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COMUNE DI PIACENZA PIANO ECONOMICO FINANZIARIO RELAZIONE ILLUSTRATIVA

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COMUNE DI PIACENZA

PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DELLA GESTIONE, PREVIA RIQUALIFICAZIONE E MESSA A NORMA, DEL CAMPO DA RUGBY COMUNALE “GUARNIERI”, SITO IN PIACENZA, VIA RIGOLLI N.

68 E DEL CAMPO DA RUGBY “BERTOLINI” SITO IN PIACENZA, VIA BAGAROTTI N. 5

PIANO ECONOMICO FINANZIARIO RELAZIONE ILLUSTRATIVA

1

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SOMMARIO

1. PIANO ECONOMICO FINANZIARIO...3

1.1. Le assunzioni del modello economico-finanziario...4

1.2. Ricavi di gestione...6

1.3. Costi di gestione...7

1.4. Risultati...8

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Il presente piano economico finanziario (PEF) è stato redatto allo scopo di individuare la sostenibilità economica, gestionale e finanziaria del progetto di gestione, previa riqualificazione e messa a norma, del campo da rugby comunale “Guarnieri”, sito in Piacenza, via Rigolli n. 68 e del campo da rugby “Bertolini”

sito in Piacenza, via Bagarotti n.5, stimando:

 la redditività attesa dell’investimento;

 il fabbisogno finanziario, in termini di ammontare e caratteristiche;

 la capacità di indebitamento del progetto.

Il PEF si qualifica come strumento di valutazione economica e finanziaria, al fine di verificare la convenienza del progetto: sotto l’aspetto economico si esamina la capacità di produrre utili a prescindere dalla struttura finanziaria e successivamente, sotto l’aspetto finanziario, si analizza la capacità di generare flussi di cassa sufficienti a remunerare le fonti di finanziamento e a garantire un’adeguata remunerazione del capitale investito.

L’analisi della sostenibilità economico-finanziaria è fondamentale per:

 cercare capitali di rischio;

 convincere i finanziatori a prendere parte al progetto, assumendo parte del rischio;

 determinare le garanzie necessarie.

Il piano economico finanziario, in particolare, deve rispondere agli interessi di tre categorie di soggetti:

 l’Amministrazione comunale, da un lato per indicare l’evoluzione del progetto e per verificare le varie tipologie di controparti che possono sostenerlo, dall’altro per svolgere una puntuale valutazione economica della redditività;

 i finanziatori, che hanno bisogno di valutare l’impegno finanziario complessivo, di conoscere i rischi connessi al progetto e di capire le possibilità di rimborso del debito;

 il proponente, che cercherà un ritorno economico che remuneri in modo soddisfacente il capitale di rischio.

Per questo motivo, il PEF dovrà essere composto da conto economico, stato patrimoniale, prospetto analitico dei flussi di cassa, prospetto IVA e dovrà dimostrare la sussistenza dell’equilibrio economico- finanziario, mettendo in evidenza che i flussi di cassa generati consentono di far fronte a tutti gli esborsi monetari connessi alla gestione del servizio e alla realizzazione degli interventi richiesti dalla stazione appaltante con la presente procedura di gara, nonché ulteriori migliorie ed interventi proposti in fase di offerta.

3

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1.1. Le assunzioni del modello economico-finanziario

Il PEF previsionale è stato elaborato a partire dalle caratteristiche dei complessi sportivi, utilizzando come base di calcolo i dati della gestione attuale e ipotizzando possibili incrementi degli utilizzi, in considerazione da un lato del ritorno ad andamenti simili alla situazione pre-pandemica, dall’altro lato delle potenzialità derivanti dalla capillare diffusione e pratica del rugby nel territorio in esame. In caso di dati non disponibili o poco chiari si è operato individuando delle stime per analogia con altri impianti e altre valutazioni economiche, oppure utilizzando standard rinvenibili in letteratura. Si è inoltre tenuto conto degli investimenti che il concessionario dovrà assicurare.

In linea generale le ipotesi di sviluppo sia dei ricavi sia dei costi sono state improntate a criteri di cautela e di realismo, ritenendo in ogni modo prioritarie le caratteristiche di stabilità e di attendibilità che devono caratterizzare un servizio sociale. Ciò non toglie che i risultati ipotizzati debbano essere conseguiti attraverso un’azione di valorizzazione dei fattori operativi e dei livelli di qualità dei servizi resi, azione che attribuisce al concessionario tanto le opportunità positive, quanto i rischi operativi, della gestione; ciò implica che le stime siano da ritenersi indicative e previsionali e che non impegnino in alcun modo l’Amministrazione per gli andamenti successivi all’aggiudicazione.

Le stime dei ricavi e dei costi di gestione correlati ai servizi erogabili dall’operatore economico, nonché dei relativi flussi di cassa, sono state inserite in una proiezione di sviluppo di durata pari a 20 anni, termine temporale che consente un adeguato ammortamento degli investimenti e una congrua remuneratività dei capitali.

Si è tenuto conto inoltre della dinamica inflattiva, applicando a tutte le voci di costo e di ricavo un aumento annuo pari all’1%.

L’investimento inserito nel piano assume valore totale pari a 840.000 euro – comprensivi di IVA – per interventi di riqualificazione e messa a norma degli impianti sportivi, così come specificato nell’allegato

“studio di fattibilità xxx”.

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zero all’unico fine di semplificare l’esposizione dei relativi calcoli. Di conseguenza l’ordinaria gestione, con i relativi introiti ed esborsi, avrà avvio in un momento successivo, corrispondente all’anno 1 del PEF.

Quali fonti di finanziamento dell’investimento si ipotizzano:

 un contributo in conto impianti da parte dell’amministrazione comunale, pari a 250.000 euro (IVA inclusa).

 un finanziamento bancario a lungo termine pari all’80% della quota residua, rimborsato in venti anni a rate annuali e con tasso di interesse fisso al 5,5%; i relativi oneri finanziari verranno inseriti nelle corrispondenti annualità, mentre la quota capitale verrà inserita a diminuzione del debito lungo tutta la durata della concessione.

 un apporto diretto del proponente pari ai restanti 118.000 euro, nel PEF indicato quale finanziamento soci infruttifero.

30%

56%

14%

contributo in conto impianti (Comune) finanziamento bancario

finanziamento soci

Il PEF è stato sviluppato ipotizzando che la gestione venga effettuata da una società di capitali. Nel caso in cui la gestione venisse condotta da una associazione o società sportiva i margini operativi potrebbero migliorare sensibilmente, stanti le agevolazioni fiscali e il diverso trattamento IVA di cui esse possono godere; inoltre i ricavi potrebbero aumentare grazie alle quote associative pagate dagli utenti, nel caso in cui costituissero un extra rispetto alle quote d’iscrizione alla stagione sportiva.

5

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1.2. Ricavi di gestione

I ricavi della gestione sono stati stimati sulla base dei dati della gestione attuale, nonché dei valori medi praticati nella disciplina e nel territorio di riferimento.

Sono stati individuate tre tipologie di ricavo, per ognuna delle quali si è provveduto a calcolare l’importo totale degli incassi annuali:

1. Ricavi da iscrizioni alla stagione sportiva;

2. Ricavi da iscrizioni al centro estivo;

3. Ricavi da sponsorizzazioni.

Si sottolinea che in via estremamente prudenziale si è ritenuto opportuno non tenere conto dei ricavi che potrebbero derivare da altre attività accessorie, quali bar/area ristoro, altre forme di pubblicità, noleggio attrezzature, ecc.

Quale ulteriore ricavo viene considerato il corrispettivo elargito dall’Amministrazione comunale, pari a 33.000 euro (IVA inclusa).

Sommando i ricavi suddetti, il fatturato del primo anno è pari a circa 127.000 euro, aumentando gradualmente fino ad oltre 143.000 euro al terzo anno. Negli anni successivi l’aumento dei ricavi è dovuto esclusivamente alla dinamica inflattiva.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 125.000

130.000 135.000 140.000 145.000 150.000 155.000 160.000 165.000 170.000

Chart Title

anno

euro

È anche possibile che il concessionario acceda nelle varie annualità a contributi pubblici (Regione, Coni, Fondi europei, Fondazioni ecc.) ma in questa sede non si possono prevedere e pertanto non se ne dà evidenza nel PEF.

(7)

I costi di gestione possono essere distinti a seconda della loro natura:

1. Costi per il personale: tali costi sono stati calcolati in base alle normative e contratti nazionali applicabili ai lavoratori della categoria. In alcuni casi si è ipotizzato di assumere del personale alle dipendenze, mentre in altri casi si è calcolato il costo di collaboratori non dipendenti.

2. Costi per utenze energetiche ed idriche.

3. Altri costi gestionali, che comprendono

- costi di manutenzione ordinaria e straordinaria;

- costi per acquisti;

- costi strutturali, a titolo d’esempio i costi assicurativi e i costi legati alle consulenze in materia amministrativa e tributaria.

Un ulteriore costo è rappresentato dal canone annuale che il concessionario dovrà versare al Comune: tale elemento costituisce uno dei criteri premiali che verranno valutati in sede di gara. Nel piano viene valorizzato a 500 euro (IVA esente).

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 70.000

75.000 80.000 85.000 90.000 95.000 100.000

Chart Title

anno

euro

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1.4. Risultati

Il conto economico previsionale, basato sui ricavi attesi, sui costi previsti e sugli investimenti evidenzia un EBITDA positivo per tutta la durata della gestione. Il fatturato totale dei 20 anni è pari a 3.027.871 euro, con una media di 151.394 euro. Già dal primo anno di concessione si presenta una redditività, seppur minima, che aumenta fino a raggiungere all’ultimo anno di gestione un valore pari al 18,6% del fatturato.

CONTO ECONOMICO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

RICAVI

1.1. Ricavi Iscrizioni stagione sportiva e centro estivo 92.787 100.275 108.367 109.451 110.545 111.651 112.767 113.895 115.034 116.184

1.2. Ricavi da sponsorizzazioni 7.500 7.651 7.805 7.883 7.961 8.041 8.121 8.203 8.285 8.368

1.3. Corrispettivo comunale 27.049 27.049 27.049 27.049 27.049 27.049 27.049 27.049 27.049 27.049

TOTALE RICAVI 127.336 134.975 143.221 144.382 145.556 146.741 147.938 149.147 150.368 151.601

COSTI

1.1. Costi di gestione 72.000 72.720 73.447 74.182 78.923 79.713 80.510 81.315 82.128 84.464

1.2. Canone al Comune 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500

TOTALE COSTI 72.500 73.220 73.947 74.682 79.423 80.213 81.010 81.815 82.628 84.964

EBITDA 54.836 61.755 69.273 69.701 66.132 66.528 66.928 67.332 67.739 66.636

ebitda (margine) 43% 46% 48% 48% 45% 45% 45% 45% 45% 44%

1. totale ammortamento 24.493 24.493 24.493 24.493 24.493 24.493 24.493 24.493 24.493 24.493

EBIT 30.343 37.262 44.780 45.208 41.639 42.035 42.435 42.839 43.246 42.143

Interessi passivi 25.960 25.215 24.430 23.601 22.727 21.805 20.832 19.805 18.722 17.580

UTILE ANTE IMPOSTE 4.383 12.046 20.350 21.606 18.912 20.230 21.603 23.033 24.524 24.564

IRES 1.052 2.891 4.884 5.186 4.539 4.855 5.185 5.528 5.886 5.895

IRAP 1.183 1.453 1.746 1.763 1.624 1.639 1.655 1.671 1.687 1.644

IMPOSTE 2.235 4.344 6.631 6.949 6.163 6.495 6.840 7.199 7.572 7.539

Utile netto 2.148 7.702 13.720 14.658 12.749 13.736 14.763 15.835 16.952 17.025

utile (margine) 1,7% 5,7% 9,6% 10,2% 8,8% 9,4% 10,0% 10,6% 11,3% 11,2%

CONTO ECONOMICO 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

RICAVI

1.1. Ricavi Iscrizioni stagione sportiva e centro estivo 117.346 118.519 119.705 120.902 122.111 123.332 124.565 125.811 127.069 128.339

1.2. Ricavi da sponsorizzazioni 8.451 8.536 8.621 8.707 8.794 8.882 8.971 9.061 9.151 9.243

1.3. Corrispettivo comunale 27.049 27.049 27.049 27.049 27.049 27.049 27.049 27.049 27.049 27.049

TOTALE RICAVI 152.846 154.104 155.375 156.658 157.954 159.263 160.585 161.921 163.269 164.632

COSTI

1.1. Costi di gestione 85.309 86.162 87.024 87.894 90.314 91.217 92.129 93.050 93.981 94.921

1.2. Canone al Comune 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500

TOTALE COSTI 85.809 86.662 87.524 88.394 90.814 91.717 92.629 93.550 94.481 95.421

EBITDA 67.037 67.442 67.851 68.264 67.140 67.546 67.956 68.370 68.789 69.211

ebitda (margine) 44% 44% 44% 44% 43% 42% 42% 42% 42% 42%

1. totale ammortamento 24.493 24.493 24.493 24.493 24.493 24.493 24.493 24.493 24.493 24.493

EBIT 42.544 42.949 43.358 43.771 42.647 43.053 43.463 43.877 44.296 44.718

Interessi passivi 16.374 15.102 13.761 12.345 10.852 9.276 7.614 5.861 4.011 2.059

UTILE ANTE IMPOSTE 26.170 27.847 29.597 31.426 31.795 33.777 35.849 38.017 40.285 42.659

IRES 6.281 6.683 7.103 7.542 7.631 8.106 8.604 9.124 9.668 10.238

IRAP 1.659 1.675 1.691 1.707 1.663 1.679 1.695 1.711 1.728 1.744

IMPOSTE 7.940 8.358 8.794 9.249 9.294 9.786 10.299 10.835 11.396 11.982

Utile netto 18.230 19.489 20.803 22.177 22.501 23.991 25.550 27.181 28.889 30.677

utile (margine) 11,9% 12,6% 13,4% 14,2% 14,2% 15,1% 15,9% 16,8% 17,7% 18,6%

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L’indice DSCR (Debt Service Cover Ratio) è l’indice di copertura del servizio del debito, pari al rapporto tra il flusso di cassa operativo del progetto e la rata di rimborso del prestito.

Il DSCR rappresenta il più efficiente indicatore di solvibilità: un valore uguale o maggiore di 1 evidenzia la capacità dell’investimento di creare risorse sufficienti a coprire le rate del debito quale rimborso per i soggetti finanziatori. Occorre tuttavia osservare che anche il conseguimento di un quoziente pari ad uno risulterebbe insufficiente se si considera il fatto che pur provvedendo al rimborso del debito, mancherebbero le risorse sufficienti per remunerare il gestore. Un valore superiore all’unità rappresenta la capacità dell’investimento di liberare risorse sufficienti a coprire le rate del debito e a lasciare una remunerazione al concessionario. Nel PEF è stimato un indice DSCR mediamente pari a 1,52, calcolato nel periodo di ammortamento del mutuo finanziario: l’operazione quindi si può considerare finanziariamente sostenibile.

L’indice LLCR (Loan Life Cover Ratio) è l’indice di copertura relativo alla scadenza del debito ed è uguale al rapporto tra la somma attualizzata dei flussi di cassa operativi su cui i soggetti finanziatori possono basarsi per il futuro rientro delle somme ancora dovute, compresi tra l’istante di valutazione e l’ultimo anno previsto per il rimborso dei finanziamenti, e il debito residuo considerato nel medesimo istante di valutazione. Quanto più il quoziente risulta maggiore di 1 (punto di equilibrio) tanto più risulterà la solidità finanziaria dell’investimento e la garanzia del rimborso ottenuta dai finanziatori. Nel caso in esame l’indice è pari a 1,70 già al primo anno di concessione e il valore medio negli anni è pari a 1,85, a conferma della sostenibilità dell’operazione.

Il VAN di progetto rappresenta il valore dei flussi di cassa generati dal progetto stesso, attualizzati ad un tasso che rifletta il rischio dell’investimento, tenendo conto non solo del tasso di mercato per investimenti privi di rischio ma anche del premio per il rischio atteso dai portatori del capitale. Considerate le caratteristiche dell’impianto e il contesto territoriale di riferimento si ritiene opportuno e prudente utilizzare un tasso pari al 6%. Il VAN risulta così pari a 86.997 euro, valore che può essere inteso quale ricchezza incrementale generata dall’investimento. Si ritiene pertanto adeguatamente remunerato il capitale di rischio da impiegare.

Il TIR di progetto (Tasso intrinseco di rendimento) è un indicatore finanziario della redditività del progetto. Il valore che emerge dal PEF è pari all’8%, un valore superiore al costo delle fonti di finanziamento; pertanto è da ritenersi remunerato il capitale da impegnare.

DSCR medio 1,52

LLCR medio 1,85

VAN 86.997 euro

TIR 8%

L’analisi effettuata permette di affermare che la gestione presenta caratteristiche di rilevanza economica e margini di redditività e remuneratività. La stima della durata in 20 anni si giustifica con il raggiungimento degli opportuni equilibri economico-finanziari, a fronte dell’investimento richiesto, e di una adeguata remuneratività del capitale.

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