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ROBERTO VECCHIONI 11 aprile UDINE, Teatro Nuovo Giovanni da Udine

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ROBERTO VECCHIONI 11 aprile UDINE, Teatro Nuovo Giovanni da Udine

ROBERTO VECCHIONI

IL PROFESSORE DELLA MUSICA ITALIANA DOMANI IN CONCERTO AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE IL CANTAUTORE HA PUBBLICATO “L’INFINITO”, LAVORO

CHE CONTIENE “TI INSEGNERÒ A VOLARE”, UN ECCEZIONALE DUETTO CON FRANCESCO GUCCINI

A distanza di cinque anni dall’ultimo lavoro discografico (“Io non appartengo più” del 2013), il grande Roberto Vecchioni, il professore della musica italiana, è tornato con un nuovo album dal titolo “L’infinito”, pubblicato lo scorso 9 novembre, lavoro che ha ottenuto da subito il favore di pubblico e critica. Un nuovo traguardo per una delle figure più autorevoli della musica italiana, a cui ne è seguito un altro, perché Vecchioni sta portando questo nuovo lavoro in tour nei teatri d’Italia. Dopo il concerto tenuto a Gorizia, in Friuli Venezia Giulia l’appuntamento live con Roberto Vecchioni si rinnova domani, 11 aprile (inizio alle 21.00) al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, per l’organizzazione di Zenit srl e Scoppio Spettacoli, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Comune di Udine e Teatro stesso.

I biglietti sono ancora disponibili sul circuito Ticketone e alle biglietterie del teatro. Info e punti vendita su www.azalea.it .

“L’infinito”, contiene l’eccezionale ritorno sulla scena musicale di Francesco Guccini che, per la prima volta, duetta con Roberto Vecchioni nel singolo “Ti insegnerò a volare”,

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ispirato al grande Alex Zanardi, in rotazione radiofonica dal 6 novembre. Due padri della canzone d’autore si rivolgono alle nuove generazioni, in un periodo in cui tutto si dissolve nella liquidità e nella precarietà culturale, invitandole a sfidare l’impossibile. La storia del campione è la metafora della “passione per la vita che è più forte del destino”.

“Questo brano – racconta Vecchioni – si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la “canzone d’autore” e che non c’è, non esiste più dagli anni ’70. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto.

Là tutto è stato come doveva essere, cioè immaginato, scritto e cantato alla luce della cultura, semplice ed elementare oppure sottile e sofisticata, ma comunque cultura. Forse per questo Francesco Guccini (che ho fortemente voluto nel mio disco per quello che rappresenta, e lo ringrazio ancora di esserci stato), ha scelto di cantare con me”.

Un passaggio di testimone per una nuova “resistenza” che sceglie mezzi analogici: solo cd e vinile senza piattaforme streaming e download, una scelta coerente al progetto discografico che indica la volontà di non trattare la musica come prodotto di consumo veloce, scaricabile con un click, di non decontestualizzare l’ascolto del singolo brano, parte integrante della narrazione che tiene insieme ritratti diversi, da Alex Zanardi a Giulio Regeni, dalla guerrigliera curda Ayse a Leopardi, che l’autore accomuna nell’amore per la vita. Un album manifesto, “non 12 brani – come spiega ancora Vecchioni – ma un’unica canzone divisa in 12 momenti”, in una dimensione temporale verticale che rinvia al tema dalle suggestioni letterarie: la necessità di trovare l’infinito al di qua della siepe, dentro noi stessi. L’album è il frutto della collaborazione di un team d’eccezione, Lucio Fabbri (produzione artistica): pianoforte, piano elettrico, organo Hammond, violino, viola, fisarmonica, basso elettrico e chitarra elettrica; Massimo Germini: chitarra classica e acustica, chitarra 12 corde, mandolino, bouzouki, ukulele, liuto cantabile; Marco Mangelli: basso fretless; Roberto

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Gualdi: batteria e percussioni.

Dario Furlan

DEBUTTO VINCENTE DI MICHELE MANCIN SULLA FERRARI ALLA SALITA DEL COSTO

MANCIN AL COSTO, DEBUTTO VINCENTE SULLA FERRARI

Il pilota di Rivà, alla prima uscita sulla 458 Evo del cavallino rampante, sorprende tutti firmando,

alla salita vicentina, la classe GT Cup, quinto assoluto nel gruppo GT.

Rivà (Ro), 09 Aprile 2019 – Un esordio sorprendente, inaspettato per tanti versi, quello di Michele Mancin alla ventottesima Salita del Costo di domenica scorsa, concluso con la vittoria nella classe GT Cup ed il quinto posto assoluto nel gruppo GT.

Il pilota di Rivà, in gara per i colori della scuderia polesana Mach 3 Sport, si presentava al primo atto del Trofeo Italiano Velocità Montagna 2019 in una veste del tutto inedita.

Ad una vita vissuta al volante di vetture a trazione anteriore, raccogliendo numerosi successi alla guida della Peugeot 205 Rallye e della Citroen Saxo, si è fatto ben presto posto ad un cambio di rotta radicale.

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Grazie alla sinergia nata con il team patavino Gaetani Racing il polesano ha finalmente rotto gli indugi, affrontando la cronoscalata vicentina a bordo di una Ferrari 458 Evo.

Le tante incognite della vigilia venivano rafforzate da condizioni meteo non del tutto idonee per una prima uscita sulla rossa.

Nonostante il fondo umido, causato dalla pioggia caduta sul tracciato, Mancin ha firmato il gradino più alto del podio, rifilando ben 20”34 al primo dei diretti inseguitori, su Ferrari 458 Challenge.

Un avvio alquanto promettente, in chiave TIVM, che rilancia le quotazioni del driver rivarese, ormai solo sulla carta protagonista di una stagione di apprendistato.

“Già era un sogno realizzato poter salire su una rossa” – racconta Mancin – “ma aspettarsi di concludere con la vittoria, al debutto assoluto, non era nemmeno nel cassetto di quelli più irrealizzabili. Risultato splendido, inaspettato. È andata benissimo, considerando anche le condizioni di bagnato che abbiamo affrontato. Domare il cavallino rampante sull’umido non è di certo una passeggiata per chi lo conosce da tempo. Figuriamoci per me, all’esordio. Grazie di cuore a Luca Gaetani, assieme alla Gaetani Racing, ed alla RAM di Vicenza. Tutto splendido.”

Il weekend nasceva sotto una cattiva stella, in quel di Cogollo del Cengio: nella sessione di prove il fondo viscido, unito alle nuvole basse man mano che si saliva in quota, non rendevano la vita facile a Mancin, autore comunque del primo di classe nella prima tornata.

Un progressivo miglioramento delle condizioni meteo si rivelava illusorio e, a circa mezz’ora dall’allineamento allo start, la pioggia iniziava a rifare la propria comparsa, senza però turbare la concentrazione del pilota della rossa, il quale riusciva a salire sul gradino più alto del podio.

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“Unica manche per il percorso lungo” – sottolinea Mancin – “e quindi avevamo solo una cartuccia da giocare. Siamo partiti con gomme slick e la scelta si è rivelata azzardata ma azzeccata. Dopo i primi quattro tornanti, in campana, si poteva aumentare il passo. Chiudere a sette secondi da un veterano della categoria, Roberto Ragazzi, è fonte di grossa soddisfazione. Da qui in avanti dobbiamo lavorare sodo e cercare di affiancare ai nostri partners, che ringrazio per il sostegno ad un programma così ambizioso, altre realtà che ci possano dare fiducia.”

Michele Mancin – Ufficio Stampa

Torna Giro E sulle strade della Corsa Rosa

Dopo la proficua esperienza del 2018, il Giro d’Italia con bici a pedalata assistita riparte con interessanti novità.

Saranno 4 le maglie che verranno assegnate al termine di ogni tappa. Molte le adesioni dei team partecipanti, ad oggi 10 tra

cui quello di Milano-Cortina 2026 con la presenza di atleti medagliati olimpici. Title sponsor dell’evento sarà Enel X, Toyota sarà Official Car, mentre NamedSport Official Nutrition

Sponsor.

Milano, aprile 2019 – Si tratta di una E-Bike Giro Experience

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di tipo amatoriale riservata ad oggi a 10 team che, dotati di bici elettriche, si sottoporranno a prove di regolarità svolte su una parte del percorso delle 18 tappe del Giro d’Italia 2019, escluse le tre cronometro.

È il Giro E powered by Enel X che, dopo il test dello scorso anno, mette in strada la 1a edizione ufficiale con alcune novità significative. Prima fra tutte le città di partenza, che saranno una località diversa da quella della Corsa Rosa, mentre l’arrivo sarà nella stessa città del Giro d’ Italia per permettere cosi ai Team di vivere l’emozione di varcare lo storico arco dei professionisti.

Nel corso di 3 settimane, i Team, composti da 6 ciclisti, di cui 5 sostituibili al termine di ciascuna giornata, cercheranno di percorrere ogni tappa secondo e medie stabilite dal regolamento. Permettendo ai team una parziale sostituzione dei concorrenti, l’evento offre l’opportunità agli ospiti appassionati di ciclismo di vivere dall’interno l’esperienza del Giro d ‘Italia. Lungo ogni tappa ci saranno più prove speciali, il tutto rilevato da un sistema GPS che monitorerà ogni singolo concorrente.

Le prove speciali richiederanno prestazioni diverse:

mantenere una certa media in un tratto con pendenze variabili

raggiungere la velocità massima all’interno di un tratto prestabilito

sprint finale in zona arrivo

Ogni prova speciale assegnerà penalità o bonus che andranno a migliorare o peggiorare la media generale alla fine di ogni tappa.

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10 TEAM AL VIA

ENEL X, PINARELLO, MILANO CORTINA 2026, TOYOTA, COLNAGO, ENIT (squadra formata da giornalisti ed ospiti stranieri), DE ROSA, BIKE FOR DREAM, SEGAFREDO-CASTELLI, KILOCAL- SELLE SMP (squadra tutta femminile).

LE QUATTRO MAGLIE UFFICIALI

Al termine di ogni tappa verranno premiati i migliori team e concorrenti in base alle classifiche. Il team leader, alla fine di ogni tappa, sarà contraddistinto da una delle 4 maglie ufficiali:

Maglia Viola: Leader della classifica generale – È la maglia della squadra Leader nella Classifica Generale indossata dal Capitano del Team

Maglia Arancione: Regolarità – È la maglia della squadra Leader nella Classifica Prova Regolarità indossata dal Capitano del Team

Maglia Verde:Giovane – È la maglia della squadra più giovane nella Classifica Generale, indossata dal Capitano del Team

Maglia Rossa: Classifica degli Sprint – È la Maglia che contraddistingue la squadra leader nella Classifica Sprint, indossata dal Capitano del Team, premiato dallo sponsor NamedSport.

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Per permettere agli appassionati della bici di poter partecipare e vivere un sogno sportivo unico, Bike For Dream offre la possibilità di potersi iscrivere sia come partecipante che come Capitano della squadra, visitando il loro sito www.bikefordream.com

Giro E

Foto Credit: LaPresse

Press Giro d’Italia

ALESSANDRA AMOROSO “10 Tour”

Domenica 7 aprile 2019 – TRIESTE, PalaRubini Alma Arena

Alessandra Amoroso, cantante leccese sbocciata nella scuola di

“Amici” e divenuta nel corso degli ultimi anni un riferimento della musica pop italiana, sta conquistando l’Italia con il nuovissimo “10 Tour”, tournée che la vedrà toccare i palazzetti di tutte le regioni della penisola e che vedrà domani, domenica 7 aprile, al PalaRubini Allianz Dome di Trieste, l’unica data in programma in Friuli Venezia Giulia.

L’evento è organizzato da Zenit srl e F&P Group, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia e PromoTurismoFVG. Dalle 16.30 saranno attive le biglietterie del palazzetto dove saranno ancora disponibili gli ultimi biglietti. Le porte al pubblico apriranno alle 19.00 mentre l’inizio del concerto è fissato per 21.00. Tutte le info

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su www.azalea.it .

“10”, come gli anni trascorsi dal suo ingresso nella scuola più famosa d’Italia, quella di “Amici”: l’inizio di un percorso che pian piano, canzone dopo canzone, l’ha resa una delle più amate e stimate interpreti del nuovo pop italiano con album ogni volta certificati multiplatino. “10”:

Alessandra Amoroso ha voluto intitolarlo così questo suo nuovo album in uscita domani, 5 ottobre. Non è un “best of”

celebrativo, ma un disco di canzoni inedite, ognuna delle quali è un’istantanea di chi è Alessandra oggi: una donna che ha da poco superato i trent’anni e che guarda avanti senza dimenticare da dove è partita. E in questo disco mette tutti i suoi valori in musica. ll 10 celebrativo non è soltanto un percorso ma anche un IO. Lo dice anche lei nel singolo “La stessa” uscito il 12 agosto scorso, giorno del suo compleanno

“Torneranno le mode, le canzoni d’estate, ma io sarò la stessa”. “10”, la cui lavorazione ha visto la cantante collaborare con il produttore Stefano Settepani, gli autori Dario Faini, Roberto Casalino, Federica Abbate, Daniele Magro, Cheope, Tony Maiello, Federica Camba e Daniele Coro, segue la crescita artistica già iniziata con i dischi precedenti. È un album positivo, gioioso, raggiante, colorato e pieno di vita:

quella di Alessandra, certo, ma anche quella dei suoi fan (la Big Family), che continuano a rivedersi in lei, proprio come lei si rivede in loro. Il viaggio con il suo pubblico è iniziato 10 anni fa e prosegue con un legame rinnovato e sempre più forte. Proprio per questo Alessandra Amoroso ha regalato come segno di gratitudine e ringraziamento a ogni componente del suo fan club un box con una lettera personalizzata, il nuovo album “10” e il biglietto per una data del tour. Il progetto grafico della cover di “10“ è stato curato da Sergio Pappalettera che ha scelto di valorizzare graficamente gli oggetti, gli incontri, i simboli che hanno accompagnato l’artista nella sua vita e anche nei suoi 10 anni di carriera.

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I Jethro Tull al Politeama Rossetti di Trieste: Un tuffo nei “sixties” con il “50th Anniversary Tour”

La psichedelia di Ian Anderson ha invaso il Teatro Politeama Rossetti di Trieste con il concerto celebrativo per i 50 anni dei Jethro Tull, la band progressive rock inglese nota in tutto il mondo per il carisma del leader e per il suono inconfondibile del suo flauto traverso presente in buona parte dei brani dei Jethro Tull.

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(foto Dario Furlan)

Numerose nel corso degli anni le “incursioni” di Ian Anderson

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(con o senza i Jethro Tull) in Italia e ogni volta i suoi spettacoli sono stati presi d’assalto dai fan tant’è che anche in questa occasione l’evento, organizzato da BPM Concerti quale ultimo di quattro date in Italia, ha registrato il sold out riempiendo in ogni ordine di posti la splendida struttura del Politeama Rossetti .

Fan inglesi si scattano un selfie a ricordo dell’evento con il manifesto del concerto alle spalle (foto Dario Furlan)

Le prime note del concerto, aperto da My Sunday Feeling (dal primo album This Was), hanno immediatamente trasportato gli spettatori nei “sixties”, gli anni in cui i Jethro Tull hanno preso vita, con un caleidoscopio di colori cangianti e ruotanti in continuazione sul palco accompagnati dalle sonorità tipiche delle strumentazioni di quel periodo e da filmati attinenti alla discografia del gruppo proiettati sul mega schermo alle spalle del palco: un viaggio nel tempo proseguito per tutta la durata dello spettacolo.

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Il palco (foto Dario Furlan)

Per questa lunghissima tournée celebrativa dell’uscita di This Was Ian Anderson ha voluto con sé sul palco Florian Opahle (chitarra), John O’Hara (tastiere), David Goodier (basso) e Scott Hammond (batteria), degli autentici fuoriclasse che, complice anche la perfetta acustica del teatro, hanno contribuito a creare un sound compatto, energico e potente nelle parti più elettriche del concerto e melodioso e caldo in quelle acustiche.

L’autentico dominatore della scena è stato però – e non poteva essere altrimenti – il “folletto” Ian Anderson, quel

suo modo unico di suonare e cantare nel flauto traverso soffiandoci dentro ma anche accennando mormorii, tremolii e brontolii incantano il pubblico ad ogni sua esibizione, il suo look è cambiato totalmente negli anni ma l’istrione inglese continua a

calcare i palcoscenici come un tempo: la posizione in piedi su una gamba sola con la sinistra alzata e piegata sull’altra mentre suona il flauto e le continue scorribande sul palco con movimenti teatrali molto flessuosi e sempre perfettamente

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sincronizzati con la melodia non sono cambiati e la voglia di

“gigioneggiare” e interagire con la platea rende questo artista molto amato dai suoi fan che anche a Trieste gli hanno tributato ovazioni e continui applausi.

Il concerto, come detto, è stato una autentica celebrazione dei cinquant’anni della band, Ian Anderson nel corso dello spettacolo ha presentato accuratamente i brani con aneddoti ad essi legati e con continui collegamenti virtuali (proiettati sul mega schermo) con i musicisti e collaboratori che hanno fatto parte della band negli anni, hanno così portato la loro testimonianza ed i saluti artisti come Jeffrey Hammond, John Evan, Tommy Iommi (Black Sabbath), Claude Nobs, Joe Bonamassa, Joe Elliot (Def Leppard) ed altri ancora, a dimostrazione dell’importanza di questo gruppo nella storia del progressive rock.

Non poteva mancare nella scaletta della serata uno dei simboli dei Jethro Tull: Bourée, il brano forse più rappresentativo della band – derivato dal riarrangiamento di Anderson di una Suite di Bach – eseguito nella parte iniziale in maniera molto ricercata ed elaborata e invece più attinente all’originale nella ripresa finale del tema, applauditissimo dal pubblico che probabimnete ascoltava Bourée quando i capelli in testa erano ancora lunghi e un po’ più folti. Ma il vero coup de théâtre è stato Thick as a Brick, un boato ha infatti accolto l’inizio del brano e un brivido è probabilmente corso lungo la schiena a più di qualcuno quando la band ha proposto questa pietra miliare dei Jethro Tull (ma anche della storia del rock), connotata dai continui cambi di ritmo e passaggi fra elettrico ed acustico, trascinata dalla portentissima batteria di Scott Hammond: un tripudio di suoni che ha estasiato gli spettatori.

Se indubbie sono le qualità agli strumenti del “folletto” Ian, che è passato con disinvoltira dal flauto all’armonicaa bocca e spesso anche alla chitarra, il suo modo di cantare un po’

“affettato” (cantare spezzato: il fiato si spezza e perde la

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continuità) con la voce che in alcuni brani è sembrata poco intonata e a volte un po’ troppo tirata sui toni alti ha suscitato qualche perplessità, ma anche questo è un elemento caratterizzante della musica dei Jethro Tull e rientra pienamente in quella che è la loro filosofia compositiva.

Nell’arco della serata sono stati presentati vari pezzi di diverse epoche della loro lunghissima carriera, quello dal titolo più emblematico è stato sicuramente Too Old to Rock ‘n’

Roll, Too Young to Die: “Troppo vecchio per il Rock’n’Roll, troppo giovane per morire”. …. quasi un augurio per continuare a fare comunque del buon rock per molti anni ancora.

Fra un brano e l’altro si è infine arrivati ad un altro pezzo storico della band: Aqualung, che ha sancito il termine dello spettacolo prima dell’immancabile bis finale, con la trascinante Locomotive Breath i Jethro Tull hanno salutato il pubblico che li ha ricambiati con una lunghissima standing ovation e applausi a non finire.

Insomma, il flauto “magico” di Ian Anderson, quasi fiabesco in alcuni passaggi melodici che richiamavano antiche note medioevali ma anche perfettamente integrato nel potente rock sound dei Jethro Tull, ha entusiasmato il pubblico triestino che non ha voluto mancare al richiamo del “pifferaio magico”

lasciandosi condurre lungo le strade dei ricordi per una volta non stemperati dal tempo ma più vivi che mai grazie alla musica immortale dei Jethro Tull.

Ndr: Siamo spiacenti di non poter offrire il servizio fotografico sull’evento ma l’artista ha posto il veto alle riprese foto e video…. pazienza, chi c’era ricorderà sicuramente e serberà a lungo nel proprio cuore le immagini della serata.

Di seguito la scaletta del concerto:

My Sunday Feeling

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Love Story

A Song for Jeffrey

Some Day the Sun Won’t Shine for You Dharma for One

A New Day Yesterday Bourrée in E minor My God

Thick as a Brick A Passion Play

Too Old to Rock ‘n’ Roll, Too Young to Die Songs From the Wood

Ring Out, Solstice Bells Pastime With Good Company Heavy Horses

Farm on the Freeway Aqualung

Bis

Locomotive Breath

Servizio Dario Furlan, ha collaborato Nadia F.

MANUEL AGNELLI al via giovedì

4 aprile su Rai3 il nuovo

programma Ossigeno e nei

teatri il tour solista

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MANUEL AGNELLI

GIOVEDÌ 4 APRILE VA IN ONDA SU RAI3 LA PRIMA PUNTATA DELLA SECONDA EDIZIONE DEL SUO PROGRAMMA

“OSSIGENO”

È PARTITO DAI TEATRI DI ASSISI E FIRENZE IL NUOVO TOUR SOLISTA CHE LO VEDE ESEGUIRE VERSIONI

ACUSTICHE INEDITE DI BRANI CELEBRI DEGLI

AFTERHOURS E COVER DENSE DI SIGNIFICATI PER IL SUO PERCORSO MUSICALE

AL POLITEAMA ROSSETTI DI TRIESTE SABATO 27 APRILE L’UNICA DATA ESCLUSIVA IN FRIULI VENEZIA GIULIA

SARÀ UN’OCCASIONE UNICA E IRRIPETIBILE PER

SCOPRIRE UN LATO ARTISTICAMENTE PIÙ INTIMO DI UNO DEI PERSONAGGI PIÙ ICONICI DELLA CONTEMPORANEITÀ

MUSICALE ITALIANA

SABATO 27 APRILE 2019, ore 21:00

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TRIESTE, POLITEAMA ROSSETTI

Biglietti in vendita online su Ticketone.it, nei punti vendita autorizzati e alle biglietterie del Teatro Rossetti

Prende il via giovedì 4 aprile, alle ore 23:10 su Rai3, la seconda edizione di “Ossigeno”, il programma televisivo ideato e condotto da Manuel Agnelli, che quest’anno avrà un nuovo tema portante, quello della transizione. Tra musica e parole, assieme a importanti ospiti (da Salmo ai Subsonica, passando per Stefano Boeri, Max Gazzè, Ivano Fossati e tanti altri) che non parleranno di loro stessi, ma del mondo, saranno raccontati anche il ruolo dell’intellettuale, dell’artista, del cittadino, della persona in generale, nella società di oggi.

Manuel Agnelli – p h o t o V i r g i n i a Bettoja

Contestualmente, con due concerti da tutto esaurito al Teatro Lyric di Assisi e alla Tuscany Hall di Firenze, è partito il nuovo tour “An Evening with Manuel Agnelli”, uno spettacolo davvero unico che vede Manuel Agnelli in una versione intima e in un rapporto quasi confidenziale con il pubblico.

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Brani tratti dall’ormai trentennale repertorio degli Afterhours, in versioni totalmente inedite si alternano a cover dense di significati per il suo percorso musicale, a brani strumentali di varia estrazione di genere e a quelle letture che hanno ispirato la sua poetica e i capisaldi del suo racconto. Manuel Agnelli sarà accompagnato sul palco da Rodrigo D’Erasmo, violinista, polistrumentista e arrangiatore, suo sodale ormai da molti anni in numerosissimi progetti.

Il tour che approderà nei principali teatri italiani sino a maggio arriverà anche in Friuli Venezia Giulia per un’unica ed esclusiva data: sabato 27 aprile al Politeama Rossetti di Trieste.I biglietti sono in vendita online su Ticketone.it, nei punti vendita autorizzati e alle biglietterie del Teatro Rossetti.

Sarà un’occasione unica e irripetibile per ritrovare o scoprire un lato artisticamente più intimo di uno dei personaggi più iconici della contemporaneità musicale del nostro Paese. “Dopo anni di televisione e grossi eventi con gli Afterhours, come quello di qualche tempo fa al Mediolanum Forum – ha dichiarato Agnelli – avevo bisogno di un progetto in totale libertà e con il quale suonare solo per il gusto di farlo, con leggerezza”.

An Evening with MANUEL AGNELLI SABATO 27 APRILE 2019, ore 21:00 TRIESTE, Politeama Rossetti

Prezzi dei biglietti:

Platea A € 40,00 + dp Platea B € 40,00 + dp Platea C € 36,00 + dp

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Prima galleria € 32,00 + dp Seconda galleria € 25,00 + dp Loggione € 20,00 + dp

Biglietti in vendita online su Ticketone.it, nei punti vendita autorizzati e alle biglietterie del Politeama Rossetti

VignaPR

YANN TIERSEN il 9 luglio a Villa Manin con il suo nuovo All Tour mondiale

Biglietti in vendita dalle ore 10:00 di venerdì 5 aprile online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati

Nato a Brest in Bretagna, nel 1970, il compositore e polistrumentista francese Yann Tiersen è uno dei più importanti, versatili e poliedrici compositori della scena strumentale internazionale. Il successo arriva in Francia nel 1998 con la pubblicazione del terzo disco “Le Phare” e nel 2001 in tutto il mondo, grazie alle musiche della colonna sonora del film “Il Favoloso Mondo di Amélie”. Negli anni ha poi musicato altre pellicole di altissimo livello, tra cui

“Good Bye Lenin!”, “Tabarly” e numerosi cortometraggi. Più volte paragonato a Erik Satie o Nina Rota, Yann Tiersen è un artista senza limiti e confini, in grado di spaziare dalla classica sino all’elettronica e alla musica popolare.

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Anticipato dai brani “Tempelhof”

e “Peli”, quest’ultimo scritto come ninna nanna per il figlio che sottolinea la connessione dell’uomo con la natura, Yann Tiersen ha pubblicato lo scorso 15 febbraio in tutto il mondo il nuovo album “All”, il primo disco a essere registrato in The E s k a l , i l n u o v o s t u d i o d i Tiersen, nonché centro sociale, costruito in una discoteca abbandonato sull’isola di Ushant, la piccola isola nel mare Celtico, tra la Bretagna e la Cornovaglia, la casa dell’artista bretone negli ultimi 10 anni.

A supporto della pubblicazione del nuovo album, è partito anche uno straordinario tour nei principali teatri del mondo, incluse due date alla Royal Albert Hall di Londra e cinque date tutte esaurite nei principali teatri italiani. A grande richiesta ritornerà in Italia in estate: il 9 luglio si esibirà in Villa Manin a Codroipo (UD), nell’ambito della rassegna estiva “Villa Manin 2019”. I biglietti (prezzi da 28 a 44 euro più diritti di prevendita) sono già in vendita online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati Ticketone.

Il nuovo album, mixato e co-prodotto da Gareth Jones, segue le tematiche sull’ambiente e sulla connessione con la natura, precedentemente esplorate in Eusa, aggiungendo registrazioni con la tecnica del field recording, ovvero suoni presi anche da altre parti del mondo oltre alla Bretagna, come le Redwood Forests della California o le registrazioni dei campi dell’aeroporto di Tempelhof a Berlino (da qui il titolo del primo singolo “Tempelhof”).

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Marco Goldin e Remo Anzovino giovedì 4 aprile in scena a Udine con lo spettacolo “La

Grande Storia

dell’Impressionismo”

VignaPR presenta

MARCO GOLDIN

“LA GRANDE STORIA DELL’IMPRESSIONISMO”

con le musiche composte ed eseguite dal vivo da REMO ANZOVINO e la scenografia video di FABIO

MASSIMO IAQUONE e LUCA ATTILII

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GIOVEDÌ 4 APRILE AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE IL NUOVO STRAORDINARIO SPETTACOLO

TRA PAROLE, IMMAGINI E MUSICHE, CHE METTE IN SCENA L’INCANTO DELLA PITTURA DA MONET A VAN GOGH

BIGLIETTI ESAURITI PER LO SPETTACOLO DEL 4 APRILE, A GRANDE RICHIESTA È STATA FISSATA UNA NUOVA

DATA PER IL 4 GIUGNO

4 APRILE 2019, ore 21:00 (sold out)

4 GIUGNO 2019, ore 21:00 (nuova data!)

UDINE, TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE

I biglietti per il 4 giugno sono in vendita online su Ticketone.it, nei punti vendita autorizzati Ticketone e alle

biglietterie del Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Dopo il successo nei principali teatri italiani, con una produzione visiva davvero unica che dà vita ai quadri degli impressionisti, arriva finalmente anche in Friuli Venezia Giulia “La grande storia dell’impressionismo”, il nuovo racconto-spettacolo creato da Marco Goldin, con le musiche composte ed eseguite dal vivo dal Maestro Remo Anzovino, che

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mette in scena l’incanto della pittura da Monet a Van Gogh:

l’appuntamento è fissato alle ore 21:00 di domani, giovedì 4 aprile, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, organizzato dall’agenzia friulana Vigna PR srl.

A fronte del tutto esaurito per lo spettacolo del 4 aprile, a grande richiesta è stato fissato un nuovo appuntamento al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il prossimo 4 giugno (inizio ore 21:00). I biglietti sono già in vendita online su Ticketone.it, nei punti vendita autorizzati Ticketone e alle biglietterie del Teatro Nuovo Giovanni da Udine (dal martedì al sabato dalle ore 16:00 alle ore 19:00).

Marco Goldin, il maggiore esperto di impressionismo del nostro paese, condurrà poeticamente lo spettatore per mano nella Francia degli ultimi decenni dell’Ottocento, con il suo modo unico di raccontare l’arte, accessibile e profondo, scandagliando emozione e conoscenza, e mettendo insieme parole, sensazionali immagini e straordinarie musiche. Al suo fianco sul palco Remo Anzovino (Nastro D’Argento 2019 per la sua “Musica per l’Arte”), uno dei principali esponenti della scena musicale contemporanea che ha composto le musiche originali dello spettacolo che eseguirà dal vivo al pianoforte, e sullo sfondo le esclusive scenografie video create dai videomaker Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii, in grado di ideare una produzione visiva che non si era mai vista prima d’ora nei teatri italiani per uno spettacolo di questo genere.

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La Grande Storia Dell’Impressionismo -credit Simone Di Luca.

Il racconto teatrale si svilupperà in cinque momenti, in due ore di spettacolo: Goldin, facendo ricorso al suo narrare sempre fluido ed empatico, con le parole che generano continue immagini, accompagnerà tutti dapprima nella foresta di Fontainebleau, dove i giovani impressionisti, da Monet a Pissarro, da Renoir a Sisley, si incontravano a metà degli anni sessanta per dipingere nei boschi. L’amore nei confronti del paesaggio farà da contrappunto a tutto il percorso, anche quando, e sarà il secondo momento della narrazione, si entrerà nel decennio successivo, quello canonico dell’impressionismo.

Periodo in cui prenderanno il via, da quella memorabile del 1874 nello studio di Nadar, le esposizioni impressioniste, con l’ingresso sulla scena parigina della pittura anche di Cézanne, Degas e Gauguin, o di figure femminili come Berthe Morisot o l’americana Mary Cassatt. La meraviglia del fiume, i disgeli lungo la Senna, le alte scogliere di Normandia, le sue spiagge e il mare, daranno la possibilità a Goldin, nel terzo t e m p o d e l s u o r a c c o n t o , d i p a r l a r e d e l l a c r i s i

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dell’impressionismo e della fine del dogma della pittura di plein-air in Monet. Prima dei due momenti conclusivi, riservati a due straordinari artisti che hanno portato fino alle estreme conseguenze la crisi dell’impressionismo: Vincent van Gogh e Paul Gauguin.

Oltre alle musiche originali appositamente composte per lo spettacolo, per il pubblico friulano sarà anche la prima occasione per ascoltare dal vivo “Helene”, “Requiem”, “Avec Ma Nymphe” e “Vincent”, ovvero alcuni dei temi principali composti, orchestrati e diretti dal Maestro Remo Anzovino per la colonna sonora dei docufilm evento “Le Ninfee di Monet” e

“Van Gogh tra il grano e cielo”, scelti da Marco Goldin per l’aderenza con la storia narrata nello spettacolo e dato che l’incontro tra i due artisti è avvenuto proprio in occasione del film campione d’incassi “Van Gogh tra il grano e il cielo”, di cui entrambi sono stati protagonisti. Si è rafforzata recentemente la collaborazione tra Goldin e Anzovino con il film “Gauguin a Tahiti. Il Paradiso Perduto” – il film evento dedicato all’artista che lasciò tutto per seguire la sua ispirazione primitiva e reinventare completamente la pittura occidentale – che li ha visti entrambi protagonisti: Goldin ne ha curato il soggetto e Anzovino la colonna sonora, pubblicata da Sony Masterworks e già disponibile su tutte le piattaforme digitali mondiali.

La tournee de “La Grande Storia dell’Impressionismo” è prodotta da International Music and Arts e Linea d’ombra, con il sostegno del Gruppo Baccini, mentre le uniche due date in Friuli Venezia Giulia sono organizzate dall’agenzia friulana VignaPR.

LA GRANDE STORIA DELL’IMPRESSIONISMO

UDINE, Teatro Nuovo Giovanni da Udine

GIOVEDÌ 4 APRILE 2019, ore 21:00 (soldout) MARTEDÌ 4 GIUGNO 2019, ore 21:00 (nuova data!)

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Prezzi dei biglietti:

Platea numerata € 32,00 + dp Prima galleria € 26,00 + dp Seconda galleria € 22,00 + dp Terza galleria € 16,00 + dp

Biglietti in vendita online su Ticketone.it nei punti vendita autorizzati Ticketone e alle biglietterie del Teatro Nuovo Giovanni da Udine (dal martedì al sabato dalle ore 16:00 alle ore 19:00)

Lavanttal Rallye – Il 5 e 6 aprile il Rallye Festival nel sud dell’Austria!

Si svolgerà il 5 e 6 aprile nei pressi di Wolfsberg (Carinzia) il 43° Rally Internazionale Weinberger-Holz Lavanttal Rallye, valido per il Campionato Austriaco, per il Campionato di Zona CEZ-FIA e per Mitropa Rally Cup. Il rally è caratterizzato da un percorso misto di terra e asfalto (86% asfalto, 14% terra) che esalta lo spettacolo e il divertimento per pubblico e concorrenti.

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Molto lungo l’elenco iscritti, sono attesi 100 partenti provenienti da otto nazioni, al via ben 16 vetture di classe R5, con gli austriaci, ovviamente, a farla da padrone; cinque gli equipaggi italiani che hanno deciso di cimentarsi oltre confine, fra cui i friulani Rino Muradore – Michael Visintini, Guido Persello – Luciano Blasutto e Marco Guerra – Simone Paludetti.

Rino Muradore – Dario Andrian impegnati al Lavanttal Rallye lo scorso anno

Il rally consiste in 12 prove speciali selettive per un totale di 180 chilometri con un perorso misto terra-asfalto.

Partcolarità della gare austriache è il fatto che vetture di tipologie e epoche diverse (moderne e storiche) disputano le gare senza distinzioni di categoria offrendo così molto più spettacolo rispetto a quanto avviene in Italia.

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Tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo http://www.lavanttal-rallye.at

Servizio e foto Dario Furlan

JETHRO TULL 50TH ANNIVERSARY TOUR: QUESTA SERA – 1 APRILE AL TEATRO POLITEAMA ROSSETTI DI TRIESTE

Era il 2 febbraio 1968 nel famoso Marquee Club di Wardour Street quando i Jethro Tull si esibirono per la prima volta sotto questo nome. Il gruppo diventerà una delle band durature

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di maggior successo della loro era, vendendo oltre 60 milioni di album in tutto il mondo ed entrando nella coscienza collettiva culturale.

Per celebrare questo anniversario d’oro, il polistrumentista, compositore e cantante Ian Anderson, leader e voce dei Jethro Tull, sta portando in tutto il mondo il “50th Anniversary T o u r ” i n a r r i v o i n I t a l i a p e r s o l e q u a t t r o d a t e : dopo Torino, Brescia e Bologna la mitica band approda a Trieste, al Politeama Rossetti, per l’unica data del Nordest, l u n e d ì 1 a p r i l e ( i n i z i o a l l e 2 1 . 0 0 ) .

I Jethro Tull sono una delle più grandi band di progressive rock di tutti i tempi e il loro immenso e variegato catalogo di opere comprende folk, blues, musica classica e heavy rock.

I concerti dell’anniversario sono caratterizzati da un ampio mix di materiali, alcuni dei quali incentrati sul primo periodo formativo e sugli “heavy hitters” del catalogo Tull degli album This Was, Stand Up, Benefit, Aqualung, Thick As A Brick, Too Old to Rock And Roll: Too Young To Die, Songs From The Wood, Heavy Horses, Crest Of A Knave e anche un tocco di TAAB2dal 2012.

“Di solito non sono un tipo da compleanno anniversario”

– spiega Ian Anderson “ma, per una volta, non sarò neanche un guastafeste! Faccio tesoro dei ricordi dei primi anni del

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repertorio dei Jethro Tull, associato com’è alle avventure di visitare così tanti paesi per la prima volta entrando in contatto con nuovi fan in tutto il mondo. E questa è una celebrazione di tutti i 33 membri della band che hanno fatto parte dei nostri ranghi: musicisti che hanno portato i loro talenti, abilità e stili per produrre le esibizioni dal vivo e in studio. Unisciti a me e alla band attuale per una serata nostalgica di musica varia rappresentativa del mio cantautorato in continua evoluzione, mentre le nostre carriere progredivano negli anni “.

I a n A n d e r s o n è a c c o m p a g n a t o s u l p a l c o d a D a v i d Goodier (basso), John O’Hara (tastiere), Florian Opahle (chitarra), Scott Hammond (batteria) e un’ospite virtuale a sorpresa.

Formatisi nel 1968, Jethro Tull hanno pubblicato 30 album in studio e dal vivo, vendendo oltre 60 milioni di copie in tutto il mondo. Durante i loro 50 anni di storia, la band ha fatto oltre 3.000 concerti in più di 50 paesi, suonando più di 100 concerti ogni anno.

I biglietti sono disponibili online su Ticketone e nei punti vendita del circuito

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