi da sé”, comprendendo le ragioni dei loro comportamenti (la diversità e i servizi

Descrivere la propria alimentazione e distinguere se ci si nutre o ci si alimenta (tipologia degli alimenti e le relative funzioni) Rispettare le

Redigere i regolamenti necessari per la sicurezza utilizzando le norme imparate Comprendere che l’uomo deve confrontarsi con il limiti della salute

Individuare i luoghi pericolosi per il pedone nel proprio ambiente di vita Osservare i segnali stradali come sistema di segni Rappresentare un percorso

cartograficamente

Percepire il sé con Attivazione di atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé ( il sé, le proprie capacità, i propri interessi, i cambiamenti personali nel tempo Controllare ed

Comprendere l’estetica e la funzionalità del territorio e delle sue sistemazioni anche

paesaggistiche Verificare in laboratorio i problemi connessi

(22)

alla persona - alcuni articoli della Dichiarazione dei diritti dell’infanzia Avvalersi in modo

corretto e

costruttivo dei servizi del territorio (biblioteca, spazi pubblici, )

Elaborare in gruppo il regolamento di classe (la funzione della regola e della legge nei diversi ambienti di vita quotidiana )

Realizzare attività di gruppo ( giochi sportivi, esecuzioni musicali, ecc) per favorire la conoscenza e l’incontro con

culture ed

esperienze diverse

trasformazione la conservazione e consumo degli alimenti ( processi di trasformazione e conservazione degli alimenti-la tradizione culinaria locale) Riconoscere l’esigenze del proprio corpo e individuare

’alimentazione più adeguata alla propria crescita ( distinguo tra alimentazione e Riconoscere l’esigenza del proprio corpo e individuare l’alimentazione più adeguata alla crescita (la tipologia degli alimenti e le relative funzioni nutrizionali

integrarli nella propria personalità Verbalizzare gli stati fisici personali (sintomi di benessere.

Malessere) e) e individuare le possibili cause che li hanno determinati.( le malattie esantematiche e le vaccinazioni- i comportamenti da rispettare per guarire)

emotività nel gioco nel lavoro , nel relax con adeguate attenzioni agli altri Cominicare la percezione del sé e del proprio ruolo nella classe , nella famiglia , nel gruppo dei pari in genere ( Esempi di diverse situazioni dei rapporti tra uomini e donne nella storia.)

oggetti Analizzare i problemi ambientali del proprio territorio in maniera scientifica

CLASSI TERZE

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

EDUCAZIONE ALIMENTARE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

EDUCAZIONE STRADALE

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVIT A’

EDUCAZIONE AMBIENTAL E Analizzare

Regolamento di un gioco valutandone i principi ed attivare le procedure necessarie per modificarli Identificare situazioni

attuali di

pace/guerra, cooperazione ed individualism (

concetto di

cittadinanza, vari tipi di cittadinanza) Indagare le ragioni sottese a punti di vista diversi dal proprio per un confronto critico Manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forma corretta

Impegnarsi

personalmente in iniziative di solidarietà

Riconoscere le forme e il funzionamento

Valutare la composizione nutritiva dei cibi preferiti (la composizione dei cibi preferiti) Praticare diverse forme di cottura dei cibi (le diverse forme di cottura- La tradizione culinaria locale)

A tavola mantenere comportamenti corretti, tempi distesi,

masticazione adeguata… al proprio corpo e alle proprie esigenze, sulla base del calcolo del proprio dispendio

energetico vari tipi di dieta e la loro relazione con gli stili di vita-La tradizione culinaria locale)

Ampliare la gamma

Dar prova di perizia e di autocontrollo in situazioni che lo richiedono

Comprendere che

l’uomo deve

confrontarsi con il limiti della salute ed elaborarli, integrarli nella propria personalità ( i comportamenti della medicina nella storia dell’uomo)

- Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo complesso, nelle diverse situazioni di vita (illuminazione, aerazione, temperatura….) ( prevenzione delle malattie personal ie sociali e come agenti

dell’integrazione

Conoscere la tipologia di strade

(carrozzabile,pis ta

ciclabile,passagg io pedonale) e i relativi usi corretti

Eseguire correttamente a piedi e in bicicletta un percorso stradale

Attivare modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti, anche tenendo conto delle loro caratteristiche sessuali ( Le principali differenze psicologiche comportamentali e di ruolo tra maschi e femmine) Controllare ed esprimere la propria emotività Avvalersi del diario e della

corrispondenza con amici per riflettere su di sé e sulle proprie relazioni

Esprimere modalità socialmente efficaci e moralmente legittime di espressione delle proprie emozioni e delle propria

Ricercare la relazione tra problematiche ambientali e patrimonio artistico Operare , attraverso l’analisi di dati scientifici le differenti scuole di pensiero nell’affrontare i problemi ambientali Analizzare documenti specifici elaborati da organismi nazionali La funzione delle istituzioni esistenti a difesa e tutela dell’ambiente trumenti tecnologici utilizzati dalle varie istituzioni

(23)

delle amministrazioni comunali e regionali Analizzare

Regolamenti valutandone i principi ed attivare le procedure necessarie per modificarli Identificare situazioni attuali di

pace/guerra,

dei cibi assunti come educazione al gusto.

umana)

caratteristiche degli oggetti e i materiali in relazione alla salute) Simulare comportamenti adeguati in situazioni di rischio con diverse forme di pericolosità (sismica,vulcanica, chimica,

idrogenetica….)

affettività ( Forme di espressione personale, ma anche socialmente accettata e moralmente giustificata, di stati d’animo,

sentimenti, emozioni diverse, per situazioni differenti

per il controllo e il monitoraggio ambientale (laboratori, rilevatori satellitari, impianti di depurazione…) Analizzare l’efficacia di intervento delle varie

2.10 METODOLOGIE

L’evoluzione che caratterizza la nostra società richiede un cambiamento anche nelle metodologie didattiche e la sostituzione di vecchi sistemi verticistici. Alla cultura “travasata” si sostituisce quella partecipata, ottenuta con metodo euristico e di ricerca attiva da parte del ragazzo nei laboratori curricolari e in quelli opzionali (L53/2003). Tale

metodologia prevede che l’alunno arrivi alla conoscenza attraverso le seguenti fasi:

 stadio del dubbio, avvio alla consapevolezza delle difficoltà

 tentativo di identificare il problema: ricerca dei dati necessari

 collegamento tra i dati, l’osservazione diretta e la discussione

 riorganizzazione delle idee e delle ipotesi e proposizione del tipo “problem solving attivazione di idee e soluzioni a precedenti situazioni problematiche applicazione delle soluzioni in problemi nuovi e in quelli già noti

 controllo delle ipotesi o riformulazione di altri problemi

 accomodamento della soluzione nella struttura cognitiva ed applicazione del procedimento ad altro problema (transfert)

Il metodo euristico viene affiancato dal metodo espositivo, poiché quest’ultimo consente ai docenti di operare sintesi e fare collegamenti , in alcuni casi, creare mappe concettuali, ricercare problemi nuovi e risolverli.

Accanto alla ricerca , che avvia i processi e forma i sistemi simbolici maturi delle diverse intelligenze (Gardner), c’è il lavoro di gruppo, che attiva e sviluppa i processi emotivi e collaborativi e favorisce la socializzazione quale “’esercizio parallelo di morale e razionale” (Bruner). Si valorizza, cos’ ì la “persona”, si sviluppa la motivazione , l’impegno e la dimensione metacognitiva dei processi di pensiero. Tutto questo produce una ricaduta positiva sulla formazione delle competenze.

Il metodo SQ3R (survey,question, read, recall,revision), sarà proposto affinché gli studenti abbiano un approccio razionale al testo, sappiano porre delle domande e sappiano trovare le risposte; il metodo dei monitori, come momento formativo per i singoli in quanto, tra le altre cose, mira a sollecitare lo spirito di iniziativa, l’autonomia, la collaborazione e la responsabilità. Il metodo dei tutori o mutuo insegnamento tra pari, atto a promuovere lo spirito di collaborazione e la responsabilità personale. Il metodo dello studio guidato in classe finalizzato ad educare gli studenti ad organizzare i tempi di lavoro;

Sulla ricerca e il lavoro di gruppo, inoltre, si fondano i presupposti dell’individualizzazione per gli alunni DA e della personalizzazione. Nel metodo dell’animazione poi si utilizza la didattica per laboratori con l’intervento indiretto volto allo sviluppo delle competenze attraverso l’esperienza . Solo così si rispettano, con l’aiuto dell’insegnante, i tempi propri di ogni alunno e i ritmi di ciascuno . le tecniche usate nell’animazione sono : role play, brain storming, drammatizzazione ecc.

In questa metodologia si privilegia anche una didattica che fa uso dello sviluppo delle mappe concettuali, dove l’attenzione dei concetti favorisce le capacità di astrazione e di organizzazione dei processi logici. Il bambino così, saprà orientarsi nella molteplicità dei codici e simboli della sua cultura (PECUP).

Tutte le metodologie saranno attuate secondo le libere scelte dei docenti in climi sereni in “ambienti educativi di apprendimento” con l’unico scopo di formare la persona bambino secondo le sue potenzialità e di “orientarlo” al suo personale “ progetto di vita “.

Le metodologie sono valide anche per la scuola dell’infanzia , nella quale però viene privilegiata ancor più la forma euristica e la didattica per laboratorio

(24)

2.11 GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

La diversità, intesa come valore da rispettare e tutelare, trova nella scuola un’istituzione che concretamente e costantemente si adopera per rimuovere ostacoli e impedimenti che di fatto sono di intralcio al raggiungimento della vera uguaglianza. Il compito attribuito alla scuola di individuare, sviluppare e valorizzare le competenze di base di ciascun alunno. Questo si traduce,per i sogget ti DA nell’armonizzare, sviluppare e migliorare le potenzialità tra sviluppo cognitivo e socio-affettivo.

Sarà necessario,all’inizio dell’attività didattica, attivare una fase di accertamento delle abilità di base relative al piano percettivo,psicomotorio e manipolativo,ai processi di simbolizzazione, alle competenze logiche, espressive e comunicative,alla rappresentazione grafica,spaziale e temporale. La programmazione educativa e didattica effettuata per gli alunni diversamente abili deve anch’essa,alla luce di un’accurata individuazione dei livelli di partenza, articolarsi e svilupparsi in modo da prevedere la costruzione e la realizzazione di percorsi individualizzati di apprendimento scanditi in una progressione di traguardi da verificare in itinere.

Gli strumenti fondamentali di lavoro,sia nella fase iniziale sia in itinere,sono i seguenti:

1. LA DIAGNOSI FUNZIONALE

2. IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE 3. IL PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO

La programmazione relativa alle attività di sostegno si articolerà sulle aree e nei laboratori seguenti:

1 AREA PSICOMOTORIA 2 AREA LINGUISTICA 3 AREA DELL’AUTONOMIA 4 AREA LOGICO-MATEMATICA 5 AREA DELLE ABILITA’ SOCIALI 6 LABORATORIO INFORMATICO 7 LABORATORIO TEATRALE 8 LABORATORIO DI MANUALITA’

9 LABORATORIO MUSICALE

AREA PSICOMOTORIA

Le attività psico-motorie si effettueranno in un laboratorio dove gli alunni potranno realizzare accuratamente e gradatamente l’organizzazione del movimento e dell’espressione corporea;attività queste che agiscono sulla sfera motoria, su quella intellettuale e su quella affettiva.

OBIETTIVI:

-Riconoscere le parti del corpo

-Sviluppare/potenziare la lateralizzazione

-Sviluppare/potenziare la motricità fine e grosso-motoria -Acquisire corrette posture

-Sviluppare/potenziare l’equilibrio statico-dinamico AREA LINGUISTICA

Avendo come obiettivo ultimo l’utilizzo del codice verbale,orale e scritto,allo scopo di capire e comunicare con gli altri,si intenderà fare ricorso alle nuove tecnologie.

OBIETTIVI:

-Migliorare la comprensione del testo -Migliorare la produzione scritta

-

Esprimere semplici pensieri AREA DELL’AUTONOMIA

E’ di fondamentale importanza che gli allievi vengano allenati ad assumere comportamenti autonomi allo scopo di facilitare loro la partecipazione alla vita sociale e civile

OBIETTIVI:

-Sviluppare e potenziare l’orientamento all’interno dell’edificio scolastico -Memorizzare e rispettare le regole della vita scolastica

-Sviluppare il senso del rispetto delle cose proprie ed altrui -Portare a termine incarichi assegnati

AREA LOGICO-MATEMATICA

Lo sviluppo e/o miglioramento delle capacità logiche e dell’organizzazione spazio-temporale è condizione necessaria per raggiungere la rappresentazione mentale del singolo numero in termini di quantità.

OBIETTIVI:

-Potenziare i rapporti topologici(dentro-fuori,vicino-lontano,etc.) -Sviluppare la tecnica delle quattro operazioni

-Usare correttamente la moneta AREA DELLE ABILITA’ SOCIALI

(25)

Scopo di tale area sarà quello di migliorare l’inserimento degli alunni portatori di handicap nella comunità sociale e nella vita quotidiana. Sarà,pertanto, di grande utilità pratica la frequentazione di uffici,enti,negozi del paese presso i quali saranno possibili rapporti e scambi sociali utilizzando il codice linguistico.

OBIETTIVI:

-Leggere e comprendere cartellini di esposizione

-Acquisire la capacità di compilare moduli,vaglia,telegrammi…

-Saper richiedere certificati -Denunciare un furto.

LABORATORIO DI INFORMATICA

Le nuove tecnologie consentono di ridurre o rimuovere gli ostacoli che si frappongono tra disabilità e potenzialità del soggetto con handicap. L’utilizzo del computer stimola e rafforza costantemente processi mentali di attenzione,di concentrazione,di memorizzazione e di feedback e favorisce il senso dell’autostima indispensabile al processo di apprendimento.

OBIETTIVI:-Sviluppare e potenziare l’attenzione,la concentrazione e la memorizzazione -Riconoscere le parti principali della macchina

-Saper accendere/spegnere il computer

-Usare il computer per colorare immagini e per scrivere.

LABORATORIO TEATRALE

La partecipazione ad attività teatrali è volta a favorire la spontaneità e l’integrazione,dando spazio alle potenzialità espressive,emotive e relazionali di ciascuno nel rispetto delle caratteristiche del singolo.

OBIETTIVI:

-Sviluppare la coordinazione motoria e l’espressione non verbale -Sviluppare forme di comunicazione espressiva

-Acquisire un senso di identità di gruppo -Integrarsi nel gruppo

LABORATORIO MUSICALE:

OBIETTIVI:

-Costruire semplici strumenti musicali -Esecuzione musicale di semplici canzoni -Esecuzione corale di tutti gli alunni della scuola LABORATORIO DI MANUALITA’

Il laboratorio è finalizzato ad offrire agli alunni la più ampia opportunità opportunità di espressione personale di coinvolgimento,apprendimento e di crescita.

OBIETTIVI:

-Favorire la socializzazione

-Favorire la capacità di lavorare insieme,rispettando regole comuni -Favorire la capacità di manualità e la coordinazione oculo-manua

2.12 MEDIATORI DIDATTICI

I mediatori didattici sono gli strumenti attraverso cui i docenti mettono in atto le diverse strategie di insegnamento, per raggiungere gli obiettivi programmati.

Il collegio ritiene di dover utilizzare i seguenti mediatori didattici

ATTIVI

Esplorazioni

Visite guidate sul territorio Visite guidate a mostre e musei

Sperimentazione di materiali nei laboratori manipolativi: creta, paste, carta pesta ecc Sperimentazione nel laboratorio scientifico

ICONICI

Laboratori espressivi con materiale visivo Pittura

Videoteca

Uso di mappe e grafici

ANALOGICI

Drammatizzazioni Circle time

Giochi simbolici e di simulazione

Giochi finalizzati alla identificazione di regole

SIMBOLICI

Discussioni e forum

(26)

Narrazioni di eventi

Gruppi autocentrati finalizzati al vissuto emozionale

2.13 SPAZI ED ATTREZZATURE

Come i mediatori didattici, anche gli ambienti hanno la loro valenza nell’ottica dello sviluppo globale della persona, pertanto particolare cura hanno le attrezzature che consentono la fruizione degli spazi

2 PANZINI

SPORT-PALESTRA SCOPERTA

LABORATORI MANIPOLATIVI 1

LABORATORIO SCIENTIFICO 1

LABORATORIO MULTIMEDIALE 1

LABORATORIO LINGUISTICO

LABORATORIO MASS-MEDIA - CINEFORUM AULA POLIFUNZIONALE

BIBLIOTECA Libri per gli insegnanti

Libri per i ragazzi LABORATORI DI PONG PONG

SALA PROFESSORI 1

PANZINI

SPORT PALESTRA COPERTA

LABORATORI MANIPOLATIVI

LABORATORIO SCIENTIFICO 1

LABORATORIO MULTIMEDIALE 1

LABORATORIO LINGUISTICO

LABORATORIO MASS-MEDIA - CINEFORUM AULA POLIFUNZIONALE

BIBLIOTECA Libri per gli insegnanti

Libri per i ragazzi

LABORATORI DI PONG PONG 1

SALA PROFESSORI 1

LABORATORIO CERAMICA 1

LABORATORIO MUSICALE

SALVATI

SPORT PALESTRA COPERTA E SCOPERTA

LABORATORI MANIPOLATIVI 1

LABORATORIO SCIENTIFICO 1

LABORATORIO MULTIMEDIALE 1

LABORATORIO LINGUISTICO 1

LABORATORIO MASS-MEDIA – CINEFORUM AULA POLIFUNZIONALE

BIBLIOTECA Libri per gli insegnanti

Libri per i ragazzi LABORATORI DI PONG PONG

SALA PROFESSORI

LABORATORIO CERAMICA 1

LABORATORIO MUSICALE 1

LABORATORIO ASTRONOMICO 1

FRATTE

SPORT PALESTRA COPERTA

LABORATORI MANIPOLATIVI 1

LABORATORIO SCIENTIFICO

(27)

IO E IL MONDO INTORNO A ME

LABORATORIO MULTIMEDIALE 1

LABORATORIO LINGUISTICO

LABORATORIO MASS-MEDIA – CINEFORUM

BIBLIOTECA Libri per gli insegnanti

Libri per i ragazzi LABORATORI DI PONG PONG

SALA PROFESSORI LABORATORIO CERAMICA LABORATORIO MUSICALE LABORATORIO ASTRONOMICO

2.14 MATRICE DI PROGETTAZIONE UTILIZZATA DAL COLLEGIO DEI DOCENTI

I teams delle classi stabiliscono in un progetto unitario i moduli organizzativi nei quali confluiranno tutti gli elementi dell’OLOGRAMMA

ACCOGLIENZA

IO VIVO IL MIO QUARTIERE

L’ACQUA E LE RISORSE NON RINNOVABILI

IO

(relazione con sé)

NOI

(relazione con gli altri) AMBIENTE

(relazione corretta con contesti e ambiente)

LA PACE

LE ISTITUZIONI DEL TERRITORIO LA COSTITUZIONE

I MASS MEDIA

(28)

SCUOLA DELL’INFANZIA

(29)

PROTOCOLLI DI OSSERVAZIONE SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA PARAMETRI DI VALUTAZIONE

2.15 PARAMETRI DI VALUTAZIONE

INDICATORI E DESCRITTORI DEL COMPORTAMENTO - AUTONOMIA E SOCIALITA’

Organizzazione (metodo di lavoro,studio)

10

Comprende ed esegue le attività in modo personale applicando proficue e funzionali strategie di studio

9

Comprende ed esegue le attività organizzandosi con facilità ed applicando strategie di studio

8

Comprende ed esegue le attività utilizzando adeguate strategie di studio

7

Comprende ed esegue le attività utilizzando sostanzialmente le strategie di studio

6

Esegue le attività utilizzando schemi proposti

5

Ha acquisito in modo inadeguato le strategie di studio

4

Non ha ancora acquisito strategie di studio e non esegue le attività

Operosità (impegno)

10

Si attiva spontaneamente, prepara il materiale, non perde tempo, non si distrae, è responsabile e costruttivo

9

Opera con volontà, prepara il materiale, non perde tempo, non si distrae, è responsabile e attento

8

Durante le attività prepara il materiale

7

Si attiva con interesse adeguato

6

Si attiva con poca dinamicità e sollecitato prepara il materiale

5

Si attiva in modo discontinuo e appare non sempre motivato

4.

Durante le attività tende a perdere tempo, a distrarsi, è demotivato, nonostante le sollecitazioni

Comportamento (senso di responsabilità)

10

Rispetta con senso di responsabilità le attrezzature scolastiche e dei compagni e osserva le regole di convivenza civile

9

Rispetta le attrezzature scolastiche e dei compagni e le regole di convivenza civile

8

Ha cura delle attrezzature della scuola e dei compagni e osserva le regole di convivenza civile

7

Non sempre rispetta le attrezzature scolastiche,mostra inadeguata socializzazione e funzione poco collaborativa all’interno della classe

6

Mostra frequentemente inosservanza per le attrezzature scolastiche e scarso rispetto per le regole di convivenza civile

5

Ha scarsa cura delle attrezzature scolastiche e dei compagni,e manifesta in modo persistente inosservanza delle regole di convivenza civile

(30)

4

Danneggia le attrezzature della scuola e dei compagni e non rispetta le regole di convivenza civile

partecipazione

10

Chiede, risponde e discute liberamente ed in modo controllato e pertinente

9

Chiede, risponde ed interviene in modo controllato

8

Si sforza di rispondere ed intervenire correttamente oppure risponde ed interviene sporadicamente

7

Interviene sostanzialmente in modo corretto

6

Risponde ed interviene solo se sollecitato

5

Partecipa e interviene in modo poco appropriato

4.

Risponde ed interviene in modo improprio o non interviene

socializzazione

10

Ascolta, collabora e si confronta con gli altri (pari e non) manifestando entusiasmo

9

Ascolta, collabora e si confronta con gli altri

8

Ascolta, collabora e si confronta con i compagni

7

Ascolta e collabora sostanzialmente con i compagni

6

Ascolta e collabora solo con qualche compagno/a

5

Solo se richiamato ascolta e collabora con qualche compagno

4

È fonte di distrazione e di disturbo, si isola e contrasta con gli altri

Stima/autostima

10/9

Di fronte ad una osservazione o correzione cerca di capire e migliorare esprimendo le proprie posizioni e riconoscendo gli errori, conosce i propri punti di forza e i propri limiti

8/7

Di fronte ad una correzione cerca di capire e dà giudizi accettabili sui propri risultati

6/5

Sostanzialmente accetta una correzione e cerca di capire Tende a non accettare i propri errori

4

Di fronte ad una correzione si irrita e dà giudizi poco adeguati sui propri risultati

AREA COGNITIVA

2.16 INDICATORI E DESCRITTORI DELLE ABILITA’ TRASVERSALI

Nota esplicativa: i vocaboli testo/brano/fenomeno, regole/tecniche/procedimenti sono utilizzati in tutte le possibili accezioni (letterale, musicale, artistico, tecnico, scientifico, sportivo,…)

ASCOLTARE

10

Comprende in modo approfondito e completo le intenzioni, le funzioni e gli scopi dei messaggi verbali e non verbali; riflette con spirito critico

9

Comprende in modo completo le funzioni e gli scopi dei messaggi verbali e non verbali;

riflette e chiede delucidazioni

8

Comprende in modo accettabile gli scopi dei messaggi verbali e non verbali e seleziona le informazioni

7

Comprende sostanzialmente gli scopi dei messaggi verbali e non verbali

6

Comprende globalmente semplici messaggi verbali e non e memorizza alcune informazioni

5

Comprende con qualche difficoltà messaggi verbali e non verbali

4

Comprende parzialmente i messaggi verbali e non

LEGGERE

10

Legge correttamente e con espressione qualsiasi tipo di testo scritto e non, ha acquisito le diverse tecniche di lettura, comprende completamente ed in modo approfondito e personale ciò che legge

9

Legge correttamente qualsiasi tipo di testo scritto e non, ha acquisito le diverse tecniche di lettura, comprende pienamente ciò che legge

8

Legge in modo chiaro i diversi tipi di testo scritti e ne comprende adeguatamente ciò che legge

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