Quad. Bot. Amb. Appl., 2011 (2009): 261-262.
Principi di spontaneizzazione in Sicilia di Aesculus hippocastanum (Hippocastanaceae)
VIVIENNE SPADARO & FRANCESCO M. RAIMONDO
Dipartimento di Scienze Botaniche dell'Università degli Studi di Palermo, viaArchirafi 28 - 90123 Palermo
ABSTRACT. - First record of Aesculus hippocastanum (Hippocastanaceae) in Sicily - The first record of Aesculus hip- pocastanum naturalized in Sicily is presented from a locality near the Alcantara river (Floresta, Messina) in the montane belt where decidous Turkey oak and chestnut woods are found. This species is not frequently cultivated in Sicily. In that locality severa! mature individuals lilcely introduced severa! decades ago occur.
Key words: ornamental plants, naturalization, Sicilian flora.
INTRODUZIONE
L'ippocastano è una specie legnosa di origine orientale - probabilmente della Grecia settentrionale e dell'Albania - da secoli introdotta in vari paesi europei dove viene colti- vata per alberature di parchi e giardini(TRAVERSO, 1909;
WRlGHT,1980). In alcune città europee, in Francia in parti- colare, si è fatto largo uso di questa pianta, elegante nel por- tamento e, tra gli alberi decorativi, certamente uno dei più espressivi per le vistose fioriture.
Specie mesofila, soffre nei climi secchi di tipo mediter- raneo. Prospera nelle regioni a clima temperato e con esta- ti piovose. Per questa ragione in Sicilia non è un albero dif- fusamente impiegato. Piante singole o comunque quantita- tivamente limitate sono state censite in alcuni giardini di Palermo (Villa Trabia, Villa Giulia, ex Giardino di Acclimazione), Ribera (Villa Garibaldi), Enna (Villa Torre Federico) (Ragusa (Villa Margherita), Ragusa Ibla (Giardino Ibleo) (BAZAN & al.2005). Piante isolate o in gruppo si coltivano nelle periferie di Isnello sulle Madonie, a Floresta sui Nebrodi e in qualche altro centro montano dell'area etnea. Qui, nella zona di interfaccia con il territo- rio dei Nebrodi, qualche esemplare, ormai da tempo matu- ro, si riscontra nel bacino del Fiume Alcantara, ivi introdot- to dall'amministrazione forestale. Proprio in questo bacino, alla distanza rispettiva di circa un chilometro dall'abitato di Floresta e dall'area di rimboschimento, sono stati osservati casi di spontaneizzazione di questa specie. Considerati i riflessi di tale processo e la scarsa tendenza della specie a naturalizzarsi nel territorio italiano (PIGNATTI, 1982), si ritiene utile segnalare il caso rilevato in Sicilia.
Aesculus hippocastanum L., Sp. PI. 1: 344 (1753) Albero alto 15-30( 40) metri, deciduo; con foglie palma- to-divise costituite da 5-7 segmenti oblanceolati, di diversa dimensione: più grandi i centrali, ridotti i lateraali. Fiori in
vistose pannocchie sub cilindriche terminali, erette, con rami principali patenti e sub scorpioidi; petali bianchi, con un insieme di macchie cremisi e gialle verso il centro, irre- golarmente spatolati, lobati e ondulati sul bordo, pubescen- ti. Frutto (capsula) ovoide, aculeato, deiscente, contenente 2-4 grossi semi rotondeggianti, con una macchia sub circo- lare biancastra, comunemente chiamati castagne.
La pianta fiorisce in aprile-maggio e fruttifica in estate (RICHARDSON, 1980; PIGNATTI, 1982).
Nella dispersione dei semi svolge un ruolo attivo la fauna selvatica.
Note corologiche e considerazioni sulla stazione dei Nebrodi.
Unica specie europea, rappresentativa di un genere com- prendente una dozzina di specie, per lo più indiane e nord- americane, in natura l'ippocastano si rinviene nelle regioni montane della Grecia e dell'Albania. oltre che delle regioni orientali della Persia e di quelle settentrionali dell'India. Nel
Fig. 1 -(e) Localizzazione in Sicilia della stazione di spontaneizza- zione di Aesculus hippocastanum accertata nel territorio dei Nebrodi.
Foto 1 - Rinnovazione di Aesculus hippocastanum.
resto dell'Europa fu introdotto in Italia e in Gran Bretagna verso la metà del XVI secolo (Saccardo, 1909; RrcHARDSON, 1980). In Italia, secondo quanto sostiene SACCARDO (1909), è stato introdotto "da Costantinopoli nel 1565 e successiva- mente diffuso ... quasi ovunque, onde spesso incontrasi anche inselvatichito". Il noto studioso attribuisce al Mattioli le prime notizie sulla sua introduzione in Italia
In Sicilia, le prime notizie sulla coltivazione di Aesculus hippocastanum risalgono alla seconda metà del Settecento (UCRIA, 1789). Successivamente, in questa regione è stato introdotto qua e là, ma sempre abbastanza sporadicamente.
Recentemente è stato rinvenuto allo stato spontaneo nel bacino del Fiume Alcantara (Fig.1 ), a sud-est dell'abitato di Floresta (Nebrodi), alla quota di circa 1100 m .s.l.m., su ter- reni alluvionali a matrice silico-arenacea. Della specie sono stati rinvenuti circa 10 piante di 2-3 anni di età (Foto 1-2).
Il contesto ambientale di spontaneizzazione si colloca nella fascia potenziale dei boschi caducifogli submontani. Si trat- ta, in particolare, di un noccioleto incolto da alcuni anni e insediato ai margini di una stretta cintura di vegetazione ripale (Foto 3) dominata da grossi salici (Sa/ix sp. pi.). Oltre alle citate piante e ai relitti colturali di nocciolo e castagno, sono presenti Quercus cerris L., Malus crescimannoi Raimondo, Pyrus sp., Prunus spinosa L., Rosa canina L., Rubus sp. pi., Ruscus aculeatus L. e, nello strato erbaceo, Brachypodium sylvaticum (Huds.) P. Beauv., Geranium ver- sicolor L., Oenanthe pimpinelloides L., Primula acaulis (L.) L., Ranunculus velutinus Ten. e Urtica dioica L ..
Foto 3 - Contesto ambientale di spontaneizzazione di A.
hippocastanum.
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Foto 2 - Piante di A. hippocastanum di 2-3 anni di età.
Piante coltivate di ippocastano sono state riscontrate sia a monte del sito di spontaneizzazione osservato, ai margini dell'abitato di Floresta, sia più a valle, ai margini del corso dell'alto Alcantara. Considerate le caratteristiche ambienta- li dell'area e le fonti di dispersione della specie - verosimil- mente dalle piante introdotte, solo da alcuni anni in fruttifi- cazione - la spontaneizzazione di Aesculus hippocastanum in Sicilia è destinata a consolidarsi e ad estendersi almeno nello spazio montano nebroideo.
BIBLIOGRAFIA
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WRIGHT T.W.J, 1980- Ippocastano in "Le piante e l'uomo" 3.
- Bramante Editrice, Busto Arsizio, pp. 1128-1129.
UCRIA B., 1789 - Horthus Regius Panhormitanus -
Palermo, pp. 167-168.
RINGRAZIAMENTI - Nota pubblicata nell'ambito di un progetto di ricerca finanziato dall'Università di Palermo (Fondi di Ateneo per la ricerca).
RIASSUNTO - Viene presentato il primo caso di sponta- neizzazione di Aesculus hippocastanum osservato in Sicilia. La stazione è stata rilevata nel bacino del Fiume Alcantara(Floresta, Messina) in condizione di ambiente mesoigrofilo. La specie, in coltura, risulta poco diffusa in Sicilia. In vicinanza dell'area di spontaneizzazione sono state riscontrate piante fruttificanti, introdotte da alcuni decenni.