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Esame di Stato 2013 Indirizzo Giuridico Economico Aziendale Svolgimento Tema di Economia aziendale a cura di Lucia Barale

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1 Esame di Stato 2013

Indirizzo Giuridico Economico Aziendale

Svolgimento Tema di Economia aziendale a cura di Lucia Barale

Il tema assegnato per la seconda prova di Economia aziendale (nell'Indirizzo Giuridico Economico Aziendale) è incentrato sulle strategie e sulla pianificazione. Richiede, inoltre, di presentare il budget degli investimenti fissi, lo Stato patrimoniale, il Conto economico e di sviluppare un punto a scelta tra tre proposti.

PARTE A TRATTAZIONE OBBLIGATORIA

La strategia studia l’impiego delle risorse aziendali con lo scopo di consentire all’impresa di conseguire un vantaggio rispetto alla concorrenza. Le strategie vengono formalizzate nella pianificazione aziendale. In base all’orizzonte temporale e al diverso grado di dettaglio degli obiettivi, la pianificazione aziendale si distingue in: • pianificazione strategica che persegue obiettivi di medio e lungo periodo. In questo ambito vengono

formulate scelte quali i prodotti da realizzare e i mercati in cui operare;

• pianificazione operativa che traduce gli obiettivi strategici in obiettivi di breve periodo. Nei piani operativi vengono definite dettagliatamente le attività da svolgere e vengono individuati i responsabili di ogni attività, i tempi e le risorse necessarie.

La pianificazione strategica è realizzata predisponendo il business plan; la pianificazione operativa è realizzata con la redazione del budget.

Per la redazione degli schemi di bilancio è necessario tenere presente i vincoli numerici e logici previsti dalla traccia. Per l’esercizio 2011:

- struttura produttiva obsoleta;

- correlazione inadeguata tra fonti e impieghi;

- ROI 4%.

Per l’esercizio 2012:

- rinnovo di alcuni impianti;

- acquisto di attrezzature industriali;

- acquisizione in leasing di automezzi;

- miglioramento della correlazione tra fonti e impieghi.

Iniziamo predisponendo lo Stato patrimoniale sintetico rielaborato al 31/12/2011 ipotizzando quanto segue:

• totale impieghi 8.000.000 euro;

• attivo immobilizzato pari al 60% del totale degli impieghi;

• patrimonio netto pari al 45% del totale delle fonti;

• debiti a medio/lungo termine pari al 10% del totale delle fonti.

Impieghi Fonti

Attivo immobilizzato 4.800.000 Patrimonio netto 3.600.000

Attivo corrente 3.200.000 Debiti a media e lunga scadenza 800.000 Debiti a breve scadenza 3.600.000

Totale impieghi 8.000.000 Totale fonti 8.000.000

Ipotizziamo pari a zero il valore dei crediti verso soci.

L’attivo immobilizzato comprende le immobilizzazioni al netto dei fondi ammortamento:

• immobilizzazioni immateriali 800.000 euro;

• immobilizzazioni materiali 4.000.000 euro.

L’attivo corrente comprende:

• rimanenze 1.000.000 euro (materie prime 200.000 euro e prodotti finiti 800.000 euro);

• crediti verso clienti 2.150.000 euro;

• disponibilità liquide 35.000 euro;

• ratei e risconti 15.000 euro.

(2)

2 Il patrimonio netto (3.600.000 euro) è formato da capitale sociale, riserve e utile d’esercizio.

Ipotizziamo un ROE pari al 3% per cui ricaviamo l’utile d’esercizio dalla seguente proporzione:

Patrimonio netto : Utile d’esercizio = Patrimonio netto : Utile d’esercizio

103 : 3 = 3.600.000 : x

Utile d’esercizio 104.854,36 euro che arrotondiamo a 104.854 euro.

Il patrimonio netto risulta così composto: capitale sociale 3.000.000 euro (formato da 300.000 azioni da valore nominale 10 euro), riserve 495.146 euro e utile d’esercizio 104.854 euro.

Tra i debiti a medio/lungo termine (800.000 euro) figurano:

• un mutuo di 200.000 euro contratto l’anno precedente, che prevede un piano di rimborso di 50.000 euro l’anno da corrispondere in data 01/04 di ogni anno unitamente agli interessi annuali al tasso 5%;

• un trattamento di fine rapporto di 600.000 euro.

Sul mutuo maturano interessi che comportano, al 31/12, la contabilizzazione di un rateo passivo di:

200.000 x 5 x 9

euro = --- = euro 7.500 1.200

L’importo dei debiti a breve scadenza risulta:

euro (3.600.000 – 7.500) = euro 3.592.500 suddiviso tra B) Fondi per rischi e oneri (250.000 euro) e D) Debiti.

Stato patrimoniale sintetico al 31/12/2011

Attivo Passivo

A)Crediti verso soci - A)Patrimonio netto 3.600.000

B)Immobilizzazioni 4.800.000 B)Fondi per rischi e oneri 250.000 C)Attivo circolante 3.185.000 C)Trattamento di fine rapporto 600.000

D)Ratei e risconti 15.000 D)Debiti 3.542.500

E) Ratei e risconti 7.500

Totale 8.000.000 Totale 8.000.000

Lo Stato patrimoniale sintetico al 31/12/2011 con un maggiore dettaglio risulta:

Stato patrimoniale al 31/12/2011

Attivo Passivo A)Crediti verso soci - A)Patrimonio netto

B)Immobilizzazioni -Capitale 3.000.000

-Immobilizzazioni immateriali 800.000 -Riserve 495.146

-Immobilizzazioni materiali 4.000.000 -Utile d’esercizio 104.854

C)Attivo circolante B)Fondi per rischi e oneri 250.000

-Rimanenze:

Materie prime 200.000 Prodotti finiti 800.000

1.000.000 C)Trattamento di fine rapporto 600.000

-Crediti 2.150.000 D) Debiti (di cui150.000scadenti oltre l’esercizio)

3.542.500 -Disponibilità liquide 35.000

D)Ratei e risconti 15.000 E) Ratei e risconti 7.500

Totale 8.000.000 Totale 8.000.000

Per la redazione del Conto economico sfruttiamo il ROI 4% per cui ricaviamo il reddito operativo come segue:

(3)

3 Reddito operativo

ROI = --- x 100 = 4%

Totale impieghi

x

ROI = --- x 100 = 4% otteniamo il reddito operativo di 320.000 euro che ipotizziamo corrisponda 8.000.000 alla differenza tra valore e costi della produzione.

Poniamo il ROS pari all’8% e otteniamo i ricavi di vendita come segue:

Reddito operativo

ROS = --- x 100 = 8% da cui, sostituendo:

Ricavi di vendita 320.000

ROS = --- x 100 = 8% ricavi di vendita pari a 4.000.000 euro.

x

I ricavi di vendita sono la parte più significativa del valore della produzione; per ottenere l’importo della classe A) Valore della produzione ipotizziamo una variazione positiva delle rimanenze pari a 50.000 euro:

euro ( 4.000.000 + 50.000) = euro 4.050.000 Valore della produzione

Poiché la differenza tra valore e costi della produzione è 320.000 euro otteniamo i costi della produzione come segue:euro (4.050.000 – 320.000) = euro 3.730.000

Per il calcolo delle imposte di competenza dell’esercizio ipotizziamo che i valori iscritti in bilancio siano corrispondenti a quelli determinati applicando i criteri fiscali. Il carico fiscale complessivo dell’impresa lo ipotizziamo pari al 35% del reddito lordo che corrisponde al 53,84615385% dell’utile netto per cui le imposte dell’esercizio ammontano a:

euro (104.854 x 53,84615385%) = euro 56.459,84 che arrotondiamo a 56.460 euro.

L’utile al lordo delle imposte si ottiene aggiungendo all’utile netto le imposte sopra calcolate come segue:

euro (104.854 + 56.460) = euro 161.314

Ipotizziamo pari a zero il valore di D)Rettifiche di valore di attività finanziarie.Il risultato della gestione finanziaria tiene conto dei debiti finanziari (mutuo passivo) e dei debiti commerciali. Essendo l’impresa sottocapitalizzata, fissiamo il valore di C) Proventi e oneri finanziari pari al 3% dei ricavi di vendita 120.000 euro.Otteniamo il risultato della gestione straordinaria per differenza.

Conto economico sintetico dell’esercizio 2011 A)Valore della produzione

-ricavi delle vendite 4.000.000

-variazioni delle rimanenze di prodotti finiti 50.000

4.050.000

B)Costi della produzione 3.730.000

Differenza (A – B) 320.000

C)Proventi e oneri finanziari

-proventi +5.000

-oneri -125.000

Totale -120.000

D)Rettifiche di valore di attività finanziarie -

E)Proventi e oneri straordinari -38.686

Risultato prima delle imposte 161.314

Imposte sul reddito dell’esercizio 56.460

Utile dell’esercizio 104.854

(4)

4 Durante l’esercizio 2012 per finanziare l’acquisizione dei beni strumentali e per migliorare la correlazione tra fonti e impieghi, è stato deliberato l’aumento del capitale sociale di 2.000.000 euro con un soprapprezzo di 350.000 euro che comporta il sostenimento di costi di ampliamento pari a 30.000 euro.

Predisponiamo il budget degli investimenti fissi2012 tenendo presente i seguenti valori dei beni strumentali all’inizio dell’esercizio:

Beni strumentali Costo storico Fondo ammortamento % ammortamento

Costi di ricerca e pubblicità 250.000 50.000 20%

Diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno

1.200.000 600.000 50%

Terreni e fabbricati 3.000.000 700.000 4%

Impianti e macchinari 4.000.000 3.200.000 16%

Attrezzature industriali 1.250.000 750.000 20%

Altri beni 1.000.000 600.000 20%

Totale 10.700.000 5.900.000

Per l’esercizio 2012 la Alfa spa programma i seguenti investimenti e disinvestimenti:

1/02: acquisizione in leasing di due automezzi con pagamento di un canone iniziale di 15.000 euro e 5 canoni periodici semestrali di 15.000 euro a partire dall’1/08/2012; il valore di riscatto previsto è di 10.000 euro;

1/04: sostenimento di costi di ampliamento di 30.000 euro per l’aumento del capitale sociale;

1/07: acquisto di impianti del costo di 3.000.000 euro;

1/07: dismissione di un impianto del costo storico di 2.000.000 euro, già ammortizzato per 1.500.000 euro al prezzo di 400.000 euro;

1/07: acquisto di attrezzature industriali al costo di 750.000 euro.

Il budget degli investimenti in costi pluriennali immateriali è il seguente:

Costi di ricerca e pubblicità

Diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno

Costi di ampliamento

Costo storico Fondo

ammortamento

Costo storico Fondo ammortamento

Costo storico Fondo ammortamento Valori iniziali 250.000 50.000 1.200.000 600.000 - -

Costi sostenuti 30.000

Ammortamento 50.000 600.000 6.000

Valori finali 250.000 100.000 1.200.000 1.200.000 30.000 6.000

Budget degli investimenti in costi pluriennali materiali:

Terreni e fabbricati (*) Impianti e macchinari Attrezzature industriali Altri beni Costo

storico

Fondo ammortamento

Costo storico Fondo ammorta

mento

Costo storico

Fondo ammorta

mento

Costo storico

Fondo ammorta

mento Valori iniziali 3.000.000 700.000 4.000.000 3.200.000 1.250.000 750.000 1.000.000 600.000 Ammortamento

impianto

+160.000

Dismissione impianto

-2.000.000 -1.660.000

Acquisto impianto

+3.000.000

Acquisto attrezzatture

+750.000

Ammortamenti 96.000 560.000 325.000 200.000

Valori finali 3.000.000 796.000 5.000.000 2.260.000 2.000.000 1.075.000 1.000.000 800.000

(5)

5 (*) Ipotizziamo pari a 2.400.000 euro il valore del fabbricato su cui viene calcolato l’ammortamento del 4%.

La dismissione degli impianti determina una plusvalenza ordinaria di 60.000 euro.

L’acquisizione in leasing di due automezzi comporta il sostenimento dei seguenti canoni complessivi:

canone euro 15.000

canoni periodi (5 x 15.000) = euro 75.000

---

totale euro 90.000

La durata del contratto è di 36 mesi (dal 1/2/2012 al 1/2/2015) per cui il canone medio mensile risulta: euro (90.000 : 36) = euro 2.500

Nell’anno 2012 l’impresa ha corrisposto il canone iniziale (in data 1/02/2012) e il primo canone periodico (in data 1/08/2012) per un valore complessivo di 30.000 euro.I mesi di competenze dell’esercizio 2012 sono 11 per cui i costi di competenza risultano:

euro (2.500 x 11) = euro 27.500

Al 31/12/12 verrà contabilizzato un risconto attivo pari a:

euro (30.000 – 27.500) = euro 2.500 che sarà inserito nell’attivo dello Stato patrimoniale nella classe D).

Nel Conto economico, tra i costi per godimento dei beni di terzi, inseriamo i canoni di competenza pari a 27.500 euro.

Determiniamo i valori delle immobilizzazioni predisponendo le tabelle della Nota integrativa al bilancio 2012.

Costo storico

Fondo ammortamen

to

Valore in bilancio Immobilizzazioni immateriali

Costi di ricerca e pubblicità (coefficiente di ammortamento 20%)

Valore al 31/12/2011 Ammortamento Valore al 31/12/2012

250.000

250.000

50.000 50.000 100.000

200.000

150.000 Diritti di utilizzazione delle opera dell’ingegno

(coefficiente di ammortamento 50%) Valore al 31/12/2011

Ammortamento Valore al 31/12/2012

1.200.000

1.200.000

600.000 600.000 1.200.000

600.000

- Costi di ampliamento

Valore al 31/12/2011 Costo originario Ammortamento Valore al 31/12/2012

- 30.000

30.000

- 6.000 6.000

-

24.000 Totale Immobilizzazioni immateriali al 31/12/2012 1.480.000 1.306.000 174.000 Immobilizzazioni materiali

Terreni e fabbricati (coefficiente di ammortamento 4%

calcolato sul valore dell’edificio 2.400.000 euro) Valore al 31/12/2011

Ammortamento Valore al 31/12/2012

3.000.000

3.000.000

700.000 96.000 796.000

2.300.000

2.204.000 Impianti e macchinari (coefficiente di ammortamento

16%)

Valore al 31/12/2011

Ammortamento (durante l’anno di cessione)

4.000.000 3.200.000 160.000

800.000

(6)

6 -Storno del fondo ammortamento

-valore di cessione

Plusvalenza di cessione ordinaria Acquisto

Ammortamento al 31/12 Valore al 31/12/2012

-1.660.000 -400.000 -100.000 +3.000.000

5.000.000

-1.660.000

560.000

2.260.000 2.740.000 Attrezzature industriali e commerciali (coefficiente di

ammortamento 20%) Valore al 31/12/2011 Acquisto

Ammortamento Valore al 31/12/2012

1.250.000 750.000

2.000.000

750.000 325.000 1.075.000

500.000

925.000 Altri beni (automezzi) (coefficiente di ammortamento

20%)

Valore al 31/12/2011 Ammortamento Valore al 31/12/2012

1.000.000

1.000.000

600.000 200.000 800.000

400.000

200.000 Totale Immobilizzazioni materiali al 31/12/2012 11.000.000 4.931.000 6.069.000 Totale Immobilizzazioni al 31/12/2012 12.480.000 6.237.000 6.243.000

L’ammortamento sugli impianti e macchinari è stato calcolato come segue:

euro 2.000.000 x 16% =euro 320.000 euro 3.000.000 x 8% = euro 240.000 euro 2.000.000 x 8% = euro 160.000 --- euro 720.000

L’ammortamento delle attrezzature industriale è stato calcolato come segue:

euro 1.250.000 x 20% = euro 250.000 euro 750.000 x 10% = euro 75.000

--- euro 325.000

Gli ammortamenti da inserire nel Conto economico risultano dallo schema sottostante:

Anno 2012 Anno 2011 Beni immateriali

Costi di ampliamento 6.000 -

Costi di ricerca e pubblicità 50.000 50.000

Diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno 600.000 600.000

Totale 656.000 650.000

Beni materiali

Terreni e fabbricati 96.000 96.000

Impianti e macchinari 720.000 640.000

Attrezzature industriali e commerciali 325.000 250.000

Altri beni 200.000 200.000

Totale 1.341.000 1.186.000

Le movimentazioni intervenute nelle voci del Patrimonio netto durante l’esercizio 2012 risultano dalla tabella sottostante in cui è stata ipotizzata la destinazione dell’utile d’esercizio 2011 del 5% alla riserva legale, del 20% alla riserva statutaria e 3.640 euro alla riserva straordinaria. Agli azionisti è stato corrisposto un dividendo unitario di 0,25 euro:

(7)

7 Capitale

sociale

Riserva soprapprezzo

azioni

Riserva legale

Riserve statutarie

Altre riserve

Utile dell’esercizio

Totale

Importo all’1/1/2012 3.000.000 90.000 180.000 225.146 104.854 3.600.000 Accantonamenti a

riserve

5.243 20.971 3.640 - 29.854 -

Dividendi pagati - 75.000 - 75.000

Aumento del capitale 2.000.000 350.000 2.350.000

Utile dell’esercizio 295.024 295.024

Totale al 31/12/2012 5.000.000 350.000 95.243 200.971 228.786 295.024 6.170.024

Ipotizziamo il totale degli impieghi pari a 10.000.000 euro e predisponiamo lo Stato patrimoniale sintetico riclassificato al 31/12/2012 inserendo i valori tratti dalle tabelle della Nota integrativa:

Impieghi Fonti

Attivo immobilizzato 6.243.000 Patrimonio netto 6.170.024

Attivo corrente 3.757.000 Debiti a media e lunga scadenza 819.500 Debiti a breve scadenza 3.010.476

Totale impieghi 10.000.000 Totale fonti 10.000.000

Per risalire alle classi dello Stato patrimoniale al 31/12/2012 ipotizziamo immutato il valore della classe B) Fondi per rischi e oneri.

Al 31/12/2012 sul mutuo maturano interessi di competenza pari a:

200.000 x 5 x 3

--- = euro 2.500 1.200

150.000 x 5 x 9

--- = euro 5.625 rateo passivo 1.200

I valori delle esistenze iniziali e delle rimanenze finali dell’esercizio 2012 risultano:

Materie prime Prodotti finiti Totali

Esistenze iniziali 200.000 800.000 1.000.000

Rimanenze finali 180.000 850.000 1.030.000

La variazione delle rimanenze di prodotti è pari a + 50.000 e verrà inserita nel Conto economico in A) 2) Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti.

La variazione delle rimanenze di materie prime è pari a + 20.000 e verrà inserita nel Conto economico in B) 11) variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci.

Risaliamo ai valori sintetici dello Stato patrimoniale al 31/12/2012:

Attivo Passivo

A)Crediti verso soci - A) Patrimonio netto 6.170.024

B)Immobilizzazioni 6.243.000 B)Fondi per rischi e oneri 250.000 C)Attivo circolante 3.754.500 C)Trattamento di fine rapporto 669.500

D)Ratei e risconti 2.500 D)Debiti 2.904.851

E) Ratei e risconti 5.625

Totale 10.000.000 Totale 10.000.000

(8)

8 Lo Stato patrimoniale sintetico al 31/12/2012 risulta:

Attivo Passivo A)Crediti verso soci - A) Patrimonio netto

B)Immobilizzazioni -Capitale 5.000.000

-Immobilizzazioni immateriali 174.000 -Riserve 875.000

-Immobilizzazioni materiali 6.069.000 -Utile d’esercizio 295.024

C)Attivo circolante B)Fondi per rischi e oneri 250.000

-Rimanenze

Materie prime 180.000 Prodotti 850.000

1.030.000 C)Trattamento di fine rapporto 669.500

-Crediti 2.679.500 D) Debiti (di cui 100.000 scadenti oltre l’esercizio)

2.904.851 -Disponibilità liquide 45.000

D)Ratei e risconti 2.500 E) Ratei e risconti 5.625

Totale 10.000.000 Totale 10.000.000

Lo Stato patrimoniale al 31/12/2012 risulta il seguente:

Stato patrimoniale al 31/12/2012

Attivo 2012 2011 Passivo 2012 2011

A) Crediti versi i soci B) Immobilizzazioni

I-Immobilizzazioni immateriali:

1) costi di ampliamento 2)costi di ricerca

3) diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno

Totale

II - Immobilizzazioni materiali:

1) terreni e fabbricati 2) impianti e macchinari 3) attrezzature industriale i commerciali

4) altri beni Totale

Totale Immobilizzazioni (B)

-

24.000 150.000 - 174.000

2.204.000 2.740.000 925.000 200.000 6.069.000 6.243.000

-

- 200.000 600.000 800.000

2.300.000 800.000 500.000 400.000 4.000.000 4.800.000

A) Patrimonio netto I - Capitale

II - Riserva da soprapprezzo IV- Riserva legale V-Riserve statutarie VII - Altre riserve IX - Utile dell’esercizio Totale

B) Fondi per rischi e oneri

3)altri

C) Trattamento di fine rapporto

5.000.000 350.000 95.243 200.971 228.786 295.024 6.170.024

250.000 669.500

3.000.000 - 90.000 180.000 225.146 104.854 3.600.000

250.000 600.000

C) Attivo circolante I-Rimanenze:

1) materie prime e sussidiarie 4) prodotti finiti e merci Totale

II – Crediti:

1) verso clienti 5) verso altri Totale

180.000 850.000 1.030.000

2.579.500 100.000 2.679.500

200.000 800.000 1.000.000

2.090.000 60.000 2.150.000

D) Debiti

4) debiti verso banche (di cui euro 100.000 scadenti oltre l’esercizio successivo) 7) debiti verso fornitori 12) debiti tributari 13) debiti verso istituti prev. e sic.

14) altri debiti Totale

650.000

2.185.000 20.000 35.000 14.851 2.904.851

800.000

2.670.000 18.000 32.000 22.500 3.542.500

(9)

9 IV - Disponibilità liquide:

1) depositi bancari e postali 2) assegni

3) denaro e valori in cassa Totale

Totale attivo circolante (C)

35.000 5.000 5.000 45.000 3.754.500

25.000 8.000 2.000 35.000 3.185.000

D) Ratei e risconti 2.500 15.000 E) Ratei e risconti 5.625 7.500

Totale attivo 10.000.000 8.000.000 Totale passivo 10.000.000 8.000.000 Degli impegni per beni in leasing di 60.000 euro viene data informazione nella Nota integrativa.

Per la redazione del Conto economico ipotizziamo le imposte pari al 53,84615385% dell’utile netto:

euro (295.024 x 53,84615385%) = euro 158.859,07 che arrotondiamo a euro 158.859 Ipotizziamo un miglioramento del ROI che passa dal 4% al 5%:

Reddito operativo

ROI = --- x 100 = 5% da cui per sostituzione otteniamo

Totale impieghi

x

ROI = --- x 100 = 5%

10.000.000

Da cui ricaviamo il Reddito operativo pari a 500.000 euro che facciamo coincidere con la differenza tra Valore e costi della produzione.

Poniamo il ROS pari al 10% e ricaviamo i ricavi di vendita come segue:

Reddito operativo

ROS= --- x 100 = 10% da cui i ricavi di vendita pari a 5.000.000 euro Ricavi di vendita

I ricavi di vendita sono la parte più significativa del valore della produzione. Essendo la variazione delle rimanenze di prodotti 50.000 euro otteniamo il valore della produzione pari a 5.050.000 euro. Essendo la differenza tra A) e B) pari a 500.000 euro otteniamo il valore dei costi della produzione come differenza:

euro (5.050.000 – 500.000) = euro 4.550.000

Il risultato della gestione finanziaria tiene conto del minore indebitamento complessivo per cui lo ipotizziamo pari a 50.000 euro.Ipotizziamo pari a zero il risultato di D).Otteniamo per differenza il risultato della gestione straordinaria + 3.883 euro.

Il Conto economico sintetico dell’esercizio 2012 risulta:

A)Valore della produzione

-ricavi delle vendite 5.000.000

-variazioni delle rimanenze di prodotti finiti 50.000

5.050.000

B)Costi della produzione 4.550.000

Differenza (A – B) 500.000

C)Proventi e oneri finanziari

-proventi +6.000

-oneri -56.000

totale -50.000

D)Rettifiche di valore di attività finanziarie -

E)Proventi e oneri straordinari +3.883

(10)

10

Risultato prima delle imposte 453.883

Imposte sul reddito dell’esercizio 158.859

Utile dell’esercizio 295.024

Il Conto economico dell’esercizio 2012 risulta il seguente:

Conto economico dell’esercizio 2012

2012 5.000.000

+ 50.000 - 5.050.000

975.000 278.875 27.500 775.000 260.000 65.625 656.000 1.341.000 1.000 + 20.000 - 150.000 4.550.000

2011 4.000.000

+50.000 - 4.050.000

990.000 24.750 - 650.000 217.600 61.650 650.000 1.186.000 - -50.000 - - 3.730.000 500.000

6.000 56.000 - 50.000

+3.883 + 3.883

320.000

5.000 125.000 - 120.000

- -38,686 -38.686 453.883

158.859

161.314 56.460 A)Valore della produzione

1)ricavi delle vendite e delle prestazioni

2)variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti

5)altri ricavi e proventi Totale

B)Costi della produzione

6)per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7)per servizi

8) per godimento di beni di terzi 9)per il personale:

a) salari e stipendi b) oneri sociali

c) trattamento di fine rapporto 10)ammortamenti e svalutazioni:

a) ammortamenti immobilizzazioni immateriali b) ammortamenti immobilizzazioni materiali

d) svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide

11)variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 13)altri accantonamenti

14)oneri diversi di gestione Totale

Differenza tra valore e costi della produzione (A – B) C) Proventi e oneri finanziari

16)altri proventi finanziari 17)interessi e altri oneri finanziari Totale

E) Proventi e oneri straordinari 20) proventi

21)oneri Totale

Risultato prima delle imposte 22) Imposte sul reddito dell'esercizio 23) Utile dell'esercizio

295.024 104.854

(11)

11 PUNTI A SCELTA

Primo punto a scelta – Nota integrativa

Il primo punto a scelta richiede la redazione di alcuni punti della Nota integrativa al bilancio del 31/12/2012.

Immobilizzazioni immateriali Costo storico

Fondo ammortamen

to

Valore in bilancio Costi di ricerca e pubblicità (coefficiente di

ammortamento 20%) Valore al 31/12/2011 Ammortamento Valore al 31/12/2012

250.000

250.000

50.000 50.000 100.000

200.000

150.000 Diritti di utilizzazione delle opera dell’ingegno

(coefficiente di ammortamento 50%) Valore al 31/12/2011

Ammortamento Valore al 31/12/2012

1.200.000

1.200.000

600.000 600.000 1.200.000

600.000

- Costi di ampliamento

Valore al 31/12/2011 Costo originario Ammortamento Valore al 31/12/2012

- 30.000

30.000

- 6.000 6.000

-

24.000 Totale Immobilizzazioni immateriali al 31/12/2012 1.480.000 1.306.000 174.000 Immobilizzazioni materiali

Terreni e fabbricati (coefficiente di ammortamento 4%

calcolato sul valore dell’edificio 2.400.000 euro) Valore al 31/12/2011

Ammortamento Valore al 31/12/2012

3.000.000

3.000.000

700.000 96.000 796.000

2.300.000

2.204.000 Impianti e macchinari (coefficiente di ammortamento

16%)

Valore al 31/12/2011

Ammortamento (durante l’anno di cessione) -Storno del fondo ammortamento

-valore di cessione

Plusvalenza di cessione ordinaria Acquisto

Ammortamento al 31/12 Valore al 31/12/2012

4.000.000 -1.660.000

-400.000 -100.000 +3.000.000

5.000.000

3.200.000 160.000 -1.660.000

560.000 2.260.000

800.000

2.740.000 Attrezzature industriali e commerciali (coefficiente di

ammortamento 20%) Valore al 31/12/2011 Acquisto

Ammortamento

1.250.000 750.000

750.000 325.000

500.000

(12)

12

Valore al 31/12/2012 2.000.000 1.075.000 925.000

Altri beni (automezzi) (coefficiente di ammortamento 20%)

Valore al 31/12/2011 Ammortamento Valore al 31/12/2012

1.000.000

1.000.000

600.000 200.000 800.000

400.000

200.000 Totale Immobilizzazioni materiali al 31/12/2012 11.000.000 4.931.000 6.069.000 Totale Immobilizzazioni al 31/12/2012 12.480.000 6.237.000 6.243.000

Patrimonio netto Capitale sociale

Riserva soprapprezzo

azioni

Riserva legale

Riserve statutarie

Altre riserve

Utile dell’esercizio

Totale

Importo all’1/1/2012 3.000.000 90.000 180.000 225.146 104.854 3.600.000 Accantonamenti a

riserve

5.243 20.971 3.640 - 29.540 -

Dividendi pagati - 75.000 - 75.000

Aumento del capitale 2.000.000 350.000 2.350.000

Utile dell’esercizio 295.024 295.024

Totale al 31/12/2012 5.000.000 350.000 95.243 200.971 228.786 295.024 6.170.024

Crediti e debiti Voci di bilancio

Importo Scadenza entro l’esercizio

successivo

Scadenza oltre l’esercizio successivo

Scadenza oltre 5 anni

Crediti verso clienti Crediti verso altri

2.579.500 100.000

2.579.500 100.000

- -

- -

2.679.500 2.679.500 - -

Debiti verso banche Debiti verso fornitori Debiti tributari

Debiti verso istituti previdenziali Altri debiti

650.000 2.185.000

20.000 35.000 14.851

600.000 2.185.000

20.000 35.000 14.851

50.000 - - - -

- - - - -

2.904.851 2.854.851 50.000 -

Ratei e risconti

La voce Ratei e risconti attivi è composta dal risconto attivo su contratto di leasing per 2.500 euro.

La voce Ratei e risconti passivi è composta dal rateo passivo su interessi maturati sul mutuo per 5.625 euro.

Secondo punto a scelta - Relazione sulla situazione economica

(13)

13 L’analisi economica fornisce informazioni sulla capacità dell'azienda di produrre ricchezza; è realizzata partendo dallo Stato patrimoniale senza tener conto della destinazione dell’utile.

Indice 2012 2011

1) ROE

Utile netto d’esercizio

--- x 100 = Capitale proprio

295.024

---x 100 = 5%

5.875.000

104.854

---x 100 = 3%

3.495.146

2) ROI

Reddito operativo

--- x 100 = Totale impieghi

500.000

---x 100 = 5%

10.000.000

320.000

---x 100 = 4%

8.000.000

3) ROD

Oneri finanziari totali

---x 100 = Capitale di debito

56.000

---x 100 = 1,46%

3.829.976

125.000

---x 100 = 2,84%

4.400.000

4) ROS

Reddito operativo

---x 100 = Ricavi di vendita

500.000

---x 100 = 10%

5.000.000

320.000

---x 100 = 8%

4.000.000

5) Rotazione degli impieghi

Ricavi di vendita --- Totale impieghi

5.000.000

--- = 0,5 10.000.000

4.000.000 --- = 0,5 8.000.000

6) Leverage

Totale impieghi --- Capitale proprio

10.000.000 --- = 1,70 5.875.000

8.000.000

--- =2,29 3.495.146

7) Incidenza della gestione non caratteristica

Utile di esercizio

---x 100 = Reddito operativo

295.024

---x 100 = 59%

500.000

104.854

---x 100 = 32,77%

320.000

Relazione

Il ROE indica la redditività del capitale proprio; tale indice, pur mantenendosi basso, è aumentato passando da 3% a 5%.Il ROI esprime il rendimento del capitale investito e segnala un incremento passando dal 4% al 5%. Nei due esercizi il ROI è superiore al ROD che esprime il costo medio del denaro evidenziando che per 100 euro presi a prestito e investiti nell’attività caratteristica aziendale si è manifestato un rendimento maggiore del costo sostenuto per ottenere il finanziamento. Il ROS, che esprime la redditività delle vendite, è migliorato passando dall’8% al 10%. L’indice di rotazione degli impieghi è rimasto costante a 0,5. Il leverage (indice di indebitamento) è decisamente migliorato passando da 2,29 a 1,70.L’incidenza della gestione non caratteristica ha messo in evidenza un significativo incremento passando da 32,77% al 59%.

Terzo punto a scelta – Relazione sulla situazione finanziaria e patrimoniale

Il terzo punto a scelta richiede la relazione sulla situazione finanziaria e patrimoniale di Alfa spa. L’analisi finanziaria esamina la capacità dell’azienda di fronteggiare il fabbisogno finanziario senza compromettere l’equilibrio economico della gestione. Si realizza partendo dallo Stato patrimoniale riclassificato secondo criteri finanziari tenendo conto della destinazione dell’utile.

Ipotizziamo la seguente destinazione dell’utile per l’esercizio 2012:

- alla riserva legale il 5% pari a 14.751 euro - alle riserve statutarie il 20% pari a 59.005 euro - alla riserva straordinaria 21.268 euro

- agli azionisti un dividendo lordo unitario di 0,40 euro.

(14)

14 Stato patrimoniale riclassificato secondo criteri finanziari

(tenendo conto della destinazione dell’utile)

Impieghi 2012 2011 Fonti 2012 2011

Attivo immobilizzato 6.243.000 4.800.000 Capitale proprio 5.970.024 3.525.000 Attivo corrente 3.757.000 3.200.000 Debiti a media e lunga scadenza 819.500 800.000 Debiti a breve scadenza 3.210.476 3.675.000 Totale impieghi 10.000.000 8.000.000 Totale fonti 10.000.000 8.000.000

L'analisi finanziaria è realizzata attraverso il calcolo degli indici che seguono.

a) Indici di solidità: mettono in evidenza la capacità dell'azienda di reperire adeguate fonti di finanziamento per investimenti in immobilizzazioni e la correlazione tra fonti e impieghi.

Indice 2012 2011

1) Indice di autocopertura delle immobilizzazioni

Capitale proprio --- =

Immobilizzazioni

5.970.024

--- = 0,96 6.243.000

3.525.000

--- = 0,73 4.800.000

2) Indice di copertura globale delle immobilizzazioni

Capitale permanente --- =

Immobilizzazioni

6.789.524

--- = 1,09 6.243.000

4.325.000

--- = 0,90 4.800.000

3) Indice di disponibilità

Attivo corrente --- =

Debiti a breve scadenza

3.757.000

--- = 1,17 3.210.476

3.200.000

--- = 0,87 3.675.000

Sia gli indici di copertura sia l'indice di disponibilità segnalano il miglioramento nella correlazione tra fonti e impieghi.

b) Indici di liquidità: mettono in evidenza la capacità dell'azienda di fronteggiare gli impegni finanziari di prossima scadenza.

Indice 2012 2011

1) Indice di liquidità secondaria

Dispon. finanz. + dispon. liquide --- =

Debiti a breve termine

2.682.000 + 45.000 --- = 0,853.210.476

2.150.000 + 35.000 --- = 0,59 3.675.000

2) Indice di liquidità primaria

Disponibilità liquide --- =

Debiti a breve termine

45.000

--- = 0,014017 3.210.476

35.000

--- = 0,009524 3.675.000

Gli indici evidenziano una scarsa liquidità aziendale; si individua un leggero miglioramento nell’esercizio 2012.

(15)

15 c) Indici di rotazione: esprimono la velocità di rigiro degli impieghi o di alcuni elementi patrimoniali a ritornare liquidi. Indicano il numero di volte in cui, negli esercizi considerati, gli elementi patrimoniali ritornano in forma liquida attraverso le vendite. Tanto più gli indici sono elevati tanto migliore è la situazione aziendale.

Indice 2012 2011

1) Indice di rotazione dell'attivo corrente

Ricavi di vendita --- =

Attivo corrente

5.000.000

--- = 1,33 3.757.000

4.000.000

--- = 1,25 3.200.000

2) Indice di rotazione dei crediti commerciali

Ricavi di vendita + IVA --- =

Crediti verso clienti

6.050.000 --- = 2,352.579.500

4.840.000

--- = 2,32 2.090.000

Gli indici evidenziano una soddisfacente rotazione dei crediti in leggero aumento rispetto all’anno precedente.

L'analisi patrimoniale esamina la struttura del patrimonio al fine di accertare le condizioni di equilibrio nella composizione delle fonti e degli impieghi e può essere realizzata attraverso il calcolo di indici e di margini.

Indici sulla composizione degli impieghi 2012 2011

1) Rigidità degli impieghi

Immobilizzazioni

--- x 100 = Totale impieghi

6.243.000

--- x 100 = 62,43%

10.000.000

4.800.000

--- x 100 = 60%

8.000.000

2) Elasticità degli impieghi

Attivo corrente

--- x 100 = Totale impieghi

3.757.000

---x 100 = 37,57%

10.000.000

3.200.000

--- x 100= 40%

8.000.000

3) Indice di elasticità

Attivo corrente

---x 100 = Immobilizzazioni

3.757.000

---x 100 = 60,18%

6.243.000

3.200.000

---x 100 = 66,67%

4.800.000

Indici sulla composizione delle fonti 2012 2011

1) Incidenza dei debiti a breve termine

Debiti a breve term.

--- x 100 = Totale impieghi

3.210.476

---x 100 = 32,10%

10.000.000

3.675.000

--- x 100 = 45,94%

8.000.000 2) Incidenza dei debiti a medio-

lungo termine

Debiti a m/l scad.

--- x 100 = Totale impieghi

819.500

---x 100 = 8,20%

10.000.000

800.000

--- x 100= 10%

8.000.000 3) Incidenza del capitale proprio Capitale proprio

---x 100 = Totale impieghi

5.970.024

---x 100 = 59.70%

10.000.000

3.525.000

---x 100 = 44,06%

8.000.000

4) Grado di capitalizzazione

Capitale proprio --- = Capitale di debito

5.970.024 --- = 1,48 4.029.976

3.525.000 --- = 0,79 4.475.000

(16)

16 Da tali indici emerge l’aumentata rigidità degli impieghi in quanto è cresciuta l'incidenza dell'attivo immobilizzato sul totale degli impieghi. L'azienda ha migliorato nell'esercizio 2012 il grado di capitalizzazione.

Il calcolo dei margini consente di ottenere informazioni sull’andamento gestionale.

1. Patrimonio circolante netto = (Attivo corrente – Debiti a breve scadenza).

Indica l'utilizzo degli impieghi a breve scadenza (Attivo corrente) nella copertura dei debiti a breve scadenza. Il risultato positivo raggiunto nel 2012 segnala che l'azienda è in grado di coprire i debiti di prossima scadenza, utilizzando i propri impieghi liquidi o facilmente liquidabili migliorando così la propria posizione rispetto all’anno precedente.

2012 2011 Patrimonio

circolante netto

(3.757.000 – 3.210.476) = 546.524 (3.200.000 – 3.675.000) = – 475.000

2. Margine di tesoreria = (Disponibilità liquide + Disponibilità finanziarie) – Debiti a breve scadenza.

Indica la capacità dell'azienda a coprire i debiti a breve scadenza con le proprie risorse liquide o prontamente liquidabili. I risultati negativi segnalano che l'impresa si trova in una situazione di mancata liquidità, anche se si rilevano segnali di miglioramento.

2012 2011 Margine di

tesoreria

(2.682.000 + 45.000 – 3.210.476) =

– 483.476

(2.150.000 + 35.000 – 3.675.000) =

– 1.490.000

3. Margine di struttura primario = (Capitale proprio – Attivo immobilizzato).

Evidenzia l’incapacità dell'azienda a fronteggiare l'investimento in immobilizzazioni con il capitale proprio.

2012 2011 Margine di

struttura primario

(5.970.024 – 6.243.000) = – 272.976 (3.525.000 –4.800.000) = – 1.275.000

4. Margine di struttura secondario = Capitale permanente (Patrimonio netto + Debiti a medio e lunga scadenza) – Attivo immobilizzato.

Mette in evidenza il miglioramento della capacità dell'impresa a fronteggiare l'investimento in immobilizzazioni con il capitale permanente formato dalle fonti di finanziamento che rimangono investite in azienda per lungo tempo; infatti il risultato positivo evidenza una relazione tra fonti e impieghi equilibrata.

2012 2011 Margine di

struttura secondario

(5.970.024 + 819.500 – 6.243.000) = 546.524

(3.525.000 + 800.000 –4.800.000) =

– 475.000

(17)

17  

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