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PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DI TORNELLI E TRANSENNATURE FISSE – EDIFICI DELLA DIREZIONE GENERALE DI PIAZZALE GIULIO PASTORE N. 6 E DI VIA

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INAIL

PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DI TORNELLI E TRANSENNATURE FISSE – EDIFICI DELLA DIREZIONE GENERALE DI PIAZZALE GIULIO PASTORE N. 6 E DI VIA

DEL SANTUARIO REGINA DEGLI APOSTOLI N. 33, IN ROMA.

ALLEGATO 2A

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE

Piazzale Giulio Pastore, n. 6 (art. 26 D. Lgs. 81/2008

Il Datore di Lavoro committente

INDICE

0. - Premessa ... 4 1 MISURE ORGANIZZATIVE DI CARATTERE GENERALE ... 5

(2)

COMUNICAZIONI TRA LE PARTI ... 5

IDENTIFICAZIONE DEI LAVORATORI ESPOSTI OPERANTI PER CONTO DELL’AFFIDATARIO ... 6

INFORMAZIONI AI DIPENDENTI ... 6

MISURE D’EMERGENZA ... 6

MISURE RELATIVE ALL’USO DELLE AREE ESTERNE ... 6

MISURE RELATIVE ALL’USO DELLE VIE DI CIRCOLAZIONE E DEGLI SPAZI INTERNI ... 7

Accessibilità presidi antincendio ... 7

Efficacia sistemi di compartimentazione ... 7

Barriere architettoniche ... 7

INTERDIZIONE DI AREE AI NON ADDETTI AI LAVORI ... 8

Trasporto e deposito di materiali e attrezzature ... 8

Smaltimento di rifiuti e scarti delle lavorazioni ... 8

MISURE RELATIVE ALL’USO DI PRODOTTI, ATTREZZATURE, APPARECCHIATURE E IMPIANTI ... 8

Uso di attrezzature ... 8

Utilizzo di impianti elevatori. ... 9

Uso di scale o trabattelli ... 9

Uso di impianti e apparecchiature elettriche ... 9

Uso di prodotti infiammabili ... 11

Uso di prodotti chimici ... 11

Uso di fiamme libere, attrezzi che producano scintille o attrezzature a caldo. ... 11

Lavorazioni che provocano proiezioni di schegge e materiali ... 12

Lavorazioni che provocano emissioni di rumore ... 12

Lavorazioni che provocano polvere, fibre volatili, gas e vapori ... 12

Verbale di cooperazione e coordinamento (e sopralluogo congiunto) ... 12

COSTI DELLA SICUREZZA ... 12

2. - RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI RELATIVE ALL’UNITÀ PRODUTTIVA ... 13

2.1 - DATI IDENTIFICATIVI DELL'UNITA' PRODUTTIVA: ... 13

2.3. - ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA PER LA SICUREZZA ... 14

3. DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELL’EDIFICIO ... 15

3.1 - DESCRIZIONE GENERALE DELL’IMMOBILE ... 15

3.2 LE COMPONENTI EDILIZIE E DI FINITURA ... 17

3.3 - GLI IMPIANTI TECNOLOGICI ... 18

3.3.1 - IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO ED INVERNALE ... 18

3.3.2 - IMPIANTO ELETTRICO E CORPI ILLUMINANTI. ... 19

3.3.3 - IMPIANTI TELEFONICO E TRASMISSIONE DATI ... 20

3.3.4 - IMPIANTO ANTINTRUSIONE E CONTROLLO ACCESSI ... 20

3.3.5 - IMPIANTI ELEVATORI ... 20

3.3.6 - IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA ... 20

3.3.7 - IMPIANTI E PRESIDI ANTINCENDIO ... 20

3.3.8 - IMPIANTO IDRICO-SANITARIO ... 21

(3)

3.4 - AGIBILITA’ ED AUTORIZZAZIONI SANITARIE ... 21

3.5 - DOCUMENTAZIONE TECNICA, CERTIFICAZIONI ED OMOLOGAZIONI ... 21

3.6 - IDENTIFICAZIONE ED ESAME DEI COMPITI ESEGUITI DAI LAVORATORI INAIL ... 22

4. –CRITERI ADOTTATI PER L’INDIVIDUAZIONE E LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA ... 22

INTERFERENZE ... 22

4.1 - Fonti di pericolo ... 23

4.2 – Riferimenti normativi e regolamentari ... 23

LUOGHI DI LAVORO ... 24

MACCHINE ED ATTREZZATURE MANUALI ... 27

IMPIANTI ELETTRICI ... 28

APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO ... 29

RISCHIO D’INCENDIO ... 30

SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI ... 34

VENTILAZIONE E CLIMATIZZAZIONE DEI LOCALI - MICROCLIMA ... 34

RUMORE ... 35

ILLUMINAZIONE ... 36

RISCHIO BIOLOGICO ... 37

SORVEGLIANZA SANITARIA ... 37

SCHEDE DI SINTESI PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ... 38

(4)

0. - Premessa

Il presente documento, redatto ai sensi dell’art. 26 comma 3 del D.Lgs. n. 81 del 09/04/2008, ha lo scopo di valutare i rischi connessi con le interferenze che si potranno verificare, nell’ambito del contratto di appalto, tra le lavorazioni svolte dalle aziende appaltatrici e/o lavoratori autonomi e le attività dell’Istituto.

Non sono trattati nel presente documento i rischi relativi ai lavori che, secondo quanto stabilito dall’art. 89 del D.Lgs. 81/08, sono da ritenersi “cantieri temporanei”.

Tali rischi, e i relativi costi della sicurezza, sono riportati pertanto nel “Piano di Sicurezza e Coordinamento” redatto secondo quanto stabilito dal Titolo IV del D.Lgs. 81/08.

Pertanto i rischi e i costi per la sicurezza connessi con lavori che si configurano come cantieri non vengono presi in considerazione in questo documento.

Nel presente documento sono analizzati i rischi da interferenza presenti negli ambienti in cui il fornitore sarà chiamato a svolgere le proprie attività nell’ambito dell’appalto di cui trattasi.

Tali rischi possono essere classificati nelle seguenti tipologie:

- Tipo A: esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l’assuntore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria del fornitore;

- Tipo B: derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da manovalanza di operatori diversi;

- Tipo C: immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni del fornitore;

- Tipo D: derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata).

Una volta affidato l’appalto in oggetto, al fornitore verranno richieste informazioni relative alle attività specifiche finalizzate alla rielaborazione del presente documento ed alla promozione della cooperazione e coordinamento. In particolare rappresentano informazioni utili alla elaborazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischio da interferenze ed alla attività di cooperazione e coordinamento a cui hanno l’obbligo di partecipare anche i datori di lavoro delle aziende appaltatrici ed i lavoratori autonomi:

• l’organigramma della sicurezza (datore di lavoro, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, rappresentanti per la sicurezza, medico competente);

• l’elenco dei lavoratori impiegati nelle attività previste in appalto (nominativo, mansione e qualsiasi altra informazione possa essere utile per tutelare la salute e la sicurezza di tutti i soggetti impiegati);

• l’elenco delle macchine, attrezzature ed impianti da utilizzare;

• l’elenco delle sostanze, prodotti e preparati da utilizzare;

• la descrizione dei rischi specifici relativi alla attività (rumore, vibrazioni, possibile propagazione negli ambienti di lavoro di prodotti chimici, etc.);

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• elenco degli addetti alla gestione delle emergenze, all’antincendio ed al primo soccorso.

Le aziende appaltatrici ed i lavoratori autonomi, verranno adeguatamente coordinati ed informati dal Datore di lavoro Committente attraverso riunioni di coordinamento prima e durante l’esecuzione delle opere e/o forniture. Durante tali riunioni, alle quali presiederanno il datore di lavoro (o un suo delegato) e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza dell’azienda committente, i datori di lavoro (o loro delegati) ed i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza delle aziende appaltatrici e i lavoratori autonomi, verranno discussi il presente documento unico di valutazione dei rischi da interferenze, le procedure organizzative e le misure da adottare per eliminare i rischi conseguenti alle interferenze, nonché i rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui le aziende ed i lavori autonomi sono destinati ad operare e le misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alle attività previste in appalto (art. 26 comma 2 del D.Lgs. n.

81 09/04/2008).

Durante l’esecuzione delle attività, le aziende appaltatrici ed i lavori autonomi avranno l’obbligo di attuare le misure di sicurezza previste e di informare, preventivamente ed in tempi utili ad adottare le necessarie misure di cooperazione e coordinamento, il datore di lavoro committente qualora sopraggiungessero esigenze di qualsiasi natura tali da rendere necessarie modifiche al presente documento ed alle misure di cooperazione e coordinamento già in atto. Non dovranno, per nessun motivo, essere eseguite attività da parte di aziende appaltatrici e lavoratori autonomi non segnalate ed autorizzate dal datore di lavoro committente o per le quali il datore di lavoro non dispone di tutte le informazioni utili alla cooperazione e coordinamento, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 26 comma 2 del D.Lgs. n. 81 del 09/04/2008, che sancisce il principio della cooperazione e del coordinamento per le aziende committenti e per le aziende ed i lavoratori autonomi appaltatori.

Le aziende appaltatrici dovranno porre particolare attenzione e sensibilizzare i loro lavoratori in merito alle misure e procedure di prevenzione e protezione discusse durante le riunioni di coordinamento e presenti nei documenti di sicurezza.

1 MISURE ORGANIZZATIVE DI CARATTERE GENERALE

L’assuntore dovrà nominare, tra il proprio personale, un preposto per l’adozione delle misure di sicurezza, normalmente presente nell’edificio e opportunamente formato, che avrà il compito di vigilare sul rispetto delle norme di sicurezza e igiene sul lavoro e delle procedure previste.

COMUNICAZIONI TRA LE PARTI

A seguito di sopralluogo congiunto le parti provvederanno a modificare ed integrare il presente documento di valutazione dei rischi da interferenze, la cui versione aggiornata sarà allegata al contratto.

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Le parti si impegnano a comunicare nel più breve tempo possibile ogni atto o evento che possa costituire motivo di aggiornamento della valutazione dei rischi interferenziali.

In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, l’Istituto potrà ordinare la sospensione del servizio, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro.

Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente l’Istituto non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all'affidatario.

IDENTIFICAZIONE DEI LAVORATORI ESPOSTI OPERANTI PER CONTO DELL’AFFIDATARIO

Il personale occupato dall’impresa affidataria deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro (art. 26, comma 8, del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81). I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento.

INFORMAZIONI AI DIPENDENTI

Nell’espletamento del servizio, l’affidatario - nel caso in cui si verifichi la presenza di attività dell’Istituto che determinano interferenze con quelle previste per il servizio stesso – dovrà informare l’INAIL al fine di definire in sinergia le opportune procedure per garantire la sicurezza nell’esecuzione del servizio.

Di tali procedure, a cui dovrà attenersi tutto il personale sia dell’INAIL che dell’impresa affidataria, verrà data adeguata informazione ai lavoratori interessati.

MISURE D’EMERGENZA

L’affidatario dovrà predisporre la propria struttura per la gestione delle eventuali emergenze in maniera coordinata con quella dell’INAIL.

In particolare, è da ritenere di massima importanza lo scambio di informazioni con l’INAIL affinché si tengano in dovuto conto, nelle procedure di gestione dell’emergenza previste nella sede, lo svolgimento del servizio e le esigenze dei lavoratori che lo svolgono.

MISURE RELATIVE ALL’USO DELLE AREE ESTERNE Circolazione, manovre e sosta di automezzi

Gli automezzi utilizzati dall’affidatario potranno accedere nelle aree esterne della sede di lavoro e nelle aree di sosta riservate solo a seguito di autorizzazione e solo nei casi di effettiva necessità e dovranno effettuare gli spostamenti a velocità tale da non risultare rischiosa per le persone presenti o per gli altri automezzi.

Qualora l’operatore, anche negli spostamenti, dovesse avere problemi di visibilità dovrà essere aiutato da un secondo operatore.

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Gli automezzi dell’affidatario in sosta non devono costituire intralcio alla normale circolazione veicolare e pedonale, su qualunque percorso di comunicazione e in particolare sui percorsi di esodo.

Gli automezzi dell’affidatario in sosta non devono comportare rischi aggiuntivi per la sede a causa della natura dei materiali e delle attrezzature in essi depositati.

Carico e scarico di materiali e attrezzature

Durante le operazioni di carico e scarico, eventualmente necessarie alla prestazione del servizio, gli automezzi devono essere parcheggiati in maniera tale da ridurre al minimo l’intralcio al transito veicolare e pedonale ed essere segnalati azionandone gli indicatori luminosi.

Prima di procedere alle operazioni di carico e scarico, il personale operante per conto dell’affidatario deve verificare che siano state adottate le misure necessarie per lo stazionamento del mezzo e la stabilità di quanto trasportato.

È onere dell’assuntore verificare preventivamente che il carico trasferito dai mezzi e dai materiali sia compatibile con la resistenza statica delle struttura portanti.

MISURE RELATIVE ALL’USO DELLE VIE DI CIRCOLAZIONE E DEGLI SPAZI INTERNI Vie di fuga e uscite di sicurezza

I lavoratori operanti per conto dell’affidatario devono preventivamente prendere visione della planimetrie e delle disposizioni per l’emergenza esposte nella sede, al fine di prendere cognizione delle vie di esodo, dei luoghi sicuri e delle uscite di sicurezza, oltre che della localizzazione dei sistemi di allarme e dei mezzi per lo spegnimento, dei comportamenti da tenere in caso di emergenza e dei soggetti deputati ad intervenire in caso di incendio.

Le vie di esodo e le uscite di sicurezza devono essere mantenute costantemente sgombre da materiali e strumenti di lavoro che non siano utilizzati per il mantenimento della loro funzionalità, in condizioni tali a garantire una facile percorribilità in caso di emergenza.

Accessibilità presidi antincendio

Nell’esecuzione della fornitura dovrà essere evitata, per quanto possibile, qualsiasi situazione che generi intralcio nell’individuazione o nell’utilizzo di presidi antincendio (estintori, naspi, idranti).

Efficacia sistemi di compartimentazione

In nessun caso potranno essere bloccate in apertura, anche temporaneamente, le porte tagliafuoco con sistemi diversi da quelli previsti (magneti collegati al sistema antincendio), che ne garantiscono il rilascio in caso di incendio.

Barriere architettoniche

L’esecuzione del servizio non deve creare barriere architettoniche od ostacoli all’uso dei percorsi e degli impianti predisposti per il superamento delle barriere architettoniche.

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Nel caso in cui, durante l’esecuzione del servizio, si rendesse necessario impegnare un percorso o un impianto utilizzati per il superamento delle barriere architettoniche, i lavoratori operanti per conto dell’affidatario dovranno segnalare adeguatamente il percorso alternativo e sicuro per gli utenti.

Gli strumenti e i materiali utilizzati dovranno essere collocati in modo tale da non dare origine a rischi di urto o caduta.

INTERDIZIONE DI AREE AI NON ADDETTI AI LAVORI

Per tutte le attività che richiedono interventi che possono costituire fonte di rischio per i non addetti ai lavori e che siano effettuate in zone di lavoro o di transito del personale dell’Istituto o comunque non operante per conto dell’affidatario devono essere svolte mediante l’interdizione all’accesso a tali zone per tutta la durata dell’intervento, attraverso l’adozione da parte dell’affidatario di opportune misure di segnalazione e vigilanza, preventivamente concordate con l’INAIL.

Di tali procedure, a cui dovrà attenersi tutto il personale sia dell’INAIL che dell’impresa affidataria, verrà data adeguata informazione ai lavoratori interessati.

Trasporto e deposito di materiali e attrezzature

L'attività di trasporto e deposito temporaneo di materiali ed attrezzature dovrà avvenire in modo da ridurre al minimo i possibili rischi (di urto, di caduta, di taglio, di contaminazione biologica, di aggressione chimica etc.) per quanti sono presenti lungo le vie di circolazione e nei locali.

Tale attività dovrà essere svolta in maniera tale da non lasciare materiali e strumenti di lavoro incustoditi all'interno di spazi frequentati da personale dell’INAIL o dal pubblico.

Le modalità di stoccaggio di materiali e attrezzature in uso all’affidatario devono essere preventivamente autorizzate dall’INAIL, devono avvenire negli spazi da questa indicati e devono essere tali da garantire la stabilità al ribaltamento, tenute presenti le eventuali azioni esterne.

Prima di iniziare lo stoccaggio deve essere verificata l’idoneità delle superfici di appoggio. I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta di materiali stoccati.

Smaltimento di rifiuti e scarti delle lavorazioni

L'attività di smaltimento di rifiuti e scarti delle lavorazioni dovrà avvenire in modo da non lasciare materiali incustoditi all'interno dei locali dell’INAIL, ad eccezione di quelli individuati dalla stessa con specifica e preventiva autorizzazione al deposito temporaneo. E’ fatto divieto di abbandonare rifiuti e scarti delle lavorazioni.

MISURE RELATIVE ALL’USO DI PRODOTTI, ATTREZZATURE, APPARECCHIATURE E IMPIANTI

Uso di attrezzature

Per tutte le attività previste dal presente affidamento, l’affidatario deve usare esclusivamente attrezzature conformi alle vigenti norme di sicurezza, reperite a suo carico e cura.

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Utilizzo di impianti elevatori.

Nel caso in cui per la prestazione della fornitura sia necessario utilizzare gli impianti di sollevamento, è necessario assicurare la stabilità dei carichi trasportati e non superare i limiti di peso indicati sulla targa dell’impianto posta all’interno della cabina.

Non è consentito utilizzare gli ascensori per il trasporto di cose; per quest’ultime dovrà essere utilizzato il montacarichi.

Uso di scale o trabattelli

Per le attività che richiedano ai lavoratori di operare in posizione sopraelevata rispetto al piano di calpestio dovranno essere utilizzate scale portatili con caratteristiche conformi o equivalenti a quelle previste dalle norme di standardizzazione (EN 131).

Al lavoratore che operi su scala portatile dovrà essere prestata assistenza da parte di altro lavoratore nel caso in cui le condizioni lo richiedano per evitare rischi a chi opera sulla scala e agli altri lavoratori. Il lavoratore che operi su scala portatile dovrà anche prestare attenzione alla possibile caduta di oggetti dall’alto e al rischio di ribaltamento di arredi e materiali.

Il personale operante per conto dell’affidatario dovrà delimitare la zona di lavoro, vietare l’accesso ai non addetti ai lavori, disponendo adeguata segnaletica. Nel caso in cui intervenga su controsoffitti od impianto ancorato al soffitto, deve controllare, al termine dei lavori, il perfetto ancoraggio degli elementi strutturali rimossi (ad es. pannelli, plafoniere, etc).

I lavoratori che operano su scale, trabattelli, pavimentazioni sopraelevate, ecc. dovranno essere dotati di idonei contenitori o borse ove riporre materiali, attrezzi ed utensili.

Uso di impianti e apparecchiature elettriche

Le operazioni che interessano impianti e apparecchiature elettriche dovranno essere effettuate adottando le opportune misure, per il personale addetto e per gli utenti, rispetto alla presenza di correnti e tensioni, provvedendo altresì alle opportune misure di informazione e segnalazione rispetto ai rischi derivanti dalle interruzioni di corrente o dalla presenza di parti attive non protette.

L'alimentazione elettrica degli apparecchi elettrici necessari all’esecuzione del servizio dovrà avvenire mediante cavi di alimentazione flessibili multipolari rispondenti alle normative vigenti.

L'apparecchio dovrà, inoltre, essere dotato di interruttore.

Per l'alimentazione potranno essere utilizzate prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.

I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi e non diventare oggetto di danneggiamenti. A questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno

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essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.

Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento.

Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato.

L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato.

Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le m ani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.

Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti.

Deve essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.

Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e l’eventuale manutenzione provvedere a togliere la tensione all'impianto.

Le prese e le spine che dovessero aver subito forti urti andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato.

Prima di connettere un’apparecchiatura all’alimentazione verificare che l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo) e che l’eventuale interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).

Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.

Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo;

occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti ma dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate.

Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:

- il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);

- la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra.

Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso.

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Uso di prodotti infiammabili

L’affidatario non dovrà utilizzare per le proprie attività prodotti infiammabili o materiali facilmente combustibili salvo che nei casi e nei quantitativi in cui questi si rendano necessari, previo consenso dell’Istituto. I prodotti infiammabili dovranno essere conservati nelle quantità strettamente necessarie alla conduzione delle attività e custoditi in depositi segnalati, ventilati e protetti da sorgenti di ignizione.

Uso di prodotti chimici

L’eventuale impiego di prodotti e/o sostanze chimiche da parte dell’affidatario deve avvenire secondo specifiche modalità operative indicate sulle "Schede di Sicurezza" (conformi alla normativa vigente) e Schede Tecniche (Schede che dovranno essere disponibili ed esibite su richiesta dell’Istituto).

Per quanto possibile, gli interventi che necessitano di prodotti e/o sostanze chimiche, se non per lavori d’urgenza, saranno programmati in modo tale da non esporre utenti del servizio al rischio derivante dal loro utilizzo.

È fatto divieto di miscelare tra loro prodotti diversi o di travasarli in contenitori non correttamente etichettati.

I lavoratori operanti per conto dell’affidatario dovranno conservare i prodotti e le sostanze chimiche esclusivamente nei locali e negli armadi messi a disposizione dell’INAIL, dovranno ridurre le scorte conservate presso l’edificio servito al quantitativo richiesto per la normale conduzione delle attività, dovranno vigilare sulla riconoscibilità di prodotti e sostanze e delle loro caratteristiche di pericolosità, dovranno vigilare sull’applicazione delle misure di protezione in caso di incidenti legati all’uso di prodotti e sostanze chimiche, non dovranno in alcun modo lasciare incustoditi prodotti e/o sostanze chimiche e loro contenitori, anche se vuoti, dovranno vigilare affinché non avvengano versamenti accidentali o in eccesso rispetto alle necessità e dovranno comunque vigilare affinché la loro attività non possa dar luogo a inalazione o ingestione o contatto con cute e mucose di sostanze pericolose.

Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a soggetti asmatici o allergici eventualmente presenti, anche nei giorni successivi all’impiego delle suddette sostanze.

Lo smaltimento di dette sostanze e dei relativi contenitori dovrà avvenire nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia.

Uso di fiamme libere, attrezzi che producano scintille o attrezzature a caldo.

Prima di iniziare una lavorazione si deve sempre controllare che le feritoie di raffreddamento, presenti sull'involucro esterno dell'utensile, siano pulite e libere da qualsivoglia ostruzione.

Delimitare l’area di lavoro tramite l’utilizzo di barriere intercettatrici. Vietare l’accesso ai non addetti ai lavori e disporre adeguata segnaletica. Rimuovere dalla zona di intervento i materiali infiammabili eventualmente presenti ed assicurare comunque la presenza di un idoneo numero di estintori al caso ricorrendo, eventualmente, a dotazioni aggiuntive (ad es. estintori carrellati).

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Nel caso dell’utilizzo di bombole di gas compresso (acetilene, ossigeno, ecc.), queste, al termine delle lavorazioni, debbono essere immediatamente rimosse dalla zona di lavoro e portate via dal fornitore. Al termine delle attività e per un congruo numero di ore dovrà essere effettuata una sorveglianza del locale al fine di scongiurare rischi di innesco d’incendio. Sempre per consentire una verifica dell’eventuale insorgenza di incendi, le operazioni di saldatura e di taglio a caldo non dovrebbero mai essere effettuati al termine della giornata lavorativa.

Lavorazioni che provocano proiezioni di schegge e materiali

Nei lavori che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o transitano in vicinanza.

Lavorazioni che provocano emissioni di rumore

Isolare tramite paratie, pannelli fonoassorbenti, ecc. le lavorazioni più rumorose. Eseguire le demolizioni e gli interventi che comportano l’uso continuativo e prolungato di utensili elettrici (frullino, levigatrice, apritraccia, martello pneumatico, ecc.) al di fuori del normale orario di lavoro ovvero in giornate non lavorative.

Lavorazioni che provocano polvere, fibre volatili, gas e vapori

Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri, come smontaggio e pulizia dei filtri dei fan-coils, si dovrà predisporre adeguata aspirazione delle polveri soprattutto nel caso che queste si svolgano in ambienti di dimensioni limitate. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate

Verbale di cooperazione e coordinamento (e sopralluogo congiunto)

Per l’adozione delle misure di protezione e prevenzione dai rischi e per la individuazione delle possibili interferenze dovrà essere redatto un “Verbale di cooperazione coordinamento e sopralluogo congiunto” tra l’INAIL e l’affidatario.

A detto verbale potranno seguirne altri successivi d’integrazione per continuo aggiornamento della Cooperazione e Coordinamento dell’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi dovuti alle interferenze.

COSTI DELLA SICUREZZA

I costi per l’adozione delle misure di sicurezza, valutati secondo quanto stabilito dall’art.26 del D.Lgs.81/08, misure ammontano ad Euro 3.500,00.

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2. - RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI RELATIVE ALL’UNITÀ PRODUTTIVA 2.1 - DATI IDENTIFICATIVI DELL'UNITA' PRODUTTIVA:

Ubicazione ROMA - Piazzale G. Pastore n.6 - c.a.p. 00144

Attività Esercitata Assicurativa pubblica nel campo degli infortuni e delle malattie professionali

Competenze specifiche Uffici Amministrativi della Direzione Generale dell'Istituto

Datore di lavoro Dott. Carlo Gasperini così come stabilito dalla Delibera del C.d.A. INAIL n. 291 del 25/07/2007

Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione

Dott. Ing. Adriano MAGGI, nominato a partire dal 02 maggio 2005.

Medico Competente Dott.ssa Daniela Germani

Dipendenti Complessivamente i dipendenti che esercitano la propria attività, ad oggi, nell’unità produttiva sono circa 900.

Incaricati alla gestione delle emergenze

Sono presenti 73 incaricati alla gestione delle emergenze e lotta antincendio e circa 60 incaricati al primo soccorso

V.di bacheche di piano Rappresentanti dei

lavoratori per la sicurezza

Sono stati designati all’interno delle rappresentanze sindacali.

V.di bacheche di piano

Incaricati al rispetto del divieto di fumo

È stato individuato per ogni piano un incaricato. V.di bacheche di piano Presenza di persone

disabili

Si

Imprese Esterne - Global Service – raggruppamento di imprese che esegue la manutenzione dell’edificio e servizi di pulizia,

facchinaggio, copisteria, vigilanza, ristorazione e bar ecc..

- Società informatica che esegue l’installazione e la manutenzione del software per le varie postazioni di lavoro; è presente nei locali del primo piano corpo basso;

- Società che gestisce l’asilo nido;

- Ufficio posta; - Banca.

Visitatori esterni Nello stabile sono presenti giornalmente mediamente e per breve tempo 50 ospiti, mentre è saltuariamente utilizzato l’auditorium dotato di ingressi indipendenti e capacità di affollamento massimo di 400 persone (come da CPI).

Nella mensa accedono inoltre i dipendenti del Ministero dei Trasporti e Navigazione, negli orari che vanno dalle 12.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 14.30.

Vi sono inoltre mediamente n. 15 persone presso le sedi dei vari sindacati dei lavoratori, in maggioranza dipendenti dell’INAIL.

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2.3. - ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA PER LA SICUREZZA

La gestione della sicurezza coinvolge tutti i lavoratori ed utilizza il Servizio di Prevenzione e Protezione e le altre figure previste dal D. Lgs. 81/08 con compiti specifici, e le persone addette alle operazioni di manutenzione. L’Organigramma per la sicurezza nella Sede Centrale INAIL è riportato negli allegati e nelle bacheche e cartelli presenti ai vari piani in corrispondenza dello sbarco ascensori.

Gli addetti alla lotta all’incendio, alla gestione delle emergenze hanno effettuato il corso di formazione per attività a rischio elevato, presso strutture autorizzate ai sensi del D.M.

10.03.1998.

Gli addetti al pronto soccorso hanno effettuato i corsi di formazione di cui alle norme vigenti.

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3. DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELL’EDIFICIO 3.1 - DESCRIZIONE GENERALE DELL’IMMOBILE

Il complesso immobiliare è costituito dall'edificio a torre di 20 piani f.t., affiancato da due corpi bassi di 2 piani f.t., il tutto emergente da una piastra comprendente il piano terreno e 2 piani interrati, ciascuno dei quali si estende per l'intera area di sedime.

L'immobile è stato edificato negli anni 60, poi è stato oggetto di una ristrutturazione operata da IBM tra il 1990 ed il 92 che ha mantenuto sostanzialmente inalterata la destinazione d'uso dei vari locali del complesso.

Nella parte centrale della torre sono posti gli elementi di distribuzione - sia verticali (scale ed ascensori) che orizzontali (corridoi di piano ad anello) - e di servizio (servizi igienici, vani tecnici ecc.).

Gli spazi interni destinati ad ufficio sono suddivisi attraverso l'uso di tramezzature in cartongesso coibentate che determina una tipologia con stanze (in prevalenza di dimensioni contenute) e tutte dotate di affaccio verso l'esterno.

Al piano secondo interrato trovano sistemazione i locali di deposito e le centrali tecnologiche, comprendenti la centrale termica, la centrale di condizionamento, la cabina idrica, i locali serbatoi riserva acqua, le cabine elettriche (cabina ACEA e cabina BT), il gruppo elettrogeno, ecc.

L'intero piano primo interrato, ad eccezione di alcuni locali posti intorno al nucleo centrale della torre destinati a vani tecnici, è adibito ad autorimessa per 189 posti auto, accessibile e disimpegnata da due rampe che affacciano sui lati opposti di piazzale Pastore. Il collegamento con i piani superiori e l'accesso pedonale avviene attraverso il gruppo ascensori e le scale della torre.

La piastra a piano terreno comprende prevalentemente spazi per attività comuni, ed, in particolare:

nella zona di base della torre è ubicato l'atrio di ingresso principale con relativo bancone per l'accoglienza e lo smistamento dei visitatori attraverso i percorsi di distribuzione orizzontale;

sono inoltre presenti i locali della banca e l'ufficio postale.

Il locale di primo soccorso è ubicato al 1° piano del corpo basso e presidiato dalle 8.00 alle 19.00 di ogni giorno lavorativo (il venerdì fino alle 17.00).

Presso il primo corpo basso, al piano terra, sul lato a sinistra dell'ingresso, è ubicato il gruppo ristorazione, comprendente la cucina vera e propria, locali per la preparazione degli alimenti, per lavaggio delle stoviglie, dispensa e frigoriferi, il tutto dimensionato per la distribuzione di 1000 pasti giornalieri.

Tale gruppo è disimpegnato verso piazzale Pastore da un apposito ingresso di servizio per l'accesso dei fornitori ed il trasporto esterno dei rifiuti; il retrostante ambiente mensa costituisce cerniera di collegamento con il secondo corpo basso, posto sul retro della torre: organizzato a self service con isole di distribuzione degli alimenti è dotata di 400 posti a sedere.

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Ulteriore spazio d’uso comune, che trova collocazione nel secondo corpo basso, è l'auditorium, dotato di 200 posti a sedere con poltroncine fisse in una prima platea ed altri 200 posti con poltroncine mobili, dislocate in una zona rialzata retrostante, eventualmente separabile, tramite pannellature, per utilizzo indipendente. La sala, avente anche accesso indipendente dall’esterno, è dotata di impianti di amplificazione, proiezione e riproduzione, registrazione audio/video, traduzione simultanea con relativa sala di regia.

Nei corpi bassi, il primo ed il secondo piano hanno una destinazione ad uffici, sale grafiche e sale riunioni, con la suddivisione in stanze di diversa dimensione.

Al primo piano è stato realizzato inoltre un asilo nido aziendale con ingresso indipendente dal resto dell’edificio e da esso compartimentato dal punto di vista incendio.

Completano il piano terra, in area esterna, una zona a parcheggio privato per 29 posti macchina ed un'altra area adibita a verde. Le aree sono protette dall'accesso esterno mediante cancelli scorrevoli motorizzati.

Al primo e secondo livello la torre è collegata ai due corpi bassi esclusivamente tramite passerelle chiuse con delle vetrate.

Nella torre già il primo piano costituisce piano tipo, perciò la distribuzione degli spazi riflette quella dei livelli soprastanti. Attorno al nucleo centrale sono distribuite le stanze per uffici. La stanza-tipo di dimensioni minime, corrispondente a due moduli di facciata, misura m 2.80x4.80 circa.

Al primo piano è collocata in zona d'angolo la saletta per video-conferenze, dotata di tutte le attrezzature necessarie, collegabile in teleconferenza anche con l'Auditorium.

In tutti i piani della torre, nella parte interna centrale a ridosso del nucleo strutturale, sui lati corti, si trovano alcuni locali particolari: una sala riunioni di mq 32 ed un'altra area destinata ad attività diverse quali fotocopie, attesa, piccolo archivio di piano, ecc.

Completano il piano 4 nuclei di servizi igienici di cui uno adatto per disabili; la chiostrina interna, nella quale passano canalizzazioni impiantistiche, è dotata di grigliato metallico calpestabile per operazioni di manutenzione e, a piani alterni, ospita centrali di condizionamento settorializzate.

I piani intermedi della torre (dal 3° al 18°) presentano la medesima articolazione degli spazi del sottostante piano primo e secondo.

Al piano diciannovesimo, oltre ai normali spazi già indicati per i piani sottostanti, è stata ubicata un’ulteriore sala riunioni, opportunamente arredata ed attrezzata, capace di ospitare circa 50 persone.

Il ventesimo piano è arretrato rispetto ai sottostanti livelli ed accoglie alcune parti impiantistiche, quali le torri evaporative dell'impianto di condizionamento

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3.2 LE COMPONENTI EDILIZIE E DI FINITURA

Il principale elemento strutturale della torre è rappresentato dal nucleo centrale in c.a., che ingloba, nella parte più interna, gli elementi di percorrenza verticale (3 corpi scala di cui uno di sicurezza, 8 ascensori, un montacarichi) ed i cavedi per l'alloggiamento di parti impiantistiche.

Ad esso si riconnettono, tramite i solai, le strutture perimetrali in acciaio, le travi ed i pilastri.

Le facciate di tipo semistrutturale, sono realizzate con profili in alluminio a taglio termico, il cui modulo di circa m 1.50 è funzionale alle suddivisioni interne: la parte vetrata, con apertura a ribalta esterna limitata, ad elementi alterni, è costituita da vetrocamera da mm. 8-6-5 con cristallo esterno a bassa emissività e specchiante; la parte opaca sottostante, coibentata, è costituita da pannelli in Alucobond dello spessore di mm. 6.

La protezione dalla luce solare diretta è assicurata da tende a microlamelle in alluminio che si raccolgono a scomparsa in apposito alloggiamento nella parte superiore dell'infisso. I serramenti di piano terra sono realizzati in alluminio verniciato.

Nelle parti comuni, negli atri, nell'auditorium le pavimentazioni sono state realizzate in travertino, pietra utilizzata anche per il rivestimento delle pareti. In tutti gli altri ambienti ad uso ufficio le pavimentazioni sono in moquette, direttamente posata, previo livellamento, sulle solette ovvero in quadrotti sui pavimenti sopraelevati presenti nei corpi bassi.

Le scale, aventi prevalente funzione di sicurezza, sono rivestite di gomma.

Negli ambienti dei corpi bassi, disimpegnati da proprie scale ed altri 2 ascensori (di cui solo no attivato), è stato possibile inserire un pavimento flottante, per l'alloggiamento delle componenti impiantistiche, ricoperto anch'esso in moquette a quadrotti.

Nei locali di mensa e cucina, ai fini di igiene e facilità di pulizia e manutenzione, la pavimentazione è in ceramica antisdrucciolo. L'autorimessa, i depositi e le centrali tecnologiche sono pavimentati in grès.

La separazione tra parti comuni ed ambienti ad ufficio è realizzata con tramezzature in lastre di cartongesso (classe REI 120), materiale con cui è stata pure realizzata la separazione tra ufficio e ufficio (classe REI 60) all’interno dei pannelli è installata lana di roccia con funzione di isolamento acustico – tale materiale è perfettamente confinato all’interno delle lastre. I pannelli, posati sulla sottostante moquette passante e rifiniti alla base da zoccolino battiscopa, contengono l'alloggiamento dei cavi elettrici, telefonici e della rete dati.

I soffitti di atri e corridoi delle zone ad uffici sono rivestiti da pannelli metallici lisci, posti ad altezza di m 2.50 circa, che si inseriscono a fianco di una prima partitura in cartongesso, secondo un disegno che riprende il bicromatismo della moquette dei pavimenti; i pannelli, al cui interno sono inseriti i corpi illuminanti, sono rimovibili per l'ispezionabilità delle parti impiantistiche ivi allocate.

All'interno degli uffici, ad un’altezza media compresa tra m 2.70 e m 2.80, sono inseriti i controsoffitti in cartongesso con zone ribassate sia in corrispondenza del lato corridoio, per

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consentire l'immissione di aria primaria, sia nel lato facciata in corrispondenza del sottostante mobiletto (in laminato e lamiera di acciaio contenente i fan coils) per la ripresa.

Nell'auditorium il controsoffitto è realizzato in lastre di gesso armato aventi caratteristiche di assorbimento sonoro tali da garantire una buona acustica della sala.

I serramenti interni sono in legno tamburato rivestito in laminato lucido, hanno accessori in pvc antiurto e telaio in alluminio verniciato nella stessa colorazione del rivestimento dell'anta.

Il loro posizionamento è tale da consentire la massima flessibilità per l'ottimizzazione dell'uso dei locali.

Tutte le pareti sono trattate con tinteggiature di tipo lavabile di colore bianco, ad eccezione dell'auditorium, rivestito in tessuto classe 1 di resistenza al fuoco.

Il nucleo centrale della torre, contenente gli ascensori e le scale è isolabile dal resto dell'edificio attraverso porte scorrevoli tagliafuoco a chiusura automatica comandata dal sistema antincendio.

3.3 - GLI IMPIANTI TECNOLOGICI

Le tipologie impiantistiche sono quelle tipiche dei grandi complessi edilizi (in cui, nella specie, parte preponderante è costituita da un edificio a torre), ma non rilevano ai fini dell’affidamento della fornitura delle apparecchiature per il controllo degli accessi, che avverrà solamente al piano terra sul lato ingresso principale e piano primo, lato via dell’arte. Di seguito, benché come argomento siano citati tutti gli impianti presenti, come trattazione ci si limita a quelli che possono avere rilevanza ai fini del presente affidamento.

3.3.1 - IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO ED INVERNALE

L'impianto di condizionamento è del tipo a ventilconvettori ed aria primaria. Esso è, in sintesi, costituito dalle seguenti parti:

• centrale termica composta da 2 generatori di calore (risalenti alla primitiva installazione impiantistica - circa 1966) della potenzialità di 1861 kW cadauno per la produzione di acqua calda destinata all'impianto di riscaldamento e 2 generatori di vapore a bassa pressione da 452 KW cadauno installati recentemente per la produzione di vapore ed acqua calda esclusivamente per uso cucina e servizi della mensa. Nel novembre 2000 è stata effettuata la variazione dell’alimentazione da gasolio a gas metano.

• centrale frigorifera composta da 4 refrigeratori d'acqua con compressori semiermetici con condensazione ad acqua (di cui 2 della potenzialità di 1.200 KW e 2 della potenzialità di 1.057 KW; questi ultimi sono dotati di recuperatore di calore per alimentare gli scambiatori per acqua calda sanitaria ed il post-riscaldamento dei gruppi di trattamento dell'aria) e 4 torri evaporative chiuse posizionate sulla sommità dell'edificio;

• impianto di trattamento e distribuzione aria primaria costituito da 14 centrali di trattamento (una ogni due piani della torre ed altre 4 ai piani interrati) ciascuna con rete di

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canali di captazione e distribuzione aria in lamiera zincata, unità di trattamento con batterie di pre e post-riscaldamento e raffrescamento con recuperatori di calore;

• impianto di estrazione ed espulsione aria realizzato con canalizzazioni di lamiera zincata e ventilatori di estrazione;

• impianti di condizionamento dell'auditorium, della mensa e della cucina: essi sono del tipo a tutt'aria con parziale recupero;

• impianto di climatizzazione a ventilconvettori costituito da rete di distribuzione e rete di scarico condensa, terminali a parete o a soffitto con 2 batterie (una per il caldo ed una per il freddo) con sonda di temperatura sulla ripresa; regolazione digitale a microprocessori con regolazione dei ventilconvettori centralizzata in una unità di controllo e programmazione;

regolatori locali delle centrali e sotto centrali; impianti di riscaldamento a radiatori nei servizi igienici.

Le centrali sono posizionate su ampie superfici.

Nella realizzazione dell'impianto, è stata tenuta in conto la necessità della compartimentazione ai fini della protezione antincendio mediante l'installazione di serrande tagliafuoco in corrispondenza degli attraversamenti dei compartimenti.

3.3.2 - IMPIANTO ELETTRICO E CORPI ILLUMINANTI.

L'intero complesso edilizio è alimentato dall'ACEA in Media Tensione; nella cabina elettrica di trasformazione MT/BT sono installati:

 quadri di media tensione con interruttori a volume d'olio ridotto e di bassa tensione con interruttori scatolati su strutture tipo "power center";

 7 trasformatori in resina da 1000 kVA che alimentano ognuno determinate utenze, oltre ad un ottavo trasformatore di riserva ad uno qualunque degli altri;

 2 gruppi statici di continuità da 100 kVA cadauno e batterie di accumulatori al piombo per un'autonomia di circa 10 minuti per l'alimentazione di alcune utenze di sicurezza:

antincendio, illuminazione ed antintrusione;

 gruppo elettrogeno da 750 kVA a gasolio per alimentazione di emergenza.

I posti di lavoro, variabili da uno a quattro per ogni stanza (in funzione delle dimensioni della stessa), sono ubicati lungo le pareti laterali interne e sono dotati, ognuno, di prese predisposte per trasmissione dati e fonia e prese f.m.

Dal punto di vista normativo e della sicurezza, sono state rilasciate, da parte di ogni installatore, le dichiarazioni di conformità previste dalla L. 46/90.

I corpi illuminanti presenti negli uffici sono del tipo a ridotto abbagliamento con componente indiretta riflessa dal soffitto e sono equipaggiati con reattori normali con accensione a starter. È in corso la sostituzione delle lampade fluorescenti con altre a LED. I corridoi sono uniformemente illuminati da proiettori da controsoffitto con lampade a basso consumo d'energia comandate direttamente da quadro con parzializzazione limitata.

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3.3.3 - IMPIANTI TELEFONICO E TRASMISSIONE DATI

I due impianti sono stati di recente ristrutturati impiegando un cavo unico omologato (cablaggio strutturato) con un solo concentratore di piano. I collegamenti principali tra i piani e le centrali sono realizzati in parte con cavi a fibre ottiche.

3.3.4 - IMPIANTO ANTINTRUSIONE E CONTROLLO ACCESSI

L'impianto è costituito dall'integrazione di sistemi ottici e di sistemi elettromeccanici. Per ciò che riguarda le aree esterne è stato installato un impianto di telecamere a circuito chiuso con rilevatori di presenza che, oltre a segnalare eventuali situazioni di allarme, possono attivare in automatico la videoregistrazione ed il combinatore telefonico. Per le aree interne tutte le porte adibite ad uscita di sicurezza, nonché quelle di accesso a particolari aree, sono dotate di contatto magnetico di rilevazione di apertura.

Tutti i segnali sono riportati in una centrale di controllo alimentata con continuità e sono ripetuti con segnalazione generica in una postazione di controllo in portineria.

3.3.5 - IMPIANTI ELEVATORI

La torre è servita da 8 ascensori della portata di 21 persone (1600 Kg) con motori a corrente continua. Il funzionamento è programmabile in ottuplex con possibilità di esclusione, manuale o da programma, di alcuni di essi.

Sono presenti anche due ascensori per i corpi bassi (non utilizzati), un montaposta (non utilizzato) ed un montacarichi.

3.3.6 - IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA E' costituito essenzialmente da:

• centrale di preamplificazione situata al piano terra con sorveglianza e postazione microfonica in portineria, con possibilità di gestire l'intero impianto;

• centraline locali di amplificazione dislocate ad ogni piano, con propria postazione microfonica e possibilità di esclusione manuale dall'impianto generale;

• rete di diffusori installati a controsoffitto nei corridoi e negli ambienti di maggior affluenza.

Dalla postazione principale è possibile attivare o disattivare le centrali di piano per inviare messaggi in determinate zone. Il sistema ha la possibilità, se programmato, di intervenire anche in automatico in seguito a segnali di allarme. E' possibile inserire dei nastri preregistrati che diano indicazioni al personale in occasione di situazioni di emergenza.

3.3.7 - IMPIANTI E PRESIDI ANTINCENDIO

Per tutte le attività soggette alla prevenzione incendi sono stati rilasciati i relativi certificati di Prevenzione Incendi.

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Si descrive in sintesi la consistenza degli impianti:

Impianto di rilevazione fumi, con rilevatori ben distribuiti in tutto l'edificio, ed impianto di rilevazione incendio a pulsanti sotto vetro, entrambi gestiti da una centrale ad indirizzamento assoluto (possibilità di individuare univocamente il punto dal quale proviene il segnale) con segnalazione di preallarme ed allarme. Nelle ore in cui l'edificio è presidiato l'allarme generale deve essere emanato manualmente dall'operatore al posto di vigilanza;

Impianto Sprinkler per estinzione automatica di incendi in tutti gli ambienti ad uso uffici e cavedi dell’edificio a torre, nell’autorimessa e nei depositi;

Impianto di estinzione ad idranti UNI 45 lungo le vie di esodo; Estintori a CO2 e a polvere in tutto l'edifico;

Impianto di diffusione sonora (necessario per l'evacuazione dell'edificio in caso di allarme).

Armadio di piano con attrezzatura per gestione emergenze: radio ricetrasmittente, maschere a fumo, coperta ignifuga, torcia elettrica autoalimentata, elmetto, ascia, guanti, giubbetto ad alta visibilità, estintore a polvere.

3.3.8 - IMPIANTO IDRICO-SANITARIO

Il complesso è dotato di una centrale idrica con produzione di acqua calda sanitaria.

Un impianto di addolcimento provvede ad abbattere la durezza dell'acqua calda di consumo che è distribuita, con l'acqua fredda, in tutti i servizi igienici, con due distinti impianti di pressurizzazione, uno per i piani fino al decimo ed uno per i piani superiori.

La rete di scarico è costituita da tubazioni in polietilene nero fino ai collettori orizzontali principali in ghisa siti ai piani interrati.

3.4 - AGIBILITA’ ED AUTORIZZAZIONI SANITARIE

Il certificato di agibilità fu rilasciato in prima istanza all’Alitalia, società che per primo ha utilizzato l’edificio.

La USL RM/7 ha rilasciato in data 8.7.1993 i prescritti nulla-osta tecnici per le attività della mensa e degli uffici (il 21.12.1993).

Prima dell’acquisto da parte dell’INAIL, la Società venditrice (IBM) ha proceduto al rinnovo della richiesta di agibilità con le procedure previste dal DPR 425/94 con riferimento allo stato trasformato.

3.5 - DOCUMENTAZIONE TECNICA, CERTIFICAZIONI ED OMOLOGAZIONI

Agli atti dell'Istituto sono state acquisite tutte le certificazioni, omologazioni e documentazione tecnica necessaria per consentire l'inserimento nell'immobile degli uffici della Direzione Centrale dell'INAIL e consentire lo svolgimento dell'attività direzionale ed amministrativa.

Tale documentazione è raccolta e conservata nei locali dell’edificio.

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3.6 - IDENTIFICAZIONE ED ESAME DEI COMPITI ESEGUITI DAI LAVORATORI INAIL

La Direzione Centrale dell'INAIL che opera nell'immobile di p.le Pastore n. 6 – Roma, è strutturata mediante una serie di uffici definiti Direzioni Centrali, Consulenze Generali e Sovraintendenza, a capo delle quali è posto un Dirigente.

Ognuna di tali strutture è organizzata con uffici a cui attengono determinati compiti, sicché ogni dipendente ha un Dirigente cui far riferimento.

In particolare, ai vari piani, sono presenti i seguenti uffici/attività:

Piano terra: Banca, portineria, ufficio postale, auditorium e mensa-bar;

Piano 1°: Organizzazione sindacali, C.T.E., asilo nido, CED (con società esterna di consulenza); Piano 2°: Uffici e sala consiliare; Piano 3°-16°: uffici:

Piano 17°: Uffici e locale ambulatorio-primo soccorso;

Piano 18°: Direzione generale e D.C. Supporto Organi;

Piano 19°: Presidenza – Sala riunioni – Presidenza CIV – stanze a disposizione del collegio dei sindaci e del comitato per le pari opportunità.

Il personale utilizza strumenti informatici dotati di video, per parte di essi ricorrono le condizioni d’uso che rendono tali dipendenti soggetti a sorveglianza sanitaria.

L'attività degli uffici, normalmente, si svolge dalle ore 7,30 alle ore 19,00.

È presente inoltre una società informatica esterna che esegue interventi di manutenzione sul software ed hardware delle postazioni di lavoro dei colleghi INAIL.

Le ditte ed il personale esterno presenti sono tenuti a rispettare tutte le normative e gli obblighi previsti in contratto, tra cui quelle attinenti l'obbligo di rispettare le direttive generali e particolari per lo svolgimento delle attività in sicurezza.

4. –CRITERI ADOTTATI PER L’INDIVIDUAZIONE E LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE

Per la valutazione dei rischi da interferenze si è fatto riferimento a linee guide di organizzazioni giuridiche, enti preposti e/o territoriali (CEE, Regioni, UNI, Associazioni professionali, ecc.);

Per l’identificazione dei fattori di rischio sono state assunte tutte le possibili informazioni mediante sopralluoghi e colloqui con i lavoratori e personale presente nell’edificio, con l’attuale raggruppamento di imprese affidatario del servizio di Global service e con i tecnici INAIL responsabile della manutenzione.

Sono inoltre state esaminate le planimetrie e la documentazione esistente, gli studi e le analisi strumentali eseguite, i risultati di precedenti indagini condotte sulla sicurezza e sull'igiene del lavoro inclusi verbali di prescrizione degli organi di vigilanza, i risultati di misurazioni di igiene industriale e le procedure di lavoro scritte.

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L’identificazione dei fattori di rischio è stata guidata dalle conoscenze disponibili su norme di legge e standard tecnici e dai dati desunti dall’esperienza e dalle informazioni raccolte.

4.1 - Fonti di pericolo

Da un attento esame delle strutture entro le quali opera l’Unità produttiva in questione ma più specificatamente dove dovrà operare il fornitore, dall’esame delle attività svolte all’interno del Global service, degli impianti tecnologici installati, delle attrezzature di lavoro utilizzate, dell’attività svolta, dell’organizzazione del lavoro usata ed a seguito di sopralluogo in tutti gli ambienti ed infine, in esito agli accertamenti strumentali più approfonditi, si sono individuate le fonti di pericolo presenti nelle zone interessate e se ne è valutato il conseguente rischio da interferenza.

Per ciascuna fonte di pericolo presente viene redatto un apposito paragrafo e per essa viene ove possibile stimata la possibilità di accadimento dell’evento dannoso e la gravità del danno, viene indicata la priorità del provvedimento che s’intende adottare per eliminare o ridurre a livelli accettabili il rischio.

4.2 – Riferimenti normativi e regolamentari

Ai fini delle valutazioni necessarie per stabilire il livello di pericolosità delle fonti di pericolo, per stabilire l’adeguatezza delle misure di protezione, e per determinare se le condizioni ambientali in genere non presentino aspetti negativi si è fatto riferimento alle normative esistenti in materia di sicurezza sul lavoro e alle norme tecniche (norme UNI e CEI).

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LUOGHI DI LAVORO

Situazione nello stabile INAIL

In genere i locali di lavoro risultano idonei alla loro destinazione d’uso; l’edificio risponde alle normative di sicurezza.

I locali di lavoro garantiscono le condizioni minime di altezza, cubatura e superficie e rispondono ai requisiti di cui al Regolamento Comunale di Igiene (L’edificio è dotato dei necessari nulla-osta sanitari ed abitabilità).

I solai hanno capacità portante adeguata; prima di trasmettere ai solai eventuali sovraccarichi (deposito materiali, installazioni di macchine e ponteggi ecc..) deve essere data preventiva comunicazione all’Istituto.

I depositi in genere sono ubicati nel secondo piano interrato.

Le Aperture nel vuoto sono provviste di solidi parapetti; è necessario comunque installare dei pannelli grigliati atti ad impedire la caduta di oggetti.

I locali interrati sono destinati ad autorimesse, depositi, centrali tecnologiche, non vi sono postazioni di lavoro con presenza continua di personale.

Le dimensioni delle vie di transito sono adeguate al massimo affollamento ipotizzato.

Le vie di esodo sono sgombre da ostacoli ed impedimenti, le vie di uscite sono costantemente monitorate per mantenerle facilmente agibili.

E’ stato redatto un piano di evacuazione ed è installata idonea segnaletica di sicurezza; il piano è stato testato mediante prove di evacuazione.

L’assuntore dovrà partecipare comunque alle prove di evacuazione, formare i propri dipendenti designati come incaricati alla gestione delle emergenze e lotta antincendio secondo quanto previsto dal D.M. 10/03/89 e quelli incaricati al primo soccorso secondo quanto stabilito dal D.M. 15/07/2003 n. 388 e dal D. Lgs. 81/08.

Il numero dei servizi igienici è appropriato ed essi sono facilmente fruibili e mantenuti puliti ed ordinati, sono dotati di mezzi detergenti e mezzi per asciugarsi.

Nell’edificio non sono presenti barriere architettoniche, in ogni piano è previsto un bagno accessibile ai disabili.

Le porte vetrate sono dotate di segnalazione che ne facilitano l’individuazione, le vetrate sono dotate di vetro di sicurezza.

I pavimenti non costituiscono rischi per il passaggio di persone e il trasporto di cose ad eccezione della pavimentazione in travertino del piano terra e dell’ingresso principale; la moquette deteriorata potrebbe costituire un pericolo per i lavoratori.

L’apertura delle porte che può costituire un pericolo per le persone in transito è segnalata da apposito cartello; soprattutto nelle scale di sicurezza tale fenomeno è generalmente presente.

È obbligo dell’assuntore informare tutti i propri lavoratori.

I pavimenti sono mantenuti puliti ed asciutti.

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Lungo i corridoi non sono presenti gradini o sporgenze, ove esistono dislivelli essi sono superati con rampe a bassa pendenza.

Spogliatoi e docce

Nello stabile sono presenti spogliatoi e servizi con docce per il personale addetto alla manutenzione.

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LUOGHI DI LAVORO

Misure di sicurezza da adottare

Problema Provvedimento

Sovraccarico dei solai È onere del fornitore verificare che i carichi trasmessi ai solai siano compatibili con la resistenza strutturale degli stessi.

Prima dell’installazione di ponteggi, del posizionamento di macchine particolarmente pesanti o dello stoccaggio di materiali, il fornitore deve comunicare all’Istituto le caratteristiche dei materiali, i relativi pesi e aree di scarico ed effettuare la verifica di resistenza.

Il pavimento nelle zone di interconnessione al piano terra, dall’atrio alla zona mensa, nelle parti ove esso non è in piano, risulta sdrucciolevole. Tale problema è presente anche e con maggiore pericolosità nella zona esterna di accesso, ove il travertino di cui è fatto il pavimento, quando è bagnato dalla pioggia, risulta molto scivoloso

Il fornitore dovrà informare i propri dipendenti e fornitori del rischio presente.

In alcuni punti lo strato di moquette risulta deteriorato, e ciò potrebbe comportare rischi di inciampo

Il fornitore dovrà informare i propri dipendenti sulla necessità di prestare attenzione ai percorsi interni

Ostruzione delle vie di fuga Non dovranno essere ostruite le vie di fuga ed uscite di emergenza con materiali e attrezzature.

Difficoltà di esodo E’ obbligatorio, prima di iniziare le attività, prendere visione dei percorsi di esodo

Attività ordinarie che comportino smontaggio di macchine/impianti, di pannelli del controsoffitto, interventi su murature, uso di scale, ecc.

Rischio di Elettrocuzione, urto, inciampo, macchine, polveri

Da parte del committente

 Allontanamento di tutto il personale estraneo dall’ambiente per il tempo necessario allo svolgimento delle attività da parte del fornitore.

 Divieto dei lavoratori o altre ditte di uso, rimozione, spostamento delle attrezzature del fornitore.

 Se necessario, rimozione delle attrezzature e apparati che potrebbero danneggiarsi o creare pericoli in caso di urto/contatto con particelle, schizzi, ecc, prodotti dalle attività del fornitore.

Da parte del fornitore:

 Segnalazione e perimetrazione dell’area di lavoro.

 Controllo del divieto di accesso alle aree di lavoro e del passaggio presso le scale o altre vie da parte dei lavoratori o altre ditte.

 Obbligo di lasciare l’ambiente di lavoro nelle condizioni nelle quali è stato consegnato.

 In caso di lavori che comportino la necessità di isolamento di tratti di tubazioni o distacchi locali di corrente elettrica, vigilanza sui quadri/dispositivi di

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sezionamento per prevenire riallacci di acqua/corrente elettrica non previsti, anche tramite apposita segnaletica

Attività di demolizione

Rischio di proiezione di materiale

Da parte del fornitore

Divieto di transito ai non addetti ai lavori durante le attività di demolizione.

Apposizione di cartellonistica indicante tale divieto o delimitazione della zona che potrebbe essere interessata dalla proiezione delle schegge.

Attività con produzione di polveri – Rischio di dispersione di polveri durante le attività

Da parte del committente - Chiusura delle porte dei locali adiacenti nel momento in cui vengono svolte attività con produzione di polveri.

Da parte del fornitore

- Pulizia nel caso di attività particolarmente polverose che causino elevato impolveramento dei locali.

- Pulizia con aspiratori e/o panni umidi delle macchine e delle aree circostanti;

MACCHINE ED ATTREZZATURE MANUALI

Situazione nello stabile della Sede Centrale INAIL

Tra le macchine presenti nell'Unità produttiva, quelle che presentano il più alto livello di rischio, anche in considerazione del danno prodotto dell'eventuale incidente, sono gli apparecchi di sollevamento (macchine per la pulizia delle facciate). Altri meccanismi fonte di pericolo sono i cancelli motorizzati.

È necessario che il Global Service verifichi periodicamente, per i cancelli, che siano rispettati i requisiti imposti dalle norme UNI EN 12453 – 12445.

Danni di minor entità potrebbero verificarsi per l’uso di attrezzature normalmente utilizzate nell’attività degli impiegati, quali forbici, tagliacarte, taglierine manuali, vidimatrici, rilegatrici di vario genere.

Per la prima categoria citata si tratta di macchine che sono state acquistate ed installate prima del 21.09.1996 e non sono state da allora modificate. Esse sono comunque dotate di apposite certificazioni richieste nel momento dell’installazione.

Spetta comunque all’assuntore l’obbligo delle verifiche periodiche di tali macchine e dei relativi interventi di manutenzione.

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MACCHINE, ATTREZZATURE E APPARECCHIATURE

Misure di sicurezza da adottare

Riguardo la navicella utilizzata per la pulizia delle facciate, quando questa viene utilizzata, esiste il pericolo di urto contro gli infissi lasciati aperti. Per evitare tale rischio, durante le attività con la navicella vengono smontate le serrature delle finestre sul lato dell’edificio interessato dalla pulizia inibendo di fatto l’aperura delle stesse.

IMPIANTI ELETTRICI

PREMESSA

I rischi connessi con l'uso dell'energia elettrica sono essenzialmente:

- rischi dovuti a contatti elettrici diretti;

- rischi dovuti a contatti elettrici indiretti;

- rischi di incendio dovuti a cortocircuiti o sovracorrenti;

Tutti questi rischi sono stati studiati e la prevenzione degli infortuni in questi casi si basa sull'uso di macchine e impianti realizzati a regola d'arte, su una loro adeguata manutenzione e su un loro uso corretto.

Situazione nello stabile della Sede Centrale INAIL

Sono state eseguite in passato delle ispezioni periodiche da parte degli organi di vigilanza (ASL- PMP- ARPA).

(29)

IMPIANTI ELETTRICI

MISURE DI SICUREZZA

Problema Provvedimento

Apparecchi utilizzatori con potenza elettrica superiore ad 1 kW, collegati a prese normali da 10 A

Gli apparecchi utilizzatori con potenza superiore ad 1 KW, devono essere collegati a prese protette eventualmente interbloccate

Valutazione del

rischio di

fulminazione

È stata eseguita una valutazione del rischio di fulminazione secondo la recente normativa vigente.

Qualsiasi intervento su impianti elettrici o utenze deve essere esplicitamente richiesto e/o autorizzato.

attività che

richiedono la messa fuori uso di impianti:

rischi per la sicurezza dovuti alla presenza temporanea di impianti non funzionanti

Da parte delle imprese appaltatrici

- Segnalazione di impianti temporaneamente fuori uso per lo svolgimento delle attività o per messa in sicurezza.

- Delimitazione e Segnalazione di impianti per i quali non è possibile ripristinare a breve termine le condizioni di sicurezza

Nelle scale e in altre aree dell’edificio, l’impianto di illuminazione di

emergenza è

alimentato dal gruppo elettrogeno

impianto regolarmente manutenuto.

APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO

Gli ascensori installati nello stabile sono dotati di tutte le certificazioni previste dalla normativa vigente.

È necessario inoltre prestare particolare attenzione all’utilizzo dei montacarichi, non dotati della porta di cabina. Anche se è presente un sistema che arresta la marcia del montacarichi se un oggetto si avvicina alla parete del vano, è necessario:

- formare tutti i lavoratori che dovranno utilizzare i montacarichi i quali dovranno assicurarsi che nessun oggetto o persona possa, durante la marcia, avvicinarsi alla parte non protetta del vano.

Riferimenti

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