IFIGENIA
DRAM A PER MUSICA
DA RAPPRESENTARSI
NELNOBIL TEATRO
A
TORRE ARGENTINA
IL
CARNEVALE DELl' ANNO
1766*.DEDICATO
ALLE
DAME ROMANE:
In R
om A3
Nella Stamperia di
Ottavio puccinelli
poftanella ftrada detta Piedi
Mkrn\o
.CON LICENZA DE» SV PERI
OBI.Si
wndono
nelhifiidetta S^^mperìa,^ da Lorenzo CorradiUhraro
fulkpazza
J^tf.:Andrea ^della Vaile.
WOSir
ART
5
ALLE DAME ROMANE
•Voi Nobili Alme Dame^
che
collamaeftofa pre- fenza Voflra
ilmag-
gior
ladro e decoro
alleRomane Sce- ne arrecate
5riverentemente
fidedica
rifigenia 5Opera d'infigne Letterata
A
2vive-
4
vivente
5celebre ancora per
altrefue
felici
produzioni
: e Tperaficon
ciò^
che per Toirequio
j al gioriofoVoftro
KoME dovuto
5 incontri quei1:oDrama preUo
ilPubblico
^ fenon
l'approva-zione
5che
fidefidera
jalmeno un benigno compatimento
. L'accoglierlocortefementCo e
ilproteggerlo
^come
cofaj che
aVoi
fiappartiene
^ faràun
folito tratto dellaAngolare magna- nimità Voftra
^e
di quella rara genti-lezza
5che
5 unitaagli altri fublimiprc-
gj 5 sì
vagamente
viadorna
^e ogget- to
virende
preflb tutti di maraviglia>e
diffima.
ARGOMENTO.
Z\4rmdta
Greca^ congiiiruta alla ro^viU'^ di TrojctJbttoil comando dìAgamenme Re
diArgop edi Micene^ fuda venticontr.irj trattenuta -più mefi nel Porto d^Aulide : do've Achille^ giàdefìinato Spofo d'Ifigenia figlia di
Agamenonee di CHtenneflra, dofo averfoggio- gati i Po-poli diLesbop ed altri Alleati del
Re
Priamo, ritornòvincitore^portandofece frale fpogliedi Lesbo laReal Principe^! EUfina> e dove trovò Ifigenia5 venutapocoprhntd'ordine' delPadre ìnficmecollaReginada Micene ,per compiere con lui le proms//ènozze. Chiedendo intanto tuttoilCampo
difarvd^
5 fiofferje tm folennefacrificio a Nettunoym%
ef/ènii queft&di imfrowifa tempefìa interrotto^
P
indovino Calcante:,fa ciòcrnjnhato rifpofe, chem
ti non fi navigherebbe Troja^ f?prima non fi fagri-^ficaffè IfigeniaaDiana , Fin/è..Agamennorie^par'- lando conVliffèdiuniformarli alvolerd^egh
Dei
3
ma
fegretamente ordinòadnn
fuo confiien:e di trafugarla Figlia^ eU M
idre: e non mani^fejianào il vero motivo di tal determinazione5
anzifacendocredere iCHtenneflra ^ ead Ifige^
nia:i che Achille vole(Jè differirle nozze fineal ritorno daTrojay diede conciò cagione a vtrj Jofpetti. Frattantofcopertafida
UH
(fé la trama^Egli con Calcante
foUew
tatto ilCampo
contro Agamennoney ondeftgiù Varrefìo dellemede/ime Trincipeffè , Volle Achille infuriito prenderla difefi dt Ifigenia:ma
quefìa generofamentevie^fòcon UHvotoy avuto dì* Gentili
injhmma
ve'*A
3 ne-6
aerazione3 ^i^^Achilk^ e ad Agéimenmne ogni tentatiiyofer'fottrarla alla morte. Se però un iiilDOtofotè trattenere ilPadrey nonbafìò^.a s frenare
P
impeto delloSpofo^ rifoliitodifal- carla anche acojtodella propria 'vita.^rano in quejio pericoìofo flato le cofe anandoCalcante
f
velaj chelafopraecemmtaPri- pionierad^Àchille(ilcuiver» nomenon eraEli-féna. ma
bensì Ifigenia nat^dìfegrete nozze da Tefeo,eda Elena>prima,cF
elhfaffè Spo^fadiAlenelao^era
r
Ifigenia richiej}^ dagliDet\Sicché fcorgendojteffèr cojieila vittimadeftinata.
alfacrificto vienefojìituita in luogo dellaFi- glia di Agamennone y come cojìa da Euforione Calcidenfey da Akjfandro Bettronioy e daSter^
Jicoro Imereoy riportati da Paufania nel Uh.a.
E
cos^tilDramma
ha centro :^qjpettazioneun
lietay efelice fine\
La
Scena fifinge inAulidc.MUTAZIONI DI SCENE.
NELL^ ATTO PKIMO
.Gran
Sala deftiiuta alle pubbliche udienze, ed ai configli diguerra.Seno
diMare ingombrato
dalleNavi Gre- che
: Innanzi Porto d*Aulide .Appartamenti
nellaReggia
d'Aulide,
nell'atto SBCOXDO.
GfardiniReali
.
GabinettoRealeo-
nell'atto TERZO.
Fabricheanticheconpicciol
Tempio
diDia-na
da.una
parte, Bofco dall'altra.Magnifico
Tempio
aDiana
iu Aulide dedi-cato>,
con
araInventoriy e Pittori delleSeene
Il Sig. Gio. Battifta Olivieri
Accademico
diMilano
.
IlSig. Luigi Baldi
Romano
BAU
8
BALLERINI.
Inventore e Direnare de^Baili
.
Signor Giuféppe Sallamon diPorrogallo •
Signor
Domenico
Roffifuacompigna
.Sig. Riccardo Blech •
Sig.GiuféppeTrafieri fua
compagna
Sig.
Marco
Zaccarinì.
Sig. Aie/ìàndrode Martiiiis fua
compagna.
UOMINI.
Sig.
Giuféppe
Sabella detto il Ferrarorro.Sig Felice
Pan
aleone.Sig.
Gaetano
Marioc-'tiai
.
Sig.
Giuféppe
Anci- nelli.DONNE.
Sig.Vinciflao de'Rof- ìl
.
Sig. Carlo Gon^.ales.
Sig.
Giafeppe Cer-
dellini
.
Sig. Eufepio Luzj
.
PRIMO BALL O.
Lavori di
Campagna
ridotti in divertimentSECONDO BALLO.
Allegria Militare di diver/eNazioni
.
PRO^
PROTESTA.
Tuttociò, che 11 trovafie non effere uniforme
a'fentimentidellaSanta
Romana
Chicfa, 11 protettal'Autore eHer abbellimento del- la Poelia,efiendoegli veroCattolrco ,Imprimatur,
Sividebifjr ReverendifT Patr. Magift Sac Pai. Apoft.
Dommicus
Arclncp. Nic$medi^V^^^Jg*Imprimatur
3Fr.
Thomas
Auguftixnus Ricchinitis Ordin.Prscd. Sac- Pai.Apoft. Magift.
A
5AT
10 ATTORI.
AGAMENONE Re d'Argo,
e diMicene-
Sig;.&nfepp- Afferri.
CLITENNESTRA3
diaMoglie.
Sig. G^^tano BartoHni.
IFIGENIA
3 loroFiglia , deftinata Spofa diAchille.Sig. Ltica
Fahn
.,
achille;
Principedi Teffiglia.Sig. Ferdin^ìido Altzzanti Virtnofo di S.A.
S./'Elettore di Baviera•
ULISSE, Re
d'Itaca.Sig- GiiifefpeCicognani
ARG/\DE
5uno
de'Generali deGreci,con*fidentedi
Agamenone
.Sig. Gi'ifeppe Coppola.
Coro
diSacerdoti^ confecrati aDiana
.
Musica
^cì
Signor Carla FranchiMaeHro
diCappella ,J^icarnetùri degiiAliti.
Li
Sig.LazzaroGrondoni
Genovefe.E Domenico
Gabrielli.
Sartoredi tuffoilVejìiario.
^
Sig.Giufeppe PedoccaMalanefe.AT-
ATTO PRIMO.
S G E N A P R
IM A.
GraaSala
deftinataallepubliche udienzea.ed
ai configli di guerraAgcLmennone^ U!iJ/è^ Arcadey e glialtri Generalidiguerraùtfedere. Guardie
Reali ali intorno^,
Ulio
J^""\^
Della Greciainvitta(armi
B
FamofiEroi,cheavendicarcoli"*V.^.^^
Ilpatrioonorinfiemv'^unitteah D'
Aulideinfililearene; ( quale:Vergogno
fa tardanzaor vitrattiene?Ecco
y ftcondo èilvento5.Placidoil
mar
:perches indugiaancora?Armi
novelle intantoIliofuperba ,enuovi amici
aduna
;E
il fieroEtror {correndoSul carro intorno alleine
mura
infideDel
noftrovano minacciar 11 ride.Ormai
leGreche
infegne5Che
lontane fprezzò5vegga,epaventiL
orgpglioioTrofano
.Al
parermio
*Duci
5,di'voinelTunoGhe
0[ponga non
fia j!rc;Si5vi fonioSaipur, che a1fo!o Achille è dato in forte
Del
valorofo ErrorreLa
ferociadomar
.Giacche
piùluneA 6 Da
Primo.
Da
nois'attefs^un
breveiadugio ancoraNon
cifia gravedi Tofifrir.Da
LesboA momenti
eiverrà. L*aticore al'oiaCon
più coraggio fcioglieranfi, eNoi
Aftrontaremììcuri ogni periglioSe
avrem
diTeri per conip:^gnoilFiglio.
Ul^'
Ta
parli^ Arcade5in guift,Che
oltraggi eh; r'aColta,
(^lafi5lonrano Achilley
Neffan
diquefli ardifcaScenderfui Frigiolido: Atrideifteffb
V eggo
yche fremenirimprudente
eccefìb.Ei ,che
Duce fupremo
Sied- deir
Armi
Grcciie3ognidubbiei^zaCol
fiofennoorriiòlva.Agi.
Udiremo
Dnci:La
dimoradiAchilleAl
bellicofo ardorditaii:!Ero?
Più
non
d'^econtrattar. Senz'effe5èverO;»Troja cider
non può
;ma non
fi vieta Sen^*efloa noidicominciar Fimprcfa.S'eiydanqiieal
nuovo
giorno In Aulide non ès* apprefti ilCampo?
SoUeciroapartir.
Ne
voliintantoA
luil'annunzio,ene raggiunga^ofiegua,AbbifUnza
ditreguaDemmo
coftrettiali*irenoftre.E tempo
>Che
laGreciaqiiaccoltaatroceoffsfa a vendicarfi
mova
.Uli.
D'
Arrideidettiognun
tacendoapprova.Aga.
Arcade
orfiatuacura o/za^efecotutti.Far5chefolenne facrificioal
Nume
Del mar
s'apprefti>onde
nelgran tragitto SeArre
13 Se ne impetriilfavor .Da
Uliflepoiappianoiniiiior
D
ci 5odan
leIchiereCiò
3che Arride 3eilConf^giiohanno
dei ( cilb . parte A,cid(?. Uh,Quanto
ìia caroaGreci un talavviiò!Ah
divedergiàparmi
In c nro guife e cento Spiegareil fuocon^enro L' impavido gacrrier.No
, cht più lietoinvitoDi
quel, chechiama
all'armiNon
ode nn core arditoAvvezzo
anon temer
Ah
Scc.piri ^SCENA II.
Ag^ynennom
,GcnevaìidelFmmata:, c gimra reali^ pai di nuovoArca.de•Aga>
A Lmen
priadi partir ifìringer po-X\
^ ( tefTìLa
CdVd Figlia al feno,almea
la Spola PorelTi riveder, poiché da loroNo
ibrevefpaziod'aaniFori'è che
mi
divida!E
par dovrebbe Clirenneftraamomenti
Guingere
aquefte fponde.Ad
affrettarlaGià
olge ilqnarto giorno^Ch3 Nearco
parti>colla IjperanuDel
vicinoImeneo
. Speranza vana!Dalla
nemica
LesboIlgrandeAchille
non
ritoraa ancora.»A 6 E
par-14 Atto
E
parteilcampo
allanovellaaurora.
Ma. quali applaafi, e quali voci inrorna*
Suonai! fejtofe?
Ah
forlegiunlè3 elieto»L'amuin/io-a
me
ne recaArcade
irettolofo!Are. E' giuntaalcampo>
La Regina
, Signor.Agi*
La
Spola? è fecoLa
cara Figlia?Are,
A
queltavohx entrambe
.Mover
levidi3 equinciNon
lungi leprecorfi.
Ag^» Eccole.
Oh Dei
!Voi
fecondateamiciivotimiei•s e E N A IIL.
QiteHneftra e Ifigenia cenaccampamentSy td iftiddetti•
Clit. CJPofb.eSignor,eccoal realtuo
cenno s3 Dair Aagulia Micene
La
dileaatua.figlia a tefen viene .Ifig
Con
qua! contento^ oPadre^M*è
datoilrisederti .Ah
!mi
concedi,. .Che
fuladeftra invitta.. .AgA.
O
fpofa^.o
figlia,Ambe
v'abbraccio3 econ
qual corIo dica:Creilotenero pianto,
che
dalcigHo Partela giojaje par^e ilduoloefprime.C
Vf.Qual
duoloo Spofo?Jg:t.Quello
efTer coftretto inbreve
A
lafciarvi>apartir. L'ardorguerriero,.Che
Primo* «5 Che
ì Greciìnipira^ dimaggior dimora
Più capacenon
è.Su
quelleijponde Speravoletuenozze3Di
coronareio fteflb,
Ma
quefto purduiCielnon m'
èconceflbo.Achille ancor da
Lesbo
.
Non
fè ritornovIfig- Selalòiaiafono
Cagion
5 cheti rattrifta^opadre amato^Rieda
purenell*alma
Rieda
Tufatacalm;^ . Inmezzo
a tanteCure
più gravi,,efler degg'io Toggeito-Minor
detuoi penfieri jiga.Ah
!tuÙLTiìDi
quelto corlamiglior parte ognora*Spola,Figlia 5vi laicio :il dì vicino
Mi chiama
altrove. Ite allaReggia intanto- Frapoco anch
io verrò: voleflèilCielp^Che
pnm:^ dipartirin queitogiornoAlmen
faceflè Achille a noi ritorno.Sarò feliceallora>
Allor larò.regiiante
Che
il cordiPadreamante
Inme
trionferàMa
finche incertoiofòno^Figlia deltuo ripofo
Ancor
lamìa non
oCoy ChiaTmar felicita.-Sarò &c.
partefegtiito da Arcade^ daiGeni^^
rali9edalk Guardiereali0^
i6 Arto
SCENA IV.
(Oitcnneflra, Ifigenia,eloroftguiiQ .
Clit. /-'^XUefta à' Achille,ofiglia, Neghitrofi tardanza Intend re
non
sò. Les^bo iconfitta,A
che piii trattenerli ?A
chenon
viene^Quando
fa pur5chein Aulideaile nozzeL^ttende
il grande Arride?Ah
!ch'iopa-Di
qualche inganno. e forfè5C
vento.Non
atono
loàccufa ilcomuri^ridoD'
incoiirm/a inamore
.
Ifig. Achille infido?
Non
locredere omadre
. Ioben conofcoDi
qua!trmpra
èquelcor:tuttirammento
I giuramenti Tuoi ; mille
ò
prefentiDel
veraceamor
inoprotette, emille;Tutto
efferpuò
5ma
iàra fido Achille.Per pietàla carapace
Non
turbardi quefto petto:Con
sì barbaro folpettoDeh non
farmi palpitar.D' avvampare
ad'altra face L'idolmio non
è capaceNe
potrebbeun
cord' affettoCosiprefto.
oh Dio
cargiar .partono Ifigenia:, e Chtennefiracol loro fegiiii&*
SCE-
Primo.
27 SC E N A V
.
Seno
dimare
ingombratodalleNavi Greche
innanzi Porrod'Aalide. Vcgonfialieiiire le navi5 ed i Soldati aftacendatinelprepa-rarfi alviaggio
•
Coraggio
>amici:oggièconcefTo alfineScioglier dallido;> e darlevele alvento.
Di
nobile.'-crdirnéntoS'accenda
ognun
, Dell' odiataTroja Tof^ovedrete torreggiarfuperbeLe
ofliiimura
5 ela digloriaoh
qnale Vaftocampo
già aprea quei valore.Che
agranfor^fa raccoltoTenete
in petto, e vi trafparfuivolto!Ma
qaal dalmLar^lòtoroStrepito s'ode?
E
qaalnaviglioal portoSpingono
anre (cconde?Alem non tema
:Son
dipace Tinlegne^ e queiche innanzi App;^ri{re primieroE
ilgrande Achille-rimmortal Gueniero.
incontroadAchilleilqnxlein qiitfiofvat^
tempo fhiYc% legiiitodafuoiTeffhli, che cohdit:ono prigionieri alfuonf^di
m^cia
Ack
Atto
S G E N A VL
Achille3 Ulijffèy. c Soldati Tedili-
Ack Ome
?In Aulide ancora ( fcuote StanneghittofiiGreci?E non
gliDal
fonno^in,cuivilmenteimmerfi fonOyDe'
trionfi d' Achillealmeno
ilfuono? 27//. Irimprove
rituoi5^Grand'
Achille^ rilparmia.OfIerva,ognuno^Già
fipreparaallapartenza .E'qiiefto Il di prefiflbs efule patriearene Seturitrovi,Achille? iGreci ancora,N'è
incolpaivcnti^ epoi latuadimora
«SCENA VII.
Agamennoneproceduto da Arcadey e dagli altri
^
Qeneiali, efeguita dai Sicerdott3che condu^
cono ilTorodafagrifìcar/ì aNettunoe porta^
nor
Ara
y e le altrecofe necej^irie. Giurdia Reali Corode Sacerdoti^edifuietti.Ago.
A
RcadejohDeichelofìervoIE Achil-Xl La brama
di vederlo (le,oforfèInaltri lodipingealpenfier
mio
?Ach,
No, non
r'inoinni, alto Signor{bnìOyChe
apiedifjoi cintodiburi ilcrine Ritornoinqnefto dì.Troja fuperbaNeir
amica faa Lesbo-La mal
concetrafpeme
Pili
non
affiderà . QaeftafconfittaGii
:1?
R
rM
0.Già
CottoIIpefbdellemie
catene un temerarioardir lòfFre lepene
•Jg^. Principe,a tuoi trionfi
E
dagli altri,e dame
la giufta lode Ottenerti^ed ottieni. Iltuo valoreMerta
però, cheinqucltogiorno ArrideAnchealla
lodeun degno premio
unifca•Della Real
mia
figliaTi
promifi lad"eftra.Oggi
ficompia La mia
promefià. In Aulideopportuno
Giungerti, ellapur venne
efìa tuafpoù
«Jeh.
Mia
ipofa Ifigenia?Ciel^checontento!Ag^* Breve però,che
appena Imene
avràlefacrefaciaccele»Partir
meco
dovrai ^Ach
Pili lietoaTrojaTi
fèguirò portandodi^tuofiglio IIcarattere infionte .Ma
Signore>I>ov^è la Principerta?
O
aleipermetti>Che
tortoiovada^otumi
guida. Aga.Alquanta
L' impazienzatua
modera
,Achille •Quando
iDuci
raccoltiVedi
quituttiad implorarde'Numi
L'afTiftenza^eil fivor nelgrantragittoj
L*allbntanarfi a tefaria delttto Prefènteal0grificio?
,
. Eflèrtu dei:quertp
compito
3alloraVanne
pireacolei? chet'innamora
>Ack Me
leggeiltuo voler Aga. OlàfideftiLa
lacrafiamma
: e voi Miniftri5intant©Pie*
ao Atto.
Pietofi unitea voti noftriilcanto
Mentre
iSicerdoti accenimo
ilfoco pigro,efannolefoHtelihazioniviene interrottd il Stgrèfcio dalampiemoni5 eda^ ve^
derfiinunjiihitoagitatoilmare dafiera tempejìa.
UH. Fermate
5oimè
fermate Sacri Miniftri ^a deftraTuon no
ha ilCiel.
Are.
Ed
irri ataV onda
Con
orridofogor
crefce5 eminacciaLa
fpondB foverchiarJJli^ L'ariad'orrore
Tutta 5
oh Dio
! giàficopre•jAga,
Ah
famiNumi
^Ancor non
eplacatoilvoftro fdegno?Arcade
,teftoaltroveLa vitnma
fi tragga .»Si riririciafcuno. Ulifle voli
Intraccia diCalcante. Eieh ede
Numi
Interpetrefedel, cerchi?edefp'ori
La
cagion di tant' ira,efé d'alcunaColpa
ignora ftanirei ,lavia neinfegniO
d'e?n-ndare, od'efpiarV
errore U^i.N
lovefventnreyahimi
predice il core!ParteArcadeco*Sacerdoti3 e
h
vittima edUl
ffè p'trfiriuira fegiiitodai Generali ieirArmata
,SCE-
Primo.
21SCENA Vili.
AchiJky Agdmennone^Soldati Te^/i^
eGuiirdit
Re
ili,
Ach.
Y Te
allerende5o fidi miei guerrieri: Jl fcirtonoijolaatici^ AckiUe*E tuT
almaagitataDa
{©verchio timor5 Sigiior^ rinfranca.Aga, Achille 5oli
Dio
!Non
faiQiiai torbidipeniìer
mi
deiiiinmente
U
improvifoprodigio .Ach,
A
tenon
fpettaElàmmar
ciò^>che pretend>^il Cielo Indicarneintalguila•Deh
o;;-idamiall'amato
Unico
ben cheadoroje fenel feno Serba 1* Idolomio
lafiamma
anticaIo
non
curo i tuoi lìral fortenemica
aPili della fòrteirata
Più delle ayveriè ftelle Potrian due lucibelle
Indurmi
a fufpirar.Se la virtù
mi
guida3Nò
5che non teme
il core:Soloil tiranno
amore Può
farmi delirar.Più &:c5farte con Agamennone^
SCE-
Atto
SCENA IX.
Appartamenti
nellaRegga
d'Aulide.
Ifigenia,eChtennejìra.
ìfig.
(r^\ R mi
vedrai pììilieta^epììicontentaV-X Madre
diletta.Lemìe brame
ilCieloOrmai
feconda:egiuntoalcampo
AchilleClit. Gianfeegli èver;
ma
iNr:mi Diedero
alfuo venir fiineftifegni,
Prefagioinfaaftoall'
imeneo
vicino•-
Gì
tnle ;ma
lafaaSpofaPigrointanto
non
cerca,econ
gran pace Tollera1'amor
fuo .ìfig. Sci pur crudele
Con
queftoeterno dubitar;ma
ilPrenceA me
verrà frapoco
. Egliil vedrai^Dilegnerà prefenteìdubbjtuoi>
E
tu pilinon
avraiDi tormentarmi
ilbarbaro diletto.
Clit
Nafce
foloilfo(pettoDalla
mia
renerezza,eperch'adiiChe
da !esbogià vìntay ilforteAchilleAbbia
frafuoì trionfiTratta ancorlaReale PriucipefiàEliflèna •
Ifig- Forfè mentilafama:
( oimè
3che pena!)
Clit.
Troppo
di/enneoh Dio
!L*iacoftan
a
frequenteànoftrigiorniE
degii Eroinel coreNon
èmen
vario, emen
fugaceAmore
•Ah
-Primo. 2^
Ah
più noì il vedeUa'
alma coitkntc!Si man:-^ài fede S
mgaaa
ì'aminte Che
iudegiiocofiurne:<Jieingrata
mercè
.
Scordarft iVaffetto
D' un
cor , che benama
,Virtude
orfichiama
Difettonon
è•Ah
fin8cc.pane
cSCENA X.
Ifigenia,<fquindiAchille^
Jfig.
T N
difefa AchilleX
Collamadre
iom'
adoproyE
nelmio
corfrattantoAflfolvcrlo
non
so,Nò
^ftnza colpaNon
è tanta tardanza. Eccolo;eitroviQiiellafredezza in
me^
che fcorgoinlui^E
voiperpoco almeno
,Teneri
affetti?ah
tollerateilfreno.
Ack Al mio Nume
adorato,
Onde mi
tenneilmio
deftinlontano^Tutto amor
3tuttofedeAlfin diritornar
mi
ficoncede .Agliocchituoipiù caro oggettoancora
Spero mi
renderàlamia
vittoriaS'opra
èpur
diquegli occhiognimia
gloria Ifig.Sappiam
^fappiamd'AchilleLe
iliuftriimprefe^ le vittorie:>equantoOprò
^4 Primo.
Oprò
finoravalorolò3e prode^E
n'ha dalmio
gran P^dre applauib^elode»Ach.
Aggiungi
5 òcaraun premio
^ .Percui pure unavoltaIofaròde mortaliilpiù felice.
Ifig.
Qual premio
ò Prence?Ac!^*
La
tuadelira. In portoEcco
lenoftrebrame
5eccoceffateOgni
noftrotimorDì
:>non
tilentiTutto
di giojaataleannmizioin fenoColmare
ilcuore ?Ifig.Se
V impone
ilPadre5Al
voler fuonon
s'opporràla figlia (ftaAck Non
s'opporrà!Deiqual fredde/zaèque-Son
io3cheafcolto?E
Ifigenia cheparla ?Taida re fenfi 5e t^le
Accoglimento
ahnon
Iperai .Pen
veg.oo,
Che
già pitiquellaoranon
fei^che tantoTenera
5e fidaalmio
partirlalciai.
Ifig.Solo Achilleedi^verfo -,io
non
cangiai, Acl\Diverfo Achille !Ah come
Piòaflèrirloiltuolabbro!
Ah
qualneavefti Provadame
!Tu mi
trafiggi5oh Dio
!Parlandomi
cosi .Deh
feancorviveNel
tuobelcorT
anticafiamma
^dimmi Di
che fon reo: concedi •Ch'
iodifendern\i pofla;> e agliocchituoi Vedraibenmio
^ chemoterò
fembianza.Ifig.
Non
ricercardipiù5diffiabiaftanza.Come
Atto 2$
Come
poterti^oh Dio
!Cosìcangiarti
mai
?Mifera, achiferbai Gliaffettidel
mio
cor!Date
3 date /pietato!Che
piùiperar potrei^Se tììiitoingratoTei
Al mio
coltanteamor
.
Come
8cc. paree4SCENA XL
Achille. '
O mi
confondoaquefta. Stravaganzaimpenfata• II
mio
delittoNamisquar
è?. . .Barbaroamor^
t'intendo:Tu
vedermi
vorreftiVittima
a'piedituoiima
iavan lofytn
^E
un geaeroib coreTenti-invanoavvilir,barbaro
Amore.
Tu
fèiquel barbaroNume
fcvero>Nume
5 che regoli IlMondo
intero.Ma non
lèiTarbitroDi
quefto cor.Puoi fu queft'
anima Con nuova pena
Il pefo accrefcerc
Di
tua catena:Ma non
puoi vincermi;»Tiranno amor
•Tu
&c.pane^
FINE,
dell' atto PRIMO
.B AT-
ATTO SECONDO
SCENA PRIMA,
Sito
ombrofo
nellaparte anteriore de'Glardi- nireali5 formato dail intreccio di fol- ti Platani.Agamennone^ edJJliffè•
Uìf.
T) Ria
ch'io Avelli, Atride>X.
Raccogliintorn©al cot^e Tuttalatuacoftanza, eiltuo valore.Parla,
che
ad ogni eventoPreparato eflèrdeve
un
cor regnante.
Calcante 5checonfiglia ?
Che
chieggono gliDei
? Vii.Chieggon
tua figlia .Ag&'. Ifigenia?
JJli.
Del
facroVate
in tracciaIotofto
men
volai , diquanto avvenne, Confapevoleil refi> eletuebrame Note
glifei .Tacque
Calcantein pria;Poi fofpirando5 della
Dea
diCinto Fe P
Oracol palefc.Onde
gelarein fènoilcor s'intefc.35 Greci, Troja cadrà ;propizio vento
33 Spingerà voftrevele al Frigiolidos
35
Ma
Vergine real3 chefia del fangue33 D' Elena 3 pria fi fveni alP
Ara mia
. 33 Si fagrifichio Greci Ifigenia,Agd^
Oh ièmpre
ame
fataleFa-
Favellar diCalcante ! Aitefventure
Ben
potea prefagirtimidoil core>SI funeftc
nou mai
.
VHJ'
No
5 non ètempo
Di
r nimentar,fignor,privati affetti:A
penfier piìi fublimiCedano
orqi^efti .Re fapremo
^eDuce Da'
Grecieletto ,procurar foldeiCiò
5 chelagloria5 eV
u Jl loro accrefca.Che
dirm^
fe deliifeFian leloro fperanzc?
AgA, lo dall'affetto Quaf? fedotto.. e vinto
Perdea
me
fteflb5e tnmi
rendi^Ulifle, Tutta lamia
virtù• Perdona i primiImpeti
di natura.Era
dovere,Ch'uno
sfogoottenefTe ilcuor d'un Padre:Eccomi
orRe
. Sedella figlia ilfangueChiede
Calcante3 lo darò. Frapoco
Air Ara
infaufta io ftefoLa
miferatrarrò•Tu
fa, cheintanto Si occultiiliacrificio: iopiii ditutto Il dolor dellamadre
^oh
Dio! pavento.Uìif.Facciafiiltuovoler:pnrchè
non manchi La
vittima allaDiva
,iov'acconfento.Parte•
SCENA
II.Àgamenoney poiArcade.
jfj;^.
Ra
, chemai
nTolviInfelice
mio
cor?Soff.ir potrai ,Che
tratta fiala cara figlia amorte
B_2
, Sula% A t T
0Sai più bel fior deglianni?
Ah
>chenon Tanta
virtù sidepiorabil Torte,(m^rta Vinca Tamor
paterno . Io collafagaAl
rigor delTuofatoInvolarla faprò .
Giova
5che il fangueA
IpargernefallAra
ProntoUliflè
mi
creda.Arcade appunto Sen
viene a quefta volta. Alla fna cura SI preziofopegno
ornais'affidi5Ei
fecondi 1inganno
^e altrove ilguidi.
Are. Signor,qualreacagione
Ti
turba oltre1* ufito ?Agi*
Arcade
afcolta.
Grave
ad IfigeniaRifehio fòvraftay fe trattieneancora In Auli il pie. Celata fuga5epronta
Può
fottrarla alperiglio.A
te^affido;-
Lungi
da quefto lidoGauramente
lafcorgi,efa5 cheinArgo Giunga
ficura•A
Ulitenneftra^ ealeiGiovi il ri chio taceri fingi5
che
AchilLLe
divifate nozzeRicufi di
compir
5 finchenon
vedeIlio diftrntto.
Maoaior
fede intanto ^everta
gemma
real crefca a tuoidetti^da.il fiioanelloadArcadi
E Madre
5 e Figlia alla partenza affretti Are.Ma
credipoi5 chein paceSopporterà d'efler delulò Achille? i
Ag^
Osi fiiodefliìifnneftoSalvamitula Figliai iopenfoai refto.^^ir:
SCE-
S E C 0
N Ù
O.SCENA HI.
Arcade3e
CU
tenne/ira.Qìf.
A Rcade,
ovemai
volge (forte?XX
SIfrettolofo il paflb ilmio Con-
Qual
cagion dallaSpofa^ edallafigliaOggi
silungi il tiene?Perche dubbio e folpefo...»
^rc.
Regina
,ilgrave pefaDelle pubblichecureate
T
invola:Ma
piliche tunon
crediPenfa Atride ad
entrambe
> e certaprovs.Di
quanto per fuocenno
. Ioridirtidovrò,tufteflaudrai•.
C//V.
Deh
chet'impofemai
? Parla:chevuoleAtrideìAre. ( Inopportuna
Non
vorrei,chegiungeflèIfigenìia.)
Meglio
torfeiaria^cheClitenneitra Indilparremi
udiflè:afiarnon
lieve E'queldicuifi tratta:CA>.
Andiam
:conqnefti dettiM' empi
rAlm
> d'affanni ,edi fblpetti•T'
afficara, tidifende.(
Ahi
chebarbarevicende!Già
prevedoil fuo dolor.) Scacciap
.reogni fofpetro:Q Ma
di M:ìdreoh Dio
! 1*affettoGià
leparla intornoal cor.)
Nò
8Cc,Jinnv
^Jì§^
B
3SCE-
3© Atto
SCENA IV.
Ifigenia^poiOitenneftmy che
torm
•Jfig*
A^^^
conolco:quella, (cejl
\ Che
porto acceftinieno ardentefa^Toglieal
mio
coreogniripofo,epace•Amore
,Amor
tirannoTu uno
inaltroaffannoSempre
neguidi.Air
Idolmio
fdegnata Vollimoftrarmi,emi
compiacquiallora>Ch'à
rimproveri mieiTurbarfiilvidi^e impallidirlo fei
.
Ma
fa breveilpiacerr-miveggo appena Langi
dalcaroAmante
>Che
del rigorpentita,
Me
ftefiàtemo
giàd*avertradita• C//f. FigliadaquelìaReggia
Toftopartirconviene. Il
Rè
lovuole5E
lochiedeiltuoonor
^lochiedeilmio
» Ifig. Cieli!Ma
perchemai
?Ùit.Noftrefperanze
Delude
Achille; d'Imenei>d'amori Dice
chetempo
oranon
è ;cheaTrojaLa
filaglorialochiama
5 eche ibiquando
L
orgoglio avràdegP
inimici oppreflò, Intendedicompir
quanto ha promeffò.Al
gravetorto^o figlia5Ioti
veggo avvampar
di nobilira;M.t le amarti finora
In Achille
un
Eree9d' nn incoftaate Scordatialfine ed'un
ingratoanunte
•Secondo.
31Ifig.
Che
afcolro!E
faràver?C//>-
Turto
mVefpofeArcade
inqaeftopunto
:Arcade
3acuiImpofe
ilRe
fdegnatoDi
recarmi ifiioicenni*^j;.
O
Achille ingrato!Clit.
Ora
invanilamentiNon
perdanfiimomenti
.Arcade
ifteflòNe
tìa guidaalviaggio.Ad
affrettarlo Io tiprecedo,e tufrattanto^o
figlia ,Meglio
iltuo corcollaragionconfiglia.p^r.SCENA V
.
Ifigenia % ^poiAchille^ :
*
IJ^.
inv EI Regnante maggior
y che GreciaJL^
Prole Iprezzataiodunque
("onoriTornerò
al patrioTuoi moilrata a dito DalleGreche
Donzelle?A
chemi
condannate3avverle|Sielle!Oh
Deifverme
s*avanzaL'
ingratifTiuicPrence.AI
folvederloDi
rdegnoavvampo
.Scellerato5eardilciCon
ficuro fèmbianteArdifciancordi
comparirmi
innante >A^/Principeflà5cheingiufta Favellarè
mai
quefto?Crudel!perq ul cagione
Rimproveri
fiacerbi iomeritai >Ifig.
Eiamina
tefìefloyelofaprai.
Lieve iagi ria^i fembra
D'
una Real DonzellaB 4 CeN
3^ Arre
CercarpreteftiadifFerir lenozze
Infaccia, a! Padre^a tutt'i
GrecMl Mondo?
Ach.
Quanto
t'afcoltopiù,piùmi
confondo.Che
prereftit' infingi^ Sein Aulidenon
venniFi-orcìie.perottenerti?
Ah
locomprendo.
Nel
credulo tuo core,oPrincipe^Ià^,Di
farmi reo pretefeQualche
lif-guamaHgna
,e mentitrice.Ifig,
Non
pi.òAtride mentir,
-^r^,
E
Arrideildice?IJìg.
Ne
queftofol^ma impone
Che
roftoioparta. Ingrato Achille, addio:Alvnen
perdefTìancora La me'^^oriadi te!Ach.
Ferma
,tv^^^nmio
(
Che
mirteroèmai
qiiefto!)Io (òn^telgiu-Souo
innocenre ie vedo , C •Che
ingannatatu lei^eh*ioIbntradito.Deh
taatoalmen
tiarrefta,Ch'
ioveggail Ge-iiror. Diverlaforfè E' lacagiou.chea cos'i oprarlomove
,Ma vano
è ilfuopre eftojilfuo desio,O
A(.hiilenonfon
io,O
tumia
fpoia oggifarai RitornaMeco
inpacefratrmo^t
fe verice.Sefnceroil
mio
labbroCredei?!già per mille piove5e mille
,
Sappi che fono .ncorloftefToAchille*
Ifig. riactrATe purealCiel3
ma
il Padreamato
Ncm può
lèn>a ragione. .• Ach-Ah
!f^ o^ fonoLe
ingiuite accufeacancellarbaftanii IIè
SEceNpo.
3^3^Il
mio
teneroamor
nla1unga
fede,
Per poco alnienIbfpendi
La mia
condanna, eT mio
ritoriio atteiidi»Almen
pietofa iraiVolgia
un
fedeleAmante
;Serenailtuo lènibiante,
Rendi
lapace al cor.amor
5cheti giurai,
Non
cangeràmai
terapretAchille,qualfu
Tempre
,
Sarà
r
ifteflbognor
.Almen
Sic. parte,S
G E N A VL
. ^Ifigenia9 efoiUlijffè^
Ifig-,
Hi
piùdime
confufa?V-^ Credo
al padreo adAchille?Chi m'
ingannadilor?Chi
diceilvero?Deh
conparlarfmceroSciogli, Vliffe5imieidubbi.
A
parteforfèDe
realiconfigliAncor
tu fti,nelacagioneignori,
Che move
ilpadrearimandarmi
altrovefUH.(
Dunque
ilRe mi
tradifce?Giovi di/fimular. )
Come
?tu parti }E
lenozze,e ì fponfali?Jfig.
A
migliortempo
D'
Arrideal^dir le differifceAchille:Giura
ilPrence 1'oppofto,E
tuttiiateftimonchiama
gli Dei,
UH. Non mente
Achille, etu partirnon
dei ,B
5 Se|4 A T T »
Se dellaGrecia
ami
1 onorfeilcampa Da
diicordia fatainon
vuoidivifoDeh
refta ;ched' ArrideVado
a faperio ftcflòQua!
fialamente
,ed otterròchem
breveSi revochi
un
coniandoTroppo
ad Achille,ed a tefteflo amaro.A
deluderlo incantoiomi
prep;:iro .)
Jfig. Ulifle5altuoconfiglio io ni'^^abbandono:
Deh
vogliailCiel^chevana
Quellapietà
non
fia> -<
Onde
aprò
delmio amor^
PrefTodei Padreinrcrceflòrtifii!
V/^.(Seiiiplice^qualfiaquertaor orfìprai.
y
IJig. Perteda tanti affanni Kefpireraqaeft*
alma
5Per
te ladolcecalma Nel
fènmi
tornerà.Tu
fo^iamante,
evedi.Se un
coreinnamoratoMerita
in quefto flatoDi
ritrovar pietà.
SCENA VII.
Debole
Arride,oh
quanroSiofcur/latuagloria !
empio
tirende11 paterno
amor
tuo .Ma
lodealGioìo,E
fcoperralatramn jeilpiiitacere Fora vìlù.CalcanteMe-
Secondo. 35
Meco
fiimifca5efu paleièalcampo
Ilvolerdegli
Dei
, Tuttofi renciPurché
allaDea non
ui:nchiLa
vittima dovuta ;epoimi
dicaInamano
,c crudele:Che V
opre fue chicol dovernufuriia Deliequerelealtruipoco
ficnra.S*odan tìeri al legnoincorno
Mormorare
iventi!r eTonde,
SolcailMar
,non
fi confóndeFrancoin:repido
Nocchier
•Più fiderò allor conviene.
Che
fi regg^ in fu laprora :D
ogni rifchioad onta ancorai Seguirdeve il fuoleutier ,S'odan &Q.p^r/^,
S G E N A VIZI,
Gabbinetto Reale•
'
Agamennone3e CUtenneflra•
Ag^*
/compiacenza
maggior^epiUrifpetté Clitenneftrad' te(peratoavrei.Ma qnando
aìlemie
leggi Piega ognialtroU
fronte,Tu
folaicenni mieiritroia ardifci Sprezzar.
C//>.
T*
inganni , o Spofò.Già con h
figUaadArgo
Rivoli il
pa^
avrei,Tenon
cheincontr©Quindi