Conclusione
Alla fine di questo mio elaborato si può ribadire e confermare l’importanza della Corporate Social Responsibility in tutte le organizzazioni, compresa la banca.
La responsabilità sociale non deve essere vista come un mezzo o uno strumento aggiuntivo per aumentare i profitti realizzati ma deve essere il fine di un’impresa perché solo avendo come scopo quello di uno sviluppo sostenibile da un punto di vista economico, sociale e ambientale si realizzano in modo indiretto tutti i tipi di guadagno:
da un risultato economico soddisfacente, a una migliore relazione con i soggetti interni e esterni, a un ambiente più “vivibile”.
Gli studi mostrati nel settore bancario non sono molti e non sono così numerosi come per la totalità delle imprese. Sicuramente questo è spiegato nelle caratteristiche dell’attività bancaria, in quanto un intermediario finanziario fornisce credito alla propria clientela. L’influenza dell’attività bancaria sulla collettività e sull’ambiente è solo indiretta ma è stata riconosciuta l’importanza di un comportamento sociale anche e soprattutto a seguito dei dissesti finanziari che hanno portato a una crisi globale e che hanno mostrato come in realtà il sistema di regole esistente non funzionasse. Si doveva intervenire non aggiungendo nuove norme ma diffondendo un senso di responsabilità sociale, a mio avviso un modello volontario e non imposto può avere più successo.
Questa maggiore importanza non è stata riconosciuta solo volontariamente dalle imprese ma anche dal legislatore comunitario a seguito dell’emanazione della direttiva europea sull’obbligatorietà di redigere una dichiarazione a carattere non finanziario per le imprese di grandi dimensioni a interesse pubblico.
Nell’analisi che ho condotto su un raffronto tra vari gruppi di banche italiane si può notare come, dalla più grande che è una s.p.a. alla più piccola di credito cooperativo si dà molta attenzione al rapporto con la clientela, contrariamente a quanto si potrebbe pensare che sono solo le piccole banche a essere più vicine alla comunità e al territorio.
In realtà le banche più grandi sono quelle che hanno maggiori possibilità di spendere tempo e risorse in altre attività che non siano puramente speculative e Unicredit ne è
sicuramente un’evidenza. È anche vero che principalmente le banche più grandi sono quelle con maggiori possibilità di attrarre e aumentare profitti e il fatto che dedichino tempo e risorse ad attività dalle quali non si traggono direttamente utili è, a mio avviso, un pregio.
Questo è stato evidenziato anche dal risultato dell’indice di soddisfazione della clientela per Unicredit e UBI Banca, i risultati non si discostano molto, pur avendo le banche caratteristiche diverse, a dimostrazione del fatto che anche una S.p.a. si comporta in modo responsabile così come una banca popolare.
Sicuramente anche l’evidenza che siano le banche S.p.a. quelle che ricevono una maggior quantità di lamentele può essere spiegato anche in relazione al fatto che gestiscono una quantità di clientela più ampia e con bisogni più complessi rispetto alle piccole banche, quello che secondo me è importante è verificare anche la rapidità di risposta e di risoluzione per soddisfare al meglio le esigenze collettive.
La realizzazione della Corporate Social Responsibility non deve essere considerata un’utopia perché rappresenta un mondo in cui non ci sono “ingiustizie”. Secondo me rappresenta il giusto approccio per un mondo in cui viene soddisfatto il benessere globale, in tutte le sue forme e dimostra come si può comunque ottenere un utile, rispettando le cose e le persone.