Quad. Bot. Amb. Appl., 19 (2008): 215-218.
Spontaneizzazione di Cupressus arizonica (Cupressaceae, Pinophyta) in Sicilia
GIUSEPPE CASTELLANO
Dipartimento di Scienze Botaniche dell'Università degli Studi di Palermo, Via Archirafi 38 - 90123 Palermo.
ABSTRACT - Naturalization of Cupressus arizonica (Cupressaceae, Pinophyta) in Sicily. - The author report, for the first time in Sicily, data on a population of naturalized Cupressus arizonica, species indigenous to the U.S.A. South-Western and Mexico, commonly used for ornamental purposes and forestry. The station discovery, the second known for the ltalian flora, there are specimens of different age groups, some of them to fruiting.
Key words: naturalization, Cupressus, alien plants, flora, Sicily.
INTRODUZIONE
Il genere Cupressus L. è rappresentato da circa 25 taxa (16 specie e 9 varietà), alcuni dei quali presentano ancora uno status tassonomico critico (FARJON, 2001). Le specie sono prevalentemente distribuite nelle regioni settentriona- li con clima temperato-caldo ed in gran parte sono native del settore sud-occidentale degli Stati Uniti d'America, del Messico, dell'America Centrale, dell'Honduras, dell'area del Mediterraneo, del nord-ovest dell'Africa, del Medio Oriente, del Vietnam, dell'Himalaya e della Cina occiden- tale (ECKENWALDER, 1993). Nel bacino del Mediterraneo è presente Cupressus sempervirens L., taxon spontaneo in diversi paesi orientali come Turchia, Cipro, Creta, Libia, Israele, Libano e Isole del Mar Egeo. Nell'area del Maghreb sono presenti, inoltre, C. dupreziana A. Camus var. dupreziana e C. dupreziana var. atlantica (Gaussen) Silba, endemiche, rispettivamente, dell'Algeria e del Marocco (GREUTER & al., 1984).
Secondo quanto riportato da PIGNATTI (1982), la flora italiana annovera 3 specie di cipresso, tutte di provenienza esotica. Tra queste C. sempervirens, archeofita proveniente dall'Oriente e comunemente diffusa dal livello del mare fino a circa 1200 m di quota, ormai da tempo naturalizzata in gran parte delle regioni della Penisola (CONTI & al., 2005). Sono presenti, inoltre, C. arizonica Greene e C.
macrocarpa Hartw., specie di più recente introduzione, col- tivate inizialmente per fini ornamentali e in seguito diffusa- mente utilizzate in interventi di riforestazione e nella rea- lizzazione di siepi, filari e barriere frangivento. In Sicilia le suddette specie di cipresso si riscontrano in diversi ambiti, dal livello del mare fino a circa 1400 mdi quota (GIARDINA
& al., 2007).
Per quanto attiene ai processi di spontaneizzazione dei cipressi nell'Italia peninsulare, oltre ai casi già noti riguar- danti C. sempervirens, è stata recentemente segnalata la
spontaneizzazione di C. arizonica in Calabria, nell'area sommitale di Monte Raga, su substrato di origine granitica, a 540 m s.l.m. (CARuso, 2007). Non sono invece noti pro- cessi di spontaneizzazione riguardanti C. macrocarpa. In Sicilia l'unica conifera esotica considerata 'coltivata spon- taneizzata' è C. sempervirens (RAIMONDO & al., 2005).
Nell'ambito di ricerche sui taxa della flora esotica sici- liana, rivolte anche ad accertare i processi di spontaneizza- zione in atto, si riportano i primi dati riguardanti la sponta- neizzazione di C. arizonica nell'Isola e, in particolare, nel settore sud-orientale dei Monti Sicani (Fig. 1).
CARATTERI BOTANICI E COROLOGICI
Cupressus arizonica Greene in Bull. Torrey Bot. Club 9:64 (1882) [C. benthamii Endl. var. arizonica (Greene) Mast.; C. arizonica Greene var. arizonica] è una fanerofita
• Plano Fllld (Cal1ll'n#8ta)
Fig. 1 -C•) Localizzazione dell'area di rinvenimento delle popo- lazioni spontanee di Cupressus arizonica.
Fig. 2 - Illustrazione di Cupressus arizonica (da Do AMARAL FRANCO, 1986, parzialmente modificata).
scaposa di 5-20 m di altezza, sempreverde, monoica, con ramificazioni inserite a partire dalla zona basale del fusto, che è rastremato negli individui adulti. Corteccia liscia sui rami e sul fusto degli esemplari giovani, grigia, in seguito fessurantesi in sottili placche longitudinali, persistenti di colore rosso-violaceo; negli esemplari maturi la corteccia assume un aspetto fibroso, di colore marrone. La chioma è conica, compatta, glaucescente, con rami corti e orizzontali.
Le foglie sono squamiformi, decussate, imbricate, a sezione rombico-triangolare, di 1,4-2xl-1,3 mm, con margine den- ticolato e apice da acuto a ottuso e ghiandola centrale circo- lare, con attiva secrezione di resina bianca o gialla; la colo- razione delle foglie varia, in relazione all'età, dal verde- opaco al grigio-verde fino al verde-glauco degli individui più giovani. Coni maschili terminali, di forma ellittico- allungata o cilindrica, di 3,5x 1,7-2,2 mm, giallo-verdi, costituiti da 12-14 microsporofilli decussati. Coni femmini- li portati su rami corti, verdastri alla fioritura. Gli strobili sono globosi, di 15-27 mm di diametro, brevemente pedun- colati costituiti da 8-1 O squame mucronate (Fig. 2), di colo- re rosso cupo e ricoperti da una cera glauca; gli strobili, riuniti in gruppi, persistono per diversi anni sulla pianta. I semi sono oblunghi o ovali, quasi triangolari, lisci o debol- mente verrucosi, lunghi 4-5 mm, con 2 ali strette di circa 1 mm. I cotiledoni sono 3-4, lineari, di 10-15 mm (FARJON, 2005).
Numero cromosomico: 2n = 22 (LI & Fu, 1996).
Descritto per le montagne circostanti Ciifton ( locus classicus), nell'Arizona sud-orientale (GREENE, 1882), il taxon presenta un areale molto frammentato, compreso tra le regioni sud-occidentali degli Stati Uniti d'America (sud- est dell'Arizona, California, New Mexico e Texas occiden- tale) e il Messico (regioni del Chihuahua, Coahuila, Sonora, Durango, Tamaulipas e Zacatecas). La specie cresce in aree montuose e all'interno dei canyon, in formazioni vegetali a prevalenza di conifere e nel chaparral, distribuito nella fascia di vegetazione compresa tra 750 e 2700 mdi quota.
C. arizonica è stato importato in Europa nel 1882 men- tre l'introduzione in Italia risale al 1892 (MANIERO, 2000).
Specie xerofila ed eliofila, frugale, viene comunemente uti- 216
lizzata, con risultati soddisfacenti, sia come pianta forestale sia per la realizzazione di barriere frangivento e siepi, adat- tandosi a diversi tipi di suolo e sopportando le basse tempe- rature (GELLINI & GROSSONI, 1996).
Foto 1 - Esemplare di Cupressus arizonica spontaneo all'interno di un rimboschimento di conifere, in località Piano Filici (Cammarata).
Foto 2 - Giovane individuo di Cupressus arizonica di origine spon- tanea in una scarpata rocciosa nella stazione di Carnrnarata.
LOCALIZZAZIONE E CARATTERI STAZIONALI
Il popolamento spontaneo di C. arizonica è stato rinve- nuto nella Sicilia centro-occidentale in Contrada Piano Filici (Foto 1), nel territorio comunale di Cammarata (Agrigento). L'area interessata, estesa circa 5 ha, ricade all'interno della R.N.O. "Monte Cammarata" ed è caratte- rizzata da estese formazioni forestali artificiali realizzate nella prima metà del secolo scorso. Dal punto di vista geo- logico la zona è costituita da calcari dolomitici e selciferi, su cui evolvono suoli bruni calcarei. Lo strato arboreo è for- mato prevalentemente da
e
arizonica,e
sempervirens e Pinus halepensis Mill., specie che presentano un'abbondan- te rinnovazione naturale. Sono presenti sporadicamente anche C. macrocarpa, Cedrus atlantica (Endl.) Manetti ex Carriére, Chamaecyparis lawsoniana (A. Murray bis) Parl., Quercus i/ex L., Q. virgiliana (Ten.) Ten., Fraxinus ornus L., Sorbus domestica L. e Ailanthus altissima (Mill.) Swingle. Lo strato arbustivo è fisionomizzato in maniera prevalente da Osyris alba L. alla quale si associano, in misu- ra minore, Asparagus acutifolius L., Rosa sempervirens L., Ruscus aculeatus L., Cistus creticus L., Euphorbia chara- cias L., Rubia peregrina L. subsp. peregrina ecc. Tra le spe- cie erbacee rinvenute si ricordano Ampelodesmos maurita- nicus (Poir.) T. Durand & Schinz, Helictotrichon convolu- tum (C. Presl) Henrard subsp. convolutum, Prospero autum- nale (L.) Speta, Cyclamen hederifolium Aiton subsp. hede- rifolium, Calamintha nepeta (L.) Savi subsp. nepeta, Ceterach officinarun Willd. subsp. officinarum, ecc.Attraverso lo svolgimento di alcune misurazioni dendro- metriche, risulta che le piante più longeve e ragguardevoli di
e
arizonica (13-15 m di altezza e 70-90 cm di diametro) introdotte nell'area hanno circa 75 anni.Il popolamento spontaneo di C. arizonica è costituito da esemplari di diverse classi di età. Oltre ad una diffusa pre- senza di plantule e novellame di giovane età (Foto 2), si rin- vengono diversi individui di 2-4 m di altezza e 4-8 cm di diametro con presenza di strobili sia dell'anno (Foto 3) sia degli anni precedenti, contenenti semi. L'età di questi esem- plari è compresa tra 15 e 20 anni. La specie vegeta in con- dizioni di spiccata sciafilia, all'interno dei soprassuoli fore- stali artificiali con suolo profondo e relativamente evoluto e
Foto 3 - Particolare degli strobili immaturi e dei ramuli in un esem- plare di Cupressus arizonica di circa 15 anni nella stazione di Carnrnarata.
nelle scarpate più acclivi con roccia affiorante, prossime alla rete viaria della zona.
In accordo con le categorie adottate da RAIMONDO & al.
(2005) per i taxa esotici della flora siciliana,
e
arizonica va considerata come specie coltivata spontaneizzata (Cs).SPECIMINA VISA
Cupressus arizonica Greene
Cammarata (Agrigento), all'interno del popolamento forestale artificiale, lungo la strada comunale che collega la SP 24 al vivaio forestale Piano Filici, 890 m s.l.m., esposi- zione NE, coordinate 37°38'24"N - l3°36'35"E, 27.09.2008, Castellano (PAL);
Cammarata (Agrigento), sulle scarpate prossime alla strada di accesso al vivaio forestale Piano Filici, 920 m s.l.m., espos1z10ne N, coordinate 37°38'25"N 13°36' 18"E, 22.10.2007, Castellano (PAL).
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RINGRAZIAMENTI - Lavoro effettuato nell'ambito di un progetto di ricerca sui taxa della flora agro-foresta- le della Sicilia coordinato dal Prof. R. Schicchi e finanziato dall'Università degli Studi di Palermo (Fondi di Ateneo).
RIASSUNTO - Si riportano, per la prima volta in Sicilia, dati riguardanti la spontaneizzazione di Cupressus arizonica, cupressacea originaria del Nord America, comunemente impiegata per fini orna- mentali e forestali. La stazione di rinvenimento è localizzata nel settore sud-orientale dei Monti Sicani e rappresenta la seconda segnalata nel terri- torio italiano. In essa sono stati rinvenuti individui di diverse classi di età, alcuni dei quali dissemina- no, nell'ambito di popolamenti forestali artificiali e su scarpate aride e acclivi in condizione sia di suolo profondo ed evoluto che di litosuoli.
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