Quad. Bot. Amb. Appl., 18 (2007): 77-78.
Casi di spontaneizzazione di Negundo aceroides (Aceraceae, Magnoliophyta) in Sicilia
GIUSEPPE CASTELLANO
&
PASQUALE MARINODipartimento di Scienze Botaniche dell'Università degli Studi di Palenno, Via Archirafi, 28 - 90123 Palermo.
ABSTRACT.
-Naturalization of Negundo aceroides (Aceraceae, Magnoliophyta) in Sicily. - The authors report data on the processes ofthe naturalization in Sicily of
Negundo aceroides, widely cultivated species in Italy ornamental purposes, espe-cially in trees road, and now naturalized in many regions. This is the first event of natural seed regeneration established for the species on the island. In stations discoveries, young specimens show a good adaptability to different types of soils.
Key Words: alien plants, Negundo aceroides, flora, Sicily.
INTRODUZ IONE
In Sicilia, ormai da diversi anni, è in corso una cataloga- zione dettagliata della flora esotica regionale che vede coin- volti gruppi di studiosi degli Atenei isolani e appassionati della disciplina. Particolare attenzione viene data ai proces- si di naturalizzazione che , costantemente, incrementano il numero di entità rinvenute e forniscono nuovi elementi coro logici ed ecologici (RAIMONDO & al., 2005).
el presente contributo si riportano i primi dati riguar- danti processi di spontaneizzazione di Negundo aceroides Moench (= Acer negundo L.)
, specie delle Aceraceae (APG,2003), esotica della flora italiana. Lo studio è stato condot- to nell'ambito di ricerche finalizzate alla caratterizzazione della biodiversità vegetale, nei distretti drepano-panormita- no e agrigentino.
N.
aceroides è una faneroftta scaposa di 5-20 m di altez-
za, con chioma espansa eirregolare e corteccia grigio-ver- dastra. Le foglie sono composte, imparipennate, a 3-5 o più raramente 7 segmenti ovali-acuti, irregolarmente dentati
(PIG ATTI,1982). I fiori maschili sono riuniti in corimbi penduli, di colore rosso mentre quelli femminili si trovano in amenti accorciati. Il frutto è una disamara con ali dispo-
ste ad angolo acuto,strette e leggermente ricurve e persi-
stenti lungamente sui rami(Fig. 1 ). La fioritura è pretta- mente primaverile, con maturazione dei frutti annuale nel periodo settembre-ottobre. Si tratta di un taxon di origine nordamericana (Virginia, U.S.A.), introdotto in Europa a partire da11 '800 e successivamente arrivato anche in Italia, utilizzato principalmente per scopi ornamentali e per albe- rature stradali. La var.
variegata,ottenuta per mutazione gemmaria, è ampiamente utilizzata per le caratteristiche foglie a margini chiari
. Il taxon predilige stazioni del pianologici e mostra un 'elevata resistenza alle gelate ed alla sic- cità (PE RRONE, 1990).
Allo stato di esotica naturalizzata, questa specie viene segnalata per gran parte delle regioni italiane ad eccezione di Valle d'Aosta, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia (CONTI
&al., 2005).
La specie mostra per la prima volta notevole tendenza alla spontaneizzazione nel territorio siciliano (Fig. 2). Un buon numero di plantule ed alcuni esemplari di discrete dimensioni e ben affermati, di 2-3 anni, sono stati rinvenuti all'interno ed in prossimità della Villa Comunale di Santo Stefano Quisquina (Agrigento) dove, peraltro, non vi sono esemplari adulti. Gli unic i alberi ferti
lidi acero americano
basale, fino a circa 500 m s.1.m., si adatta a diversi tipi pedo- Fig. I - Illustrazione di
Negundo aceroides(da SARGENT, 1905).
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Fig. 2 - tazioni di Negundo aceroides individuate in Sicilia.
presenti nel centro urbano i trovano in una piazza ubicata a ci rca 300 m dai siti di rinnovazione, e sono stati impiantati nel 1981 a scopo ornamentale. Ulteriori stazioni sono state rinvenute nella periferia sud di Bivona, in una aiuola nelle c ui adiacenze si trovano alcuni alberi adulti, e in diverse aree suburbane di Lercara Friddi (Foto 1) dove gli esempla- ri spontaneizzati raggiungono dimensioni ragguardevoli. Le piante finora osservate mo trano una certa plasticità edafica, insediandosi indifferentemente su suolo agrario lavorato e irrigato, in substrati caratterizzati da elevati tenori di sostan- ze azotate, a ridosso di muretti in cemento (Foto 2) e sul bat- tuto di ghiaia e materiali inerti. Alcuni individui, nonostan- te siano stati reci i durante le operazioni colturali, presenta- no vigorosi ricacci vegetativi. Lo stato vegetativo e fitosani- tario appare discreto anche se alcune piante risultano affette da micromiceti tra cui Uncinula aceris (DC.) Sacc., agente dell 'oidio dell'acero.
LOCALlZZAZIO E E CARATTERI STAZIO ALI
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Santo Stefano Qui quina (Agrigento), ne lla Villa Comunale. Reperti rinvenuti su suolo agrario di natura argillosa, in prossimità di un canale di scolo di una vasca; presso i muretti di pietra e malta del giardi no all'italiana; in mezzo ad una siepe di Ruscus hypoglos- sum L.; accanto ad esemplari di Chamaerops hwnifis L.;
lungo un vialetto in battuto di terra e sfabbricidi, appres- sato ad un gradone di cemento. 695 m s. l.m. 03 .07 .2006.
Coord. 37°37'22" N - 13°29'24" E;
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Bivona (Agrigento), in un'area destinata a verde pubbli- co, situata nella periferia sud dell'abitato, alla base di un muro in cemento, su suolo agrario soggetto a lavorazio- ni. 460 m .l.m. Coord. 37°36'50" N - 13°26'3 I" E;
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Lercara Friddi (Palermo), localizzato sporadicamente negli interstizi delle pietre di un muro di conte nimento lungo un marciapiedi della periferia nord-est; all'interno di un 'area incolta in ambito urbano, u uolo agrario relativamente spesso, di natura calcarea, dove risulta essere molto abbondante. 602 m s. l.m. Coord. 37°45'02"
N - 13°35'5 1" E.
Reperti delle nuove stazioni si conservano in PAL.
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Foto 1 -Denso nucleo di Negundo aceroides all'interno di un giar- dino pubblico abbandonato a Lcrcara Friddi (Palermo).
Foto 2 - Giovani esemplari di Negundo aceroides presso Bivona (Agrigento).