Riassunto
Durante l’infezione con il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), le cellule dendritiche (DC) non solo sono capaci di attivare le cellule T, ma possono trasferire l’HIV alle cellule. L’AIDS felino è causato dal virus dell’immunodeficienza felina (FIV) ed è considerato un modello per la malattia umana, perchè i due virus hanno molti punti in comune, sia dal punto di vista molecolare che patologico. Si sa poco sulle DC feline e sulla loro interazione con il FIV, quindi con il presente lavoro abbiamo cercato di chiarire il comportamento di queste cellule durante l’infezione con FIV. L’infezione delle DC derivate da monociti prelevati da sangue periferico è stata fatta a gravità ambiente e mediante spinoculazione con due diversi ceppi di FIV: Petaluma e M2.
L’infezione è risultata particolarmente evidente con Petaluma, che veniva rapidamente rilasciato nel supernatante dalle DC, ma solo dopo la spinoculazione.
Abbiamo dimostrato che il Petaluma veniva prodotto dalle DC 1) misurando la p25 virale nel supernatante di coltura; 2)valutando la percentuale di cellule positive al FACS attraverso lo stain intracellulare con anticorpi anti–p25;
3)osservando la presenza di loro effetto citopatico caratteristico. Le DC immature (iDC) e quelle maturate con il lipopolisaccaride (mDC), producevano il virus, maggiormente nei primi due giorni dopo l’infezione. A tempi elevati, l’infezione con FIV induceva la formazione di sincizi nelle culture di DC. I nostri risultati inoltre suggeriscono che (i) la maturazione delle cellule dendritiche non viene alterata dall’infezione con FIV (ii) il virus di per sé non porta le DC a maturazione. Abbiamo anche dimostrato che la iDC possono trasferire il FIV a PBMC attivati. Dai dati ottenuti possiamo dire che le DC feline possono essere infettate da FIV e quest’ ultimo non ne altera la funzionalità .
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