Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare – Prof. A. Andreazza
Modelli nucleari
Lezione 3
MODELLO A GOCCIA
Modello a goccia
• Primo modello, suggerito da Bohr, che cerca di sistematizzare le osservazioni:
– incompressibilità della materia nucleare (R A
1/3) – breve range delle forze (B.E. A)
• Ispirato ad una goccia di liquido, tenuta insieme dalla forze inter-molecolari:
– descrive l’andamento generale dell’energia di legame – necessita dell’introduzione di termini fenomenologici per
descrivere alcune caratteristiche osservate.
– formula semiempirica di Bethe-Weizsacker
B.E. A, Z ( ) = −a
1A + a
2A
23+ a
3Z
2A
13+ a
4( N − Z )
2A ± a
5A
−34La formula di Bethe-Weizsäcker
• Il primo termine rappresenta l’energia dovuta all’interazione a corto range di tra nucleoni vicini:
– proporzionale al numero di nucleoni interagenti – ed al volume
• Il secondo termine positivo è una correzione al primo ed è proporzionale alla superficie del nucleo
– i nucleoni interni hanno vicini in tutte le direzioni – i nucleoni sulla superficie interagiscono solo con
quelli interni e quelli sulla superficie
– La correzione all’energia di legame media è più rilevante per nuclei leggeri e spiega l’aumento di B/A per basse masse.
23
~ A
~ A
B.E. A, Z ( ) = −a
1A + a
2A
23 a1 = 15.753 MeV a2 = 17.804 MeVLa formula di Bethe-Weizsäcker
• Il terzo termine è dovuto alla repulsione elettrostatica
– è inversamente proporzionale al raggio del nucleo – è proporzionale a Z2 e può essere calcolato
– per alti valori di A favorisce l’eccesso dei neutroni sui protoni
– descrive la decrescita di B/A per i nuclei con grande numero atomico
• Ordine di grandezza:
– energia potenziale di una sfera carica uniformemente:
13
~ A
-B A, Z ( ) = −a
1A + a
2A
23+ a
3Z
2A
13a1 = 15.753 MeV a2 = 17.804 MeV a3 = 0.7103 MeV
E = 3 5
(Ze)2
4πε0r0A1/3
E = 3 5
( Ze )
24πε
0R
= 3 5
e2 4πε0r0
Z2
A1/3 = 3 5α!c
r0 Z2 A1/3
a
3≈ 3
5 α !c
r
0≈ 0.6 1 137
200 MeV ⋅ fm
1.2 fm = 0.73MeV
La formula di Bethe-Weizsäcker
• Gli ultimi due termini non hanno un analogo classico e vengono introdotti fenomenologicamente.
• Il quarto termine tiene conto del fatto che i nuclei sono
più stabili quando c’è simmetria fra protoni e neutroni: N ~ Z
– descrive la valle di stabilità
– Principio di esclusione di Pauli: due particelle con s=1/2 non possono avere gli stessi numeri quantici.
B.E. A, Z ( ) = −a
1A + a
2A
23+ a
3Z
2A
13+ a
4( N − Z )
2A
a1 = 15.753 MeV a2 = 17.804 MeV a3 = 0.7103 MeV a4 = 23.69 MeV
07n 17H 27He 37Li 47Be 7
5B
La formula di Bethe-Weizsäcker
• Il quinto termine tiene conto del pairing degli spin
– è nullo per A dispari
– è negativo quando N e Z sono pari (nuclei pari-pari)
– è positivo quando N e Z sono dispari (nuclei dispari–dispari)
B.E. A, Z ( ) = −a
1A + a
2A
23+ a
3Z
2A
13+ a
4( N − Z )
2A ± a
5A
−43a1 = 15.753 MeV a2 = 17.804 MeV a3 = 0.7103 MeV a4 = 23.69 MeV a5 = 33.6 MeV
Preferito Sfavorito
2 6 10 14
1H 3Li 5B 7N
Eccezione sono i nuclei leggeri
La valle di stabilità β
• La formula dell’energia di legame presenta una evidente regione di stabilità (stabilità β)
– Per un dato valore di A l’energia di legame è una parabola al variare di Z
• Il punto di minimo si trova semplicemente
• La formula ha i due valori limite:
B A, Z( )= −a1A + a2A23 + a3Z2
A13 + a4(A − 2Z)2
A ± a5A−34
∂B A, Z( )
∂Z A=cost = 2a3 Z
A13 − 4a4 A − 2Z A = 0 Z = 2a4A
a3A23 + 4a4
Z →
A
2 piccoliA 2a4
a3 A13 grandiA
"
#
$$
%
$$
Z
A B
A
Z
Decadimento doppio β
Z
• Per un nucleo con A dispari il termine a
5è nullo
– L’energia in funzione di Z è una parabola
• Un nucleo con A pari può essere
– pari-pari a5 < 0
– dispari-dispari a5 > 0
• Pertanto in quest’ultimo caso ci sono due possibili parabole
• I casi del tipo Cd – In - Sn sono molto interessanti
– È possibile un decadimento β doppio
• È di grande interesse la ricerca di decadimenti doppio β senza neutrini
• Figura da:
Basdevant, Rich, Spiro – Fundamentals in nuclear physics – Springer 2005
( ) 23 ( ) 34
13
2 2
1 2 3 4 2 5
, Z A Z
B A Z a A a A a a a A
A A
- -
= - + + + ±
ZAX → Z−2AX + e− + e− +νe +νe
Confronto dati-stime
(http://arxiv.org/abs/1508.06294)20 40 60 80 100 120 140 N
20 40 60 80 100 Z
Differenze tra energia di legame misurata e calco- lata in un model- lo a goccia più recente.
(arXiv 1508.06294)
Numeri Magici
MODELLO A SHELL
Modello a shell
• Nel modello a shell si assumono i nucleoni all’interno di un
potenziale efficace prodotto dagli altri nucleoni.
– definizione dei livelli energetici – spin e momenti magnetici
– momento di quadrupolo elettrico
• Approccio simile alle strutture a shell degli atomi,
• ma con significative differenze
– potenziale a breve range
– non esiste il potenziale coulombiano del nucleo: i nucleoni producono e subiscono il potenziale
– interazioni spin-spin e spin-orbita molto più rilevanti
Maria Goeppert Mayer J. Hans D. Hensen
Nobel 1963
Modello a shell atomico
• Nel modello dell’atomo di idrogeno, l’energia dipende dalla somma n+l
– stati degeneri con diverso momento angolare
• La degenerazione è rimossa quando si considerano perturbazioni al puro potenziale 1/r:
– presenza di altri elettroni che modificano il potenziale
– interazione spin-orbita (splitting fine)
• Energia di legame e dimensione
atomica (R decresce all’aumentare di Z) presentano transizioni brusche
quando si passa al livello successivo
En = e2 4πε0!c
⎛
⎝⎜ ⎞
⎠⎟
2 mec2
2(n + l)2 =α2 mec
2
2(n + l)2
Raggio atomico [nm] Energia ionizzazione [eV]
Z
Modello a shell atomico
Potenziale nucleare
• Il potenziale di base riflette la densità di materia all’interno del nucleo:
– V0: profondità della buca – R: estensione del nucleo
– a: dimensione dello strato superficiale V (r) = −V0
1 + exp (r − R) / a[ ]
Compaionio salti a certi valori di nucleoni:
• Numeri magici Non sono però corretti:
• 40, 58, 92, 112 non sono magici
• mancano 28, 50, 82,126
Interazione tra momenti magnetici
• Un momento magnetico, immerso in un campo magnetico acquista un’energia potenziale:
• A sua volta genera un campo magnetico:
• L’interazione tra due dipoli è dunque della forma:
• Come ordine di grandezza dell’interazione:
– per elettroni atomici:
U = −µ ⋅ B
B = µ0 4π
3 µ ⋅ ˆr( )ˆr − µ
r3
⎡
⎣⎢
⎤
⎦⎥
U = − µ0 4π
3 µ( 1⋅ ˆr)(µ2 ⋅ ˆr)− µ1⋅ µ2
r3
⎡
⎣⎢
⎤
⎦⎥
U ≈ µ0 4π
µN2
r3 = 10−7
(
3 ×10−14MeV/T 1.6 ×10−13J/MeV)
2(1.6 ×10−15m)3 = 6 ×10−16J = 3.4keV
U ≈ µ0 4π
µB2
r3 = 10−7
(
6 ×10−11MeV/T 1.6 ×10−13J/MeV)
2(1. ×10−10m)3 = 0.9 ×10−21J= 6 ×10−3eV
Interazione spin-orbita
• Un nucleone in uno stato con momento orbitale L, genera un momento magnetico:
– analogamente si può vedere, nel sistema di quiete del nucleone, come il momento generato dal resto del nucleo che orbita attorno al nucleone.
• Questo interagirà con lo spin dle nucleone a dare un termine
energetico:
• Ogni livello si divide in due
sottolivelle con momento angolare totale:
µL = µN L
!
U ∝ −L ⋅ s
!2
J = l + s J = l − s
Interazione spin-orbita
• Risulta energeticamente favorevole l’allinenamento di spin e momento angolare orbitale.
• Il valore:
• La separazione tra i livelli:
– aumenta all’aumentare di L
– gli splitting dei livelli con L grande giustifiano i numeri magici effettivamente osservati.
• Interazione spin-spin
– come abbiamo visto nell’interazione nucleone-nucleone ci deve
essere anche un termine di accoppiamento spin-spin di due nucleoni:
energia di pairing.
– questo favorisce l’anti-allineamento dei due spin, risultando in uno stato con spin totale 0
– tutti i nuclei pari-pari hanno stato fondamentale con J=0.
L ⋅ s
!2 = 1
2⎡⎣J2 − L2 − s2⎤⎦ = 1
2[J(J +1) − l(l +1) − s(s +1)]
Δ L ⋅ s
!2
⎛
⎝⎜ ⎞
⎠⎟ = Jl+s(Jl+s + 1)− Jl−s(Jl−s + 1) = l +
(
12) (
l + 23)
− l −(
12) (
l + 12)
= 2 l +(
12)
Momento di dipolo magnetico
• Nei nuclei con A-dispari, spin e momento magnetico sono determinati dal nucleone “spaiato”
• Ripetendo il discorso fatto per il deutone:
• Per determinare il coefficiente giromagnetico, si può moltiplicare per J/ħ:
– j=l+1/2 – j=l-1/2
µ = gµN J
! = glµN L
! + gsµN s
!
gJ2
!2 = gl L ⋅ J
!2 + gsµN s ⋅ J
!2
g = 1
j( j +1) gl L2 + L ⋅ s
!2 + gsµN s
2 + s ⋅ L
!2
⎡
⎣⎢ ⎤
⎦⎥ = 1 j( j +1)
gl l(l +1) + 1
2[ j( j +1) − l(l +1) − s(s +1)]
⎛
⎝⎜ ⎞
⎠⎟ +gs s(s +1) + 1
2[ j( j +1) − l(l +1) − s(s +1)]
⎛
⎝⎜ ⎞
⎠⎟
⎡
⎣
⎢⎢
⎢⎢
⎤
⎦
⎥⎥
⎥⎥
= 1
2 j( j +1) gl j( j +1) + l(l +1) − 3 4
⎛
⎝⎜ ⎞
⎠⎟ + gs j( j +1) − l(l +1) + 3 4
⎛
⎝⎜ ⎞
⎠⎟
⎡
⎣⎢
⎤
⎦⎥
g = 1
j gl j − 1 2
⎛
⎝⎜ ⎞
⎠⎟ + 1 2gs
⎡
⎣⎢
⎤
⎦⎥
g = 1
j gl j( j + 3 / 2) j +1 − 1
2 j j +1gs
⎡
⎣⎢
⎤
⎦⎥
µ = gjµN